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L’impegnodisolidarietà dilavoratorieimprese C onfindustria, Cgil, Cisl e Uil, di fronte alla dram- maticità del si- smachehacolpi- to le popolazioni del Cen- tro Italia, hanno deciso congiuntamente di so- stenere un impegno di solidarietà verso quei territori. L’accordo - sot- toscritto dal presidente di Confindustria, Vincen- zo Boccia e dai segretari generali di Cgil, Susanna Camusso, Cisl, Annama- ria Furlan e Uil, Carmelo Barbagallo - attiva un ”Fondo di intervento a favore delle popolazioni del Centro Italia” nel quale confluiranno con- tributi volontari da parte dei lavoratori di tutto il territorio nazionale, pari a un’ora di lavoro e un contributo equivalente, per ogni lavoratore, da parte delle imprese. Questi contributi verran- no raccolti tramite il c/c con Codice Iban: IT94V01030032010000 02589031 Bic - Pa- scitmmrm attivato pres- soilMontePaschidiSie- na intestato a Confindu- stria, Cgil, Cisl, Uil Fon- do di solidarieta' per le popolazioni Centro Ita- lia. La raccolta fondi termi- nerà il 31 gennaio 2017. Confindustria e Cgil, Cisl e Uil effettueranno una valutazione puntuale sul- le modalità dell’inter - vento entro ottobre, in coerenza con le indica- zioni delle istituzioni lo- cali e delle autorità pre- poste al piano di ricostru- zione, nei modi e con le forme che ne garantisca- no la certezza della desti- nazione - comunque a so- stegno di servizi/struttu- re di pubblica utilità - e il loro più rapido utilizzo, considerata la gravità della situazione e la ne- cessità di avviare al più presto la ricostruzione. Commenta Furlan: ”Le parti sociali sono pronte a fare la loro parte con grande senso di respon- sabilità, trasparenza e concretezza come è av- venuto per altre tragi- che calamita' che hanno colpito il nostro Paese”. Tutta la Cisl, aggiune la numero uno di Via Po, ”è più che mai vicina al- le famiglie che hanno perduto i loro cari e si adopera perché sia ga- rantita dalle istituzioni tutta l’assistenza possi- bile alle popolazioni col- pite dal sisma in questa fase cosi grave e difficile. Non parliamo solo di una ricostruzione rapida e nel rispetto della legali- tà delle abitazioni, ma anche della ripresa delle attività economiche e dei servizi sociali che noncisonopiù.Tuttodo- vrà tornare come prima nei paesi colpiti dal terre- moto sull’esempio virtu- so della ricostruzione del Friuli che proprio quest'anno abbiamo ri- cordato”. Ma”dobbia - mo tutti mobilitarci per cercare di prevenire i danni di queste calamità naturali in tutto il Paese. Il progetto Casa Italia an- nunciato dal Governo ha bisogno non solo di risor- sestraordinarieconilso- stegno dell'Unione Euro- pea,maanchediunalar- ga concertazione e con- divisione di obiettivi e di strumenti operativi per realizzare quel grande piano di prevenzione in grado di mettere in sicu- rezza non solo il patrimo- niopubblicomaanchele abitazioni private di tutti gli italiani che hanno sempre considerato la casa un bene primario da custodire e tramanda- re”. G.G. (Altri servizi alle pagine 2 e 3) Sisma. Fondo comune di Cgil Cisl Uil e Confindustria. Furlan: tutto dovrà tornare come prima nel rispetto della legalità Questo giornale è stato chiuso in redazione alle ore 18,45 Scuola, trasferimento docenti: la toppa del Miur non regge. Gissi: non c’è certezza delle procedure, il tentativo di rimediare agli errori caso per caso risolve in minima parte il problema Storti a pagina 2 Ericsson, licenziamenti congelati fino al 12 settembre. Mestripieri (Cisl): governo poco attento, il peso delle multinazionali si fa sentire Frambati a pagina 3 Egitto, il pugno di ferro di al-Sisi sui sindacati indipendenti. Solidarietà della Fim Cisl ai 26 operai dei cantieri navali di Alessandria processati dalla corte militare Crea a pagina 7 Anno 68 - N. 161 MERCOLEDÌ 31 AGOSTO 2016 Quotidiano della Cisl fondato nel 1948 da Giulio Pastore ISSN 0010-6348 (7HA0B0*QNOKLO( Direttore: Annamaria Furlan - Direttore Responsabile: Raffaella Vitulano. Proprietario ed Editore: Conquiste del Lavoro Srl. Società sottoposta a direzione e coordinamento esercitata da parte della Coop. Informa Cisl a r.l.. Sede legale: Via Nicotera, 29 - 00195 Roma - C.F./Reg.Imprese Roma: 05558260583 - P.Iva: 01413871003 - Telefono 06385098 - Amministratore unico: Maurizio Muzi . Direzione e Redazione: Via Po, 22 - 00198 Roma - Tel. 068473430 - Fax 068541233. Amministrazione - Uff. Pubblicità - Uff. Abbonamenti: Via Po, 22 - 00198 Roma - Telefoni 068473269 /270 - 068546742 /3, Fax 068415365. Email: [email protected] Registrazione Tribunale di Roma n. 569 / 20.12.48 - Autorizzazione affissione murale n. 5149 del 27.9.55. "Impresa editrice beneficiaria, per questa testata, dei contributi di cui alla legge n. 250/90 e successive modifiche ed integrazioni". Modalità di pagamento: Prezzo di copertina Euro 0,60. Abbonamenti: annuale standard Euro 103,30; cumulativo strutture Euro 65,00.- C.C. Postale n. 51692002 intestato a: Conquiste del Lavoro, Via Po, 22 - 00198 Roma - C.C. Bancario Intesa Sanpaolo S.p.A. - Filiale 00291 - Roma 29 - IBAN IT14G0306903227100000011011 intestato a: Conquiste del Lavoro, Via Po, 22 - 00198 Roma - Pagamento on-line disponibile su Internet all’indirizzo www.conquistedellavoro.it.

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L’impegnodisolidarietàdilavoratorieimprese

Co n f i n d u s t r i a ,Cgil, Cisl e Uil, difronte alla dram-maticità del si-sma che ha colpi-

to le popolazioni del Cen-tro Italia, hanno decisocongiuntamente di so-stenere un impegno disolidarietà verso queiterritori. L’accordo - sot-toscritto dal presidentedi Confindustria, Vincen-zo Boccia e dai segretari

generali di Cgil, SusannaCamusso, Cisl, Annama-ria Furlan e Uil, CarmeloBarbagallo - attiva un”Fondo di intervento afavore delle popolazionidel Centro Italia” nelquale confluiranno con-tributi volontari da partedei lavoratori di tutto ilterritorio nazionale, paria un’ora di lavoro e uncontributo equivalente,per ogni lavoratore, da

parte delle imprese.Questi contributi verran-no raccolti tramite il c/ccon Codice Iban:IT94V0103003201000002589031 Bic - Pa-scitmmrm attivato pres-so il Monte Paschi di Sie-na intestato a Confindu-stria, Cgil, Cisl, Uil Fon-do di solidarieta' per lepopolazioni Centro Ita-lia.La raccolta fondi termi-

nerà il 31 gennaio 2017.Confindustria e Cgil, Cisle Uil effettueranno unavalutazione puntuale sul-le modalità dell’inter -vento entro ottobre, incoerenza con le indica-zioni delle istituzioni lo-cali e delle autorità pre-poste al piano di ricostru-zione, nei modi e con leforme che ne garantisca-no la certezza della desti-nazione - comunque a so-

stegno di servizi/struttu-re di pubblica utilità - e illoro più rapido utilizzo,considerata la gravitàdella situazione e la ne-cessità di avviare al piùpresto la ricostruzione.Commenta Furlan: ”Leparti sociali sono prontea fare la loro parte congrande senso di respon-sabilità, trasparenza econcretezza come è av-venuto per altre tragi-

che calamita' che hannocolpito il nostro Paese”.Tutta la Cisl, aggiune lanumero uno di Via Po,”è più che mai vicina al-le famiglie che hannoperduto i loro cari e siadopera perché sia ga-rantita dalle istituzionitutta l’assistenza possi-bile alle popolazioni col-pite dal sisma in questafase cosi grave e difficile.Non parliamo solo diuna ricostruzione rapidae nel rispetto della legali-tà delle abitazioni, maanche della ripresa delleattività economiche edei servizi sociali chenon ci sono più. Tutto do-vrà tornare come primanei paesi colpiti dal terre-moto sull’esempio virtu-so della ricostruzionedel Friuli che proprioquest'anno abbiamo ri-cordato”. Ma ”dobbia -mo tutti mobilitarci percercare di prevenire idanni di queste calamitànaturali in tutto il Paese.Il progetto Casa Italia an-nunciato dal Governo habisogno non solo di risor-se straordinarie con il so-stegno dell'Unione Euro-pea, ma anche di una lar-ga concertazione e con-divisione di obiettivi e distrumenti operativi perrealizzare quel grandepiano di prevenzione ingrado di mettere in sicu-rezza non solo il patrimo-nio pubblico ma anche leabitazioni private di tuttigli italiani che hannosempre considerato lacasa un bene primarioda custodire e tramanda-re”.

