casa dolce casa · 2017-01-17 · di unicoop firenze 7 casa dolce casa tre citt toscane nelle prime...

8
Lunedì, 16 Gennaio 2017 www.corrierefiorentino.it UOMINI, AZIENDE, TERRITORI IMPRESE TOSCANA Il punto La nuova geografia della moda secondo Pitti Uomo 2 Politica Rossi, Donald Trump e le giravolte di Marchionne 2 Locomotive Più clienti e vendite La formula anti crisi di Unicoop Firenze 7 Casa dolce casa Tre città toscane nelle prime cinque posizioni della classifica nazionale delle compravendite immobiliari: Prato, Livorno e Firenze. Dopo un decennio terribile il 2017 potrebbe consolidare la ripartenza del mercato, grazie a un accesso più facile ai mutui e al calo dei prezzi. Ma non tutti i segnali sono positivi Governo e imprese LA SPINTA C’È ORA SERVE LA STABILITÀ di Alessandro Petretto S u quali siano i punti critici del sistema produttivo italiano, e toscano come specifico caso emblematico, c’è un generale consenso: bassa produttività, presenza relativamente marginale di settori high-tech, difficoltà di assorbimento del mercato del lavoro. Queste criticità sono enfatizzate dalle rigidità del mercato del credito, soprattutto per le piccole e medie imprese (Pmi), e il modesto sviluppo di forme alternative di finanziamento esterno dei progetti imprenditoriali, tramite strumenti di finanza innovativa. Un recente rapporto Irpet dà atto alla Legge di Bilancio (2017- 2019), di introdurre e confermare una serie di interventi volti al superamento di queste criticità. Gli obiettivi sono il rilancio degli investimenti privati, liberando il più possibile le imprese dai vincoli sul mercato del credito; la «modernizzazione» del sistema attraverso l’introduzione di beni strumentali, anche ad alta tecnologia, nei processi produttivi o la ricerca e sviluppo (R&S); la promozione dell’auto- imprenditorialità delle fasce più vulnerabili sul mercato del lavoro (lavoro femminile e giovanile); il rinnovamento del tessuto imprenditoriale incoraggiando la formazione e lo sviluppo di imprese innovative. Queste misure propongono un sistema di incentivi che interessa una platea molto ampia di imprese, settori e territori. continua a pagina 5 a pagina 3 Maestrini Sguardi I MIEI BUONI PROPOSITI (TRA GRILLINI E TROLL) D ice che è arrivato l’anno nuovo, dice che è ora dei buoni propositi per il 2017. Breve lista: usare meno Car2Go, il cui servizio in caso di inefficienze è inefficiente (non azzardatevi a lasciare il portafogli in auto se siete in una zona in cui la applicazione del cellulare non funziona, o siete fottuti: l’alternativa è fra spaccare il vetro del finestrino, ma è illegale, e chiedere aiuto su Facebook e sperare che qualche amico sia in zona). Non rispondere sempre a tutti i troll o insultatori di professione che animano i social network: i renziani ti danno di grillino, i grillini ti danno di renziano, poi ci sono quelli di CasaPound che ti scambiano per comunista. Recentemente, per offendermi, un simpatico burlone mi ha detto che sono «di destra», come se essere «di destra» fosse un insulto. In ambienti più raffinati, quando si vuole dire a uno che fa schifo, gli si dà di «blairiano», anche se ormai Tony Blair non è più in campo. Insomma, il troll fa male al fegato e ti avvelena, digli di smettere (ma se non smette, piantala tu di considerarlo). Leggere almeno una volta il blog di Beppe Grillo o le pagine Facebook di Alessandro Di Battista senza lasciarsi sfuggire un’isterica risata (ok, questa è davvero difficile). @davidallegranti © RIPRODUZIONE RISERVATA di David Allegranti Poste Italiane Sped. in A.P. D.L. 353/2003 conv. L.46/2004 art. 1, c1 DCB Milano. Non può essere distribuito separatamente dal Corriere della Sera Codice cliente: 7745884

Upload: others

Post on 09-Aug-2020

6 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: Casa dolce casa · 2017-01-17 · di Unicoop Firenze 7 Casa dolce casa Tre citt toscane nelle prime cinque posizioni della classifica ... sono diminuiti i buyer italia-ni (meno 3,5

Lunedì, 16 Gennaio 2017 www.corrierefiorentino.it

UOMINI, AZIENDE, TERRITORI

IMPRESETOSCANA

Il puntoLa nuova geografiadella modasecondo Pitti Uomo

2

PoliticaRossi, Donald Trumpe le giravoltedi Marchionne

2

LocomotivePiù clienti e venditeLa formula anti crisidi Unicoop Firenze

7

Casa dolce casaTre città toscane nelle prime cinque posizioni della classifica nazionale

delle compravendite immobiliari: Prato, Livorno e Firenze. Dopo un decennio terribile il 2017 potrebbe consolidare la ripartenza del mercato, grazie a un accesso

più facile ai mutui e al calo dei prezzi. Ma non tutti i segnali sono positivi

Governo e imprese

LA SPINTA C’ÈORA SERVELA STABILITÀdi Alessandro Petretto

Su quali siano i punticritici del sistemaproduttivo italiano, etoscano come specifico caso

emblematico, c’è un generale consenso: bassa produttività, presenza relativamente marginale di settori high-tech, difficoltà di assorbimento del mercatodel lavoro. Queste criticità sono enfatizzate dalle rigidità del mercato del credito, soprattutto per le piccole e medie imprese (Pmi), e il modesto sviluppo di forme alternative di finanziamento esterno dei progetti imprenditoriali, tramite strumenti di finanza innovativa. Un recente rapporto Irpet dà atto alla Legge di Bilancio (2017-2019), di introdurre e confermare una serie di interventi volti al superamento di queste criticità. Gli obiettivi sono il rilancio degli investimenti privati, liberando il più possibile le imprese dai vincoli sul mercato del credito; la «modernizzazione» del sistema attraverso l’introduzione di beni strumentali, anche ad alta tecnologia, nei processi produttivi o la ricerca e sviluppo (R&S); la promozione dell’auto-imprenditorialità delle fasce più vulnerabili sul mercato del lavoro (lavoro femminile e giovanile); il rinnovamento del tessuto imprenditoriale incoraggiando la formazione e lo sviluppo di imprese innovative. Queste misure propongono un sistema di incentivi che interessa una platea molto ampia di imprese, settori e territori.

