cucsando gennaio 2010
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Il mensile di cucslegend.netTRANSCRIPT
CucsandoIl mensile di cucslegend.net
GENNAIO GIALLOROSSO
Il resoconto di
Luigi D‟Acunto
ANNO 1 N 1
33 ANNI DI cucs... Una legenda d‟altri tempi – di Gianluca Guarnieri
MONDO ULTRAS
Delirio e Follia a Torino
La trasferta raccontata da
chi l‟ha vissuta in prima
persona
BASKET
GIALLOROSSO
David Birtolo racconta il
“disastro virtus” di questo
campionato
L‟ENTUSIASMO
RITROVATOLAURA MELI - Siamo
romanisti: per essere sereni ci
bastano 11 giocatori motivati e
degni di portare quella maglia.
IL PAGEGELLONE
Lorenzo Sprovieri fa
una resoconto del
rendimento dei giocatori
MASSIMO LANZI
Roma città aperta
ALESSIO DE SILVESTRO
Daje de tacco daje de punta
Tutti i
lunedi e
venerdi
dalle 21.00
con
Roberto
Molinari
e
Renato
Bacci
SULLE FREQUENZE DI CUCSLEGEND.NET
C u c s a n d o
L’editoriale di Roberto Molinari 4
33 anni di CUCS ...una
legenda d’altri tempidi Gianluca Guarnieri 5
Mondo Ultras di Alessandro Pirrone 7
Roma citta aperta di Mssimo Lanzi 9
L’entusiasmo ritrovato di Laura Meli 10
Gennaio giallorosso di Luigi D’Acounto 11
Il paggellone dii Lorenzo Sprovieri 13
Daje de tacco daje de punta di Alessio De Silvestro 14
Basket giallorosso dii David Birtolo 15
In questo numero...GENNAIO
2010EDITORE
Roberto MolinariCUCS LEGEND GROUP
DIRETTORE
GENERALE
Roberto Molinari
DIRETTORE
RESPONSABILE
Mauro Penna
VICE DIRETTORE
Luigi D‟Acunto
ART DIRECTOR
Cucs Legend Group
CAPO REDATTORE
Gianluca Guarnieri
REDAZIONE
Roberto Molinari,
Mauro Penna,
David Birtolo,
Luigi D‟Acunto,
Alessandro Pirrone,
Massimo Lanzi,
Laura Meli,
Lorenzo Sprovieri,
Alessio De Sivestro
TELEFONO REDAZIONE
06.95.55.77.63
Ricordando...
...il Romanista che dedicava la prima
pagina agli ottanta anni della Roma
C u c s a n d o
A d i r e l a v e r i t à n e a n c h e i o p o t e v o i m m a g i n a r e
c h e s a r e i a r r i v a t o a q u e s t o p u n t o c o n u n s i t o ,
v i s i t a t i s s i m o , c o n u n a w e b t v c h i a r a m e n t e d a
a p p r o f o n d i r e , d i u n a w e b r a d i o c h e v i a g g i a a
m i l l e e o r a c o n q u e s t a n u o v a p e r l a i d e a t a e
v o l u t a f o r t e m e n t e d a l s o t t o s c r i t t o . H o i n i z i a t o
p e r g i o c o f o r s e e p i a n o p i a n o m i s o n o f a t t o
p r e n d e r e d a m e s t e s s o a r e a l i z z a r e q u a l c o s a
c h e f o r s e v o l e v o d a t e m p o m a a n c h e , e q u e s t o
è u n d a t o d i f a t t o , d a l l e t a n t e p e r s o n e c h e
n a v i g a v a n o s u l s i t o , c h e a s c o l t a v a n o l a r a d i o ;
t r a s m i s s i o n i f a t t e d a g i o r n a l i s t i e n o n , d a
p r o f e s s i o n i s t i d e l l a l i n g u a i t a l i a n a e n o n , m a
s i c u r a m e n t e p r o f a n d a m e n t e a v v o l t i d a u n a
p a s s i o n e i n d i s t r u t t i b i l e e f o r t e m e n t e p r e s e n t e
i n o g n u n o d e g l i i n s e r s i o n i s t i o d e i s p e a c k e r s
d i C u c s L e g e n d . M i s e n t o o r g o g l i o s o e c o n
u n a f e d e i n c r o l l a b i l e d i d i v u l g a r e l a n o s t r a
i d e a , i n o s t r i p e n s i e r i s i c u r i c h e t u t t o è
o p i n a b i l e e c h e q u i n d i a c c e t t a t o e n o n . Vi
a u g u r o u n a b u o n a l e t t u r a s p e r a n d o d i f a r v i
g r a d i m e n t o .
