costruire diverte 1963_10

5/10/2018 Costruire diverte 1963_10 - slidepdf.com

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Costruire Divertemensile di tecnica elettronica

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Direttore responsabile

GIUSEPPE MONTAGUTI

sommario

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BASTA UN TOCCO LlEVE

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RICEVITORE A DUE TRANSISTORI PER 144 MHz

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RADIOTElE,FONI A TRANSISTORI

NOTIZIARIO SEMICONDUTTORI

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OFFERTE E RICHIESTE

pag. 575

576

581

586

592

» 597

60 5

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» 614

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619

Direzione - Redazione - Amministrazione

Via Manzoni, 35 - Casalecchio di Reno (Bologna)

Stampato dalla

Tipografia Montaguti - Via Porrettana, 390 - Casalecchio di Reno

Disegni: R. Grassi

Zinchi: Fotoincisione Soverini - Via Santa, 9/ c - Bologna

Distribuzione: Concess , escl. per la diffusione in Italia ed a lI'estero:

G. Ingoglia - Via Gluck, 59 - Milano - Tel. 675.914/5

Anno V

573



E' gradita la collaborazione dei Lettori

Tutta la corrispondenza deve essere indirizzata a cc5.E.T.E.B. s.r.l.» - Via Manzoni, 35 - Casalecchio di Reno (Bo)

Tutti i diritti di riproduzione e traduzione sene riservati a termini di legge. ~ Autorizzazione del Tribunale di

Bologna in data 23 giugno 1962, n. 3002. - Spedizione in abbonamento postale, Gruppo III

* Abbonamento per 1 anna L. 2.200. Numeri arretrati L. 200 - Per I'ltalia versare l'lrnoorto

sui Con to Corrente Postale 8/9081 intestato a S.E.T.E.B. s.r.I.

Abbonamenti per l'estero L . 3.200

In caso di cambio di indirlzzo invlere L. 50

Listino prezzi delle pagine pubblicitarie: Stampa a un colore: 1 pagina mm. 140 x 210 L. 40.000

1/2 pagina mm. 140 x 100 L. 25.000. - 1/4 di pagina mm. 70 x 100 l.15.000

1-2-3 pagi na di copertina, stampa a 2 colori L. 50.000. Eventual i bozzetti, disegni, cI ichesper Ie pubbl lclts da fatturare al costo

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Costruire Diverte

II Dtrettore

POCHE PAROLE

E molti fatti. Questo dicemmo nel numero scorso e questo ribadiamo.La campag na abbonamenti Settem bre-D icembre 1963 di C.D. e in pieno

svolgimento e testimonia l'affetto e la stima del Lettori per la Rlvista.

Sciogliamo la riserva sulla .. bella sorpresa II preannunciata ne lI'ed ito-

riale del n. 9, perche ci sono giunte decine di lettere di ... curiosoni im-

pazientlssimi; eeeoVi accontentatl, arnlci-sl tratta della nuova

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fare un dono .che, qualora non servisse al vincitore, e di smercio faci-

lissimo e rapido anche in un paesino di montagna, cosa che non e altret-

tanto vera per altri articoli di minore diffusione.

Inoltre oggi tutti possono trarre vantaggi dall'uso di una LAMBRETTA

(specie in cltta) : 10 students che pedala sulla onesta « Bianchi ", il

professionista che impreca perche non sa dove parcheggiare la « 1300 »

e I'impiegato che, pur avendo l'auto, la adopera solo la domenica per-

che ha I'ufficio proprio alia fermata del tram.

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Basta

toeeoo

lieve • •Redazione

* Si dice che questa nostra era sia quella

del « push-button ».

Si preme un bottone, e cade un pacchetto di

sigarette; si preme un bottone, e s'accende "

televisore; si preme un bottone e un motore

ruggisce e fiammeggia; si preme un bottone ... e

parte un missile capace di uccidere chi aspet-

ta il paochetto di sigarette, chi guarda la TV,

e chi si accinge 3 un viaggio in macchina!

*

L'apparato descritto in questo ar-

ticolo, e gia oltre l'era del « botto-ne nero », E', infatti, un servomec-

canismo che puo essere azionatosenza premere alcun bottone 0

pulsante.

« Basta un tocco Iieve » questa e ilte-

rna dell'articolo: infatti basta un tocco

lieve sulla piastra pick-up dell'appa-

rato, e si attua H cornando, senza alcu-

na pressione.

A quante case puo servire questo comandol

Si tocca la piastrina e sillumina I'ambiente,si tocca la piasnrina e si apre la porta, sitocca la piastrina ... e si avviano motori, scat-tano relais, si aocendono televisori, insegnepubblicitarie, segnali d'allarme, sirene anti-furto, avvisatori ...

Possibile? Possibilissimo, con questo circui-to interamente a transistori. L'apparecchioche descriviamo in questo articolo, e un« relais a tocco » molto nota in USA, pres-soohe ignorato da noi: ,puo essere utilizzatocome antifurto, interruttore per larnpade,apriporta, innesco di insegne: e tutto quello

che si vuole: basta toccare la piastrina ter-minale e o o . tac, ilrelais scatta, azionando iservomeccanismi.

Come funziona, e facilmente comprensibileseguendo 10 schemaelettrico del compleso;

576

doppiamente comprcnsibile, seguendo ilno-stro esame oritico, che ora iniziamo.

Una premessa: avete mai provato un ampli-ficatore, toccandone I'ingresso con un dito?Si? Avrete constatato allora 'come, al tocco,

scaturisca dall'a1topariante un ruggito poten-te, dovuto all'amplificazione di que] comples-so di segnali spuri, nei quali e dominanre 1afrequenza della rete, che i1 nostro corpocapta, come nn ottimo pick-up, e applica al-I'ingressc dell'amp lifica tore.

Orbene: il nostro servocomando, sfrutta lacongerie di segnali che ognuno di noi recacon se, per produnre 10 scatto del rele.

II nostro apparato, puo essere diviso in duesezioni: l'amplificatore di segnali parassiti(TRI-TR2-TR3-TR4) e il servoamplificatore

prorpriamente detto, che causa l'azione delrelais (TR5-TR6).

Vediamo do schema nei dettagli.

Alla piastra pick-up, arppena la mana Iatocca, sono applicati numerosi segnali, cap-tati parassltariamente dal COl1Journano.

Attraverso Cl, i segnali sono applicati a un« carico »ad alta impedenza, costituito dallaresistenza Rl, dalla quale vengono prelevatidana base del transistore TRl.

Per adattare ali'alta impedenza d'ingresso(indispensabile per una buona captazione deisegnali ) la impedenza normalmente mediadel transistore, questo e connesso con i1 col-lettore comune,

L'uscita del segnarle arnplificato, si ha per-tanto sull'emettitore dello stesso,



COMPONENTI

Cl condensatore microelettrolitico da

2 !J.F/12VL

C2 condensatore microelettrolitico da

10 f.tF/15V1..

C3 come C2

C4 condensatore elettrolitico da

100 f.tF/ 15-201VL

C5 come C4

C6 condensatore microelettrolitico da

50 f.tF/ 6VL (vedi testo)

C7 come C4

C8 come C4

Rl 1 MQ

R2 1,5 MQ

1/4 W

1,4 W

R3 2,5 kQ potenz. lin. con into

R4 5 kQ 1/4 W

R5 100 kQ

R6 100 Q

R7 15 kQ

R8 2,2 kQ

R9 100 Q

RIO 47 kQ

Rll 470 Q

R12 120 Q

R13 5 kQ

1/4 W

1/4 W

1/4 W

1/4 W

1/4 W

1/4 W

1/4W

1/4 W

1/4 W

DG diodo al germanio tipo Philips OA85

RY: rele miniatura 0 norma Ie, genere TRLS

151R Siemens; bobina da 400-500-600Q

(indifferente); corrente necessaria all'at-

trazione 8 mA, corrente per 1 0 sgancio

3/3,5 mAo .

TRI SGS 2Gl09

TR2 come TRI

TR3 come TRI

TR4 SGS 2G270

TR5 SGS 2Gl08

TR6 come TR4

(Nota: i transistori detti hanno Ie seguimti

equivalenze: 2G 109 =OC75 ;

2Gl08= OC74).

Tl - trasformatore intertransistoriale a rap-

porto 3: 1 0 similari. Non critico.

PIASTRINA PICK-UP: quadrato di lamie-

rino con un lato di 3 centimetri (nel pro-

totipo): si possono sperimentare dimen-

slenl diverse.

transistori 2G 108 » 215

» 2G 109 » 250

II 2G 138 » 215

)) 2G 139 » 250

» 2G 140 » 215

" 2G 141 » 250

» 2G 270 » 215

» 2G 271 » 250

Planar 2N 706 » 970

» 2N 708 » 1_540

» 2N 1613 » 1.860

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578



L'arnplificazione ottenuta dallo stadio I! po-vera: pero l'adattamento di impedenza, versoi successivi stadi, I! ottima; pertanto, anchese iJ guadagno dato dallo stadio I! ben pocorilevante, ilTRI compie una importante eindispensabiJe funzione.

AlIo stadio del TRI, segue, adattato comple-tamente, il TR2, ohe Iavora in un amplifica-

tore ad alto guadagno (con emettitore amassa) la tensione di polarizzazione del qua-le I! stabilita dalla caduta di tensione chesi sviluppa ai capi della R3.

Attraverso Hcondensatore C2, :i segnali gia

amplificati, passano a J successivo stadio am-plificatore servito dal transistore TR3, e daquesto al suocessivo stadio amplificatore fi-nale, munito del TR4.

IIcarico del TR41!ilprirnario del trasforma-tore TI, aicapi del quale I! presente una pillche notevoIe tensione-segnale, a causa deiquattro stadi precedenti.

Al secondario del trasformatore TI, la ten-sione-segnale (a, vogliamo dire, corrente-se-gnale?) si present a al diodo DGI che la ret-tifica, e da questa passa al filtro-carico forma-to da RIOe C6 che la livella e la applicaall'amplificatore di corrente costituito da

TRS e TR6, che la ingigantisce al punto difar sea ttare ilrele «RY» qualora sia presen teo

E' da not are che ilcondensatore C6 intro-duce una costante di tempo nel circuito datoche esso si carica con la tensione prove-niente dal dlodo, e si scarica can lenrezza:se questacostante di tempo e gradita, il va-lore del condensatore puo essere aumenta-to: ad esempio un condensarore da 100 uF,

mantiene in azione per quattro- cinque se-coni i rneccanisrui comandati, anche se il« toOOO»alla piastra I! gia cessato: oppurepub essere eliminato, rendendo istantaneo 1 0« .stacco » se I! necessario, riducendo a 1 uFil valore dello stesso condensatore,

Per finire can l'analisi del clrcuito, noteremoche in certi casi Ia sensibilita del cornplessopub essere eccessiva: per esempio la presen-za d .i un campo irradiate da un condurtoredi rete .industriale posto in prossimi L a dellapiastra pub colpire ilpick-up can intensitaufficente a mantenere attratto h l rele; a pre-

venire queste manifestazroni anormall delcomplesso, e presente il controllo d .i guada-gno R3, che permette di adattare la sensi-bilita del tutto, al livello desiderate: ove soloil tocco della piastra causa la chiusura delmIl! prescindendo da qualunque disturbospurio presente nella ZODa di utilizzazionedel complesso.

579



Passando a un piano estremamente pratieoe eostruttivo, direrno che Ia principale dif-

ficolta nella rcalizzazione di questo comples-so e data dal guadagno elevato che si vuole

ottenere nell'amphficazione del segnale iniet-tato sulla piastra pick-up dalla mano dell'ope-ratore.

Si sa che gli amplificatori, pili sono ad altoguadagno, pili porgono il fianeo a inneschi

reattivi e parassiti: e la prima parte di que-sto servocornando particolarmente si presta

a « multivibrare » in seguito a un accoppia-mento causato da capacita casuali determi-nate dalla vicinanza di parti nelle quali scor-rona segnali a diverso livello.

Pertanto una gran cura dovra essere dedi-cata alIa rice rca delle pili opportune ango-lazioni e posizioni reciproche dei compo-nenti,a evitare c parassitari »,

Forse ilLettore non sa che Ie resistenze sono,generalmente, induttive: e possono irradia-

re, a breve distanza, notevoli « campi» sullealtre: ad esempio qualora Ie R2 e R7 fosse-

ro, per esigenze di montaggio, avvicinate, uninnesco parassita sarebbe mcvitabile.

580

Quindi raccornandiamo di montare i corn-ponenti di ogni stadio separatamente rag-gruppati ad angolo retto con gli altri edistanziati per quanto possibile.

II progetto e impostato in modo da rendereimpossibili in via teorica gli inneschi datidall'alimentazione comune: infatti al disac-

coppiamento fra gli stadi provvedono bentre cellule a resistenza capacita, che comprendono C7·C8·C9e ClO, nonche R12, R6 e R9:pero dalla pratica risulta che un cattivo mon-taggio puo ben facilmente trasformarc questaapparecohio in un lento multivibratore chenoiosarnente apre e chiude il rele can unritmo che puo parere una beffa ~ll'esperi.mentatore nervoso ... « clic -clic- clio».

A parte questa difficolta (non certo grave)9-ella d!sposizione, il montaggio non cela altremcogmte.

Nessuna messa a punto e necessaria, sottoun profilo elettronico: la regolazione dellasensibilita (R3)e necessaria solo dopo avermesso « a dimora » il rele a tocco.

Ora toccate la piastra ... udite il « clic » delrelais che chiude, e divertitevi!



Uomplesso alta fedelts

a trallsistori(Jlaudio Arias < ; J . .

Quale amante e maniaco della mu·sica classica e in particolare di

Bach, appena vidi comparire suI

numero 3-1962 di C.D. 1 0 schema

dei sigg. Giardini e Accenti riguar-

dante un amplificatore ad alta fe-

delta a transistori, mi misi in testa

di sperimentarlo dato anche il suo

relativo basso costa.