continua a pagina 5 a pagina 3 Maestrini

Sguardi

I MIEI BUONI PROPOSITI(TRA GRILLINI E TROLL)

D ice che è arrivato l’anno nuovo, dice cheè ora dei buoni propositi per il 2017.Breve lista: usare meno Car2Go, il cui

servizio in caso di inefficienze è inefficiente (non azzardatevi a lasciare il portafogli in auto se siete in una zona in cui la applicazione del cellulare non funziona, o siete fottuti: l’alternativa è fra spaccare il vetro del finestrino, ma è illegale, e chiedere aiuto su Facebook e sperare che qualche amico sia in zona). Non rispondere sempre a tutti i troll o insultatori di professione che animano i social network: i

renziani ti danno di grillino, i grillini ti danno di renziano, poi ci sono quelli di CasaPound che ti scambiano per comunista. Recentemente, per offendermi, un simpatico burlone mi ha detto che sono «di destra», come se essere «di destra» fosse un insulto. In ambienti più raffinati, quando si vuole dire a uno che fa schifo, gli si dà di «blairiano», anche se ormai Tony Blair non è più in campo. Insomma, il troll fa male al fegato e ti avvelena, digli di smettere (ma se non smette, piantala tu di considerarlo). Leggere almeno una volta il blog di Beppe Grillo o le pagine Facebook di Alessandro Di Battista senza lasciarsi sfuggire un’isterica risata (ok, questa è davvero difficile).

@davidallegranti© RIPRODUZIONE RISERVATA

di David Allegranti

Pos

te I

talia

ne S

ped.

in

A.P

. D

.L.

353/

2003

con

v. L

.46/

2004

art

. 1,

c1

DC

B M

ilano

. N

on p

uò e

sser

e di

strib

uito

sep

arat

amen

te d

al C

orrie

re d

ella

Ser

a

Codice cliente: 7745884

Page 2: Casa dolce casa · 2017-01-17 · di Unicoop Firenze 7 Casa dolce casa Tre citt toscane nelle prime cinque posizioni della classifica ... sono diminuiti i buyer italia-ni (meno 3,5

FI

2 Lunedì 16 Gennaio 2017 Corriere Imprese

È tradizionalmente il termo-metro economico dell’an-

no. Pitti Uomo, andando in scena all’inizio di gennaio, dà indicazioni commerciali a tutta l’economia italiana. La Fortezza non è solo un luo-go di fashion victim ma uno spazio dedicato a vendite e acquisti. Qui dentro si fa business: e allora cerchiamo di vedere come va in questo inizio d’anno. Non c’è stato un incremento dei buyer:

circa 24 mila erano stati lo scorso anno e altrettanti so-no stati quest’anno. Però qualche variazione c’è stata. Sono dati ancora freschi ma raccontano qualcosa. Intanto sono diminuiti i buyer italia-ni (meno 3,5 per cento). Le ragioni sono contingenti e di sistema. In parte a condizio-nare le defezioni è stato il maltempo, sostiene il presi-dente di Pitti Immagine, Ga-etano Marzotto. Ma c’è altro:

«Diminuiscono i negozi mo-nomarca. Hanno sempre maggior spazio i grandi ma-gazzini, gli outlet e l’e-com-merce». A sorpresa si regi-stra una leggera ripresa del mercato russo (lo scorso an-no a meno 33 per cento) e questo per due fattori: la ripresa del rublo e la cresci-ta del prezzo del petrolio. E, sempre a sorpresa, la moda italiana fa gola agli america-ni più di quanto non ci si

potesse aspettare dopo la batosta democratica alle ele-zioni per la Casa Bianca. Fino a ora dagli Usa non c’è stata una contrazione delle importazioni, anzi a novem-bre e dicembre sono cresciu-te secondo lo stesso Marzot-to e anche a Pitti i compra-tori americani sono venuti in tanti e interessati. Débacle, ma era ovvio, dalla Turchia e lo stesso vale per gli Emirati Arabi, per l’India e per il

Messico. E invece non c’è stato rebound per la Brexit — il Regno Unito resta tra i nostri migliori clienti. Nella top degli acquirenti del Ma-de in Italy ci sono Francia, Germania, Spagna, Giappone e Cina. Stabili, infine, sono i dati relativi ai paesi del sud-est asiatico: Corea del sud, Hong Kong, taiwan e Singa-pore. In crescita Israele, Su-dafrica e Canada.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Piazza Affari

Intek Spa

B & C Speakers S.p.A.B & C Speakers S.p.A.

FrendyEnergyBioDue Spa

El.En. S.p.A.

Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A.

Borgosesia

Ergy Capital

CHL S.p.A.

Eukedos

Dada S.p.A.Settimanadal 9 al 13gennaio

Salvatore Ferragamo S.p.A.

