conselvano lug2013 n91

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Pini marittimi abbattuti, è di nuovo scontro La polemica pag.8 pag. 6 Con la Fiera Conselve ritrova l’ottimismo Nonostante la crisi le attività produttive e commerciali confermano l’impegno locale T utto è pronto per l’edizione 2013 della Fiera di Sant’Agostino, il più importante appuntamento dell’anno nel Consel- vano. Dal 23 agosto, con un prologo di spettacoli e musica le due sere precedenti, fino al primo settembre Conselve diventerà il polo d’attrazione per migliaia di persone e offrirà spettacoli, ricche esposizioni di commercianti, artigiani e agricoltori, e ogni genere di eventi e occasioni di divertimen- to. Il taglio del nastro il 23 agosto alle 20 con la partecipazione delle autorità, delle città gemelle di Torcy e Jaszbereny, della banda musicale “Verdi” e con la sfilata di macchine ed attrezzature agricole. Anche quest’anno da via Vittorio Emanuele un lun- go viale attraverso il Prato sarà affiancato dagli stand con i prodotti e le tipicità del territorio fino all’ingresso dell’esposizione di artigiani e commercianti, con numerosi eventi collaterali. Mercoldedì 28 il clou con la Fiera di Sant’Agostino, quando centinaia di bancarelle invaderanno il centro storico insieme a migliaia di visitatori. Ci sarà anche il mercatino “Cose d’altri tempi”. Sabato 3 settembre il gran finale con la tombola e i fuochi d’artificio. Domenica 1 il mercato agricolo a “km 0” in piazza Battisti, e la ras- segna cinofila in Prato. “L’evento è vissuto dagli espositori ed operatori economici - af- ferma il sindaco Antonio Ruzzon - con molta attesa ed altrettante aspettative accumulate in un anno di lavoro e sacrifici: un impegno imprenditoriale che continua ad essere vivo e trainante”. Come ogni anno sono attese migliaia di persone. Grandine e vento danni ingenti all’agricoltura Maltempo pag. 10 Periodico d’informazione locale. Anno XX n. 91 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it del Conselvano TRIBANO SI CONFRONTA SUI CONTI PUBBLICI Mancati trasferimenti governativi, bilancio comunale, tagli delle entra- te, difficoltà nel garantire i servizi essenziali: sono stati questi alcuni degli argomenti discussi dal sindaco e dall’am- ministrazione comunale nel corso di un incontro con la cittadinanza al quale hanno partecipato oltre 400 persone. pag. 8 PROVA NOTTURNA CON I VOLONTARI Nuova esperienza per la protezione civile di Agna che il mese scorso ha organizzato un’esercitazione a sorpresa con simulazione di terremoto e ricerca disperso. Hanno collaborato alla prova i carabinieri di Agna, la Croce Rossa Italiana sezione di Maserà di Padova e il gruppo cinofili “Gli Angeli” di Cavarzere. pag. 10 Entra in Rete con noi! www.lapiazzaweb.it il sito del giornale La rivoluzione degli enti locali tra fusioni e tagli Primo piano pagg. 4-5 EDITORIALE Ogni governo per la sua stagione di Mauro Gambin* L ’estate porta con se’ la voglia di evasione e di leggerezza. Anche noi, della reda- zione de La Piazza, abbiamo deciso di assecondare la stagione e di restare sul leg- gero con questo numero, infondo, abbiamo pensato, sotto l’ombrellone abitualmente ci si porta un “romanzetto”, la settimana enigmi- stica, al più, due pagine da sfogliare tra una pennichella e la partita a bocce. Le vacanze del resto sono questo: un solco profondo nel- la sabbia, scavato con il piede, per dividere il relax dalla vita di tutti i giorni. Basta crisi, ba- sta problemi, basta seccature e arrabbiature, le vacanze sono l’opportunità di capire come sarebbe la vita se non fosse stato inventato il lavoro, se non esistessero le incombenze e i piccoli dispiaceri di tutti i giorni e magari se non fossimo gli italiani in crisi da quasi cinque anni. Ogni tanto, comunque, occore staccare la spina... Che fortuna, dunque, avere una classe politica che fa di tutto per distrarci. Con largo anticipo su Caronte, Minosse e tutti gli anticicloni carichi di afa che arrivano dall’Ade, il governo balneare ci ha dato anti- cipazione di tutti i giochi da spiaggia che sa- ranno in voga per l’estate. Dal ping-pong tra temi etici e omofobia al boomerang con Imu e Ici, al tiro della giacca del Presidente Napo- litano fino alle barzellette sconce di Calderoli, continua a pag. 3 *[email protected] continua a pag. 14 L’Intervento ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio “N on so se quella vista in commissione sia la vecchia Lega o la Lega 2.0. So, solo, che è finito il tempo degli slogan e delle chiacchiere. A noi legislatori è richiesto di fare buone leggi, soprattutto utili, non di affermare vuoti principi come ‘prima il Veneto’. E’ finito il tempo degli slogan. La casa serve a chi non ce l’ha *consigliere regionale dell’Udc di Stefano Peraro* SPACCIO DI FABBRICA VIA DEL COMMERCIO, 12 - ROVIGO Loc. BORSEA AREA COMMERCIALE LA FATTORIA - TEL. 0425 474954 dormiflex.rovigo@dormiflex.it - www.dormiflex.it

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Conselvano lug2013 n91

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Page 1: Conselvano lug2013 n91

Pini marittimiabbattuti, è dinuovo scontro

La polemica

pag.8

pag. 6

Con la Fiera Conselveritrova l’ottimismoNonostante la crisi le attività produttivee commerciali confermano l’impegno locale

Tutto è pronto per l’edizione 2013 della Fiera di Sant’Agostino, il più importante appuntamento dell’anno nel Consel-

vano. Dal 23 agosto, con un prologo di spettacoli e musica le due sere precedenti, fino al primo settembre Conselve diventerà il polo d’attrazione per migliaia di persone e offrirà spettacoli, ricche esposizioni di commercianti, artigiani e agricoltori, e ogni genere di eventi e occasioni di divertimen-to. Il taglio del nastro il 23 agosto alle 20 con la partecipazione delle autorità, delle

città gemelle di Torcy e Jaszbereny, della banda musicale “Verdi” e con la sfilata di macchine ed attrezzature agricole. Anche quest’anno da via Vittorio Emanuele un lun-go viale attraverso il Prato sarà affiancato dagli stand con i prodotti e le tipicità del territorio fino all’ingresso dell’esposizione di artigiani e commercianti, con numerosi eventi collaterali. Mercoldedì 28 il clou con la Fiera di Sant’Agostino, quando centinaia di bancarelle invaderanno il centro storico insieme a migliaia di visitatori. Ci sarà anche

il mercatino “Cose d’altri tempi”. Sabato 3 settembre il gran finale con la tombola e i fuochi d’artificio. Domenica 1 il mercato agricolo a “km 0” in piazza Battisti, e la ras-segna cinofila in Prato. “L’evento è vissuto dagli espositori ed operatori economici - af-ferma il sindaco Antonio Ruzzon - con molta attesa ed altrettante aspettative accumulate in un anno di lavoro e sacrifici: un impegno imprenditoriale che continua ad essere vivo e trainante”. Come ogni anno sono attese migliaia di persone.

Grandine e ventodanni ingentiall’agricoltura

Maltempo

pag. 10

Periodico d’informazione locale. Anno XX n. 91 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it

del Conselvano

tribano si confrontasui conti pubblici

Mancati trasferimenti governativi, bilancio comunale, tagli delle entra-

te, difficoltà nel garantire i servizi essenziali: sono stati questi alcuni degli

argomenti discussi dal sindaco e dall’am-ministrazione comunale nel corso di un

incontro con la cittadinanza al quale hanno partecipato oltre 400 persone.

pag. 8

prova notturnacon i volontari

Nuova esperienza per la protezione civile di Agna che il mese scorso ha

organizzato un’esercitazione a sorpresa con simulazione di terremoto e ricerca

disperso. Hanno collaborato alla prova i carabinieri di Agna, la Croce Rossa Italiana

sezione di Maserà di Padova e il gruppo cinofili “Gli Angeli” di Cavarzere.

pag. 10

Entra in Rete con noi!

www.lapiazzaweb.it

il sito del giornale

La rivoluzione degli enti locali tra fusioni e tagli

Primo piano

pagg. 4-5

EDITORIALE

Ogni governo per la sua stagione di Mauro Gambin*

L’estate porta con se’ la voglia di evasione e di leggerezza. Anche noi, della reda-zione de La Piazza, abbiamo deciso di

assecondare la stagione e di restare sul leg-gero con questo numero, infondo, abbiamo pensato, sotto l’ombrellone abitualmente ci si porta un “romanzetto”, la settimana enigmi-stica, al più, due pagine da sfogliare tra una pennichella e la partita a bocce. Le vacanze del resto sono questo: un solco profondo nel-la sabbia, scavato con il piede, per dividere il relax dalla vita di tutti i giorni. Basta crisi, ba-sta problemi, basta seccature e arrabbiature, le vacanze sono l’opportunità di capire come sarebbe la vita se non fosse stato inventato il lavoro, se non esistessero le incombenze e i piccoli dispiaceri di tutti i giorni e magari se non fossimo gli italiani in crisi da quasi cinque anni. Ogni tanto, comunque, occore staccare la spina... Che fortuna, dunque, avere una classe politica che fa di tutto per distrarci.

Con largo anticipo su Caronte, Minosse e tutti gli anticicloni carichi di afa che arrivano dall’Ade, il governo balneare ci ha dato anti-cipazione di tutti i giochi da spiaggia che sa-ranno in voga per l’estate. Dal ping-pong tra temi etici e omofobia al boomerang con Imu e Ici, al tiro della giacca del Presidente Napo-litano fi no alle barzellette sconce di Calderoli,

continua a pag. 3*[email protected]

continua a pag. 14

L’Intervento

ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio

“Non so se quella vista in commissione sia la vecchia Lega o la Lega 2.0. So, solo, che è finito il tempo degli slogan e delle chiacchiere. A noi legislatori è richiesto di fare

buone leggi, soprattutto utili, non di affermare vuoti principi come ‘prima il Veneto’.

E’ finito il tempo degli slogan. La casa serve a chi non ce l’ha

*consigliere regionale dell’Udc

di Stefano Peraro*

SPACCIO DI FABBRICAVIA DEL COMMERCIO, 12 - ROVIGO Loc. BORSEA

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Page 2: Conselvano lug2013 n91

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Page 3: Conselvano lug2013 n91

Conselvano Provincia Regioneconselve, il caso

pag. 6

Attività rumorosa,i 5 Stelle attaccanola distilleria

tribano

pag. 8

Vandali distruggonole lampade dellafontana, danniper migliaia di euro

traguardi

pag. 6

Nonno Guerrino Botton a quota 106 anni

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www.lapiazzaweb.it

VeneziaPadovaRovigo Treviso

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.

Questa edizione raggiunge le zone Conselve, Tribano, Cartura, Candiana, Due Carrare, Agna, Bovolenta per un numero complessivo di 13.208 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120DIREZIONE - AMMINISTRAZIONE

e ConCessionaria di PubbliCità loCale

Padova, via Svezia 9Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054numero verde 800 [email protected]

REDAZIONE:Direttore responsabileMauro GaMbin [email protected] Jovane [email protected]

Chiuso in redazione il 30 luglio 2013Centro Stampa: rotopreSS InternatIonalloreto, vIa breCCIa (an)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

è un marchio registrato

srlEditore

universita’ e ricerca

pag. 18

Padova primeggiain Italia: è il migliore ateneo

economia

pag. 20

In cinque anni la crisi ha bruciato2,8 miliardi, benesolo l’export

archeologia

pag. 23

Dodici anni di scavi alla villa romanadi Montegrotto

EDITORIALE

Ogni governo per la sua stagione che tra l’altro racconta sempre quella in cui c’è un italiano preso per il sedere, un padano nelle veci del tedesco e un africano da

rimandare a casa, è stato tutto un susseguirsi di animazioni intervallate da giochi enigmistici: il rebus sul caso Shalabayeva, ad esempio, è ancora da decifrare, il ministro degli Interni, Angelino Alfano, centra o non c’entra? E poi ancora: dopo la condanna a 4 anni di carcere il Cavaliere sconterà la pena ai domiciliari oppure verrà affi dato ai servizi sociali? Sarà Marina Berlusconi a prendere la guida del redivivo “Forza Italia”, o sarà qualcun altro? Angelino Alfano centra o non c’entra? Sarà suffi ciente sospendere Miss Italia per sollevare il livello culturale del paese? Ancora: Mattarellum o Porcellum? Ma per carità, non mettiamo troppa carne al fuoco... fa già tanto, tanto, caldo.

Anche all’interno del Pd la colonnina di mercurio è salita rapidamente durante le ultime settimane. La data del congresso, infatti, ha preso la forma del miraggio, scomparendo e riapparendo come un’oasi nell’orizzonte reso incerto della calura del deserto. Per fortuna che anche qui gli svaghi non mancano. Gli iscritti come i vertici del partito, divisi in varie squadre (o correnti), come nei Giochi senza frontiere, hanno iniziato a confrontarsi in piccole sfi de, più che altro si tratta di giochi di pazienza o di abilità. Piace molto, ad esempio, il gioco delle “caselle”, con Matteo Renzi da posizionare, oppure il “cerca l’intruso tra i votanti delle primarie”, e il classico, ma molto divertente nella sua veste da spiaggia, “gioco della torre” anche se ormai inizia a scarseggiare il numero di quelli da buttare di sotto.

Svaghi a non fi nire...l’estate è così, porta a perder tempo, all’evasione, a divagare ... poi per fortuna viene settembre e si ritorna a fare le cose sul serio.

segue da pag. 1

di Mauro Gambin

Aumento medio dell’8%biglietto urbanoaps a 1,30 euro

Entrano in vigore le nuove tariffe del servizio di trasporto pubblico Aps Holding, adottate a seguito della delibera con la quale la Regione Veneto prescrive l’obbligo inderogabile entro il 2013, che il costo minimo del biglietto urbano raggiunga il valore di 1,30 euro. I pendolari dovranno fare i conti con un aumento medio dell’8% delle tariffe urbane, a fronte di un incre-mento dei costi dei carburanti pari al 12,6%, spiega l’azienda. Aps ha man-tenuto inalterata la tariffa del biglietto famiglia, che consente con 3 euro di viaggiare su tutta la rete urbana.

Al Palaindoor di Padovapista di atleticalavori all’euganeo

A fine agosto inizieranno i lavori per la realizzazione della pista d’atletica all’interno del palaindoor allo stadio Euganeo di Padova, pista che consentirà di ospitare gare di livello internazionale. “I lavori sono già stati messi in gara e grazie al ribasso a 780mila euro possiamo metter mano anche ad alcuni interventi all’esterno” spiega l’assessore allo Sport Umberto Zampieri.

Da un decennio a Padovadiritti umani e paceal via il progetto

Sviluppare programmi di educazione alla pace e ai diritti umani nelle scuole della città, attraverso la partecipazione attiva e responsabile dei giovani, coinvolgendoli e stimolandoli nel proporre alla città, nelle varie manifestazioni pubbliche, le loro riflessioni e soluzioni. Questi gli obiettivi della IX edizione del progetto sviluppato a Padova su “Diritti umani e pace: dalle scuo-le alla città, dalla conoscenza all’azione” che prevede percorsi didattici di approfon-dimento sui “diritti umani e pace”, divisi in quattro aree tematiche: responsabili dei propri consumi e diritto dell’acqua; pregiudi-zi e stereotipi; educazione alla pace.

I componenti ridotti a novecamera commercio

nuova giunta snella

Il Consiglio della Camera di Commercio di Padova ha varato la nuova Giunta dell’ente di piazza Insurrezione, più

snella rispetto al passato. Due donne e sei uomini, oltre al presidente, con

il difficile compito di pianificare le strategie e i progetti più utili alle

esigenze delle imprese padovane nei prossimi cinque anni. La nuova

Giunta è così composta: Fernando Zilio (Presidente); Severino Beo (Artigiana-to); Marco Calaon (Agricoltura); Ugo

Campagnaro (Cooperazione); Leonardo Antonio Cetera (Servizi alle imprese); Silvia Dell’Uomo (Commercio); Sergio Gelain (Artigianato); Cristina Marchetti (Industria); Nicola Rossi (Commercio).

Il messaggio di “Giro in giro”droga da combattere

giovani informati

Ha attraversato la provincia di Padova il terzo tour ciclistico di informazione

e prevenzione alla droga “Giro in giro 2013”. Una delegazione di ragazzi in

bicicletta ad Abano Terme, Montegrotto e Arquà Petrarca ha distribuito opuscoli

illustrativi atti ad informare i giovani sulla verità delle sostanze stupefacenti

e sulla lotta all’abuso delle droghe.

Presentata in Provinciacarta dei suoli

lavoro completato

Una dettagliata radiografia del territorio padovano per valutare l’impatto delle

scelte di pianificazione e di sviluppo. È quanto mettono a disposizione Arpav e Provincia di Padova nella “Carta dei suoli”, un complesso lavoro di analisi

iniziato nel 1996 e aggiornato con tutti gli indicatori necessari ad approfondire

la conoscenza del suolo. La pubblica-zione è stata presentata dall’assessore provinciale all’Urbanistica Mirko Patron e dal direttore di Arpav Carlo Emanuele

Pepe. Permette di avere informazioni precise sulla composizione dei suoli.

economia

pagg. 26-27

Ecobonus per sostenere il mercato immobiliare

arte

Sarmede, il paese delle fiabe, ad ottobre “Le immagini della fantasia”

pag. 30

Page 4: Conselvano lug2013 n91

4 Argomento del mese

pa.tre.ve.

Città Metropolitana. Manildo dice sì

La città Metropolitana tra Padova Venezia e Treviso può andare avanti a tutta forza ora che sulla sedia di primo cittadino di Treviso

non c’è più un leghista, ma un uomo del Pd e cioè Giovanni Manildo. Fino ad ora infatti la città Metropolitana era stata fortemente voluta dal sindaco di Venezia Giorgio Orsoni e da Flavio Zanonato ora ministro dello Sviluppo Economi-co. Dopo l’approvato decreto svuota province per i presidenti di quegli enti locali di Venezia, Padova e Treviso c’è poco da fare. Per Giovanni Manildo sindaco di Treviso la città Metropolitana è un traguardo un ente da abolire. “E’ chiaro - dice Manildo in una nota sull’argomento - che il

processo di riforma non si può fermare, abbiamo assolutamente bisogno di ridurre la spesa pubblica e realizzare risparmi nei costi fi ssi. E’ evidente che le Province non hanno reali competenze nella gestione dei servizi, i poteri sono stati trasferiti ai Comuni e quindi il processo non si può fermare. La Città metropolitana è il traguardo del processo di revisione istituzionale. Lo dico chiaramente: Treviso vuole collaborare con Padova e Venezia per la costruzione della grande città Metropolitana del Veneto”. A.A.