di Roberto Molinari
C u c s a n d o
3 3 a n n i d i C U C S . . . u n a
l e g e n d a d ’ a l t r i t e m p i di Gianluca Guarnieri
Gennaio 1977, uno degli anni più difficili nella
storia della Repubblica Italiana. Il paese è nel
bel mezzo degli “anni di piombo”, con gravi
ed irrisolti problemi economici, con
un'inflazione galoppante e una disoccupazione
sempre più difficile da arginare. La politica
italiana è alle prese con il cosiddetto
"Compromesso storico" tra Democrazia
Cristiana e Partito Comunista, che per la prima
volta nella storia dell'Italia repubblicana
fornisce un appoggio "esterno" al governo
presieduto da Giulio Andreotti. Parlando di
sport, l'Italia ha appena vinto la sua prima (e
finora unica) Coppa Davis conquistando l'
“insalatiera d'argento” a Santiago del Cile,
dopo una trasferta ricca di polemiche grazie a
Panatta, Barazzutti, Bertolucci e Zugarelli e
nel mondo del calcio si assiste ad una replica
del duello tutto torinese tra la Juventus di
Trapattoni e il Torino dei "Gemelli del Goal"
Pulici e Graziani. Per la Roma di Anzalone e
di Mister Niels Liedholm il 1976/77 è una
stagione transitoria, con una squadra divisa a
metà tra vecchie glorie (De Sisti, Prati) e
giovani di belle speranze (Di Bartolomei e
Bruno Conti), con un campionato da centro
classifica e poco altro; il terzo posto di 2 anni
prima è ormai un ricordo e uno dei grandi
protagonisti quale Francesco Rocca è fermo
per un grave infortunio che precluderà la
formidabile ascesa. Nonostante ciò, i tifosi
della Roma ci sono e sostengono la squadra
come sempre e proprio quel 9 gennaio 1977
sarà una data indimenticabile per chi ama i
colori Oro e Porpora. Quel giorno nascerà il
COMMANDO ULTRA‟ CURVA SUD. Quelgiorno andò in scena un Roma-Sampdoriavinto per 3-0 con due goal del grande AgostinoDi Bartolomei, ma la vittoria più importante laottennero quei ragazzi, con tanto di striscionee tamburi che incessantementeincoraggiarono gli uomini in campo, cosa chevenne ripetuta da quel giorno in poi.
campo, cosa che venne ripetuta da quelgiorno in poi. . L’unione fece la forza e i varigruppi, quali “Guerriglieri”, “Fossa dei Lupi”,“Boys”, “Panthers”, “Fedayn”, si unirono dietroil simbolo della U e della R unite dal fulmine,compattandosi come un monolite, degno diStanley Kubrick, invulnerabile ed inimitabile.Quante emozioni, dietro uno striscione lungo44 metri. Uno striscione che ha sospinto unaltro sogno, quello chiamato Roma ininnumerevoli battaglie, alcune vinte, alcuneperdute, ma sempre difendendo a spada trattal'ideale della maglia giallo-rossa. UnoStriscione amato ed omaggiato dalle corsesotto di esso di campioni (ma in questo caso diuomini…) come Roberto Pruzzo, Bruno Conti,Rudy Voeller, Toninho Cerezo, Ciccio Graziani odi tecnici trasteverini vedi Carlo Mazzone, inuna simbiosi perfetta che è sempre andataoltre il mero professionismo, diventandocomunione d’intenti e di passioni.
C u c s a n d oC u c s a n d o
Di battaglie ce ne furono tante, in stadi ostili e nell‟Olimpico,
riuscendo anche in veri e propri miracoli calcistici, vedi il Roma-
Atalanta 2-2, del 1978/79, aiutando la squadra a salvarsi dalla
retrocessione o negli anni belli della presidenza Viola, con tanto di
scudetti, vittorie e trionfi, andando di pari passo con la squadra e
divenendo il più imitato gruppo ultras del mondo, con tanto di
scopiazzature, più o meno efficaci. Anche dall‟altra “parte del Tevere”,
si tentò di fare un‟operazione analoga ma il match fu impari per i
bianco-celesti, sconfitti da geniali trovate, come il “Marazofra” ovvero
la scritta luminosa anagrammata che divenne “Forza Roma”.
Da quel 9 gennaio tanto è cambiato, il calcio è
mutato irrimediabilmente, fino a raggiungere
gli estremi di una sorta di "Sala Ologrammi" o
di una evolutissima Play station. Ma gli ideali
che spinsero quei ragazzi ad unirsi dietro a
quelle 4 lettere, no di certo. Quei ragazzi che
fecero ammutolire la curva avversaria in un
derby del 1983, con le parole più semplici
eppure più incisive di questo mondo, ovvero
"Ti Amo" e che sbalordirono il Pianeta Terra,
in un Roma-Bayern, con la “scarpata” più
emozionante della storia, o che fecero restare
allibiti i calciatori della odiatissima Juventus,
con una scenografia degna di un‟Olimpiade e
che fecero ammettere a Michel Platini (uno
sempre tagliente e dalla battuta acre…):
“Abbiamo già perso prima di giocare…”.
Sono troppi i ricordi, gli aneddoti, i momenti
indimenticabili. Ognuno ha i propri, e la
retorica può affiorare, ma non importa. Questi
33 anni hanno rappresentato un qualcosa di
unico ed inimitabile , al fianco dell'ideale
chiamato "Associazione Sportiva Roma", nella
buona e nella cattiva sorte. Sorte che purtroppo
portò Lionello Manfredonia in giallo-rosso e la
conseguente divisione del CUCS in due parti o
prima ancora, il dramma Paparelli del 28
ottobre 1979, in un derby di un pomeriggio da
cani.
Quanto ci manca il Commando Ultrà? Molto,
come possono mancare le cose belle, che
profumano di sentimenti e che danno
sensazioni. Sensazioni uniche, andando a
parafrasare una celebre pubblicità, come la
“Lupa Luminosa” del Derby dell‟ottobre 1991
o la stessa immagine del simbolo dell‟Urbe
composta mirabilmente in quel 27 novembre
1994 dove i “lupi” di Mazzone sbranarono in
campo le presuntuose “aquile” di Zeman.
