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Aziende & Mercati NEW BUSINESS, STRATEGIE, FINANZA pag.venticinque 20. 24novembre7dicembre2008 Sat: accordo Thales Alenia-Arianespace per l’Africa Arianespace e Thales Alenia Space hanno firmato un accordo per il lancio e la messa in funzione del satellite panafricano di Tlc Rascom. Il satellite fornirà accesso Internet broadband e canali tv nelle aree rurali dell’Africa In Italia i maggiori progetti insieme con Vodafone e Telecom per le reti Ngn fisse e mobili L’inarrestabile corsa di Huawei C he la Cina fosse destinata a giocare un ruolo da protago- nista sulla scena economica mondiale era opinione condivisa già a metà degli anni ’90. Ma che le azien- de cinesi sarebbero riuscite a giocare un ruolo da protagoniste anche nel complesso mondo dell’innovazione e del progresso tecnologico era una scommessa su cui avrebbero puntato in pochi. Eppure è proprio questo che sta succedendo a Huawei, il produttore di apparati di telecomunicazione che in pochi anni ha conquistato impor- tanti quote del mercato mondiale. I numeri parlano chiaro: le soluzioni targate Huawei sono utilizzate oggi da oltre 35 tra i primi 50 operatori di telecomunicazioni e nel solo 2007 l’azienda cinese ha siglato contratti per 16 miliardi di dollari, il 72% dei quali sui mercati internazionali. Anche il cammino italiano della compagnia è costellato di successi commerciali ottenuti molto rapida- mente. Huawei è sbarcata nel nostro Paese nel 2004, aprendo due sedi a Milano e Roma a cui si è aggiunta nel 2006 quella di Torino, dove si trova oggi la Product Marketing Direction. Negli ultimi due anni i dipendenti sono triplicati fino a superare la cifra di 250 professionisti. Ma sono i successi commerciali ottenuti in così breve tempo il biglietto da visita più significativo. Forte di un corredo tecnologico d’eccellenza - che spazia dalla produzione e commercializza- zione di apparecchiature di teleco- municazione alle soluzioni per reti di nuova generazione per comunicazioni fisse, mobili, dati e ottiche - il colosso cinese ha mirato subito a conquistare clienti di grosso calibro. Tra i committenti illustri c’è Vodafone Italia. Il primo contratto nel 2006, quando l’operatore affida a Huawei la fornitura di telefonini, modem e datacard. L’anno succes- sivo si replica: i terminali marchiati Vodafone inclusi nelle nuove offerte ai clienti sono interamente realizzati dal produttore orientale. Ma è solo l’assaggio di accordi commerciali più ampi. Il marchio di fabbrica di Huawei accompagna infatti tutti i più importanti sviluppi dei servizi di Vodafone Italia. Dapprima con la fornitura di soluzioni Ip Pbx, a seguito dell’ingresso nel mercato delle comunicazioni da rete fissa di Vodafone (con l’acquisizione di Tele 2), poi, nel 2008, Huawei ha creato il primo dispositivo convergente del mercato, Vodafone base station, che ha permesso ai clienti dell’operatore di navigare in Internet con tecnologia Adsl da casa e sfruttando lo standard mobile hsdpa fuori casa, utilizzando l’Internet key integrata nell’offerta. Il progetto di ampliamento della propria rete mobile ha spinto anche Telecom Italia a richiedere i servizi del produttore cinese. Il contratto tra le parti, firmato nel 2007, ed esteso nel 2008, riguarda l’ampliamento del network Hsupa dell’incumbent in alcune regioni meridionali italiane. Ma non è tutto. Per il progetto NGN2 relativo al- l’aera metropolitana di Milano, Tele- com sta utilizzando apparati di rete di accesso targati Huawei: si tratta di in- novative soluzioni di raffreddamento per gli street cabinet, gli snodi di rete che caratterizzano le infrastrutture in fibra ottica. Inoltre, lo scorso maggio Huawei ha completato in anticipo sui tempi previsti la rete sottomarina di Telecom Italia Mednautilus, un pro- getto di potenziamento che ha portato la capacità massima di trasmissione a 640 Gigabit con una velocità di trasmissione che può raggiungere tra i 2,5G e i 10G al secondo. A testimo- nianza della proficua collaborazione maturata in questi anni, Telecom ha deciso di co-finanziare il primo Mobile Innovation Center italiano della com- pagnia asiatica. Tra i clienti italiani di Huawei anche Wind, H3G e BT. ENRICOGARDUMI Sinfo One assume e sfida la crisi A poco più di un anno della ridefinizione del proprio business è tempo