Fusioni, unioni di Comuni, convenzioni, accordi, referendum: in Veneto siamo nel pieno della stagione delle aggregazioni, un processo che si sta compiendo non senza polemiche e

colpi di scena, sulla spinta di necessità di bilancio ed esigenza di far quadrare i conti di fronte ai sempre più magri trasferimenti statali. Ormai il federalismo in una delle regioni chiave del Nord è decisamente passato in secondo piano, scavalcato nell’agenda delle priorità dalle scadenze imposte ai Comuni i quali più che all’autonomia pensano alla sopravvivenza, meglio se “in squa-dra” con il territorio. Luglio è stato decisamente il mese delle fusioni che ha visto protagonisti amministrazioni locali grandi e piccole pronte ad avviare il cammino che porterà ad ottenere nuove e più grandi municipalità. Alcuni amministratori non na-scondono che l’esigenza nasce soprattutto da motivazioni econo-miche e coglie al balzo la palla dei fi nanziamenti stanziati dalla Regione proprio per favorire i processi di unione. Quanti di questi poi andranno a buon fi ne sarà tutto da vedere, saranno decisivi anche i referendum, sui quali si sta lavorando per l’abolizione del quorum. Nei prossimi mesi, infatti, nei Comuni avviati verso la fusione i cittadini saranno chiamati ad esprimersi e l’orienta-mento veneto è quello di favorire le consultazioni eliminando il quorum, il tetto minimo di votanti sotto il quale la consultazione

non sarebbe valida. Un primo passo lo ha fatto la commissione Affari istituzionali del Consiglio veneto, presieduta da Costantino Toniolo (Pdl), approvando un progetto di legge che abolisce il quorum. La commissione ha modifi cato in senso estensivo la proposta iniziale della Giunta, che ipotizzava un quorum del 30 per cento degli aventi diritto al voto per le consultazioni relative a variazioni delle circoscrizioni comunali. “In questa fase di riordi-no e riorganizzazione della geografi a amministrativa territoriale meglio favorire e incentivare il più possibile i processi di fusione proposti dalle amministrazioni comunali”, hanno argomentato i consiglieri del Pd Piero Ruzzante e Franco Bonfante, incontran-do il sostegno anche di Stefano Valdegamberi di Futuro popolare e dei rappresentanti della Lega. Unica voce in dissenso il capo-gruppo del Carroccio Federico Caner, fautore della soglia minima del 30 per cento degli aventi diritto al voto. Ma la sua opinione, allineata a quella dell’assessore agli enti locali Roberto Ciambetti, è rimasta isolata anche all’interno del gruppo. Vittorino Cenci (Lega) ha ricordato che la volontà dei cittadini è già rappresenta-ta dai consigli comunali che propongono e approvano i progetti di fusione o di modifi ca dei confi ni. E Giovanni Furlanetto, sempre della Lega, ha salutato l’opzione per “zero quorum” votata dalla commissione come “il primo vero provvedimento di semplifi -

cazione approvato in tre anni e mezzo di legislatura”. Si dice perplesso Piergiorgio Cortelazzo, vicecapogruppo Pdl, preoccu-pato per la democraticità dei referendum: “Senza quorum– ha spiegato – a decidere l’esito della consultazione su una proposta di fusione comunale potranno essere anche solo tre persone. Il referendum risulterebbe valido anche se nessun cittadino si recas-se alle urne”. Preoccupazioni inutili, secondo Piero Ruzzante, visto che “la consultazione referendaria è strumento di garanzia per i contrari alla fusione, non certo per i favorevoli”. Il progetto di legge dovrà comunque passare al vaglio del Consiglio regiona-le. Se per le fusioni la strada sembra spianata sul destino delle Province la politica veneta continua ad essere divisa. La recente sentenza con cui la Consulta ha bocciato la riorganizzazione delle province ha riaperto i giochi e rimesso in discussione il ruolo di queste amministrazioni. I presidenti provinciali insistono sul fatto che i veri risparmi si fanno altrove, non tagliano o accorpando le Province, ente intermedio che esiste da ben prima delle Regioni. Ma i distinguo sono molti, dalla Lega al centrosinistra, con l’ag-giunta del confronto - scontro sulla città metropolitana Padova -Treviso - Venezia. C’è anche chi chiede che si torni subito al voto nelle province commissariate di Belluno e Vicenza.

di Alessandro Abbadir

Centrosinistra favorevole restano

i dubbi da parte di alcuni esponenti

di centrodestra

Il nodo Province: la sentenza

della Consulta riaccende gli animi e c’è chi

chiede di tornare al voto

REFERENDUM AGEVOLATISi moltiplicano in tutta la Regione

le iniziative dei Comuni interessati ad unire le forze con le Unioni, le convenzioni ma soprattutto la scelta più

radicale della fusione, dettata anzitutto da necessità economiche.

Al vaglio del Consiglio Regionale il progetto di legge sull’eliminazione

del tetto minimo di votanti perché le consultazioni siano valide Fusioni più facili con il quorum zero

Giovanni Manildo

Page 5: Conselvano lug2013 n91

5Argomento del mese

di Alessandro Abbadir

“Siamo in ritardo rispetto ad altre regioni”Convegno a Venezia Le categorie a confronto sulla Città Metropolitana

Città Metropolitana, dalle categorie arriva un invito a far presto. Questo l’esito del convegno “Venezia Metropoli: Governo e governance per la città metropolitana di Venezia” organizzato dalla Fondazione Venezia 2000 a cui hanno partecipato con gli organizzatori Marino Folin e Giuliano Segre Gianni Potti di Confi ndustria Padova, Alessandro Vardanega Confi ndustria

Treviso, Vincenzo Marinese Confi ndustria Venezia. Fernando Zilio Camera di Commercio di Padova, Mario Pozza Camera di Commercio di Treviso.

“La legge 135/2012 ha avviato un’importante processo di riordino amministrativo incentrato sul ridisegno delle provincie e l’istituzione delle città metropolitane - hanno detto gli organizzatori. Processo che coinvolge non solo l’assetto istituzionale, ma riconosce le dinamiche socio economiche di aggregazione e scomposizione territoriali, a partire da una più razionale offerta di servizi ai cittadini e alle imprese. Diventa necessario mettere al centro del riordino istituzionale e della creazione della città me-tropolitana politiche e progettualità integrate volte al contenimento del consumo di suolo, alla rigenerazione urbana, al risparmio energetico, alla effi cienza ed effi cacia del sistema dei servizi della mobilità, all’equilibrio ecologico ed ambientale”. “E’importante lavorare subito sulle autostrade digitali, aumentare la banda larga, migliorare le reti su trasporti, cultura e turismo. Sulla banda larga, ad esempio, siamo in ritardo di almeno tre anni rispetto all’Emilia - ha detto Gianni Potti -. Bisogna recuperare questo gap con una regione a noi vicina Un ritardo culturale ed un ritardo di consapevolezza, anche delle associazioni di categoria e delle stesse Camere di commercio”. Mario Pozza, vicepresidente della Camera di commercio di Treviso ha sollevato critiche “C’è da chiedersi - ha detto Pozza - chi è che fi nora ha impedito che le tre città promuovessero intese utili?”.

Fusioni più facili con il quorum zero

In provincia si moltiplicano i progetti

Comuni verso l’accorpamento Città metropolitana la sfi da di Padova Padova è una delle province che sta dimostrando maggiore entusiasmo per le

fusioni: il capoluogo sta andando a braccetto con Cadoneghe e Vigodarzere, in-tanto a Este e Ospedaletto si parla già di referendum mentre stanno muovendo

i primi passi in questa direzione anche Albignasego con Maserà e Casalserugo. Poi ci sono le Unioni che, sulla scorta dell’esperienza vincente ed effi ciente del Campo-sampierese, si stanno moltiplicando un po’ in tutto il territorio, dal Conselvano al Piovese, dal Montagnanese all’Alta Padovana. Del resto una delle prime fusioni è nata proprio qui, a Due Carrare, che ora sta esercitando una certa attrazione anche sulla vicina Battaglia. Ma la partita più grossa, quella destinata a scompaginare gli equilibri non solo in Veneto ma nell’interno Nordest, riguarda la città metropolitana. Il progetto, che aveva subito una brusca battuta di arresto l’anno scorso, è ripartito in quarta dopo le elezioni amministrative che hanno consegnato Treviso al centro-sinistra.

Ora l’asse con Venezia e Padova è più forte e Zaia si trova messo all’angolo. Il Governatore veneto prova a sparigliare: meglio la “città stato”, ma i tre sindaci non vogliono perdere altro tempo. A Padova il “reggente” Ivo Rossi, invita a rompere gli indugi e a procedere senza ulteriori esitazioni perché, di fatto, la città metropolitana è già una realtà. “Se vogliamo competere a livello globale - afferma - bisogna però attrezzarsi adeguatamente, perché non possiamo permetterci il lusso di non avere delle idee. Dovremmo riuscire a fare dei passi avanti, assumendo iniziative dirette, mirate a condividere le azioni amministrative e a realizzare un uffi cio comune, che pensi e progetti al servizio del territorio. Il tema è quello della condivisione delle strutture comuni. Penso, ad esempio, ai centri di ricerca e ai parchi scientifi ci e tecnologici, che dipendono da noi e che noi stessi possiamo semplifi care. Solo così possiamo fare passi avanti, per evitare di ritrovarci tra dieci anni a discutere come vent’anni fa: cosa che non possiamo più permetterci, perché il mondo sta cambiando molto in profondita”.

Non manca l’affondo alla Regione, accusata di aver rallentato le riforme. “Il nostro è un Paese fermo, - aggiunge Rossi - in cui le riforme avvengono lentissima-mente, anche se questo non giustifi ca l’assenza delle riforme . Ecco perché bisogna fare delle forzature, in un Paese che vive di strappi, per evitare che anche questa diventi un’occasione persa. Siamo noi, dunque, a dover fare dei passi avanti: penso, ad esempio, alla fusione delle aziende per tracciare la road-map, partendo dalle due aziende padovane e poi allargandoci a Venezia, visto che, bando alle chiacchiere, non ci sono alternative. In tutto questo c’é poi l’ostacolo della Regione, che, sulla base dell’esperienza che ho maturato direttamente tra il 1990 e il 2000, mi fa im-pressione per come si è andata via via confi gurando come ente di rappresentanza del territorio, quasi contro le città. E questo, indubbiamente, è un problema”. Zaia non la pensa così: “La PaTreVe rischia di essere l’ennesimo carrozzone inutile e dispen-dioso, l’alternativa al centralismo è fare la ‘città stato’ di Venezia. Solo attraverso una vera autonomia ai nostri territori Venezia, in quanto vera capitale del Veneto, potrà godere di un reale federalismo fi scale per aiutare lo sviluppo dei territori”.

Nicola Stievano

spalla pag 5 per padova

Da sinistra Ivo Rossi, Giovanni Manildo e Giorgio Orsoni

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6 Conselvano

Tutto è pronto per l’edizione 2013 della Fiera di Sant’Agostino, il più importan-te appuntamento dell’anno nel Con-

selvano. Dal 23 agosto, con un prologo di spettacoli e musica le due sere precedenti, fino al primo settembre Conselve diventerà il polo d’attrazione per migliaia di persone e offrirà spettacoli, ricche esposizioni di commercianti, artigiani e agricoltori, e ogni genere di eventi e occasioni di divertimen-to. Il taglio del nastro il 23 agosto alle 20 con la partecipazione delle autorità, delle città gemelle di Torcy e Jaszbereny, della banda musicale “Verdi” e con la sfilata di macchine ed attrezzature agricole. Anche quest’anno da via Vittorio Emanuele un lun-go viale attraverso il Prato sarà affiancato dagli stand con i prodotti e le tipicità del territorio fino all’ingresso dell’esposizione di artigiani e commercianti, con numerosi eventi collaterali. Mercoldedì 28 il clou con la Fiera di Sant’Agostino, quando centinaia di bancarelle invaderanno il centro storico in-sieme a migliaia di visitatori. Ci sarà anche

il mercatino “Cose d’altri tempi”. Sabato 3 settembre il gran finale con la tombola e i fuochi d’artificio. Domenica 1 il mercato agricolo a “km 0” in piazza Battisti, e la rassegna cinofila in Prato. “L’evento è vis-suto dagli espositori ed operatori economici - afferma il sindaco Antonio Ruzzon - con molta attesa ed altrettante aspettative accu-mulate in un anno di lavoro e sacrifici: un impegno imprenditoriale che continua ad essere vivo e trainante”. Come ogni anno sono attese migliaia di persone soprattutto

il giorno della Fiera , quando oltre trecento bancarelle invaderanno le piazze e le vie principali e saranno aperte tutte le esposi-zioni e gli stand. Intenso come sempre il lavoro della Pro Loco, del Comune e delle associazioni di categoria (Ascom, Upa, Cna, Coldiretti, Cia, Confagricoltura) che, insieme alla Camera di Commercio, allestiscono “Cit-tà di Conselve in mostra”, che porta in sce-na le eccellenze del territorio. Una vetrina di richiamo per il “made in Conselve” in tutte le sue declinazioni.

Attività produttive, agricoltura, artigianato e commercio puntano sul “made in Conselve”

Conselve Il taglio del nastro il 23 agosto, dieci giorni densi di iniziative

Fiera, vetrina d’eccellenza

La cerimonia di inaugurazione dell’edizione 2012 della Fiera

A tornare sul caso distilleria che da anni infiamma non solo gli animi ma anche il dibattito politico conselvano è Luca

Martinello, capogruppo del “Movimento 5 Stelle” il quale, dopo aver consultato i dati delle misurazioni Arpav dell’anno scorso, solleva nuovamente il problema del rumore che, insieme agli odori acri, è spesso fonte di proteste da parte dei residenti, in parti-colare nel periodo estivo quando le finestre di casa sono aperte. Martinello richiama i rapporti di prova fonometrica dell’Arpav che confermano le conclusioni delle indagini del 2009.

“Emerge che il maggior contributo al rumore ambientale - spiega il consigliere di opposiuzione - sia dato dall’attività della ditta Bonollo. Ciononostante l’azienda non ha attuato interventi di bonifica acustica per rispettare i limiti, come era stato indicato anche nel documento di valutazione di im-patto acustico, datato aprile 2008. In poche parole continua a mantenere la propria li-nea di comportamento elusivo delle regole. L’Arpav ha confermato anche che l’impatto del rumore del traffico lungo la provinciale Conselvana non contribuisce allo sforamen-to dei limiti, né di giorno né tantomeno di notte. Questa mancanza pone un grave pre-giudizio sia sull’affidabilità, sia sulla imme-ritata fiducia che ancora l’amministrazione comunale concede alla Bonollo”.

L’azienda dal canto suo replica affer-mando che i limiti sono sempre rispettati tranne qualche lieve scostamento. Inoltre aggiunge che di recente ha aggiornato il

piano di risanamento acustico presentato lo scorso inverno. Le verifiche dell’Arpav risalgono alla fine dello scorso settembre, afferma l’azienda in una nota, e “l’esito ha evidenziato che in orario diurno i livelli di immissione acustica sono sempre inferiori ai limiti imposti dal piano comunale di classifi-cazione acustica, mentre in orario notturno si è verificato qualche lieve sforamento, al massimo di 1 decibel.

Per fare un esempio di emissione acu-stica, dei sussurri avvertiti ad un metro di distanza misurano 30 decibel”. La Bonollo ricorda di aver depositato ancora il 6 dicem-bre scorso un piano di risanamento, che prevede un ulteriore riduzione dei rumori “in prossimità delle sorgenti maggiormente disturbanti in modo da consentire il rispetto dei valori limite di immissione notturni. Alla luce delle modifiche richieste dal Comune lo scorso 21 giugno abbiamo presentato una versione aggiornata, ora al vaglio delle au-torità”, conclude l’azienda.

