carnia trekking

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COME E DOVE Progettazione e realizzazione: Five Zone Udine _ Cartografia: Attilio De Rovere_ Stampa: La Tipografica - Basaldella _ Edizione in lingua italiana stampata nel mese di febbraio 2011 Testi a cura dell’Agenzia TurismoFVG _ Fotografie: Archivio Turismo FVG, Archivio Parco Regionale Dolomiti Friulane, Barbagallo, G. Bano, Campanile, N. Brollo, P. Da Pozzo, U. Da Pozzo, Luciano Gaudenzio tratte dal libro Carnia Confine tra cielo e Terra Ed., G. Menis, M. Milani, Rizzi, Selekta, Tamburlini, M.Verin. In automobile Autostrade A4 Torino - Trieste A23 Palmanova - Udine - Tarvisio A28 Portogruaro - Conegliano In aereo Aeroporto Regionale Trieste 40 km da Trieste e Udine 15 km da Gorizia 80 km da Pordenone www.aeroporto.fvg.it In treno www.trenitalia.it Call Center 89.20.21 COME ARRIVARE TREKKING IN CARNIA Sentieri tematici per escursioni da sogno 1758 Malga Varmost San Floriano Regione Friuli Venezia Giulia Dal Passo Mauria (1298 m), in vicinan- za delle sorgenti del fiume Tagliamen- to, si percorre il sentiero CAI 341 fino a raggiungere il rifugio Giaf (1400 m). Da qui si scende per la strada forestale e, deviando a destra su un’altra strada forestale, ci si congiunge al sentiero CAI 371, “Sentiero del Von”, che attra- verso una zona di grandi franamenti rientra a Forni di Sopra, in vicinanza della partenza della funivia del Var- most (“Anello di Forni”). Possibilità di rientro con mezzi pub- blici al Passo della Mauria. Per ridur- re l’itinerario si può, dal rifugio Giaf, scendere lungo la strada forestale o il sentiero fino a pervenire all’incrocio con la statale dove, con l’autobus si può rientrare ai luoghi di partenza. LE SORGENTI DEL TAGLIAMENTO Il Re dei fiumi regionali scorre libero attraverso l’intera regione fino a sfocia- re nel mar Adriatico. Zampilla da una sorgente nascosta dalla vegetazione poco lontano dal Passo della Mauria. 01 Sorgenti del Tagliamento Sentiero delle acque Anello di Bianchi Sentiero CAI 341-371 TurismoFVG Forni di Sopra tel +39 0433 886767 [email protected] › DISLIVELLO SALITA: 150 mt › DIFFICOLTÀ: T/E › TEMPO PERCORSO: 5 ore INFORMAZIONI E DETTAGLI 02 Le malghe di Forni Sentiero delle malghe Sentieri CAI 207-211- 209 Le malghe Varmost, Tartoi, Tragonia, Montemaggiore sono collegate dal sent. CAI 211, che offre una splendida opportunità di trekking d’alta quota agli appassionati. Superato il piccolo borgo di Chianeit, inizia la strada ster- rata di servizio alla seggiovia (sent. CAI 207). La strada si inerpica piuttosto ripida sulle pendici del Clap Varmos, dopo un inizio di salita monotona, si apre una bella visuale su Forni e sul fondovalle. Si prosegue la salita fino al Malga Varmost, raggiungibile anche con la seggiovia. Da qui si seguono le indicazioni per Casera Tartoi (sentiero CAI 211), attraversando aree boschive e pendii erbosi. La casera, anche at- trezzata per il pernottamento, si trova al margine di un pascolo in un ambien- te alpino di grande bellezza, dominato dal profilo del monte Tiarfin. Si scende lungo il sentiero CAI 208, proseguendo poi in direzione Casera Tragognia, sentiero CAI 211. Con una lunga diagonale verso est ci si inoltra nella Val di Laur, in ambiente sempre più aperto, fino a giungere a Casera. Si prosegue poi lungo il sent. CAI 209, utile per il rientro diretto a Forni di So- pra, e poco prima che inizi la discesa, attenzione a seguire il sent. CAI 211, che porta alla Casera Montemaggiore, passando attraverso il punto più alto dell’escursione (m 1839). Per il rientro, ripercorrere il sentiero