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1 CITTADINI D’EUROPA E-NEWSLETTER DICEMBRE 2016 ANNO IV NUMERO UNDICI IN QUESTO NUMERO Centro d’informazione cofinanziato dalla UE A pagina 11 Segnalazione dall’Ufficio in Italia della Commissione europea Giovani europei per la solidarietà Da pagina 13 Dall’Ufficio di Milano della CE Solidarietà all’Italia: i fondi Ue sosterranno il processo di ricostruzione dopo i terremoti e Piano d’azione europeo in materia di difesa: verso un fondo europeo per la dife- sa A pagina 15 Verso un’Europa dell’integrazione intelligente Di Brando Benifei A pagina 17 Consultazione per la valutazione intermedia del “mec- canismo di protezione civile dell’Ue” A pagina 18 Notizie dal Centro Europe Direct di Genova A cura di Roberta Gazzaniga A pagina 22 CIED Genova dove e quando A pagina 2 Il Comune di Genova e l’Europa Fondi europei: tre milioni di euro per la Gavoglio Approfondimento Autoimprenditorialità – Nuove generazioni di imprenditori tra Genova e l’Europa A pagina 3 Alla ricerca delle opportunità dell’Unione europea Di Carlotta Gualco A pagina 5 Informagiovani Genova A pagina 6 Imprese sociali innovative Social Hub Genova Di Maurizio Astuni A pagina 8 Studiare, Creare e Innovare Spin off - Università di Genova Di Francesca Borneto A pagina 10 FILSE: così creiamo nuova impresa in Liguria A cura di Valeria Rainisio e Silvia Pedemonte Per ricevere questa newsletter segnala il tuo indirizzo e-mail a [email protected] Newsletter a cura del Via dei Giustiniani 12 – I 16123 Genova [email protected] - www.centroineuropa.it

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CITTADINI D’EUROPAE-NEWSLETTER DICEMBRE 2016 ANNO IV NUMERO UNDICI

IN QUESTO NUMERO

Centro d’informazionecofinanziato dalla UE

A pagina 11Segnalazione dall’Ufficio in Italia della CommissioneeuropeaGiovani europei per la solidarietà

Da pagina 13Dall’Ufficio di Milano della CESolidarietà all’Italia: i fondi Ue sosterranno il processo diricostruzione dopo i terremoti e Piano d’azione europeoin materia di difesa: verso un fondo europeo per la dife-sa

A pagina 15Verso un’Europa dell’integrazione intelligenteDi Brando Benifei

A pagina 17Consultazione per la valutazione intermedia del “mec-canismo di protezione civile dell’Ue”

A pagina 18Notizie dal Centro Europe Direct di GenovaA cura di Roberta Gazzaniga

A pagina 22CIED Genova dove e quando

A pagina 2Il Comune di Genova e l’EuropaFondi europei: tre milioni di euro per la Gavoglio

ApprofondimentoAutoimprenditorialità – Nuove generazioni di imprenditoritra Genova e l’EuropaA pagina 3Alla ricerca delle opportunità dell’Unione europeaDi Carlotta Gualco

A pagina 5Informagiovani Genova

A pagina 6Imprese sociali innovative Social Hub GenovaDi Maurizio Astuni

A pagina 8Studiare, Creare e Innovare Spin off - Università di GenovaDi Francesca Borneto

A pagina 10FILSE: così creiamo nuova impresa in LiguriaA cura di Valeria Rainisio e Silvia Pedemonte

Per ricevere questa newsletter segnala il tuo indirizzo e-mail [email protected]

Newsletter a cura del

Via dei Giustiniani 12 – I 16123 Genova

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Cinque ettari di ex demanio militare alle spal-le della stazione Principe si trasformeranno inun parco urbano. Un’occasione di sviluppoculturale, sociale ed economico per il quartiredel Lagaccio. Assessore Piazza: "Si tratta di unesempio virtuoso di progettazione caratteriz-zato dalla partecipazione di cittadini, associ-zioni e profesionisti, sulla base di un progettointegrato del Comune di Genova".

Grazie al progetto europeo UNALAB, presen-tato nell’ambito di un bando del programmaHorizon 2020-Smart Cities and Communitiesil Comune di Genova potrà avviare l’opera diriqualificazione dei circa 5 ettari dell’ex ca-serma Gavoglio attraverso la realizzazione diun parco urbano. L’ottica è – come sempre –quella della riappropriazione graduale deglispazi pubblici. Il bando prevedeva l’utilizzo diapprocci naturalistici in progetti di riqualifica-zione urbana.

Il progetto europeo porterà alla città di Ge-nova un finanziamento di 3.144.068 euro,con una quota per il Comune di Genova di1.710.250 euro.

L'assessore Emanuele Piazza soddisfatto peril risultato raggiunto: "Si tratta di un esempiovirtuoso di progettazione caratterizzato dadue fondamentali elementi distintivi: il pro-cesso partecipativo da parte di cittadini eassociazioni di quartiere con il coinvolgimen-to di università locali ed estere, associazionidi categoria e professionisti; e una progetta-zione integrata del Comune di Genova che hacoinvolto la Direzione Smart City, Innovazio-ne d’impresa e la Direzione Patrimonio per gliaspetti tecnici e di progettazione degli inter-venti. Fondamentale il contributo dei partnertecnologici territoriali D'Appolonia, Enginee-ring, IRE e M3S".

Il progetto del parco si innesta nel pro-gramma di valorizzazione, approvato nel lu-glio di quest’anno, degli spazi militari dismes-si che oggi costituiscono una forte cesura nelquartiere del Lagaccio. Il programma finaliz-

zato all’acquisizione degli immobili da partedel Comune si propone l’obiettivo di inte-grarli con la città facendone un’occasione disviluppo culturale, sociale ed economico. Gliedifici storici dell’ex caserma diventano ri-sorse per una differenziata offerta di usi a-perti ai cittadini, residenziali, turistici e diservizio, mentre l’ex Proiettilificio diventa ri-sorsa per uno sviluppo produttivo sostenibilemediante l’insediamento di start up e spazi dicoworking.

In questo contesto il parco, ampiamenterichiesto nel percorso di consultazione ecoinvolgimento della popolazione che haimprontato lo sviluppo del programma di va-lorizzazione, rappresenta l’idea forte delprogetto cittadino: un polmone verde per ilquartiere del Lagaccio, che collegandosi aipercorsi di versante culminanti nel sistemadei forti, viene a costituire una risorsa pertutta la città.

Così il parco diventa volano per la valorizza-zione della Caserma Gavoglio, attraendopossibili investimenti privati sugli edifici stori-ci da riqualificare, e nel contempo incremen-tando gli spazi di pubblica fruizione che giàhanno cominciato oggi a vivere con la crea-zione della Casa di Quartiere, attiva dal di-cembre 2015 e con lo spazio giochi inaugura-to lo scorso luglio.

I partner del progetto si cimenteranno quindicon i più innovativi metodi di rinaturalizza-zione e l’utilizzo di tecniche di ingegneria na-turalistica, l’acqua diventerà l’elemento qua-lificante del progetto, la demolizione di moltiedifici in disuso consentirà al quartiere di a-vere finalmente un’ampia piazza verde e spa-zi aperti di aggregazione ed incontro per gliabitanti.

Articolo tratto dahttp://www.comune.genova.it/content/fondi-europei-tre-milioni-di-euro-alla-gavoglio

Il Comune di Genova e l’Europa

FONDI EUROPEI: TRE MILIONI DI EURO ALLA GAVOGLIO

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Di Carlotta Gualco, direttrice del Centro inEuropaNon è sempre semplice “rintracciare”l’intervento delle politiche e delle risorsedell’Unione europea negli strumenti naziona-li, regionali e locali. In parte perché si inte-grano fisiologicamente nell’ambito di questiultimi, in parte perché questi livelli di gover-no preferiscono in genere capitalizzare il ri-torno di immagine che deriva dall’erogazionedi servizi e finanziamenti.