G.G.(Altri servizi

alle pagine 2 e 3)

Sisma.FondocomunediCgilCislUil eConfindustria. Furlan: tuttodovrà tornare comeprimanel rispettodella legalità

Questogiornaleèstatochiuso inredazionealleore18,45

Scuola, trasferimento docenti:la toppa del Miur non regge.Gissi: non c’è certezzadelle procedure, il tentativodi rimediare agli erroricaso per caso risolvein minima parte il problema

Storti

a pagina 2

Ericsson,licenziamenticongelati fino al 12 settembre.Mestripieri (Cisl):governo poco attento,il peso delle multinazionalisi fa sentire

Frambati

a pagina 3

Egitto, il pugno di ferrodi al-Sisi sui sindacatiindipendenti.Solidarietà della Fim Cislai 26 operai dei cantierinavali di Alessandriaprocessati dalla corte militare

Crea

a pagina 7

Anno 68 - N. 161MERCOLEDÌ 31 AGOSTO 2016 Quotidiano della Cisl fondato nel 1948 da Giulio Pastore

ISSN 0010-6348

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Direttore: Annamaria Furlan - Direttore Responsabile: Raffaella Vitulano. Proprietario ed Editore: Conquiste del Lavoro Srl. Società sottoposta a direzione e coordinamento esercitata da parte della Coop. Informa Cisl a r.l.. Sede legale: Via Nicotera, 29 - 00195 Roma - C.F./Reg.Imprese Roma: 05558260583 - P.Iva: 01413871003 - Telefono06385098 - Amministratore unico: Maurizio Muzi . Direzione e Redazione: Via Po, 22 - 00198 Roma - Tel. 068473430 - Fax 068541233. Amministrazione - Uff. Pubblicità - Uff. Abbonamenti: Via Po, 22 - 00198 Roma - Telefoni 068473269 /270 - 068546742 /3, Fax 068415365. Email: [email protected] Registrazione Tribunale di Roma n.569 / 20.12.48 - Autorizzazione affissione murale n. 5149 del 27.9.55. "Impresa editrice beneficiaria, per questa testata, dei contributi di cui alla legge n. 250/90 e successive modifiche ed integrazioni". Modalità di pagamento: Prezzo di copertina Euro 0,60. Abbonamenti: annuale standard Euro 103,30; cumulativo strutture Euro 65,00.- C.C.Postale n. 51692002 intestato a: Conquiste del Lavoro, Via Po, 22 - 00198 Roma - C.C. Bancario Intesa Sanpaolo S.p.A. - Filiale 00291 - Roma 29 - IBAN IT14G0306903227100000011011 intestato a: Conquiste del Lavoro, Via Po, 22 - 00198 Roma - Pagamento on-line disponibile su Internet all’indirizzo www.conquistedellavoro.it.

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Trasferimentodocenti,latoppadelMiurnontiene

Cisl Scuola: troppi errori nel sistema, l’unico rimedio è rifare totalmente le operazioni

AltieroSpinelli,la“visione”diun’Unionedaanteporreagliinteressinazionali

La toppa non è peggio delbuco, ma non reggerà.Dopo settimane di caose inviti al confronto dei

sindacati per evitare il peggio,il tentativo di “conciliazione”del Miur sui trasferimenti deidocenti non arriva a sanare la

situazione. “Sta accadendoquello che temevamo - sottoli-nea la segretaria generale CislScuola, Maddalena Gissi -, trop-pe le anomalie e gli errori delsistema che ha gestito le opera-zioni di trasferimento; il tentati-vo di rimediare ‘caso per ca-

so’ risolve solo in minima par-te il problema dei tantissimi do-centi ingiustamente penalizza-ti”. A chi nelle settimane scor-se si è concesso ironie “su disa-gi veri e pesanti”, Cisl Scuola,ricorda Gissi, ha sempre repli-cato che nessuno pretende il la-

voro sotto casa. “Ma chi deveallontanarsi dalla famiglia - ag-giunge la sindacalista -, in etànon sempre giovanissima, estabilirsi a centinaia di chilome-tri di distanza da casa, deve es-sere assolutamente certo dellacorrettezza delle procedure

che lo riguardano”.Questa certezza oggi non c’è.E si tratta di una situazione“inaccettabile” che Cisl Scuo-la chiede di sanare. “Siamotempestati di comunicazioni -rivela Gissi - da tutti i territori,ai quali si stanno rivolgendo lepersone cui viene in queste orecomunicata la possibile nuovadestinazione, individuata perciascuno attraverso tentativi diconciliazione che gli uffici scola-stici effettueranno nelle prossi-me ore”. Per molti non si è tro-vata soluzione, in tanti casi si èben lontani dal vedere ripristi-nati i propri diritti. Una situazio-ne pesante, che potrebbe peg-giorare, considerato che perora si parla solo del settore del-la primaria. “Se il buon giornosi vede dal mattino - afferma lasegretaria generale -, non c’èproprio da farsi illusioni”.Come rimediare? Per il sindaca-to, a questo punto, l’unica stra-da è “il totale rifacimento del-le operazioni”, con garanziadella “piena coerenza del si-stema informatico con le rego-le definite nel contratto sullamobilità” e con il ripristinoper tutti “del diritto eventual-mente leso”.“Una soluzione che avevamoindicato da subito - concludeGissi - ma che i vertici del Miursi sono rifiutati di prendere inconsiderazione, tentando di mi-nimizzare la portata del proble-ma e attestandosi su una dife-sa ostinata e miope del propriooperato. Un comportamentoche dimostra poco senso dellarealtà e scarsa capacità di go-verno: non è in questo modoche si può gestire la complessi-tà di un servizio fondamentalecome il sistema di istruzione,né favorire un sereno avviodell’anno scolastico”.

I. S.

Una tomba senza or-pelli né titoli è quel-la in cui riposa aVentotene Altiero

Spinelli. L’abbiamo vista in te-levisione quando Merkel, Hol-land e Renzi sono andati adonorare uno dei più convintiassertori dell’Europa unita.Quell’ultima dimora è un se-gno di umiltà che ben puòidentificare la vita di un politi-co che ha sempre combattu-to per i propri ideali.Il ritorno al passato, alle radi-ci, fa bene sempre se però losi fa per mettersi in discussio-ne, per capire le motivazioniche hanno spinto i nostri pre-decessori a fare certe scelte.Le grandi utopie possono di-ventare realtà se ci sono uo-mini e donne che al di là deipropri interessi personali, inalcuni casi rimettendoci con ilcarcere o con l’emarginazio -ne sociale, portano avanti leloro “visioni”. Altiero Spi-

nelli fu uno di questi insiemea tanti che la storia purtropponon ricorda. Il Manifesto diVentotene, che porta il titolo“Per un’Europa libera e uni-ta”, fu scritto insieme a Erne-sto Rossi e Ursula Hirsch-mann. A rileggerlo sembra re-datto oggi: “La linea di divi-sione fra i partiti progressistie partiti reazionari cade…lungo la sostanziale nuovissi-ma linea che separa coloroche concepiscono, come cam-po centrale della lotta quelloantico, cioè la conquista e leforme del potere politico na-zionale… e quelli che ve-dranno come compito centra-le la creazione di un solido sta-to internazionale, che indiriz-

zeranno verso questo scopole forze popolari e, anche con-quistato il potere nazionale,lo adopereranno in primissi-ma linea come strumento perrealizzare l'unità internazio-nale”. Insomma, prima di tu-to l’Europa.Di errori in questi anni per lacostruzione dell’Europa nesono stati fatti tanti. L’inte -resse nazionale ha prevalsosu quello dell’Europa Unita,creando di fatto sperequazio-ni tra gli stati forti e quelli de-boli, che è proprio l’incontra -rio dello spirito con cui i fon-datori ipotizzavano la “nu -ova Europa”. La Brexit è for-se la prova provata di cosa si-gnifica l’Europa per alcuni