di bilanci per Sinfo One, oggi azienda autonoma, nata come divisione specializzata nell’Erp di SinfoPragma. “Le intuizioni di 12-15 mesi fa ora trova- no conferma”, esordisce Fabio Tamiazzo, direttore generale di Sinfo One, facen- do riferimento alla scelta strategica di un partner di ampio respiro come Oracle. “Il risultato è un ampliamento del business che si va estendendo ad aree quali la Business Intelligence, la Supply Chain, la sicurezza e l’integrazione, a cui più recentemente, abbiamo affiancato il tema del content management”. Per sperimentare le soluzioni innovative e portarle a maturazione, è stato creato Sinfo- Lab, che aiuta l’accelerazione dei progetti su alcuni temi, come nel caso dell’integrazione fra applicazioni diverse come portato della Soa, particolarmente rilevante nei progetti sviluppati in questo periodo da Sinfo One. Ampliare il raggio di azione prevede anche la crescita dell’azienda e Sinfo One, in controten- denza, prevede di assumere giovani con compe- tenze tecnologiche, oltre che grande motivazione. “In un momento difficile come l’attuale non riteniamo ci si debba fermare; noi stiamo facendo investimenti soprattutto sulle persone: assumia- mo giovani e puntiamo sulla loro formazione - afferma Tamiazzo -. In coerenza con lo sposta- mento del nostro baricentro verso la tecnologia, puntiamo soprattutto su lauree tecniche: qualche ingegnere gestionale in meno e qualche laureato in informatica e in Tlc in più”. L’obiettivo è passare dai 130 dipendenti di oggi ad almeno 200 nel 2010. La scelta Tamiazzo: «Non bisogna fermarsi. Anzi questo è il momento giusto per trovare chance sul mercato» A dispetto della difficile situazione economica l’azienda investe nelle risorse umane ELISABETTAVBEVILACQUA deriva soprattutto dalla volontà di creare una cultura aziendale di cui le persone si sentano parte, anche se non sono escluse partnership o acquisizioni in un momento in cui le occasioni di shopping non mancano. “Siamo a un terzo del percorso che si articola in tre anni: l’obiettivo è rafforzare la nostra vi- sibilità andando ad occupare quote di mercato non presidiate o controllate da concorrenti in di difficoltà e ampliare la presenza territoriale - conclude Tamiazzo -. La crescita delle persone è solo il primo passo”. FABIO TAMIAZZO direttore generale di Sinfo One Sun Microsystems ha rilascia- to l’ultima versione del sistema operativo Solaris. La release 10 10/08- sviluppata in stretta collaborazione con la commu- nity di OpenSolaris - integra diverse novità e aggiornamenti. Fra questi il rinnovo del file system Zfs che comprende nuove funzioni per semplifica- re la gestione dei dati senza costi aggiuntivi di acquisizione o supporto, nonché nuove funzionalità di disaster recovery e miglioramenti sul fronte del- l’integrità dei dati. Gli interventi del team congiunto Sun-Open- Solaris hanno interessato anche le tecnologie di virtualizzazione (ottimizzate per rendere più semplice la migrazione dei workload fra sistemi Solaris) e il supporto ai più recenti proces- sori Intel, che ha portato a un miglioramento delle funzionali- tà, e a una maggiore efficienza energetica e affidabilità. Sun Solaris alla prova del Dieci Akhela punta alla crescita MADE IN ITALY Con sedi a Cagliari, Milano, Roma e Torino, 220 persone, oltre metà delle quali laureate, un fatturato di 16,5 milioni di euro, Akhela, nata come azienda Ict per fornire i servizi al Gruppo Saras, punta a una crescita tutta esogena. Già oggi la capogruppo è solo uno dei clienti. Il 70% del fatturato, realizzato fuori della Sardegna, proviene da imprese medio-grandi. L’offerta si focalizza su due aree principali: progettazione e gestione di sistemi software embedded, sviluppati internamente, e servizi Ict, come sicurezza, system integration, datacenter automation, asset management. Proprio la seconda area, in una fase in cui le aziende puntano soprattutto a ottimizzare l’esistente e a sgravarsi degli oneri di gestione, potrebbe consentire ad Akhela di migliorare il proprio posizionamento sul merca- to. L’azienda dispone infatti di competenze e infrastrutture pensate per garantire continuità di servizio e riservatezza delle informazioni. Le stesse impiegate per gestire in remoto tutte le attività Ict di Saras, la più grande raffineria del Mediterraneo per capacità produttiva. E.B.