È per questo che, nell’ambito dell’iniziativa“Autoimprenditorialità: strumenti e proposteper nuove generazioni di imprenditori” orga-nizzato il 7 novembre scorso da Social HubGenova insieme ad Informagiovani e CentroEurope Direct Genova, abbiamo chiesto allerelatrici e ai relatori di raccontarci la loro atti-vità, evidenziando, quando possibile, il ricor-so a risorse provenienti dall’Unione europea.Abbiamo poi deciso di chiedere, per questoinserto, un articolo anche a FILSE.

Il nostro compito era quello di illustrare inparticolare gli strumenti del Piano diinvestimenti per l’Europa (altresì detto“Piano Juncker” dal nome del presidentedella Commissione europea che lo halanciato). Ma non è corretto limitarsi a citarequeste linee di sostegno – nella maggiorparte dei casi garanzie, prestiti per l’avvio diimprese, partecipazioni al capitale – senzafare almeno cenno all’impegno piùcomplessivo dell’Unione europea in materiadi autoimprenditorialità. Già da una decinad’anni la Commissione europea haindividuato nel “senso di iniziativa enell’imprenditorialità” una delle ottocompetenze chiave necessarie per unasocietà basata sulla conoscenza. Sono seguitediverse iniziative della UE a sostegnodell’educazione e dell’apprendimento, anchese non sempre gli Stati membri hannoinserito l’acquisizione di questa competenzanei loro programmi di studio o, se l’hanno

fatto, non sempre questo è avvenuto inmodo coerente. Per ovviare a ciò laCommissione europea è giunta recentementead una indicazione analitica dellecompetenze insite nel concetto diimprenditorialità1, che dovrà portare, entrola fine del prossimo anno, ad una suaproposta relativa alla revisione dellecompetenze chiave per l'apprendimentopermanente che avrà un'attenzioneparticolare alla promozione dello spiritoimprenditoriale.

La nuova Agenda per le competenze2,rivolgendosi alle istituzioni europee enazionali, e a tutti i portatori di interesse(parti sociali, erogatori di istruzione eformazione, le autorità locali, regionali enazionali, le aziende), ha l’obiettivo, anche inquesto ambito, di mettere la formazione dicompetenze al passo con l’evoluzione semprepiù rapida del mercato del lavoro,consentendo a lavoratori e discenti dispostarsi più facilmente all’interno della UE.Si tratta, nel complesso, di un lavoroambizioso e non facile, che spazia dalleproposte per migliorare la trasparenza e lacomparabilità delle qualifiche alle modalitàper determinare le competenze dei cittadinidei Paesi terzi e all’individuazione deifabbisogni di competenze necessari agarantire competitività e innovazione.

Il Piano di investimenti per l’Europa intervie-ne in un panorama già fitto di iniziative so-stenute da strumenti UE come i Fondi strut-turali – in particolare il Fondo Sociale Euro-peo ed Erasmus+, che tra l’altro comprende

1 https://ec.europa.eu/jrc/entrecomp2 COM(2016) 381 final del 10 06 2016

Autoimprenditorialità – Nuove generazioni di imprenditori tra Genova e l’Europa

ALLA RICERCA DELLE OPPORTUNITÀDELL’UNIONE EUROPEA

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anche un programma di scambi per chi haappena avviato un'attività imprenditoriale o

intende farlo (il centro di contatto per la Ligu-ria è Filse).

Il Gruppo BEI – composto dalla Banca euro-pea per gli investimenti e dal Fondo europeoper gli investimenti – ha svolto e svolge unruolo rilevante nel garantire un migliore ac-cesso ai finanziamenti da parte delle PMI, an-che nella fase di avvio, attraverso garanzie,prestiti e altri prodotti finanziari, nella mag-gior parte dei casi avvalendosi di una rete diistituzioni finanziarie e fondi d’investimentoche fungono da intermediari. Attraverso lostesso meccanismo, il Gruppo BEI forniscemicrocredito, anche destinato specificamentea rifugiati che intendano avviare piccole atti-vità.

Sotto l’ombrello del Fondo di investimentiper l’Europa sono rientrati programmi già e-sistenti come Innovfin (nell’ambito del pro-gramma Horizon 2020), destinato a facilitarel’accesso al credito per le imprese innovative,COSME (programma per la competitività del-le imprese e delle PMI), uno strumento di ga-ranzia specificamente rivolto alle micro e PMInel settore culturale e creativo (CCS GF) e ilProgramma per l’Occupazione el’Innovazione sociale (EaSI).

In alcuni casi questi strumenti sono stati po-tenziati dall’apporto del Fondo europeo pergli investimenti strategici (FEIS)3, altri sonoancora in fase di realizzazione. Il Fondo ha

3 Il FEIS è stato istituito nel 2015 con lo scopoprecipuo di “far fronte ai fallimenti del mercatoo a situazioni di investimento subottimali esostenendo operazioni che la BEI, il FEI o gli altristrumenti finanziari dell'Unione non avrebbepotuto effettuare (…)” art. 5 del Regolamento(UE) 2015/1017

comunque destinato 5 miliardi di euro dellasua dotazione al sostegno di progetti presen-tati da piccole medie imprese ed imprese amedia capitalizzazione attraverso lo SportelloPMI (SME Window). La partecipazione dellePMI è stato così vivace che nel luglio scorsogli sono stati destinati 500 milioni di eurosupplementari fino al 2017. In particolarel’Italia si è distinta nell’utilizzo di tali stru-menti: a fine novembre erano stati siglati 40accordi con intermediari finanziari per circa1,3 miliardi di euro, che si stima attiverannoinvestimenti per più di 20,4 miliardi: è il mi-glior risultato in assoluto nella UE a 28.

Lo Sportello PMI si articola tra Fondo Europeoper gli Investimenti (FEI) e le Istituzioni na-zionali di promozione (in Italia la Cassa Depo-siti e Prestiti) che agiscono in collaborazionecon le istituzioni finanziarie locali (banche efondi per il capitale di rischio).

Non è facile districarsi all’interno di questistrumenti: per comprenderne finalità e fun-zionamento è utile iniziare la ricerca dal por-tale “La tua Europa”, selezionare la paginadestinata alle Imprese, quindi il link aiFinanziamenti dove è possibile selezionare,nel proprio Paese e nella propria regione, isoggetti intermediari cui richiedere prestiti ecapitale di rischio che beneficiano del soste-gno dell'Unione europea.

Da non trascurare infine, dopo la creazione diun’impresa, le piattaforme che, a livello eu-ropeo, favoriscono l’incontro tra start up egrandi aziende, come la Startup EuropePartnership (SEP) o tra start up di diversiPaesi per condividere soluzioni e crearealleanze, come Startup Europe.

Corpo europeo di solidarietà

Autoimprenditorialità – Nuove generazioni di imprenditori tra Genova e l’Europa

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Il ruolo di Informagiovani Genova è quello difavorire:

1) Il primo accesso all’informazione,raccogliere e diffondere su diversi canali web(siti, social network) le opportunità rivolte aigiovani. Il lavoro di raccolta delle informazio-ni necessita di costanti aggiornamenti chedanno sostegno all’autoimprenditorialità:bandi, occasioni di confronto e coworking.

Ecco i link della banca dati accessibile anchedal sito: www.gg6tu.comune.genova.ithttp://redazionegenova.informagiovanionline.it/genova/lavoro-e-impresa

La pagina di Facebook con 8200 fan compor-ta un aggiornamento quotidiano soprattuttosulle opportunità localihttps://www.facebook.com/informagiovanigenova/?hc_ref=PAGES_TIMELINE&fref=nf

E così Twitter: https://twitter.com/InfogioGe

2) La consultazione degli operatori allosportello mirata sulla domanda che spesso èindefinita e va indirizzata, rappresenta un fat-tore di orientamento di base: gli operatorihanno il compito di fornire indicazioni di per-corso: dalla formazione, alla possibilità di ef-fettuare tirocini e stages.