CAI 211 fino ad incontrare il 209, op- pure imboccare il 210, che scende di- rettamente verso valle (Località Cella). TurismoFVG Forni di Sopra tel + 39 0433 886767 [email protected] › DISLIVELLO SALITA: 200 mt › DIFFICOLTÀ: E › TEMPO PERCORSO: 5 ore INFORMAZIONI E DETTAGLI Da malga Varmost (m 1.750), raggiun- gibile in seggiovia da Forni di Sopra, si procede in piano fino a casera Trago- nia (m 1.760). Da qui si rientra lungo il sentiero CAI 209 per una strada fo- restale fino alla Frazione Vico (Forni di Sopra). VARIANTE: Chi volesse proseguire da Tragonia, attraverso il sentiero CAI 209 può giungere a Sauris in 3 ore di cam- mino passando per la forcella omoni- ma e scendendo nella zona dei Piani di casera Razzo. Forni di Sopra possiede un circuito fisso di downhill bike. La pi- sta, molto apprezzata dai questi bikers dell’estremo, scende da Som Picol ed arriva a fondovalle nei pressi della par- tenza della seggiovia quadriposto, pas- sando attraverso boschi e radure del comprensorio del Varmost. 03 Da Forni di Sopra a Sauris Sentiero naturalistico Sentiero CAI 209 TurismoFVG Forni di Sopra tel +39 0433 886767 [email protected] › DISLIVELLO SALITA: 100 mt › DIFFICOLTÀ: E › TEMPO PERCORSO: 3 ore INFORMAZIONI E DETTAGLI 04 I prati di Certelona Sentiero naturalistico Sentiero CAI 378 Si parte da Forni di Sotto, Località Pon- te Sacrovint (680 m. s.l.m.) e si prose- gue per circa 9 Km lungo una strada forestale che termina a circa 1500 m. di altitudine, poco più a Est della C.ra Cia- valut. Tale strada coincide anche con il sentiero CAI 378. Si ricorda a tutti gli escursionisti che tale tratto stradale è percorribile con mezzi a motore solo se in possesso di regolare autorizzazione. Giunti al termine della mulattiera si prosegue per circa 3 Km, sempre lun- go il sentiero CAI 378, fino a giungere la Casera Chiampiuz (m 1598). Da qui, spostandosi verso Sud-Ovest, si prosegue lungo un sentiero non segna- to CAI (ma ben visibile), fino a raggiun- gere la Forcella Chiampiutz (m 1736). Poi costeggiando lo spartiacque, dopo circa mezz’oretta, si giunge ai “prati di Zertelone”. Si consiglia di fare l’escur- sione all’alba, in quanto, nelle prime ore del giorno, sono sempre presenti numerosi ungulati. TurismoFVG Arta Terme tel +39 0433 929290 [email protected] › DISLIVELLO SALITA: 650 mt › DIFFICOLTÀ: E › TEMPO PERCORSO: 4.30 ore INFORMAZIONI E DETTAGLI Il lago di Bordaglia Gruppo dei Monfalconi Lago di Volaia Essere circondati da corone di vette, addentrarsi in boschi in cui grandi alberi respirano assieme a voi, percorrere radure dove in passato si avventuravano furtivamente i contrabbandieri, lasciarsi ammaliare da panorami che sembrano aprirsi sull’infinito. Compagni di questo viaggio attraverso scenari magici dove la natura regna incontrastata e si esprime con gioielli di alto valore ambientale, saranno laghi incantati, borghi alpini costruiti in legno e in pietra, antiche pievi e grotte. Una natura strepitosa, quella del Friuli Venezia Giulia, che potete scoprire attraverso i percorsi trekking, segnalati CAI, che trovate illustrati in questa mappa, che in particolare è dedicata alla zona della Carnia. Trekking in Carnia Sentieri tematici per escursioni da sogno T = ESCURSIONISTICO – TURISTICO Itinerario di ambito locale su carrarecce, mulattiere o evidenti sentieri. Si sviluppa nelle immediate vicinanze di paesi, località turistiche, vie di comunicazione e riveste particolare interesse per passeggiate facili di tipo culturale, o turistico – ricreativo. E = ESCURSIONISTICO SENZA DIFFICOLTA’ Sentiero privo di difficoltà tecniche, che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro-silvo-pastorali, militati, di accesso a rifugi, di collegamento fra valli. EE = PER ESCURSIONISTI ESPERTI Sentiero che si sviluppa in zone impervie, con passaggi che richiedono all’escursionista una buona base e un equipaggiamento adeguato. Corrisponde generalmente ad un itinerario di traversata nella montagna medio alta e può presentare dei tratti attrezzati, con infisse funi e corrimano e brevi scale, che però non snaturano la continuità del percorso. 