DISTIllERIA, E’ POlEMICA SuI RuMORI

Ha battuto ogni record di longevità, festa grande per Guerrino

Botton che ha spento ben 106 candeline. Il “super nonno” del Conselvano ha raggiunto l’invidiabile tra-guardo in discreta forma, circondato dall’affetto dei figli e di tutta la famiglia. In casa Botton tutti si sono mobilitati per celebrare come si deve il record. Alla messa celebrata dall’arciprete mons. Luciano Danese hanno partecipato diversi amici sacerdoti, insieme ai parenti, ai vicini di casa e degli amici con alcuni sindaci del Conselvano. Dopo la celebrazione i pronipoti insieme agli altri bambini hanno lanciato una cinquantina di palloncini colorati con la foto di nonno Guerrino. In segno di ricordo la comunità ha donato alla famiglia una targa mentre per festeggiare alla grande la serata si è conclusa addirittura con i fuochi d’artificio donati dal Patronato Canossiano. Classe 1907, contadino per una vita, trascorsa per metà esatta, 53 anni, a Bovolenta e per metà a Conselve, Guerrino “Nino” Botton è seguito con affetto dai tre figli Luigi, Clara e Marina. E’ il figlio Luigi, infermiere in pensione, a prendersi cura del padre, tutti i giorni. Nonostante la veneranda età e qualche inevitabile acciacco che gli impedisce di muoversi ha conservato la presenza di spirito ed il gusto per la battuta. “Si ricorda le filastrocche di una volta - raccontano i figli - e qualche volta le recita ancora. Nonostante gli anni si facciano sentire ha conservato tutta la sua simpatia. Papà ricorda benissimo gli anni della guerra, quando lavorò in infermeria tra la sofferenza della gente, conquistandosi “sul campo” il diploma di infermiere che conserva gelosamente. Alla gente che ci chiede il “segreto” della sua longevità rispondiamo con due parole: tanto amore. Abbiamo ricevuto un grande dono, siamo una famiglia fortunata”.

il record

Festa grande nella sua abitazione di Conselve per il compleannononno guerrino botton a Quota 106

Guerrino Botton circondato dai familiari

di Nicola Stievano

La distilleria Bonollo

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Mancati trasferimenti governativi, bilancio comunale, tagli delle entrate, difficoltà nel garantire i servizi essenziali: sono stati

questi alcuni degli argomenti discussi dal sindaco e dall’amministrazione comunale nel corso di un in-contro con la cittadinanza promosso recentemente. Oltre quattrocento persone hanno deciso di accoglie-re l’invito del sindaco e nella sala di via Deledda hanno mostrato grande interesse nel conoscere tutte le spese principali del comune, i trasferimenti statali degli ultimi anni e la tragica situazione dell’anno in corso che vede i trasferimenti statali, da gennaio a luglio, quasi totalmente annullati. Per ultimo il sindaco ha informato la cittadinanza sulla difficile situazione delle obbligazioni Cosecon, relative alla vendita di Trasporti Ecologici. Nell’occasione è stata ripercorsa tutta la vicenda, che ha visto gli ex am-ministratori di Tribano (qualcuno presente in sala) in-vestire oltre due milioni di euro, di risorse comunali, in una società oramai fallita, anche se Tribano farà quanto possibile per ritornare in possesso dei soldi in-vestiti. Successivamente l’assessore Denis Berto ha elencato nel dettaglio i numerosi tagli che l’ammini-strazione ha effettuato durante questi quattro anni, e ripetuti applausi del pubblico hanno accompagnato l’elenco dei tagli a sprechi e inefficienze per quasi 300 mila euro l’anno. Su tutto i risparmi sul perso-nale per oltre 100 mila euro l’anno e sugli appalti dei servizi comunali, rivisti tutti, per ultimo l’ottimo risultato sulla bolletta energetica, che grazie alle nuove caldaie per il plesso scolastico e alla nuova illuminazione a Led, vede un risparmio per le casse comunali di oltre 50 mila euro annui. “E’ stato un lavoro silenzioso ma intenso- ha detto Berto- che ha visto premiare lo sforzo della nuova amministra-zione con risultati per il bilancio oltre ad ogni rosee previsione. Quando abbiamo iniziato la revisione dei

Assemblea pubblica L’assessore Berto soddisfatto per la risposta e l’attenzione del pubblico

Conti pubblici e trasparenza

Uno scorciodella saladurantel’assembleaindettadagli amministra-tori di Tribano

Gli amministratori incontrano i cittadiniper discutere dello stato delle risorsecomunali, di risparmio e delle iniziativeper continuare a garantire i servizi

Tribano

L’abbattimento dei quattro pini marittimi in centro a Tribano, due accanto al Parco della Rimebranza e due di fronte alla pasticceria, ha

alimentato nelle settimane scorse altre polemiche tra amministrazione e minoranza. Il sindaco ha spie-gato che il taglio è stato necessario e non voluto, perché una volta fresate le radici che avevano alzato tutto il marciapiede (e provocato anche la caduta di un anziano) non si poteva far altro. Ben diversa

l’opinione del consigliere di opposizione Massimo Cavazzana, del gruppo “Noi+Voi”, che ha detto: “In questo modo se ne va l’ultimo pezzo di storia legato alla piazza originaria. Nessuno si attendeva il loro definitivo taglio. Contattando l’ufficio tecnico per avere informazioni abbiamo appreso che l’ab-battimento è stato disposto per motivi di sicurezza. Ci attendiamo la loro sostituzione e il ripristino di questo angolo di piazza. Abbiamo chiesto inoltre di

valutare il mantenimento degli alberi di fronte alla biblioteca, in condizioni più stabili. Tutti sanno che gli alberi in questione sono stati oggetto di uno stu-dio approfondito con l’ausilio della sovraintendenza dei beni architettonici in occasione della riqualifica-zione urbanistica del centro storico che ne stabilì la valenza storica e paesaggistica”. A Cavazzana replica l’assessore Denis Berto, confermando che verranno piantati dei nuovi alberi.

polemica Per il sindaco non si poteva fare diversamente, dall’opposizione le critiche di Cavazzanaabbattuti due pini marittimi pericolosi in centro a tribano

C.L. Uno dei due alberi abbattuti in centro

costi mai avremmo pensato di ottenere un risultato così eclatante in cosi poco tempo”. Gli amministra-tori hanno sottolineato che le aree di risparmio sono state esaurite per cui ora il lavoro risulta ancora più complicato. Nonostante ciò si è cercato di assicurare massimo sostegno ai settori giovanili, allo sport, alla scuola e agli anziani. Da definire invece tutti gli altri settori. Per questo tutta la cittadinanza è stata invita-ta a presentare idee e proposte al comune inviando una mail o facendo visita di persona negli uffici co-munali del sindaco. “Le notizie che dovevamo dare alla cittadinanza non erano certo delle migliori- spie-ga l’assessore Berto- e all’inizio eravamo anche un po’ preoccupati, invece la reazione del pubblico in sala è stata meravigliosa, abbiamo sentito tutto il

calore ed il sostegno dei nostri cittadini, soprattutto di quelli operosi che chiedono di sapere come viene gestita la cosa pubblica. Tanti gli applausi e i segnali incoraggianti che ci hanno caricato e motivato per continuare in questo momento difficile, soprattutto alla fine durante il dibattito con la cittadinanza, che ha visto molti interventi, domande e consigli”. Nella stessa serata il sindaco ha annunciato che a breve partiranno a Tribano i lavori per l’ammodernamento delle luci del centro e delle frazioni di Olmo e San Luca per un totale di 150 mila euro: si tratta di luci a led, con un intervento finanziato dalla Regione Veneto. Con questo intervento, Tribano, si pone fra i comuni con la percentuale maggiore di lampioni a led della Provincia.

Amara sorpresa a Tribano quando i tecnici hanno riscontrato che nel corso della notte persone ignote avevano fatto ingenti danni sulle lampade e le attrezzature della fontana pubblica in

centro paese. I danni ammontano a circa 3 mila euro. Un esborso inaspettato, causato da male educazione, che in tempi di crisi come questi obbliga il comune a dirottare fondi pubblici che potrebbero invece servire per le persone. “Chiedo a questi signori che hanno danneggiato la cosa pubblica, un momento di riflessione- ha detto l’assessore Berto- i soldi spesi per ripristinare la fontana potevano es-sere utilizzati per cose ben più utili. Sanno questi signori che questi soldi potevano essere libri per le scuole, assegni di cura per anziani bisognosi, o molto altro per chi in questo momento e in difficoltà? Pensate e riflettete, non avete rotto delle semplici lampade ma ave-te privato chi ha bisogno di un aiuto, sprecando soldi di tutti”. L’in-vito poi è rivolto a chi ha visto qualcosa e può segnalare in comune per poter recuperare i soldi spesi. A breve partiranno invece i lavori per un secondo stralcio di ammodernamento dell’impianto luci del centro e delle frazioni di Ollmo e San Luca. L’appalto, di 150 mila euro, prevede la sostituzione dei vecchi lampioni con nuovi lampade a led. I lavori saranno quasi interamente finanziati a fondo perduto dalla Regione Veneto, grazie ad uno specifico bando di gara, che ha visto il comune di Tribano fra i maggiori beneficiari. “Abbiamo creduto fin da subito in questa nuova tecnologia che permette di risparmiare sui consumi elettrici fino al 70 % - spiega l’assessore Denis Berto -. Le vecchie lampade da 250 watt saranno sostituite con nuove a led da 60 watt e il calcolo sul riparto è subito fatto. Cal-coliamo che con questo intervento la bolletta energetica sarà di circa 20 mila euro l’ anno che sommati ai precedenti interventi porterà un risparmio per le casse del comune di circa 50 mila euro l’anno. Un ringraziamento va alla regione veneto che molto sta facendo per l innovazione, destinando importanti risorse”.

il caso

“Denaro sottratto ad altri utili interventi”vandali in azione a tribanodanni ingenti alla fontana

Una delle lampade della fontana distrutte

di Cristina lazzarin

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10 BUONE REGOLE DA RICORDARE

1 Applica i prodotti solari fin dal mattino, prima di uscire.2 La prima volta, accontentati di una mezz’ora di esposizione.3 Quando la pelle inizia ad abbronzarsi, puoi aumentare l’esposizione al sole ma continua a proteggerti con filtri adeguati.4 Non prendere il sole nelle ore centrali della giornata.5 Non esporre i bambini al sole diretto, soprattutto dalle 12 alle 16.6 Proteggi i bambini con una maglietta bianca asciutta, cappellino ed occhiali7 Riapplica frequentemente il prodotto, specie dopo i bagni.8 Durante passeggiate, giochi in spiaggia, quando è un po’ nuvoloso e in montagna, il rischio di scottatura è comunque alto.9 Bevi molta acqua.10 La sera, dopo la doccia, applica un dopo sole lenitivo e restituivo: la pelle ha bisogno di rilassarsi.

I FOTOTIPIL’individuazione del fototipo è il primo passo necessario per scegliere la protezione solare giusta.Fototipo I Capelli rossi, occhi chiari, lentiggini, carnagione chiara-lattiginosa. Non si abbronza mai e necessita sempre della massima protezione (SPF>30).Fototipo II Capelli biondi, occhi chiari, carnagione chiara. Si abbronza con difficoltà ed è spesso soggetta a scottature (SPF>30 nelle prime esposizioni).Fototipo III Capelli biondi o castani, occhi marroni o chiari, carnagione chiara o moderatamente scura. Si abbronza gra-dualmente e può scottarsi (SPF>20 nelle prime esposizioni).Fototipo IV Capelli castano scuri, occhi scuri, carnagione scura. Si Abbronza con facilità e si scotta di rado (SPF>15 nelle Prime esposizioni).Fototipo V Capelli bruni, occhi scuri, carnagione scura oliva-stra. Si scotta molto raramente e si abbronza intensamente intempi rapidi (SPF>10 nelle prime esposizioni).Fototipo VICapelli neri, occhi neri,carnagione nera. Non si scotta mai.

CHI. Il fototipo contaVelocità e qualità dell’abbronzatura o la tendenza a scottarci dipendono dal nostro fototipo, legato al colore di occhi e ca-pelli e al tipo di carnagione. Se hai pelle lattea, capelli biondi o rossi e occhi chiari dovresti prendere particolari precauzioni.

QUANDO E QUANTO.I tempi della tintarella È importante essere prudenti soprattutto quando la pelle non è ancora abituata al sole. Nei primi 2 giorni d’esposizione intensa usa una fotoprotezione alta e passa a una più bassa poco a poco. In ogni caso non prendere il sole nelle “ore calde”, tra le 11 e le 15.

DOVE. Paese che vai... L’SPF giusto dipende anche dalla tua meta: le caratteristiche climatiche e di ventilazione del luogo incidono sul livello di rischio. In alta montagna e ai tropici è necessario proteggersi con più attenzione. Ma anche in città non tralasciare di usare solari adeguati al tuo fototipo.

COME. Che tipo di vacanziero sei?Il tuo bisogno di protezione è legato al tuo stile di vacanza. Se vai in barca a vela, fai frequenti bagni in mare o lunghe escursioni in montagna, scegli un indice di protezione alto. Se invece ti rilassi sotto l’ombrellone o al fresco di un parco, puoi concederti solari con proprietà schermate minore.

Protezione solarecosa fare:• riapplicare sempre l’antisolare dopo il bagno anche se siutilizza un prodotto waterproof• utilizzare sempre un prodotto doposole per lenire e reidratare la pelle• proteggere gli occhi con occhiali da sole e usare il cappello

cosa non fare:• utilizzare profumi o deodoranti prima dell’esposizione• usare prodotti abbronzanti i primi giorni di esposizione o sulla pelle chiara• esporsi senza l’adeguata protezione delle zone sensibili (contor-no occhi, labbra, cicatrici recenti, etc.) e la pelle con couperose.

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10 Conselvano

Una forte grandinata ha messo in gi-nocchio l’agricoltura di buona parte del conselvano, da Conselve ad Agna

passando per Arre, Terrassa e Candiana. Le colture hanno subito danni gravissimi e per certi tipi di coltivazione, il raccolto è comple-tamente compromesso. Infatti, oltre al forte vento e all’enorme quantità di acqua caduta in poco tempo, c’è stata una grandinata di circa venti minuti che ha distrutto colture e danneggiato diverse auto in sosta, soprat-tutto ad Arre.

Ad una prima stima sono oltre 200 gli ettari tra vigneti e coltivazioni agricole gravemente danneggiati dalla grandine. Di

questi almeno 120 con perdite del 100 per cento, soprattutto per i vigneti. Tra i filari dei vigneti Doc compromessi per ben due stagioni, questa e la prossima, il presidente della Conselve Vigneti e Cantine Nicola Zag-gia ha accompagnato Clodovaldo Ruffato, presidente del Consiglio regionale veneto, spiegando di aspettarsi per quest’anno un deciso calo della produzione. Ad Arre grossi chicchi di grandine hanno danneggiato di-verse automobili lungo le strade ma anche rotto vetri delle controfinestre, scrostato l’in-tonaco dai muri delle abitazioni, perforato le tapparelle e danneggiato le unità esterne di alcuni condizionatori. Un po’ ovunque alla-

gamenti e disagi per la popolazione. Ad Agna non sono mancate le polemi-

che. Qui le zone più colpite sono state via Aldo Moro con oltre venti cm di acqua sulla strada e nei garage dei residenti e via Papa Giovanni XXIII. Qui residenti di un condomi-nio allagato hanno polemizzato sul ritardo dell’intervento della locale protezione civile e si sono lamentati per il fondo stradale che è più alto del condominio e quindi canalizza l’acqua piovana verso le loro proprietà. “Le proteste – spiega l’assessore alla protezio-ne civile e volontariato Gianluca Piva - nei confronti del gruppo di protezione civile per un ritardo nell’intervento nel quartiere, sono

giustificate. Il ritardo c’è stato e queste fa-miglie avevano ragione. Purtroppo per un disguido nella fase di comunicazione, al coordinatore Roberto Forin la chiamata è arrivata inesatta, tramite terze persone che hanno fornito un indirizzo errato. In segui-to – continua Piva - a fronte di un giro di perlustrazione eseguito dal sottoscritto fin-ché la squadra dei volontari era impegnata

ancora sotto la pioggia nel quartiere Aldo Moro, sono passato in via Papa Giovanni e ho trovato il condominio furente per il nostro mancato intervento. Purtroppo i toni si sono accesi e qualche parola grossa è volata da parte di queste famiglie, ma in emergenza si deve essere comprensivi. Che gli animi siano caldi e esagitati durante il temporale e con l’acqua che entra in casa é fisiologico e comprensibile, che voli qualche parola in più nei confronti dei volontari in quei momenti concitati può capitare e noi siamo preparati anche a questo con i corsi di psicologia in emergenza, l’importante è non sfociare nel-la maleducazione e insulti.

Ad Agna scoppia la polemica in un condominio

Maltempo Agricoltura in ginocchio tra Conselve, Arre, Candiana e Terrassa

Grandinata disastrosaUn campo di mais completamente distrutto dalla grandine

Nuova esperienza per la protezione civile di Agna che il mese scorso ha organizzato un’esercitazione a sorpresa con simulazione di terremoto e ricerca disperso. Hanno

collaborato i carabinieri di Agna, la Croce Rossa Italiana sezione di Maserà di Padova e il gruppo cinofili “Gli Angeli” di Cavarzere.

L’allerta è stata data dal comandante della locale stazione dei carabinieri Giovanni Patisso, informando li che a seguito di un sisma vi erano alcuni dispersi da ricercare. E’ stato così attivato un C.O.C. (Centro Operativo Comunale) con l’allestimento della tenda da campo, il montaggio della torre faro e dell’info-point coordinato dall’assessore alla protezione civile Gianluca Piva e dai responsabili Roberto Forin e Pierluigi Cavallaro. In seguito sono state create le squadre condotte dai capo squadra Ferdi-

nando Nolo Ferdinando, Francesco Moscardo e Roberto Forin, supportati dai cinofili e dalla Croce Rossa con avvio della ricerca dispersi nelle zone segnalate di via Mure, via Campagnon e di via Pietra. “Particolare attenzione è stata rivolta agli aspetti le-gati alla sicurezza e al corretto utilizzo dei DPI per la protezione individuale – spiega l’assessore alla protezione civile Gianluca Piva – seguendo l’approccio BBS, ossia il tipo di comportamento dei volontari nelle emergenze”. C.L.

esercitazione notturnacon la protezione civile

Agna

di Cristina lazzarin

Almeno duecentogli ettari colpiti,compromessala vendemmianelle zone di pregio

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Il complesso Monselice Uno inizia la sua at-tività. E lo fa con un “ospite d’eccezione”: cinque anni dopo la querelle amministrativa

che bloccò i lavori, all’interno dello stabile di via Colombo ci sono gli uffici della nuova sede del Centro Veneto Servizi. Con tanto di insegna enorme ben visibile dalla strada statale si inter-seca con le direzioni Padova e Rovigo. Il Cvs ha acquisito una torre e tre piani più quello inter-rato, per un totale di circa 3 mila metri quadri. È in corso anche la sistemazione del giardino esterno, per dare il massimo decoro alla nuova sede. Intanto continua la ricerca per trovare acuirenti per il resto del complesso “Saturno”.

La dirigenza di Monselice Uno sta trattan-do direttamente per lo spazio al pianterreno, destinato a ospitare un supermercato. Mentre i rimanenti spazi sono ancora disponibili, in pri-mis tutta la torre B, quella leggermente più ar-retrata rispetto a via Colombo: tre piani da 800 metri quadri ciascuno. Tra le trattative in corso ci sono negozi e studi di professionisti anche se

non è escluso che possano trovare una colloca-zione anche altri servizi come ad esempio una palestra. Lo stato attuale della struttura si può vedere anche sul sito www.monseliceuno.eu. Quanto ai lavori di sistemazione, tutte le parti comuni saranno ultimate per ottenere l’agibilità della sede del Cvs. Per gli altri spazi, il prelimi-nare già concluso prevede un anno di tempo per la consegna. L’accordo tra Monselice Uno e Comune prevede che il privato realizzi una palazzina di tre piani per il Comune.

Restando in tema Cvs, il presidente uscen-te Giuseppe Mossa è stato confermato presi-dente. L’ex sindaco di Montagnana ha ottenuto l’unanimità dei voti dei presenti, pari al 70 per cento dei 59 Comuni serviti (49 padovani a cui si sono aggiunti 10 del Basso vicentino). “Un risultato dovuto sopratutto – afferma Mossa - al buon lavoro degli ultimi tre anni e ai risultati del relativo bilancio. I voti concordi provenienti da Comuni dalla diversa colorazione politica sta a dimostrarlo”.

CvS PRENDE CASA A MONSElICE uNO

E.M.