Piaggio & C. S.p.A.

Softec S.p.A.

Snai S.p.A.

Sesa

Rosss S.p.A.

Toscana Aeroporti S.p.A.

0,05720,0551

0,93250,93450,943 0,94050,9295

0,2990,2990,2969 0,2990,299

0,22880,2270,2235 0,2380,2259

2,7322,7182,7662,65

2,768

23,4922,5523,25 23,1523,38

0,05770,0563 0,0562

0,02420,02350,0233 0,02340,0244

24,6524,5824,36 24,6324,62

19,1618,7518,83 18,8919,19

1,5921,6281,622 1,5881,629

0,9561,061,08

0,9820,98

1,3641,341,35 1,3621,369

2,7982,42,4 2,9222,68

14,1814,2214,22 14,1813,97

7,8957,897,99 7,957,89

15,0815,0815,08 15,0815,08

5,33

4,3124,355,195

4,28

0,2510,2510,251 0,2510,251

SOSPESABanca Etruria

Brie

fing

La b

usso

la d

ella

set

timan

a

IL PUNTO

GEOGRAFIA DELLA MODA: SECONDO PITTI VA COSÌ di Chiara Dino

VINO IL CHIANTI GUARDA VERSO ORIENTE (COI SOLDI DELL’UE)

I l Consorzio Vino) Chianti punta sull’estero nel 2017,

sui mercati emergenti, sfruttando anche i finanzia-menti europei. E sono Messico, Cina, Singapore e Corea del Sud gli obiettivi nell’anno appena iniziato.

«Abbiamo scelto quei Paesi che rappresentano per noi un nodo strategico per lo svi-luppo del-l’export — spiega Gio-vanni Busi, presidente del Consor-zio Vino Chianti — L’interesse nei confron-ti del vino toscano da par-te di questi territori sta crescendo, zone che soltan-to fino a qualche anno fa avevano una conoscenza molto limitata dei nostri prodotti. E noi vogliamo farci trovare pronti». Prima tappa sarà il Messico a marzo, poi a maggio il Consorzio sarà ad Hong Kong ed a seguire a Seul, in Corea del Sud.

Mauro Bonciani© RIPRODUZIONE RISERVATA

GUSTOUN RED CARPETPER LE ECCELLENZEGASTRONOMICHE

«A nd the oscar goes to…».Forse non ci sarà la

Sophia nazionale ad aprire la busta come quando fece so-gnare l’Italia con il suo «Rob-berto» che consegnò l’Oscar a Benigni, ma un red carpet non si nega a nessuno. Figu-riamoci alla finocchiona o ai fagioli di Sorana, principi dei legumi. L’occasione saranno i primi Tuscany food awards, gli oscar del cibo toscano, il prossimo 11 marzo a Firenze durante i giorni di Taste, la fiera del cibo alla stazione Leopolda. Il premio, che ha già ricevu-to la «benedi-zione» di Coldiretti e Regione, pre-vede dodici categorie (vi-no, olio, pasta, miele, salumi, pane, dolci, cioccolato, for-maggi, birra artigianale, legu-mi e tartufi e funghi). L’iscri-zione costa 100 euro e va fat-ta entro il 28 febbraio su www.tuscanyfoodawards.com. In giuria ristoratori, giornalisti e addetti ai lavori.

Edoardo Lusena© RIPRODUZIONE RISERVATA

INVESTIMENTIROSSI, TRUMP E LE «GIRAVOLTE» DI MARCHIONNE

I l timore della chiusura prote-zionistica dei mercati ameri-

cani, ventilato a più riprese dal presidente eletto Donald Trump, arriva a lambire anche Palazzo Strozzi Sacrati. Da do-ve il governatore Enrico Rossi esprime qualche preoccupazio-ne per le eventuali ricadute sulle attività delle aziende sta-tunitensi presenti in Toscana e approfitta per rifilare una stoc-catina alla Fiat di Sergio Mar-chionne. «Nella politica le parole riorientano tutta la clas-se dirigente», ricorda il gover-natore che riflette sul «modo con cui Marchionne ha scari-cato subito l’amministrazione Obama che era stata partico-larmente prodiga nei suoi con-fronti e ha detto noi vogliamo discutere con la prossima am-ministrazione con un tono quasi veemen-te». Di qui Rossi ricava un avverti-mento: «At-tenzione a fare troppo i tappetini ver-so gli espo-nenti di im-presa, perché poi i voltafac-cia possono avvenire rapi-damente». Poi però ci sono le esigenze del business. Rossi sottoli-nea che coltiva «rapporti con le imprese americane, che hanno molti investimenti nella nostra regione fatti sulla base di accordi di programma: ho avuto molta attenzione su que-sta partita. Mi auguro che pos-sa continuare anche con l’am-ministrazione Trump, mi au-guro che non ci siano cambia-menti, anche se la tentazione di guardare all’interno è fortis-sima». Insomma fra tycoon e tappetini, voltafaccia e politi-che doganali, c’è da tener pre-sente che negli ultimi cinque anni le multinazionali america-ne hanno investito in Toscana oltre un miliardo e mezzo negli ultimi cinque anni crean-do quasi 3500 posti di lavoro. Mitigando gli effetti di quello che è il vero tarlo, ormai cro-nico, per l’economia della re-gione, cioè il calo degli inve-stimenti. La Toscana conta 500 multinazionali sul suo territo-rio: 420 sono straniere, di queste 95 americane, a partire da colossi come GE e Eli Lilly. Senza contare che quello ame-ricano è uno dei principali mercati di sbocco per le pro-duzioni made in Tuscany, dal-la moda al vino.