stati: rafforzarsi economica-mente, quando è possibile,ma mantenere intatta la pro-pria identità nazionale. L’Eu -ropa per molti è una “ma -mmella da mungere” e quan-do la vacca non fa più latte lasi può abbattere senza alcunproblema.L’uscita della Gran Bretagnadall’Ue può essere il trampo-lino di ri-lancio della nuova Eu-ropa, che prima di tutto deveriuscire a “ripensarsi” nellospirito di Ventotene. Non una“cosa” burocratica che pro-va a cambiar tutto per noncambiare niente, dove la poli-tica, leggi Parlamento, è unbell’orpello incarcerato dallevolontà nazionali. Così non si

andrà da nessuna parte: i liti-gi aumenteranno e gli egoi-smi nazionali diverranno sem-pre più forti fino al punto dafar implodere tutto. Bisogne-rebbe avere il coraggio politi-co di dare al Parlamento euro-peo poteri totali ad esempioper quanto riguarda le politi-che di difesa, la politica este-ra, la cultura e soprattuttol’immigrazione.E’ questo oggi il vero proble-ma che rischia di far saltarel’Europa. Angela Merkel suquesto tema si sta giocandola ricandidatura da Cancellie-ra. Prima del vertice di Brati-slava del 16 settembre frauAngela sta sondando i vari go-verni dell’Ue per trovare una

linea unitaria: ma le resisten-ze sulle “politiche dell’acco -glienza” e della ripartizionedei profughi sono tante, qua-si insormontabili. Pensare pe-rò che tutto si risolva chiuden-do le frontiere è un’assurditàpericolosa. Di errori nel passa-to ne sono sati fatti tanti suquesto fronte, a partire da ini-ziative non concordate, e so-prattutto meditate, circa l’ab -battimento di regimi totalita-ri, nell’utopia di poter cosìcreare nuove forme di demo-crazia. Le esperienze, negati-ve, passate qualche cosa ci do-vrebbero insegnare. Non èpiù il tempo di un’Europa atante velocità (anche di pen-siero). E’ il tempo di provarea realizzare quello che c’èscritto nel Manifesto di Vento-tene, vecchio di tanti anni,ma attualissimo. E’ il tempodi rilanciare la Costituzionedell’Europa unita.

Elia Fiorillo

Segnali contrastanti, dati altalenanti, con-tinui stop and go. I dati economici conti-nuano a restare in altalena, l’incertezza

è l’unica costante degli ultimi mesi. Lo con-ferma il pur positivo “bollettino” Istat suiservizi, che segue altri numeri, pessimi, for-niti nelle ultime settimane dall’Istat stessoe dall’Inps. Il fatturato dei servizi, invece,rileva l’Istituto, aumenta dell’1% rispettoal primo trimestre 2016, con un’accelera -zione della crescita rispetto a quanto regi-stratoneiduetrimestriprecedentie,ancherispetto al 2015, c’è un incremento del 2%.Si tratta dell’aumento maggiore dalla fine

del 2010 (quando aveva toccato +1,6%).L’Istat sottolinea “diffusi” segnali di cre-scitacongiunturale. Nel confronto con il se-condotrimestredel2015, l’indice delfattu-rato aumenta in particolare del 3,5% per ilcommercioall’ingrosso, commercioeripa-razione di autoveicoli e motocicli, dello0,9% per i servizi di informazione e comuni-cazione,dello0,4% per le attività professio-nali, scientifiche e tecniche.Si registranodiminuzionidell’1% per l’atti -vità dei servizi di alloggio e di ristorazione edello 0,2% per le attività di noleggio, agen-zie di viaggio, servizi di supporto alle impre-

se. Tra i settori, va particolarmente bene iltrasporto aereo che, con un aumento con-giunturale del 3%, vede l’incremento mag-giore a partire dal secondo trimestre del2011 (+4,3%).A giugno invece le vendite al dettaglio regi-strano un incremento congiunturale dello0,2% in valore e dello 0,1% in volume. Unaumento del tutto ascrivibile alla crescitadei prodotti non alimentari. Rispetto a giu-gno2015, levenditeaumentanocomplessi-vamentesia invalore (+0,8%),sia involume(+0,2%).

I. S.

Istat, fatturatoservizia+1%

insecondotrimestre,

datomiglioredafine2010

22 mercoledì 31 agosto 2016 Attualità

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Ericsson,sitrattasuilicenziamenti

Genova.Bloccati finoal12settembre.Cisl: governoassente, lemultinazionali pesanoGenova (nostro servi-zio) - “Nessuna pole-mica con il Governo,ma finora c'è stato

scarso interesse a livello nazio-nale circa la situazione Erics-son a Genova ed in Italia, al dilà delle normali trattative sin-dacali. Le pressioni da partedella politica sono state evi-dentemente sterili, segno chele multinazionali “pesano”anche rispetto ai governi”. E'un commento amaro ma reali-stico e che fotografa con preci-sione la realtà quello di LucaMaestripieri, segretario gene-rale genovese della Cisl, circala vertenza Ericsson, pronta alasciare a casa sotto la Lanter-na 147 dipendenti dei 387 cheverranno tagliati in tutto il Pae-se.Licenziamenti al momento so-lo congelati, tra l’altro con-centrati in comparti occupa-zionali di alto livello: tecnici,esperti, ingegneri, persone an-che con più lauree ed ampiaconoscenza del settore. Ed ap-paiono al momento inutili duesettimane di trattative ed unrecente incontro a Roma, pres-so il Ministero dello SviluppoEconomico, per evitare quelloche si configura come nuovoscempio di posti di lavoro checolpisce in particolare Geno-va, già sotto pressione da unpunto di vista sociale.

Nella capitale, invece, sonostati sostanzialmente ribaditi inumeri dei licenziamenti; i giàcitati esuberi genovesi nel con-testo dei quasi 400 occupazio-nali. Con il capoluogo ligureche di primati ne vanta pochio nessuno, se non quello di unmomento economico ed occu-pazionale particolarmente dif-

ficile. E quello, peraltro mo-mentaneo e riservato solo agliamanti del calcio delle duesquadre di casa, Genoa eSampdoria, prime in classificain serie A dopo due turni delcampionato. Contraltare diuna crisi allarmante in tutti isettori sociali, commerciali edindustriali.

Maestripieri parla di “licenzi -amenti evitabili” con un inter-vento del Governo, cui la Cisl,sottolinea il leader del sindaca-to nel genovese, “ha chiestoperaltro da tempo di istituireun tavolo anche per la presen-za di Ericsson, a vantaggio ditutto il Paese e non solo dellacittà”. Ed i licenziamenti pare

che non potrebbero neppurefare posto ad eventuali situa-zioni equilibrate da ammortiz-zatori sociali, in quanto l'azien-da non parrebbe disponibilein questo senso.Situazione dunque pesante eche, per una sua eventualemutazione, lo sguardo è rivol-to con speranza ma anche ti-more al 6 ed al 12 settembrequando ci saranno due nuovimomenti di incontro e con-fronto tra le parti. Dopodichépotrebbe cambiare strategiadi comportamento da parte disindacati e lavoratori e si po-trebbe passare ad uno sciope-ro nazionale a metà mese.Intanto ieri mattina si è svoltaun'assemblea in azienda a Ge-nova dove, spiega Marta Car-darelli, operatore di segrete-ria Fistel Cisl Liguria, si è deci-so di chiedere un incontro algovernatore regionale Giovan-ni Toti ed al sindaco di GenovaMarco Doria per fare il puntodella situazione, in vistadell'incontro del 6 settembreprossimo a Roma. In particola-re al presidente ligure ed al pri-mo cittadino genovese è statochiesto dalle tre sigle sindacaliquale sarà, nell'occasione, l'at-teggiamento dagli enti locali,quali saranno le eventuali con-tromosse e le proposte cheverranno avanzate contro i li-cenziamenti. In attesa di unarisposta da Piazza De Ferrari ePalazzo Tursi resta forte ansianei dipendenti circa il loro de-stino; sono già conosciuti i set-tori che verranno tagliati, manon i nomi di chi dovrà restarea casa. Stress non da poco dalmomento che la città non riu-scirebbe a ricollocare un nu-mero così elevato di lavorato-ri, pur specializzati.

Dino Frambati

La polizia municipale di CastelfrancoEmilia sciopererà per una intera gior-nata nella prima decade di settembre.