La prima versione venne realizzata su

semplici piastre forate come anche fe-

cero gli Autori dell'amplificatore, poi

i suoi componenti vennero rnessi in una

sede migliore, in due contenitori di pla-stica per diapositive. Ma non ero soddisfatto

neanche di quell a soluzione e allora vagai

per la cas a « uggiolando », finche i miei occhi

caddero sul mobiletto del convertitore -ester-no dena Geloso ohe faceva bella mostra di

se sul piano del televisore.

Me ne appropriai dopo essere riuscito a si-stemare ileonverti:tore dentro ilmobile del

televisore, II problema adesso era di siste-

mare le piastre per ilraffreddarnento dei tre

transistori di potenza, in parricolare quell a

dell' OC28; ho appJi.cato quest' ultima di

ern. 18xIS, spessore 2 mm.) sotto il telaio,

come si vede in fotografia, isolandola dal te-

laio stesso mediante 4 passafili: per i due

OC26 erano sufficienti due piastrine di allu-

minio di 2 mm. di spessore e di 6 x 6 crn., che

ho sistemato una sopra l'altra tenute da due

squadrette di plastica, nella parte posteriore

del telaio.

I componenti usati sono per quanto possibile

miniaturizzati e il circuito riccrda vagamente

quello stampato.

Ho cercato di migliorare, ove fosse possibile,

ilcircuito e ho apportato alcune modifiche

allo schema generale dell'amplificatore che

gia cost dava ottimi risultati. La prima di

esse riguarda il primo stadio: ho rltenuro

troppo forte Ia eontroreazione B/C sul primo2G109 e l'ho modificata come risulta dallo

schema: va esclusa per i33 e 45 giri, per la

*: Claudio Arias, via Romiti 4, Pisa

581



radio e per ilregistratore e va inclusa per i78 giri: in tal modo viene eliminate ilfortefruscio di questi dischi.

Avendo usato un OC28per pilotare gli uItimidue stadi (variante gia consigliata dagli Auto-

ri del progetto) Ie resistenze sul C sono da 5We queIIa sull'E e da 3W.Ho eliminato la con-troreazione in c.a. data dalla resistenza da

10 kQ in serie con il condensatore da 100nFpresente tra la B dell'OC28 e ilC-E dei due

OC26e l'ho sostituita con una resistenza da2,2kQ tra il C dell'OC72 e l'uscita dell'ampli-

ficatore come si pub vedere dallo schema,riducendo la distorsione gia bassa.

Le uscite dell'amplificatore sono due: unanormale per altoparlante per frequenze basse

e medie e una con fiItro di frequenza adattaall'altoparlante per alte frequenze (tweeter).

Non e presente il trimmer di aocordo all'en-trata dell'amplificatore, poiche ogni uscita(registratore, giradischi.radio) etarata peressere coIIegata con I'amplificatore.

Sull'amplificatore possono essere mserlti me-diante commutatori posti sulla cassetta delgiradischi, ilregistratore, ilgiradischi stesso,

la radio. IIoomplesso come si vede dalle fo-tografie ' e composto, oltre che dagli apparec-chi gia citati, da un mobile ahe ho fatto co·struire secondo idisegni forniti dalla Gelosonel suo bollettino n. 88.Si tratta di un «bass-reflex» in cui sono alloggiati 2 tweeter e un

altoparlante per medie e basse frequenze(il Gelose SP 301).Al mobile ho fatto aggiun-gere in basso una appendice di circa 14 em.

in cui trovano posto i 4 accumulatori da6 volt - 9 amperora per I'alimentazione del-l'amplificatore, SuI retro del mobile ho siste-

mato la presa per l'alimentazione, il porta-fusibile, e un voltmetro 25 V f.s, con un pul-santino accanto per controllare, senza dovertogliere le batterie, fa tensione di questeultime.

IIregistratore (un G 268) e stato modificatosecondo 10 schema del G 259 pubblicato suIbollettino Geloso n. 81; il G 259e atto al fun-

i NGRESSO

0~----~1~-4~~~~

+------1..1----0

10J"F

2 a n

820 n

Schema del preamplificatore.

582



0 ' rr +'" ::

' " g~ a.. . .

" 1 ; 0

~'".2. .u

9!!:Ii.

. ' i ! E

' " s e~. " "

: : : l - v. , "tI~. . . . .-- E~ '" . ,0 . . s :

1 ': I IuIII

';i"! _

~

583



COMPONENT

4 transistori 2G109

transistor OC72

transistor OC28

2 transistori OC26

1 potenziometro log. miniat. 10 kQ

2 potenziometri log. miniat. 50 kQ

1 trimmer 3 kQ

1 trimmer 10 kQ

1 trimmer 500 kQ2 tweeter

1 ahoparlante Geloso SP 301

Alimentazione mediante 4 accumula-

tori da 6 volt - 9 amperora; assor-

gimento senza segnale: 280 mA (di

cui 50 per la lampada spia).

Condensatori a carta

1 da 5.000 liF

da 10.000 liF

da 15.000 I1F

da 50.000 [tF

da 100.000 11F

da 5.000 pFda 10.000 pF

da 15.000 pF

da 50.000 pF

da 100.000 pF

da 1 p.F

da 2 [tF

Condensatori elettrolitici 25 VL

2 da S llF

9 da 10 llF

4 da 50 llF

7 d. 100 ItF

1 da 1000 11F

Resistenze da lW1 da 330 Q

da 1 KQ

da 1,2 kQ

resistenza ISQ 3W

resistenza 15Q 5W

resistenza 30,Q 5W

Resistenze da 1!4W

2 da 15 Q

1 da 22 Q

2 da 47Q

da 100 Q

da 270 Q

da 390 Qda 470 Q

da 660 Q

1 da 820 Q

5 da 1 kQ

1 da 2 kQ

3 da 2,2 kQ

1 da 2,7 kQ

1 da 3,3 kQ

2 da 3,9 kQ

2 da 5,6 kQ

2 da 15 kQ

1 da 18 kQ

1 da 22 kQda 47 kQ

da 100 kQ

da 150 kQ

da 390 kQ

584

Sistemazione della piastra di raffreddamen-

to de1l'OC28.

. . . . . . .

Retro del mobile: si vede da sinistra il

pulsante, 1 0 strumento, la presa per I'alimen-

tazione e il portafusibile, nenehe la men-

sela che sporge dal di sotto e che sestlene

la batteria.



zionamento sol tanto con amplificatore ester-

no. Per l'accoppiamento della radio all'arn-

plificatoree stato usato il partitore consi-

gliato per la registrazione sernpre sui bollet-

tino n. 81, can possibilita di esclusione dell'al-

toparlante della radio stessa: questa e sepa-

rata dalla rete mediante un separatore da 60

VA con rapporto 1:1.

Non so se questa sara l'ultima e dcfinitivaversione dell'amplificatore: difatti ho gEl in

mente di montarlo su un vero e proprio cir-

cuito -stampato e in un mobile per radio

portatile trovato alia G.B.C. in liquidazione

(500 lire). Se si nasconde la 'parte anteriore

del mobiletto con una piastra di plastica

opaca si puo ottenere un mobiletto veramente

eccellente. Esiste il problema dello spazio:

difatti il mobile in questione e pili pi:::colo

di quello del convertitore.

Ma qui sta ilbello! Provateci! (Proverb an-ch'io ).

L'amplificatore: da sinistra: la spia, i tre

tasti l lnterruttere, esclusione della centre-reazione sui 10 stadio (UHF), inclusione

della stessa (VHF)].

Le 3 manopole sono: controllo bassi, volu-

me, controllo alii. -.;:;:.'

Vista di tutto il complesso in loco.



Un

generatore

di

riverbero

* Allorche ci si trovi nella necessita di eseguire 0 di riprodur re

dei brani di musica in ambienti non adatti per il lore scarso

rendimento acustico occor re aggiungere al segnale diretto, captato

o registrato, una riverberazione artificiale regolabile tale da creare

nell'ascoltatore un'illusoria sensazione di spazio.

Attualmente i metodi piu usati per ottenere la riverberazione

artificiale sono due: anello senza fine di nastro magnetico e linea

di ritardo a mol!e. II primo metodo sfrutta 10 scarto temporaleesistente tr a registrazione e lettura della stesso segnale. (La river-

berazione si ottiene reiniettando all'ingresso del dispositivo una

frazione dell'energia prelevata all'uscita).

II secondo metodo sfrutta Ie riflessioni successive di energia mec-

canica applicata a un capo di una molla. (La riverberazione in

questo caso si ottiene prelevando dall'altro capo della molla una

frazione di energia a ogni riflessione). *

p.I,Paolo Pellegrini l : J - -

*: p. i. Paolo Pellegrini - Via Versilia, 3 - Lucca

586



Per chi desiderasse autocostruire un com-

plesso genera tore di riverbero molto sempli-

ce e poco costoso, in questo mio articolo cu-

rero la descrizione e forniro i dati necessari

per la sua realizzazione.

Particolare del collegamento ali'altoparlante.

Si puc. notare anche il tubo EC92

montato su un telaietto antimicrofonico.

Il metodo da me scelto sfrutta una linea di

ritardo a molla. E' nota infatti che appli-

eando un'energia meccanica di una certa in-

tensita alla estremita A di una molla, che ten"da a comprimerla 0 a torcerla, questa ener-

gia si propaghera lungo la molla fino all'al-tra estremita B. Se all'cstremita B della

molla viene applicato un trasduttore di usci-

ta Ia cui impedenza meccanica di ingresso

non sia uguale all'impedenza meccanica di

uscita della molla stessa, in B si avra un

prelevamento e una riflessione in A di ener-

gia. Una nuova riflessione si avra in A, poi

aneora in B e COS! via fino a esaurimento

della energia restante.

Corne ho detto pili indietro l'energia puo

essere applicata alIa molla in due maniere:

per compressione 0per torsione. L'ultimo

metodo e il pili indicato in quanto la molla

che lavora in torsi one e meno sensibile alle

perturbazioni di origine esterna (urti, vibra-

zioni) e ha i1 vantaggio di poter trasmettere

587



delle grandi arnpiezze di oscillazione mentrenel sistema a eompressione ci si trova limi-

tati daHa distanza delle spire successive del-la molla.

Descrizione del circuito

La linea di ritardo del circuito riprodotto infigura e costituita dai tre seguenti elementi:

un altoparlante da 8 em. di diametro aven-te la funzione di imprimere il movimento

torcente alla molla: una mona di almena30 ern, di lunghezza c 1 ern. di diametro in

condizioni di riposo: una testina plezoelet-

trica da giradisehi avente la funzione di

prelevare energia dalla molla e trasforrnarIain segnale elettrico.

Per la molla, incontrando troppa difficoltapercostruirla, ho provveduto ad acquistare

presso un rivenditore di materiale radio una

antenna a spirale avente i requisiti richiestie la ho tesa fino a farla divenire lunga 50 em.

tra due montanti isolati dalla molla stessae dal telaio can delle ron delle di gomma

(vedi foto); cio per evitare fastidiosi effetti

microfonici. A un lato della mo1la ho fissato

sul telaio partante l'altoparlante, anch'esso

isolato meecanicamente dal telaio can quat-

Particolare del collegamento pickup.

Notare iI collegamento della m oll a al montante

(Ia giunzione e libera

e pub ruotare nella sua sede)

588



tro gommini e ho co:llegato il centro delcono di carta alla periferia della prima spiradella molla; dall'altro lato del telaio ho tis-

sato il pickup collegando l'estremita della

puntina all'estremo llbcro della molla: (perquesta operazione e bene, per evitare didanneggiareil pickup, staccare la puntina

dalla sua sede, saldarla e rirnctterla a posto ),

589



!

".I:. .

0 c.C s. . : ; uE. . "i i iZ ' . .0

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"_ _ , .u0 . . '0.

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"i i i. 5 "..!!

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E 'ii . .. .5'ii.c

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""

590



(Per i collegamenti vedi la foto).

N.B. - Giova ricordare che la durata del ri-verbero e direttamente proporzionale, sinoa un certo limite, alla lunghezza della mollae al diametro delle sue spire, inversamenteproporzionale al diametro del filo della molla.

IIresto del circuito e costituito da un pre am-plificatore (EC92). da un arnplificatore dipotenza (ECL82), da un miscelatore (ECCS1

Il xegnale en trail te nell 'EC92, all'usci La vienesuddiviso i l l due .parti: una parte va nell'am-plificatore esterno, tramite il miscelatoreECC81. l'altra parte va nell'amplificatore diootenza ECL82_ L'uscita dell' ECL82 vieneinvia La all 'al toparl an te della linea di. rita rdo,L; il segnale riverberato uscente dal pickupdella linea dl ritardo viene mandaro tramiteI'altra sezione del miscelatore ECC81 all 'am-plificatore esterno,

I potenziometri R4 e R6 servono per regola-re la percentuale di segnale diretto e la per-

centuale di segnale riverberato. II potenzio-metro R7 serve 'come interruttore di rete ecome regolatore della durata del riverbero.

Per evitare sovraosctllazioni dena molIa allebasse trequenze, occorrc diminuire I'arnpiez-za dei segnali a frequenza inferiore di 200 Hz,con 'il condensatore CB; per evitare una ri-produzione troppo metallica OCOOITe tagliarele frequenze som-a i 6 kHz, agendo sui con-densatori C3 e C4. (1 valori dei condensatorisuddetti pertanto sono indicativi e possonoessere variati fino a ottenere il miglioreeffetto). .

La durata del riverbero generate dall'apparec-chio, a piena potenza, e di 5 secondi circa.

