cti foodtech srl denocciolatrici nel mondo, un miracolo ... · ilgruppo cti, del quale la cti food...

1
IL GRUPPO CTI, del quale la CTI Food- Tech Srl è il ramo italiano, nasce nel 1986 dalla volontà del socio fondatore ing. Bia- gio Crescenzo. Attività principale: la co- struzione e commercializzazione di mac- chine di processo destinate all’industria agroalimentare, in particolar modo de- nocciolatrici per pesche e albicocche. “Og- gi – sottolinea l’ing. Crescenzo - la CTI FoodTech è il secondo costruttore mon- diale di denocciolatrici di pesche per nu- mero di macchine installate. Cuore pul- sante dell’Azienda è l’attività di ricerca e sviluppo, che ha portato alla realizzazio- ne di brevetti estesi in decine di nazioni”. Che cosa significa essere oggi un Gruppo strutturato a livello internazionale? Il gruppo CTI è presente da 30 anni sul mercato spagnolo con una consociata e un servizio di aftermarket. La scelta della CTI FoodTech di fissare la sede principale in Ita- lia è, quindi, una scelta di affezione al ter- ritorio, giacché il 95 per cento del fattura- to è destinato all’esportazione. Da qui, la necessità di avere, nei Paesi dove i mercati sono più ricettivi, un’organizzazione stabi- le con un servizio costante offerto all’im- portante clientela industriale. Quanto conta oggi il mercato della tec- nologia nel settore ortofrutticolo? L’innovazione e l’ottimizzazione dei pro- cessi sono i principi che dovrebbero guidare l’imprenditoria del presente e del prossimo futuro. Indipendentemente dal settore di appartenenza, le tecnologie avanzate con- sentono di migliorare l’efficienza del pro- cesso produttivo e di conseguenza l’attivi- tà degli operatori, rendendo più sicuro e meno alienante il lavoro svolto, riducendo i consumi di risorse e contemporanea- mente riducendo l’impatto ambientale e, grazie all’ottimizzazione dei costi, aumen- tando la redditività. Questo è soprattutto vero per paesi come l’Italia e la Spagna, dove questa necessità è dovuta ad un co- sto della manodopera mediamente più al- to degli altri Paesi produttori e ad un più costoso accesso alle risorse e ai servizi. Le industrie agroalimentari di questi due Pae- si si trovano ad affrontare un mercato mon- diale estremamente competitivo in termi- ni di costi, ma generalmente povero in ter- mini qualitativi. L’introduzione di nuove tecnologie, attraverso l’abbattimento dei costi di fabbricazione, consente quindi una maggiore competitività e un maggiore svi- luppo delle rispettive realtà agroalimenta- ri di questi. Sin dalla sua costituzione, la CTI si è fatta portabandiera dell’innova- zione, brevettando o introducendo nuove tecnologie che hanno nel tempo rivolu- zionato alcuni settori della trasformazione agroalimentare, soprattutto in Spagna. Che cosa sono le denocciolatrici a coltel- li e quali esigenze soddisfano? La tecnologia di denocciolatura a coltelli è una storia tutta italiana iniziata nel 1967, quando un ingegnere di Verona brevettò la prima denocciolatrice di pesche a coltelli multi-testa, con sistema di allineamento dei frutti, rivoluzionando la denocciolatu- ra delle pesche. Dopo alcuni anni, duran- te i quali la tecnologia è stata acquisita da una multinazionale americana, favorendo in quel periodo la nascita di diverse copie sia italiane che cinesi e brasiliane, la pro- prietà torna nelle mani di un’azienda ita- liana, la CTI FoodTech, che l’ha imple- mentata con diverse innovazioni e nuovi brevetti. Risultato delle ricerche e di alcu- ni brevetti, è la nuova denocciolatrice a coltelli modello 320 APA-E, macchinario principe del catalogo della CTI FoodTech, capace di