3) Informagiovani è uno dei “punti in-formativi” per la Garanzia Giovani ed ha for-nito informazioni e orientamento sui 266 cor-si della Regione Liguria per disoccupati “over24 anni”.

4) Gli sportelli specialistici sono:

- Per gli scambi internazionali e il sup-porto al Volontariato Europeo – Spor-tello SVE (Ass. Peco)

- Consulenza sui percorsi scolasticidopo le medie (Ass. Orientamentod’Autore)

- Consulenza sui contratti di lavoro(Giovani consulenti del lavoro)

- Lo “Sportello studiare a Genova” perorientare gli studenti provenienti daaltre città e dall’Estero (OrientamentoUnige)- Lo “Sportello Cooperativo” che supportal’impresa cooperativa (Lega Coop Liguriae Confcooperative Liguria)

Da un anno è attiva la partnership con JobCentre che comporta la realizzazione di labo-ratori tematici ed eventi sulla formazione edil lavoro. I laboratori si realizzano con la pre-senza dei soggetti delle aziende, delle impre-se e dei più diversi settori: dalla gastronomia,al turismo al green job.

Informagiovani è sede di diverse attività for-mative: stages curriculari della Facoltà di Infoed Editoria, Servizio Civile Nazionale, Alter-nanza Scuola Lavoro.

Per le date dell’11 e 12 febbraio 2017 è pre-vista la seconda edizione dell’evento “What’s up Genova, giovani progetti in fiera” cheper quest’anno avrà il tema centrale della cit-tà che cambia attraverso il contributo delleimprese giovanili.

Ad una partnership allargata, oltre al JobCentre, la Direzione Cultura e la FondazioneDucale, si unisce la co-progettazione con igiovani soggetti dell’impresa, dell’associa-zionismo e degli scambi internazionali.

I temi di start up e imprese sarannosull’innovazione, la sharing economy, il greenjob, gli scambi internazionali, l’artigianato,l’associazionismo, l’impresa sociale.

Ecco il link della Redazione “What’s up Geno-va” di Informagiovani:

http://www.gg6.comune.genova.it/whatsup-genova

Autoimprenditorialità – Nuove generazioni di imprenditori tra Genova e l’Europa

INFORMAGIOVANI GENOVA

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Di Maurizio Astuni, dottore commercialistae co-founder di Social Hub GenovaI cambiamenti demografici, sociali e culturalidi questi ultimi 15 anni hanno determinato lanecessità di un ripensamento complessivo delmodo di fare impresa, che non può più solo ave-re un mero valore economico ma deve ancherealizzare specifici impatti sociali.

Perché oggi si parla sempre di più di Social In-novation, di imprese sociali, di economia circo-lare, di economia della condivisione (sharingeconomy), di imprese socialmente responsabili,di Benefit Corporation?Di fatto è un po’ come se la collettività stessecercando, dal basso, di produrre degli anticorpicontro un “morbo turbo-capitalistico” che sta di-vorando la società, mettendo in crisi i sistemi diwelfare e pensionistici, il sistema bancario el’ambiente che viene consumato senza tregua equindi lacerando tutti i rapporti sociali che nederivano.

Quindi più che di semplice Social Innovation do-vremmo parlare di Social Recovery.

Di recente la Fondazione Nippon ha patrocinatouno studio analitico, che ha portato alla co-struzione di un vero e proprio macroindice permisurare il quadro complessivo nei vari Paesi intermini di predisposizione a sviluppare progettidi Social Innovation.

Il macroindice si basa su 4 pilastri:

Quadro politico e istituzionale (peso: 44.44%)• Esistenza di politica nazionale in materia di in-novazione sociale, • Lo sviluppo di studi e ricer-

che su innovazione sociale e sul suo impatto, •Quadro giuridico per le imprese sociali, • Effica-cia del sistema di attuazione delle politiche

Finanziamento (peso: 22.22%)• Disponibilità di finanziamento del governo perla promozione dell’ innovazione sociale, • Facilitàdi ottenere credito, • La spesa sociale pubblicatotale

Imprenditorialità (peso: 15%)• Presenza di mentalità nell’assunzione di rischi,• l'atteggiamento dei cittadini nei confronti del-l'imprenditorialità, • Facilità di avvio di un'impre-sa, • Sviluppo di cluster

Società (peso: 18.33%)• La cultura del volontariato, • La partecipazionepolitica, • impegno della società civile, • La fidu-cia nella società, • Libertà di stampa.

Secondo lo studio presentato a fine Settembre,l’Italia si presenta con un quadro istituzionalebuono, una discreta capacità di finanziamento(con tendenza al miglioramento), un assetto del-la società ancora indietro rispetto agli altri Paesieuropei, ma purtroppo con un pessimo indice diimprenditorialità.

Uno dei motivi è che forse in Italia, a differenzadi altri Paesi, non si è ancora compreso il po-tenziale dell’autoimprenditorialità in generale esoprattutto di quella indirizzata alla Social Inno-vation.

Le imprese e la social InnovationLe imprese social oriented dovrebbero essere ildriver principale per dar vita a progetti di SocialInnovation sostenibili nel tempo.

Esse si caratterizzano perché:

1) Fanno un uso migliore e sostenibile deibeni e delle risorse disponibili, esplorandonuovi modelli organizzativi e un uso piùconsapevole ed efficiente delle nuove

Autoimprenditorialità – Nuove generazioni di imprenditori tra Genova e l’Europa

IMPRESE SOCIALI INNOVATIVEUna grande opportunità per dare vita a nuove imprese in grado

di coniugare innovazione tecnologica e impatto sociale

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tecnologie.

2) Migliorano le relazioni tra gli attori dellacollettività (P.A., Imprese, Terzo settore esingoli individui), attivando nuovi processidi scambio e valorizzando risorse nor-malmente non utilizzate

3) Creano valore economico ma anche nuo-vo capitale sociale, consentendo l’accessoa servizi essenziali per la dignità della per-sona.

I grandi temi della social Innovation sono i se-guenti:

1 Welfare (sanità, assistenza sociale, pensioni,welfare sociale); 2 Modelli di governance edecisionali / ruolo degli attori sociali; 3 Modellidi produzione e organizzazione delle catene delvalore; 4 Modelli imprenditoriali; 5 Modellifinanziari e di investimento; 6 Stile di vita(salute, modo di consumare…); 7 Modelli diurbanizzazione e di convivenzaProprio in virtù di questi grandi temi, anchel’Europa, con i fondi previsti da Horizon 2020,ha voluto dare delle linee di indirizzo e dellepriorità su cui agire, sia in materia di salute(Ripensare e riprogettare la struttura sani-taria, prevenzione e gestione remota del pa-ziente), sicurezza alimentare (Bio-economia)Ambiente ed energia (Gestione energetica in-dustriale, e il riutilizzo dei rifiuti industriali),Trasporti (mobilità sostenibile).

Social Hub Genova (www.socialhubgenova.it)

Ha iniziato ad operare a febbraio 2016, ed èun LABORATORIO STABILE DI INNOVAZIONESOCIALE, che mira alla valorizzazione del ter-ritorio, unendo le competenze e le potenziali-tà di persone che hanno una particolare sen-sibilità verso l’impegno sociale e l’innovazionetecnologica.