Lo hanno deciso i sindacati dopo l’esitonegativo delle trattative con il Comuneper trovare una soluzione all’ipotesi diestendere il servizio di polizia municipalenelle giornate domenicali. A nulla è servi-to anche l’incontro della settimana scor-sa in prefettura, convocato dopo l’an -nuncio dello stato di agitazione. “Purtr -oppo l'amministrazione comunale di Ca-stelfranco Emilia si è presentata a mani

vuote senza considerare le proposte danoi avanzate per poter gestire al meglio ilservizio - affermano Fp Cgil, Cisl Funzio-ne pubblica, Uil Fpl, Csa e Sulpl -. I numeriparlano chiaro: con 22 agenti non si rie-sce a strutturare un servizio che possa ga-rantire sette giorni su sette la sicurezza aicittadini e agli operatori. L'amministra-zione comunale sa certamente che le nor-me della Regione Emilia-Romagna preve-dono la presenza di un operatore di poli-zia municipale ogni mille residenti. PerCastelfranco Emilia questo significa che

al 31 dicembre 2015 avrebbero dovutoesserci 31 operatori, nove in più dell’at -tuale organico. I sindacati hanno presen-tato varie proposte con lo scopo di con-sentire lo svolgimento dei servizi anchenelle domeniche rispettando i parametridi sicurezza. A fronte di ciò, l’amministra -zione comunale ha prospettato una solaassunzione - a tempo determinato - e an-nunciato altre due probabili assunzioni,ma senza fornire alcuna garanzia su tem-pi e risorse.

Sa. Ma.

CastelfrancoEmilia.Polizia

municipaleverso

losciopero

Slitta al 13 settembre l’incontro su Al-coa tra Governo, Regione e sindaca-

ti. La convocazione è arrivata ieri inmattinata, poco dopo la fine dell’as -semblea dei lavoratori riunita davantiai cancelli dello stabilimento di Porto-vesme per organizzare la trasferta ro-mana inizialmente prevista lunedì pros-simo.Al tavolo siederà anche il ministro delloSviluppo Economico Carlo Calenda, dalquale i sindacati non attendono novità

solo sulla sorte dello stabilimento e sul-la posizione di Glencore, il gruppo sviz-zero principale candidato all’acquisi -zione, ma anche sugli ammortizzatorisociali, in scadenza a fine anno per lamaggior parte dei lavoratori.Di cassa integrazione e politiche attivedel lavoro, collegate al piano di area dicrisi complessa che il Mise ha prospet-tato nell’ultimo incontro, i sindacatihanno discusso in un incontro successi-vo con il presidente della Regione Sar-

degna Francesco Pigliaru.Il 13 settembre a Roma dovrebbero ar-rivare circa duecento lavoratori. "Sare-mo tanti e determinati", assicura il se-gretario della Fim Sulcis Rino Barca,che annuncia come tra le decisioni as-sunte dall'assemblea ci sia anche quel-la di cercare la sponda politica del Parla-mento, coinvolgendo questa settima-na tutti i parlamentari e chiamando aPortovesme tutti i deputati sardi.

C.D’O.

Alcoa,ilgoverno

batteuncolpo:incontro

il 13 settembre

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mercoledì 31 agosto 2016 3Vertenze

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Sindacati e Confindustria si incontrano domani su welfare e crisi

Leggedistabilità,cantiereaperto

Quasi tutte le misure so-no ancora in cantie-re ma già si parla diuna manovra mon-stre da 30 miliardi di

euro, 10 in più di quanto sti-mato inizialmente. A poco apoco, inizia a prendere corpola Legge di Stabilità per il2017 del governo Renzi. Lepolemiche politiche sono ini-ziate già durante l'estate: sul-le priorità (pensioni, taglio Ir-pef, Iva) e sulle opportunità(il referendum d'autunno sul-la riforma costituzionale ren-de incerta la situazionedell'Esecutivo). Ma intanto sidelineano le linee guida, traqualche certezza e molti dub-

bi. Welfare, ammortizzatori,aree di crisi, pensioni. Il gran-de cantiere delle riforme cheriguardano il mondo del lavo-ro riapre questa settimana,con l'incontro tra Confindu-stria e sindacati in program-ma domani, cui faranno se-guito altre riunioni tecnichetra sindacati e governo il 6 e il7, e quella 'politica' del 12 set-tembre sempre tra rappre-sentanti dei lavoratori ed ese-cutivo. La riunione di doma-ni, come ha spiegato il presi-dente di Confindustria Vin-cenzo Boccia, sarà dedicata a"welfare e crisi" e dovrebbeconcludersi con un documen-to comune da presentare

all'esecutivo. Il tema princi-pale sono gli ammortizzatorisociali, in particolare nellearee di crisi: l'abolizionedell'indennità di mobilità edella cig in deroga a partiredal 1 gennaio 2017 pendonoinfatti come una spada di Da-mocle sulla testa di quasi30mila lavoratori nelle zonein difficoltà. Poi il terremoto.Il governo, dopo aver stanzia-to 50 milioni e deciso lo stopdelle tasse, procede "passodopo passo ma con velocità",come ha detto a più riprese ilpremier Matteo Renzi, perimmaginare assistenza e poiricostruzione dopo l’emer -genza per il terremoto nel

Centro-Italia. E anche il Parla-mento, mentre la presidentedella Camera Laura Boldrinisuona in anticipo la campa-nella, si interroga su come an-dare in soccorso alle popola-zioni colpite con iniziative dainserire nella legge di stabili-tà che sarà approvata in con-siglio dei ministri entro il 15ottobre per poi passareall’esame delle Camere. Laproposta, che ha raccolto unconsenso trasversale, è quel-la di devolvere il jackpot da128,8 milioni del Superena-lotto ai soccorsi e al sostegnoalle famiglie. Operazionepressochè impossibile per ilgoverno anche se, ammetteil sottosegretario all’econo -mia Pier Paolo Baretta, uncontributo può arrivare dalsettore gioco. Se il jackpotnon si può utilizzare toutcourt, spiega il sottosegreta-rio, perchè "per regolamen-to i soldi accumulati delle vin-cite sono già dei giocatori", è"assolutamente giusto" cheil settore del gioco contribui-sca. "Dobbiamo studiare so-luzioni specifiche e approfon-dite - spiega - perchè quelle

improvvisate rischiano dicreare problemi". Dopo cheAbi e Poste hanno sospeso imutui, l’Autorità per l’ener -gia la fatturazione e il paga-mento delle bollette di luce,gas e acqua, fioccano propo-ste parlamentari per intro-durre sgravi fiscali per i terre-motati e per chi vuole aiuta-re. Gabriella Giammanco diFi chiede di introdurre nellaprossima legge di stabilitàl’aumento della detrazioneIrpef per incentivare le dona-zioni a favore delle popolazio-ni colpite dal sisma. "Incenti-vare le offerte di aiuto aglisfollati è nostro dovere e lasolidarietà degli italiani vapremiata", sostiene la depu-tata azzurra. Da giorni è poiscattata la gara di solidarietàprivata mentre il ministerodei Beni Culturali devolveràdomenica l’introito dei mu-sei statali in aiuto dei terre-motati. Ma, oltre l’emergen -za, c’è chi chiede di comincia-re a pensare alla prevenzio-ne per evitare che in futuro siripetano disastri con un nu-mero così impressionante divittime.

Rodolfo Ricci

SPARLAmentodi Massimiliano Lenzi

Leorganizzazioni di rappresentanza del credito e del turismo in campo conmisure concrete

Lecampagnedisostegnoavviatedaicorpiintermedi

Cisl:nonèpiùrinviabileunprogrammadimessa insicurezzadei territori

Per aiutare le persone col-pite dal terremotonell’Italia centrale si è at-tivata spontaneamente

una mobilitazione generale an-che dei corpi intermedi. Le se-greterie nazionali delle organiz-zazioni sindacali di categoria deibancari (Fabi, First/Cisl, Fi-sac/Cgil, Sinfub, Ugl/Credito,Uilca e Unisin) e l’Abi (l’associa -

zione di rappresentanza dellebanche) hanno concordatol’immediata attivazione di unaraccolta di fondi dedicata al sup-porto delle popolazioni colpite,attraverso la Fondazione ”Pro -solidar”. ”L’associazione ban-caria - si legge in una nota - incoerenza con le previsioni con-tenute nello specifico protocol-lo d’intesa con la Protezione Ci-

vile e le associazioni dei consu-matori ha già provveduto a sen-sibilizzare i propri associati adadottare per i residenti nei terri-tori colpiti le sospensioni dellerate dei finanziamenti ipotecaricollegati agli immobili residen-ziali, commerciali e industrialiche abbiano avuto danneggia-menti anche parziali”.Ma an-che le organizzazioni maggior-

mente rappresentative del set-tore del turismo, nell’esprime -re solidarietà alle vittime del ter-remoto ed alle loro famiglie, ol-tre a sostenere raccolte di fondie di aiuti umanitari, hanno sotto-scritto con Federalberghi un av-viso comune per promuovereiniziative per la tutela dei lavora-tori e delle imprese in modo daassicurare la permanenza delle

persone nei centri abitati da ri-costruire. Un primo blocco di in-terventi riguarda attività di di-retta competenza delle parti so-ciali, come l’attivazione degliistituti contrattuali che consen-tono di ridurre l’orario di lavo-ro contenendo l’impatto sullaretribuzione (gestione delle fe-rie, dei permessi e della flessibi-lità dell’orario di lavoro e accor-di per l’accesso agli ammortiz-zatori sociali) e l’erogazione diinterventi di sostegno utilizzan-do le risorse della rete degli entibilaterali. Mentre ulteriori misu-re riguardano la necessità di ga-rantire l’intervento della cassaintegrazione, la sospensionedei termini di pagamento (tas-se, contributi e mutui), la garan-zia delle risorse per la ricostru-zione e la promozione dell’im -magine turistica dei territori col-piti.