denocciolare fino a 360 frutti al minuto. La denocciolatrice a coltelli esegue la separazione del nocciolo dalla polpa, ta- gliando il frutto in due metà, senza dan- neggiarlo. Il catalogo della CTI FoodTech comprende anche altri sistemi di denoc- ciolatura delle pesche (a torsione) nonché sistemi di denocciolatura per altri frutti: al- bicocche, prugne, mele, pere, e la prima de- nocciolatrice di avocado al mondo. Qual è il valore aggiunto dei prodotti CTI FoodTech? L’innovazione e l’alta qualità dei mate- riali. La CTI FoodTech ha arricchito il proprio know-how attraverso l’acquisto del ramo d’azienda “Peach Production Li- ne” di una multinazionale americana, lea- der mondiale nei processi di trasformazio- ne degli alimenti; l’eredità di questa ac- quisizione è ancora oggi visibile (materia- li di superiore qualità, progettazione delle macchine nei minimi dettagli, un parco fornitori di primo livello), ma a questa ere- dità la CTI FoodTech ha aggiunto lo spi- rito di innovazione e le capacità tecniche del proprio team di sviluppo che ha ap- portato ai sistemi di denocciolatura, tradi- zionalmente meccanici, un nuovo livello di integrazione fra meccanica e elettronica, una vera “rivoluzione meccatronica”. Quali sono le principali certificazioni dei vostri prodotti? Le macchine della CTI FoodTech sono conformi alle normative di sicurezza CE e alle più restrittive normative di qualità e si- curezza. Tutti i materiali della denocciola- trice sono certificati per il contatto coi pro- dotti alimentari e alcuni sono materiali speciali di derivazione aeronautica. Quali sono le innovazioni più recenti del settore e i nuovi modelli su cui puntate? La rivoluzione meccatronica avviata dal team della CTI FoodTech ha dato i suoi primi risultati nel 2014, quando è stata brevettata la MECATRON, la prima de- nocciolatrice a coltelli dotata di “occhi”, “cervello” e “mani”, in grado di discrimi- nare, attraverso un sistema di visione arti- ficiale e quindi senza l’intervento dell’ope- ratore, se i frutti sono correttamente posi- zionati, di riorientarli o rimuoverli dal pro- cesso qualora non riconoscibili o non adat- ti alla denocciolatura. Quali sono i vostri mercati principali e che tipo di cliente si rivolge a voi? I mercati storici della CTI FoodTech so- no Spagna e Grecia, ai quali si sono ag- giunti negli ultimi 6 anni USA, Cile, Ar- gentina, Cina (dove la CTI FoodTech è lea- der nella denocciolatura delle pesche). E i principali partner dell'Azienda? La multinazionale JBT FoodTech (già FMC FoodTech), la Protec, la Mitsubishi e la Festo. Quali sono i servizi che mettete a di- sposizione dei vostri clienti? Pur essendo una piccola realtà, ha le esi- genze e le problematiche tipiche delle “mul- tinazionali tascabili”. Nei vari mercati so- no presenti agenti che seguono l’attività commerciale ed è dislocato un team di tec- nici multi-etnico (italiani, spagnoli, cine- si, argentini, greci) che seguono i clienti du- rante la campagna di lavorazione. La CTI FoodTech offre ai clienti la possibilità di ac- quistare on-line i ricambi per le macchine in loro possesso, attraverso un portale de- dicato. Con l’apertura di un reparto di ta- glio e la costituzione della nuova Waterjet Division, la CTI FoodTech apre anche al mercato locale, con un servizio conto ter- zi per il taglio di qualsiasi materiale me- diante sistema waterjet, metallico o d’altro tipo (come vetro, marmo, ceramica, pla- stica, gomma, pelle, fibre di carbonio). r. r. CTI FOODTECH SRL Denocciolatrici nel mondo, un miracolo italiano SABATO 6 GIUGNO 2015 17 IL DENARO ECONOMIA SALERNO Il team di ingegneri della CTI FoodTech