Particolari costruttivi

Per evitare fastidiosi ronzii occorre scher-mare bene i circuiti di ingresso delletrevalvole e intrecciare bene tra loro i dueconduttori facenti capo ai filamenti dellevalvole stesse onde annullare iflussi dispersi,

E' bene anchecollegare a massa i circuiti difilamento con una resistenza da 200 ohm col-legata come sulio schema.

La prima valvola (EC92) e montata Sill sup-porto antimicrofonico.

II telaio con icomponenti eletnronici e siste-mato sopra il telaio della linea di ritardoe isolato rneccanioamente da esso can quat-tro gommini.

La molla ai due estremi non deve esserebloccata rna deve poter seguire imovimentiche Ie sono irnpressi, pertanto e bene tis-

sarla come si vede nella foto.

Durante l'uso, e bene sistemare l'apparec-chioad almena 50 em. dall'amplificatoreesterno onde evitare inneschi per effettoLarsen,

Elenco materiale

R , 0,47 MO

R , 2'800

R , 25 kO

R . O,SMO potenziometro

R , 50 kO

R , 0,5 MO potenziometro

R , 1M.Q pot. con into

R, 3,3 kO

R, 39001W

R lO 150 kO

R" 470kO

R" 10001W

R" 10 kO 2W (a filo)

R14 2 kO lW (a filo)

RI5 2 kO lW (a filo)

R162000 (a cursore) lW

C, 47 nF

C, 47 nF

C, 3 nF

C. 10 n'F

C,25 I-l-F 25 VL

C, 32!-tF 400 VL

C, 16 ,!-tF 400 V'L

C, 8!-tF 400 ~L

C, 8 !-tF 400 Vol

c., 8!JiF 400 VL

C" 4,7 nf

C" 4,7 nF

C" 100 pF

Varie

I EC 92

1 ECL 82

2 zoccoli noval

zoccolo miniatura

schermo noval (completo)

schermo miniatura (completo)

trasformatore di usc ita per ECL 82

trasformatore di alimentazione con prima-

rio universale e secondario a 190 V 50 mA,

6,3 V 2,5 A.

cambio tensioni

altoparlante 0 8 cm.

lampada spia

1 raddrizzatore a ponte V 250 I 80

1 impeclenza di fi(tro 650 0 45 mAo

2 prese schermate

1 testina piezoelettrica per giradischi

591



592

Piccolo ricevitore

a due transistori

per i 2 metri

iug. M. Arias

Ouesto piccolo ricevitore non ha,

tecnicamente, delle caratteristi-che di rilievo, rna rappresenta unasimpatica semplice soluzione alproblema dell'ascolto a medio rag-gio in gamma 144 MHz. La con-cezione e classica (nel campo deisuperreattivi) e la scelta dei com-ponenti e in definitiva uno deglielementi di maggior interesse.

A cio si aggiunga la notevole sta-bilita dell'apparecchio, i1 'suo SiCUTOfunzionamento e ilbasso coste: rl ri-dotto numero di parti, infine, consenteun montaggio sensibilmente compatto.

Icomponenti

Nel primo novecento gli ufficiali di SuaMaesta Insegnavano agli allievi sbigot-titi che la mitragliatrice era la « puntadi diarnante s del moderno Esercito Italia-no; oggi possiamo dire che il 2N708e la...«punta di diamante . del circuito proposto.In sostanza, per parlar chiaro, il 2N708,ec-cellente N er della Fairchild, co-struito in Italia su lio a dalla SGS, e



Retro del ricevitore. 5ulla sinistra il

transistor 2G109 (che copre il tra-

sformatore di uscita).

A destra del nucleo dell'altoparlante(8 Q - so mW) e sistemato il tra-

sformatore intertransistoriale.

AlI'estrema destra: bobina, variabile,

IAF2 e antenna (ben visibile 1 0

snodo ).



quello che manda avanti la baracca con notevole efficienza.

L'essere iI 2N708 un NPN cornporta la necessita di mettere a massa iI ne-gativo della pida: cioinon da' il minima inconveniente se in BF si usaun altro NPN, mentre comporta un semplice accorgimento per l'uso diun PNP; in ogni caso questultima precauzione non porta eonseguenzenegative, mentre le porterebbe la disposizione inver sa a causa del solle-varnento da massa della carcassa del variabile di sintonia.

La IAFI e costituita da 20 -i- 22 spire di filo rame smaJtato 0 0,5 mmavvolte serrate su un supporto ceramico 0 6-.;-7mm,

Il condensatore da 1000 pF sulla base e un piccolo « giapponese » a pa-stiglia, mentre la resistenza da 33 kQe una normale Allen Bradley (0simile) da 1/4 di watt.

Il variabile e uno split-stator da (6+6) pF; io ho montato un microesem-plare, molto grazioso, della Ducati, che mi ha dato ottima prova.

La bobina e costituita da 3 spire di filo 0 1 mm avvolto in aria su 0 13mm.10 ho usato filo d'argento puro (rna non e necessario: iI rame va benis-simo!), acquistato dall'orefice per poche lire. La presa per 1AF2 e cen-trale; Ia pres a per l'antenna e a 1 spira dal lato collettore.

Il compensatore da 3-.;-13pF tra collettore e emittore regola l'innesco:ottimo un tipo ceramico « surplus »,

n condensatore d'accoppiamento per l'antenna ha ilvalore di circa 2,2 nF;e a tubetto.

L'antenna e uno stilo a snodo tipo GBC N/117 0 N/118, fissato al telaioprevia interposizione di un giunto isolante.

IAF2 e avvolta con filo di rame smaltato 0 0,5-.;-0,6mm su una resistenzada IMQ 1/4 W (lunga 10 mm. 0 3,5 mm.); si bobinano circa 11-.;-12spireserrate e si saldano gli estremi ai capi della resistenza.

1I trasformatore intertransistoriale e un GBC H/333 (ex P/154) aventele seguenti caratteristiche: pacco in mu-metal, rapporto pri/sec=20/1; im-pedenze: pri 750 Q, sec 90 Q; rapporto tensioni pri/sec =0,22; induttanzaprimario: 18 H. Ha le dirnensioni: 18x 13x 19 mm.

n condensatore di accoppiamento al 2GI09 e un microelettrolitico da 5 f-lF12VL (bene anche 8 IJ.F).

Normale la resistenza da 0,1 MQ - 1/4 W.

L'interruttore e un tipo a slitta (es: GBC G/1155).Normale anche la pila da 9 V.

II transistor BF e un 2GI09 SGS che assicura una ottima resa sonora.

II trasformatore di uscita e un « giapponese . miniatura per push-pull(OT/72-<1, ovvero GBC H/320 ex P/13J) in cui la presa centrale del pr i-

mario e lasciata Iibera.

Lato AF.

Evidente 10 snodo dall'antenna, I'at·

tacco di IAF2 alia bobina, iI piccolo

variabile doppio « split stator" da

6 j- 6 pF.

594



* * *

L'altoparlante e di rmmrne dimensioni (diametro massimo del cestello45 mm, diametro del cono 37 mm) ed e stato acquistato presso la dittaMarcucci; l'impedenza dena bobina mobile e di 8 ohm e d a potenza soppor-tabile 50 milliwatt.

II jack -femmina lper Ia cuffia e del tipo idoneo al jack -maschio montatosulla cuffia medesima. 10 ho usato H GBC G/1537-1(bene anche H G/1538e G/1539).

II montaggio - In prima versione sana ricorso a fili volanti senza aleun supporto! Ma

il... groviglio funzionava egregiamente (testimoni vari amici) a prova della buona stahilitadel circuito.

Le parti sana state successivamente fissate a un telaietto e a un pannellino frontale ver-niciato a fuoco in raggrizzante nera , appositamente tagliati.

II pannello misura mm 80 x 57 (e una delle misure "standard» della m.a.j, produzione)e il telaietto e ricavato da un profilato in alluminio; e largo 40 mm e alto 24 mm; e fissatofrontalmente al pannello dal jack per la cuffia e a mezzo delle due v.ti che bloccanoanche l'interruttore. La disposizione dei vari componenti risulta chiara dalle d.verse foto-grafie e non ritengo necessaria fornire particolari chiarimenti. II 2N708 e il 2GI09 sanafissati a mezzo di due zoccoli opportuni.

Taratura - Ultimato il cablaggio e acceso il ricevitore possono accadere case:

I) il ricevitore e muto

2) lancia sibili a gracchiamenti strani

3) « soffia »

I) agire per prima cosa suI compensatore da 3·,,[3 pF; se il ricevitore si mette a soffiare,leggere il punta 3). altrimenti ...

a) spegnere e riguardare il circuito; tutto a posta? allora:

b) modificare a eliminare la capacita di 10 pF tra capo della resistenza da 33 kn emassa. Ovvero:

c) staccare I'antenna e « caricare» diversamente (variare la capacita di 2,2 nF all'ingresso)

d) controllare che la bobina e Ie due impedenze IAFI e IAF2 non siano troppo vicine aparti metalliche (masse).

2) in questa caso basta norrnalmente agire suI compensatore da 3713 pF a sulla capacitadi 10 pF: ci si deve ricondurre facilmente al punto 3).

3) regolare il compensatore da 3713 pF fino al mas sima « soffio », senza che questo diventiun sibilo.

Cantrall are con un generatore AF di cssere in gamma, altrimenti portarsi pazientementesui 144 allargando leggermente 0 comprimendo la bobina.

Non disponendo di generatore si dovra procedere 0 per tentativi 0 con l'ausilio di un piccolotrasmettitore operante sulla medesima gamma. E' da dire comunque che can i dati fornitiper la bobina, difficilmente si scarta oltre il 15720% (1367152 MHz) per cui non edifficile portarsi a tentativi sui 1447146.

L'antenna a stilo e' normalmente sufficiente per ascolto a media raggio; e assai utilepoterla orientare e allungare a volonta. Per ascolti pili impegnativi bisogna ricorrere adantenna esterna e accoppiarsi alia bobina di sintonia can un spira link.

Lato BF.

Visibile il trasformatorino d'uscita

e il 2Gl09.

La resistenza sotto il telaio e da 0,1MQ; coliega base e collettore del

2Gl09.

595



II Corso ha avuto lnizlo con il n.

2/1963 (prefazione - scopi e lmposta-

zione) e ha seguitato nei numeri:

3/1963

4/1963

5/1963

6/1963

7/1963

9/1963

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I V"hMn---

R + R o

wi

fig. A,6,1.c

La forma d'onda della corrente che si ha nel carico R e disegnata in fig. A,6,1.e: si tratta

di una corrente pulsante con una frequenza uguale a quella della rete. Poiche il caricoe puramente resistive la tensione ai capi del carico avril un andamento analogo a quello

della corrente e con essa perfettamente in fase. Possiamo immaginare, e il teorema di

Fourier ce 1 0 conferma, che la corrente pulsante in uscita sia dovuta alia somma di

una corrente continua di ampiezza costante e di una componente alternativa non

sinusoidale del tipo indicato in fig. A,6,1.d Calcoliamo ora, conforme a quanta

preannuneiato nel paragrafo precedente, Ie caratteristiche della tensione di uscita.

Poiche il eircuito equivalente e lineare potremo applieare la legge di Ohm: pero il ealeolo

sara piuttosto eomplesso dato ehe la forma d'onda della tensione non e sinusoidale. Per

il Lettore ehe sia dotato di basi matematiche riportiamo i ealeoli necessart alia determi-

A, 6, 12

c o mp o n e n t e

continua

+

co mpune n t e

alternativa~ti~L££L~7>~777J~~ 1- ~_

fig. A,6,1.d



A, 6, 13 nazione dei valori di picco e media della tensione di uscita: quest'ultimo non e altro che

il valore della componente continua della tensione di uscita. Oltre a questi valori ricer-

cheremo il valore efFicace della componente alternativa sovrapposta a quella continua come

si e indicato in ftg. A,6,1 .d.

Polche II carico E o resistivo, bastera studiare il comportamento della corrente che E o pro-

porzionale a quello della tensione cui E o legato dalla relazione

v = R i

dove v e i rappresentano i valori lstantanel della tensione e corrente di uscita.

(1 )

VS = VMS

s e n ce t

~IIfig. A.6.1.e fig. A.6.1.f

+

R

II valore di picco 1M della corrente i si ottiene facilmente dividendo il valore di cresta VM •

per la resistenza complessiva del circuito R + R o .

VM,

(2) IM=---

R + R o

II valore della componente continua e rappresentato fisicamente dall'altezza del rettangolo

avente per base un segmento uguale a 2lt (cloe un periodo intero dell'onda alternativa di

ingresso) e area uguale a quella della semionda positiva. II calcolo di questa area si

effettua mediante integrazione della legge di variazione della corrente: dividendo il risul-

~

VMs +- _Y s

1 M

fig. A.6.1.g

Vi = angolo di circolazione

della corrente anedlea.



tato per 2/t S'i ottiene I'altezza cercata, clos il valore medio della corrente di uscita, 0

valore, della corrente continua 1 m :

{

2 if

1 m =_1_ . d

2/t

o

(21t

+ _1_1) d (wt)

21t

:It./

(1t

= -1--1 1M sen c o t d (wt)

2/t0./

(rnt ) (3)

II valore efficace della componente alternativa sovrapposta

zione di valore effieace mediante la:

si calcola in base alia deflnl-

V I (2it V 21t--j i'd (wt) = --

2/t 0 1M 'fit 1 VM,

sen'wtd (wt)=TIM =----

C ' 2(Ro+R)

(5 )

Moltiplicando per R Ie tre espressioni otten ute (2), (4) e (5) si ottengono rispettiva-

mente il valore di picco della tensione di uscita VM:

R

VM = VM, --- =-----

Ro + R

(6)

il valore medio Vm della tensione di uscita:

Vm =~------ ( 7)

/t (1 + Ro/R)

il valore efficace della componente alternativa di tensione in uscita:

V= (8 )

2 (1 + Rc/R)

Se esam.ruamo ora Ie espressioni ottenute (6), (7) e (8) rileviamo che il rapporto Ro/R

ha una grande importanza circa il funzionamento del circuito: in particolare si nota

come sia tanto peggiore la caratteristica di regolazione del raddrizzatore quanto piu e

grande Ro rispetto a R. In tale caso si avrebbero grandi variazioni di tensione di uscita

al variare del carico.