Nonostante i tempi che cambiano, e
l‟alternarsi delle generazioni, il nome del
Commando è sempre nel cuore e nelle menti di
chi lo ha vissuto, anche per poco, magari lo
spazio di un mattino ( o di un pomeriggio), in
una sorta di “Recherche du temps perdu” di
proustiana memoria, anche magari di chi non
era neanche nato quel 9 gennaio 1977.
Il valore della memoria ha salvato un
patrimonio morale ed umano, fatto di
sentimenti legati ad una squadra di calcio, se
vogliamo considerare la Roma una semplice
squadra di calcio.
Teniamolo a mente e nel nostro cuore.
C u c s a n d o
Mondo
Ultrasdi Alessandro
Pirrone
DELIRIO E FOLLIA A
TORINO
Eccoci qui, con una sveglia che spazza via
tutto il piacere di rimanere a dormire fino a
tardi al caldo in una fredda domenica di
gennaio. Sta di fatto che in 10 minuti sto
già fuori casa. Aste E bandieroni presi,
sciarpa idem, più una di riserva.
L‟abbigliamento è da eschimese: doppia
maglietta, doppi calzini e mimetica regalo
di Stefano… a Torino pure i pinguini
avranno freddo, meglio non pensarci.
Daniele ed Alex già li trovo ad aspettarmi,si va a prendere il furgone. Per Alex è laprima trasferta, non parla molto, è teso. Per un ultrà della Roma la partita di
Torino rappresenta sempre una tappacruciale, per lui si tratta di un autenticobattesimo di fuoco. Preso il mezzoarriviamo sotto casa del grande capoVittorio e in men che non si dica giàsiamo in marcia. Manco siamo usciti daRoma che già inizia il cappottone versoil sottoscritto. A turno c’è chi dice chestiamo in ritardo per la fermata-pranzo,altri che ho affittato un catafalco, chefa freddo, che fa caldo… ci sta nellagoliardia del tifoso da trasferta. Serve astemperare la tensione? Probabile, ma ,chissà perché, il bersaglio facile èsempre “Udine”.
Il viaggio si annuncia interminabile e c‟e`chi ammazza il tempo dormendo, leggendo il giornale o
semplicemente immaginando l‟esito della partita, sventolando magari la giocata e spacciandola
per la martingala vincente. Ogni volta che si pronostica una vittoria della Roma mi gratto “a
pelle”, la superstizione è più forte di me e non ne faccio mistero. Agganciamo un‟altra macchina
di amici, i tre fratelli che viaggiano con la macchina enorme da sette posti… stanno larghi quelli!
Contando anche gli altri che ci aspettano in Toscana, avremmo potuto pure organizzare un
pulmino, sarà per la prossima.
A tempo di record arriviamo a Massa per il pranzo in agriturismo. Sono lontani i tempi del pranzo
al sacco in pullman, ora si viaggia più comodi, anche se non nascondo che di quelle scomodità
sento un po‟ la mancanza. Ma anche la tavolata fa festa: qualche coro per scaldare gli animi , vino
a volontà,mentre qualcuno già adocchia la cameriera straniera (non male davvero!).
C u c s a n d o
Appena ripreso il cammino con la panza piena il cielo già inizia ad annuvolarsi e il cielo si fa
grigio già dalle parti di Genova. Il sole ormai ce lo possiamo anche scordare mentre il “il vento
gelido del nord non ci potrà fermare”, ma certo che pizzica da mori‟… e stanotte che succederà se
già battiamo i denti?!
Acceleriamo fino a passare il secondo casello, dopo aver attraversato il Piemonte già imbiancato
da precedenti nevicate. Ci accodiamo ai pullman dei gruppi in attesa di partire insieme, mentre
arrivano le notizie del corteo dei gobbi a cui hanno chiuso il settore della Curva. Ci si saluta, ci si
riconosce e finalmente entriamo a Torino fin dentro il parcheggio ospiti. Io decido di provare ad
entrare con le aste della bandiera. Per quella no problem, solo i colori della Magica, ma per le aste
fanno storie, infinite. Gli altri entrano per prendere posto, rimango con Daniele e uno stewart che,
fosse per lui, m‟avrebbe già fatto passare. La polizia non è dello stesso avviso e a nulla valgono
educazione, fax e pazienza. Ora non si può manco portarsi una bandiera allo stadio … mi chiedo
dove andremo a finire con questa cieca e stupida repressione. Basta! L‟asta la lascio in un angolo
e all‟uscita non la troverò più (cornuto e mazziato). Raggiungo gli altri nel freezer dell‟ex Stadio
Comunale. Davanti a noi il settore dei dirimpettai è
vuoto,mentre alla nostra destra la Curva Nord è piena a
metà. I poveri disperati abbozzano qualche coro contro ,
ma si sono dimenticati che sta città l‟hanno fondata
proprio i Romani. Intanto il settore è pieno e nonostante la
temperatura frigge. Tutti temono il biscottone, mentre il
fatto che Bettega sia tornato certo non lascia tranquilli.