L’incubatore prende in considerazione ideeche possano essere tradotte in impresa e chesiano in grado di: dare una reale OC-CUPAZIONE nel tempo, fornire risposte aBISOGNI EMERGENTI e critici della collettività,promuovere e reinterpretare SPAZI, SERVIZI eRISORSE COMUNI, esplicitandone inediti uti-lizzi, servirsi delle NUOVE TECNOLOGIE al finedi migliorare la qualità della vita e dei servizi

in un’ottica di EFFICACIA E CRESCITA SO-STENIBILE

Social Hub Genova è una SOCIETÀ CON-SORTILE tra sei soci di diversa estrazione:

Progetto Liguria Lavoro: Consorzio di coope-rative Sociali, Cooperativa Il Laboratorio: co-op sociale A e B, Agevolazioni Ricerca e Svi-luppo: Consulenza su bandi nazionali e co-munitari per R & S, Nomos Consulting: Con-sulenza gestionale e societaria per avviod’impresa, Talent Garden Genova: Cowor-king digitale e sostegno Startup, Koinè: Ri-cerca e Consulenza sui fondi comunitari e po-litiche del territorio.

Social Hub Genova da giugno 2016 è entratoa fa parte della rete nazionale degli incubatoridi imprese sociali di Confcooperative:COOPUP (www.coopup.net).

Social Hub Genova offre formazione e consu-lenza a giovani che siano interessati a svilup-pare nuove imprese che coniughino sostenibi-lità economica ed impatto sociale.

Nel mese di dicembre è prevista la partenzadel primo corso di formazione avanzata pergiovani social startuppers abbinato ad un cor-so per le imprese che intendono impostaresistemi di CSR Corporate social responsability)in collaborazione con Camera di Commerciodi Genova Centro Ligure per la Produttività,Mixura srl e con il patrocinio di Eticlab ( perinfo www.clpge.it)

Alla fine del corso i partecipanti, riuniti inteam multidisciplinari, avranno la possibilitàdi essere accompagnati per sei mesi nellapredisposizione di un business plan 2.0 dasottoporre a potenziali finanziatori per tra-sformare la loro idea social-oriented in unavera e propria impresa in grado di utilizzareanche i fondi europei di H2020 destinati aprogetti imprenditoriali di Social Innovationper accelerare la loro road to market.

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A cura di Francesca Borneto, Servizio Innova-zione e Trasferimento Tecnologico – Univer-sità di GenovaLa promozione, la valorizzazione e la diffusio-ne dei risultati della ricerca per la competiti-vità sono indicate, in questo moneto storico,come azioni strategiche sia a livello europeoche nazionale. In tale ottica la capacità delleUniversità di interagire efficacemente con ilmondo produttivo riveste un ruolo fonda-mentale nel processo di innovazione, di cui leattività condotte nel settore della ricercapubblica rappresentano un fattore essenzia-le.Gli Atenei sono oggi dotati di strutture per iltrasferimento tecnologico che supportanodocenti, ricercatori e imprenditori in generenella fase di avvio di nuova impresa (spin off)e nella commercializzazione della proprietàintellettuale. Le conoscenze scientifiche chestrutture come gli uffici di trasferimentotecnologico (TTO) trasferiscono all'esternocostituiscono un input essenziale per la com-petitività del sistema economico e per lo svi-luppo delle economie locali.Da diversi anni a questa parte anche l’Ateneogenovese è fortemente impegnato nella valo-rizzazione dei risultati della ricerca, attraver-so il loro trasferimento al tessuto imprendito-riale del territorio, promuovendo lo sviluppodella cultura di impresa nella comunità acca-demica e nei giovani laureati, supportando lacreazione di imprese spin off ad alto contenu-to tecnologico e incoraggiando azioni miratealla protezione e commercializzazione dellaproprietà intellettuale.In particolare gli spin off rappresentano uncanale molto efficace per la valorizzazionedei risultati della ricerca pubblica e il trasfe-rimento al mondo industriale.Ad oggi sono 37 gli spin off universitari rico-nosciuti, sulla base del nuovo regolamentoSpin Off emanato nel 2012, nati dall’attività

di ricerca svolta in Ateneo. Le aree di attivitàdelle imprese riflettono i macrosettori dipunta della ricerca: ICT, ambiente e territo-rio, energia e rinnovabili; seguono le biotec-nologie, il settore biomedicale e le nanotec-nologie.

L'Università favorisce la promozione dei pro-pri spin off agevolando partnership, sinergiee fornendo ove possibile supporto economi-co anche attraverso erogazione di premi peridee innovative. Nello specifico il Servizio In-novazione Trasferimento Tecnologico forni-sce agli spin off i seguenti servizi:

1. Utilizzo di spazi e/o attrezzature deiDipartimenti attraverso la stipula diconvenzioni ad hoc

2. Formazione mirata su attività impren-ditoriale e trasferimento tecnologico

3. Promozione e presentazione attra-verso la partecipazione ad eventiistituzionali

4. Continuo aggiornamento su bandi edopportunità

5. Supporto per la partecipazione a pro-getti nazionali, europei ed inter-nazionali

6. Networking7. Gestione della proprietà intellettuale8. Supporto amministrativo, tecnico e

legale al deposito di domandebrevettuali, marchi e design

Autoimprenditorialità – Nuove generazioni di imprenditori tra Genova e l’Europa

STUDIARE, CREARE E INNOVAREServizio Innovazione e Trasferimento Tecnologico

Università degli Studi di Genova

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9. Ricerca partner industriali per losfruttamento commerciale dei brevet-ti e negoziazione contratti di licenza

10. Promozione e marketing nuovetecnologie

Nell’ambito delle iniziative per favorire la na-scita di nuove imprese dalla ricerca si inseri-sce SMART Cup Liguria, il concorso di ideeimprenditoriali ad alto contenuto tecnologicoche si propone l’obiettivo di promuovere esostenere l’avvio di realtà innovative fruttodei migliori risultati della ricerca nazionale. Lacompetizione, promossa da Regione Liguria,è organizzata da FILSE in collaborazione conUniversità di Genova e altre realtà presentisul territorio.

Università degli Studi di GenovaServizio Innovazione e Trasferimento [email protected] - [email protected]. 0102099513 - 01020951531www.unige.it/unimprese

L’Università di Genova ha stipulato un accordo conConfindustria Genova e Alleanza delle CooperativeItaliane Liguria per con l’obiettivo di sostenere glistudenti e i ricercatori che intendono realizzareun’idea imprenditoriale maturata nell’ambito dellaloro attività di ricerca. Nell’ambito del Progetto #Si-puòfare sono organizzati incontri informativi e ven-gono offerti servizi di supporto alla creazione dellanuova impresa. Inoltre per chi desidera approcciareil mondo delle cooperative oltre al Progetto #Sipuò-fare potrà recarsi presso lo sportello Cooperativodel Comune di Genova, all’interno di Informagiova-ni o presso lo Sportello Cooperativo della Camera diCommercio della Riviera di Liguria presso la sede diVia Quarda Superiore a Savona.I riferimenti per lo sportello sono:[email protected] [email protected]

Autoimprenditorialità – Nuove generazioni di imprenditori tra Genova e l’Europa

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A cura di Valeria Rainisio e Silvia PedemonteFI.L.S.E. gestisce un sistema integrato distrumenti dedicati alla creazione e attrazionedi nuova impresa sul territorio Ligure.Strumenti principali di tale sistema sono gliincubatori di impresa, le azioni di creazione diimpresa, gli strumenti finanziari, la rete di re-lazioni e collaborazioni e le aree a destinazio-ne produttiva.

Gli Incubatori liguri sono stati avviati fin dal1987 con l’apertura del primo centro di Gen-va Campi, da Giugno 2012 gestiti da FILSEspa. Oggi la rete territoriale è costituita dadue centri operativi specializzati nel sup-porto alle start up innovative siti a Genova eSavona. I centri sono certificati dall’UnioneEuropea e appartengono alla rete EBN – Eu-ropean Business Innovation Centre Network.