F.Gagl.

In questi giorni dilutto nazionaledopo il terremo-

to che ha devasta-to interi paesi nelLazio e nelle Mar-che, provocando

centinaia di morti, la politica comun-que non si ferma, anche se più so-bria nei toni e nelle polemiche rispet-to al suo tran tran quotidiano. Ieridalle opposizioni al Governo sono ar-rivati gli interventi di Matteo Salvini,leader della Lega, e di Beppe Grillo,

leader dei 5 Stelle.Il primo, Salvini, ha ribadito il no delCarroccio a Vasco Errani, ex governa-tore dell'Emilia Romagna, Pd, comecommissario alla ricostruzione deldopo terremoto, avanzando la pro-posta di Tronca, l’ex commissario aRoma.Grillo, dal canto suo, sul proprio Blogha invece criticato il Governo Renzi(sai la novità!): ”Nel momento delpanico, delle macerie, si parla di pan-nicelli caldi come le 'agevolazioni fi-scali' (ovvero, miseri abbuoni sulletasse per gente che ha perso tutto),o di 'sospensione dei mutui' (che ver-ranno richiesti senza pietà dopoqualche mese o anno, su case ormairidotte in polvere). E poi si è coniatala magica locuzione 'dopo-terremo-to', astutamente messa lì - fateci ca-so - a sostituire la parola 'ricostruzio-ne' che fa venire i sudori freddi aqualsiasi governo". Come si sa, però,dal dire al fare c'è in mezzo un abissoe parlare è comunque assai più faci-

le che governare. Il Governo, nel gior-no di lutto con i funerali ad Amatri-ce, nella mattinata si è riunito per IlConsiglio dei Ministri. Un Cdm cheha approvato il decreto legge cheproroga il pensionamento dei magi-strati di Cassazione con incarichi di-rettivi, Consiglio di Stato, Corte deiConti e avvocatura dello Stato. Lanorma consentirà di posticiparel'età pensionabile di diversi magistra-ti di vertice dato che si creerebberodall'oggi al domani molti "buchi" ne-gli uffici giudiziari, nell'ordine di250-300 posti, e tra queste ci sonoanche posizioni di peso, come quelladel Procuratore generale della Cassa-zione, Pasquale Ciccolo, e del primopresidente della Suprema Corte, Gio-vanni Canzio. Ma la vera partita poli-tica di Renzi, in realtà, quella per laricostruzione e per avere mano libe-ra sui soldi necessari, ottenendo l'okdall'Ue per metterli fuori dal patto edai suoi vincoli, si giocherà tra doma-ni e le prime settimane di settem-

bre.Domani infatti il premier italiano in-contrerà la Cancelliera tedesca Ange-la Merkel a Maranello, patria dellaFerrari. mentre in settembre - dopoche la Merkel avrà concluso il suotour in ben 13 paesi Ue - si terrà ilvertice di Bratislava, tappa decisivaper capire se la spunterà Renzi nelbraccio di ferro contro il patto di sta-bilità oppure nulla cambierà cometroppe volte è successo in passatoquando al centro del dibattito politi-co comunitario ci sono stati i vincolidi bilancio del patto. Certo è che inun quadro complesso come quelloeuropeo, tra emergenza immigrazio-ne, crisi economica non superata,lotta al terrorismo dopo gli attentatidegli ultimi tempi in Europa, beh inquesto quadro impiccare l'Italia, do-po una tragedia come quella del ter-remoto che ha colpito Lazio e Mar-che, al dogma dei vincoli di bilancipotrebbe significare l'inizio della fi-ne della Ue oltreché un suicidio poli-tico dei rigoristi. La Merkel ci pensi.

DalloStrettoilricordodelsismadel1908

Ricostruzione, iprimidifficilipassi

ESalvinisTronca

l’ipotesiErranicommissario

AReggio Calabria e a Messina,vedere in tv le immagini cheraccontano il terremoto del

Centro Italia, osservare le foto chedescrivono ciò che erano e ciò chesono oggi Accumoli ed Amatrice,porta inevitabilmente a pensare aquello che è successo qui nel 1908.Non ci sono più testimoni diretti,oggi sarebbero abbondantementeultracentenari, ma il ricordo del si-sma che annientò l’area delloStretto è comunque vivissimo nel-le due città: lo si ritrova nei nomidelle strade e delle piazze, dellescuole.A Reggio per esempio troviamo viaVenezia, via Trieste, piazzetta sanMarco: sono i quartieri ricostruiticon l’aiuto di braccia sconosciutee amiche che venivano dal Trivene-

to. Una scuola fino a poco tempofa si chiamava Venezia - Trento, inomaggio alle due città che per pri-me avevano portato i soccorsi allecittà sepolte dalle macerie. Perchénon c’è scampo quando la terratrema ed il mare divora le personeterrorizzate che si riversano sullaspiaggia. Trentasette secondi chenon saranno mai dimenticati daqueste parti. I più lunghi della sto-ria di Messina e Reggio Calabria.E’ il 28 dicembre 1908, sono le 5 e21. Si scatenano il terremoto e ilmaremoto insieme: 15mila mortia Reggio, senza contare quelli diPellaro e di Cannitello e 80mila per-sone decedute a Messina. A costa-tarlo le primissime squadre di soc-corso, che arrivano da Cirò, da Co-senza. Increduli, alcuni giorni do-

po, giungono i sovrani Vitto-rio Emanuele ed Elena di Savo-ia, che si ritrovano di fronte al-la distruzione totale.A distanza di oltre un secolo ilmondo continua a tremare.Interviene in proposito il se-gretario generale Cisl Cala-bria Paolo Tramonti: “Il gra-ve sisma che ha interessato iterritori del Centro Italia deverappresentare un monito an-che per la nostra Regione.Non è più rinviabile un pro-gramma strutturale di messain sicurezza dei nostri territo-ri, essendo a tutti notal’estrema vulnerabilità e ilprecario assetto idrogeologi-co della nostra Regione.” Il ri-tardo da recuperare è notevo-le. Infatti prosegue Tramonti:

“Purtroppo in questi anninon si è fatto molto per evita-re possibili danni come quelliche oggi funestano il Picenoed il Reatino. Oggi la Calabriasconta decenni di incuria, diabusivismo, di mancanza di in-terventi adeguati sul contra-sto al dissesto idrogeologico,sulla manutenzione dei corsid’acqua”. Inoltre sono man-cate adeguate politiche nazio-nali in materia. Secondo il lea-der regionale della Cisl occor-re “un piano indirizzato agliedifici pubblici, ma che preve-da sostegni finanziari ai priva-ti, supportando maggiormen-te le fasce meno abbienti.”Inoltre “ particolare attenzio-ne deve essere rivolta ai cen-tri storici con interventi soste-nuti da finanziamenti adegua-ti, anche europei, oltre checon risorse ordinarie, naziona-li e regionali.” In una Regio-ne dove il lavoro rappresentala priorità assoluta sceglierequesta direzione porterebbeanche a sicuri benefici dalpunto di vista occupazionale.“Su queste basi - concludeTramonti -la Cisl rivolge al go-vernatore Mario Oliverio perla convocazione immediata di

un tavolo di confronto.” Sul-le cause e sugli effetti del ma-remoto del 1908 c’è ancoramolto da scoprire. Una recen-te tesi sostiene che il maremo-to successivo al terremoto siastato causato da una franasottomarina nella zona anti-stante Taormina e GiardiniNaxos. Sono stati un gruppodi geologi dell'Università Ro-ma Tre (Andrea Billi, RenatoFuniciello, Liliana Minelli eClaudio Faccenna) e di geofisi-ci dell'Università di Messina(Giancarlo Neri, Barbara Orec-chio e Debora Presti) a studia-re in modo integrato gli esitidelle ricerche più recenti sulsisma del 1908 ed a rielabora-re - attraverso una tecnica ditracciamento delle onde dimaremoto - i dati riportati inun libro del 1910, "La catastro-fe sismica calabro-messine-se" del geografo studioso Ma-rio Baratta. Secondo altri stu-di addirittura il Dna degli abi-tanti dello Stretto sarebbe sta-to modificato dal radon, ungas radioattivo comunemen-te presente in natura, la cuiconcentrazione aumenta incaso di terremoto.