Pronti via e Toni già si ferma … e te pareva, la solita sfiga
della Roma! La squadra accusa il colpo, il Capitano ci
mette un po‟ prima di scaldarsi ed entrare in partita, ma lo
spirito di sacrificio è grande e questo è quello che conta!Gli ultras e noi Ultrà danno il massimo e il tifo è compatto e continuo. A cantare ci si scalda e
presto se ne rendono conto tutti, mentre ai piedi gelati quasi non ci si fa più caso. Finisce il primo
tempo con uno 0 a 0 frutto di una Roma titubante ed una Juve imprecisa. In sé la partita non è un
granché ma almeno non si perde! Alla ripresa la Juve segna e per tutti è un film già visto. Forse è
per questo che il tifo non ne risente troppo. Poi la svolta : Taddei - rigore! A Torino? No, non ci
credo! È il momento del Capitano! Quando qualcuno deve mostrare le palle , lui non si tira mai
indietro (memento Italia-Australia). C‟è chi non guarda … Ma è goal!!!! Pareggiamo e la prima
dose di delirio si diffonde in questo pezzo di Sud che ha seguito la squadra fin quassù! I cori ora
sono possenti, lo stadio trema e tremano pure gli Juventini. Riise inizia a scalpitare e , altro colpo
di scena, l‟arbitro espelle Buffon che lo placca quando stava andano in porta…. Il mondo si è
rovesciato o cosa? Prima rigore, poi noi in undici contro dieci…e a Torino! Ma il tempo passa, il
pareggio iniza a starci stretto e ora la Roma ci crede. Ormai si canta a squarciagola senza manco
rendercene conto, tutti, la squadra la dobbiamo portare in porta noi e lo stiamo facendo alla
grande. E poi?
È quasi finita, Pizarro arpiona il pallone e lo fa viaggiare alto, lento, preciso….e tutti come se
fosse al rallentatore vedono quel roscio con le maniche corte che si alza in aria e ci sta una vita.
La sua fronte contro il cuoio bianco del pallone … la rete si gonfia, È FOLLIA. Mi trovo ad
abbracciare gente mai vista, urlo, urlano, urliamo tutti. Qualcuno ha le lacrime agli occhi e dai -6
si passa all‟istante a temperature infuocate.
La fine è questione di un minuto e tra i cori per Riise e la Roma ci scappa pure un tornerete in
serie B. I più “vecchi dei nostri” una scena così l‟avevano vissuta pochissime volte. Quel che
resta è solo la festa, nostra, e la disperazione, tutta loro, in un mondo che pare capovolto. E la
sbornia è solo all‟inizio.
C u c s a n d o
Si esce lenti, ma solo dopo
altri tre quarti d‟ora buoni
riusciamo a raggiungere i
mezzi. Ormai è mezzanotte e
un quarto e finalmente
riprendiamo la strada per
Roma; il furgone è un forno
con tutta l‟aria calda che ho
acceso, pare avere dentro un
caminetto. Davanti la povera
Chiara si fa il viaggio senza
chiudere occhio per far
compagnia a chi si deve
sobbarcare la guida notturna,
io mi do il cambio per un paio
d‟ore e quasi tutto d‟un fiato
arriviamo a Roma che ancora
non albeggia. Qualcuno non
crede all‟orologio, non sono
manco le 6 e mezza… come
diceva il Commenda in
Vacanze di Natale “Alboreto
is nothing!”
La trasferta finisce con il
saccheggio dell‟edicola, per
godere della lettura delle
prime pagine. Apoteosi per la
Roma, rosicate juventine , il
tutto da godersi a letto prima
di chiudere occhio. E il bello è
che è ancora Domenica!
Prima di salutare Alex,
l‟ultimo a lasciarmi, facciamo
colazione..il barista ci guarda
come due marziani.. in noi
invece c‟è solo stanchezza e
orgoglio per l‟impresa appena
vissuta.
CHE TRASFERTA, CHE
SPETTACOLO!
Roma cit tà apertaScrivere di una città come Roma è impresa ardua: per la sua
millenaria storia e per tutto quello che è stata ed è questa Capitale
D'Italia tanto odiata ed amata. Chi vi scrive è chi ve ne parlerà
attraverso le pagine di questa rivista ed anche nella trasmissione
omonima in rete su RadioCucsLegend e RadioWebItaly.
Posso iniziare con una pillola di romanità e non altro, perchè,
vorrei fare uscire tutto in una volta, quello che c'è da dire in merito,
ma mi accontento e spero vi accontenterete di una pillola per volta.
Molte volte ho riflettuto sul nome da attribuire alla trasmissione
Webradiofonica e poi a questa rubrica e non me ne veniva nessuna
altro che questo "Roma Città Aperta" che per me significa il tutto.
Roma sin dai tempi dei tempi accoglieva gente e ne curava le vite
senza chiedere niente in cambio se non l'orgoglio di appartenere ad
una delle prime forme di civiltà umana e di fonte del diritto che
siano esistite nel mondo conosciuto di allora.
In questa Città non ascolterai mai l'espressione: "Sei un terrone"
perchè Roma, non si è mai posta nella condizione di identificare
nessuno dei suoi figli. In questa Città sei cittadino romano e del
Mondo, che poi, se mi permettete, è la stessa cosa.
Massimo Lanzi
C u c s a n d o
L’entusiasmo ritrovatodi Laura Meli
Se all'inizio di questa stagione mi avessero detto che Spalletti si fosse
dimesso dopo poche giornate e che la Roma avesse raccolto
pochissimi punti, probabilmente mi sarei messa a ridere e, alzando le
spalle, mi sarei scrollata di dosso tutte queste paure, a mio avviso,
inutili. Dopo poche giornate, da ridere avevo ben poco. Quando in
chiusura di mercato Rosella Sensi aveva annunciato l'arrivo di Lobont
e Zamblera, avrei preso volentieri l'aereo con Spalletti.
