dalla semiotica visiva al visual storytelling

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Milano, 11 dicembre 2014 - Unicatt Dalla Semiotica visiva al Visual Storytelling

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Milano, 11 dicembre 2014 - Unicatt

Dalla Semiotica visiva al Visual Storytelling

Semiotica visiva

Come riconosciamo oggetti e scene in un’immagine

Visual Storytelling

Definizione e… quando un’immagine è narrativa?

Iniziamo

Introduzione

Meccanismi di riconoscimento delle immagini

Come attribuiamo significato alle immagini

L’enunciazione visiva

Semiotica visiva

Introduzione

La Semiotica è la disciplina che studia il funzionamento dei linguaggi.

Un linguaggio è un sistema (di comunicazione ) che mette in relazione un insieme di “espressioni” e i loro “contenuti”.

Introduzione

Il linguaggio si basa su un insieme di regole, le cosiddette regole grammaticali che dobbiamo conoscere e rispettare per poter comunicare e produrre effetti di senso .

es: quando scriviamo un testo utilizziamo parole e le componiamo nel rispetto delle regole grammaticali specifiche di quel dato linguaggio, con l'obiettivo di descrivere la realtà che ci circonda (o anche quella di un mondo possibile - narrativa) e di creare effetti di senso (possibilmente coerenti).

Introduzione

Esistono varie tipologie di linguaggi: musicale, verbale, cinematografico, ecc…

Osserviamo attentamente

le prossime cinque immagini!

Introduzione

Introduzione

Introduzione

Introduzione

Che cosa raffigurano?

All’interno di ciascun esempio elementi visivi diversi si

combinano per dare luogo ad un

effetto di senso.

Porzioni di realtà!

TESTO – VISIVO

Introduzione

La Semiotica Visiva è la disciplina che studia il funzionamento dei linguaggi visivi.

Anche il linguaggio visivo è un sistema di comunicazione che mette in relazione un insieme di “espressioni” e i loro “contenuti”.

Introduzione

Linguaggio scritto: parole

Testo

Scritto - Visivo

Linguaggio visivo: immagini

Regole

Grammaticali - Composizione

Introduzione

“Vedere consiste nella comprensione di caratteristiche strutturali piuttosto che la registrazione indiscriminata di dettaglio.

L’occhio vede secondo delle regole .”

(Rudolf Arnheim)

Questa frase di Rudolf Arnheim, ci introduce al prossimo argomento, quello dell’analisi visivadelle immagini, ovvero quali sono i meccanismi di riconoscimento delle immagini.

Introduzione

La Semiotica Visiva ha come oggetto di studio le immagini intese come rappresentazione del mondo, la prima domanda alla quale cercheremo di dare risposta è:

come è possibile riconoscere, in una immagine, gli elementi del mondo in essa rappresentati?

Meccanismi di riconoscimento delle immagini

Meccanismi di riconoscimento delle immagini

La domanda posta ha portato al cosiddetto dibattito sull’iconismo.

Gli elementi (o segni) visivi, hanno due componenti:

• significante o espressione

• significato o contenuto

La relazione di rappresentazione che il primo ha rispetto al secondo può essere:

• naturale (oggettiva)

oppure

• culturale (arbitraria)

La relazione naturale, in precedenza contestata da Umberto Eco a favore della componente culturale, afferma che la forma dei significanti dipende da quella dei significati:

I significanti sono “motivati “dai significati.

Questo nel linguaggio verbale non è vero!

Meccanismi di riconoscimento delle immagini

Umberto Eco nel 1997 riconosce che le due modalità di riconoscimento coesistono, ed introduce il concetto di tipi cognitivi:

Schemi visivi mentali degli oggetti del mondo che noi abbiamo precedentemente creato ed immagazzinato nella nostra memoria.

Il riconoscimento avviene per confronto nella memoria tra il tipo cognitivo e l’oggetto realmente visto.

Meccanismi di riconoscimento delle immagini

Le immagini (rappresentazioni del mondo) sono costituite da segni visivi.

Capire il legame esistente tra le due componenti che abbiamo visto:

• significante (espressione)

• significato (contenuto)

è fondamentale per:

• produrre immagini che raccontino una storia (visual storytelling)

• creare effetti di senso.

Meccanismi di riconoscimento delle immagini

Meccanismi di riconoscimento delle immagini

Meccanismi di riconoscimento delle immagini

Come attribuiamo significato alle immagini

Roland Barthes introduce due livelli distinti:

• denotativo (oggettivo)

• connotativo (soggettivo)

Dal riconoscimento oggettivo degli oggetti raffigurati all’attribuzione di un significato condizionato dalla cultura in cui si trova il lettore.

Denotazione: riconoscimento denotativo cioè oggettivo della raffigurazione visiva rappresentante gli oggetti.