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Page 1: dicembre Aziende Mercati Sat: accordo Thales Alenia ... · clienti di grosso calibro. Tra i committenti illustri c’è Vodafone Italia. Il primo contratto . nel 2006, quando l’operatore

Aziende&MercatiNEW BUSINESS, STRATEGIE, FINANZA

pag.venticinqueN°20. 24novembre7dicembre2008

Sat: accordo Thales Alenia-Arianespace per l’AfricaArianespace e Thales Alenia Space hanno firmato un accordo per il lancio e la messa in funzione del satellite panafricano di Tlc Rascom. Il satellite fornirà accesso Internet broadband e canali tv nelle aree rurali dell’Africa

In Italia i maggiori progetti insieme con Vodafone e Telecom per le reti Ngn fisse e mobili

L’inarrestabile corsa di HuaweiChe la Cina fosse destinata a

giocare un ruolo da protago-nista sulla scena economica

mondiale era opinione condivisa già a metà degli anni ’90. Ma che le azien-de cinesi sarebbero riuscite a giocare un ruolo da protagoniste anche nel complesso mondo dell’innovazione e del progresso tecnologico era una scommessa su cui avrebbero puntato in pochi. Eppure è proprio questo che sta succedendo a Huawei, il produttore di apparati di telecomunicazione che in pochi anni ha conquistato impor-tanti quote del mercato mondiale. I numeri parlano chiaro: le soluzioni targate Huawei sono utilizzate oggi da oltre 35 tra i primi 50 operatori di telecomunicazioni e nel solo 2007 l’azienda cinese ha siglato contratti per 16 miliardi di dollari, il 72% dei quali sui mercati internazionali.

Anche il cammino italiano della compagnia è costellato di successi commerciali ottenuti molto rapida-mente. Huawei è sbarcata nel nostro Paese nel 2004, aprendo due sedi a Milano e Roma a cui si è aggiunta nel 2006 quella di Torino, dove si trova oggi la Product Marketing Direction. Negli ultimi due anni i dipendenti sono triplicati fino a superare la cifra di 250 professionisti. Ma sono i successi commerciali ottenuti in così breve tempo il biglietto da visita più significativo. Forte di un corredo tecnologico d’eccellenza - che spazia dalla produzione e commercializza-zione di apparecchiature di teleco-municazione alle soluzioni per reti di nuova generazione per comunicazioni fisse, mobili, dati e ottiche - il colosso cinese ha mirato subito a conquistare clienti di grosso calibro.

Tra i committenti illustri c’è Vodafone Italia. Il primo contratto nel 2006, quando l’operatore affida a Huawei la fornitura di telefonini, modem e datacard. L’anno succes-sivo si replica: i terminali marchiati Vodafone inclusi nelle nuove offerte ai clienti sono interamente realizzati dal produttore orientale. Ma è solo l’assaggio di accordi commerciali più ampi. Il marchio di fabbrica di Huawei accompagna infatti tutti i più importanti sviluppi dei servizi di Vodafone Italia. Dapprima con la fornitura di soluzioni Ip Pbx, a seguito dell’ingresso nel mercato delle comunicazioni da rete fissa di Vodafone (con l’acquisizione di Tele 2), poi, nel 2008, Huawei ha creato il primo dispositivo convergente del mercato, Vodafone base station, che ha permesso ai clienti dell’operatore di navigare in Internet con tecnologia Adsl da casa e sfruttando lo standard mobile hsdpa fuori casa, utilizzando l’Internet key integrata nell’offerta.

Il progetto di ampliamento della propria rete mobile ha spinto anche Telecom Italia a richiedere i servizi del produttore cinese. Il contratto tra le parti, firmato nel 2007, ed esteso nel 2008, riguarda l’ampliamento del network Hsupa dell’incumbent in alcune regioni meridionali italiane. Ma non è tutto.

Per il progetto NGN2 relativo al-l’aera metropolitana di Milano, Tele-

com sta utilizzando apparati di rete di accesso targati Huawei: si tratta di in-novative soluzioni di raffreddamento per gli street cabinet, gli snodi di rete che caratterizzano le infrastrutture in fibra ottica. Inoltre, lo scorso maggio Huawei ha completato in anticipo sui tempi previsti la rete sottomarina di Telecom Italia Mednautilus, un pro-getto di potenziamento che ha portato

la capacità massima di trasmissione a 640 Gigabit con una velocità di trasmissione che può raggiungere tra i 2,5G e i 10G al secondo. A testimo-nianza della proficua collaborazione maturata in questi anni, Telecom ha deciso di co-finanziare il primo Mobile Innovation Center italiano della com-pagnia asiatica. Tra i clienti italiani di Huawei anche Wind, H3G e BT.