Ma poi, come sempre, noi romanisti
abbiamo una marcia in più; quella marcia
in più che, anche quando contesti la
società, ti porta a guardare oltre, a gettare il
cuore oltre l'ostacolo. D'altra parte, non
poteva essere vero: non era ammissibile
che la Roma potesse continuare su quella
strada. Troppe volte abbiamo toccato il
fondo; troppe volte abbiamo avuto paura di
scavare. Se non altro, nella speranza di
trovare dove fossero stati sepolti i 20
milioni di euro con i quali Aquilani è stato
accasato al Liverpool.
In tutti questi anni, però, abbiamo imparato
una cosa: che la prima sensazione che
abbiamo, a volte, è anche quella giusta. E
vedere Francesco Totti ancora qui, ancora
con questa maglia, doveva essere per forza
una sensazione positiva. Così come quella
ventata nuova portata da Ranieri. Sì,
accolto con la giusta freddezza che si
tributa a chi ha avuto un trascorso, pur se
breve, con la maglia bianconera. Ma che ha
avuto il merito di ridare, poco alla volta,
fiducia e mentalità alla nostra squadra.
Qual è stata la prima sensazione nel vedere
Luca Toni in giallorosso? Quella di vedere
un sogno concretizzarsi, forse con un po' di
ritardo. "Intruppone" serve come il pane a
questa rosa: speriamo che i 30 giorni di
riposo forzato gli siano di giovamento.
Se mi avessero detto che la Roma avrebbe
vinto a Torino dopo 9 anni al 92', avrei
risposto che una gioia così, noi romanisti,
non l'avremmo mai provata. E invece, il
popolo giallorosso s'è emozionato e ha riso.
Quanto RIISE!!! Con la stessa felicità di
chi vede Daniele De Rossi trascinare la
squadra in semifinale di Coppa Italia.
Siamo romanisti: per essere sereni ci
bastano 11 giocatori motivati e degni di
portare quella maglia. Le polemiche, le
sfuriate, gli sfottò, ci stanno. Ma a salire
sul carro dei vincitori, lasciamo che siano
gli altri: tanto, prima o poi, saranno
costretti a scendere.
RADIO CUCS LEGEND – PALINSESTOLUNEDI
ORE 21.00MOMENTI DI CURVA NOTTE - R. Molinari e R. Bacci
MARTEDI20.00 LUPETTI GIALLOROSSI - L. Sprovieri
21.00 SPAZIO ULTRAS – Alessandro Onorati
22.00 SOTTO CANESTRO – D. Birtolo e M. Penna
MERCOLEDI21.00 SOLO RUGBY – D. Libertucci
GIOVEDI21.00 PIU FORTE RAGAZZI – Alessandro Pirrone
VENERDI
ORE 21.00MOMENTI DI CURVA NOTTE - R. Molinari e R. Bacci
SABATOTUTTE LE REPLICHE DEI PROGRAMMI
DOMENICA
ROMA IN CAMPO – Radiocronaca della partita
C u c s a n d o
Col vento in poppa ! …usando il
gergo marittimo racchiudo un mese ricco di
emozioni e di successi, il secondo consecutivo,
dove la nostra Roma si conferma rigenerata
grazie alla cura-Ranieri stabilendo così una
serie di ben 16 risultati utili consecutivi.
Il Gennaio GialloRosso apre dinanzi a noi
la grande porta del 2010 e ci guida verso un
anno pieno di aspettative.
Beh, se sono solo impressioni di
Gennaio…solo il tempo potrà chiarirci le idee,
le stesse idee che solo 3 mesi fa erano del tutto
lontane dalla prospettiva attuale, insomma
Ranieri è riuscito a regalarci una visone ampia
rispetto a quella ristretta di inizio stagione; gli
ingredienti per questa miscela vincente sono
3: volontà, grinta e tanto tanto cuore.
E mentre Capitan Totti lottava alle prese
con un infortunio riscontrato in Roma-Parma
pre-natalizio..la squadra si è allenata in vista
del Campionato e soprattutto per riprendere
quel ritmo cavalleresco lasciato negli ultimi 90
minuti.
Gennaio giallorossodi Luigi D’Acunto
Neanche il tempo di stappare lo shampagne di
inizio anno, perchè il 2010 ci riserva fuochi
d‟artificio più che scoppiettanti…delle vere e
proprie bombe di mercato: udite, udite a vestire
di GialloRosso sarà l‟ex bomber bavarese,
nonché campione del mondo Luca Toni !
L‟entusiasmo in casa Roma è alle stelle,
d'altronde lo sappiamo…Noi siamo un popolo
molto sensibile, infondo per questi colori non
vediamo che ottimismo.
Ma le sorprese non finiscono qua, ma questa
volta si tratta di sorpresa in negativo
però…ebbene si cari lettori, diciamocela tutta le
soste non ci hanno mai portato grande fortuna, e
la storia si ripete dopo un inizio dominato per
0-2 a Cagliari, Pizarro e Perrotta in gol…ecco
la beffa: 2-2 del Cagliari in extremis proprio per
via dell‟ex Daniele Conti, tra l‟ altro nato nella
Città del Sole, Roma.