Come attribuiamo significato alle immagini

Connotazione: riconoscimento connotativo cioè culturale della raffigurazione visiva rappresentante gli oggetti.

Come attribuiamo significato alle immagini

Come attribuiamo significato alle immagini

Altro esempio in cui livello denotativo e connotativo coesistono

Come attribuiamo significato alle immagini

Ancoraggio: il testo verbale svolge la funzione di selezionare il senso corretto dell’immagine – o meglio quello che il suo creatore voleva dargli. Roland Barthes parla di “diritto di sguardo”.

La presenza dell’elemento connotativo determina una certa arbitrarietà nell’attribuire significato ad una immagine. Per ridurre questo “inconveniente”, si ricorre all’utilizzo delle parole cioè al testo verbale che assume secondo Barthes una funzione che egli definisce ancoraggio.

Ancoraggio nella denotazione: il testo verbale permette di riconoscere che cosa è rappresentato nell’immagine.

Come attribuiamo significato alle immagini

Ancoraggio nella connotazione: il testo verbale permette di selezionare la (o le) letture più corrette che vogliamo siano date.

Come attribuiamo significato alle immagini

Letture

Nel linguaggio verbale l’enunciazione è l’atto con il quale produciamo una “porzione di un discorso”.

Nel linguaggio visivo, similmente, si parla di enunciato visivo quando le immagini producono una “porzione di un discorso”.

L’enunciazione visiva - Débrayage

Nel far questo proiettiamo nell’enunciato visivo aspetti spaziali, temporali e rappresentativi della fisicità della scena raffigurata.

Questo si chiama débrayage:

• enunciativo (se l’enunciato non si riferisce direttamente agli aspetti di cui sopra)

• enunciazionale (se invece si riferisce direttamente ad essi)

L’enunciazione visiva - Débrayage enunciativo

Guardiamo la scena dall’esterno partecipando obiettivamente

L’enunciazione visiva - Débrayage enunciazionale

Maggiore coinvolgimento e partecipazione emotiva

Definizione di Visual Storytelling

Il potere delle immagini

Le immagini come strumento di narrazione

Strategie di visual social communication

Visual Storytelling

Definizione di Visual Storytelling

Lo Storytelling è l’arte di raccontare una storia…!

Siete sicuri che sia proprio così?

La traduzione di storytelling è:

narrare un racconto.

Narrare, racconto… questi sconosciuti?

Definizione di Visual Storytelling

La narrazione:

“atto di enunciazione” .

(Gérard Genette – Discorso del racconto 1976).

In pratica corrisponde all’atto di produzione del racconto .

Narrazione: come il ciak

Definizione di Visual Storytelling

Il racconto:

“forma del contenuto enunciato”.

(Gérard Genette – Discorso del racconto 1976).

In pratica corrisponde alla forma che diamo alla narrazione (es: scene)

Racconto: diamo forma alla narrazione

Definizione di Visual Storytelling

La storia è:

“contenuto del racconto”.

(Gérard Genette – Discorso del racconto 1976).

In pratica corrisponde all’insieme di eventi con un ordine logico e cronologico.

Storia: diamo contenuto al racconto

Definizione di Visual Storytelling

EMOZIONE

narrazione

storiaracconto

narrazione di una storia attraverso racconti visivi

Definizione di Visual Storytelling

Lo studio e l’applicazione consapevoli di questa grammatica, permette di produrre narrazioni visuali autenticamente intese come visualstorytelling.

Il visual storytelling è:

“la narrazione di una storia attraverso racconti visivi”.

Il visual storytelling è quindi un linguaggio visivo che si basa su una grammatica che stabilisce le relazioni tra gli elementi visivi di cui esso è composto:

• significante o espressione elementi visivi (es: immagini)

• significato o contenuto le storie

Il potere delle immagini

La mente umana predilige i contenuti visivi.

Gli studi recenti confermano che il nostro cervello processa le immagini in modo più efficiente e veloce.

Il potere delle immagini

Le immagini sono state il primo mezzo con il quale l’uomo ha iniziato a comunicare.

Rappresentavano azioni di guerra, caccia, o degli iniziali ambienti abitativi.

Poi si sono evolute al punto da dare luogo alle cosiddette“arti figurative”.

Il potere delle immagini

Oggi le immagini hanno un forte ruolo in termini di comunicazione sociale.

Il potere delle immagini

Provocano reazioni empatiche grazie all’attivazione dei neuroni specchio.

Il potere delle immagini

Il potere delle immagini

Le immagini attraggono l’attenzione più di un testo. Serve solo una frazione di secondo per guardare un’immagine

e far sì che il nostro cervello la elabori, mentre ne servono alcuni solo per leggere qualche riga di testo.

