crisi banche, presentazione mmt senigallia
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Senigallia
(S)Banca Marche
19 dicembre 2015
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«E’ la prima volta dal 1930 che detentori di obbligazioni sono costretti a subire delle perdite a causa di una crisi bancaria»
Agenzia di comunicazione Reuters, 11 dicembre 2015
Il problema:
«bruciati» 780 milioni
di risparmi
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Il problema: perché?
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Il 22 novembre 2015 il governo approva il c.d. «Decreto SalvaBanche» che recepisce la «direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, la quale istituisce un quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi e delle imprese di investimento».
Il problema: non
«solo» 780 milioni
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340 milioni di euro in obbligazioni subordinate sottoscritte da 10.500 «investitori/risparmiatori»
Ma in Italia ci sono 61 miliardi di obbligazioni subordinate di cui 35 miliardi in possesso delle famiglie (fonte Consultique)
Il decreto recepisce la c.d. «Unione Bancaria Europea». Se una banca fallisce vengono aggrediti, nell’ordine:
- Azionisti della banca- Possessori di obbligazioni «subordinate»- Possessori di obbligazioni «senior»- Detentori di depositi oltre 100 mila euro
Il problema:
crolla il risparmio
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Il tasso di risparmio netto delle famiglie italiane, un tempo il più alto del mondo, è crollato ad un quinto rispetto all’inizio degli anni ‘80
Il problema:
il «credit crunch»
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Dal 1990 l’indebitamento delle famiglie è aumentato in misura esponenziale, ma il ritmo di crescita dei prestiti bancari è sceso dopo l’avvio dell’austerità di Monti a causa dei conti deteriorati nel settore privato
Il problema: si riduce
la ricchezza italiana
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«Senza la perdurante crisi economica il problema delle 4 banche sarebbe rientrato»
Antonio Patuelli, presidente Abi, Radio24, mercoledì 16 dicembre 2015
Il problema: il
sistema finanziario
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Negli ultimi 25 anni si è assistito ad una deregolamentazione del sistema finanziario.
Dalle privatizzazioni di inizio anni ‘90 alle concentrazioni e fusioni successive, alla mancata separazione tra banche commerciali e banche d’investimento (Glass-Steagall), fino alla deriva della cosiddetta finanza speculativa, con titoli finanziari che sono vere e proprie scommesse del tutto indipendenti dall’andamento dell’economia reale, e con effetti devastanti allo scoppio delle «bolle».
Il problema:
una politica sbagliata
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A fronte della crisi finanziaria iniziata nel 2007, l’Unione Europea ha imposto agli Stati membri una politica «suicida» che ha compromesso e continua a compromettere l’economia stessa.
Si è «finto» che il problema fossero gli eccessivi debiti pubblici, e quindi si è imposto:- Aumento delle tasse- Riduzione della spesa pubblica - Pareggio di bilancio- Politiche di riduzione di salari e stipendi
Tutto ciò ha creato una ulteriore «carenza di moneta» nell’economia reale con ulteriore aggravamento della situazione. Il tutto con l’unico fine di aumentare le esportazioni extra-Ue, anche grazie all’intervento della Bce che ha svalutato l’euro.
Il caso 4 banche:
Italia, Unione Europea, euro
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In tutta Europa la crisi bancaria è stata «curata» con denaro pubblico. Si stima che siano stati circa 800 miliardi di euro adoperati a tal fine. Solo 108, ad esempio, in Spagna
Salvatore Rossi (dg. BI): “Certo è paradossale che il paese che per primo sperimenta queste nuove regole è proprio l’Italia cioè il paese da cui non è sorta la necessità di avere queste nuove regole“.
Il caso 4 banche:
Italia, Unione Europea, euro
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Negli Stati Uniti una cifra enorme, è stata adoperata per evitare fallimenti bancari dopo il crac Lehman Brothers.
Come?
Semplicemente digitando dei tasti sul computer della Banca Centrale.
Nessun taglio alla spesa, nessuna nuova tassa
Il caso 4 banche:
Italia, Unione Europea, euro
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«La HSH Nordbank è la quinta banca regionale tedesca. Colpita dalla crisi dei “subprimes” che ha avuto origine nel 2007 la HSH Nordbank si è vista concedere una serie di misure di salvataggio. Essa ha pertanto beneficiato (i) di una ricapitalizzazione di 3 miliardi di euro mediante emissione di azioni della HSH Nordbank (tali azioni sono state integralmente sottoscritte da parte del suo azionista di maggioranza, la HSH Finanzfonds, istituto pubblico); 2 (ii) di una garanzia di rischio di 10 miliardi di euro concessa dai Länder di Amburgo e dello Schleswig-Holstein e (iii) di una garanzia di liquidità di 17 miliardi di euro, concessa dal fondo speciale tedesco per la stabilizzazione dei mercati finanziari.