1. Per le tue escursioni in montagna, scegli itinerari in funzione delle tue capacità fisiche e tecniche, documentandoti adeguatamente sulla zona da visitare. Se cammini in gruppo prevedi tempi di percorrenza in relazione agli escursionisti più lenti e conserva l’energia per il ritorno. 2. Provvedi ad un equipaggiamento ed abbigliamento consono all’impegno e alla lunghezza dell’escursione e porta nello zaino l’occorrente per eventuali situazioni di emergenza, assieme ad una minima dotazione di pronto soccorso. 3. Di preferenza non intraprendere da solo un’escursione in montagna e, in ogni caso, lascia detto a qualcuno l’itinerario che prevedi di percorrere, riavvisando del tuo ritorno. 4. Informati sulle previsioni meteo e osserva costantemente lo sviluppo del tempo. 5. Nel dubbio torna indietro. A volte è meglio rinunciare che rischiare l’insidia del maltempo o voler superare difficoltà di grado superiore alle proprie forze, capacità, attrezzature. Studia preventivamente itinerari altenativi al rientro. 6. Riporta a valle i tuoi rifiuti. Rispetta la flora e la fauna. Evita di uscire inutilmente dal sentiero e di fare scorciatoie. Rispetta le culture e le tradizioni locali ricordandoti che sei ospite delle genti di montagna. 7. In caso di necessità chiama il Soccorso Alpino utilizzando il 118. Le cartine sono puramente indicative, hanno esclusivamente valenza grafica, si consiglia di dotarsi di una cartografia specifica ed aggiornata. La fruibilità dei percorsi segnalati è garantita da metà maggio a ottobre. SEI REGOLE PER L’ESCURSIONISTA CLASSIFICAZIONE ITINERARI 01 03 07 08 19 06 10 11 21 09 04 23 25 24 05 02 12 13 15 18 20 22 14 17 16 AGENZIA TURISMOFVG Sede operativa: piazza Manin, 10 località Passariano - 33033 Codroipo (Ud) tel +39 0432 815111 / fax +39 0432 815199 [email protected] INFOPOINT TURISMOFVG di Tolmezzo via della Vittoria, 4 - 33028 Tolmezzo (Ud) tel +39 0433 44898 / fax +39 0433 467873 [email protected] INFOPOINT TURISMOFVG di Arta Terme via Umberto I, 15 - 33022 Arta Terme (Ud) tel +39 0433 929290 / fax +39 0433 92104 [email protected] INFOPOINT TURISMOFVG di Forni di Sopra via Cadore, 1 - 33024 Forni di Sopra (Ud) tel +39 0433 886767 / fax +39 0433 886686 [email protected] INFOPOINT TURISMOFVG di Ravascletto p. Divisione Julia - 33020 Ravascletto (Ud) tel +39 0433 66477 / fax +39 0433 616921 [email protected] INFORMAZIONI TURISTICHE Presidenza del Consiglio dei Ministri DIPARTIMENTO PER LO SVILUPPO E LA COMPETITIVITÀ DEL TURISMO Realizzato nell’ambito del progetto interregionale di sviluppo turistico L.135/01 “Alpi Estive”, col co- finanziamento del Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo, Presidenza del Consiglio. A23 A28 A4 A4 Regione Friuli Venezia Giulia Europa Italia Aquileia AUSTRIA AUSTRIA SLOVENIA SLOVENIA SLOVENIA VENEZIA TREVISO Grado Gemona del Friuli Cividale del Friuli San Daniele del Friuli Tarvisio PORDENONE UDINE Aeroporto FVG Ronchi dei Legonari Palmanova GORIZIA Lignano Sabbiadoro TRIESTE Piancavallo Arta Terme Tolmezzo Sauris Forni di Sopra Forni Avoltri Ravascletto CARNIA