Silvia Ognibene© RIPRODUZIONE RISERVATA

Multinazionali Usa presenti in Toscana su un totale di 420 straniere

95

Biodue, l’azienda farmaceutica di Tavarnelle Val di Pesaha firmato un accordo per la costituzione di Pharcomed, una joint venture distributiva con il gruppo Suco interna-tional (che avrà il 50% di Pharcomed). Biodue ha concesso alla joint venture, in esclusiva per il continente americano, la licenza d’uso e la distribuzione delle linee di prodotti a marchio Pharcos e un’opzione per l’acquisto dei brand Tri-

covit, Sebosedil e Sunlat (fino ad oggi distribuiti solo in America Latina), da distribuire nel mercato statunitense. Il gruppo Suco cederà alla joint venture la proprietà dei mar-chi Peptix, Renueve C e Vanece. L’accordo prevede che Bio-due gestirà direttamente la logistica di Pharcomed (il cui capitale iniziale sarà di 400mila dollari) a Tavarnelle. Un’azione Biodue vale circa 5,30 euro.

E-COMMERCEIL PERSONALSHOPPER È ONLINECON ADABRA

U na piattaforma che rico-nosce gusti e interessi

degli utenti fornendo un «personal shopper». Niente più ricerche tra le categorie o utilizzo dei filtri, ciò che interessa viene subito propo-sto, sia sul sito che in nego-zio. La sempre più sofisticata personalizzazione dell’offerta porta la firma di Adabra, start-up aretina — tra i soci anche Nana Bianca — che dalla sua fondazione nel 2011 ha lavorato ad una piattafor-ma in grado di memorizzare i movimenti degli utenti re-gistrati al sito: «Il viaggio che un utente compie prima dell’acquisto è fatto di centi-naia di interazioni, processi che il sistema nel rispetto della privacy traccia riuscen-do così a capire le esigenze e proponendo soluzioni» spiega Gian Mario Infelici, fondatore e Ceo di Adabra, che nel 2016 ha iniziato la commercializzazione del pro-dotto con ottimi risultati. Una ventina i clienti e, a dicembre, l’ingresso di due nuovi partner con un au-mento di capitale di un mi-lione e 100 mila euro.

Gaetano Cervone© RIPRODUZIONE RISERVATA

SALUTEUN ROAD SHOW PER CONOSCERE L’ALZHEIMER

T re giorni dedicati all’Alzhe-imer in tre città della To-

scana per riflettere sulla pato-logia che affligge centinaia di migliaia di anziani. È il pro-getto promosso dall’associa-zione Aima Firenze e finanzia-to quasi interamente dalla multinazionale farmaceutica di Sesto Fiorentino Eli Lilly, che ha messo a disposizione circa 20 mila euro.

Gli incontri, promossi e patrocinati dalla Regione To-scana, dal Cesvot e dall’Anci, si svolgeranno a marzo ad Arezzo, poi a maggio a Empo-li e infine a ottobre a Lucca, con l’obiettivo di estendersi su tutto il territorio regionale negli anni successivi. Vi parte-ciperanno esperti e operatori del settore, e saranno aperti a tutti, in particolare a tutte quelle famiglie con malati di Alzheimer che, attraverso que-sto percorso, potranno trovare risposte efficaci per la cura e la presa in carico degli anzia-ni malati. Una specie di mini festival dedicato all’Alzheimer, con eventi e dibattiti per sen-sibilizzare l’opinione pubblica e la politica su questa delicata patologia.

Jacopo Storni© RIPRODUZIONE RISERVATA

Milioni di euroil finanziamentodi Eli Lilly per i dibattiti a Arezzo, Empoli e Lucca

20

MERCATI

SOCIALERICERCA

POLITICA

ICONE

N

S

E W

Codice cliente: 7745884

Page 3: Casa dolce casa · 2017-01-17 · di Unicoop Firenze 7 Casa dolce casa Tre citt toscane nelle prime cinque posizioni della classifica ... sono diminuiti i buyer italia-ni (meno 3,5

FI

3Lunedì 16 Gennaio 2017Corriere Imprese

IMPRESEA cura della redazionedel Corriere Fiorentino

Direttore responsabile:Paolo ErminiCaporedattore centrale:Carlo NicotraVice caporedattori:Alessio Gaggiolie Antonio Montanaro

Editoriale Fiorentina s.r.l.Presidente: Marco BassilichiAmministratore delegato: Alessandro BompieriSede legale: Lungarno delle Grazie. 2250122 FirenzeReg. Trib. di Firenze n. 5642del 22/02/2008Responsabile del trattamento dei dati (D.Lgs. 196/2003): Paolo Ermini

COMITATO SCIENTIFICOPaolo Barberisfondatore di Nana Bianca e Dada, consigliere per l’ innovazione della Presidenza del ConsiglioAndrea Di BenedettoPresidente del Polo tecnologico di NavacchioFabio FilocamoPresidente Harvard Alumni Italia,

CEO Dynamo Venture, Member of Board Principia SGRFabio PammolliProfessore di Economiae Management IMT Alti Studi LuccaAlessandro PetrettoProfessore Ordinario di Economia Pubblica Università degli Studidi Firenze

© Copyright Editoriale Fiorentina s.r.l.Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte diquesto quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali.Ogni violazione sarà perseguita a norma dilegge.