Se invece di un tubo a vuoto nel circuito in esame fosse stato usato (vedi fig. A,6,l.e) untube a gas, cioe un elemento rettificatore per cui la caratteristica idealizzata I! del tipo

riportato in fig. A,6.m, il circuito equivalente assume la configurazione riporteta in

fig. A,6,lJ. La forma d'onda che in questa caso assume la tensione ai capi del carico R eriportata nella fig. A,6,1.g: come si vede la tensione in uscita riproduce fedelmente l'an-

damento della tensione alternativa durante la semionda positiva, diminuita perc della

ampiezza Eo della tensione del generatore che tiene conto nello schema equivalente della

caduta di tensione interna del tubo reale. II tubo per effetto di questa caduta di tensione

interna non conduce per I"intera semionda positiva ma soltanto per una frazione di que-

sta: la ragione appare subito evidente se si pensa che la tensione Eo I! posta in opposl-

zione alia tensione che c'e ai capi del tubo durante la semionda positive. Pertanto nel

tubo non circolere corrente fino a quando la tensione anodica non superi la tensione Eo

" cessara appens la renstona al capi del tube scenda a un valore pari a que-sta. Ovvia-

mente questO fenomeno sara tanto meno importante quanto pio si.. la tensione Eo plceola

risperto a] valore dl creste dell. tensione eli Ingre.so v; =v". sencor: par basse tension;

lnveca quesrl rettlflcatorl pesscno dlventare non convenientl, In quanto I'angolo di elrco-

la_ione dell . . correnta dlvlene treppe piccolo e puc addirittura annullarsi se E . ~upera II

velore dl crest" della renslcne eli lngrasso. E. 51 aggira norrnalrnente per I tubi a ceredo

ca ldo 1ntorno a 10·1 5 V e dlpende dal] a ternperat urz del go" 0 vapore coruenuro nel tubo,

Un ccmporrarnanto analago pressntenc anche raddrinatori del tlpo con raratter lstlce ide,,·

IIzzal8 come in f i g . A,6.1 'tubi a vuoto, ecc.) quando sono usall per caricare bauerle

di accumulator). In tale caso evidentemente I'angolo di circolazione della corrente con-

tinua sara minore di 1800 in quanto la tensione dell'accumulatore impedisce il passaggio

di corrente nel raddrizzatore fino a quando la tensione di rete non diviene superiore a

essa. Raddrizzatori monofase semionda can un car ico puramente resistivo si trovano

raramente in elettronlca, in quanto di solito la forte componente alternativa presente

non puc essere tollerata per via degli inconvenienti che comporta agli altri circuiti.

Oltre al citato case di carlca di accumulatori, una applicazione mol to comune e quella

relativa a impianti elettrolitici.

La tensione inversa a cui e sottoposta I'elemento raddrizzatore in un circuito di questo

tipo e uguale al valore di crests della semianda negativa quando il carico e castituito

da una pura resistenza, 0 e pari. alia somma della tensione di cresta negativa pili la

tensione di batteria, se il carico I! costituito da una batteria di accumulatori.

A, 6, 14



Fig. A,6,1.h - Oscillogramma della

tensione e della corrente nel carico

resistivo di un rettificaotre monofase

semionda.

Condizioni di prova: R =10 kQ

f = 50 Hz

La maglia orizzontale del quadrato

rappresenta 5 millisec; la tension.

e rappresentata dalle sinusoidi su-

periori (maglia verticale del q\ladra-

to = 20 V) e la corrente dalle

sinusoidi inferiori (maglia verticale

del quadrato = 5 mA).

Esempio.

Determinare la tensione inversa a cui e soggetto il raddrizzatore di fig. A,6,1.i nell'ipo-

tesi che:

1) la batteria sia completamente scarica (tensione erogata zero),

2) la tensione di batteria sia 6 V.

Soluzione

Determiniamo la tensione di cresta che si ha ai morsetti di uscita del trasformatore:

essendo la tensione alternata sinusoidale il valore di cresta si ottiene moltiplicando il valore

efl'icace per \/ 2 = 1,41 .

Vp = 6 . 1,41 = 8,5 V

Durante la semionda negativa, quando cloe il raddrizzatore non conduce, ai capi di

esso e applicata la tensione somma della tensione di batteria e de~a tensione di rete

Essendo il valore massimo della semionda negativa 8,5 V, come si e visto, ne consegue

che nel caso 1) il raddrizzatore e sottoposto a una tensione inversa

V;n= - 8,5 - 0 = - 8,5 V

perche si suppone zero la tensione di batteria. Nel caso 2) invece

V;n= -8,5-6 = -14,5V

II caso ,2) e dunque pili gravoso del primo. La tensione inversa che il raddrizzatore

scelto deve sopportare deve essere maggiore di questa calcolata di almeno 25%, per

tenere conto degli eventuali sbalzi di tensione della rete, Pertanto dovr a essere

Yin= 14,5' 1,25 = 18,1 V

b) con carico induttivo.

Studiamo ora il comportamento del circuito, quando al posto della resistenza di carico R

si abbia un carico prevalentemente induttivo. Con tale denominazione indichiamo un

carico in cui la parte resistiva e molto inferiore a quella induttiva, che e prevalente:

non ha senso infatti parlare di carico induttivo puro, perche tecnicamente non e pos-

sibile realizzare una induttanza priva di resistenza ohmica. Nel nostro circuito, fig. A,6,1.i,

rappresentiamo percio il carico con una induttanza L posta in serie a una resistenza R.

fig. A,6,1.i



AI Lettore attento non sara sfuggito come I'esame grafico del circuito di fig. A,l, Lb non

ha fornito alcuna indicazione circa il campo di frequenza proprio dell'ampJificatore in

esame. Ouesta informazione sl ottiene invece rapidamente effettuando 10 studio col metodo

del circuito equivalente (detto anche differenziale). Vediamo ora brevemente in che cosa

consiste questo metodo. Si e detto, parlando dei tubi, che questi si comportano come re-

sistenze non lineari: in effetti applicando alia placca di un tubo elettronico una tensrone

(positiva). si ha la circolazione di una corrente anodica, il cui valore dipende sia dalla

tensione di griglia che dalla tensione di placca. Per una tensione di griglia V. = costante,

la corrente anodica varia al variare della tensione anodlca secondo I'andamento non

lineare caratteristico del tipo di tubo impiegato (trlodo, pentodo, ecc.). A causa di

questa non llnear ita i parametri caratteristici del tubo: transconduttanza gm, resistenza

interna ra, coeffkiente di amplificazione p " variano da punto a punto delle ceretteristlche

Se perc ammettiamo che:

1°) I'ampiezza del segnale in gioce sia tanto piccola da poter considerare lineare il

tratto di caratteristica lnteressate

2°) la corrente di griglia controllo sia zero 0 trascurabile (clos la griglia s'a sempre

negativa)

3°) la frequenza del segnale sia sufficientemente bassa cosl che si possa trascurare

I'effetto delle cepecits interelettrodiche, allora potremo ritenere costanti i parametri del

tubo (gru, r" f . l . ) nel punto di lavoro considerate.

Sotto queste ipotesi, il comportamento del tubo potra essere studiato mediante un

circuito equivalente costituito interamente da elementi lineari e a cui pertanto porraessere applicata la legge di Ohm II fondamento teorlco di tali circuiti equivalenti s i

trova nella equazione di Vallauri:

r,i, = v, - + - IlV, I (8)

In cui:

i. = componente alternativa della corrente anodica dovuta al segnale di ingresso Vg

v, = componente a l re rne t t v a della tensione anodica dovuta a l segnale di ingresso v.

v. = segnale alternativo applicato all'Inqresso del tube (cloe fra griglia e catodo)

1 -L.

i : - I .r a = _L i v::_ Vg = cost,

IL. i o lm= --

_ _ _ _ A V-"- Va =ost-

= resistenza interna

del tubo nel punto

di lavoro conslderstotransconduttanza

IL. V ' Il= --

_6. v!._ i a = costcoefficiente di amplificazione

A, 1, 1 7

('a

------,r a

r- - - - - - - - - -

I

Q-__;_I --0

Yg

k

'-I

I

- ~ - - - - - - - - - -fig, A,l, l.d

Circuito equivalente con generatore

di tensione.

V a

I

I

I

I

t

ZL



A, 1, 18 L'equezione di Vallauri puc essere s<;:rhh! oltre che COme in (8) anche nella forma:

v.

I. = -- ; g, , , v ( 9 )

r,

che si deriva dalla prima sernpllcernente dividendo per r,.

Sono proprio queste due espressioni della formula di Vallauri che cl suggeriscono

circuiti equivalenti che andiamo cercando

L'equazione (8) per esempio dimostra che il tuba si comporta come se la tensione diuscita v; e la corrente ia fossero erogate da un genera tore ideale di tensione !lv. attra-

verso una resistenza in serie r,. D'altro canto la equazione (9) indica che la corrente

ia !! la medesima che si avrebbe da un genera tore ideale di corrente gmV. a cui si

aggiunga la corrente che si ha attraverso una resistenza ra per effetto di una tensione

applicata v•.

Nelle figure A,l, 1.d - A,l, 1.e sono riportati gli schemi equivalenti derivanti dalle equa-

zioni (8) e (9): essi prendono rispettivamente il nome di circuito equivalente con

genera tore di tensione e circuito equivalente con generatore di corrente. Un'altra deno-

minazione comunemente usata per il primo circuito e quella di circuito equivalente serie

perche presenta tutti gli elementi del circuito in serie; analogamente il secondo circuito econosciuto come circuito equivalente parallelo perche ha tutti gli elementi in parallelo.

I rettangoli tratteggiati, che compaiono nelle figure citate, rappresentano l'Involucro del

tubo e i quattro morsetti i terminali di ingresso e di uscita di questa; i morsetti di

ingresso del tubo (g-c) sono morsetti aperti, polchs si e ammesso per ipotesi che la

corrente di griglia sia nulla 0 trascurabile.

t=>: -~---

I

---,I1

Q-__-n

VgVa

k-------------4-------~._--~-~._-L--~

1-

,1-------------- k

fig. A,l, 1.•

Circuito equivalente con generatore

di corrente.

Mediante i due circuiti equivalenti cos] rkavati risulta molto semplice calcolara I'amplifi-

cazione effettiva del tubo: questa non e che il rapporto fra la tensione di uscita v« e la

tensione di ingresso del tubo Vg'

v,

A

Ce lccllarno ora il valore dl v;

dove

i.=----

r, -t - Zl

S8 applichiamo il circuito serie, oppure

r J , ZI

i, gmvg----

r, + ZL

se applichiamo il circuito parallelo.

( 10)

(11 )

(12 )



Tale caleolo e stato effettuato per i triodi amplificatori mediante la formula (7), per i

pentodi amplificatori mediante la formula (8 L per i triodi mescolatori mediante la formula

(9), per i pentodi mescolatori mediante la (10 j. Da tale tabella appare subito evidente come

il rumore dovuto all'effetto mitraglia sulla places e tanto piu grande quanto piu e com-

plessa la struttura del tubo (ovvero tanti plu sono gli elettrodi che essendo positivi sene

in grado di captare gli elettroni emessi dal catodo). Ad esempio si trova per il tuba 6L7,

che e un mescolatore pentagriglia, una resistenza di rumore di 397000 ohm. Questo

tubo infatti oltre all'anodo ha positive la 2' e la 4' griglia: di conseguenza l'effetro di ri-

partizione e quanta mai sensibile.

La valutazione del rumore che si ha sulla placca per effetto della tensione indotta sul!o

griglia dalla corrente anodica variabile per I'effetto mitraglia si puc effetture mediante la

formula seguente:

B, 113

I n = z.Vl,43 (4KT.L\f l

R ,

in cui In valore efficace della corrente di rumore sulla placca provocata dalla tenslone

indotta sulla griglia dall'effetto mitraglia (in ampere)

Zg impedenza totale del circuito di griglia (compresa la resistenza di griglia

dovuta al tempo di transisto degli elettroni) (in ohm)

R, resistenza di ingresso dovuta al tempo di transite (vedi il paragrafo (,6,1.)

(in ohm)

Se si applica la formula (5) si puc considerare questa corrente di placca come qener ate

sulla griglia da un genera tore fittizio di tensione

E'ng= gm ZgVl,43 (4KT,Ml

R ,

posto In parallelo alia resistenza di ingresso del tubo R,.

Riassumendo: possiamo rappresentare con il circuito di fig. B,l.f il rumore totale provo-

cato dall'effetto mitraglia: il genera tore Eng posto in serie alia griglia tiene conto del

rumore causato sulla placca dall'effetto mitraglia, il genera tore E'ng posto in parallelo

tiene conto del rumore indotto sulla griglia dall'effetto mitraglia.

fig. B,l.f

r

Ef\Cj

E'n. = Z g V 1,43 (4 KT, M)

R ,

Rumore dovuto ali'efJetto Flicker.

La superflcle del catodo di un tubo elettronico non e mai perfettamente omogenea e reg'"

lare, anzi essa e continuamente variabile per effetto di diverse cause combinate, di cui Ie

principali sono:

evaporazione dovuta alia alta temperatura

presenza di impurlte

bombardamento da parte di ioni gassosi

Poiche a tale superficie e affidato il compito di emettere gli elettroni ne consegue che

tale emissione non sara mai regolare ma varlera da istante a istante. Queste variazioni

nella emissione avvengono a frequenza relativamente bassa, precisamente nelle bande di

frequenza 0-500 Hz.