Il complesso Monselice Uno ora ospita il Centro Veneto Servizi

I lavori per il nuovo ospedale proseguono a spron battuto. Incredibile ma vero in un periodo in cui si parla di fallimenti delle

aziende e di mancati pagamenti. Tendenza al contrario quindi per il cantiere di Schia-vonia dove sta sorgendo il polo ospedaliero unico della bassa. Una struttura pronta per due terzi: il 70 per cento dei lavori sono fat-ti, ovvero il 50 per cento degli investimenti economici, in linea con il cronoprogramma dei lavori. Se tutto andrà come previsto, il trasferimento nella nuova sede ospedaliera dovrebbe cominciare entro il primo semestre del 2014. Un passaggio storico e neanche così lontano se consideriamo che si tratta di attendere solo qualche mese. Ma veniamo all’avanzamento dei lavori. È già stata pre-disposta l’area che sarà adibita a punto di decollo e atterraggio per l’elisoccorso, ed a buon punto l’innalzamento del terreno adia-cente i fabbricati, voluto per evitare il rischio di allagamenti. Nel corpo principale sono già state completate le strutture in calcestruzzo armato ed è terminata la posa in opera del-

la carpenteria metallica. Tra una decina di giorni comincerà il processo di stesura delle lamine sulla caratteristica copertura a onde dell’ospedale, quella disegnata dall’archi-tetto francese Aymeric Zublena: si tratta di lamine di 150 metri che verranno posate

e “profilate” con una strumentazione all’a-

vanguardia, guidata attraverso un joystick da un professionista tedesco.

All’interno sono già stati installati gli impianti e i condotti per i gas medicali, che raggiungono quelle che saranno le future stanze di degenza. Lungo tutto il perime-tro interno sono state sistemate le pareti in cartongesso, mentre per l’involucro esterno a breve arriveranno le pareti prefabbricate in cotto, vetro e lamiera verniciata. Partico-larmente suggestiva è la “hall” del nuovo ospedale, uno spazio di 2.500 metri quadri coperto da un sistema di tubolari bianchi, che a loro volta sosterranno un tetto in vetro che darà ampia illuminazione all’ingresso dell’ospedale. Un dettaglio da sottolineare assolutamente: per la costruzione delle varie opere, sono stati infatti autorizzati 95 subappalti, dei quali 62 che riguardano società con sede in Veneto. Dei 220 operai che in questo momento stanno lavorando, 85 sono dipendenti di società con sede in Veneto.

La struttura è ormai pronta per due terzifra meno di un anno al via il trasferimento

Sanità Proseguono a pieno ritmo i lavori nel cantiere di Schiavonia

Ospedale, avanti tuttaColpo di scena nel panorama politico

monselicense. La giunta dell’ammini-strazione guidata dal sindaco France-

sco Lunghi, è cresciuta di due unità. Una scelta che per certi versi può suonare “par-ticolare” visto che manca meno di un anno alle prossime elezioni. Ma è pur vero che di tempo ne è passato da quando la giunta di Monselice ha avuto due defezioni importanti firmate Udc. Paolo Targa e Alberto Negrello, il primo defenestrato mentre il secondo ha lasciato di sua volontà.

Le deleghe in capo al primo cittadino probabilmente erano diventate troppo complesse da gestire tutte insieme e Lunghi ha preferito individuare due persone in grado di dargli una mano. Si tratta di Andrea Basso, già consigliere del Pdl (al quale dovrebbe subentrare in consiglio Stefano Bertazzo), e di Mariagrazia Canazza, alla sua prima esperienza politica. Un giovane e una donna che metteranno le proprie competenze a servizio dell’amministrazione.

Una scelta che, al di là delle competenze personali, è anche un segnale nei confronti dei giovani e delle quote rosa che ora hanno un rappresentante in giunta. Basso, 31 anni, fresco di tirocinio in uno studio legale dopo la laurea in giurisprudenza, avrà il compito non facile di gestire artigianato, commercio, industria, agricoltura e sportello unico attività produttive. Un compito veramente impegnativo, visto il periodo economico estremamente difficile e la mancanza di risorse.

Per Canazza invece, coordinatrice del sociale nel Centro Servizi Anziani di Monseli-ce, sarà la prima esperienza in politica. A lei sono andate le deleghe alle pari opportunità e alle politiche della famiglia e della terza età. La motivazione è data dalla professiona-lità che il neo assessore Canazza ha dimostrato nello svolgere il suo lavoro a contatto con persone in difficoltà e bisognose di aiuto.

rimpasto

Rimpiazziati gli assessori dimissionari Targa e Negrellobasso e canazza volti nuovi in giunta

E.M.

Andrea Basso

di Emanuele Masiero

13Sguardo alla Bassapadovana

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segue da pag. 1Mi riferisco

ai due progetti di legge d’iniziativa del gruppo consi-gliare della Lega (pdl n. 62 e pdl n. 66) approvati in commissione, con il solo voto favorevole del Carroccio. Pd, Udc, gruppo misto e Bortolussi hanno votato contro. I due progetti di legge, presentati nel 2010, ad inizio legislatu-ra, rientrano nel pacchetto leghista dei sei provvedimenti che introducono criteri di precedenza per i veneti nell’accesso a servizi o provvidenze pubbliche. In parti-colare il progetto di legge 62 prevede la precedenza assoluta per la domanda per l’accesso agli interventi a favore della pri-ma casa (bandi regionali per l’acquisto, la costruzione o il recupero della prima casa di abitazione) mentre Il progetto di legge 66 vincola l’accesso alle gradua-torie per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, bene: per entrambi è previsto che a beneficiarne si-ano solamente a quei cittadini che abbia-no la residenza o svolgano la loro attività lavorativa in Veneto ininterrottamente da almeno 15 anni.

Per la Lega le direttive europee le sentenze delle Corte Costituzionale che si sono già espresse, dichiarando l’illegit-timità di questi provvedimenti perché in contrasto con il principio di uguaglianza stabilito dall’art. 3 della Costituzione, non esistono e ne’ gli esponenti del Carroccio dimostrano di tenere in consi-derazione la mobilità dei cittadini e dei lavoratori anche veneti, per cui se per pe-riodo di tempo un cittadino veneto da più generazioni ha una occasione di lavoro o si trova ad abitare in un’altra regione o all’estero finirebbe per perdere il diritto all’abitazione. Alla faccia della necessità per molti giovani di farsi una esperienza lavorativa e formativa all’estero! La Lega dovrebbe spiegarmi perché un cittadino Veneto che risiede da 15 anni e 1 giorno ha precedenza assoluta rispetto a chi, cittadino veneto, risiede invece da 14 anni e 11 mesi e magari è in mobilità, oppure con 3 figli a carico, oppure nel nu-cleo famigliare ha la presenza di persone con disabilità. Mi auguro che quando i due provvedimenti arriveranno all’esame dell’aula consiliare prevalgano le ragioni di buon senso e i principi di coerenza e di utilità che dovrebbero guidare il lavoro dei legislatori. Invece di creare discrimi-nazione tra i cittadini, l’unica cosa che possiamo fare è un vero programma di edilizia residenziale e il recupero di tutto il patrimonio edilizio fatiscente o dismesso per garantire un alloggio a chi non ce l’ha o per chi l’ha perso”.

*consigliere regionale dell’Udc

L’Intervento

di Stefano Peraro*

E’ finito il tempo degli slogan. La casa serve

a chi non ce l’ha

Dieci cavalli purosangue montati a pelo da fantini giunti da tutta Italia, di altissima esperienza e con grande combattività, si

affronteranno all’ultima curva sul vallo di Roc-ca degli Alberi la prima domenica di settembre. Questa è l’immagine che funge da epilogo di ogni edizione del Palio dei 10 Comuni, ma il Palio è molto altro e soprattutto comincia un mese prima. Il 3 agosto infatti si è tenuta a Saletto la cerimonia del giuramento che ha dato il via alla trentasettesima edizione della manifestazione storica più importante del Montagnanese, la seconda sotto l’egida del Presidente Fiorenzo Greggio. “Tutto è pronto – ha spiegato - ma il fermento e l’apprensione per gli ultimi dettagli tiene e terrà impegnato tutto lo staff dell’organizzazione durante l’inte-ro mese di agosto fino all’ultima settimana che ne vedrà la rappresentazione. Anche quest’an-no e sempre con maggiore determinazione ed audacia i responsabili dei Comuni hanno già ingaggiato i 10 fantini che scenderanno in campo per contendersi il Palio che quest’anno è stato realizzato da un noto ed affermato pit-tore locale, già pittore del palio della Corsa dei Gonfaloni nel 1989 ed ora, Luciano Zambolin di Monselice, afferma la propria ispirazione con quest’opera intitolata “I Custodi”; Pittore del Palio della Corsa dei Gonfaloni invece è Mihail Ivanov con una tela intitolata “Il Cava-liere e la Peste””. Oltre alla corsa dei cavalli si preannuncia grande attesa per la “Battaglia e l’incendio della rocca”, in programma il 31 agosto, visto che quest’anno il racconto rap-presentativo dell’assalto di Ezzelino Terzo da Romano a Montagnana verrà arricchito con danzatrici, cavalieri, armati e scenografie di grande suggestione ed efficacia nel far rivivere agli spettatori il Medioevo della città. Insomma uno spettacolo che ampiamente ripagherà il costo del biglietto d’ingresso. “Anche per quest’anno – prosegue il Presidente - per la manifestazione è previsto un biglietto d’in-gresso ma si tratta di una somma simbolica, 5 euro, necessaria per coprire il costo delle rappresentazioni. Il calendario del Palio infat-ti è ricco di spettacoli per i quali non si paga ma purtroppo si spende”. A cominciare dalla cerimonia del Giuramento che, come detto, si è già tenuta lo scorso 3 agosto. Il programma del Palio riprenderà il 23 agosto con l’inaugura-zione della mostra del pittore del palio 2013, Luciano Zambolin, nella sala austriaca di castel san Zeno, sempre lo stesso giorno si terrà la cena medievale in piazza (il costo della parte-cipazione ammonta a 25 euro mentre qualche anticipazione sul menù la si può trovare sul sito “palio10comuni.it”). Si terrà, invece, il 24 e il 25 agosto la tenzone dei musici e degli sbandieratori a Casale di Scodosia mentre la tenzone degli arcieri si disputerà il giorno dopo a San Salvaro. Il 31 nel vallo della città murata si terrà la “Grande Battaglia” e il 1° settembre sarà il giorno del Palio con figuranti in piazza fin dal mattino e i mercatini dei mestieri a fare da contorno all’iniziativa.

Oltre alla corsa dei cavalli c’è grande attesa per la “Battaglia e l’incendio della rocca”, in programma il 31 agosto, visto che quest’anno il racconto verrà arricchito con scenografie di grande suggestione ed efficacia nel far rivivere agli spettatori il Medioevo della città

Palio dei 10 comuni

Il 1° settembre si disputerà la 37esima edizione

14 Sguardo alla Bassapadovana

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di Emanuele Masiero

Quando si tratta di maltempo, la bassa padovana non si fa mancare nulla. Neve, alluvioni, grandine e pure una tempesta

di fulmini. Così forte da colpire perfino le storiche mura di Montagnana mandando in frantumi alcuni merli e cornici. Chissà se nel medioevo avevano pensato che un giorno le mura avreb-bero subito un “attacco” da parte degli agenti at-mosferici e non dai colpi di una catapulta. Fatto sta che il cuore dei montagnanesi è ferito tanto quanto la muratura. La torre colpita è quella di via Circonvallazione: una saetta ha letteralmente mandato in frantumi la solida pietra spargendo macerie nel vallo sottostante. Una situazione pe-ricolosissima se si pensa che la pioggia di detriti poteva travolgere qualcuno. Ma naturalmente il pensiero è rivolto alla sistemazione delle mura che non possono certo rimanere sfregiate e rovinate. Eppure, come da consuetudine in questi casi, la trafila burocratica è tutt’altro che semplice: spetta alla Sovrintendenza del Veneto il primo sopralluogo per verificare la situazione. Essendo fiscali, solo i tecnici della Sovrintenden-za hanno l’autorizzazione a mettere le mani sulle macerie. Nel frattempo, i resti sono stati delimitati da un nastro bianco e rosso stile sce-na del crimine. Per una volta comunque, non è stata colpa della scarsa manutenzione delle mura: quella torre era stata oggetto del restauro conservativo terminato nel 2007 e che ha in-teressato la cinta muraria a sud della cittadina. Oltre alla Sovrintendeza, il Comune ha chiamato in causa anche il ministero dei Beni culturali, anche perché, al di là del recupero della torre, sale la preoccupazione per lo stato di alcuni pun-ti della cinta muraria. La parte nord delle mura, ma soprattutto Porta Vicenza, che diventa ogni giorno più fragile. Discorso diverso invece per le crepe di Porta Legnago che minano la stabilità delle lapidi incastonate nelle mura. Si sarebbe-ro formate con il terremoto dell’anno scorso e dalle verifiche effettuate non sono state rilevate particolari criticità. Il fatto che siano sempre più evidenti sarebbe da imputare alle forti piogge di quest’anno in grado di “pulire” le fessure. Ma per tornare al fulmine, Giulia Narduolo, la gio-vane deputata del Pd della bassa padovana, ha depositato un’interrogazione a risposta scritta al Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Massimo Bray, per ricordare come l’as-senza di interventi di restauro negli ultimi anni ha progressivamente lasciato andare al degrado un bene storico e culturale. “Purtroppo, dopo i restauri avviati nel lato sud est delle mura, ancora nella seconda metà degli anni 90, non ci sono più stati interventi, lasciando così che l’intero complesso andasse progressivamente in degrado – ha scritto Narduolo - il Ministero deve intervenire e partendo dagli interventi per il restauro e rimessa in sicurezza della torre di San Benedetto colpita dal fulmine, deve cogliere l’oc-casione per rimettere mano ad un programma generale di recupero e conservazione dell’intero complesso murario”.

Allertata la Sovrintendenza per il recupero

Maltempo La cinta muraria conferma tutta la sua fragilità e richiede nuovi restauri

Fulmine sfregia la torre

La torre distrutta dopo il forte temporale

di metà luglio

17Sguardo alla Bassapadovana

Tempi duri per chi ha il piede pesan-te. Le multe per i trasgressori della legge arriveranno in gran quantità:

il nuovo autovelox posizionato sulla nuova regionale 10, all’altezza dello svincolo per Deserto sta facendo una strage. Solo dal 18 giugno al 15 luglio sono ben 758 le infrazioni accertate. D’altro canto, li davanti, sfrecciano ogni giorno 12 mila veicoli. Più che normale quindi che in mezzo ci siano pure dei trasgressori del codice della strada. In 391 casi l’infrazione è stata commessa da un’autovettura, in 344 da un auto-carro o da un camion con rimorchio e in 23 casi da una moto. Interessante anche il record raggiunto da un centauro che ha viaggiato a 189 chilometri all’o-ra. Considerato che il limite di velocità è di 70 chilometri orari per gli autocarri e 90 per le automobili e le moto, l’infra-zione è di 100 chilometri all’ora sopra il limite. Il record di velocità massima per le auto è stato invece di 170. “Anche se visti così sembrano solo numeri, stia-mo parlando di dati preoccupanti – ha spiegato Giancarlo Piva, sindaco di Este – La velocità viene rilevata all’altezza di uno svincolo dove bisogna prestare la massima attenzione. E’ ovvio che sfrec-ciare a 180 all’ora è pericolosissimo”. Tornando alle multe, il conto ricschia di essere veramente salato: se l’eccesso di velocità non è superiore ai 10 km/h ar-riverà una multa di 41 euro, mentre tra i 10 e i 40 scatterà una sanzione di 168 euro ed è prevista una decurtazione di 3 punti dalla patente. Per eccesso di velo-cità fra i 40 km/h e i 60 la multa sale a 527 euro, la decurtazione è di 6 punti e si rischia la sospensione della patente da 1 a 3 mesi. Se l’eccesso supera i 60 km/h, la patente viene sospesa dai 6 ai 12 mesi, la multa è di 821 euro e i punti tolti dalla patente sono 10. Gli im-porti delle sanzioni sono raddoppiati se la violazione è commessa da autocarri. Le entrate sarebbero quindi di almeno 31 mila euro. Un terzo andrà a Veneto Strade, il rimanente verrà spartito tra i Comuni del mandamento in base alle ore di impiego nel territorio degli agenti del distretto.

regionale 10

Il rilevatore allo svincolo per Desertosuperlavoro per l’autoveloX 758 multe in meno di un mese

E.M.

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VIAGGIO IN PROVINCIAPADOVA

L’Università di Padova brilla nel fi rmamento della ricerca italiana e si conferma come ateneo di eccellenza nelle principali discipline. A decretarlo è l’Anvur, l’Agenzia

Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca, attraverso i risultati della Valutazione della Qualità della Ricerca italiana che ha esaminato i prodotti della ricer-ca in 113 strutture: 95 università, 12 enti di ricerca vigilati dal Miur e 26 enti volontari nei sette anni fra il 2004 e il 2010. Non si tratta dunque di un semplice studio statistico ma della base per l’assegnazione dei fondi per la ricerca. La quota che andrà agli atenei meritevoli, ha poi precisato il ministro a margine della presentazione, è di 540 milioni, che sarà appunto assegnata in base ai risultati del rapporto dell’Anvur tra il 2004 e il 2010.

Il lavoro di valutazione è durato 20 mesi, avendo preso il via a novembre 2011 per terminare a giugno 2013, e ha passato al setaccio tanto i progetti di ricerca quanto le istituzioni, anche attraverso l’osservazione della produzio-ne scientifi ca degli attori coinvolti, non solo per quanto riguarda brevetti e manufatti ma anche articoli, libri ed edizioni critiche. Nel settore della ricerca prevalgono, in grandissima misura, per i risultati raggiunti, le università del nord, con Padova che risulta al primo posto assoluto in ben 7 Aree fondamentali (Fisica, Scienze della Terra, Biologia, Medicina, Agraria Veterinaria, Ingegneria industriale e infor-

mazione, Economia e Statistica), al secondo posto assoluto in 3 Aree (Chimica, Filosofi a Storia Pedagogia, Psicologia) e al terzo posto in un’Area (Giurisprudenza). La ricerca italiana ottiene inoltre ottimi voti in scienze chimiche e in scienze fi siche, mentre arranca in scienze sociali e politiche e ha il suo punto più debole nelle scienze economiche e statistiche.

“Si tratta della più ampia e sistematica valutazione fatta negli ultimi anni a livello internazionale, - afferma il rettore dell’Università di Padova Giuseppe Zaccaria - che colloca fi nalmente l’Italia nel sistema europeo della valuta-zione. E la soddisfazione è tanto più motivata, se si pensa al quadro di drastico taglio di risorse che subiamo ormai da anni: riduzione che Padova è riuscita a non far pesare sulla ricerca, grazie a una rigorosa politica di bilancio e al contri-buto di tutto il personale, dalla componente accademica a quella amministrativa.