La rete comunitaria degli Incubatori d’impre-sa EBN rappresenta il principale network eu-ropeo/mondiale e consta di 250 membri ri-partiti tra Full Member (170) e AssociateMember (80) localizzati nei 27 E.U. MemberStates and in 11 altri paesi extra UE (Turchia,Canada, USA, Egitto, Cina, Giordania, Russia,Libano, Brasile). Il sistema di qualità EBN ègestore del marchio comunitario EU-BIC,l’unico riconosciuto dalla UE.

Gli Incubatori della rete FILSE offrono servizilogistici, servizi di assistenza tecnica e servizidi innovazione tecnologica.

Gli incubatori supporta la creazione e la cre-scita di start up innovative, grazie allo scou-ting di iniziative imprenditoriali innovative adalto contenuto di ricerca, anche attraversobusiness plan competition, come SmartcupLiguria (www.smartcupliguria.it), ai rapportidi collaborazione con università, centri di ri-cerca, istituzioni pubbliche, partner finanziarispecializzati e a collaborazioni e/o messa adisposizione di macchinari, attrezzature e la-boratori per certificazione, test, prove e pro-totipi. Oggi FILSE, per conto di Regione Ligu-ria, gestisce il Bando Start&Growth: bando diservizi integrati per l'avvio e lo sviluppo d'im-

presa e dell'auto-impiego - Asse 1 Por Fse Li-guria 2014-2020 . Il Bando è partito il 17 giu-gno e in sei mesi sono state presentate 140domande di aspiranti imprenditori che inten-dono aprire un’attività nel territorio ligure,che sono supportati in un percorso che li gui-derà all’apertura della loro nuova attività,tramite servizi consulenziali, accompagna-mento articolato in più fasi e finalizzato alladefinizione dell’idea di impresa e redazionedi un business plan. Inoltre beneficeranno diun incentivo economico per l’avvio d’impresastessa e di un servizio di tutoraggio post avvioo del riconoscimento di un “voucher perl’incubazione” per insediare per 12 mesi lapropria unità produttiva presso gli incubatoridi FILSE.

Da 10 anni la rete degli incubatori è partnerdel consorzio Columbus gestore per la Com-missione Europea del progetto Erasmus pergiovani imprenditori www.erasmus-entrepreneurs.eu, che offre a giovani aspi-ranti imprenditori europei la possibilità ditrascorrere un periodo di tempo (da 1 a 6mesi) presso una PMI già avviata situata inuno dei 27 paesi membri UE. Prevede coper-tura dei costi di viaggio, vitto e alloggio conindennità mensili che variano a seconda delpaese ospitante (es. € 1.100 per Gran Breta-gna, € 900 per Austria, ...). FI.L.S.E. è capofilaconsorzio composto da 9 Partner Europei eunica organizzazione intermediaria per la Li-guria.

Inoltre dal 2017 FILSE coordinerà e parte-ciperà a nuovi importanti progetti tran-sfrontalieri (sulle misure Interreg Europe eINTERREG Italia Francia - Marittimo e INTER-REG ALCOTRA), tutti progetti dedicati allacreazione e allo sviluppo d’impresa e del ter-ritorio ligure.Info: www.filse.it – 01065631FILSE BIC Incubatore di Genova Campi

Autoimprenditorialità – Nuove generazioni di imprenditori tra Genova e l’Europa

FILSE: COSÌ CREIAMO NUOVA IMPRESA IN LIGURIA

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Il presidente della Commissione europea Je-an-Claude Juncker ha annunciato il piano perun corpo europeo di solidarietà nel discorsosullo stato dell’Unione pronunciato il 14 set-tembre 2016:

[...] Ci sono molti giovani in Europa che si in-teressano al sociale e che sono disposti a da-re un loro contributo significativo alla società,attraverso la solidarietà. Possiamo creare leopportunità perché possano farlo [...] La soli-darietà è il collante che tiene insiemel’Unione [...] I giovani di tutta l’Unione euro-pea potranno offrire il proprio aiuto laddoveè più necessario per reagire alle situazioni dicrisi [...] Questi giovani potranno svilupparele proprie competenze e fare un’esperienzanon solo lavorativa ma anche umana senzapari.”

COS’È IL CORPO EUROPEO DI SOLIDARIETÀ?

Il corpo europeo di solidarietà riunisce duefiloni complementari:

• il filone “volontariato” dà ai giovani, graziea una sovvenzione, la possibilità di effettuareun servizio volontario a tempo pieno di dura-ta compresa fra i 2 e i 12 mesi;

• il filone professionale offre ai giovanil’occasione di un lavoro, un tirocinio o un ap-prendistato in una grande varietà di settoriche svolgono attività di solidarietà che hannobisogno di giovani altamente motivati e at-tenti alla dimensione sociale.

L’obiettivo del corpo europeo di solidarietà èconsentire a un maggior numero di giovani dipartecipare a un’ampia gamma di attività disolidarietà, mediante un’esperienza di lavoroo attività di volontariato volte ad affrontaresituazioni difficili nell’Unione europea.

CHE COSA COMPORTA?

I giovani potranno impegnarsi in iniziative eprogetti di varia natura, che possono interes-sare settori quali l’istruzione, l’assistenza sa-nitaria, l’integrazione sociale e nel mercatodel lavoro, l’assistenza nella distribuzione di

prodotti alimentari e non alimentari, la co-struzione di strutture di ricovero, la costru-zione, ristrutturazione e gestione di siti,l’accoglienza e l’integrazione di migranti e ri-fugiati, la protezione dell’ambiente o la pre-venzione di catastrofi naturali.

La partecipazione gioverà non solo ai giovanima anche alle autorità nazionali e locali, alleorganizzazioni non governative e alle impre-se, contribuendo ai loro sforzi volti ad affron-tare varie sfide e crisi. Le organizzazioni par-tecipanti potranno avvalersi del corpo euro-peo di solidarietà a beneficio dei cittadini edella società nel suo insieme.

QUANDO SARÀ PIENAMENTE OPERATIVO?

Il corpo europeo di solidarietà viene istituitogradualmente. Il 7 dicembre 2016 il sistemadi registrazione è stato aperto ai giovani inte-ressati. Lo strumento di registrazione saràpresto disponibile per le organizzazioni, chesaranno in grado di cercare candidati idoneitra i giovani registrati nella banca dati delcorpo di solidarietà.

COME POSSO PARTECIPARE? CHEVANTAGGIO NE AVRÒ?

Il programma è aperto ai giovani (17-30 an-ni).

Ci si può registrare al seguente indirizzo: eu-ropa.eu/solidarity-corps

Al momento della registrazione i candidatisono invitati a fornire i dati essenziali. Altreinformazioni verranno raccolte in una fasesuccessiva. Al momento della registrazionel’interessato potrà indicare i paesi in cui desi-dera prestare servizio, se preferisceun’esperienza di volontariato o professionale,a quale tipo di attività è interessato e le pro-prie esperienze e competenze. Lo strumentodi registrazione è disponibile nelle 24 lingueufficiali dell’UE. Il corpo europeo di solidarie-tà offrirà ai giovani la possibilità non solo diaiutare gli altri, ma anche di ricevere forma-zione, migliorare le proprie competenze e fa-

Dall’Ufficio in Italia della Commissione europea

GIOVANI EUROPEI PER LA SOLIDARIETÀ

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re un’esperienza di vita. I partecipanti aun’attività di volontariato nel quadro del cor-po europeo di solidarietà usufruiranno dinorma di vitto, alloggio, spese di viaggio,assicurazione a titolo gratuito e di uncontributo per le piccole spese. Per i ti-rocini e gli apprendistati del corpo eu-ropeo di solidarietà saranno normal-mente riconosciuti i costi di viaggio euna indennità di soggiorno. Per chi par-tecipa a un’attività lavorativanell’ambito del corpo saranno sempreprevisti un contratto di lavoro e una re-tribuzione, secondo le disposizioni legi-slative e regolamentari e i contratti col-lettivi locali. Tutti i partecipanti riceve-ranno un attestato che specifica le atti-vità svolte nel contesto del corpo euro-peo di solidarietà.