Elisa Latella

44 mercoledì 31 agosto 2016 In primo piano

Page 5: Direttore: Postale n. 51692002 intestato a: Conquiste del ...7.2427:1473254219/31... · licenziamenti congelatifinoal12settembre. Mestripieri(Cisl): governopocoattento, ilpesodellemultinazionali

Sindacati e Confindustria si incontrano domani su welfare e crisi

Leggedistabilità,cantiereaperto

Quasi tutte le misure so-no ancora in cantie-re ma già si parla diuna manovra mon-stre da 30 miliardi di

euro, 10 in più di quanto sti-mato inizialmente. A poco apoco, inizia a prendere corpola Legge di Stabilità per il2017 del governo Renzi. Lepolemiche politiche sono ini-ziate già durante l'estate: sul-le priorità (pensioni, taglio Ir-pef, Iva) e sulle opportunità(il referendum d'autunno sul-la riforma costituzionale ren-de incerta la situazionedell'Esecutivo). Ma intanto sidelineano le linee guida, traqualche certezza e molti dub-

bi. Welfare, ammortizzatori,aree di crisi, pensioni. Il gran-de cantiere delle riforme cheriguardano il mondo del lavo-ro riapre questa settimana,con l'incontro tra Confindu-stria e sindacati in program-ma domani, cui faranno se-guito altre riunioni tecnichetra sindacati e governo il 6 e il7, e quella 'politica' del 12 set-tembre sempre tra rappre-sentanti dei lavoratori ed ese-cutivo. La riunione di doma-ni, come ha spiegato il presi-dente di Confindustria Vin-cenzo Boccia, sarà dedicata a"welfare e crisi" e dovrebbeconcludersi con un documen-to comune da presentare

all'esecutivo. Il tema princi-pale sono gli ammortizzatorisociali, in particolare nellearee di crisi: l'abolizionedell'indennità di mobilità edella cig in deroga a partiredal 1 gennaio 2017 pendonoinfatti come una spada di Da-mocle sulla testa di quasi30mila lavoratori nelle zonein difficoltà. Poi il terremoto.Il governo, dopo aver stanzia-to 50 milioni e deciso lo stopdelle tasse, procede "passodopo passo ma con velocità",come ha detto a più riprese ilpremier Matteo Renzi, perimmaginare assistenza e poiricostruzione dopo l’emer -genza per il terremoto nel

Centro-Italia. E anche il Parla-mento, mentre la presidentedella Camera Laura Boldrinisuona in anticipo la campa-nella, si interroga su come an-dare in soccorso alle popola-zioni colpite con iniziative dainserire nella legge di stabili-tà che sarà approvata in con-siglio dei ministri entro il 15ottobre per poi passareall’esame delle Camere. Laproposta, che ha raccolto unconsenso trasversale, è quel-la di devolvere il jackpot da128,8 milioni del Superena-lotto ai soccorsi e al sostegnoalle famiglie. Operazionepressochè impossibile per ilgoverno anche se, ammetteil sottosegretario all’econo -mia Pier Paolo Baretta, uncontributo può arrivare dalsettore gioco. Se il jackpotnon si può utilizzare toutcourt, spiega il sottosegreta-rio, perchè "per regolamen-to i soldi accumulati delle vin-cite sono già dei giocatori", è"assolutamente giusto" cheil settore del gioco contribui-sca. "Dobbiamo studiare so-luzioni specifiche e approfon-dite - spiega - perchè quelle

improvvisate rischiano dicreare problemi". Dopo cheAbi e Poste hanno sospeso imutui, l’Autorità per l’ener -gia la fatturazione e il paga-mento delle bollette di luce,gas e acqua, fioccano propo-ste parlamentari per intro-durre sgravi fiscali per i terre-motati e per chi vuole aiuta-re. Gabriella Giammanco diFi chiede di introdurre nellaprossima legge di stabilitàl’aumento della detrazioneIrpef per incentivare le dona-zioni a favore delle popolazio-ni colpite dal sisma. "Incenti-vare le offerte di aiuto aglisfollati è nostro dovere e lasolidarietà degli italiani vapremiata", sostiene la depu-tata azzurra. Da giorni è poiscattata la gara di solidarietàprivata mentre il ministerodei Beni Culturali devolveràdomenica l’introito dei mu-sei statali in aiuto dei terre-motati. Ma, oltre l’emergen -za, c’è chi chiede di comincia-re a pensare alla prevenzio-ne per evitare che in futuro siripetano disastri con un nu-mero così impressionante divittime.

Rodolfo Ricci

SPARLAmentodi Massimiliano Lenzi

Leorganizzazioni di rappresentanza del credito e del turismo in campo conmisure concrete

Lecampagnedisostegnoavviatedaicorpiintermedi

Cisl:nonèpiùrinviabileunprogrammadimessa insicurezzadei territori

Per aiutare le persone col-pite dal terremotonell’Italia centrale si è at-tivata spontaneamente

una mobilitazione generale an-che dei corpi intermedi. Le se-greterie nazionali delle organiz-zazioni sindacali di categoria deibancari (Fabi, First/Cisl, Fi-sac/Cgil, Sinfub, Ugl/Credito,Uilca e Unisin) e l’Abi (l’associa -

zione di rappresentanza dellebanche) hanno concordatol’immediata attivazione di unaraccolta di fondi dedicata al sup-porto delle popolazioni colpite,attraverso la Fondazione ”Pro -solidar”. ”L’associazione ban-caria - si legge in una nota - incoerenza con le previsioni con-tenute nello specifico protocol-lo d’intesa con la Protezione Ci-

vile e le associazioni dei consu-matori ha già provveduto a sen-sibilizzare i propri associati adadottare per i residenti nei terri-tori colpiti le sospensioni dellerate dei finanziamenti ipotecaricollegati agli immobili residen-ziali, commerciali e industrialiche abbiano avuto danneggia-menti anche parziali”.Ma an-che le organizzazioni maggior-

mente rappresentative del set-tore del turismo, nell’esprime -re solidarietà alle vittime del ter-remoto ed alle loro famiglie, ol-tre a sostenere raccolte di fondie di aiuti umanitari, hanno sotto-scritto con Federalberghi un av-viso comune per promuovereiniziative per la tutela dei lavora-tori e delle imprese in modo daassicurare la permanenza delle

persone nei centri abitati da ri-costruire. Un primo blocco di in-terventi riguarda attività di di-retta competenza delle parti so-ciali, come l’attivazione degliistituti contrattuali che consen-tono di ridurre l’orario di lavo-ro contenendo l’impatto sullaretribuzione (gestione delle fe-rie, dei permessi e della flessibi-lità dell’orario di lavoro e accor-di per l’accesso agli ammortiz-zatori sociali) e l’erogazione diinterventi di sostegno utilizzan-do le risorse della rete degli entibilaterali. Mentre ulteriori misu-re riguardano la necessità di ga-rantire l’intervento della cassaintegrazione, la sospensionedei termini di pagamento (tas-se, contributi e mutui), la garan-zia delle risorse per la ricostru-zione e la promozione dell’im -magine turistica dei territori col-piti.

F.Gagl.