In amplificatori funzionanti a BF questa causa di rumore puc divenire mol to piu importante

dell 'effetto mitraglia.

L'effetto Flicker e particolarmente sensibile nei tubi con catodo ad ossido: poiche esso

dipende moltissimo dalla preparazione del catodo, e potrebbe con una perfetta prepare-



B, 114 zione essere eliminato addirittura, non viene paste come limitazione alia amplif1cazione

massima conseguibile.

Rumore dovuto alia emissione secondaria.

Quando un elettrone 0 uno ione urta centro una superf1cie con sufficiente veloclta, esso

provoca l'uscita di uno 0 piu elettroni contenuti in tale superflcie. Questo fenomeno econosciuto come Emissione secondaria (vedi D,2,3.).

II rapporto fra il numero degli elettroni estratti (secondari) e quello degli elettroni incidenti

(primari) dipende oltre che dalla veloclta degli elettroni primari dallo stato della super-

ficie urtata: per i metalli puri varia da me no di uno a pi" di tre, e pub essere mag-

giore di cinque (fino a dieci) per Ie superfic: ricoperte di composti di metalli alcalini

Tuttavia I'emissione secondaria, pur essendo dannosa sotto altri punti di vista, non 1 0

sarebbe dal punto di vista del rumore se fosse costante il contributo che essa da' alia

corrente anodica nel tempo Ma purtroppo non e cos}. A causa della velocita non co-

stante che hanno i diversi elettroni incidenti, del diverso angolo di incidenza e della non

perfetta omoqeneits delle superfici interessate, I'emissione secondaria presenta delle flut-

tuazioni, che sono causa di una componente di rumore avente Ie stesse caratteristiche di

quello generato dalla lrreqolerite della emissione termoionica da parte di un catodo caldo.

Una particolare importanza assume questa causa di rumore nei fotomoltiplicatori e in tutti

i tubi elettronici che utilizzano il fenomeno della emissione secondaria come mezzo di

amp Iificazione della corrente.

Poiche in tali tubi non si ha carica spaziale dovuta all'emlssione secondaria la componente

di rumore della corrente che si genera all'elettrodo emettitore e data dalla formula

I", =

V ~ cI, uf13)

dove In, valore efficace della corrente dovuta alia casual ita della emissione secon-

daria (in A ) _

carica dell'elettrone = 1,60_10-19

coulomb

I, valore medio della corrente dovuta a emissione secondaria (in A)

uf larghezza della banda di frequenza in cui e misurata la componente di ru -

more della corrente (in Hz).

Si osservi che questa espressione a simile alia (1) di questa paragrafo: questa fatto non

a accidentale perche anche la (1) a valida in saturazione cloe in assenza di carica spaziale

II rumore complessivo perc non e costituito solo dal termine (13), ma si ha anche

una esaltazione del rumore presente ne!la corrente di elettroni primaria, che viene ampli-

ficato per effetto della amplificazione d i corrente S dell'elettrodo. L'amplif1cazione di corrente

S e definita come il rapporto fra il numero media degli elettroni secondari e il numeromedio degli elettroni secondari incidenti

II valore efficace della corrente complessiva di rumore In e dato da:

In = VI,,' S' + 2el, M S14 )

dove Ipn = valore efficace della componente di rumore nella corrente di elettroni primari

I, = valore medio della corrente di elettroni primaria

Se la componentc di rumore della corrente di elettroni primaria e data dalla espressione

(13), come a appunto per i fotomoltiplicatori, I'equazione (14) diviene:

I" = V 2el, M (S' -. S)

e rappresenta il rumore complessivo al primo elettrodo del moltiplicatore. II rumore che

si ha sull'anodo di un fotomoltiplicatore avente n elettrodi di moltiplicazione a allor a :

(15) In =V2el, uf Sn(Sn+sn-l+sn-2+ ........ +S +1)

Poiche la corrente sull'anodo e sn volte la corrente primaria originale I'equazione (15)

pub essere riscritta come

dove Ib = valore medio della corrente anodica (in A)

Rumore dovuto a ioni positivi.

Gli elettroni emessi dal catodo, durante il transito dal catodo alia placca, possono venire

in collisione con Ie molecole di gas che inevitabilmente rimangono all'atto della costruzione

del tubo, 0 che si sono eventualmente liberate in seguito a riscaldamento degli elettrodi

in cui erano incluse L'urto determina la liberazione di uno 0 piu elettroni della molecola,

che una volta liberi vengono attratti dalla placca e si aggiungono alia corrente anodica.

La molecola ionizzata (in quanta avendo perduto un elettrone rimane carica positivamente)

viene attratta dalla griglia.



Ricetrasmettitore portatile

a due trallsistori

per i IO metri

Sig. ~ostante Gugliantini

* Costruire Diverte e lieta di presentare questo progeho del 51g. C. Gugllaminl. lanclato in serie dl1.ll~

Microphon di Siena, perc he ritiene che un piccolo rlcatr aarneltltore I:>orl.ellie a translsror) sui 10 rnetrl per iI

quale non e necessaria la lieenza ministeriale, costitui sca motivo eli parrlcclare attraziorle per i Lettori. Colore

che acquisteranno la scatola di montaggio, non avra lnO bisoqno di molte spiegazloni e ta noi, perche la Mi·

crophon ha predisposto Ie cose in maniera assai chlara, onde l'artlcelo che segue ha per eostoro solo II sl.

qniflcato di presentazione mentre fornisce ogni indicazlone ill U![tori chI! vorranno montara 10 schema con

materiale proprio.

Naturalmente (cib sia detto senza secondi fini ) lacquisro della scatola di montaggio e un affare perc he ope-

rando su grossi quantitativi la Microphon pub a sua volta praticare un prezzo molto vantaggioso, e inoltre la

scatola contiene tutte Ie parti necessarie, comprese Ie custodie in similpelle, i contenitori razionalmente stu-

diati, i contatti di commutazione gia predisposti, i circuiti stampati, Ie bobine avvolte, i trasformatori ap-

pos.lt! (largilmehte dtmenslonari] •• iurlcclar! e micro.cno adatti.

Una formOlllsimpal'ica per l'acqulsto della scatole dl mgntaggfo pub essera la • socleta » Ira due arnlcl:

ogni 5catgl. contiene una ~Dppia di ricetresmetrl!o-i per cui in un unlco acquisto ,j 'soddisf"no la esigaFi'

ze e I dasider] di due Indlvldul o ~ruf>pi Cescurslonisti, pescatcr], caccla tori. gitanti. lnstalletorl d i antenna.

adc;letti di cantiere, cap'reparto, staffette al seguito di mesa 0 manifest1l11(lnl. ecc.},

Ma ced.arno la parola all'Autore. *



a

- · c 1 e t r

• • •• • ••• •••• • ••• ••••••



Nello spirito della presenta-zione fatta al mio progettodalla Rivista, rni Iimitero a

descrivere il ricetrasmettitoresecondo la impostazione cheho creato insieme alia Micro-phon, e che e ovviarnente ri-

calcata neUe istruzioni alle-gate aUa scatola di montaggio;

forniro inoltre tutti i datielettrici a rneccanici necessari

a colora che vorranno rnon ta-

re il circuito con materiale

e attrezzature proprie.

Caratteristica interessante delmio ricetrasmettitore e la

chiamata ovvero Ia poss ibil ita

di indicare a uno 0 pi u po-sti niceventi la volonta di tra-smettere senza costringere i

corrispondenti a tenere permanentemente I'orecchio alloro ricevitore. Questa simpatica caratteristica e otte-nuta semplicemente commutando in trasrrrissione i1chiamante e ponendo la BF (transistor 2G271) in auto-oscillazione « a singhiozzo » che produce negli aurico-

lari dei ricevitor i forti « cinguettii » ritmici: ( quik,quik , quik », udibili anche a una certa distanza.

La Microphon ha realizzato questa commutazione conottirna sempl icita e «in un colpo »; Voi potrete prov-

vedervi con un cornmutatore ric/trasm. e un pulsante

di chiamata.

IZ- .lOUQ anche reallzzato un d-h . pc ) , i l i v l> (nun campre-~o nellu ~GLlulad ~ [nu:lH~ggi()c non lnd ic!tlo a schema)

che, appllcaro sulj'nurrcotarc, rrnsforrna la chiarnata inlurulncsa. pruducendo una s~ri~ di Inmpuggi TU~ iPer i! "~"lu U circulru ~ quellu ill un nurmale super-ieau l v n , - e l u t l l a i o Con 1 : . . ~ mnssuna cura per "Barantircn m:gllol' rendlrncnt» e slnlll..:"·" al rrn sllrl<l le ~uun"caraueristlche dei < . l L 1 ~ translsturl utllfzzatf ,

Si notino a tale propos ito il trasformatore intertransi-sistoriale Tl che sostituisce vantaggiosamente la retedi accoppiamento R-C, la polarizzazione R3/R4 sui TRI,

il sistema di commutazdone R/T e l'accoppiamento diantenna.

La versione definitiva dei radiotelefoni e quell a adantenna caricata; in un primo tempo avevo scelto una

usci ta semplificata che pero mi dava una peggiore resasui circuito oscillante e non ottimo adattamento di im-pedenza.

I

••••• •••••••••••• ••• ••



t.

~

~ J , \

Collegamenti

alia bobin. L1

B C o A

E r chiaro come in tali circuiti di minima potenza e es-senziale trasfer ire ]a massima aliquota di energia in

antenna per avere qualche speranza di non esser « fer-mi) a solo poche decine di metri.

Non stan'> a dire altro suI circuito perch" mi sembraassai ch iaro e passu invece a esaminare con pili at-tenzione i componenti . I condensatori sana di tdpo

norrnale : i due elettrolitici (C7 e C9) sono da 12 voltlavoro. Le resistent.e sono anch'esse normali ; R3 e unpiccolo trimmer regolabile , a grafite, da 4,7 kn.1 due compensatori da 5.,.20 pF per la messa a punto

in ricezione e in trasmissione, sana g U : L mantati sulla

basetta del circuito stampato, nella scatola di rnontag-gio. Coloro che costruiranno da soli il ricetrasmettito-re potranno usare dei compensatorini a mica 0 adaria, nuovi 0 surplus.

La bobina. Ll e avvolta su un supporto di poListirolo cono esterno 8 mm. e nucleo interne in ferrite,regolabile,avente diametro 6 mm.

I"" boblnu i: cosutu ila da llu~ avvolglrnen Ii; i1 prj me,alla estrernlta superlore della 1)"l>lna, ha 3 splrc e 1/2,"'rnoj,,, in filo rnrne ricopcrto in vipla ; it rarne ha din-m el r { j 0 ,5 1 1 1m . 1 1 ~cc"n(Jo avvol.):lme:n 10, in r am e nude11 ran te stagnate ~ 0,8 mm. i: <I J 8 spire e 1/2, "l '~zlo rcdi clrea 0.8+1 mrn, ill modo <In o uenere un avvulgi-JTI<!!110 lunge 12+1.3 mm, II senro < I i ivvolghneruo ~

II rnedcsimo, I collegarneml ~OI1" Iacl'lltat! dnlle ieue-re A, B , C , D e d·~llo schizzo allegate.

La imnedenza II e c1a ImH. di tipo norrnale : idoneala Gelose 556 e simili. La impedenza 12 va costruita

appositamente : e costituita da 1 8 spire serrate, avvoltein aria su 0 8 mm; e usato filo rame smaltato 0 0,8mm.

II trasiorrnatore intertransitoriale e un normale tipo

per accoppiamento di stadi a transistor; puo essereusato un esemplare idoneo agli OC74.

Normali anche le capsule micro (a carbone. tipo tele-fonico) e auricolare (ricambio per telefono, come ilmicro).

L'antenna a stilo e telescopica, da incasso, dotata el i unaasta non snodabile Iunga 20 mm (tutta chiusa) e 1230

mm (tutta aperta): ha diarnttro 8 mm e viene fissatamediante da do filettato 0 12 rnm.

Nullaltro da dire sui componenti.

Concludo dan do le necessarie indicazioni per Ja messaa punto finale.

Schema elettrico

del ricetrasmettitore portatile

a due transistori,

operante sul 10 metri.

A U R I C O L A R E

-,-iV'

TP i!

2G 271

A N T E N N A

A S T I L O

T A R A T U R A

t r e s rn , ric e v,

1 ~!

OC 171

elll

)-_"'-+-iI,_.r ~lI'-.._--+--+-1~--O-__j4700 p r

R2IS O

n

608



Messa a PUDto

Terminato il mOllllzgg,'o dell'intert: riceirasmeuitore oc-carrera "ftc/lllaT" un controllo generall; Iii tutto iIcir-cui/o, PeT assicurarsi di 11011 <!Vercommesso errori, Pat-10 questa sf accendono g/i appa;rec:c1.i "51 rezotono ipotenziometri semifissi R3 lino a ottenere i1 massimosafiio della superreasione, Qui"dl, i» ma>1cw,za di lin

grip-dip o di un sensibile mls"ralore di campo, per lataratura st precede come se.guc: si portano g./i appa -reechi a una certa distanzo: I"ma dall'rz/lro e si sill-

tonizzano agenda sul nucleo della bobina L1 di unodei due fino alla ricezione piic chiara,

Dopa, su entrambi gli apparecchi , si regolano i com-pcnsatori di trasmissione, partendo dalla posizione dimassima capacita e diminuendo lentamente.

Infine, sempre tenendo gli apparecchi a distansa, siprocede alla operazione finale: mentre un appurecchioe in trasmissione , si registra il compensatore di rice-zione dell'altro fino al migliore accordo; si ripete poil'operazione per if secondo esemplare .