COME PUÒ PARTECIPARE LA MIAORGANIZZAZIONE?

Ogni organizzazione partecipante — piccola ogrande che sia — dovrà sottoscrivere unacarta dei principi essenziali che vengono sot-toscritti: questa carta illustra le attività cherientrano nell’ambito del corpo europeo disolidarietà e il reclutamento dei partecipanti.La carta impegnerà inoltre le organizzazioni acertificare la partecipazione alle attività, a ga-rantire condizioni di vita e di lavoro sicure e afornire una formazione e un sostegno ade-guati per permettere ai partecipanti di svol-gere i loro compiti. Verranno inoltre forniteinformazioni riguardanti il contratto di solida-rietà che dovrà essere concluso tra i parteci-

panti al corpo europeo di solidarietà e le or-ganizzazioni e nel quale verranno precisati irispettivi diritti e responsabilità.

© Unione europea

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SOLIDARIETÀ ALL'ITALIA:I FONDI UESOSTERRANNO ILPROCESSO DIRICOSTRUZIONE DOPO ITERREMOTIAnnunciata l'erogazione di fondi UE per leoperazioni di ricostruzione in Italia a seguitodei terremoti. L'ammontare della primatranche di aiuti è di 30 milioni di euro.

La Commissione annuncia l'erogazione di unaprima tranche di aiuti dell'ammontare di30 milioni di euro a titolo del Fondo di solida-rietà dell'UE e propone di finanziare total-mente le operazioni di ricostruzione nell'am-bito di programmi dei fondi strutturali.

Quando la tragedia del terremoto ha scosso ilcuore dell'Italia alla fine dell'agosto 2016 enuovamente in ottobre, la Commissione eu-ropea ha manifestato piena solidarietà al po-polo italiano annunciando il proprio soste-gno, inizialmente per affrontare l'immediatasituazione di emergenza, e in seguito per av-viare la ricostruzione di concerto con le auto-rità nazionali.

La Commissione dà ora un concreto seguitoal proprio impegno con due decisioni volte asostenere il processo di ricostruzione e a rivi-talizzare l'attività economica nelle regionicolpite tramite i fondi UE.

Il presidente Juncker ha dichiarato: "È nostrodovere di europei restare a fianco dell'Italia edei suoi cittadini, che in questi momenti diffi-cili stanno dando prova di un coraggio stra-ordinario, per aiutarli a superare il prima pos-sibile le conseguenze dei terremoti e a rico-struire completamente le aree danneggiate.La ricostruzione della bellissima basilica diSan Benedetto a Norcia con l'aiuto dei fondiUE sarà un simbolo duraturo della solidarietàdell'UE e della capacità di riprendersi del po-polo italiano."

"Abbiamo espresso il nostro più sentito cor-doglio al popolo italiano all'indomani di que-ste catastrofi e siamo passati dalle parole aifatti continuando a rispondere alle specificheesigenze delle comunità colpite attraverso ilFondo di solidarietà dell'UE e la politica di co-esione. Resteremo a fianco dell'Italia durantetutto il processo di ricostruzione", ha aggiuntoCorina Crețu , Commissaria per la Politica re-gionale.

Il primo dicembre la Commissione ha presen-tato due modalità di aiuto tramite i fondi UE:

L'imminente erogazione di una primatranche di aiuti a titolo del Fondo disolidarietà dell'UE (FSUE)

L'Italia riceverà dal FSUE un primo versamen-to di 30 milioni di euro, l'importo più alto chepossa essere versato a titolo di anticipo. Nelfrattempo la Commissione sta valutando larichiesta dell'Italia, e una volta che le autoritàitaliane avranno concluso la valutazione deidanni causati dal terremoto di ottobre pro-porrà un importo definitivo dell'aiuto perl'approvazione del Parlamento europeo e delConsiglio.

Un tasso di cofinanziamento dell'UEfino al 100 % per le operazioni di rico-struzione in seguito a catastrofi natu-rali

La Commissione propone di modificare il re-golamento relativo alla politica di coesioneper il periodo 2014-2020 e di introdurre lapossibilità di finanziare totalmente le opera-zioni di ricostruzione, compreso il restaurodel patrimonio culturale, attraverso il Fondoeuropeo di sviluppo regionale (FESR). Questanuova proposta integrerebbe il sostegno delFondo di solidarietà dell'UE e permetterebbedi risparmiare risorse nazionali. Nel quadro diquesta misura eccezionale, le operazioni diricostruzione potrebbero essere finanziatedirettamente subito dopo una catastrofe. Laproposta deve ora ricevere il sostegno delParlamento europeo e del Consiglio.

Dall’Ufficio di Milano della Commissione europea

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PIANO D'AZIONEEUROPEO IN MATERIA DIDIFESA: VERSO UNFONDO EUROPEO PER LADIFESA

Di Marco Nicola Binetti e Francesco La-era

L'Europa punta a dotarsi di strumenti per po-ter difendere i propri cittadini sia nei confinidell'Unione che fuori. Un'intenzione che erastata già espressa durante il discorso sullostato dell'Unione del presidente della Com-missione europea Juncker.

Al fine di concretizzare il progetto d'una soli-da difesa europea che sia in grado di suppor-tare i singoli Stati membri le proposte dellaCommissione si muovono in tre principali di-rezioni. La prima riguarda l'istituzione di unfondo europeo per la difesa. Tale fondo avràil compito di sostenere gli investimenti in at-tività di ricerca comune e di promuovere losviluppo congiunto di attrezzature tecnologi-che e di difesa. Operativamente, tale fondoavrà due "finestre" complementari, ma di-stinte per natura giuridica e fonte di bilancio,per finanziare i diversi progetti. La prima saràdestinata a finanziare la ricerca collaborativain tecnologie di difesa innovative quali l'elet-tronica, i metamateriali, i software cifrati o larobotica. La seconda, invece, sarà uno stru-mento finanziario per permettere agli Statimembri partecipanti di acquistare insiemedeterminati beni per ridurre i costi. In parti-colar modo, le stime della Commissione pre-vedono che solo questo canale sarà in gradodi mobilitare investimenti per 5 miliardi dieuro l'anno e permetterà ai diversi Stati del-l'Unione di ottenere importanti risparmi gra-zie alle economie di scala sui costi di acquistodelle materie prime e sui costi di costruzione.Basti pensare che si stima che la mancanza dicooperazione tra gli Stati membri nel settore

della difesa e della sicurezza costi tra 25 e100 miliardi di euro all'anno.

In secondo luogo, la Commissione si prefiggel'obiettivo di promuovere gli investimenti nel-le PMI, nelle start-up, nelle imprese a mediacapitalizzazione e negli altri fornitori dell'in-dustria della difesa. In questo senso sarannofatti passi per supportare ulteriormente ifondi strutturali d'investimento europei e laBanca europea per gli investimenti i quali of-frono già un sostegno finanziario allo svilup-po di un certo numero di attività a dupliceuso. Questo supporto permetterà di migliora-re l'accesso delle imprese coinvolte nel setto-re della difesa ai finanziamenti. Parallelamen-te sarà anche promosso il cofinanziamentoda parte dell'Unione di progetti d'investimen-to produttivo e la modernizzazione delle ca-tene di approvvigionamento della difesa e losviluppo di competenze adeguate a generareinnovazione nella popolazione.