Finalmente però arriva il momento di Luca Toni
nella sfida casalinga con il Chievo, ma decisivo
risulta „Capitan Futuro‟ De Rossi, il quale si
ripete, in quanto a prestazione e
rendimento,nella seconda gara interna contro un
Genoa in ottima forma. Malgrado il momentopositivo della squadra di Gasperini, a Roma erameglio non mettessero piede, devastati con unpesante 3-0 con la prima doppietta Romanistaper Luca Toni.. da subito apprezzato per il gran
lavoro svolto fin‟ ora e la sua voglia di
riscatto che lo costringe a combattere su
tutti i palloni.
La 3 giorni di Stadio Olimpico si
conclude con l‟entrata in scena della
Coppa Italia, che quest‟anno sembra aver
riguadagnato il fascino di una volta….ma
torniamo a noi, i ragazzi di Ranieri
esordiscono con un secco 3-1 in rimonta
sulla Triestina, in gol pure Baptista
oggetto di discussione del mercato in
uscita, per lui si fanno avanti Milan e
Inter ma, sembra che alla fine a spuntarla
non sia nessuna tra le pretendenti.
Ad attenderci è ancora l‟Olimpico ma,
questa volta a Torino contro una Juventus
fresca di ritiro per il momento difficile di
Ciro Ferrara…la gara è stata ostica e
difficile come la si prospettava,
bianconeri avanti con il gol di Del Piero
che poi viene zittito insieme con i cori
„RAZZISTI‟ per Totti e De Rossi...ed è
proprio il Capitano, quello vero a gustare
questo momento, ricordando che era stato
appena recuperato dallo stop.
Momento che si trasforma in una vera
e propria apoteosi quando Pizarro arpiona
la palla che Riise immortala nella rete
sottostante ai circa 4.000 Romanisti in
delirio!
La ciliegina sulla torta la regala
ancora una volta De Rossi, scrivendo così
il nostro nome nel tabellone della
semifinale di Tim Cup…con la vittoria
casalinga sul Catania per 1-0. Beh di
meglio davvero non si poteva chiedere a
questa Roma, che con una grinta alla
„John Rambo‟…per meglio dire alla „John
Riise‟ ed un cuore grande come quello che
la SUD mette partita dopo partita, è
riuscita a conquistare un meritato 3 posto
allungando di 5 punti sulla Juventus e
portandosi a sole 2 lunghezze dal Milan.
C‟è solo da applaudire questa squadra
ma, soprattutto i protagonisti di questa
meravigliosa ripresa, come una continua
spina nel fianco per gli avversari,
ovvero Supersimo Perrotta…o come non
citare dei veri e propri colossi come Riise,
Juan e Pizarro…o dei rigenerati Cassetti e
Taddei; Note di merito anche per i silenziosi
ma assordanti Vucinic e Julio
Sergio…chiudendo con un ovazione per i 2
Capitani.
Unica nota stonata è il mercato in uscita
che sembra plorifico di giovani utili, molto
utili nell‟arco del tour de force che ci
attende a breve, mercato che potrebbe
penalizzarci qual ora andassero in porto
probabili prestiti riguardanti Motta e
Baptista, proprio quando siamo ad un passo
dal momento clou della stagione, discutibile
sarebbe anche il rinvio dell‟operazione
Burdisso per fine stagione.
Speriamo che Mister Ranieri riesca a
trasferire il suo spirito pragmatico anche
all‟interno di una società ancora poco chiara
e rassicurante…quello stesso spirito che
tanto è emerso in questo mese, a tratti
visibile come un disegno bianco su carta
nera, illustrandoci una Roma : Bella,
Vivace, Tonica , Concreta, Grintosa e
Convincente!
Alla luce dei fatti continuo ,insieme a
voi tutti lupacchiotti , a sognare per questa
Grande Roma…Grande perché come ha
detto lo stesso Totti, rassomiglia molto a
quella che portò nella Capitale il 3°
Scudetto…ma per ora meglio non nominare
questa parola, bensì constatiamo con
certezza che il mese di Gennaio risponde al
nome di: ROMA!
C u c s a n d o
di Lorenzo Sprovieri
MIGLIORE DEL MESE
Juan: 9 - Mese
straordinario per il centrale
di difesa. Recupera palloni
su palloni, smarcarlo è
un‟impresa riuscita a
nessuno. Controlla e serve
la palla in modi bellissimi
anche in area di rigore della
Roma, col pressing passa la
palla ai compagni col tacco,
senza che ci sia il pressing
avversario.
PROMOSSI
Julio Sergio: 7,5 - In alcune
gare come Roma - Catania o
Roma - Genoa si gusta la
partita visto lo scarso
rendimento in attacco delle
avversarie. Pochi gol subiti:
solo 3 tra coppa Italia e
Campionato. Una
rivelazione.
Perrotta: 7 - Gol, precisi
controlli di palla e grandi
giocate,si dimostra uno
degli
elementi fondamentali a
centrocampo (insieme a
Pizarro si intende) e per i
centrocampisti avversari
diventa molto difficile
superarlo.
Pizarro: 8 -
Superbo,Quando non gioca
la Roma va male (è
mancato con il Livorno,la
Sampdoria e l‟Udinese
risultato: 1 punto).
Bellissima la palla
intercettata a Diego che poi
crossa per la testa di Riise
che porta 3 stupendi punti
alla Roma contro la
Juventus. Gestisce la palla
benissimo, raramente
sbaglia.