Stampa: RCS Produzioni S.p.A. Via Ciamarra 351/ 353 - 00169 Roma Tel. 06-68.82.8917Diffusione: m-dis Spa - Via Cazzaniga, 19 20132 Milano - Tel. 02.2582.1

Pubblicità: Rcs MediaGroup S.p.A.Dir. Communication SolutionsVia Rizzoli, 8 - 20132 MilanoTel. 02.2584.1www.rcscommunicationsolutions.it

Pubblicità locale: SpeeD SocietàPubblicità Editoriale e Digitale S.p.A.Viale Giovine Italia, 1750122 FirenzeTel. 055.2499203

Poste Italiane S.p.A.Sped. in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004, Art.1, c.1, DCB Milano

Supplemento gratuitoal numero odierno del

PRIMO PIANO

Mutui più facili e prezzi giùIl mercato della casa riparteDopo i segnali positivi del 2016, quest’anno potrebbe definitivamente invertirela tendenza dopo un decennio di crisi. Tre città toscane nei primi cinque posti della classifica delle compravendite: Prato, Livorno e Firenze. Ma non è tutto positivo

dei nuovi mutui concessi che alivello nazionale negli ultimi treanni è quasi raddoppiato; i mu-tui crescono anche dove il mer-cato immobiliare stenta ancora:a Grosseto, ad esempio, sonoaumentati di oltre il 100%.

A Prato l’aumento del 55%delle compravendite è una vit-toria, ma non un trionfo.«Quando i numeri sono prossi-mi allo zero — spiega Pietro

Villani, presi-dente provin-c i a l e d e l l aFiaip, federa-zione italianaagenti immo-biliari profes-sionali — è fa-cile otteneredegli exploit:in certi casibasta una solat r a n s a z i o n eper registrareun aumentodel 100%. I l2016 è stato

un anno positivo, ma siamo an-cora lontani dal recuperare tut-to ciò che abbiamo perso nel-l’ultimo decennio. Abbiamovinto una battaglia, non laguerra». La «guerra» parla dinumeri che, dalla crisi del 2007in poi, sono andati in picchiata,anche nei prezzi al metro qua-drato: oggi invece, per la prima

volta, il termometro immobilia-re ricomincia a salire. Si vendo-no soprattutto i 4-5 vani, ap-partamenti tra 90 e 110 metriquadrati che possono accoglie-re nuclei più numerosi, vistaanche la tendenza a restare in-sieme sotto lo stesso tetto perminimizzare i costi. A Prato ilmercato è sostanzialmentecomposto da famiglie locali eda extracomunitari ormai radi-cati da anni sul territorio. Maper vincere la guerra manca an-cora un’arma fondamentale:«Serve la detassazione sugli im-mobili — aggiunge Villani —perché il mercato più ampio èquello delle seconde case che,oggi, costano più di quantorendono. La pressione fiscalefrena gli investitori».

Investitori che, ad esempio, aLivorno non sono mai arrivati:se la costa ha sviluppato un tu-rismo anche internazionale cheha tenuto, Livorno città non èstata risparmiata dalla crisieconomica e industriale. Eppu-re, con il suo più 54%, è la se-conda città italiana per aumen-to delle compravendite. «È undato bifronte — chiarisce LuigiBaldasseroni, agente immobi-liare e referente livornese dellaFiaip — perché, a fronte di unaumento delle transazioni, Li-vorno è la città che nello stessoperiodo ha subito, in contro-

tendenza, la maggior diminu-zione dei prezzi: meno 17% delvalore a metro quadro in unanno». È proprio questa peròuna delle molle che porta, chipuò, ad acquistare: prezzi ab-battuti, negli ultimi sei o setteanni anche del 45%, hannoriacceso l’attenzione sul matto-ne che da queste parti è sem-pre stato considerato un «benerifugio». E lo è ancora, compli-

ce un diverso e dicotomico an-damento dei prezzi di affitto.«Le case hanno perso il 45% delproprio valore in compravendi-ta — spiega Baldasseroni —ma i canoni di affitto sono di-minuiti solo del 15%: un appar-tamento che prima rendeva 500euro al mese oggi ne rende450, ma il suo valore è sceso da100 mila a 70 mila euro. Di fat-to, l’investimento è più vantag-gioso perché è migliorato ilrapporto acquisto/reddito». Così chi può torna ad acquista-re.

È vero in gran parte del Pae-se e la Toscana non fa differen-za, «trainata» da Firenze dovenel 2016 le compravendite sonocresciute di oltre il 46% (primadelle grandi città dietro solo aVenezia) e i prezzi a metro qua-drato hanno perso «solo»l’8,2%. «Accade in tutte le re-gioni: se il capoluogo gode dibuona salute diventa il traino,beneficiando per primo dellaripartenza dell’economia. Le al-tre città arriveranno dopo seimesi o un anno», dice GuidoLodigiani, direttore dell’ufficiostudi di Immobiliare.it. I lorodati confermano che nel primosemestre del 2016 le transazionisu Firenze sono aumentate del22,6% rispetto allo stesso perio-do del 2015 e anche gli affitti —che qui rappresentano un’im-portante fetta di business — hanno acquistato nuovo dina-mismo. Gli investitori principa-li sono italiani con budget da150-250 mila euro che puntanoall’acquisto di piccoli tagli daaffittare a turisti con locazionibrevi e che, in un momento divolatilità, incertezza e sfiduciasu settori come quello finanzia-rio e creditizio, tornano ai «be-ni rifugio». «Dal 2007 — spiegaLodigiani — i prezzi sono calatidel 35-40% rendendo Firenzeparadossalmente a buon mer-cato, rispetto a metropoli inter-nazionali: gli investitori sono iprimi ad accorgersene, a posi-zionarsi sulla ripartenza delmercato, iniziando proprio daicentri storici e dalle città d’arte.Ecco perché la Toscana funzio-na».