Upload: dinhhanh

Post on 16-Feb-2019

218 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

IL GRUPPO CTI, del quale la CTI Food-Tech Srl è il ramo italiano, nasce nel 1986dalla volontà del socio fondatore ing. Bia-gio Crescenzo. Attività principale: la co-struzione e commercializzazione di mac-chine di processo destinate all’industriaagroalimentare, in particolar modo de-nocciolatrici per pesche e albicocche. “Og-gi – sottolinea l’ing. Crescenzo - la CTIFoodTech è il secondo costruttore mon-diale di denocciolatrici di pesche per nu-mero di macchine installate. Cuore pul-sante dell’Azienda è l’attività di ricerca esviluppo, che ha portato alla realizzazio-ne di brevetti estesi in decine di nazioni”.

Che cosa significa essere oggi un Gruppostrutturato a livello internazionale?

Il gruppo CTI è presente da 30 anni sulmercato spagnolo con una consociata e unservizio di aftermarket. La scelta della CTIFoodTech di fissare la sede principale in Ita-lia è, quindi, una scelta di affezione al ter-ritorio, giacché il 95 per cento del fattura-to è destinato all’esportazione. Da qui, lanecessità di avere, nei Paesi dove i mercatisono più ricettivi, un’organizzazione stabi-le con un servizio costante offerto all’im-portante clientela industriale.Quanto conta oggi il mercato della tec-nologia nel settore ortofrutticolo?

L’innovazione e l’ottimizzazione dei pro-cessi sono i principi che dovrebbero guidarel’imprenditoria del presente e del prossimofuturo. Indipendentemente dal settore diappartenenza, le tecnologie avanzate con-sentono di migliorare l’efficienza del pro-cesso produttivo e di conseguenza l’attivi-tà degli operatori, rendendo più sicuro emeno alienante il lavoro svolto, riducendoi consumi di risorse e contemporanea-mente riducendo l’impatto ambientale e,grazie all’ottimizzazione dei costi, aumen-tando la redditività. Questo è soprattuttovero per paesi come l’Italia e la Spagna,dove questa necessità è dovuta ad un co-sto della manodopera mediamente più al-to degli altri Paesi produttori e ad un piùcostoso accesso alle risorse e ai servizi. Leindustrie agroalimentari di questi due Pae-si si trovano ad affrontare un mercato mon-

diale estremamente competitivo in termi-ni di costi, ma generalmente povero in ter-mini qualitativi. L’introduzione di nuovetecnologie, attraverso l’abbattimento deicosti di fabbricazione, consente quindi unamaggiore competitività e un maggiore svi-luppo delle rispettive realtà agroalimenta-ri di questi. Sin dalla sua costituzione, laCTI si è fatta portabandiera dell’innova-zione, brevettando o introducendo nuovetecnologie che hanno nel tempo rivolu-zionato alcuni settori della trasformazioneagroalimentare, soprattutto in Spagna.Che cosa sono le denocciolatrici a coltel-li e quali esigenze soddisfano?

La tecnologia di denocciolatura a coltelliè una storia tutta italiana iniziata nel 1967,quando un ingegnere di Verona brevettòla prima denocciolatrice di pesche a coltellimulti-testa, con sistema di allineamentodei frutti, rivoluzionando la denocciolatu-ra delle pesche. Dopo alcuni anni, duran-te i quali la tecnologia è stata acquisita dauna multinazionale americana, favorendoin quel periodo la nascita di diverse copiesia italiane che cinesi e brasiliane, la pro-prietà torna nelle mani di un’azienda ita-liana, la CTI FoodTech, che l’ha imple-mentata con diverse innovazioni e nuovibrevetti. Risultato delle ricerche e di alcu-ni brevetti, è la nuova denocciolatrice acoltelli modello 320 APA-E, macchinarioprincipe del catalogo della CTI FoodTech,capace di denocciolare fino a 360 frutti al

minuto. La denocciolatrice a coltelli eseguela separazione del nocciolo dalla polpa, ta-gliando il frutto in due metà, senza dan-neggiarlo. Il catalogo della CTI FoodTechcomprende anche altri sistemi di denoc-ciolatura delle pesche (a torsione) nonchésistemi di denocciolatura per altri frutti: al-bicocche, prugne, mele, pere, e la prima de-nocciolatrice di avocado al mondo.Qual è il valore aggiunto dei prodotti CTIFoodTech?