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Friuli Venezia Giulia - Mappa tematica dei percorsi di trekking in Carnia

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Page 1: Carnia Trekking

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Progettazione e realizzazione: Five Zone Udine _ Cartografia: Attilio De Rovere_ Stampa: La Tipografica - Basaldella _ Edizione in lingua italiana stampata nel mese di febbraio 2011Testi a cura dell’Agenzia TurismoFVG _ Fotografie: Archivio Turismo FVG, Archivio Parco Regionale Dolomiti Friulane, Barbagallo, G. Bano, Campanile, N. Brollo, P. Da Pozzo, U. Da Pozzo, Luciano Gaudenzio tratte dal libro Carnia Confine tra cielo e Terra Ed., G. Menis, M. Milani, Rizzi, Selekta, Tamburlini, M.Verin.

In automobileAutostradeA4 Torino - TriesteA23 Palmanova - Udine - TarvisioA28 Portogruaro - Conegliano

In aereoAeroporto Regionale Trieste40 km da Trieste e Udine15 km da Gorizia80 km da Pordenonewww.aeroporto.fvg.it

In trenowww.trenitalia.it Call Center 89.20.21

COME ARRIVARE

TREKKING IN CARNIASentieri tematici per escursioni da sogno

1758Malga Varmost

San Floriano

Regione Friuli Venezia Giulia

Dal Passo Mauria (1298 m), in vicinan-za delle sorgenti del fiume Tagliamen-to, si percorre il sentiero CAI 341 fino a raggiungere il rifugio Giaf (1400 m). Da qui si scende per la strada forestale e, deviando a destra su un’altra strada forestale, ci si congiunge al sentiero CAI 371, “Sentiero del Von”, che attra-verso una zona di grandi franamenti rientra a Forni di Sopra, in vicinanza della partenza della funivia del Var-most (“Anello di Forni”). Possibilità di rientro con mezzi pub-

blici al Passo della Mauria. Per ridur-re l’itinerario si può, dal rifugio Giaf, scendere lungo la strada forestale o il sentiero fino a pervenire all’incrocio con la statale dove, con l’autobus si può rientrare ai luoghi di partenza.

LE SORGENTI DEL TAGLIAMENTOIl Re dei fiumi regionali scorre libero attraverso l’intera regione fino a sfocia-re nel mar Adriatico. Zampilla da una sorgente nascosta dalla vegetazione poco lontano dal Passo della Mauria.

01

Sorgentidel TagliamentoSentiero delle acqueAnello di BianchiSentiero CAI 341-371

TurismoFVG Forni di Sopra tel +39 0433 886767 [email protected]

› DISLIVELLO SALITA: 150 mt› DIFFICOLTÀ: T/E› TEMPO PERCORSO: 5 ore

INFORMAZIONI E DETTAGLI

02

Le malghedi ForniSentiero delle malgheSentieri CAI 207-211- 209

Le malghe Varmost, Tartoi, Tragonia, Montemaggiore sono collegate dal sent. CAI 211, che offre una splendida opportunità di trekking d’alta quota agli appassionati. Superato il piccolo borgo di Chianeit, inizia la strada ster-rata di servizio alla seggiovia (sent. CAI 207). La strada si inerpica piuttosto ripida sulle pendici del Clap Varmos, dopo un inizio di salita monotona, si