Con decisione del 20 settembre 2011, la Commissione ha ritenuto che tali misure, pur costituendo degli aiuti di Stato, fossero compatibili con il mercato interno, con riserva del rispetto da parte della Germania di alcuni impegni e condizioni»
http://curia.europa.eu/jcms/upload/docs/application/pdf/2015-11/cp150136it.pdf
Il caso 4 banche:
Italia, Unione Europea, euro
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Intervista di Daniele Manca a Salvatore Rossi, Dg Bankitalia, Corriere della Sera
Bruxelles dice che vi ha dato tre alternative .«Sì, la prima prevedeva la liquidazione delle banche, sa cosa significa?»Ce lo dica lei .«Oltre a mettere in gioco fino a 12 miliardi contro gli 800 milioni di oggi, azionisti, obbligazionisti ditutte le categorie e persino i depositanti sarebbero stati coinvolti (…)».E le altre due alternative?«Una è quella che è stata adottata, l’altra è quella che prevedeva l’intervento delle altre bancheitaliane tramite il Fondo interbancario di garanzia, ma ci è stato di fatto impedito».E perché?«Perché ci hanno detto che se l’avessimo fatto l’Italia avrebbe dovuto subire una procedura diinfrazione per Aiuti di Stato. Nonostante il Fondo sia privato e pagato da privati quali sono le bancheitaliane».Perché l’Europa dovrebbe punirci?«Questo va chiesto all’Europa non a noi».
Il caso 4 banche:
Italia, Unione Europea, euro
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1) Non può «premere i tasti dei pc della Banca d’Italia» come gli Usa2) Non può fare «deficit» causa vincoli Eurozona come gli altri paesi europei3) Non è consentito neanche l’uso di denaro privato per fini privati perché sono valutati «Aiuti di Stato» o ingerenze improprie
Al governo Renzi o qualsiasi governo italiano, di fronte ad una crisi economica e sociale o persino una calamità naturale, è concesso soltanto di aumentare le tasse o tagliare i servizi pubblici scatenando la solita «guerra tra poveri» contro lo Stato Italiano
Il caso 4 banche:
Italia, Unione Europea, euro
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Il caso 4 banche:
Italia, Unione Europea, euro
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Rifondare la finanza
Programma Me-Mmt
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Il governo nuovamente sovrano, particolarmente nella funzione parlamentare, riconosce che le banche sono di fatto istituti pubblici. Esse non solo sono garantite nei depositi dallo Stato, ma sono – teoricamente – del tutto regolamentate dal legislatore, sia a livello nazionale che europeo. Questo significa che il governo ha ogni diritto e potere di imporre al sistema bancario di funzionare per l’esclusivo Interesse Pubblico.Il governo riconosce che le banche non possono più continuare a godere dei privilegi dell’attività privata a fini di lucro e al contempo dei salvataggi con denaro pubblico. Esse dovranno garantire una funzione unicamente di Interesse Pubblico. Il governo, fatto tesoro della catastrofe globale causata dalla deregolamentazione della finanza, dalla permessa fusione delle banche d’investimento con quelle commerciali, e dalla nascita del sistema creditizio cosiddetto informale (hedge funds, fondi pensione, assicurazioni…), decreta che l’Italia si oppone all’esistenza del settore finanziario speculativo in blocco e ne impedisce il funzionamento sul suo territorio nazionale…
Rifondare la finanza
Programma Me-Mmt
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Il governo s’impegna ad assicurare tutti i depositi bancari dei cittadini, poiché per essi è pressoché impossibile sapere se una banca ha i conti in ordine o meno.La funzione del sistema bancario sarà perciò strettamente limitata:A. all’esclusivo servizio dei sistemi di pagamentoB. al servizio dei correntistiC. e alla fornitura di crediti al servizio della collettività economica.(…) In generale, il governo riporterà sotto il suo stretto controllo i parametri che regolano l’emissione del credito bancario, fra i quali, oltre alla già citata affidabilità creditizia dei clienti, vi è il livello di capitalizzazione dei suddetti istituti.In contropartita, il governo e il Parlamento confermeranno il ruolo della Banca d’Italia come prestatore di ultima istanza anche per il settore bancario (…).Queste misure tutelano la cittadinanza da eventuali derive irresponsabili del sistema bancario (…). Infine: il governo e il Parlamento italiani nuovamente sovrani, aboliranno il cosiddetto ‘divorzio’ fra Banca d’Italia e Ministero del Tesoro del luglio 1981 (…)