ENRICOGARDUMI

Sinfo One assume e sfida la crisiA poco più di un anno della ridefinizione del

proprio business è tempo di bilanci per Sinfo One, oggi azienda autonoma, nata come divisione specializzata nell’Erp di SinfoPragma. “Le intuizioni di 12-15 mesi fa ora trova-no conferma”, esordisce Fabio Tamiazzo, direttore generale di Sinfo One, facen-do riferimento alla scelta strategica di un partner di ampio respiro come Oracle. “Il risultato è un ampliamento del business che si va estendendo ad aree quali la Business Intelligence, la Supply Chain, la sicurezza e l’integrazione, a cui più recentemente, abbiamo affiancato il tema del content management”.

Per sperimentare le soluzioni innovative e portarle a maturazione, è stato creato Sinfo-Lab, che aiuta l’accelerazione dei progetti su alcuni temi, come nel caso dell’integrazione fra applicazioni diverse come portato della Soa, particolarmente rilevante nei progetti sviluppati in questo periodo da Sinfo One. Ampliare il raggio di azione prevede anche la crescita dell’azienda e Sinfo One, in controten-denza, prevede di assumere giovani con compe-tenze tecnologiche, oltre che grande motivazione. “In un momento difficile come l’attuale non riteniamo ci si debba fermare; noi stiamo facendo investimenti soprattutto sulle persone: assumia-mo giovani e puntiamo sulla loro formazione - afferma Tamiazzo -. In coerenza con lo sposta-mento del nostro baricentro verso la tecnologia, puntiamo soprattutto su lauree tecniche: qualche ingegnere gestionale in meno e qualche laureato in informatica e in Tlc in più”.

L’obiettivo è passare dai 130 dipendenti di oggi ad almeno 200 nel 2010. La scelta

Tamiazzo: «Non bisogna fermarsi.Anzi questo è il momento giusto per trovare chance sul mercato»

A dispetto della difficile situazione economica l’azienda investe nelle risorse umane

ELISABETTAVBEVILACQUA

deriva soprattutto dalla volontà di creare una cultura aziendale di cui le persone si sentano parte, anche se non sono escluse partnership o acquisizioni in un momento in cui le occasioni di shopping non mancano. “Siamo a un terzo del percorso che si articola in tre anni: l’obiettivo è rafforzare la nostra vi-sibilità andando ad occupare quote di mercato non presidiate o controllate da concorrenti in di difficoltà e ampliare la presenza territoriale - conclude Tamiazzo -. La crescita delle persone è solo il primo passo”.

FABIOTAMIAZZOdirettoregenerale di Sinfo One

Sun Microsystems ha rilascia-to l’ultima versione del sistema operativo Solaris. La release 10 10/08- sviluppata in stretta collaborazione con la commu-nity di OpenSolaris - integra diverse novità e aggiornamenti. Fra questi il rinnovo del file system Zfs che comprende nuove funzioni per semplifica-re la gestione dei dati senza costi aggiuntivi di acquisizione o supporto, nonché nuove funzionalità di disaster recovery e miglioramenti sul fronte del-l’integrità dei dati. Gli interventi del team congiunto Sun-Open-Solaris hanno interessato anche le tecnologie di virtualizzazione (ottimizzate per rendere più semplice la migrazione dei workload fra sistemi Solaris) e il supporto ai più recenti proces-sori Intel, che ha portato a un miglioramento delle funzionali-tà, e a una maggiore efficienza energetica e affidabilità.

Sun Solarisalla provadel Dieci

Akhela punta alla crescitaMADE IN ITALY

Con sedi a Cagliari, Milano, Roma e Torino, 220 persone, oltre metà delle quali laureate, un fatturato di 16,5 milioni di euro, Akhela, nata come azienda Ict per fornire i servizi al Gruppo Saras, punta a una crescita tutta esogena. Già oggi la capogruppo è solo uno dei clienti. Il 70% del fatturato, realizzato fuori della Sardegna, proviene da imprese medio-grandi.L’offerta si focalizza su due aree principali: progettazione e gestione di sistemi software embedded, sviluppati internamente, e servizi Ict, come sicurezza, system integration, datacenter automation, asset management. Proprio la seconda area, in una fase in cui le aziende puntano soprattutto a ottimizzare l’esistente e a sgravarsi degli oneri di gestione, potrebbe consentire ad Akhela di migliorare il proprio posizionamento sul merca-to. L’azienda dispone infatti di competenze e infrastrutture pensate per garantire continuità di servizio e riservatezza delle informazioni. Le stesse impiegate per gestire in remoto tutte le attività Ict di Saras, la più grande raffineria del Mediterraneo per capacità produttiva. E.B.