apre una bella visuale su Forni e sul fondovalle. Si prosegue la salita fino al Malga Varmost, raggiungibile anche con la seggiovia. Da qui si seguono le indicazioni per Casera Tartoi (sentiero CAI 211), attraversando aree boschive e pendii erbosi. La casera, anche at-trezzata per il pernottamento, si trova al margine di un pascolo in un ambien-te alpino di grande bellezza, dominato

dal profilo del monte Tiarfin.Si scende lungo il sentiero CAI 208, proseguendo poi in direzione Casera Tragognia, sentiero CAI 211. Con una lunga diagonale verso est ci si inoltra nella Val di Laur, in ambiente sempre più aperto, fino a giungere a Casera. Si prosegue poi lungo il sent. CAI 209, utile per il rientro diretto a Forni di So-pra, e poco prima che inizi la discesa, attenzione a seguire il sent. CAI 211, che porta alla Casera Montemaggiore, passando attraverso il punto più alto dell’escursione (m 1839). Per il rientro, ripercorrere il sentiero CAI 211 fino ad incontrare il 209, op-pure imboccare il 210, che scende di-rettamente verso valle (Località Cella).

TurismoFVG Forni di Sopra tel + 39 0433 886767 [email protected]

› DISLIVELLO SALITA: 200 mt› DIFFICOLTÀ: E› TEMPO PERCORSO: 5 ore

INFORMAZIONI E DETTAGLI

Da malga Varmost (m 1.750), raggiun-gibile in seggiovia da Forni di Sopra, si procede in piano fino a casera Trago-nia (m 1.760). Da qui si rientra lungo il sentiero CAI 209 per una strada fo-restale fino alla Frazione Vico (Forni di Sopra).VARIANTE: Chi volesse proseguire da Tragonia, attraverso il sentiero CAI 209 può giungere a Sauris in 3 ore di cam-

mino passando per la forcella omoni-ma e scendendo nella zona dei Piani di casera Razzo. Forni di Sopra possiede un circuito fisso di downhill bike. La pi-sta, molto apprezzata dai questi bikers dell’estremo, scende da Som Picol ed arriva a fondovalle nei pressi della par-tenza della seggiovia quadriposto, pas-sando attraverso boschi e radure del comprensorio del Varmost.

03

Da Forni di Sopraa SaurisSentiero naturalisticoSentiero CAI 209

TurismoFVG Forni di Sopra tel +39 0433 886767 [email protected]

› DISLIVELLO SALITA: 100 mt› DIFFICOLTÀ: E› TEMPO PERCORSO: 3 ore

INFORMAZIONI E DETTAGLI

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I pratidi Certelona Sentiero naturalisticoSentiero CAI 378

Si parte da Forni di Sotto, Località Pon-te Sacrovint (680 m. s.l.m.) e si prose-gue per circa 9 Km lungo una strada forestale che termina a circa 1500 m. di altitudine, poco più a Est della C.ra Cia-valut. Tale strada coincide anche con il sentiero CAI 378. Si ricorda a tutti gli escursionisti che tale tratto stradale è percorribile con mezzi a motore solo se in possesso di regolare autorizzazione. Giunti al termine della mulattiera si prosegue per circa 3 Km, sempre lun-

go il sentiero CAI 378, fino a giungere la Casera Chiampiuz (m 1598). Da qui, spostandosi verso Sud-Ovest, si prosegue lungo un sentiero non segna-to CAI (ma ben visibile), fino a raggiun-gere la Forcella Chiampiutz (m 1736). Poi costeggiando lo spartiacque, dopo circa mezz’oretta, si giunge ai “prati di Zertelone”. Si consiglia di fare l’escur-sione all’alba, in quanto, nelle prime ore del giorno, sono sempre presenti numerosi ungulati.