Vucinic:7,5 - Dopo un
inizio di campionato
pessimo torna a fare il
Vucinic , molti dei suoi
cross diventano gol o rigori
per i compagni. Gli
mancano soltanto i gol che
quest‟anno per lui faticano
ad arrivare.
Riise: 7,5 -Tira che è una
meraviglia, magarinon
arrivano in porta ma
comunque fanno venire i
brividi ai portieri avversari.
Segna uno dei gol che
rimarranno nella storia della
Roma cioè quello alla Juve
al 92‟ del secondo tempo
che regala alla Roma una
gioia infinita.
Burdisso: 7 - Le gioca tutte
(visto l‟infortunio di
Mexes), insieme a
Juan forma una coppia
formidabile. Svolge il suo
compito facendo passare
pochissime volte la difesa
avversaria, un prestito
azzeccato sperando sempre
che la Roma riesca ad
aquistarlo dall‟Inter.
BOCCIATI
Cassetti: 5,5 - Finita la sbornia
Derby, si vede poche
volte,continua a sbagliare nel
gestire la palla e la marcatura
degli avversari.
Menez: 5 - Ha giocato poco ma
in quei 45 minuti con il Catania
si capisce che ha qualche
problema. Cammina per il
campo disinteressandosi
totalmente della partita,
potrebbe essere presa in seria
considerazione l‟idea di cederlo
a titolo definitivo al miglior
offerente (anche se Roma si
spacca sulle opinioni sul
cederlo o no).
Julio Baptista: 3 - Da quando è
alla Roma ha risolto qualche
partita come per esempio 1-0
alla Lazio dell‟anno scorso o il
gol al 90 Contro il Torino in
rovesciata o la doppietta contro
la Sampdoria. Il resto è solo
tanta e tanta delusione
specialmente in questa stagione
dove dimostra di non essere
capace di giocare a pallone.
C u c s a n d o
Doni: 5,5 - Deve ritrovare fiducia in se
stesso, si è visto nelle partite di coppa con
Catania e Triestina anche se le due squadre
lo hanno impensierito raramente. Si vede
che quando gestisce la palla con i piedi è
molto indeciso. Salva sacrificandosi nella
partita con il Chievo uscendo dall‟area di
rigore e toccando il pallone con la mano su
una azione pericolosissima.
ALTRI
Taddei: 6,5 - Ranieri lo sta riportando partita
per partita ai grandi livelli di qualche anno
fa. Dimostra già dalla partita di Cagliari di
essere tornato in gran forma dalla sosta
natalizia.
Totti: 6,5 - Rientra contro la Juventus dopo
un infortunio che l‟ha tenuto fuori quasi un
mese. Entra senza neanche aver effettuato il
riscaldamento visto l‟infortunio di Toni,
qualche sbavatura iniziale all‟inizio, nel
secondo tempo Trafigge Buffon con un
formidabile rigore zittendo gli Juventini.
Non sta molto bene e per questo potrebbe
saltare la gara con il Siena per cercare di
rientrare con la Fiorentina.
De Rossi: 7 - In gol contro Chievo e
Catania.Non un mese brillantissimo per
Daniele stanco delle tante partite giocate.
Ma dimostra con caparbietà di metterci
sempre anima, grinta e cuore.
Toni: 6,5 - Arriva nella capitale
acclamatissimo e molto incitato e lui
risponde con una super gara col Chievo e
con una doppietta contro il Genoa.
Purtroppo arriva con la Juventus un
infortunio dopo neanche 2 minuti di gioco.
Una brutta tegola che durerà per 30-40
giorni.
Brighi 6 - Non gioca molto ma quando lo fa
cerca di dare il massimo in campo, anche se
in molte circostanze si trova in netta
difficoltà.
ALLENATORE
Ranieri: 8 - 16 Risultati postivi senza
perdere il frutto di un grandissimo lavoro di
squadra. Si prende una rivincita nei
confronti della sua ex squadra ovvero la
Juventus, spronando i giocatori e portando
ad una vittoria che molto ma molto
difficilmente verrà dimenticata. Il suo lavoro
di questi mesi ricomincia anche a far
ritornare in forma Rodrigo Taddei.
Nelle partite di coppa fa giocare i giovani i
quali rispondono sul campo alcuni bene
come Okaka e Cerci, altri male come Faty e
Menez.
Vorrebbe la Roma in questo momento poter cantare questo stornello Romano, invece tanto tacco
e poca punta. Tanto tacco, perchè la Roma gioca di fino e Totti, Vucinic e Menez ne sanno fare di
prodezze da applausi, ma è pur vero che la punta quella da reparto, Toni compreso, domenica
sarà out. Baptista è dato convalescente, Totti quasi fuori, Menez deseparasidos e Okaka ha gia le
valige pronte per Londra. Vucinic è l'unico noto, ma anche noto, per il suo poco feeling per la
porta, i numeri non mentono mai. Quindi le voci che danno la Roma alla ricerca di una punta
potrebbero essere confermate, se non fosse per i bilanci Giallorossi, sempre con un occhio
all'autogestione. Se potessimo fare voli pindarici ci piacerebbe un ritorno di Cassano a Roma
oppure un Pippo Inzaghi a gettone, magari puntare anche a Pozzi, ma poi i sogni son solo
desideri in questo caso e quindi ci teniamo tanto tacco e puntiamo in alto comunque.