Il messaggio valoriale può essere veicolato dai brand in modo immediato ed efficace.

Le immagini come strumento di narrazione

Il processo di costruzione del racconto

Passo 1 Ci rivolgiamo ad un pubblico che dobbiamo conoscere e che vogliamo coinvolgere.

Passo 2 Costruiamo una storia coerente anche se non necessariamente reale e ricorriamo allo Schema Narrativo Canonico.

Passo 3 Analizziamo quali media usare per veicolare la brand story.

Pubblici

Core story

Media

Le immagini come strumento di narrazione

Per fare Visual Storytelling in modo efficace è importante conoscere l’ambiente visivo dei propri pubblici e rispondere a tre domande apparentemente semplici:

• quali tipi di immagini è abituato a vedere e perché?

• in quale contesto

• con quali tipi di immagini non viene mai in contatto e perché?

Pubblici

Le immagini come strumento di narrazione

Ogni racconto visivo si base su una core-story:

• un enunciato minimo che contiene una storia seminale che determina i personaggi, gli ambienti e il insieme di azioni .

World building – core story

Le immagini come strumento di narrazione

Anche nel Visual Storytelling

vale lo

Schema Narrativo Canonico

• format specifico per

organizzare, costruire e

sviluppare la core story

Ovvero garantire le basi di una narrazione visiva efficace.

World building – schema narrativo canonico

Le immagini come strumento di narrazione

schema narrativo canonico - struttura

Impresa

Conflitto

Avversario

Eroe

Trauma

Aiutante

Oggetto magicoTesoro

Le immagini come strumento di narrazione

Gli elementi che caratterizzano

un’immagine come narrativa sono:

• presenza di una tensione

• presenza di un ambiente o

un personaggio credibili

• immedesimazione, emozione

Immagini narrative – fisse

Le immagini come strumento di narrazione

Immagini narrative – video

Le immagini come strumento di narrazione

Immagini narrative – video

Made of more

Asset valoriale: socialità, consumo responsabile e valori umani. Sacrificarsi per amicizia, attenzione ai portatori di handicap. Bere durante i week-end, al pub, con gli amici dopo l’attività sportiva, non sul divano.

Motivi:

differenziarsi, riposizionare il brand in un contesto più etico intorno al consumo della birra.

Pubblico:

i giovani ma per estensione tutti dato che tutti consumiamo birra.

Le immagini come strumento di narrazione

Immagini narrative – video

My mum works at GE

Asset valoriale:

i beni industriali alla fine portano un vantaggio a tutti i consumatori anche se tale vantaggio non è immediatamente percepibile in modo immediato, epidermico.

Motivi:

spiegare in termini semplici servizi complessi. I decisori B2B fanno proprie logiche di acquisto che usano nel loro tempo privato come consumer.

Pubblico:

anche chi acquista una turbina è influenzato da un brand che dia fiducia.

Le immagini come strumento di narrazione

esercizio

Cerchiamo gli elementi dello

Schema Narrativo Canoniconei video che abbiamo visto!

Strategie di visual social communication

I social media sono diventati uno luogo non luogo dove le immagini hanno un ruolo sempre più importante.

Non è un problema di contenuti ma di strategia.

Un progetto/prodotto di visual storytelling non può non tenere conto delle specifiche caratteristiche della piattaforma scelta.

Strategie di visual social communication

I marketer oggi non fanno più soltanto pubblicità, ma raccontano storie.

I “prosumers” amano le belle storie soprattutto se queste li coinvolgono e permettono la condivisione.

Per questo motivo i social media si sono imposti come strumenti dove attuare la propria strategia di visual storytelling social.

Strategie di visual social communication

Creare storie a partire da illustrazioni.

Collaborative storytelling.

Anche Chrome extension.

Storybird

Strategie di visual social communication

Brevi video di 6 secondi montati in successione.

Narrazioni essenziali, ma molto evocative.

Vine

Strategie di visual social communication

Collage di foto in formato quadrato.

Disponibilità di molti template.

Picframe

Strategie di visual social communication

Il fascino del look and feel analogico.

Disponibilità di molti template.

Hipstamatic

Strategie di visual social communication

Tool di livello top, permette la creazione di storie, integrando i contenuti presenti in rete.

Fornisce un valido aiuto al posizionamento, seo.

Seejay

Strategie di visual social communication

Il nuovo strumento di narrazione delle storie dai vai Paesi.ù

Basato sul web ed integrabile in Google Chrome.

Tour Builder

Elenco dei link proposti

La vera storia del cane a sei zampe

La genesi del marchio Ferrari

Quanta energia c’è in un attimo

Guinness basketball

What My Mom Does at GE

Storybird

Hipstamatic

Seejay

Tour Builder

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