TurismoFVG Arta Terme tel +39 0433 929290 [email protected]

› DISLIVELLO SALITA: 650 mt› DIFFICOLTÀ: E› TEMPO PERCORSO: 4.30 ore

INFORMAZIONI E DETTAGLI

Il lago di Bordaglia Gruppo dei Monfalconi Lago di Volaia

Essere circondati da corone di vette, addentrarsi in boschi in cui grandi alberi respirano assieme a voi, percorrere radure dove in passato si avventuravano furtivamente i contrabbandieri, lasciarsi ammaliareda panorami che sembrano aprirsi sull’infinito.Compagni di questo viaggio attraverso scenari magici dove la natura regna incontrastata e si esprime con gioielli di alto valore ambientale, saranno laghi incantati, borghi alpini costruiti in legno e in pietra, antiche pievi e grotte. Una natura strepitosa, quella del Friuli Venezia Giulia, che potete scoprire attraverso i percorsi trekking, segnalati CAI, che trovate illustrati in questa mappa, che in particolareè dedicata alla zona della Carnia.

Trekking in CarniaSentieri tematici per escursioni da sogno

T = ESCURSIONISTICO – TURISTICO Itinerario di ambito locale su carrarecce, mulattiere o evidenti sentieri. Si sviluppa nelle immediate vicinanze di paesi, località turistiche, vie di comunicazione e riveste particolare interesse per passeggiate facili di tipo culturale, o turistico – ricreativo.

E = ESCURSIONISTICO SENZA DIFFICOLTA’Sentiero privo di difficoltà tecniche, che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro-silvo-pastorali, militati, di accesso a rifugi, di collegamento fra valli.

EE = PER ESCURSIONISTI ESPERTISentiero che si sviluppa in zone impervie, con passaggi che richiedono all’escursionista una buona base e un equipaggiamento adeguato. Corrisponde generalmente ad un itinerario di traversata nella montagna medio alta e può presentare dei tratti attrezzati, con infisse funi e corrimano e brevi scale, che però non snaturano la continuità del percorso.

1. Per le tue escursioni in montagna,scegli itinerari in funzione delle tue capacità fisiche e tecniche, documentandoti adeguatamente sulla zona da visitare. Se cammini in gruppo prevedi tempi di percorrenza in relazione agli escursionisti più lenti e conserva l’energia per il ritorno.

2. Provvedi ad un equipaggiamento ed abbigliamento consono all’impegno e alla lunghezza dell’escursione e porta nello zaino l’occorrente per eventuali situazioni di emergenza, assieme ad una minima dotazione di pronto soccorso.

3. Di preferenza non intraprendere da solo un’escursione in montagna e, in ogni caso, lascia detto a qualcuno l’itinerario che prevedi di percorrere, riavvisando del tuo ritorno.

4. Informati sulle previsioni meteo e osserva costantemente lo sviluppo del tempo.

5. Nel dubbio torna indietro.A volte è meglio rinunciare che rischiare l’insidia del maltempo o voler superare difficoltà di grado superiore alle proprie forze, capacità, attrezzature.Studia preventivamente itinerari altenativi al rientro.

6. Riporta a valle i tuoi rifiuti. Rispetta la flora e la fauna. Evita di uscire inutilmente dal sentiero e di fare scorciatoie. Rispetta le culture e le tradizioni locali ricordandoti che sei ospite delle genti di montagna.

7. In caso di necessità chiama il Soccorso Alpino utilizzando il 118.

Le cartine sono puramente indicative, hanno esclusivamente valenza grafica, si consiglia di dotarsi di una cartografia specifica ed aggiornata.La fruibilità dei percorsi segnalati è garantita da metà maggio a ottobre.

SEI REGOLE PER L’ESCURSIONISTACLASSIFICAZIONE ITINERARI

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AGENZIA TURISMOFVGSede operativa: piazza Manin, 10località Passariano - 33033 Codroipo (Ud)tel +39 0432 815111 / fax +39 0432 [email protected]

INFOPOINT TURISMOFVG di Tolmezzovia della Vittoria, 4 - 33028 Tolmezzo (Ud)tel +39 0433 44898 / fax +39 0433 [email protected]

INFOPOINT TURISMOFVG di Arta Termevia Umberto I, 15 - 33022 Arta Terme (Ud)tel +39 0433 929290 / fax +39 0433 [email protected]

INFOPOINT TURISMOFVG di Forni di Sopravia Cadore, 1 - 33024 Forni di Sopra (Ud)tel +39 0433 886767 / fax +39 0433 [email protected]

INFOPOINT TURISMOFVG di Ravasclettop. Divisione Julia - 33020 Ravascletto (Ud)tel +39 0433 66477 / fax +39 0433 [email protected]

INFORMAZIONI TURISTICHE

Presidenza del Consiglio dei MinistriDIPARTIMENTO PER LO SVILUPPO E LA COMPETITIVITÀ DEL TURISMO

Realizzato nell’ambito del progetto interregionale di sviluppo turistico L.135/01 “Alpi Estive”, col co-finanziamento del Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo, Presidenza del Consiglio.