Infine, la Commissione prevede di rafforzareil mercato unico per la difesa. Gli interventiprevisti mirano a rafforzare le condizioni perun mercato europeo della difesa che sia a-perto e competitivo. La ragione sottostante èvoler aiutare le imprese a operare a livellotransfrontaliero e coadiuvare gli Stati membrinell'ottenere le offerte economicamente piùvantaggiose negli appalti della difesa.

Il primo banco di prova per questo progettosarà il Consiglio europeo del 15 e 16 dicem-bre. In questi giorni, infatti, la Commissionepresenterà queste proposte e le discuteràcon i ministri dei diversi Stati Membri.

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Di Brando Benifei, parlamentare europeo

L'Europa attraversa un momento molto diffi-cile della sua storia. Anni di crisi economica,affrontata con politiche di austerità erroneevolute dai conservatori, hanno alimentatouna grande sofferenza sociale nei paesi euro-pei. La disoccupazione giovanile è a livelli al-tissimi, specie nei paesi periferici. L'insicurez-za economica e l'assenza di prospettive han-no alimentato risposte di tipo identitario: ildisagio di fronte alle conseguenze della glo-balizzazione ha portato parti importanti dellesocietà europee a cercare risposte nei nazio-nalismi e nei populismi.

Questa non è solamente una peculiarità eu-ropea: l'elezione di Donald Trump negli StatiUniti ci fa comprendere che ormai nessunoscenario politico può essere escluso.

Finora l'Europa ha fatto troppo poco per con-trastare l'ascesa di queste forze. La presiden-za di Jean Claude Juncker ha portato ad alcu-ni miglioramenti, molti dei quali sono statisostenuti con forza da parte del ParlamentoEuropeo. L'introduzione da parte della Com-missione di criteri di flessibilità nell'applica-zione del Patto di Stabilità, il piano Junckerper stimolare gli investimenti, il sostegno allaGaranzia Giovani e molti altri provvedimentihanno mostrato la direzione di un'Europa di-versa. Al tempo stesso però persistono trop-pe incertezze. In questa fase l'unico modoper dare soluzioni ai cittadini, se si vuole evi-tare una progressiva disgregazione dell'Euro-pa, è un deciso progresso verso un gradomaggiore di integrazione e di democrazia, senecessario coinvolgendo un nucleo di paesimaggiormente disposto a compiere questopasso.

La Brexit da questo punto di vista ci ha mes-so, ancor più di prima, di fronte ad una scel-ta; ma accettare compromessi al ribasso cherendano possibile beneficiare dei vantaggiche l'Unione offre (in primo luogo il mercato

unico) senza corrispondenti oneri significhe-rebbe iniziare a percorrere un piano inclinatomolto pericoloso. Forme di partnership conpaesi esterni sono possibili, ma devono avve-nire secondo un modello simile a quello nor-vegese, per cui l'accesso al mercato unicoimplica il rispetto di una serie di regole eprincipi molto precisi, incluse la contribuzio-ne al bilancio comune e la libertà di movi-mento delle persone.

L'incapacità di procedere oltre nella viadell’integrazione ha gravi conseguenze, erende l'Europa inadeguata ad affrontare leprincipali sfide che ha di fronte. Basti pensarealla questione dei migranti: un continenteche pur avrebbe tutte le risorse per far frontealla situazione, non riesce ad applicare le de-cisioni prese in merito alla ricollocazione diun numero limitato di persone. Questo ha,peraltro, gravi conseguenze geopolitiche,consegnando un grande potere di pressionenelle mani di un paese come la Turchia che,specie dopo il fallito colpo di Stato del luglioscorso, ha standard democratici sempre piùlabili.

Occorre che l'Unione Europea acquisiscamaggiori competenze e unità di intenti in set-tori chiave come la difesa, la politica estera,la governance economica e la politica sociale.Ma al tempo stesso l'Europa deve aumentarela sua legittimazione democratica, andandoverso un'opinione pubblica ed elezioni real-mente europee, incrementando ulteriormen-te il ruolo del Parlamento e rafforzando i par-titi europei. Solo se questi due processi – ilrafforzamento delle competenze e il supera-mento del deficit democratico – procederan-no insieme sarà possibile ridare credibilità eslancio al progetto europeo.

Da questo punto di vista l'elezione di Trumpalla Casa Bianca può rappresentare al tempostesso un rischio e un'opportunità. È da unlato certamente un rischio perché il Presiden-te eletto non fa mistero della sua simpatia

VERSO UN'EUROPA DELL'INTEGRAZIONE INTELLIGENTE

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per i movimenti euroscettici (basti ricordarela sua decisione di incontrare Nigel Farage),che potrebbero giovarsi del suo sostegno.D'altra parte però la linea di relativo disimpe-gno dallo scenario internazionale che il nuovoPresidente sembra voler abbracciare potreb-be lasciare spazio ad un progetto autonomodi maggiore integrazione, qualora tra i leadereuropei vi fosse la volontà politica.

In questo contesto, la strada non sarà facile,ma il 2017 si preannuncia un anno cruciale.L'elezione del nuovo Presidente del Parla-mento Europeo, che sostituirà Martin Schulz,è una scadenza importante, mentre le elezio-ni in Francia e Germania (e forse anche in Ita-lia) saranno determinanti per comprendere ilclima politico. Finora il vento ha spirato a fa-vore dei nazionalismi, ma proprio per questoè necessaria una forte reazione, sia da partedella politica europea, che nazionale, che daicittadini e dalla società. È necessario un cam-bio di paradigma. Dall'Europa dell'austeritàbisogna andare verso un'Europa che abbia

un'unica politica fiscale fondata su investi-menti, crescita e stato sociale. Dall'Europadei muri bisogna andare verso un'Europa del-l'integrazione intelligente, che non si pongain opposizione all'occupazione locale. Serveun'Europa in grado di pensarsi in un mondoin tumultuosa e inquieta trasformazione.

© Parlamento europeo

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CONSULTAZIONI PUBBLICHE SULL’UNIONE EUROPEA

Titolo: Consultazione pubblica sulla valutazione intermedia del “meccanismo di protezione civi-le dell'Unione”Destinatari: La consultazione è disponibile in inglese, è aperta a tutti i cittadini e alle organizzazio-ni pubbliche e private

Durata della consultazione: dal: 24/11/2016 al: 23/02/2017Questionario:

https://ec.europa.eu/eusurvey/runner/UCPMeval2016

Obiettivo della consultazione:

Lo scopo principale della valutazione intermedia è quello di valutare l'attuazione e le prestazionidella decisione n 1313/2013/EU del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, chestabilisce un meccanismo di protezione civile dell'Unione ("Union Mechanism"). La valutazionefornirà una chiara indicazione sul fatto che gli obiettivi generali e specifici dell’Union Mechanismsiano stati raggiunti. La valutazione ha inoltre lo scopo di individuare eventuali carenze e le lezioniapprese. Le attività in corso di valutazione si riferiscono al seguente calendario: 1 gennaio 2014 -31 Dicembre 2016.

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NOTIZIE DAL CENTRO EUROPE DIRECT

Notizie selezionate da Roberta Gazzanigadel Centro d’Informazione Europe Direct del Comune di Genova

Festival della Scienza - call for proposals 2017

Il termine ultimo per l’invio del-le proposte di eventi che faran-no parte del programma dellaprossima edizione è il 4 Feb-braio 2017

Come ogni anno, il Festival del-la Scienza raccoglie tramite callproposte di eventi (mostre, la-boratori, conferenze, eventispeciali, spettacoli) che potran-no andare a comporre il pro-gramma definitivo della manife-stazione.La 15^ edizione del Festival si

terrà a Genova dal 26 ottobre al 5 novembre 2017 e avrà come parola chiave Contatti.In Natura quando gli elementi “semplici” entrano in contatto, scaturiscono fenomeni nuovi. Il con-tatto può essere unione, sinergia, cooperazione, comunicazione, oppure urto, competizione o con-flitto. I neutroni lenti in contatto con un nucleo innescano la fissione, le placche tettoniche in con-tatto fra loro generano attività sismica e vulcanica, il contatto di due buchi neri trasforma la massain vibrazioni del vuoto. La vita di una cellula è contatto fra molecole, proteine, enzimi, acidi nuclei-ci, e la vita degli organismi è contatto, cooperazione e dialogo fra cellule.