Ci attendevamo d’altra parte un risultato positivo dal-la valutazione della nostra ricerca, sia perché la ricerca è nella genetica della nostra storia plurisecolare, sia perché abbiamo costantemente dedicato a essa considerevoli risor-se fi nanziarie e organizzative: sommando le varie tipologie di fi nanziamento, e prendendo in considerazione gli ultimi sette anni analizzati anche nella procedura di valutazione, abbiamo investito in ricerca oltre 138 milioni di euro, circa

20 all’anno”. Il rettore sottolinea che si tratta di una cifra tra le più alte in Italia, considerando le dimensioni del corpo docente: 2.200 tra insegnanti e ricercatori. Facendo una comparazione con altri atenei, Padova dedica alla ricerca il 28 per cento delle entrate; quota cui, tra le sedi di analoghe dimensioni, si avvicinano solo Bologna e Pisa, con il 21 per cento; gli altri rimangono a una percentuale a una cifra.

“Essere ai vertici della qualità della ricerca - conclude il rettore - non è un semplice fi ore all’occhiello: ha ricadute strategiche e premiali, a partire dalla ripartizione del Fondo Nazionale di Finanziamento Ordinario, che assegna l’87 per cento delle risorse sulla base di regole fi sse, legate in particolare alla dimensione delle sedi universitarie; il restan-te 13 rappresenta una quota premiale, basata su parametri tra i quali rientra anche la valutazione dell’Agenzia.

Certo, non si tratta di cifre astronomiche; ma con le ristrettezze cui dobbiamo far fronte, ogni risorsa è preziosa. L’aspetto fi nanziario non è comunque il solo, e neppure il più rilevante: essere ai vertici della qualità della ricerca rappresenta il miglior biglietto da visita per un ateneo, sia per il livello della formazione che garantisce agli studenti in relazione alla professionalità dei loro docenti e alla do-tazione accademica a disposizione, sia per la capacità di attrarre intelligenze qualifi cate dall’esterno, sia a livello di insegnanti che di allievi”.

di Nicola Stievano

Confermata l’eccellenza del Bo, la soddifazionedel rettore Zaccaria: “premiato il nostro lavoro”

La valutazione L’ateneo conquista il primo posto in Italia per diverse discipline

Università di Padovaimbattibile nella ricerca

Il rettoreZaccarianell’aulamagna delBo’ a Padova

L’Università degli Studi di Padova promuove la possibilità a favore del-le imprese di tutti i settori, pubbliche

e private, di attivare un contratto di “ap-prendistato di alta formazione e ricerca” con giovani laureandi, laureati, dottoran-di e dottori di ricerca che abbiano un’età compresa tra i 18 e i 29 anni, con la fi nalità di conseguire un titolo di studio o di svolgere attività di ricerca in azien-da inserendo nel proprio organico profi li medio - alti con competenze specialisti-che, che possono contribuire a portare innovazione in azienda e far crescere la sua produttività. Il termine previsto per la presentazione della manifestazione di interesse è il 20 agosto. Sul sito internet www.unipd.it/apprendistato-di-alta-for-mazione-e-ricerca è possibile recuperare tutte le informazioni utili per la presenta-zione delle domande.

Opportunità per le imprese

apprendistatodi alta formazione

La presidente della Provincia di Padova Barbara Degani e l’assessore provinciale al Lavoro Massimiliano Barison hanno incontrato una delegazione del Comitato di crisi regionale della Sanità veneta. L’Amministrazione provinciale ha espresso

l’appoggio alle istanze sostenute dal Comitato a favore dei centri sanitari accreditati che erogano prestazioni ambulatoriali e diagnostiche con il solo pagamento del ticket. Un servizio che fi nora ha garantito ai cittadini di poter accedere a visite, esami di laboratorio e cicli di fi sioterapia al costo del servizio sanitario nazionale senza affollare gli ospedali. Il taglio imposto dalla Regione Veneto rischia invece di cancellare questa possibilità con pesanti conseguenze sui servizi per i cittadini e sui posti di lavoro. “Faccio

appello ai consiglieri padovani che siedono in Regione e al presidente della giunta Luca Zaia affi nché tutelino e valorizzino i servizi che funzionano, sia che vengano svolti dal pubblico, sia che vengano svolti dal privato”, ha detto la presidente Degani. “La sanità convenzionata rappresenta per Padova un’eccellenza che non è nata oggi, ma proviene da quarant’anni di investimenti e di lavoro e ha dimostrato di funzionare garantendo ot-timi servizi per i cittadini.”. I tagli della Regione hanno inoltre messo a rischio centinaia di lavoratori. Si tratta di medici, fi sioterapisti, infermieri, tecnici di laboratorio e perso-nale specializzato che rischia di fi nire senza lavoro e senza ammortizzatori sociali. La questione occupazionale è seguita dall’assessorato al Lavoro della Provincia di Padova.

SERvIZI SANITARI ACCREDITATI lA PROvINCIA SI SCHIERA CON I lAvORATORI

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19Spazi aperti 13Spazi Aperti

Ora che la legge regionale sull’agricol-tura sociale è realtà gli imprenditori agricoli, a partire dai titolari di fat-

torie didattiche e agriturismi, sono pronti a siglare le convenzioni con gli enti interessati per incrementare le attività nei confronti delle fasce deboli, ad esempio la pet-the-rapy, insieme alle iniziative per i bambini e gli anziani.

A Padova le opportunità non mancano, spiega la Coldiretti, e diverse aziende sono già attrezzate per offrire questo genere di servizi. All’agriturismo “La Primizia” di Sel-vazzano, per fare un esempio, da tempo vengono impiegati gli asini per l’attività di sostegno a persone con forme di disagio psicofi sico. Prendersi cura dell’asino durante una passeggiata nei campi, ricorda Coldiretti Padova, aiuta a ritrovare anche la fi ducia in sé stessi. L’asino infatti segue solo le perso-ne di cui si fi da, perciò chi lo accompagna deve instaurare un rapporto di fi ducia che lo aiuta a confrontarsi anche con se stessi e migliorare la propria autostima.

Le attività con l’asino sono praticate anche nell’agriturismo “Al Giglio” di Pa-dova mentre sono numerose le fattorie didattiche della nostra provincia che in queste settimane organizzano centri estivi “a tutta natura” coinvolgendo i ragazzi in vacanza in laboratori sui prodotti agricoli, esperienze a contatto con gli animali, di-vertimento nel verde della campagna. C’è anche chi si sta organizzando per dare ospitalità agli anziani oppure ai bebé con l’apertura degli “agrinido”, sulla scorta di esperienze già avviate nella nostra regione. Di recente l’agriturismo “la Fonte” di Este ha ospitato l’orto sociale gestito dai ragazzi diversamente abili dell’Irea Morini Pedrina mentre Coldiretti Padova ha sottoscritto un accordo con la Casa di Riposo di Conselve

per mettere a disposizione degli ospiti un appezzamento di terreno da coltivare.

“La legge regionale sull’agricoltura sociale fi nalmente mette nel giusto rilievo – spiega Federico Miotto, presidente di Coldiretti Padova - una realtà emergente e fi no ad ora senza una codifi ca: le fattorie sociali. Siamo soddisfatti per la conclusione dell’iter amministrativo che ha portato alla defi nizione di una norma innovativa votata dal Consiglio Veneto, ora però dobbiamo passare dalle parole ai fatti, sottoscrivendo le convenzioni per organizzare attività come la pet-therapy negli ospedali, i soggiorni per anziani in campagna, il coinvolgimento de-gli ipovedenti, l’integrazione nel mondo del lavoro di carcerati e tossicodipendenti, il re-cupero psicofi sico dei portatori d’handicap.

Dagli agrinidi agli ospizi di campagna le attività intraprese sul territorio sono mol-teplici e le soluzioni adottate rispecchiano le svariate offerte garantite dalle imprese agricole per soddisfare un’esigenza avverti-ta sempre più dalla collettività per il mante-

Il legame con il territorio sta sempre più diventando un punto di riferimento

Un aiuto alle fasce deboli. Dopo il via libera alla legge regionale arriveranno i primi accordi per le attività in azienda

La cura della fattoria

In alcune fattorie della nostra provincia la cura con l’asino è già piuttosto diffusa come altre attività sociali rivolte a bambini, anziani e persone con qualche forma di disagio. Un impegno da incoraggiare

Coldiretti Padova:“E’ una realtàemergente cheva incoraggiatae diffusa”

La querelle sulle cementerie della bas-sa padovana sembra una storia senza fi ne. Questa volta il problema non sono

le emissioni o altre questioni ambientali. La Procura ha aperto un’inchiesta per abusi edi-lizi alla Cementeria di Monselice con un blitz in municipio da parte di guardia di fi nanza e carabinieri in servizio di polizia giudiziaria alla Procura della Repubblica di Padova, insieme a tecnici dell’Arpav e guardia fore-stale. L’obiettivo era l’acquisizione di tutti gli atti relativi alle autorizzazioni edilizie rilasciate nei mesi scorsi alla Cementeria, da parte dell’uffi cio tecnico comunale. Dei pre-sunti abusi nel cementifi cio di via Solana, passato dalla famiglia Radici al gruppo Zillo, si comincia a parlare a novembre dell’anno scorso. Questa volta la questione è molto semplice: a fronte della richiesta di usare i rifi uti nel processo produttivo, comitati am-bientalisti e alcuni consiglieri fanno notare che una fetta consistente della cementeria è costruita in zona agricola. Basta una sanato-ria? Assolutamente no. Le opere abusive in zona agricola, in un territorio protetto come quello del Parco Colli, non sono sanabili. I comitati per questo impugnano al Tar le au-torizzazioni paesaggistiche rilasciate allora. E diffi dano il Comune dal dare il via libera edilizio. La Provincia, che in quel momen-to ha in mano la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale per l’uso dei rifi uti nel processo produttivo, chiede chiarimenti al Comune. Dall’ingegner Mario Raniolo, responsabile dell’area tecnica del Comune, arriva in gennaio il via libera: tutto sanato.

A maggio quindi la Provincia dice sì ai rifi uti. Resta tuttavia il sospetto che la sanatoria non fosse legittima e che i fabbricati siano effettivamente abusivi. L’inchiesta aperta dalla Procura è coordinata dai sostituti pro-curatori Federica Baccaglini e Maria Ignazia D’Arpa.

“Stiamo parlando di atti del Parco Colli e del Comune di Monselice che miravano a sanare dal punto di vista urbanistico-edilizio e paesaggistico-ambientale manufatti re-alizzati all’interno di una “area protetta” - hanno commentato Francesco Miazzi e Gabriella Zanin, consiglieri comunali della “Nuova Monselice” - In sostanza, sotto il profi lo edilizio, il Comune ritiene che nume-rose e rilevanti costruzioni possano essere qualifi cate come interventi di manutenzio-ne. Un’interpretazione che non ci ha mai convinto, che abbiamo inutilmente tentato di far riesaminare al Sindaco e al dirigente dell’Uffi cio tecnico”.

CEMENTERIA: INCHIESTA DEllA PROCuRA

E.M.

Nuovo colpo di scena per la Cementeria di Monselice

di Emanuele Masiero

nimento di legami territoriali e culturali che costituiscono il vissuto di una comunità e che spesso trovano, non casualmente, pro-prio nella famiglia rurale gli interpreti più fedeli. La prossimità e la relazione sono valori antichi – continua Miotto – e da sempre presenti nel mondo contadino cosi come la solidarietà, il mutuo aiuto, la cura e assistenza di membri all’interno di una

cerchia familiare “allargata”. In agricol-tura c’è una predisposizione naturale per la valorizzazione delle persone di tutte le età e questa attitudine ha consentito di alimentare un welfare inclusivo più umano e rispettoso delle fragilità. Le opportunità ci sono, il quadro normativo pure – conclude Miotto – ora si tratta di mettere in pratica le attività sociali fi rmate dagli agricoltori”.

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20 Economia16 Economia

L’industria padovana conta i danni della crisi e al di là di qualche segno di vitalità - come l’export - non scorge indicazio-

ni di svolta, almeno nel breve. E’ quanto emerge dal quadro sintetico presentato da Confi ndustria Padova durante l’assemblea generale. In cinque anni la crisi ha sottrat-to a Padova 2,8 miliardi di euro di PIL; nel 2013 la fl essione proseguirà (-1,1%: Unioncamere-Prometeia). Dopo il parziale recupero nel biennio precedente, il 2012 ha registrato una caduta dell’attività pro-duttiva (-5,3%) e del fatturato (-5,1%). La debolezza prosegue nel 2013: a marzo la distanza dal picco di attività pre-crisi (aprile 2008) si attesta ancora al 24%. Più into-nata la performance delle esportazioni che nel 2012 crescono del +4,4% (8,6 miliardi, sopra i valori pre-crisi), nonostante la reces-sione in Europa.

Nel primo trimestre 2013 la produzione è in calo tendenziale del -5,0%, il fattura-to del -4,3%. L’evoluzione degli ordinativi interni è negativa (-3,2%), non va oltre la tenuta all’estero (+0,4%). Prosegue il traino dell’export, a velocità più contenuta (+1,8%), ma superiore a Veneto (+0,2%) e Italia (-0,7%). L’occupazione scende dell’1,9% (+0,2% nel 2012) per effetto del calo dei livelli produttivi e del progres-sivo esaurimento della Cig. Nel 2012 la Cig nell’industria (manifatturiero e costru-zioni), con 14 milioni 500 ore, è aumen-tata del +14,8%. Nei primi cinque mesi del 2013 l’aumento è del +41,5% (6 milioni 900mila ore). Nel 2012 il tasso di disoccu-pazione è salito al 6,4% (dal 5,3). Quella giovanile sale al 20,7%.

La selettività e il costo del credito sono stringenti: a marzo 2013 i prestiti alle

imprese sono diminuiti del -7,6% (Italia -5,8%). Una condizione che complica la liquidità aziendale, anche a causa dei ritar-dati pagamenti. Le prospettive permangono incerte, non si scorgono segnali di ripresa a breve. Il nostro territorio conserva comun-que dei primati. Padova è la prima provincia nel Nord Est, e la nona in Italia, per numero di imprese operative (92.040), prima in Ve-neto e decima in Italia per reddito prodotto (25,1 miliardi di euro). È prima in Veneto (nona in Italia) per totale occupati, terza in Veneto (nona in Italia) per occupati nel ma-nifatturiero. È al primo posto nella regione (sesta in Italia) per brevetti depositati nel 2012 (1.979). Con 32 start up innovative registrate nei primi cinque mesi del 2013, è al sesto posto in Italia (dopo Milano, Torino, Roma, Bologna, Trento).

“L’intensità della crisi ci ha riportato

indietro di vent’anni, ha eroso base pro-duttiva, lavoro e certezze, non la nostra competenza manifatturiera. - spiega il presi-dente di Confi ndustria Padova Massimo Pa-vin - Il rischio deindustrializzazione è alto, anche in un’area vitale come il Veneto, se non interverrà una svolta pro-industria che modifi chi un contesto oggi profondamente ostile al lavoro e all’impresa. Al Governo, al Parlamento e ai partiti chiediamo senso dell’emergenza e responsabilità pubblica in questo momento, per non vedere sparire una parte vitale del nostro tessuto produtti-vo. Il decreto “del fare” e il pacchetto lavoro sono un buon inizio, cui però dovrà seguire una cura d’urto, uno shock positivo per la crescita fondata sull’industria. I prossimi mesi saranno decisivi. Occorre favorire, e non stroncare con altre tasse, la possibile ripresa muovendosi sul fronte della spesa.

I piccoli passi sono un metodo necessitato, ma temo insuffi ciente. La prospettiva è una ripresa gracilissima se su cuneo fi scale, credito, energia non interverranno decisioni coerenti con l’altezza della posta in gioco. La questione industriale sarà il vero banco di prova per il Governo “di servizio al Paese” e per l’Europa”

Tiene banco, pertanto, la “«questio-ne industriale” e l’urgenza di una svolta pro-industria, in Italia come in Europa, per arginare la desertifi cazione produttiva che minaccia persino le aree più dinamiche, gli ostacoli da rimuovere, come la persistente restrizione del credito e una tassazione inso-stenibile (53,6% quella effettiva). In questi giorni c’è molta attesa per le decisioni che il Governo dovrà prendere su Iva e Imu, il mi-nistro padovano Zanonato è ottimista, ora è atteso alla prova dei fatti.

Dopo le fl essioni dell’anno scorso in questi mesila debolezza prosegue, va meglio invece l’export

I dati di Confi ndustria Padova paga un prezzo alto ma mantiene i suoi primati

In cinque anni la crisiha bruciato 2,8 miliardi

Massimo Pavin, presidente di Confi ndustria Padovadi Emanuele Masiero

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Svela tutti i suoi segreti la terza area ar-cheologica di Montegrotto Terme, in via Neroniana, dove si trova un’antica villa

romana, lussuosa residenza di un raffi nato pro-prietario dall’identità sconosciuta e vissuto nel primo secolo dopo Cristo. La dimora patrizia è articolata in quartieri residenziali fi nemen-te decorati e in ampi giardini porticati, le cui vestigia sono state oggetto di scavo da parte dell’Università di Padova dal 2001 al 2012 e di restauro dal 2011 al 2013 da parte della Soprintendenza per i beni archeologici del Veneto. L’edifi cio antico è protetto da una copertura permanente evocativa di volumi ori-ginali, che, insieme con i misurati interventi di restauro conservativo, rendono la suggestione di come doveva essere la villa nel momento del suo massimo splendore, circa duemila anni fa.

“Si conclude dopo oltre un decennio di impegno costante da parte dei colleghi di Ar-cheologia, un progetto di grande importanza per l’accrescimento delle nostre conoscenze sul divenire storico dell’importante territorio, noto in antico con il nome di Aquae Patavi-nae, che riecheggia nel moderno toponimo di

Terme Euganee. E’ un passo importante per il rilancio della nostra cultura e fondamentale per il museo del termalismo”: ha detto il Rettore dell’Università di Padova, Giuseppe Zaccaria, intervenuto alla presentazione della nuova area archeologica, all’Hotel Terme Neroniane.

Al centro di un campo, all’interno dell’ho-tel che già ospita sotto il suo ristorante i resti di un’area termale di epoca romana, sono visibili le fondamenta e le pavimentazioni di una lus-suosa residenza di un proprietario dall’identità sconosciuta, vissuto nel I secolo dopo Cristo. La villa, che nella sua planimetria e pavimen-tazione è stata ricostruita utilizzando pezzi di mosaici originali del I secolo rinvenuti durante gli scavi, era stata poi riutilizzata nel corso della storia almeno fi no al quarto secolo.