Concludo riportando dati che la Microphon hapotuto stampigliare sugJi involucri dei miei ricetra-smettitori: Aut, Minist, Serv, XI-Radio - Dlv, 3', Sez, I,prot. n. Xl 27181/218 per la libera vendita e II IiberoImptego, Potenza in antenna 0,005 W - Frequenza Im-piegata 29,5 Me/s.

Per chiarimenti scrivetemi prosso la Microphon e ri-cordate che c'e 1 0 sconto speciale del 10% per i Lettoridi c. D,!

ELENCO DEI COMPONENTI

Condensatori

C, 10.000 pF

C, 220 pF

C, 47 pFC. 47 pF

C, 15 pF

C, 10,000 pF

C, 25 ~F 12VL

C, 10,000 pF

C, 100 ~F 12VL

C ,o 4.700 pF

Resistenze

R, 330 Q

R , 1500 Q

R, 4700 Q variabile

R. 47 kQ

R, 470 kQ

R, 27 kQ

Altri componenti

Compensatore 5720 pF (1)

Compensatore 5720 pF (2)

Bobina L 1 (vedi testo)

Impedenza 11 da 1mH

Impedenza di antenna 12 (v, testo)

Trasformatore intertrans, T1

Transistor OC171 (A,F,)

Transistor 2G271 (B,F.)

Microfono a carbone tipo telef.

Auricolare tipo telefonicoAntenna a stilo

Commutatori e interruttori

Minuterie varie

L1

C3

~C4

11

C6

C7

R5

2G271

C8

T 1

Interne dell'apparecchio.

Abbiamo indicato lateral mente al cliche Ie

sigle dei vari componenti riconoscibili nella

foto.

609



illr~~r:~rtr~t~~~m~j~~~mm~;l~~~~~i~tr~~~~l~f:~f:~~1~~~

: I j , l N O T I Z I A R I O S E M I C O N D U T T O R I 1 1Ilj1j~~tttttt~Jtt~~~~t~t~ttrj:~~~~~~t~~~~ttff~~~:

• a cura di Ettore Ac(\enti*

Amplifieatori eon elevata impedenza d'ingresso

* In questa notlz.arlo tratteremo il problema

dell'elevata impedenza d'ingresso per circuiti

transistorizzati, Ie cause che 10 determinano, i

rnetodi per la sua risoluzione e alcuni recenti

e definitivi circuiti atti a risolvere tale pro-blema in un esteso campo d'applicazioni. *

Che un transistore presenti un'intrinseca bassa impeden-

za d'ingresso e cosa ben risaputa. Tuttavia si rende op-portuno precisare meglio casa s'intenda con tale termine

e qualt inconvenienti ne sona di ccnseguenza comportau:

Se si considera if transistore come quadripolo , cioe comeun etcmenu: u ,]}~{JIIr(J turminati, J't..~runpedeuza s'in-

u,md~ it. valore dr ' lues/a parcHHt:rrq mtsururu w due t 1 w " ' ·

seu! ,ri.ugres~u ;i c/ Jj sotto carte c:oudit.luui dl IdW;J1;o

lit jig, 1 II transistore e rapprcsentato C<)nI" 'IucuJ.rl{)lJ!o(;011 I quatt ro termutali ,~, . / : J , C e 1)_ Nut usiamo " tao,nLHt : t111-p- t !c :U!nz. (~ Sier a t t ener c i ul CQ_, 'O pill ga tusra l« , rn at! evidente aile oualora: l 'w1' lpN{i£!l I:. ione o if circuiio i . i f

I/lJl.!,Hio11C iunziaru soja in corrente contlnua tl tertniru:i l l lpct1e"~rJ e du rilenersi sllll",hllo di fc.,LsIUI!~11. Ne!l'asU

8~lel!ralc i'impedemn t ( iPlgresso d'ttn t r( J: ns i: 'i IO r e ~f"'!~[Ql1e della [reauenz« dcl ,eg1la/e", 1 1 I < l g l i ( , l CUlCOru,rlirnin.u..i...t - t ! a.lI'Cl~Ulh!lIIlJf'~ tit /(j~r::. treauuut», Uti t:io r . , : c t . ! · u

ri c cne ir , (Ilia !requenUl 1 I 1 1 I J8 r r o probtem« si (Jeui.;-re

e mni n it a f re l[ ll e- 11 .i :, .a ¢' a n a l,mpet1e~r~ d'IfP1Sr':~~L~Q .lOmH~

CI1..anertsucn» arlr;I~liclic. Vedr~II'" WIIW p'"ril ~IJj '·I'".I,~f'possibile raggiungere un buon compromesso .Nella pratica il quadripolo non si presenta cosi semplicecome riportato in f i g . 1, ma diverse altre parti (conden-satori e resistenze) 10 complicano influenrundo anche

notevolmente il valore dell'impedenza misurata ai capi

A " lJ.II nostro scopo e di realizzare quello 0 quei circuiti checonservino alta e altissima l'impedenza d'ingresso e a calfine analizzeremo alcuni circuiti elementari, scoprendone

alcune semplici relaziorii analitiche, e quindi passeremo

a reaiizzare convenienti circuiti completi,

Non ci dilungheremo sulle cause che rendono il transi-

store un eiel1wn!o a bassa impedenra d'ingresso (con-trar iamente aZ tuba elettronico i, rna ci sara sufficiente

sapere che all'ingresso il transistore presenta un diodo

in coridurione diretta (diodo base-emittorey e che questoper sua natura possiede un'impederiza. estremamente

bassa.Ora in moltissime applicazioni sorgono difficolta nonindifierenti ; ad esempio in un oscilloscopio transistorir-

zat.o il circuito d'ingresso deve essere ad altissima 0 al-mena alta impedenra, altrimenti misurazloni e rileva-nienti verrebbero alterati. E in ogni circuito elettronico

di misura si presentano analoghe situazioni ; senza con-tare poi i ben noti accoppiarnenti che richiedono unar e l a t i v a r n e n t e alta i m p e d e n z a d'ingresso ..E' dunque ragionevole il cercare convenient] solurioni

generali , e impostare circuit! amplificatori transistoriz-

zati salta questo punto eli vista.Cio

premesso,entrlamo ncl vivo del problema e scartiamo

senz 'a.ltro i circuiti fondamentali a emittore comune ea base comune,i meno adatti per i nostri fini. Analizze-

remo cosi il solo circuito a collettore cornune riportatoin forma fondamentale nella fig. 2. Tale dispositizione per

sua natura pr esenta la pili elevata impedenza dingrcsso ,c vedremo che ci saranno possibili brillanti soluzion i,Nel circuito a collcttorc camune (fig. 2) limpcdcnza din-

610

gresso puo essere facilmente caJcolata per via anal itica ,e si trova:

z , = (1)

dove Z,

~RLZ,

unpedenza d'ingresso

guadagno in correnteimpedenza di caricoimpedenra di collettore (cioe impedenzadella resistenza intrinseca di collettorer; Con in parallelo L a capacita intrtnse-

ca cd.II valore della (I) e sempre calcolabile purche sianonoti r, e c, dai cataloghi del transistore. Tuttavia lanostra vuol essere una trattazione qualitativa e pHt che

non il valore finale delle formule, a noi interessa cono-scerne la ( forma -. di modo che ci sia consentito trarre

delle conclusioni e delle direttive per realizzare, sempregualitativamente, nuovi circuiti. Anzi J'equazione (I)

puo essere novolmente semplificata essendo normal-mente (soprattutto in bassa freguenza) Z, molto maggioredel prodotto ~RI. e si ha cosi : .

Zi=~RL (2)Ouestespressione sernpl icissima (molto usata nella prat i-cal ci dice che lirnpedenza d'ingresso del circuito di fig. 2

e pari al prodotto del guadagno in corrente del transisto-re , ~, per l'impedenza di carico, RL. Quindi il nostroproblema, in base al la (2), si risolve scegliendo oppor-

tunamente alii ~ e RL. A esempio con ~=150 e RL=3.000 ohm, si avrebbe unirnpedenza d'ingresso di

450.000 n in molte applicazioni piu che sufficiente.Qui non si incorra nellerrore di ritenere RL elevabile

a piacere, che altrimenti non vi sarebbe ragione a pro-

seguire. Severi Iirniti non consentono all'impedenza dicarico RL di superare un certo valore critico. Infatt i

- - - - - - - - - , C

Ar

' IMPEOENZA

, O 'U SC IT AIMPEOENZA'

D' INGRESSO:

~

8' _!....----------------

Fig. - Transistore come quadripolo.



aumentare RI , . significa (rnantencndo ccsunue la rcnsicncd·ll.llmCI1!i'l,;,mC Ve) dirnlnulre IITGpon;omtlm<!lllt! lacorrenre d'ernlltnre lL, e 31 dimiTIlllrc dl tdlo rorrcntcoorrtspondc un ,310 del guadagn in correntc II e un

calc d~ll" [TCqu""r.> e li raelio lu. E ' Irlgleamcnle quest»I'~ r ja 7. io " ~ a m m eu e un I; n .T i I ! o lr re 1 1 quale II Im.1lS i511Jr~

diventa inut-ilinobilo.Per fissare le idee si puc dire che con I ransistorl algermanic Tr deve c. " 1 ' ' ' dl qualche m ilfiamperc unoll mnlto SOLI" il valore d i un mi II iamperc, poiche B

I",s~i valori di IE lnrervtene ulrre al menztonar! lenome-n i auche l'inlll.\~nl-" dulcteria di I., (corrcnrc d i [uga,.Senza dubbin di gran lung~ plu indicati .sono i rran-

slsrort "I .ilkio e ,opT111Ii.Hlo i rnodcrni planari , di cuialcunl .c~".:npl"~1 ven~JI1<J ,rea.lizzal) ~pp"slt~m""L" pccssere JlnpUygl':ltl iu c i rcui n a l l a : . . . " i i ~ l , " ' : ; i l m _ e correnu, CC.Hlliri mnl tc recenti sc ~ glun ri aduiriuura a correuu 01emh lorc dlmplego nurrnale di urt microumpcre.Alla fine di QllC5tO a'rlicf \0 crterrcrno uppunto lemigllor: SOIU1.ioll.i con trensislorl planarl.FiTI 4L11abblamn trauaro del circu i IU [I i 11-1'.1, evidenrcrnerue incomplete. Nella prauca ~i prcscntera 1'1necessita d i polarizzare opportunamenre 13 h3St! deluanslstorc, orule portarlo l'I funzionar'C' nella reglcncprcvlsta, DUl l sempl ice resistenzn Rn mlJ~ata ~ <{11 "

iensicne nq;atlva eonsegulra lu scopu, M" iI circuitudl tig. 3 non C I>iil quell" di fig. 2 " I" t',laLb'a

I NGRESSO

+

Fig, 2 • Circuito fonda menta Ie a collettore

comune.

espressione anal itica dell'impedenza dingresso diventa :

~RL' RBz,=----- (3)

Auchc c \ u l non ci lntcresscra L9I1Lo il valore QUfU1tJtU-

m'o del 'espressione, rna il suo signlficato, Ri ulta in-fal ti dalla \3) "hll lill baSSI! valore til RJ i I'"l. in llucnzarcnotcvohnente l 'irnpcdenxa d'Ingresso, ['IiI esattarnerueocccrre r o n , in modo 'he R n abbia il pill al to valorcuhmlce consenthe : al Iirnite, I , , , r R n lnlinun, 1:1 (3)

si rlduce alia gi& vista (2). 1 \' a una volra fissata I: tccrrente dl ernitture 1~ e 13 rensione d'alin.1"nGlt.lon~,anche RB risulta fissata, per cui I'eliminazione dellef-fetto di RB potra essere conseguito solo tramite qualcheart ificio elettronico.Questa artificio esiste ed e estrernarnente semplice. Sitratta di far in modo che la resistenza RB 5ia vista<i~11jn.gress{J ecrr valore l.nllnlllJ, atrnenu p u r - quul d1~

rlguarda I~ t omJ?< ' J l tm le nltnrnata

Si considerl 11 ctrcuitc di fig. 4 dove in serie nlla re-~.itenza RB i t posto un ip0It'I;C() generarore di IC1]<;'.II1CG. upponiaruo che questo genemtore stn in lirado digenera re segnal i Iden tici ai segna Ii in a rr ivc all ingn~_~sodel translstore, In altre parole supponlamu ehe II ge-l1CI"~Ur"G abillil lit I>o,sibilitil dl manrencre in Punatcnslone (rispdLO rnnssa) uguale nfla tcnvionc (II >~-gnale presente in A.

-V c

0

I NGRESSO

0

V B I+ IFig. 3 . Come fig. 2, rna con polarizzazione.

E' evidente che , per quanta compete il segnale , aicapi delIa resistenza RB figurano sempre potenziali iden-

tici. Ouesto fatto puo essere espresso diversamente di-cendo che RB e vista dallingrcsso con valore resistivoinfinito; e quindi i1 suo potere shuntante c cornpleta-

mente eliminato.

I" . 1 ' " 0 1 1 lea il generatore ell segnale hleale (; dovravcni r sostl tuno con un convenlente circuiro reale : !tl

reuliua <cos. II> .herna di ng . 5. Quj Il segnale ldcurlco:, 4..iullu d'Ingresso vicne prelevuto dal l'crulttore .Ie!t ransisture 1rarnite i t condensature C c lnviato : : 1 1capu P della reslsrenza Ra, rnen tre I I I baucria illlsillayj"di 1'... lailzzazlene (t:h~ Iornivn Ia reusrcne Vn) ." ,OSti1UiI3

da un partltorc d i tenslone RL, R2. TUllO cio " I ' ' ' ! > -:)ibllt! pniche tra base e eml uo re d'un t ranalsturc n n

c> is lc lnversiune cl i rase e it segnnlc preleve 10 dal-I 'emit lure i: csattumente nronorxionalc aJ ~egn ~ Ie d ' ln-gresso.