In questi giorni dilutto nazionaledopo il terremo-

to che ha devasta-to interi paesi nelLazio e nelle Mar-che, provocando

centinaia di morti, la politica comun-que non si ferma, anche se più so-bria nei toni e nelle polemiche rispet-to al suo tran tran quotidiano. Ieridalle opposizioni al Governo sono ar-rivati gli interventi di Matteo Salvini,leader della Lega, e di Beppe Grillo,

leader dei 5 Stelle.Il primo, Salvini, ha ribadito il no delCarroccio a Vasco Errani, ex governa-tore dell'Emilia Romagna, Pd, comecommissario alla ricostruzione deldopo terremoto, avanzando la pro-posta di Tronca, l’ex commissario aRoma.Grillo, dal canto suo, sul proprio Blogha invece criticato il Governo Renzi(sai la novità!): ”Nel momento delpanico, delle macerie, si parla di pan-nicelli caldi come le 'agevolazioni fi-scali' (ovvero, miseri abbuoni sulletasse per gente che ha perso tutto),o di 'sospensione dei mutui' (che ver-ranno richiesti senza pietà dopoqualche mese o anno, su case ormairidotte in polvere). E poi si è coniatala magica locuzione 'dopo-terremo-to', astutamente messa lì - fateci ca-so - a sostituire la parola 'ricostruzio-ne' che fa venire i sudori freddi aqualsiasi governo". Come si sa, però,dal dire al fare c'è in mezzo un abissoe parlare è comunque assai più faci-

le che governare. Il Governo, nel gior-no di lutto con i funerali ad Amatri-ce, nella mattinata si è riunito per IlConsiglio dei Ministri. Un Cdm cheha approvato il decreto legge cheproroga il pensionamento dei magi-strati di Cassazione con incarichi di-rettivi, Consiglio di Stato, Corte deiConti e avvocatura dello Stato. Lanorma consentirà di posticiparel'età pensionabile di diversi magistra-ti di vertice dato che si creerebberodall'oggi al domani molti "buchi" ne-gli uffici giudiziari, nell'ordine di250-300 posti, e tra queste ci sonoanche posizioni di peso, come quelladel Procuratore generale della Cassa-zione, Pasquale Ciccolo, e del primopresidente della Suprema Corte, Gio-vanni Canzio. Ma la vera partita poli-tica di Renzi, in realtà, quella per laricostruzione e per avere mano libe-ra sui soldi necessari, ottenendo l'okdall'Ue per metterli fuori dal patto edai suoi vincoli, si giocherà tra doma-ni e le prime settimane di settem-

bre.Domani infatti il premier italiano in-contrerà la Cancelliera tedesca Ange-la Merkel a Maranello, patria dellaFerrari. mentre in settembre - dopoche la Merkel avrà concluso il suotour in ben 13 paesi Ue - si terrà ilvertice di Bratislava, tappa decisivaper capire se la spunterà Renzi nelbraccio di ferro contro il patto di sta-bilità oppure nulla cambierà cometroppe volte è successo in passatoquando al centro del dibattito politi-co comunitario ci sono stati i vincolidi bilancio del patto. Certo è che inun quadro complesso come quelloeuropeo, tra emergenza immigrazio-ne, crisi economica non superata,lotta al terrorismo dopo gli attentatidegli ultimi tempi in Europa, beh inquesto quadro impiccare l'Italia, do-po una tragedia come quella del ter-remoto che ha colpito Lazio e Mar-che, al dogma dei vincoli di bilancipotrebbe significare l'inizio della fi-ne della Ue oltreché un suicidio poli-tico dei rigoristi. La Merkel ci pensi.

DalloStrettoilricordodelsismadel1908

Ricostruzione, iprimidifficilipassi

ESalvinisTronca

l’ipotesiErranicommissario

AReggio Calabria e a Messina,vedere in tv le immagini cheraccontano il terremoto del

Centro Italia, osservare le foto chedescrivono ciò che erano e ciò chesono oggi Accumoli ed Amatrice,porta inevitabilmente a pensare aquello che è successo qui nel 1908.Non ci sono più testimoni diretti,oggi sarebbero abbondantementeultracentenari, ma il ricordo del si-sma che annientò l’area delloStretto è comunque vivissimo nel-le due città: lo si ritrova nei nomidelle strade e delle piazze, dellescuole.A Reggio per esempio troviamo viaVenezia, via Trieste, piazzetta sanMarco: sono i quartieri ricostruiticon l’aiuto di braccia sconosciutee amiche che venivano dal Trivene-

to. Una scuola fino a poco tempofa si chiamava Venezia - Trento, inomaggio alle due città che per pri-me avevano portato i soccorsi allecittà sepolte dalle macerie. Perchénon c’è scampo quando la terratrema ed il mare divora le personeterrorizzate che si riversano sullaspiaggia. Trentasette secondi chenon saranno mai dimenticati daqueste parti. I più lunghi della sto-ria di Messina e Reggio Calabria.E’ il 28 dicembre 1908, sono le 5 e21. Si scatenano il terremoto e ilmaremoto insieme: 15mila mortia Reggio, senza contare quelli diPellaro e di Cannitello e 80mila per-sone decedute a Messina. A costa-tarlo le primissime squadre di soc-corso, che arrivano da Cirò, da Co-senza. Increduli, alcuni giorni do-

po, giungono i sovrani Vitto-rio Emanuele ed Elena di Savo-ia, che si ritrovano di fronte al-la distruzione totale.A distanza di oltre un secolo ilmondo continua a tremare.Interviene in proposito il se-gretario generale Cisl Cala-bria Paolo Tramonti: “Il gra-ve sisma che ha interessato iterritori del Centro Italia deverappresentare un monito an-che per la nostra Regione.Non è più rinviabile un pro-gramma strutturale di messain sicurezza dei nostri territo-ri, essendo a tutti notal’estrema vulnerabilità e ilprecario assetto idrogeologi-co della nostra Regione.” Il ri-tardo da recuperare è notevo-le. Infatti prosegue Tramonti:

“Purtroppo in questi anninon si è fatto molto per evita-re possibili danni come quelliche oggi funestano il Picenoed il Reatino. Oggi la Calabriasconta decenni di incuria, diabusivismo, di mancanza di in-terventi adeguati sul contra-sto al dissesto idrogeologico,sulla manutenzione dei corsid’acqua”. Inoltre sono man-cate adeguate politiche nazio-nali in materia. Secondo il lea-der regionale della Cisl occor-re “un piano indirizzato agliedifici pubblici, ma che preve-da sostegni finanziari ai priva-ti, supportando maggiormen-te le fasce meno abbienti.”Inoltre “ particolare attenzio-ne deve essere rivolta ai cen-tri storici con interventi soste-nuti da finanziamenti adegua-ti, anche europei, oltre checon risorse ordinarie, naziona-li e regionali.” In una Regio-ne dove il lavoro rappresentala priorità assoluta sceglierequesta direzione porterebbeanche a sicuri benefici dalpunto di vista occupazionale.“Su queste basi - concludeTramonti -la Cisl rivolge al go-vernatore Mario Oliverio perla convocazione immediata di

un tavolo di confronto.” Sul-le cause e sugli effetti del ma-remoto del 1908 c’è ancoramolto da scoprire. Una recen-te tesi sostiene che il maremo-to successivo al terremoto siastato causato da una franasottomarina nella zona anti-stante Taormina e GiardiniNaxos. Sono stati un gruppodi geologi dell'Università Ro-ma Tre (Andrea Billi, RenatoFuniciello, Liliana Minelli eClaudio Faccenna) e di geofisi-ci dell'Università di Messina(Giancarlo Neri, Barbara Orec-chio e Debora Presti) a studia-re in modo integrato gli esitidelle ricerche più recenti sulsisma del 1908 ed a rielabora-re - attraverso una tecnica ditracciamento delle onde dimaremoto - i dati riportati inun libro del 1910, "La catastro-fe sismica calabro-messine-se" del geografo studioso Ma-rio Baratta. Secondo altri stu-di addirittura il Dna degli abi-tanti dello Stretto sarebbe sta-to modificato dal radon, ungas radioattivo comunemen-te presente in natura, la cuiconcentrazione aumenta incaso di terremoto.

Elisa Latella

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mercoledì 31 agosto 2016 5In primo piano

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Egitto.SolidarietàdellaFimCisl ai26operai dei cantierinavali diAlessandriaprocessati dalla cortemilitare

In Egitto non serve scioperare, ba-sta organizzare un semplice presi-dio in fabbrica per essere arrestatie processati dalla corte militare.