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RegioneFriuli Venezia Giulia

Europa

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Gemonadel Friuli

Cividaledel Friuli

San Danieledel Friuli

Tarvisio

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Aeroporto FVGRonchi dei Legonari

Palmanova GORIZIA

LignanoSabbiadoro TRIESTE

Piancavallo

Arta Terme

Tolmezzo

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Forni di Sopra

Forni Avoltri

Ravascletto

CARNIA

Page 2: Carnia Trekking

Si raggiunge in auto Piano d’Arta. Pas-sato l’abitato, in direzione Sutrio, si prosegue fino ad un ampio parcheggio, ubicato sulla sinistra. Da qui, si imboc-ca il sentiero CAI 408, che, dopo mor-bidi prati aperti, si intrufola erto nel bosco. Superati i primi minuti, dove il sentiero sale abbastanza ripidamente, entriamo nel mezzo ad un bosco da fa-vola, dove il sole gioca con i suoi raggi,

rendendo l’ambiente suggestivo e fan-tastico. Si raggiunge il bivacco Lander (1175 m), lungo un percorso naturali-stico illustrato con insegne didattiche e si prosegue per circa 15 minuti, fino a raggiungere i Campanili del Lander e l’omonima Madonnina. Lungo il per-corso sono presenti numerose zone attrezzate con panche e tavoli dove po-tersi sedere.

Raggiungibile da Illegio, in circa un’ora di cammino, con un sentiero che passa sul rio Frondizon, oppure da Imponzo su bel sentiero nel bosco sempre nello stesso tempo.San Floriano è una chiesa storica, dedicata al valoroso soldato di Lorch, martirizzato nel 304 d.C.È un’antica pieve costruita nell’Alto Medioevo che ospita dei gradevoli af-freschi di Scuola Bizantina locale e del periodo Tardo Gotico.

Si accede al Santuario della Madonna di Raveo tramite un strada acciottola-ta, passando per il sentiero adiacente a un ex convento del 1700, che porta ad un’area prativa con stavoli ed una minuscola chiesa molto suggestiva: il Santuario della Madonna di Raveo. Si tratta di una chiesa, dedicata alla Maternità di Maria, sorta a seguito di un’apparizione della Madonna verifica-tasi nel 1619 proprio in questo luogo.

Dal paese di Arta, parte il sentiero che conduce alla chiesa madre di tutte le Pievi della Carnia, San Pietro di Zuglio. E’ una chiesa antichissima, la cui sto-ria è legata alle vicissitudini di questi territori. Nei secoli ha subito numero-se modifiche, ad opera di diversi mae-stri dando vita ad complesso asimme-trico, mosaico di stili appartenenti ad epoche diverse, molto interessante dal punto di vista architettonico.

TurismoFVG Tolmezzo tel +39 0433 44898 [email protected]

› DISLIVELLO SALITA: 400 mt› DIFFICOLTÀ: E› TEMPO PERCORSO: 1 ora

TurismoFVG Tolmezzo tel +39 0433 44898 [email protected]

› DISLIVELLO SALITA: 300 mt› DIFFICOLTÀ: E› TEMPO PERCORSO: 1.20 ore

TurismoFVG Arta Terme tel +39 0433 929290 [email protected]

› DISLIVELLO SALITA: 230 mt› DIFFICOLTÀ: E› TEMPO PERCORSO: 2.30 ore

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La panoramicadelle vettedi RavascelttoSentiero naturalisticoSentiero CAI 151