L'artificio ha effetto solo con correnti alternate, rnaquesta non e un inconveniente poiche il problemadell'alta impedenza si presenta particolarrnente in altaIrequenza,

.r-----·VC

A

R e

'""''>, ~G

V B

IJSCITA

e

Fig. 4

611



r - - - - - - - - - - - - - ~ - - - - - - - - - v c

Fig. 5 - Circuito completo a 1 transistore.

Risolto il circuito di fig. 5 resta a considerare unaltrarichiesta pratica molto comune : e cioe Ialta impedenza

d'ingresso accompagnata da una bassa 0 addiritturabassissima Jmpedenza d 'uscita,

II sempldce circuito di fig. 5 non soddisfa a quest'ultimofattore poiche, per la relazione (2), ad unal ta impedenza

d'ingresso corrispnde un'impedenza d'uscita ~ volte

inferiore e quindi ancora relativamente alta. Si irnpie-

ga allora come carico del prirno stadio un « caricoattivo» ossia un ulteriore translstore la cui funz ione

e appunto di fornire un'uscita a bassissima impedenza ,

In fig. 6 ne e riportato uno schema c_,mpleto impie-gante due cornuni transistori SGS. IIcircuito si presta

in modo particolari Ia dove non si pretendano carat-teristiche eccezionali .in frequenza mentre e chiara-mente rispettato il fattore econornia.

Non ci rimane ora che volgere I 'attenzione sui pill

rnoderni transistori e considerare circuiti a elevate

prestazioni. Lo spazio non consente certo una trat-

tazione per esteso di tutti i casi poss ib ili , tuttavia un

significative esempio consigliato dalla nota casa arne-ricana Fairchild varra a dare un ord.ne d'idee in

tal senso.

II circuito dato in fig. 7 si presta per essere impiegatoall'ingresso di oscilloscopi e IIImolti altri usi di classe.

L'impedenza d'ingresso e elevatissima toccando valor!superiori agli 8 megahom, e anche la frequenza limite

di funzionarnento tocca vette eccezionali grazie all'im-piego di due nuovi transistori al silicio planari realiz-

zati per diffusione doppia , Si tratta di due 2N917, de-finitj come transistori da kilomegacicio. I dati pili

RI RB

R z

INGRESSO

;------------4~------------,.~----------- -2,S V

8,2kn

12kn.

INGRESSD

Impedenza d'ingresso

Impedenza d'uscita

Guadagno di tensione

Guadagno di potenzaCampo di frequenza

1,5 Mohm

500 ohm

1

30 dB

fino a 100 kHz

Fig. 6 - Circuito completo con due transi stori al germanio.

612

u SelTA

'DO,. F

. .



importanti del 2N917 che interessano il nostro circuito

sona:

2N917 -

FT = 800 MHzI,bo a ,001 microampereV,bo 30 voltB = 50 (in corrente continua)

Nclln reallzzazione pratlca va posta eurn cculata MTioscherrnaggio onde eviiare che inutilt capacita parass: tcridueanu jl rendimenrc del circulto, Non e pcsxlhlle

deflnire una Irequenza 'dl taglio per I'arn{,ll1icalOteessendn 'Iuesta funztone dell 'unpedenza dWOIl,. e d~1fa uore dl siabilit;" COIl ; dati lornttici in f i g . 7 I~Irequenza di 18~lto s • ..gglra sui t re rnegucicll.5i nntino, rra 1 altro, i valor i estrernarnente nit! delle

resistenze in serie all'emittore e al collettore del primo

stadio; la corrente d'emittore e dell'ordine di soli 1 0microampere, e un punto di lavoro cost basso e connotevole grado di stabilita termica e possibile unica-mente grazie all'impiego di tali part icolartssimi tran-sis tori planari.Anche dal punto di vista « rumore » it circuito di fig. 7consente ottime prestazioni.Per completezza si ricorda che svariata letteraturanazionale e estera ha trattato per esteso I'argomentocon proposte altrettanto svariate per un innumerevole

quantita dappl icazion]. Esistono interessanti lavori

soprattutto editi dalle societa d'oltreoceano interessatea I settore : Iavori cha, 01tre allo studio di speelull ci r-cull i per transisrcrt rradlzloual.i, sl rivolgono anch 0

all' an a l isi din tiov;· compo nell Ii sem icon d urtcri in grad"d i rlsolvere in rrtnsecamenre i! problema dell 'elevataIrnpedenza. A LE I ! rlgu art! <) sarn b en " r ien rd ar e j I t ra n -sis lore a ~[f~\lo til caJIJ,>K>FET). emrate orrnai in LlSO

corrome. In cui impedenza d1ingresso supera normal-mente i 1 0 rncgaohm.

L'argomeato fu trattato per esteso in altro notiziario;

tuttavia ricorderemo che con H FET (in Francia dettoanche Tecnetron) la giunzione dingresso si presentain interdizione, proprio come in un tuba elettronico.e quindi risolve di per se stesso iJ nostro problema.

Questo componente non e pero ancora reperibile se nonsu scala industriale , e non ci resta quindi che rivolgerci

ai circuiti prima trattati che del resto, se ben congegnati,non temono i1 confronto con il nuovo e costoso FET.

BIBLIOGRAFIA

PHILCO - Application Lab Report 622 - «TransistorA.C. Amplifiers with High Input Impedance », by I.A.

Ekiss.

PHILCO - A. L. R. 641 «A High Input ImpedanceA.C. Amplifier Utilizing The 2N1428 - 2N1429" by J ,A,

Ekiss.FAIRCHILD Fan-out 106 « Very-High-Impedance

Wideband Emitter Fol·lower »,

FAIRCHILD - Application Data APP-20/2 - «Wideband

High Input Impedance Amplifier". by P.L Beneteau

& L. Blaser.FAIRCHILD - Application Data APP36 - «The Designof Low Noise, High Input Impedance Amplifiers ». by

L. Blaser.SEMICONDUCTOR PRODUCTS, March 1959, « Transistor

AC and DC Amplifiers With High Input Impedance ". byR.D. Middlebrook & C.A. Mead.Per la teoria generale dei circuiti a collettore comunesi potra consultare qualche testo tecnico 0 scientificoche tratti la tecnologia del transistore, Come esempio

riportiamo i seguenti:R.F. Shea. «Principles of Transistor Circuits ». John

Wiley & Sons N.Y.Texas Instruments. «Transistor Circuits Design". Mc

Graw-Hilt Book Co.Umberto Pellegrini. «I transistori come elementi di

circuito ». Siderea Rorna.G. Giachino, «Circuiti con transistori - teoria e guidaper il progetto », Levrotto e Bella. Torino 1962.

+12 \I

100kil

s isn

lOOk!! .

IN 'GRESSO

, : 0 , : I2 , _ r

5 ) ' F

Fig. 7 - Amp!ificatore ad altissima impeden-

za d'ingresso e notevole larghez-

za di banda, particolarmente lndl-

cato. per I'ingresso di esellleseepi

( Fairchild).

550~Jl icc

Impedenza d'ingresso = 8,2 Mohm

lmpedenza d'uscita: dipende dalla stabllita

richiesta ( SkQ - 10pF per esempio it un

valore ottimo).

613



Molti Lettori ci scri VOllO chie-dendoci numeri arretrati.

Certi di fare cosa gradita rpubblichiamo ititali degli articoli apparsi sui numeri arretrati di

"COSTRUIRE DIVERTE» che sono ancora disponibili.

Non possiamo, per evidenti ragioni di spazio, esaurire

questa segnalazione in una sola volta; continueremopercio anche nei prossimi numeri fino a esaurirnento

dell'argomento.

II Lcttore cui interessi qualche articolo potra far-cene richiesta a m·eZZD cartolina postale, indicando in

carattere starnpatcllo, meglio aneora se scritto a mac-

Frngando

inarchivio • • •

china, il proprio esatto indirizzo e Ie copie desiderate.

Ogni copia arretrata di "COSTRUIRE DIVERTE»

fino al n. 1 - 1962 uscito in gennaio, sara addebitataal prezzo di L. 150. Le copie «Nuova Serie » verrannoinvece addebitate per lire 200 eadauna.

Le copie saranno sped ite a mezzo posta al ricevi-

men to dell'importo relativo che dovra essere versatosuI etc postale n. 8/9081 intestato alia s.r.l. S.E.T.E.B.

- via Manzoni , 35 - Casalecchio di Reno (Bologna).

Per cornodita dei Lettor i, diamo segnalazione deinumeri esauriti, on de evitare inutili perdite di tempo

per riehieste ehe non sarebbe possibile evadere.

Ecco ora l'elenco degli articoli apparsi nei primi

numeri della Rivista:

n, mese anno titoli degli articoli pili interessanti

I settembre 1959 Supereterodina tascabile a transistor}.

Radiotelefono a transistori_

2 ottobre 1959 Esaurito,

3 novembre 1959 Esaurito.

4 dicembre 1959 Esaurito.

1 gennaio 1960 Esaurito.

2 febbraio 1960 Esaurito.

3 marzo 1960 Esaurito.

4 aprile 1960 Esaurito.

5 rnaggro 1960 Esaurito.

6 giugno 1960 Esaurito.

7 luglio 1960 Esaurito.

8 agosto 1960 Esaurito.

9 settembre 1960 Esaurito.

10 ottobre 1960 Sensibilissimo misuratore di lueeAmplificatore HI-FI a 3 trans istor i.

614



n.

gennaio

11lC:SC' unno titoli degli art icoli pili interessanl i

lil/ll

to cttohre

II novembre

dicernbre

gennaio

2 febbraio

.\ msI"lO

aprile

nlaggicl

h luglio

settembre

1960

1960

1960

1961

1 9M

1 9 6 1

1% 1

1% 1

1 9M

1961

1%1

1961

Questi sono i provatransistori ,

II monoscopio tascabile.

Misuratori di campo UHF-VHF.

Questi sono i Sanyo.Oscil latore a diodo «tunnel ».

Generatore « marker» a quarzo.

Stazione rice-trasrnittente per i 144 MHz.

II solito ... insolito.

Sirena elettronica a forte potenza,Due interessanti radiotelefoni a transistori.

La mia stazione di radioamatore.Ricevitore per radiocomando.

L'utilificatore.

II trasmettitore da investigatore.Amplificatore transifi.Un perfetto ricevitore professionale.Alimentatore a bassa tensione.Costruite un televisore con noi: 1 0 SM2003 - 1" punta In

La supereterodina «gioiello ».

Un semplice « timer »,

Ricevitore FM a 3 transistori.

Amplificatore Wl.Un microfono dinamico,Un alimentatore transistorizzato molto versatile,

Costruite un televisore con noi (2' puntata).

Ricevitore monotransistore per onde medie e corte.II pan-ricevitore OC.Un ricevitore che vi rneravigliera.

Vi presentiamo ilBC603.Un semplice radiomicrofono.L'oscilloscopio per tutti.Costruite un televisore con noi (3' puntata )

Supereterodina a 7 valvole.Lo «SM19 ».

Robot elementare a transistori.I pili semplici fotorelais.

Uno stroboscopio elettronico.Costruite un televisore con noi (4" puntata).

II «Galaxian 108 ».

Termometro elettronico.Radiomicrofono FM.Ricevitore per principianti.

Ponte radio per autovetture.Costruite un televisore con noi (5' puntata).

Ricevitore « Zoom-Tr3 » ,

Convertitore-elevatore,Relay fotoelettrico ad alta sensibilita.

Trasmettitore per radiocomando.

Stazione trasmittente VHF.Costruite un televisore con noi (6' puntata).

Un microprofessionale per la gamma dei 10 m.

18W can tre valvole.La sostituzione dei transistori giapponesi.

Amplificatore «Novae »,

Vi presentiamo il ricevitore R109.Un potente trasmettitore per radiocomando.

Fischietto per i ... pesci.Un contagiri elettronico.


Generatore AT a impulsi.II « micrornax »,

Ricevitore per aerei e aviocomunicazion i.Generatore RF a cristallo.Trasmettitore telegrafico VHF.1 1 « minimicro ».


Il ricevitore « De Luxe».

Un trasmettitore interessante.Muitivibratore a emissione indiretta.

Ricevitore tascabile MF.

2 valvole «old fashion »,

Tre OC26, 5 watt Hi Fi.Costruite un televisore can noi (9' puntata).

615



Ualcolo

dei

circniti•

pi grecoUNB. BrunoNaschnben

*l.'uso comune di un circuito a p-greco e

quelio d, accopprare un trasmettitore alia di-

scesa di una antenna. In queste circostanze que-

stro circuito e quasi sempre richiesto per prov-

vedere una trasformazione di impedenza, adat-

tare cioe un circuito di impedenza piuttosto

alta a uno con impedenza piu bassa. Quando

il radioamatore non riesce a fare cio soddlsfa-

centemente si hanno disturbi causati dallo sta-

dio frnale del trasmettitore che non E o bene

sintonizzabile e non ha un carico appropriato.

Realizzando circuiti di progetto frdato, difficol-

til di questa natura si possono non incontrare,

ma con apparecchi autocostrultl 0 modifrcati efacile riscontrare un rendimento scarso a cau-

sa del valore inesatto dei componenti usati.