E’ quanto accaduto a ventisei operaidei Cantieri Navali di Alessandria, an-cora in attesa di verdetto.“I fatti - racconta in una nota il re-sponsabile dell’Ufficio Internaziona-le della Fim Cisl, Gianni Alioti - risalgo-no al 22 e 23 maggio scorsi quando iventisei operai avevano partecipatoad un sit-in pacifico sul posto di lavo-ro, insieme alla maggior parte dei lo-ro 2500 colleghi. Le principali richie-ste dei lavoratori erano l’innalzamen -to dei salari al livello del salario mini-mo nazionale di 1200 lire egiziane almese (circa 120 euro al cambio attua-le), il versamento dei dividendi arre-trati sui profitti dell’azienda, dei bo-nus annuali per il mese di Ramadan el’assicurazione sanitaria, oltre alla ri-chiesta di far ripartire la produzione

su alcune delle linee dell’impianto”.Fondata come impianto civile decen-ni fa - precisa Alioti - la Alexandria Shi-pyard Company è stata acquisita dalMinistero della Difesa nel 2007, ed èquindi di fatto proprietà delle ForzeArmate, che in Egitto hanno interessidiretti non solo nell’economia belli-ca, ma anche in molti settori della pro-duzione industriale, delle infrastruttu-re, dell’edilizia, ecc. Il processo ai la-voratori è iniziato lo scorso 18 giu-gno. Una seconda udienza si è tenutail 22 agosto presso la Corte Militare diAlessandria, mentre la prossimaudienza è stata nuovamente rinviataal 18 settembre. E, in attesa di unasentenza, i lavoratori dovranno anco-ra subire un periodo di detenzione incondizioni orribili, semplicementeper essersi organizzati per un miglio-ramento della paga e delle condizionilavorative.Da qui la forte presa di posizione del-

la Fim che, raccogliendo l’appello dialcuni leader dei sindacati indipen-denti egiziani (Mettawa Mehran, fon-datore del sindacato dei lavotaroridel settore privato, Su’ad Omar, atti-vista sindacale, Raed al-Husseini, pre-sidente del sindacato indipendentedegli insegnanti, Fatma Ramadan, at-tivista sindacale, e il sindacato egizia-no dei lavoratori del petrolio) ha invia-to una lettera al presidente della Re-pubblica Araba Egiziana, Abdelfattahal-Sisi e ai ministri del Lavoro e degliAffari Esteri, a firma del segretario ge-nerale Marco Bentivogli e dello stes-so responsabile dell’Ufficio Interna-zionale, Alioti.La lettera, inviata anche per cono-scenza anche al Ministero degli AffariEsteri italiano e all’Ambasciata italia-na in Egitto, condanna l’uso dei pro-cessi militari contro lavoratori chehanno semplicemente esercitato ilproprio diritto di organizzarsi e difen-

dere collettivamente le proprie condi-zioni di lavoro e chiede l’immediatascarcerazione dei 26 operai.“Portare a processo i lavoratori deicantieri navali di Alessandria in unacorte militare - sottolineano tra l’al -tro Bentivogli e Alioti - è una pura vio-lazione delle convenzioni internazio-nali, di cui l’Egitto è firmatario. Que-ste convenzioni affermano il dirittodei lavoratori a protestare pacifica-mente, oltre che la libertà di espres-sione e il diritto a intavolare trattati-ve per realizzare le proprie legittimerichieste per salari giusti e condizionidi lavoro dignitose”.Ma l’Egitto del generale al-Sisi vedeormai i sindacati indipendenti comeuna grave minaccia (alla stregua dei”Fratelli Mussulmani” ) alla stabili-tà dello Stato. Tant’è che nei prossi-mi mesi la Corte Suprema del Cairodeciderà se sia giunto il momento dimetterli fuori legge. “Sarebbe nonsolo una palese violazione delle Con-venzioni 87 e 98 dell’Ilo ratificatedall’Egitto. Ma violerebbe esplicita-mente la nuova Costituzione egizianadel 2014”, avverte Alioti. “L’artico -lo 76 stabilisce, infatti, il diritto di isti-tuire organizzazioni sindacali su basidemocratiche e di esercitare libera-mente l’attività di tutela dei dirittidei lavoratori”, aggiunge sottoli-neando come il caso sulla “illegali -tà” dei sindacati indipendenti, cherappresenterebbero una “minacciaalla sicurezza nazionale”, sia statosollevato dall’Etuf, la confederazio-ne sindacale egiziana controllata dal-lo Stato, i cui dirigenti sono stati nomi-nati direttamente dal ministro del La-voro e dal presidente al-Sisi.“Mobilitarsi in solidarietà con i lavo-ratori e i sindacati indipendenti egizia-ni - conclude Alioti - è la forma più coe-rente con cui ricordare la figura delgiovane ricercatore italiano Giulio Re-geni e continuare l’impegno insiemealla sua famiglia affinché, sul suo atro-ce assassinio di Stato, venga fatta veri-tà e giustizia”.

Ester Crea

Ilpugnodiferrodial-Sisisuisindacati indipendenti

Al via in Grecia l'asta multimilionaria per aggiudi-care quattro licenze televisive private: un'ope-

razione che sarebbe dovuta partire vent'anni fa eche è tutt'ora segnata da aspre polemiche politi-che. Otto gruppi sono in lizza per le quattro licenzedecennali a livello nazionale, con le offerte che do-vranno partire da tre milioni di euro .Le autoritàgreche, con quest'asta, sottolineano di voler ripuli-re un settore connotato dallo sfruttamento dellaforza lavoro e dagli accordi sottobanco tra magna-ti dei media, banchieri e politici influenti, e di voler

porre fine a 25 anni di caos nel rilascio delle conces-sioni. Le critiche all'asta per le license televisive co-munque non mancano. Per le opposizioni si trattasolo di uno stratagemma dal primo ministro AlexisTsipras per sostituire i baroni consolidati delle TV -che in passato si sono opposti al partito di sinistraSyriza - con altri più di suo gradimento. Sei degliotto gruppi partecipanti all'asta hanno sollevatoobiezioni circa tale processo. L'asta si svolge tra mi-sure di sicurezza senza precedenti all'interno delMinistero di Stato per l'Informazione ad Atene.

L'edificio di sei piani è stato svuotato del personalela scorsa settimana e sono stati forniti letti a castel-lo in previsione di un'operazione che potrebbe du-rare anche due giorni. I partecipanti all'asta nonpossono lasciare l'edificio o comunicare con l'ester-no fino alla conclusione del processo che alcuni me-dia hanno paragonato alla trasmissione “Il Gran-de Fratello”.Venerdì scorso il tribunale ammini-strativo ellenico ha respinto una richiesta di alcunidei canali per bloccare il processo.

E.C.

Grecia.All’asta

lefrequenzetelevisive

Il Ttip perde pezzi. Dopo la valutazione negativaespressa dal vice cancelliere e ministro dell'Eco-

nomia tedesco Sigmar Gabriel, che due giorni faha parlato di “fallimento” dei negoziati, oggi an-che Parigi ha tirato il freno a mano, con il sottose-gretario francese al Commercio internazionale,Matthias Fekl, che ai microfoni di Rmc ha annun-ciato che la Francia intende chiedere lo stop delletrattative. “Gli americani non concedono nulla senon le briciole - ha aggiunto il segretario di statofrancese al Commercio con l'estero -, ma non ècosì che si negozia tra alleati”. “I rapporti tra Eu-ropa e Stat Uniti devono riprendere su buone basi

- ha concluso Fekl -. Abbiamo bisogno di una battu-ta d'arresto chiara e definitiva su questi negoazia-ti per riprenderli su buone basi”. La Francia uffi-cializzerà la sua richiesta al prossimo summit euro-peo a Bratislava tra i ministri del Commercio este-ro. A sostenere il lavoro della commissaria Ue alCommercio, la svedese Cecilia Malmstroem, deci-sa a portare fino in fondo il negoziato, resta il no-stro ministro allo Sviluppo economico Carlo Calen-da, da sempre convinto sostenitore del Ttip. Per iltitolare di Via Veneto "il Ttip si chiuderà, è inevita-bile. Gli Usa sono i nostri principali partner econo-mici. Se non negoziamo con loro con chi altro do-

vremmo farlo?". "Per l'Italia - aggiunge - questoaccordo è essenziale. Gli Usa sono il mercato a piùalto potenziale di sviluppo per il nostri export".Ma a rafforzare la posizione degli scettici ieri è arri-vato lo stesso presidente francese Francois Hollan-de. "I negoziati si sono bloccati", ha detto il presi-dente francese, per il quale "lo squilibrio è eviden-te". E anche il ministro tedesco degli Esteri,Frank-Walter Steinmeier, intervenendo ieri, haespresso pessimismo sull'esito dei negoziati, allaluce delle elezioni presidenziali Usa di novembre edelle posizioni espresse dai due candidati.

E.C.

Ttip,dopoBerlinoancheParigi

sichiamafuori

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mercoledì 31 agosto 2016 7Global

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