Le specie viventi in un ecosistema sono in costante contatto fra loro e con l’ambiente, e nel con-tatto si nutrono, si riproducono, a volte collaborano, a volte combattono.

Il contatto è “scalabile” anche ad altri livelli, nel contatto e nella relazione esistente fra la scienza ela società, nella società stessa, e fra la scienza, l’economia e l’industria. E’ un contatto “attivo” per-ché la scienza porta innovazione e le nuove tecnologie aiutano e a volte rivoluzionano la scienza.L’Uomo elabora i suoi metodi di ricerca, migliora gli strumenti materiali che rafforzano gli organisensori e gli strumenti logici di comprensione e di accertamento; attraverso la cultura realizza con-tatti con altri uomini e con la realtà, con la mediazione di ciò che ha a disposizione. E’ l’Uomo chesvela i punti di contatto. Dunque, i contatti più importanti sono quelli tra le persone, le culture e leidee. Le donne e gli uomini ne regolano il divenire e attraverso i contatti danno vita a quellache chiamiamo Umanità.

Per accedere all'area riservata e inviare le proprie proposte è necessario registrarsi sul sitocall.festivalscienza.it. Il termine ultimo per l’invio delle proposte è il 4 Febbraio 2017.Info: www.festivalscienza.it/site/home/news/articolo10011358.html

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Online i bandi MigrArti 2017 - 2^ edizioneUn milione e mezzo di euro per progetti di Cinema eSpettacolo dei nuovi italiani. Scadenza 12 gennaio2017.

Dopo il successo dell’edizione del 2016, che ha vistocoinvolte oltre 5.000 realtà istituzionali e associati-ve, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali edel Turismo raddoppia quest’anno i fondi investen-do un milione e mezzo di euro per finanziare ‘Mi-grArti 2017’. Sono online dal 1° dicembre i due ban-di MigrArti Cinema (750mila euro) e MigrArti Spet-tacolo (750mila euro) che vedono la collaborazione

del Mibact e dell’UNAR, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziale.

Il progetto MigrArti è nato lo scorso anno con l’obiettivo di coinvolgere le comunità di immigratistabilmente residenti in Italia, con una particolare attenzione ai giovani di seconda generazioneche fanno ormai parte integrante dal punto di vista umano, economico, culturale e lavorativo deltessuto sociale del nostro Paese. Come lo scorso anno, il bando Spettacolo è aperto a progetti diteatro, danza e musica, mentre quello Cinema a rassegne, cortometraggi e documentari. Entram-bi i bandi hanno l’obiettivo di consolidare il legame con i “nuovi italiani”, riconoscendo e valoriz-zando le loro culture di provenienza.

Novità di quest’anno: la “Menzione Speciale Sceneggiatura Corti G2” che favorirà la circolazionedei progetti realizzati da giovani artisti (tra i 18 e i 28 anni) nei principali Festival nazionali, il pre-mio ‘MigrArti Spettacolo’: un vero e proprio Festival che si terrà il prossimo ottobre a Pistoia, Ca-pitale italiana della Cultura 2017, il Premio ‘MigrArti Cartoon’ che consentirà il finanziamento diun corto di animazione e darà la possibilità agli autori di presentare i progetti al Festival ‘Cartoonson the Bay 2017’. Confermata inoltre la sezione MigrArti alla Mostra internazionale d’arte cinema-tografica di Venezia.

Anche quest’anno, i premi verranno realizzati seguendo il disegno della studentessa di Merano Vi-ktoria Tribus, dall’ebanista di Lampedusa, Francesco Tuccio, con il legno dei barconi dei profughisbarcati sull'isola

I bandi possono essere scaricati a questo link www.beniculturali.it/migrarti2017

Commissione europea, "Iniziativa Start-up e Scale-up"Nella loro prima fase di vita le imprese devono inevitabilmente misurarsi con le sfide che il merca-to presenta. In un’ottica europea, a fronte di un bacino di 500 milioni di consumatori, le criticitàche le startup si trovano di fronte rendono più incerto e tortuoso il cammino verso il proprio futu-ro.

Sono principalmente tre i problemi emersi da una recente consultazione pubblica rivolta alle star-tup e scaleup:

- L'accesso ai finanziamenti

- L'adempienza delle prescrizioni normative e amministrative che distoglie troppe energiedall'espansione, in particolare transfrontaliera

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- Il collegamento con i giusti partner commerciali, i mercati e la manodopera qualificata, an-cora troppo difficile.

Il sostegno alle startup innovative in Europa tra presente e futuro. Alle luce di questi aspetti, laCommissione UE ha messo in campo negli ultimi anni una serie di politiche quali l'Unione dei Mer-cati dei capitali, la Strategia per il Mercato unico e il Mercato unico digitale per andare incontro al-le startup europee. In questa direzione va anche l' "Iniziativa Start-up e Scale-up”, lanciata per of-frire agli imprenditori innovativi l’opportunità di diventare leader a livello globale. Come? Puntan-do su investimenti in capitali di rischio, diritto fallimentare e tassazione.

Migliore accesso al credito. La Commissione e la Banca europea per gli investimenti varano unfondo paneuropeo di capitali di rischio da 400 milioni di euro mentre i gestori del fondo dovrannoraccogliere almeno il triplo dei finanziamenti da fonti private, per un totale di 1,6 miliardi di euro.

Nel piano sono previsti, inoltre, provvedimenti che consentiranno alle imprese in difficoltà finan-ziarie di evitare il fallimento e che offriranno una seconda chance agli imprenditori onesti.E ancora, la terza azione chiave consiste in una serie di misure volte alla semplificazione del si-stema fiscale.Guardando al futuro più prossimo, con la riforma di “Horizon 2020” si aprirà la strada alla creazio-ne di un Consiglio europeo per l'innovazione e all’impiego di 1,6 miliardi di euro nel periodo 2018-2020 con l’obiettivo di supportare le startup con potenzialità di crescita per i loro progetti innova-tivi. Infine, in arrivo, nel 2017, anche lo Sportello digitale unico per l’accesso online a informazioni,procedure e consulenza sul mercato unico.

Per approfondimenti sull’Iniziativa visita il sito della Commissione europea.http://ec.europa.eu/italy/news/20161122_startup_scaleup_it

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Buone feste dal Centro Europe Direct del Comune di Genova

CENTRO EUROPE DIRECT GENOVA

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Centro d’informazione Europe Directdel Comune di Genova

Palazzo Ducale - Piazza Matteotti 24 r

Il Comune di Genova si è aggiudicato anche per il periodo 2013-2017 latitolarità del Centro Europe Direct.

Il Centro fa parte della rete di 500 Centri d’Informazione Europe Direct(CIED), che è tra i principali strumenti utilizzati dall’Unione europeaper fornire informazioni ai cittadini in merito all’UE e, in particolare, ailoro diritti e alle priorità dell’Unione e promuovere la cittadinanza atti-va a livello regionale e locale.

Presso il CIED si può trovare un’ampia gamma di opuscoli e brochureufficiali sulle politiche e le opportunità a disposizione dei cittadini euro-pei ed essere informati sugli eventi e le iniziative sulla UE organizzatidal Centro e dagli altri operatori.

ORARIODa lunedì a venerdì dalle 9:00 alle 13:00

Martedì, mercoledì e giovedì dalle 14:00 alle 17:30Tel: 010 5574087 - fax: 010 5573963

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