L’innovazione e l’alta qualità dei mate-riali. La CTI FoodTech ha arricchito ilproprio know-how attraverso l’acquistodel ramo d’azienda “Peach Production Li-ne” di una multinazionale americana, lea-der mondiale nei processi di trasformazio-ne degli alimenti; l’eredità di questa ac-quisizione è ancora oggi visibile (materia-li di superiore qualità, progettazione dellemacchine nei minimi dettagli, un parcofornitori di primo livello), ma a questa ere-dità la CTI FoodTech ha aggiunto lo spi-rito di innovazione e le capacità tecnichedel proprio team di sviluppo che ha ap-portato ai sistemi di denocciolatura, tradi-zionalmente meccanici, un nuovo livello diintegrazione fra meccanica e elettronica,una vera “rivoluzione meccatronica”.Quali sono le principali certificazioni deivostri prodotti?

Le macchine della CTI FoodTech sonoconformi alle normative di sicurezza CE ealle più restrittive normative di qualità e si-

curezza. Tutti i materiali della denocciola-trice sono certificati per il contatto coi pro-dotti alimentari e alcuni sono materialispeciali di derivazione aeronautica.Quali sono le innovazioni più recenti delsettore e i nuovi modelli su cui puntate?

La rivoluzione meccatronica avviata dalteam della CTI FoodTech ha dato i suoiprimi risultati nel 2014, quando è statabrevettata la MECATRON, la prima de-nocciolatrice a coltelli dotata di “occhi”,“cervello” e “mani”, in grado di discrimi-nare, attraverso un sistema di visione arti-ficiale e quindi senza l’intervento dell’ope-ratore, se i frutti sono correttamente posi-zionati, di riorientarli o rimuoverli dal pro-cesso qualora non riconoscibili o non adat-ti alla denocciolatura.Quali sono i vostri mercati principali e chetipo di cliente si rivolge a voi?

I mercati storici della CTI FoodTech so-no Spagna e Grecia, ai quali si sono ag-giunti negli ultimi 6 anni USA, Cile, Ar-gentina, Cina (dove la CTI FoodTech è lea-der nella denocciolatura delle pesche).E i principali partner dell'Azienda?

La multinazionale JBT FoodTech (giàFMC FoodTech), la Protec, la Mitsubishie la Festo.

Quali sono i servizi che mettete a di-sposizione dei vostri clienti?

Pur essendo una piccola realtà, ha le esi-genze e le problematiche tipiche delle “mul-tinazionali tascabili”. Nei vari mercati so-no presenti agenti che seguono l’attivitàcommerciale ed è dislocato un team di tec-nici multi-etnico (italiani, spagnoli, cine-si, argentini, greci) che seguono i clienti du-rante la campagna di lavorazione. La CTIFoodTech offre ai clienti la possibilità di ac-quistare on-line i ricambi per le macchinein loro possesso, attraverso un portale de-dicato. Con l’apertura di un reparto di ta-glio e la costituzione della nuova WaterjetDivision, la CTI FoodTech apre anche almercato locale, con un servizio conto ter-zi per il taglio di qualsiasi materiale me-diante sistema waterjet, metallico o d’altrotipo (come vetro, marmo, ceramica, pla-stica, gomma, pelle, fibre di carbonio).

r. r.

CTI FOODTECH SRL

Denocciolatrici nel mondo, un miracolo italiano

SABATO 6 GIUGNO 2015 17IL DENAROECONOMIASALERNO

Il team di ingegneri della CTI FoodTech