Anche se con molte sfaccet-tature. La provincia di MassaCarrara, ad esempio, segna laperformance peggiore, con lecompravendite che salgono so-lo del 6,3% (un quinto del datonazionale) e i prezzi che calanodel 15%. Eppure è la provinciapiù richiesta dagli investitoriesteri che cercano una secondacasa in Toscana: secondo i dati2016 di Gate-away.com, nel2016 ha ricevuto il 26,2% dellerichieste, seguita da Siena (18,2%), Lucca (14,9%), Arezzo(10,3%).

© RIPRODUZIONE RISERVATA

di Giulia Maestrini

Il 2016 ha comprato casa: do-po un decennio davvero bu-io, l’anno appena conclusoha segnato la ripresa delmercato immobiliare, anche

in Toscana. E il trend pare posi-tivo anche per il 2017. Secondol’ultimo rapporto Nomisma, dal2013 a oggi le compravenditesono cresciute, a livello nazio-

nale, del 28% e nei primi cin-que posti ci sono tre città to-scane: Prato guida — non sen-za sorprese — la classifica conil 55% in più delle transazioni,Livorno è al secondo posto conpiù 54,2%, Firenze al quinto conpiù 46,3%. Tra le ragioni diquesta crescita, oltre al calo si-gnificativo dei prezzi, il numero

Il caso FirenzeQui sono gli italianii principali investitori,puntano all’acquistodi piccoli appartamentida destinare all’affitto breve per i turisti

Il caso PratoQuando i numeri sono prossimi allo zeroè facile ottenere degli exploit: in certi casi basta una sola transazioneper registrare un balzo

Si moltiplicano le offerte immobiliariin ToscanaA Firenze cresce ancheil mercatodegli affitti

COSÌ A FIRENZE

Tempi medi di vendita

IL TREND DI COMPRAVENDITA: I MIGLIORI NEL 2016variazione % sul 2013

Fonte: Immobiliare.it

Variazioneannualeprezzi medidi compravenditaabitazioni

Min

1.600

1.800

2.000

2.200

2.400

2.600

2.800

3.000

3.200

3.400

Max

Min

2.000

2.200

2.400

2.600

2.800

3.000

3.200

3.400

3.600

3.800

Max

2350

2400

2450

2500

2550

euro

/m²

dic mar giu set dic mar giu set dic

2015 2016

Livorno

54,2%

Modena

48%

Venezia

47,1%

Firenze

46,3%

Treviso

45,4%

Reggio E.

41,5%

Padova

41,1%

Bologna

40,6%

Savona

39,7%

2 3 4 5 6 7 8 9 10

2014

2.3802.396

2.4142.430

2.4432.460

2.4762.498

ULTIMI 24 MESI IN DISCESA (andamento del prezzo medio in regione)

COSÌ NELLA CITTÀ METROPOLITANA

COSÌ IN REGIONE

Prato

55%

1

Abitazioni nuove 9,5 mesi

Abitazioni usate 8,5 mesi

Nuoveo ristrutturate

-4,1%

Usateabitabili

-4,5%

Affitto euro/m² al meseVendita euro/m²

14,88

3.576Firenze

FI

PO

LU

MS

GR

SILI

AR

PT

PI

6,87

1.665

12,50

2.911

12,51

3.014

9,04

2.471

10,23

2.845

8,28

2.375

8,67

2.122

14,65

2.403

9,54

2.002

8,02

1.707

Codice cliente: 7745884

Page 4: Casa dolce casa · 2017-01-17 · di Unicoop Firenze 7 Casa dolce casa Tre citt toscane nelle prime cinque posizioni della classifica ... sono diminuiti i buyer italia-ni (meno 3,5

FI

4 Lunedì 16 Gennaio 2017 Corriere Imprese

Codice cliente: 7745884

Page 5: Casa dolce casa · 2017-01-17 · di Unicoop Firenze 7 Casa dolce casa Tre citt toscane nelle prime cinque posizioni della classifica ... sono diminuiti i buyer italia-ni (meno 3,5

FI

5Lunedì 16 Gennaio 2017Corriere Imprese

a superare la barriera all’acces-so al credito, dovuta all’insuffi-cienza di garanzie reali che essepossono offrire alle banche. Insecondo luogo, c’è il Super-am-mortamento, poi divenuto Iper-ammortamento, cioè l’incre-mento di valore contabile deibeni strumentali, riservato al-l’acquisto di beni high-tech. Laconseguente riduzione di im-posta va vista come stimolo allamodernizzazione del capitalefisico più che all’innovazionetecnologica attiva connessa alla

ricerca e svi-luppo. In me-rito al fondodi garanzia, ilgoverno Renziaveva dichia-rato l ’inten-zione di rifor-m a r n e p a r -z i a l m e n te im e cca n i s m idi funziona-mento in mo-do da garanti-re coperturepiù elevate aoperazioni diinvestimento,anziché meraliquidità, ri-volte alle clas-si di meritobasse, tenutea fornire ga-ranzie più ele-vate alle ban-che. Questariforma avreb-be avuto unimpatto posi-tivo sicuro neltessuto eco-nomico tosca-

no, dove il problema delle ga-ranzie coinvolge tutto il sistemadistrettuale. In merito agli effet-ti quantitativi di queste misure,le analisi empiriche riportate daIrpet indicano che i risultati piùpositivi si attendono dal creditodi imposta e dalle garanzie checonsentono alle Pmi di finan-ziare investimenti. Infine, oc-corre sottolineare come tuttequeste misure necessitino dimanutenzione e rimodulazionenel tempo per accrescere e sta-bilizzare la loro efficacia e ciòmal si addice all’attuale compli-cata fase politica che non fapresagire la necessaria stabilitàdi governo. Un’equazione, quel-la che lega le performance eco-nomiche agli assetti istituziona-li, che il nostro Paese si ostinaa non risolvere.