Ci aveva pensato poi il caso a riportarla alla luce durante un’aratura nel 1988 dando il via a una serie di lavori, tanto sul campo di cir-ca 450 archeologi più o meno esperti, quanto dietro una scrivania tra un’autorizzazione e l’al-tra. Lavori arrivati al capolinea il mese scorso quando è stato tagliato il nastro alla terza area archeologica romana di Montegrotto. Nonché

prima villa nobiliare rinvenuta nel territorio delle Terme Euganee. Gli scavi veri e propri erano iniziati nel 2001 quando l’area, sempre sotto il controllo della Soprintendenza per i beni ar-cheologici del Veneto, era stata data in conces-sione dal Comune di Montegrotto all’Università degli Studi di Padova che, grazie al sostegno della Fondazione Cariparo e dell’associazione Arcus, ha portato alla luce questo gioiello di architettura.

“Abbiamo scelto di delimitare i confi ni del-le stanze interne alla casa, di ricreare i siti dove si trovavano le colonne e ricoprire l’area con un

tetto evocativo dei volumi dell’epoca, in modo da far capire a chi visita il sito la grandezza del-la villa. Tutto è poi descritto nei pannelli infor-mativi all’ingresso della domus”, ha spiegato la dottoressa Francesca Ghedini, vicedirettore del dipartimento Beni Culturali del Bo.

Sono stati oltre 350 gli studenti archeologi che dal 2001 grazie alla direzione scientifi ca dei docenti hanno lavorato sul sito e contribuito alla realizzazione di importanti ricerche e studi. La costituzione dell’area archeologica di via Ne-roniana rientra nel progetto di valorizzazione culturale “Aquae Patavinae” sorto nel 2005.

La villa romana era una lussuosa dimora patrizia del primo secolo,impegnati ben 450 archeologi

Archeologia Aperta la terza area di scavo della cittadina termale dopo una campagna durata dodici anni

I fasti dell’impero a Montegrotto

La ricostruzione della Villa Romana scoperta a Montegrotto

A via entro l’estate i lavori di restauro dei musei civici agli Eremitani. L’assessore alla Cultura Andrea Colasio, infatti, ha

dato impulso al progetto fi nanziato dalla Ue attraverso la Regione. Il primo stralcio dell’intervento prevede la realizzazione della nuova cassa, della caffetteria, dell’area didat-tica, dei laboratori di restauro e il rinnovo di tutta l’impiantistica. In autunno dovrebbero iniziare i lavori del secondo stralcio che comprende anche la copertura in vetro del chiostro minore. Il progetto prevede anche l’implementazione della videosorveglianza. Il progetto di riqualifi cazione del complesso dei Musei Civici agli Eremitani è fi nanziato dal Comune di Padova, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo con 1 milione e 150mila euro e sostenuto con un contributo di 3,1 milioni di euro dal Programma operativo regionale parte Fondo europeo di Sviluppo regionale.

padova

Al via il restaurodei Musei Civici

Il Museo agli Eremitani

17Cultura provinciale 23Cultura provinciale

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Provinciadi Padova

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di Emanuele Masiero

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LO SPORT in PRIMO PIANO

Dopo l’ottimo ottavo posto ottenuto in World Triathlon Series ad Amburgo, Alessandro Fabian, atleta originario

di Terrassa Padovana, ha incassato nella cittadina tedesca un altro risultato di rilievo, chiudendo al sesto posto il campionato del mondo per Team insieme ad Alice Betto, Annamaria Mazzetti e Davide Uccellari. La squadra Italiana è stata sin dalla prima fra-zione molto vicina alle posizioni da podio. Sfortunata la Gran Bretagna, costretta al ri-tiro a causa di una caduta in bicicletta di una sua staffettista. Ne ha saputo ben approfi t-tare la Germania che, spinta dal fantastico pubblico di Amburgo, ha colto la sua prima vittoria iridata per Team. Gli azzurri tornano con un sesto posto che migliora il risultato dello scorso anno e che lascia bene sperare per il futuro. “Un passo alla volta stiamo migliorando – ha commentato un soddisfat-to Ale Fabian – siamo una squadra solida e con buoni margini. Anche oggi abbiamo dimostrato che non siamo lontani dal podio.

Presto lotteremo per la vittoria”.Nonostante fosse ancora un po’ stan-

co per la gara del giorno prima, Fabian ha comunque tirato fuori dal cilindro un’altra prestazione super: dal confronto con le tre squadre poi salite sul podio (Germania, Nuova Zelanda, Stati Uniti) emerge infatti che i tempi di Alessandro sono assoluta-mente in linea con i migliori frazionisti di ciascuna Nazione. “Con questo doppio risultato chiudo la prima parte della stagio-

ne – ha commentato Fabian – non posso che ritenermi soddisfatto di quanto fatto fi n qui: il quinto posto di Madrid e le medaglie ai campionati Europei sono stati senz’altro momenti importanti. Ora mi prenderò qual-che giorno di riposo per poi ricominciare ad allenarmi forte per la parte fi nale. Ci sono diversi appuntamenti interessanti: su tutti metto la tappa di World Series di Londra; si correrà sul percorso dell’Olimpiade 2012. Ho bei ricordi e voglio fare una bella prova”.

Fabian bene ai mondialicalcio

Hanno guadagnato il pass per la fi nale nazionale allo stadio “Meazza” sbaraglian-do tutte le avversarie nelle fasi eliminatorie di Monselice e Padova. C’era anche l’Ac Montagnana tra le 12 formazioni che hanno raggiunto la fi nalissima della

“Gazzetta Cup 2013”. I ragazzi allenati da Vincenzo Iacovino, gli unici a rappresentare il Veneto nella categoria, hanno partecipato all’ultimo atto che si è giocato il mese scorso a San Siro. I baby calciatori montagnanesi si sono classifi cati al quinto posto nazionale del girone Young, che ha visto trionfare la squadra campana dell’Asd Mariano Keller. Per il Montagnana l’eliminazione ha saputo tanto di beffa, con un gol su puni-zione subito a 20 secondi dal termine del match. Arrivati a questo livello, in ogni caso, la posizione in classifi ca è l’ultimo dei pensieri: la fi nalissima nazionale nello stadio dei grandi campioni vale già come una medaglia. Questi gli atleti della formazione padovana, accompagnata a Milano dal dirigente Roberto Paccagna: Andrea Miatton, Nicola Milan, Luca Mantovani, Aiman Lamachi, Francesco Turato, Giovanni Bossone, Michele Vicentini, Giordano Paccagna e Jassin Obaha. Nell’altra categoria, tra gli Junior, a rappresentare il Veneto c’era l’Asd Cerea. Alla fi ne l’ha spuntata il Simply Paolucci. Per il calcio nostrano è veramente un bella soddisfazione.

ragazzi dell’ac montagnana alla finale gazzetta cup 2013

Nicola Cesaro

Sotto la perfetta regia organizzati-va del Club Ciclistico di Este della presidente Stefania Paluelllo, si è

disputato l’ormai classico Gp Eugas- coppa città di Este riservato alla categoria dei Giovanissimi sulla centralissima via Matte-oti. Oltre 100 piccoli ciclisti in gara si sono dati battaglia in svariate batterie di “primi sprint” davanti ad un folto pubblico. Alle premiazioni, coordinate dallo spiker Wal-ter Lotto, sono intervenuti il sindaco Gian-carlo Piva e l’assessore allo sport Fabrizio Brugine.

Questi i risultati G1: 1. Luca Fran-cescon ( Saccolongo) 2. Davide Dotto (Cage) 3. Marco Dotto (Saccolongo). G2: 1. Mattia Favaro ( Sant’Andrea) 2. Luca

Fabris (Scuola ciclismo di Vò) 3. Sebastia-no Damiani (Lions); femminile 1. Chiara Giusti (Saccolongo). G3: 1.Kevin Pinton ( Sant’Andrea) 2. Alan Giorgio Kaltak (Girelli) 3. Fabio Canevarolo ( Cage); femminile. 1. Anna Tiengo ( Lions).G4: 1. Francesco Donadello ( Sossano) 2. Mattia Pasquale (id) 3. Morgan Corso (Scuola Ciclismo di Vò); femminile 1. Linda Boron (Cage). G5: 1. Matteo Broggian (Sossa-no) 2. Nicolò Finamoni ( Guadense Roto-gal) 3. Marco Morbiato (id); femminile 1. Irene Affollati (Mainetti).G6: 1.Riccardo Carretta ( Guadense Rotogal) 2. Piercarlo Pressenda (Monselice) 3.Giacomo Ventu-rella ( Cage); femminile: 1. Sofi a Zampe-retti (Mainetti).

CluB CIClISTICO DI ESTE. la sfi da in via Matteottial classico gran premio eugascento ciclisti promettenti in gara

W.L.

Triathlon L’atleta di Terrassa Padovana resta saldo nel gruppo dei migliori

La formazione dell’Ac Montagnana allenata da Iacovino

Alessandro Fabian durante la frazione in bicicletta ad Amburgo

La premiazione al termine della Coppa Città di Este

Este Alice Rampin ha portato la cultura del cheerleading nel padovano

Arrivano le prime medaglie per l’Asd Cheer School Click, il gruppo atestino di cheerleading fondato ormai due

anni e mezzo fa dall’istruttrice federale Alice Rampin. A Gambettola (Forlì-Cesena) si è svolto il campionato Italiano FisacGym di Cheerleading e Cheerdance. Le società rappresentate non erano molte, ma in com-penso erano tutte di buon livello rispetto alla media italiana. E da qui sono arrivati degli inaspettati, ma tanto attesi, successi. Per la società atestina hanno partecipato dodici atlete, che hanno ottenuto anche due medaglie di bronzo. Nella categoria unifi ca-ta Cheerdance Freestyle Duo, per il senior Elena Trivellato e Olga Navarin hanno gua-dagnato il terzo posto assoluto, mentre tra le junior al quarto posto si sono classifi cate Giulia Castellano Spadone e Siliva Raimon-di. Nel Group Stunt All Girl Junior un’altra medaglia di legno per Anna Larosa, Beatrice Vignato, Margherita Slanzi, Federica Baù e Camilla Vignato. L’altra medaglia di ferro, ancora di bronzo, è stata messa al collo di Alice Rampin, Elena Trivellato, Linda Baldo, Matilde Corradin e Olga Navarin per la cate-goria Group Stunt All Girl Senior. “Quest’ul-timo risultato è stato davvero sorprendente in quanto alla viglia della gara raggiungere un podio in questa categoria appariva im-

presa assai ardua”, conferma l’istruttrice Alice Rampin. Qualche mese fa l’Asd Cheer School Click aveva partecipato anche al suo primo campionato internazionale di cheer-leading e cheerdance, la Millenium Cup di Trieste, che ha visto impegnate le migliori cheerleader di Italia e Balcani. La squadra atestina era in gara con 12 atlete di età compresa tra i 9 e i 21 anni. Alice Rampin ha letteralmente portato la cultura del cheer-leading in un territorio in cui la disciplina era praticamente sconosciuta: “In questo ultimo periodo abbiamo fatto buoni progressi, ma la strada da percorrere è ancora tanta e ne siamo consapevoli”. La società, quest’anno, ha fatto tappa anche in scuole e centri estivi per promuovere la disciplina.

Cheer School Click sul podioarrivano le prime medaglie

La formazione del gruppo di Este della Cheer School Click

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IL VENETOin PRIMO PIANO

Alla fi ne il bicchiere, come suol dirsi, è sempre mezzo pieno e mezzo vuoto. Basta capire da che parte lo si guar-

di. Fuor di metafora: se dovete comprare casa – e specialmente se non vi serve un mutuo consistente – è diffi cile trovare nel più recente passato un momento migliore di quello attuale. Ma se, al contrario, la casa volete venderla, le alternative sono soltanto due: o rimandate a tempi migliori, o dove-te mettere in conto lunghi mesi d’attesa e un forte sconto rispetto alle aspettative di guadagno. Il mercato è in crisi, affossato prima dalla prolungata crisi economica, poi dalla stretta creditizia delle banche, infi ne dall’introduzione dell’i-mu e dall’estenuante balletto sulla sua sor-te. E la fotografi a scat-tata dall’Osservatorio regionale della Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari) aggiunge numeri precisi a quel che già si era capito.

È dal 2010 che il mercato è in calo: ha perso il 4% il primo anno, il 7 nel 2011, addirittura il 18 nel 2012. Tradotto in nu-meri, signifi ca che il mercato veneto valeva 60 mila transazioni all’anno e oggi sono meno di 30 mila, con la chiusura di almeno 200 agenzie immobiliari in regione. Non è

servito a fermare il crollo la diminuzione dei prezzi, che oggi quotano – almeno in prima battuta, poi ogni trattativa fa storia a sé – un buon 15% in meno rispetto al 2011. Se infatti un terzo delle case messe in vendita rimangono sul mercato perché considerate ancora troppo care, quasi il 40% non ven-gono vendute perché le banche rifi utano di concedere un mutuo e un altro 28% non tro-va nemmeno un potenziale acquirente. Le questioni, insomma, stanno a monte: nella crisi economica che ha falcidiato redditi e prospettive delle famiglie, e anche in uno stock immobiliare che in buona parte è di bassa qualità e proprio per questo non è più

appetibile in un mo-mento in cui si guarda con particolare atten-zione all’effi cienza energetica degli edifi ci, alla rete di trasporti pubblici, ai servizi del

quartiere.“È ormai da anni che soffriamo – sot-

tolinea Moreno Marangoni, presidente di Fiaip Veneto – di una continua discesa del mercato rispetto ai livelli raggiunti nel 2006. A soffrire particolarmente è il segmento di mercato “low cost” dove chi cercava di vendere il proprio immobile ha trovato molte diffi coltà perché i clienti tipici,

di Germana urbani

Mercato immobiliare, un crollo senza fi neIn tre anni si sono dimezzate le compravendite in Veneto. Un piano straordinario dalla Regione per rilanciare l’edilizia pubblica e offrire soluzioni alle famiglie a basso reddito

Prezzi in calo di oltre il 15 per cento ma le case sono ancora troppo care per metà dei clienti

Crisi economica Stretta sui mutui e imu le principali cause

come le giovani coppie e le famiglie extraco-munitarie, non hanno più disponibilità o non sono in grado di fornire le garanzie necessa-rie ad accendere un mutuo. Come invertire la rotta? Al mondo politico chiediamo di intervenire in quattro direzioni: bisogna eli-minare la tassa sulla prima casa, sostenere il recupero dell’esistente, rivedere la legge sugli affi tti e garantire alle persone la possi-bilità di accedere al credito più facilmente”.

Ma chi compra, oggi, e cosa si vende di più? Più della metà degli acquirenti ha fra i 30 e i 50 anni, il 28% ne ha più di 50 e il 21% meno di 30. I più richiesti sono gli ap-partamenti con due camere (39%), seguiti da quelli a tre stanze (19%), dalle porzioni di villa (17%, col picco del 25% registrato a Padova e a Rovigo), dai mini (15%) e dalle

ville (10%). Cala anche il mercato dell’usa-to, benché resti al primo posto con il 46% degli immobili venduti dalle agenzie.

In questo quadro problematico, è arriva-ta nelle scorse settimane l’approvazione in consiglio regionale del piano strategico delle politiche della casa. Obiettivo, rimettere in moto il settore da molti anni paralizzato dell’edilizia pubblica, in modo da offrire un’alternativa alle famiglie a basso reddito. Il piano prevede la messa in vendita agli attuali inquilini di quasi 20 mila alloggi po-polari, quasi la metà dell’intero patrimonio edilizio, attraverso una formula allettante: un acconto iniziale del 20% e il rimanente in rate mensili. Le risorse ottenute (800 milioni di euro nella migliore delle ipote-si, 300 secondo le stime più realistiche)

saranno reinvestite nella ristrutturazione degli alloggi esistenti e nella costruzione o acquisto di nuovi alloggi. Entro fi ne 2014 la regione conta così di avere a disposizione quasi 1.500 nuovi appartamenti.

“Un pacchetto di interventi – sottolinea l’assessore Massimo Giorgetti – che con-sentirà di attuare un’azione più incisiva ed effi cace per garantire un sostegno concreto ai nuclei familiari che vivono la drammatica condizione di non avere una casa, ma an-che un impegno nel “social housing”, per fornire soluzioni abitative alle famiglie che non possono vedersi assegnato per mancan-za di requisiti un alloggio popolare, ma nel contempo sono impossibilitate a far fronte economicamente ai canoni di affi tto propo-sti dal mercato libero”.

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11Il Veneto in primo piano

In un clima di cupa crisi per l’edilizia, l’u-nico raggio di sole è arrivato nell’ultimo biennio dalle detrazioni fi scali per ristrut-

turazioni e manutenzioni straordinarie che migliorassero l’effi cienza energetica degli edifi ci.

La buona notizia è che gli incentivi non termineranno: prima sono stati prorogati a tutto il 2013, con estensione anche agli arredi, e adesso tutto lascia prevedere che diventeranno strutturali. Questo è infatti l’impegno che il parlamento ha chiesto al governo con un ordine del giorno approvato in sede di conversione defi nitiva del decre-to sugli ecobonus che era in scadenza il 4 agosto.

La scelta degli ambiti di applicazione avverrà con la legge di Stabilità, ma è pro-

babile che saranno salvaguardati almeno i principali settori al momento contemplati dalla normativa. Intanto, per chi vuole investire parte dei suoi risparmi sulla pro-pria casa, fi no a tutto il 2013 sono state confermate le seguenti misure: detrazione fi scale del 65% per i lavori fi nalizzati a rendere gli edifi ci a prova di terremoto; stessa percentuale per gli interventi legati al risparmio energetico come infi ssi, caldaie, condizionatori, pannelli solari; proroga della maxi-detrazione del 50% (con limite di spe-sa di 96.000 euro e spalmata su dieci anni) per gli interventi sul recupero del patrimonio edilizio (manutenzioni, ristrutturazioni e re-stauro e risanamento conservativo) a cui si aggiunge l’ulteriore detrazione, fi no a un massimo di 10.000 euro, delle spese per

mobili ed elettrodomestici.“Gli ecobonus possono essere un vola-

no per la ripresa dell’economia – ha com-mentato il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando – e credo che lo saranno ancora di più se verrà approvata la legge che è stata già varata dal consiglio dei ministri che im-pedisce il consumo di nuovo suolo. Dobbia-mo orientare l’attività edilizia nella direzio-ne del riuso, del recupero. L’intera edilizia deve e può superare la crisi convertendosi all’effi cienza energetica, alla sostenibilità e soprattutto al riuso delle aree già edifi cate. Per questo motivo è urgente l’approvazione della legge che ho presentato sul conteni-mento del consumo di suolo insieme con i colleghi delle Politiche agricole, dei Beni culturali e delle Infrastrutture”.