Daje de tacco daje de puntadi Alessio De Silvestro
C u c s a n d o
di David Birtolo
Basket giallorosso
DISASTRO VIRTUS
Cari lettori di Cucsando, mitrovo con immenso piacere ascrivere il mio primo pezzosulla nostra amata VirtusLottomatica Roma ,appuntamento che saràripetuto ogni mese,cercandodi descrivere al meglio legesta della Virtus in quelmomento.Prima di raccontare quelloche è sucesso nele ultimesettimane e quello che staaccadendo in casagiallorossa, facciamo unpasso indietro fino a quest'estate, per coloro che nonseguissero in manieraattenta le vicende virtussine.
Innanzitutto dopo la cocente
delusione ai quarti di finale
con Biella del maggio scorso,
la società decide di
confermare Nando Gentile
alla guida tecnica,mentre
Dejan Bodiroga, che dopo
aver chiuso la carriera a
Roma da giocatore,aveva
ricoperto la carica di general
manager nelle ultime due
stagioni,dopo aver appreso
dal presidente Toti la
riduzione del budget per la
squadra, decide di lasciare
Roma In estate oltre alleconferme di capitanTonolli, Giachetti,Datome,Jaaber, Hutson,Giglie e De La Fuente, cheperò rimane a Romanonostante la societàcerchi di piazzarlo in altrilidi fino all'ultimo.La società ingaggiaCrosariolWinston,Minard,Toure edinfine a settembre il playLuca Vitali.Mentre a malincuore dimolti tifosi e addetti ailavori non vieneconfermato Sani Becirovic.La stagione inizia moltobene in Eurolega , 3 su 3 ,con Vitoria, Mosca eAtene, mentre siintravedono i primiproblemi incampionato,sconfitteinterne con Avellino,Biella,Cantù, il rapporto forsemai sbocciato,che arrivaall' epilogo tra Gentile e lapiazza, che porta alledimissioni del coach primadella gara con Teramo, conuna Virtus allo sbando tracampionato edEurolega.Dopo la gara con
Teramo, persa nettamente,in panchina con il vice DiCarlo,viene ufficializzato l'arrivo almeno fino altermine della stagione dicoach MatteoBoniciolli.Dopo soli duegiorni dal suo arrivo, ilnuovo coach deve guidarela squadra in un matchdelicato e fondamentaleper la qualificazione alleTop16,con Maroussi,LaVirtus , dopo aver vinto didodici punti ad Atene nelgirone di andata, in caso dieventuale arrivo finale apari punti, può ancheperdere gestendo lo scartopunti, ma ciò non accade eRoma perde di 13 punti e aquel punto ci vorrebbe unmiracolo.Prima della sosta , lanostra squadra espugnaVarese, ma il grosso dellavoro e Boniciolli lo sabene,la squdra va in ritiro aTirenia dal 26 al 29dicembre, per cercare diricompattare il gruppo eper lavorare con calma ainuovi schemi offensivi edifensivi.La prima gara del 2010, è
C u c s a n d o
una sfida classica del nostro campionato dibasket, Roma contro Milano, la Virtustranne un calo nel finale, vince con pienomerito il match, per avere però delleconferme bisogna aspettare un paio disettimane, perchè i match successivi incampionato ed eurolega non sonoattendibili,rispettivamente con i ragazzini diNapoli, anzi under 19 di rieti e con l'eliminata Lubiana senza Becirovic ,mattatore nel match di andata,Ilievski eOzvolt.Roma affida le sue residue speranze diqualificazione alle top 16, alla vittoria delmaccabi ad Atene, che non arriverà,mentre tutto scontato al Palalottomatica,con Roma che vince facile con Lubiana.La prima grande delusione della stagione èarrivata, Roma fuori dalle Top 16 Tre giornidopo ,Roma si gioca l' ultima possibilità diaccesso alle Final Eight di Coppa Italia,contro la Virtus Bologna,con Roma mai in
partita che perde la possibilità di vincere laCoppa Italia,ma soprattutto che perde lafaccia e la dignità.Roma in tre giorni fuori dall'eurolega edalla Coppa Italia.Boniciolli in conferenza stampa dopo ilmatch di Bologna, spara a zero su tutti igiocatori,sostenendo che se fosse l' ultimagara del campionato li avrebbe cacciatitutti, ma non risparmia critiche e bordateneanche nei confronti del gmBottai,imputandogli errori gravi nellacostruzione della squadra.Dopo Bologna, si pensa a una rivoluzionedel roster , già dalla gara interna conCaserta, invece la squadra è la stessa negliuomini, ma non nella mentalità e nell'atteggiamento ,infatti Roma asfaltaCaserta, ritrovando Jaaber e Hutson.Negli ultimi giorni la Virtus ha ingaggiato l'ala forte, serba , Tadija Dragicevic, excapitano Stella Rossa, che a fine gennaio
compirà 24 anni.
Mentre i tifosi si chiedono e
interrogano perplessi quale sia
la vera Virtus, una cosa è certa ,
fino a questo momento
possiamo parlare di disastro
Virtus.
In attesa di una pronta risalita
in campionato, con Roma che
deve arrivare tra le prime 8 in
regular season, per mantenere
la licenza triennale in
Eurolega,noi aspettiamo ancora
qualche cambio nel roster,
affinchè a fine stagione non si
passi da disastro Virtus a
catastrofe Virtus.
Tutti i martedi ORE 21.00 – 22.00