Alessandro Petretto© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’ANALISI

La spinta del governoper l’innovazioneNella Legge di Bilancio 450 milioni in tre anni per sostenere le imprese toscane: 112 serviranno per il credito a ricerca e sviluppo e per aiutarele startup. Un’occasione per sciogliere i nodi del nostro sistema produttivo

SEGUE DALLA PRIMA

Le imprese potenzialmenteinteressate da queste misure sitrovano però principalmentenelle regioni del nord del Pae-se, in particolare dove già piùelevata è la ricerca e sviluppodel settore privato. Ma anche inToscana dove l’incidenza dellaspesa in ricerca e sviluppo nelsettore privato sul Pil è sopra lamedia nazionale: 0,309, mentreè 0,503 nel Piemonte (max) e0,06 in Calabria (min). Analo-ghe considerazioni si possonofare riguardo al sostegno in fa-vore di startup innovative, ossiadi imprese presenti soprattuttonelle aree già forti del Paese.Non è tuttavia da escludere chequeste misure possano ancheinteressare imprese nelle regio-ni del Centro-Sud, isole di ec-cellenza che non mancano.

Il sostegno finanziario al pac-chetto di interventi previsto su-pera i 6 miliardi di euro (per laToscana circa 450 milioni) suun orizzonte triennale. Si trattaprincipalmente di agevolazionifiscali (77,6%), con una riduzio-ne consistente delle entrate so-prattutto a partire dal 2018. Si-gnificativo è l’ammontare di ri-sorse stanziato a favore di fondirotativi (18,7%), sui quali si ba-sano i tipici strumenti di inge-gneria finanziaria per le Pmi. Ilfinanziamento di tali strumenticostituisce un costo reale sol-tanto nella misura in cui i mu-tui direttamente erogati alleimprese o i prestiti bancari as-sistiti da garanzia pubblica nonvengano restituiti. Le uscite previste per erogazioni «a fon-do perduto» in favore delle im-prese ammontano a circa 200milioni di euro (3,7%), preva-lentemente a partire dal 2018,destinati a coprire, nell’ambitodella cosiddetta Nuova Sabatini,i sussidi in conto interessi chele imprese debbono ai loro cre-ditori. L’impegno specificata-mente in favore dell’innovazio-

ne è previsto nel triennio percirca 1,6 miliardi (per la Tosca-na circa 112 milioni) destinatoal credito alla ricerca e svilup-po, i mutui e le agevolazionifiscali in favore di startup inno-vative. Tale sostegno, essendocostituito in prevalenza da age-volazioni fiscali, va a incentiva-re gli investimenti privati giànel 2017, ma si inciderà sullecasse erariali soprattutto nellaseconda fase del triennio. Labase del sostegno all’innovazio-ne è rappresentato dal creditod’imposta, la cui particolarità èche va ad abbattere l’impostadovuta per le imprese che giàhanno investito in ricerca e svi-luppo. L’aumento dell’aliquotaprevisto nella Legge di Bilanciointende rinforzare in modo ge-neralizzato l’incentivo privato aquesto tipo di investimento,mentre l’aumento del massima-

le annuale da 5 a 20 milioni dieuro rinforza lo stimolo a inve-stire soprattutto per medie egrandi imprese che già investo-no significativamente in ricercae sviluppo o intendono realiz-zare progetti innovativi di gran-de dimensione.

Gli strumenti per il sostegnoagli investimenti generici sonorappresentati, in primo luogo,dal Fondo di Garanzia, il cuiscopo è quello di aiutare le Pmi

Le incognite politicheAffinché siano efficaci le misure vanno rimodulate nel tempo, per questo è necessaria la stabilità

Le misure del governoe m ure del gggovernono

mprese(in(in gran partparte

fiscalisgravi fiscali)ravi fiscalili)

per il credito a Ricercercae Sviluppo, mutui e agevolazionioniagevolazioniper start up

450milioni

112milioni

ITALIALIA6 miliamiliardiper lr le

daziendende

1,6 miliardrdi1,6 miliardi1,6 miliaperperpl’innovazioneinnovazione

per cento: l’incidenza della spesa in R&S nel settore privato sul Pilin Toscana

0,3

per cento: il datodel Piemonte, il più alto in Italia. La Calabria, la più bassa, è allo 0.06

0,5

Codice cliente: 7745884

Page 6: Casa dolce casa · 2017-01-17 · di Unicoop Firenze 7 Casa dolce casa Tre citt toscane nelle prime cinque posizioni della classifica ... sono diminuiti i buyer italia-ni (meno 3,5

FI

6 Lunedì 16 Gennaio 2017 Corriere Imprese

Codice cliente: 7745884

Page 7: Casa dolce casa · 2017-01-17 · di Unicoop Firenze 7 Casa dolce casa Tre citt toscane nelle prime cinque posizioni della classifica ... sono diminuiti i buyer italia-ni (meno 3,5

FI

7Lunedì 16 Gennaio 2017Corriere Imprese

LOCOMOTIVE

Unicoop Firenze, la formula anti crisiClienti e vendite in crescita. «Il segreto? Investire sui punti vendita e sui prodotti locali»

Per le cooperative diconsumo il trend 2017si annuncia positivo,anche se la Toscanasembra spaccata a me-

tà fra i record di Unicoop Fi-renze e la crisi, profonda, diUnicoop Tirreno. Firenze haaperto l’anno annunciando irisultati di fine 2016 con ven-dite pari a 2,373 miliardi dieuro (in crescita di oltre l’1%) eun aumento dei clienti rispet-to all’anno scorso. Viceversa,Unicoop Tirreno, secondoquanto hanno riferito i sinda-cati, si avvia a chiudere il 2016con un rosso di circa 25 milio-ni, replicando la disastrosaperformance del 2015, in lineacon sei anni consecutivi di se-gni meno. E l’annuncio di 600esuberi, un record negativonella storia della cooperazionetoscana.