Al netto della sempre presente propa-ganda politica, i dati parlano chiaro: grazie alle agevolazioni fi scali sono partiti quasi un milione e mezzo di interventi, con un investimento stimato in 18 miliardi di euro e almeno 50 mila posti di lavoro creati tra edilizia e indotto. Senza dimenticare poi gli effetti a lungo termine sulle tasche delle famiglie: è vero che ristrutturare secondo criteri di qualità costa, ma tra una casa ef-fi ciente e una casa costruita con materiali vecchi e di scarsa qualità la differenza di vede in bolletta. E può arrivare mediamen-te a un risparmio di 1.500 euro all’anno. Metteteci in più le detrazioni sulle tasse dei prossimi dieci anni, e – conti alla mano – pare proprio un buon affare.

di Germana urbani

Quasi un milione e mezzo gli interventi realizzati per 18 miliardi di investimenti

L’ecobonus sarà per sempre

Il governo si è impegnato a rendere strutturali le agevolazioni fi nalizzate al miglioramento energetico delle abitazioni

focus

I sottoscrittori di mutui immobiliari, che hanno costruito una casa ad alta effi cienza energetica, sono a minor rischio di insolvenza rispetto ai sottoscrittori di mutui

immobiliari “normali”. A sostenerlo è uno studio della Hill Center Cappella dell’Università della Nord Carolina e dell’Istituto per l’Evoluzione del Mercato di Washington.

Negli Stati Uniti il settore dei mutui immobiliari è entrato in profonda crisi quando nel 2008 scoppiò la cosiddetta “bolla immobiliare”.

Anche in Italia si sono affacciati sul mercato diversi prodotti destinati a chi voglia riqualifi care la propria casa. Tra i più attivi ci sono le banche di credito cooperativo e

Banca Etica, che ai suoi clienti offre un fi nanziamento fi no al 100 per cento degli investimenti fi no a 75mila euro. Tra le proposte diffuse in quasi tutti gli istituti c’è poi quella del mutuo fi nalizzato alla realizzazione di un impianto foto-voltaico, garantito dai ricavi provenienti dal conto-energia.

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27Il Veneto in primo piano

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12 Il Veneto in primo piano

Ville Venete come perno dello sviluppo turistico ed economico della Regione e come volano per superare la crisi.

“Stiamo lavorando da quasi tre anni - afferma Giuliana Fontanella, presidente dell’Istituto Regionale per le Ville Venete - per rendere ac-cessibili le ville venete, renderle fruibili a tutti: è un patrimonio culturale inestimabile, sono 4200 circa tra Veneto e Friuli, sono elemento caratterizzante del nostro territorio, del nostro paesaggio, vanno conservate e valorizzate. Ed è necessario farle conoscere”. Negli ultimi anni diversi passi in questa direzione comun-que sono stati fatti “Un anno e mezzo fa ab-biamo spostano la nostra sede da un palazzo di Venezia - prosegue Fontanella - ad una villa veneta della Riviera del Brenta (villa Venier di Mira) acquisita e recuperata dalla Regione del Veneto. E’ stato un primo passo per vivere da vicino insieme agli operatori dell’Irvv la realtà

di una villa“. “Da qui – continua la Fonta-nella - una serie di iniziative volte a rendere accessibile villa Venier di Mira (nostra sede) collegandola a proposte di itinerari in battel-lo, in bicicletta, in carrozza ... di cui fanno parte altre dimore storiche della riviera del Brenta, come villa Widman della Provincia di Venezia e villa dei Leoni del Comune di Mira, ma anche tante altre ville private”. Diversi anche gli eventi organizzati con l’appoggio dell’Irvv nelle ville venete. L’ultimo quello di Sorsi d’autore, iniziativa della Fondazione Aida di Verona che ha coinvolto quattro ville storiche tra le province di Verona, Vicenza, Venezia e Rovigo. “Una 14esima edizione che ci ha dato delle soddisfazioni grandissime per i numeri”, spiega Fontanella. “A Mira con Serena Dandini c’erano più di 200 persone e a Fratta Polesine circa 300 con Valerio Mas-simo Manfredi”. Migliaia sono gli accessi in

di Alessandro Abbadir

Le ville nella nostra regione sono circa 3800, solo 200 sono aperte regolarmente al pubblico

Patrimonio paesaggistico ed architettonico Parla la presidente dell’Irvv Giuliana Fontanella

Ville Venete, volano turistico ed economico

Gran successo per l’incontro conclusivo della 14esima edizione di Sorsi d’au-tore avvenuto nelle scorse settimane

villa Badoer di Fratta Polesine. La rassegna itinerante promossa dall’ Irvvo Associazione Ville Venete e Fondazione Aida, coniuga le eccellenze enogastronomiche e il patrimonio storico-architettonico del Veneto con gli incon-tri con personalità di spicco del mondo dello spettacolo, della cultura e del giornalismo na-zionale. Ospite dell’ultimo appuntamento a villa Badoer, a Fratta Polesine, in provincia di Rovigo, è stato l’archeologo e scrittore Valerio Massimo Manfredi. Con lui sul palco a mode-rare l’incontro la giornalista Anna Ortolani e il sommelier Dante Brancaleoni dell’Ais di Rovi-go. C’era il sindaco di Fratta Tiziana Virgili. Al pubblico, circa 300 persone, sono stati pre-

sentati due prosecchi della cantina Bortolotti di Valdobbiadene. Inevitabile l’argomento let-terario dedicato alla modernità della fi gura di Odysseo, Ulisse, Nessuno, protagonista degli ultimi romanzi storici dello scrittore e docente emiliano. “Il mio nome è Nessuno - il giura-mento” un testo in cui Manfredi ha voluto descrivere l’ “uomo dal multiforme ingegno, il mito che solca i mari, l’eroe più formidabile e moderno di tutti i tempi”. Odysseo “ci parla in prima persona, raccontandosi con tutta l’u-manità e il coraggio che lo hanno reso, lungo ventisette secoli, più immortale di un dio”, ha affermato Valerio Massimo Manfredi. “Ulisse però, non è un vino bianco”, ha sentenziato lo scrittore, “è paragonabile ad un vino rosso, pieno di contenuti, corposo, forte … come un amarone”.

Sorsi d’autore a Fratta nel rodigino a villa badoer valerio massimo manfredi

A.A.

Due momenti dell’incon-tro

A sinistra Villa Venier di Mira, sopra Giuliana Fontanella

un anno a Villa Venier, mentre alla reggia di Piazzola sul Brenta, Villa Camerini-Contarini “abbiamo contato anche dai 3 ai 6 mila visi-tatori in un solo fi ne settimana in occasione di eventi come l’autunnale Fiori e Colori, mostra del fl orovivaismo”. Le ville venete aperte al pubblico non sono moltissime: in Veneto circa 200 dimore sulle totali 3800 hanno aderito alla carta dei servizi, una sorta di convenzione tra Regione del Veneto, Irvv e associazioni dei proprietari di villa, che impone degli standard fi nalizzati alla corretta fruibilità turistica del manufatto: orario di apertura, custodia, ser-

vizio di guida turistica in loco, servizi igienici a norma (anche accessibili ai disabili) e così via. “Siamo ancora agli inizi e a lavorare in questo senso sono l’assessorato e la Direzio-ne turismo della Regione del Veneto - spiega la Fontanella - con le quali condividiamo la fi nalità: fare delle ville venete un elemento di traino essenziale per diffondere il turismo non solo sulle spiagge o sulle Dolomiti o nel-le città d’arte, ma su tutto il territorio della stessa regione”. Dalla 14esima edizione di Sorsi d’autore alla sesta edizione del Festival delle Ville Venete: in mezzo le ferie estive.

“Dal 13 al 21 settembre prossimi abbiamo in programma l’annuale Festival delle ville venete - conclude Giuliana Fontanella. Un in-sieme di eventi culturali e di studio che hanno per titolo comune “Venezia in Terraferma, il Nordest e le ville venete nel sistema Europa”. La Presidente annuncia sorprese per il Festi-val del 55esimo anniversario di fondazione dell’Ente ville venete (oggi Irvv): tra queste la presentazione a Villa Cordellina di Montecchio Maggiore (il 20 settembre) del Premio “Ville Venete per l’Europa” con la partecipazione straordinaria di Ugo Pagliai.

28 Il Veneto in primo piano

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30 Cultura veneta16 Cultura veneta

31 agosto - 13 ottobre, Padova

Paola Consolo, Eva Fischer, Alis Levi, Gabriella Oreffi ce, Adria-na Pincherle, Charlotte Radnitz, Antonietta Raphael, Silvana Weiller. Otto donne, otto artiste che hanno saputo rivendicare

una piena indipendenza creativa e intellettuale nel tessuto cultura-le dell’Italia del Novecento. Sono le protagoniste indiscusse della mostra allestita a Padova presso il Centro culturale Altinate San Gaetano. Promossa e sostenuta dalla Comunità Ebraica di Padova e organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune, l’esposizione offre uno spaccato emozionante sull’arte del secolo scorso attraverso l’opera di queste donne che hanno intrapreso originali percorsi artistici ed esisten-ziali inserendosi, sempre più incisivamente nel dibattito contemporaneo. Oltre 120 opere consentiranno di ammirare la qualità degli idiomi artistici individuali e di rievocare il nesso indistricabile fra impegno artistico e iden-

tità ebraica, vita pubblica e vita privata che contraddistingue la produzione di ognuna di loro. L’esposizione, curata da Marina Bakos con la collabo-razione di Virginia Baradel, è una appassionata e puntuale riscoperta di queste interpreti dell’arte del Novecento che non esitarono ad assumere, con competenza, determinazione e sensibilità, iniziative di primo piano sulla scena culturale e seppero trasformare una condizione di inferiorità sociale in un ulteriore motivo di afferma- zione e di emancipazione cre-ativa. Perché a volte succede che “Some leaders were born women”. Magari anche ebree.

Otto donne, otto artiste

Sarmede è senza dubbio una delle capi-tali dell’illustrazione. Grazie a Štepán Zavrel, che nel 1988 organizzò qui i

suoi primi corsi di pittura, la cittadina ai pie-di del Gran Bosco del Cansiglio è diventato il paese della fi aba. Da ben 31 anni, inoltre, si tiene qui Mostra internazionale d’illustra-zione per l’infanzia “Le immagini della fantasia” il cui allesti-mento per l’edizione 2013 del tutto defi nito a cominciare dal tema che quest’anno sarà un paese. E’ al Mes-sico, infatti, che sarà dedicata l’esposizione che aprirà i battenti il prossimo 26 ottobre e messicano sarà anche l’ospite d’onore, il grande illustratore Gabriel Pacheco, presente in mostra con una sezione lui interamente riservata. La presen-za del grande artista non sarà solo artistica, nel senso esclusivo delle sue opere, ma sarà fi sica, in carne ed ossa per tenere un

corso per giovani illustratori. Di più: la sua presenza sarà duratura, anzi perenne, visto che del suo passaggio rimarrà un murales sulle pareti della Casa della Fantasia, nuova sede della mostra. E’ questo il contributo che la mostra lascia il piccolo borgo tra le colline, infatti, anno dopo anno, le facciate delle sue vecchie case si popolano di storie

affrescate, persino il Municipio è popolato di leoni, coccodrilli, pe-sci e pipistrelli giganti. Per tornare alla mostra va detto che oltre al grande artista messica-

no, sono all’opera tredici tra i migliori artisti del panorama internazionale, per realizzare le immagini del libro che sarà pubblicato in collaborazione con Franco Cosimo Panini Ragazzi e in coedizione con Sm Messico in uscita a ottobre. Accanto all’omaggio alla Nazione ospite e all’Illustratore dell’Anno, la Mostra proporrà ai suoi visitatori anche la

grande carrellata del meglio che il settore dell’illustrazione per l’infanzia abbia pro-posto a livello mondiale. Di ciascun albo

illustrato individuato in quest’area dell’ec-cellenza, saranno presentate alcune tavole originali. Complessivamente, nelle diverse

sezioni, saranno più di trecento le illustra-zioni esposte, insieme ai libri per i quali sono state create.

Il tema di quest’anno sarà il Messico. Tredici artisti a lavoro per illustrare il libro realizzato in concomitanza con l’iniziativa

Le immagini della fantasia Dal 26 ottobre prenderà il via la Mostra internazionale d’illustrazione

Gabriel Pacheco, ospite a Sarmede

La recente pulitura della pala “Il vescovo Jacopo Pesaro e papa Alessandro VI davanti a San Pietro”, eseguita da Tiziano Vecelio, ha riaperto il dialogo del mondo dell’arte sul grande pittore veneto e le porte di una mostra che rimarrà aperta fi no al prossimo 6 ottobre a Palazzo Cosmo

di Pieve di Cadore. Sulla grande tela, commissionata da Jacopo Pesaro al giovane Vecellio, infatti, rimanevano interrogativi che negli ultimi anni hanno portato alle interpretazioni più varie, compresa quella che considerava la grande tela conservata al Museum voor Schone Kunsten di Anversa, la più antica realizzata da Tiziano o quella che ne attribuiva l’esecuzione non alla sola sua mano ma ad un concorso d’opera partito sotto la regia di Giovanni Bellini, vista la discrepanza qualitativa tra la fi gura di San Pietro e quella degli altri due personaggi. La mostra, invece, vuole essere di contributo alla corretta interpretazione dell’opera in oggetto e di tutta l’epopea vecelliana. Attraverso una decina di opere di puntuale riferimento e di confron-to, dipinti, disegni e silografi e, l’esposizione evidenza ciò che gli esami eseguiti hanno già dimostrato, ossia che la tela è stata prodotta in un’unica soluzione ed è paragonabile, sotto il profi lo tecnico e dei materiali, alle opere di Tiziano del 1510 – 1514 circa. Le apparenti differenze nella resa non sarebbero per altro dovute a una molteplicità di mani o di fasi esecutive ma ad uno stato di conservazione piuttosto altalenante.

palazzo cosmo di pieve di cadore

una mostra per fare chiarezza sull’opera di tiziano

Nelle foto alcune

delle opere dell’artista messicano

Gabriel Pacheco

La pala “Il vescovo Jacopo Pesaro e papa Alessandro VI

davanti a San Pietro”, oggi conservata al Museum voor Schone Kunsten di Anversa

Anno dopo anno le facciate delle vecchie case si popolano di storie affrescate

Nella foto Eva Fischer

arte last minute

Ultimi giorni per la rassegna di scultura contemporanea di Padova. Ci sarà tempo fi no al 20 agosto per vedere le opere di Novello Finotti e di Kim Young-Won esposte in varie sedi cittadine (da

Palazzo Zuckermann a corso Garibaldi 33, dai Musei Civici agli Eremi-tani a piazza Eremitani, fi no alla Galleria d’Arte La Teca) poi l’esposi-zione verrà trasferita in Corea. L’iniziativa infatti è nata per dare vita ad uno scambio culturale.

Scultura a Padovafinotti e Young-Won pronti per la corea

Fotografi a a veronal’umanitÀ negli scatti di renÈ burri

Pittura a vicenza cinQue secoli di volti

Fino al 22 settembre rimarranno esposte al Centro Interna-zionale di Fotografi a Scavi Scaligeri di Verona gli oltre due-cento scatti selezionati da Hans-Michael Koetzle per dare

vita ad un’importante retrospettiva su Renè Burri. Con le sue fotografi e il fotografo svizzero ha testimoniato le guerre di Corea e del Vietnam, la crisi di Cuba con gli Stati Uniti e ritratto alcune delle personalità più infl uenti del XX secolo. Considerato un grande fotoreporter, nonostante sia stato a contatto con la violenza della guerra e la disperazio-ne delle vittime, ha sempre evitato le immagini crude e tragiche e, come ha scritto Peter Killer ”... non esiste una sola foto che non suggerisca l’esistenza possibile di un mondo più umano”.

Ultimi giorni anche per la mostra “Cinque secoli di vol-ti. Una società e la sua immagine nei capolavori di Palazzo Chiericati” ospitata a palazzo Chiericati di

Vicenza. L’esposizione dovrebbe già essere stata chiusa ma la direzione musei ha deciso di riaprire la mostra a seguito del bilancio positivo avendo registrato 55 mila visitatori circa, e delle numerose richieste di visita. Dal 19 agosto la Pinacoteca resterà chiusa completamente per circa un mese per consentire gli ultimi lavori in vista dell’apertura dell’intera ala palladiana prevista per fi ne settembre.

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18 Cultura veneta

Lorenzo Monguzzi & Marco Paolini e la Pic-cola Orchestra Variabile saranno sul palco del Teatro Romano di Verona mercoledì 28

agosto alle ore 21 per il concerto teatrale “Song N_14”. Una serata di musica e canzoni, paro-le e piccole storie. Lorenzo Monguzzi e Marco Paolini ancora insieme, come tante volte in que-sti anni con altri spettacoli teatrali, ma questa volta con un progetto fatto con più canzoni e meno teatro. Il concerto teatrale nasce dalle nuove canzoni di Lorenzo Monguzzi, raccolte nel suo nuovo album, il primo da solista dopo i tanti successi fi rmati con i Mercanti di Liquore, eseguite con un nuovo ensemble musicale e accompagnate da un attore, Marco Paolini che parla, raccontando storie brevi dedicate al futuro prossimo. Nuove canzoni e nuovi racconti prota-gonisti della prima parte del concerto teatrale, mentre nella seconda vengono eseguite canzo-ni e ballate del repertorio comune dei protagoni-sti. L’evento rientra nella rassegna Verona Folk Festival; l’ingresso costa 17 euro in gradinata non numerata e 28 euro in platea numerata.

Un progetto fatto con più canzoni e meno teatro, l’attore racconterà storie brevi dedicate al futuro prossimo

Teatro e musica a Verona Il 28 agosto al Teatro Romano

Paolini e Monguzzi in “Song N_14”

Nella foto Marco Paolini e Lorenzo Monguzzi

concerti

E’ bastata una sola canzone al cantau-tore israeliano Asaf Avidan per imporsi sulla scena della musica mondiale.