In frg. 1 e disegnato un tipico circuito a

p-greco. *Calcolare « C» e « L »

Per trovare j valori piu opportuni del com-ponenti un filtro a p-greco, C necessario co-noscere i seguenti dati:1) frequenza di Iavoro: 2) resistenza di in-gresso: 3) resistenza di uscita: 4) Q della

bobina.Se ilcircuito e impiegato sullo stadio finaledel trasrnettitore per accoppiarlo all'anten-na, la resistenza di ingresso risultera dun-que la resistenza anodica della valvola fina-le. Attenzione abbiamo detto « resistenzaanodica ». da non confondersi con la « resi-stenza dicarico anodico» costituita da unresistore ° da una bob ina posti nel cireuitodi placca.La resistenza di uscita quindi e l'impedenzapropria della discesa d'antenna; e la frequen.za di lavoro e la frequenza alla quale si

vuole risuoni ilfiltro ·a pi-greco, cioe quelladel trasmettitore.II « Q »,0fattore di merito, dipende da comee costruita Ia bobina, dal rapporto tra lun-ghezza e diametro di questa, e dalla spazia-tura delle spire. In sede di calcolo e diffi-

616

cile deterrninare ilfattore di merito di unabobina, comunque sappiarno che per otte-nere una bobina con elevato Q si dovra av-volgerla con. un diametro ilpitt grande pes-sibile, ridurre al rninirno 10 spessore delsupporto, e Ia sua lunghezza non dovra es-sere inferiore alta meta ne superiore al dnp-pio del diatnerro. La spessore del filo inol-h-e dovra essere ilmaggiore possjbile, com-patibilmente con la possibilita di far stare ilnurnero di spire calcolato nella lunghezzastab iiita e can spazianrra tra spira e spirainferiore al diametro del :IiIostesso. Nel caso

el i un £iltro a p-greco per trasmettitore dilet-tantistico e usuale impiegare un Q minimoel i circa l2. II oarico anodico Rl piu appro-priato per un amplifioatore in classc C(qual'e Io stadio finale di un trasmettitore )si Ipubtrovare dividendo la resistenza anodicaper 2. La resistenza anodica di una valvolasi pub ottenere dividendo la tensicne anodica

condensatored i isolamento

L t

~ . lI~rar. co C 2

1 ifig. 1



per Ia corvente anodica. Se, ad esempio, 1:J.valvola e caricata a 100 rnA can 600 V, questarisulta: 600/0 ,1 = 6 klloohrn. La meta di que·sta e dunque 3 kiloohrn. Mediante il diagram-rna di fig. 2 e 'pcsslbfle trovare in base a que-SLo valore (3 kohm ) la reattanza pill OPPGl;tu·na d i L, e del condensaiore C,. Nell'esernpio

data L, risulta dunque con una reartanza dicirca 275 ohm menrre C, di circa 255 ohm. Peresprimere i:lvalore di L, in henry sostituirerno

in questa formula i simboli con i valori checonosciamo.

L Xu= 6,28 f

Dove L e il val ore dell'induttanza in henry;

XLl la reattanza trovata (275 ohm); f la fre-quenza di lavoro espressa in cicli. Per tro-vare il valore di C, in farad usererno inveeequesta formula:

C = 6,28 f Xc ,

Dove per Xc , si intende Ia reattanza trovata

di C, (25 ohm).Per semplificare i calcoli si potra esprirne-

re L in microhenry, C in microfarad, f in

Mc/s, Con .il diagramrna di , n g . 3 troveremola reattanza che deve avere C, quindi con la

stessa formula usata per C , troveremo il

suo valore espresso in farad. In pratica

Cve C, (se ilfiltro e irnpiegato in uno sta-

dia finale di TX) saranno variabili e sara

cosi possibile una facile e perf'etta sintoniz-zazione. Si tenga comunque presente che

per impedenze di uscita relativarnente bas-se, C, rrsultera di capacita maggiore di C,.Altro fattore da non sottovalutare e Ia ten-sione di isolamento di questi condensatori:

s'e ad esempio l'amplificatore della stadio

100

~o o

:: E300:r

0

Le e t t e n z a di

200Cl (_1_ )

2n1C

2000 3000 4000 5000

TENSIONE ANODICA/2 CORrENTE ANODICA

Fig. 2 - Valori di C, e L, per un Q di

circa 12.

finale sta lavorando ill classe C, srgnifiea chela pclarizzazione e tale da permettere 10scorrere della corrente anodica pCT soltanto120·· 150" dell'eccitazione, In queste condi-zloni la tenslone aile si crea sulla placcapub raggiungere circa due volte La tensioneanodica di alimentazione: se perlanto -j usauna alimentazione eli 600 V, i1 condensatoredi Isolamento dovrebbe es ere capace eli sop-portare almena 1200 V. Guindi appropriato

e llIl condensatore da 2000 volt lavoro 0me-glio da 3000 volt lavoro, Se la modulazionee anodica e spinge la tensiona di placca dazero a 1200 V. allora i1 conden atore di isola-mente dovrebbe esser e .perlorneno adatto a

una tensione doppia a quella data, doe2400V. L'lmpedenza di alta Irequenza usual-

Fig. 3 - Valori di C, per uscita nella reo

gione di 50 Q.

70

60

SO

~40

1:r0

RE a r t a n z a oi30

-- 1:2 ( 2 ~ ' C )20

10

0

4000 5000000 3000

TENSIONE kNOCIC,~/2 CORRENTE ANODICA

mente t: di I roB: 0 piu, e deve opporsi

all'energia a radio Irequenza sviluppata. I r n -pedenze del Hpo per riccvi tori sono adattesoltanto per trasmettitori di piccola poten-za, rna in commercia fortunatamente sl tro-vane impedenze espressamente costruite perIX radiantistici (ad esernpio quclla Geloso).e nel surplus altrettanto.

AvvoIgere Ia bobina

Conoscendo l'induttanza ehe deve avere Labobina L" calcolererno il numero delle spireehe deve avere per mezzo di questa formula:

N=

VI2.7'L (3D+9L)

D'

dove Neil nurnero totale delle spire; L l'in-duttanza in microhenry: D il diametro inem; L la lunghezza in em; la bob ina logica-

617



Fig. > 1

mente e a un solo strato e il filo potra es-sere smaltato con diarnetro inferiore di po-

co a L/N.

Vogliamo sottolineare che nonostante altrivalori di C" C, e L , possano dare ugualmen-te risonanza, tuttavia soltanto quelli che

risultano daIle formule date assicurano unaadatta trasformazione di impedenza e quin-

di il rnassimo trasferimento di energia daltrasmettitore all'antenna radiante, Per eom-prendere l'imrportanza dell'adattamento diimrpedenza, sulla quale vogliamo insistere, emalta eloquente ilparagonare un trasmet-

titore a una pila, La massima utilizzazionedi energia si avra quando Ia resistenza diutilizzazione (impedenza di antenna) e ugua-Ie aIla resistenza interna della pila stessa

(carico anodico).

CIRCUITI PRATICI

Per quanto risulti idealmente possibile eo-struire filtri a p-greco che possono lavorare

su gamme diverse semplicemente adoperan-do un commutatore e una bobina con preseintermedie, db nonostante i risultati prati-ci sconsigliano di fare questo specialmentese la potenza disponibile non e mol:ta. Tut-

tavia a evitare ilfastidio di cambiare bobi-

ne ogni volta che si voglia cambiare gammadi trasmissione, l'uso di un commutatoresi pub tollerare quando ci si accontenta di

far lavorare il filtro a p-greco soltanto sudue gamme diverse. Ad esempio, 7 e 1 4 Mc/soppure 3 ,5 e 7 Me/s. Un circuito di questogenere e schematizzato in fig. 4.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:

ARIASSOCIAZIONE RADIOTECNICA ITALIANA

Segreteria Generele.

MILANO

V.le Vittorio Veneto, 12

Telefono 20.31.92

SE Z IONE ITAliANA DE llA I. A. R . U .

Eretta in Ente Morale il 10/1/50 ID. P. R . N. 3681

Con riferimento a quanto recentemente la stampa nazionale ha pubblicato in merito alIa polemicasorta tra i fratelli Judica-Cordiglia. che asseriscono di aver ricevuto immagini televisive trasmessedal satellite sovietico Lunik IV, e alcuni radioamatori, ci pregiamo inviarVi il comunicato cheVi alleghiamo, con preghiera di cortese diffusione.

COMUNICATO

Milano, 30 settembre 1963nr. 679/63

II Consiglio direttivo dell'Associazione Radiotecnica Italiana, riunitosi il 28 settembre 1963 pres sola sede sociale, ha preso in esame la richiesta di esclusione dal Sodalizio di Giambattista Judica-Cordiglia, presentata dal socio Gianfranco Sinigaglia.

Constatato che Giambattista Judica-Cordiglia risulta socio dell'Associazione Radiotecnica Italiana, anorma di Statuto, e considerate sufficienti Ie prove presentate dal richiedente per l'applicazionedell'art. 14 dello statuto medesimo, ha deciso allunanirnita di rinviare alIa prossima seduta delConsiglio ogni decisione sui provvedimenti da prendere, per dar modo ad alcuni Consiglieri assentiper ragioni di forza maggiore, di venire a conoscenza della documentazione e di esprimere il loro

parere in proposito.per il Consiglio DirettivoII Segretario Generale

(Sergio Pesce)

618



• II servizio ~ ,rotullo pertanto e Ilmltato al soli Lettorl che effettuano inserzioni nona carattere commercia Ie.Queste ultime infattl sottostanno aile nostre normali tariffe pubblicitarie.Nominativi the diano lu090 • lamentele d. parte di Lettori per Inadempienze nonseranno plu accoili.

La Rivi.ta pubblica avvi,l enche d I Lettor I eee ... ional] 0 dl .1 tri perlodid. NessuncomnlCnlO ~ "e", . . s arlc: profl)'sTone dl fo-dell;\ alia Rlvl.la, pfomesta dl ebbonamentc,elogl, salutl, sono ;nutill in questo .servlzlo,

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50.000al vlncitore del Concorso bandito da Costruire Diverte Ie cui norme Istitutlve sono qui rlportate.

1 - BANDO

E' istltuito In data 15 settambre 1963 II Concorso • Rlcevltore a transistorl per 144 MHz",Detto Concorso ha termlne aile ore 24 del 15 gennalo 196-4;a tale scopo fa fede II timbro postale dl partenza.

2 - DELLE FINALITA'

II Concorso In oggetto sl propone di premiare secondo Ie modalita specificate al punto 6 un progetto relatlvoa un ricevitore per la gamma del 144MHz In cui, oltre al normaIi componenti dei circuit! (induttanze, capa-cltA, resistenze, quarzl, ecc.l , 51 faccia uso escluslvo dl semlconduttori.

II premio posto in palio, unico e indivisibile, e stabilito in lire 50.000 (cinquantamila) da attrlbulre 81

progetto vincente indipendentemente dal numero di Collaboratorl al progetto stesso.

: s - DELLAPARTECIPAZIONE

La partecipazlone al Concorso e estesa a tutti I Lettori di Costruire Diverte e a chlunque risultl lnteresaato.Sono esclusi dal Concorso tutti i Collaboratori della Rivista Costrulre Diverte, ossta tutti coloro che In qua-lunqua veste abbiano pubblicato anche un solo articolo sotto la testata • Costrulre Dlverte ».

SI partecipa al Concorso Inviando uno 0 plu progetti rlspondentl al punto 4 dalie presanti norme, accompa-gnati da un articolo redatto in lingua italiana avente per titolo: • Rlcevltore • Ir.nliltorl per 144 MHz •.E' obbllgo dei Partecipanti inviare inoltre 1 0 schema elettrico assolutamente coerente al montagglo effettuatoa il prototipo funzionante.

Tutte Ie spese, comprese quelle postali, sono a carico dei Partecipantl.

4 - DEI REQUISITI RICHIESTI AL PROGEnO

II ricevitore deve opere-e nella gamma 144MHz.

II circulto non pub prevedere uso di alcun tipo dl tubo elettronlco, neppure per funzionl accessorie; sarannopertanto impiegati esclusivamente semiconduttori.

Non e posto alcun vincolo al circuito che potra essere semplice 0 complesso, prevedere 0 meno clrcuitiS-meter e slmili, essere alimentato a batterie eto a mezzo alimentatori da rete, do cell-rle solari, ecc.II ricevitore dovra prevedere ascolto in cuffia e /0 in altoparlante.

5 - DELLA VALUTAZIONE

La valutazione sara fatta da una Commissione giudlcatrice composta di Specialistl apposltamente convocati8 dl Tecnlcl e Responsabill della Rlvlsta.

Elementl di gludlzlo per la valutazione saranno a pari peso I seguentl:

orlginalltll e /0 accurato studio del clrculto a delle partl Implegate.

forma letteraria dell'artlcolo, dlscusslone teorlca e /0 tecnlca del progetto e del particolarl, blbllo-grafia, dotazlone accessoria (fotografie, scheml pratlcl, ecc.).

estetica del montagglo, accuratezza e solldltil dl costruzlone, cura del partlcolart.

ottima reperibilitll delle partl 0 preclsa citazlone delle fontl,

rlspondenza Integrale a tutti I requlsltl stabilitl dalla presentl norme dl Concorso.

II - DELLAPREMIAZIONE

II vincltore rlcevera a mezzo lettera raccomandata comunlcazlone del risultato e assegno clrcolare dllire S O . O O O (clnquantamila) entro e non oltre II mese di marzo 64.

AI progetto vincente sara dedlcata la copertlna dl Costrulre Diverte relatlva al fasclcolo nel quale sarlipubbllcato I'articolo legato a detto progetto.

AI vlncltore 0 a ciascuno del sottoscrittorl se II progetto vincente e opera dl pill Autorl, verranno Inviate30 cople omaggio della Rlvlsta In oggetto.

La Rlvlsta prowederll aile fotografie necessarle a corredo dell'artlcolo; al vlncltore verranno rlmborsateIe spese per Ie eventuall fotografle gill da esso esegulte e pubbllcate, per I dllegnl qualora glungano In

forma gla atta alia pubbllcazione, per Ie spese postaII relative all'invlo dell'apparecchlo e del relativomateriale letterario e documentarlatlco.

La restltuzione del prototlpl non vincenti sarA a carico della Rlvlsta.

PUNTO 1: PROROGATO ALLE ORE 24 DEL 31 GENNAIO 1964.



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