Eppure, secondo il presi-dente regionale di Legacoop, il2017 porterà con sé la ripresa:«Il sistema ha reagito alla cri-si, vediamo se ne usciamo deltutto», ha detto Roberto Ne-grini che in attesa dei numeridel consuntivo 2016 (sarannoresi noti a marzo) vede segnalipositivi per l’anno appena ini-ziato. «La prima bella notizia— afferma — è che le coope-rative di consumo, uno deicomparti trainanti della coo-perazione, hanno avuto risul-tati buoni nel 2016. È un’inver-sione di tendenza, anche neiconsumi dei toscani, che ci faben sperare affinché questa

di mercato — spiegano dallacooperativa — nonostante ilforte sviluppo della rete divendita della concorrenza. È laconferma della forte fiduciadei soci e dei cittadini nei no-stri confronti ed è legata ad unmix di fattori vincenti: primofra tutti il posizionamentoprezzi di Unicoop Firenze, me-diamente più basso dell’8%della media della grande di-stribuzione italiana, che ha ge-nerato un risparmio delle fa-miglie pari a 200 milioni dieuro annui».

Un recente studio di Medio-banca ha mostrato come Uni-coop Firenze sia l’unica in Ita-

spetto al resto della distribu-zione presente in regione, conun importante effetto promo-zionale sui prodotti toscani euna ricaduta positiva su tuttala filiera agricola regionale».

Unicoop Firenze ha investito200 milioni nell’ultimo trien-nio (76 solo nel 2016), consen-tendo un importante rinnova-mento per la rete di vendita:dieci negozi sono stati ristrut-turati, quattro inaugurati insostituzione di vecchie struttu-re. «I risultati dell’anno appe-na concluso danno prova che,anche in una situazione dimercato maturo come quellotoscano, abbiamo realizzatopiù obiettivi: salvaguardare ilpotere di acquisto dei proprisoci e delle famiglie, calmiera-re il mercato e sostenere il tes-suto produttivo e l’occupazio-ne della regione», commenta-no dalla cooperativa. Che haanche contribuito al «salvatag-gio» della cugina tirrenica con40 milioni (su un totale di 175necessari a stabilizzare il patri-monio).

Dal capoluogo alla costa, lamusica cambia completamen-te con i conti in rosso, l’an-nuncio di oltre 600 esuberifatto sabato scorso ai sindaca-ti, la chiusura di 13 negozi e lacessione di altri sei, i sindacatiche annunciano scioperi eproteste. E chiamano in causale istituzioni e la politica, difronte al più massiccio licen-ziamento della storia della co-operazione toscana che colpi-sce una cooperativa simbolo,nata 71 anni fa come spacciodell’Ilva di Piombino. Storie diun altro mondo.

Silvia Ognibene© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’altro colossoCrisi profonda per Unicoop Tirreno:annunciati 600 esuberie 13 chiusure

Daniela Mori,presidente del consiglio di sorveglianza di Unicoop Firenze. Sopra, il punto vendita di Novoli a Firenze

locomotiva possa trainare altrisettori. In altre realtà come lecostruzioni le difficoltà per-mangono — spiega Negrini —perché c’è ancora difficoltà nelriattivare politiche di investi-menti pubblici: ma altri settorivanno bene, dalla logistica in-tegrata alle pulizie, fino al-l’agricoltura».

La punta di diamante è Uni-coop Firenze che ha aumenta-to le vendite nonostante unadiminuzione dei prezzi rispet-to al 2015, mentre a livello na-zionale (Istat) sono aumentatidello 0,2%. «Unicoop Firenzeha anche aumentato le quote

Il 2017 si annuncia come l’anno della ripresa per le cooperative di consumo toscane

I primi segnali positivi arrivano da Unicoop Firenze che nel 2016 ha incrementato levendite dell’1% segnando il record di 2,373 miliardi.

Dal 2014 al 2016 Unicoop ha fatto investimenti per oltre 200 milioni sulla rete di vendita.

Brutte notizie invece da Unicoop Tirreno che ha annunciato oltre 600 esuberi , chiusure e cessioni di negozi

Scenari

lia che riesce ad eguagliare Es-selunga in termini di venditeal metro quadrato.

«A convincere soci e clientiè stato anche il forte impegnosui prodotti locali: sul totaledelle vendite di Unicoop Firen-ze — dicono dall’azienda — iprodotti toscani hanno avutoun’incidenza quasi doppia ri-

Style

LO SMOKING?È DIVERTENTE

M odaioli e presenzialistidelle feste ecco la mise

perfetta da indossare all day long. Partedella collezioneCelebrity colorsLebole, ecco losmokingdall’estetica

classica sdrammatizzato in colori e fantasie, anche in rosso e bluette neon. (L.A.)387 euro leboleuomo.it

Codice cliente: 7745884

Page 8: Casa dolce casa · 2017-01-17 · di Unicoop Firenze 7 Casa dolce casa Tre citt toscane nelle prime cinque posizioni della classifica ... sono diminuiti i buyer italia-ni (meno 3,5

FI

8 Lunedì 16 Gennaio 2017 Corriere Imprese

Codice cliente: 7745884