Con “One day/Reckoning song”, la can-zone con oltre 100 milioni di “visioni” su you tube, e diventato uno degli artisti più ri-cercati e ascoltati al mondo grazie alla voce a metà strada tra jenis Joplin, Loretta Lynn e Johnny Cash. Ecco perché il live di Asaf Avidan in programma giovedì 29 agosto al Teatro Romano di Verona si annuncia come uno dei più attesi del 2013. Il concerto consentirà di ascoltare le canzoni dei suoi ultimi dischi, sia quelli realizzati da solo, sia i materiali incisi con la vecchia band The Mojos, concentrando l’attenzione sull’ulti-mo “Different Pulses”.

verona, Teatro Romanoasaf avidan in concerto il 29 agosto

Il 21 settembre a Gran teatro Geoxa padovaelio e le storie tese

Un nuovo tour che fa seguito alla loro clamorosa partecipazione al Festival di Sanremo dove con il brano – La

Canzone Mononota – si sono posizionati secondi in classifi ca ricevendo, inoltre, il Premio della critica – Mia Martini – , il pre-mio sala stampa radio/tv/web e il premio come miglior arrangiamento. Gli EELST, gruppo impossibile da etichettare, trovano nella dimensione live la cornice ideale per il calembour narrativo a cui ci hanno abituati. Con il loro straripante e irriverente sense of humour, continuano a fare musica con rigo-re, scrupolo, curiosità, voglia di divertirsi e di divertire. Capaci di spaziare in ogni gene-re con una facilità e una tecnica disarmanti gli Elii basano la loro capacità compositiva sconfi nano fra le infl uenze più varie, il tutto con un’infi nita serie di citazioni e varietà di stili ed esecuzioni. Sul palco: Elio (can-tante, fl autista), Rocco Tanica (pianola), Cesareo (chitarra alto), Faso (chitarra bas-so), Christian Meyer (batteria), Jantoman (ulteriori pianole), Paola Folli (cantante) e Mangoni (artista a sé).

La fortunata kermesse anche quest’an-no riscopre i luoghi mozzafi ato del Polesine, attraverso la danza, il

teatro, la musica, per un totale di 18 ap-puntamenti unici, nei quali la cornice della rappresentazione è parte integrante dello spettacolo, per la valorizzazione del terri-torio, dell’ambiente e del turismo. Questi gli appuntamenti in calendario per agosto: domenica 4, Ariano nel Polesine, San Ba-silio, Pilar, sartoria italiana fuori catalogo; mercoledì 7, Badia Polesine, piazza Vanga-dizza, Soqquadro italiano, da Monteverdi a Mina; venerdì 9, Ficarolo, giardino di villa Schiatti-Giglioli, Miriam Meghnagi, Dialoghi mediterranei; domenica 11, Villamarzana-giardino di Villa Cagnoni-Boniotti, Jaques Morelenbaum & cello samba trio, special guest Paula Morelenbaum; martedì 13, Crespino, chiesa arcipretale santi Martino e Severo, Tigran a fable; domenica 18, Fratta Polesine, villa Badoer, Ron, Way Out. L’ini-zio degli spettacoli è fi ssato alle ore 21.30 a ingresso libero, eccetto domenica 11 ago-sto: biglietto unico 5,00 euro.

spettacoli

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Il progetto viene finanziato nell’ambito del Programma di Collaborazione Transfronta-liera Italia-Slovenia 2007—2013 dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale e da fondi nazionali.Il partenariato del progetto ClimaParks è composto da nove partner — 5 parchi ita-liani e 4 parchi sloveni. Il LP del progetto è il Triglavski narodni park.I parchi italiani e sloveni hanno svolto attivi-tà di ricerca e sensibilizzazione sui cambia-menti climatici e sulla conservazione della biodiversità e di un rapporto sostenibile per l’ambiente nelle aree protette in oggetto e in generale, a livello globale.E’ sta attivata una rete permanente di po-stazioni informatiche attraverso cui è pos-sibile paragonare i dati tra i singoli parchi. Grazie alla loro collaborazione i parchi italia-ni e sloveni rafforzeranno la sensibilizzazio-

ne sul significato di atteggiamento respon-sabile nei confronti dell’ambiente naturale (centri di informazione, programmi di for-mazione). Gli stessi parchi, attraverso pro-getti pilota, analizzeranno il comportamento del visitatore nelle aree protette rispettando l’ambiente.Partecipano al partenariato italo-sloveno la regione del Litorale sloveno — Primorska (Alto Adriatico), quella del Carso e quella montana (alpina).

I Rilevamenti dei dati Meteo nel Parco Regionale del Delta del Po

l Parco Regionale Veneto del Delta del Po è da sempre sensibile al tema ambientale e al cam-biamento climatico, con il progetto Climaparks si ha la possibilità di studiare i cambiamenti ambientali in atto e di predisporre e sperimen-tare interventi volti a promuovere una maggio-re sensibilizzazione sui cambiamenti climatici stessi . Nell’ambito del Progetto da febbraio 2013 è attiva una centralina di rilevamento dei dati meteo presso il Centro Visitatori di Porto Viro. E’ possibile inoltre visionare i dati dal gior-no dell’istallazione ad oggi, e in tempo reale, relativi anche a temperatura, umidità, vento e irraggiamento solare collegandosi a questa pagina:http://www.meteo.digiteco.it/default.asp?idStaz=1

Progetto CLIMAPARKS - attività WP2 “Monitoraggio delle popolazioni di Pas-seriformi ed altre specie, mediante la metodica dell’inanellamento a sforzo costante” presso la golena Ca’ Pisani

Il progetto ha previsto la realizzazione e la ge-stione di una stazione di inanellamento dei Passeriformi, in cui eseguire sia lo studio delle popolazioni nidificanti, sia lo studio delle migra-zioni e dello svernamento.. La stazione, gestita dall’associazione Sagittaria, era ubicata all’in-terno della Golena di Ca’ Pisani, nello splendido Po di Maistra. Le sessioni di cattura, da marzo 2012 al aprile 2013, hanno permesso di inanel-lare 1.321 uccelli di 39 specie.

Il più alto numero di catture si sono registrate nei mesi di aprile, settembre e ottobre, al momento della stagione migratoria. Oltre il 50% degli uc-celli catturati appartenevano alle seguenti spe-cie: Capinera, Cannaiola e Robin, grazie alla pre-senza di zone umide zone boschive. Analizzando la fenologia delle catture per molte specie, è stata osservata una buona corrispondenza con i dati nazionali, mentre per altri è stato, tuttavia, osservato un ritardo nel passaggio. Da questa analisi, è diventato evidente che le specie diver-se mostrano rapidi cambiamenti di densità e di gamma, non direttamente collegati con i cam-biamenti di uso del territorio della zona del Del-ta. Tali cambiamenti potrebbero essere collegati direttamente con il generale cambiamento cli-matico. Per Usignolo di fiume e Beccamoschino, infatti, è noto come le grandi oscillazioni sono causate dagli inverni molto freddi. Oltre all’ana-lisi del flusso migratorio, grazie ai dati raccolti è stato possibile analizzare le dinamiche di po-polazione di alcune specie nidificanti, specie in confronto con i dati precedenti. Da questa ana-lisi, è diventato evidente che le specie diverse mostrano rapidi cambiamenti nella densità e la gamma, non spiegabile direttamente con i cam-biamenti nel territorio della zona del Delta. Tali cambiamenti potrebbero essere messi in rela-zione diretta con il cambiamento generale cli-matico. Per Usignolo di fiume e Beccamoschino, infatti, è noto come le grandi oscillazioni sono causate da inverni molto freddi. E’ evidente che questo è solo l’inizio di una prima analisi che se approfondita e prolungata nel tempo i darebbe maggiori informazioni e conclusioni affidabili.

Aggiornamenti Programma MAB promosso dall’UNESCO

Il Progetto Climaparks : Cambiamenti climatici e gestione delle aree protette

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2007

-201

3 cooperazione territoriale europeaprogramma per la cooperazionetransfrontaliera

Italia-Sloveniaevropsko teritorialno sodelovanjeprogram čezmejnega sodelovanja

Slovenija-Italija

Investiamo nelvostro futuro!Naložba v vašoprihodnost!www.ita-slo.eu

Progetto cofinanziato dal Fondo europeo disviluppo regionale

Projekt sofinancira Evropski skladza regionalni razvoj

Il percorso di candidatura dell’area del Delta del Po a Riserva della Biosfera del Programma MAB dell’UNESCO è supportato dalla Fonda-zione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.

Con gli incontri del 16 lu-glio 2013 a Porto Viro e del 17 luglio 2013 a Me-sola si è aperta la fase di dialogo con i portatori di interesse locali relativa-mente al PERCORSO DI CONCERTAZIONE PER LA CANDIDATURA DELL’ AREA DEL DELTA DEL PO A RISERVA DELLA BIOSFERA NELL’AMBITO DEL PROGRAMMA MAB-UNESCO”. A settembre saranno programmati al-tri incontri pubblici di pre-sentazione della candida-tura che verranno definiti nei prossimi giorni.

Per ulteriori informazioni visitate il sito www.parcodeltapo.org e consultate tutta la documentazione che sarà via via pro-dotta, oppure inviate una email all’indirizzo:[email protected].

Temperatura ( medie giornaliere) - Porto Viro

Periodo: 01/07/13 - 01/08/13 - Min: 24,7°C - Med: 28,3°C - Max: 33,4°C

Temperatura (°C )

33,9

32,7

31,5

30,3

29,1

27,8

26,6

25,4

24,2 01/07 04/07 07/07 10/07 13/07 16/07 19/07 22/07 25/07 28/07 31/07

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Con la collabozazione di:

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37I nostri esperti

Il sistema costruttivo a telaio si differenzia da quello a pannelli multistrato sia per il livello di prefabbricazione, in questo caso più avanzato, sia per le caratteristiche costruttive delle pareti esterne e portanti, realizzate con un telaio strutturale in legno massiccio con elementi di dimensioni standardizzate, chiuso sulle due facce da pannelli che formano un’intercapedine interamente riempita di materiale isolante quale la fibra di legno, il lino, la canapa, la lana di pecora, la cellulosa o fibre minerali. In alternativa agli elementi in legno, per la costruzione del telaio si possono utilizzare travi a doppio T (Foto 1) composte da due profili di legno di dimensioni ridotte collegati da un’anima sottile in materiale compensato o di OSB (pannelli in trucioli di legno pressati ed assemblati con collante); queste ultime sono particolarmente idonee per spessori della parete elevati e consentono di ridurre il ponte termico in corrispondenza dei montanti, migliorando le caratteristiche di isolamento termico.Per ridurre l’effetto dei ponti termici della struttura della parete, sul lato esterno viene aggiunto un pannello isolante con la finitura ad intonaco traspirante o con facciata ventilata.Gli impianti, anche nel caso del sistema a telaio, sono generalmente situati nell’intercapedine verso l’interno.Il telaio può essere racchiuso tra tavole di legno disposte in diagonale (è questo il vero telaio), tra pannelli costruiti con i prodotti derivati dalla lavorazione del legno, lastre di fibrogesso o fibrocemento.Dal punto di vista statico il sistema ha un buon comportamento e se i pannelli di chiusura sono collaboranti ed irrigidenti si ottiene un funzionamento a lastra: i montanti assorbono i carichi verticali mentre le azioni orizzontali, dovute al vento o alle azioni sismiche, sono assorbite dai pannelli di chiusura; in corrispondenza dei fori la struttura va irrigidita

con l’aggiunta di montanti ed architravi sempre in legno.Questo sistema costruttivo richiede una cura ancor più attenta per la tenuta all’aria, sia per le sue caratteristiche intrinseche sia per i materiali di costruzione, molto sensibili agli effetti della formazione di condensa; sul lato interno, dietro il piano per la collocazione degli impianti, viene posato un telo con la doppia funzione

di freno vapore e di tenuta all’aria; alcune ditte costruttrici lo sostituiscono con pannelli di irrigidimento impermeabili all’aria. In entrambi i casi, comunque, si deve provvedere alla sigillatura delle giunzioni (Foto 2).Il grado di prefabbricazione dei sistemi a telaio può essere più o meno avanzato: in cantiere i pannelli possono arrivare soltanto con i telai montati, con i telai chiusi su un solo lato, con i telai chiusi su entrambi i lati e l’intercapedine già riempita di isolante; in genere, comunque, le pareti sono già complete, da rifinire soltanto verso l’esterno con l’ultima rasatura di intonaco e verso l’interno con la rasatura del cartongesso.I pannelli prefabbricati sono posati e fissati con apposite staffe ad un cordolo di calcestruzzo oppure su un trave dormiente in larice; in ogni caso il punto di posa va protetto dall’umidità di risalita con apposito impermeabilizzante.Va sottolineato che gli edifici in legno ben costruiti, con attenzione alla tenuta all’aria ed alla previsione di adeguate masse termiche interne, offrono una qualità di confort migliore rispetto le costruzioni tradizionali in muratura per la proprietà naturale del legno di regolare le condizioni igrometriche e termiche degli ambienti.

(Segue nel prossimo numero)

L’architetto

Le costruzioni in legno (Parte terza; segue dal numero precedente)

Rubrica a cura di Renzo Carturan, architetto

Per quesiti sugli argomenti trattati in questa rubrica il Lettore può inviare una mail a [email protected]

Foto 1: Travi a doppio T (Finjoist)

Foto 2: Sigillatura con nastro del telo freno vapore e tenuta all’aria

VOLTAN GABRIELE

Siamo al servizio del clientedalla progettazione al montaggio!!

MASERÀ DI PADOVA (PD) Via Casalserugo, 12 Tel. e Fax 049 8860692 - [email protected]

La sostituzione dei serramenti esistenti non necessita dell’intervento di opere murarie, con la possibilità della detrazione fiscale del 55% prorogata fino a giugno 2013

SERRAMENTI

Realizzazione dalla tavola

al prodotto finito di serramenti

Legno - PVC - Legno/AlluminioScuri - Finestre - Zanzariere - Portoni d’ingresso in legno o blindati

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La sostituzione dei serramenti esistenti non necessita dell’intervento di opere murarie, con la possibilità della detrazione fi scale del 65% prorogata fi no a dicembre 2013

Page 38: Conselvano lug2013 n91

BILANCIADAL 2 3/09AL 22/10FASCINO alloNtaNate

le aNsie Da prestaZioNe Fra le leNZuola o saraNNo

guai. troVate spaZi per il Dialogo e le risate · SALUTE il calDo Vi to-glie le ForZe. coNtrollate spesso la pressioNe saNguigNa, beVete Molto e preDiligete Frutta e VerDura

SCORPIONEDAL 23/10AL 22/11FASCINO Vi at-

teNDoNo teNsioNi e scoNtri coN cHi

aMate Ma riuscirete a FarVi per-DoNare coN l’arMa Della teNereZZa · SALUTE NoN strapaZZateVi percHÈ state recuperaNDo uN po’ Dopo uN perioDo Di Forte stress. aiutateVi coN uNa saNa aliMeNtaZioNe

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12

FASCINO il prossiMo perioDo sarÀ coN-Dito Da eNtusiasMo e

poesia cHe Vi aiuter-aNNo a superare VeccHi coNFlitti SALUTE soNo iN agguato piccoli Disturbi cHe NoN VaNNo iNgigaNtiti Ma NeMMeNo trascurati. troVate il teMpo per accertaMeNti

CAPRICORNODAL 22/12AL 20/01FASCINO l’alcoVa

laNgue NoN poco Ma l’iNtesa MeNtale È eccelleNte. regalateVi bellissiMi Viaggi iN cop-pia · SALUTE riDucete uN po’ il caFFÈ percHÈ Vi atteNte uN perioDo Di iN-QuietuDiNe. Yoga e tisaNe FaNNo al caso Vostro

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02FASCINO NoN Date spaZio a graNDi aspetta-

tiVe soprattutto Verso cHi Vi laNcia Messaggi aMbigui. state sulla DiFeNsiVa · SALUTE ab-

biate cura Di ossa e DeNti curaNDo l’aliMeNtaZioNe iN MoDo speciFico. eVitate le abbuFFate Di Dolci

PESCI DAL 20/02 AL 20/03FASCINO a QuaNto pare il Vostro ro-

MaNticisMo È partito per le Ferie. aDDolciteVi percHÈ solo coN la carNe NoN c’È Futuro · SALUTE No-NostaNte le Forti teNtaZioNi Della gola, il giroVita NoN Ne riseNte per-cHÈ siete saggi e Fate Molto MoVi-MeNto

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04FASCINO coN il partNer ViVete uN

perioDo Da FaVola: coMplici e iN perFetta siNtoNia. i siNgle aVraNNo Mille occasioNi · SALUTE purtroppo per Voi l’uMore È cupo e la ForMa iN calo. aNcHe se il calDo NoN Vi lascia tregua uscite piÙ cHe potete

TORO DAL 21/04

AL 20/05FASCINO las-

ciate Da parte accuse e ricatti.

occorre Fare il priMo passo Verso la pace e DoVrete essere Voi a Farlo · SALUTE la Vostra VitalitÀ È iN au-MeNto. NoN sprecatela Nei litigi Ma sFruttatela iN palestra, i risultati saraNNo ottiMi

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06FASCINO se siete

siNgle Questo È il Vostro teMpo: aVrete Dalla Vostra poteNti arMi Di seDuZioNe. eros e cuore iN eQuilibrio · SALUTE proprio NoN Vo-lete seNtir parlare Di sport aNcHe se aVete a DisposiZioNe uNa buoNa Dose D’eNergia. sForZateVi

CANCRODAL 22/06AL 22/07

FASCINO Forse È il caso Di Fare VacaNZe separate.

il Vostro partNer NoN coN-trolla la gelosia e Voi sopportate a Fatica · SALUTE DiVersaMeNte Dal solito siete talMeNte atletici Da seMbrare iperattiVi. aFFiaNcate uNa buoNa aliMeNtaZioNe

LEONEDAL 23/07

AL 23/08FASCINO la passioNe È iN staND-bY e le troVate roMaNticHe serViraNNo a beN poco per riNsalDare

uN legaMe cHe laNgue · SALUTE aVete bisogNo Di relaX e Di uN teMpo tutto Vostro per riFlettere sul Futuro o sarete preDa Dell’aNsia

VERGINEDAL 24/08

AL 22/09FASCINO Vi atteNDe uN Flirt tutto eros e Zero iMpegNo e Forse

È proprio Quello cHe Vi serVe aDesso. Molti iNcoNtri Hot · SALUTE lo JoggiNg NoN Vi spaVeNta piÙ e Fatto la MattiNa presto Vi re-gala spriNt DiNaMico e scattaNte e toNicitÀ al top

OroscopoFATELO CON TUTTO IL CUORE

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CONSELVE recente appartamento del 2004, distribuito per ampio ingresso-soggiorno-cucina, 2 bagni, 3 camere, poggiolo e garage. Cl.D - IPE 102,6 Kwh/m2a. � 125.000 Rif. 131037

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