II nome di questo itinerario fa già in-tuire la bellezza di cui si potrà gode-re nel percorrerlo, ora quasi inter-mente asfaltato e ideale anche per la mountain bike. L’anello, fattibile in macchina con prudenza, inizia da Tua-lis di Comeglians (900 m) fino a Sella Valcalda (959 m) presso Ravascletto. Il percorso è lungo 29 km circa ed ha una pendenza massima di 19%; per circa 14 km si snoda al di sopra dei 1.600 m di altitudine collegando i pascoli delle

varie malghe, in un paesaggio aperto, morbido e verdeggiante, percorribile anche in macchina. Dalla casera Chia-dinas si sale in cima al Crostis sul sen-tiero CAI 151, in meno di un’ora. Il rientro si può effettuare ripercor-rendo lo stesso itinerario oppure pro-seguendo lungo il sent. CAI 151 fino a Givigliana, dove ci si congiunge al sent. CAI 162, che, attraversando le borgate di Stalis, Vuezzis e Gracco, ci riporta al punto di partenza.

TurismoFVG Arta Terme tel +39 0433 929290 [email protected]

› DISLIVELLO SALITA: 300 mt per la cima del Crostis› DIFFICOLTÀ: E› TEMPO PERCORSO: 1 ora

INFORMAZIONI E DETTAGLI

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Forni di Sotto, Forcella Montôf Sentiero naturalistico Sentiero CAI 215

Lasciare l’auto in prossimità del ponte sul torrente Auza lungo la statale che collega Ampezzo a Forni di Sotto (pic-colo spiazzo per il parcheggio, cartel-lo CAI). Imboccato il sent. CAI 215, si prende a salire tra boschi e radure, fino a raggiungere l’orlo del grande canalo-ne del Rio Clavenò. Si procede sul tratto successivo, qua-

si pianeggiante, e, lasciato a sinistra il bivio segnalato per forcella Pimin, si riprende a salire nel bosco, fino a raggiungere i ruderi di una vecchia casera. Da qui si prosegue fino alla base dell’ampio pascolo di casera Montôf, accanto alla quale è stato eretto un nuovo ricovero. Dalla casera si trascu-

ra il segnavia 214a che svolta a sinistra e si segue il sent. CAI 215, per raggiun-gere il bivio con i sent. CAI 214 e 233, presso un’ampia insellatura in vista di forca Montôf. A questo punto è possibile rientrare percorrendo a ritroso il sent. CAI 215, o scegliendo l’eventiuale variante del sent. CAI 214a, da Casera Montôf.

VARIANTE In alternativa si imbocca il sentiero 214, che attraversa gli estesi dirupi del Brutto Passo, nel tratto forse più sug-gestivo dell’itinerario. Da qui si pro-segue nella Valle del Lumiei, per rag-giungere il Passo dello Zauf (m 2013). Inizia quindi la lunga discesa, che, sempre seguendo le indicazioni del sent. CAI 214, raggiunge Forni di Sotto, poco lontano dal punto di partenza.

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› DISLIVELLO SALITA: 1060 mt› DIFFICOLTÀ: E› TEMPO PERCORSO: 6 ore

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Rifugio Chiampizzulon Sentiero dei rifugi Sentiero CAI 227-228

Il rifugio Chiampizzulon è situato su un panoramico ripiano sulle pendici set-tentrionali delle Crete di Chiampizzu-lon. Dal paese di Rigolato, attraverso la frazione di Ludaria si procede per car-rozzabile fino ai Piani di Vas (m. 1350), sent. CAI 227. Dall’ampio parcheggio si prosegue a piedi lungo il comodo sen-tiero CAI 227, che si abbandonerà per proseguire sulla destra lungo il sent. CAI 228, giungendo al rifugio. E’ an-che possibile arrivare da Forni Avoltri seguendo il sent. CAI 229, per giunge-re alla Malga Tuglia e poi proseguire,

lungo il sent. CAI 227 che incontrerà, come detto prima, il sent. CAI 228, rag-giungendo il rifugio in circa 2 ore. Dal Chiampizzulon si possono intrapren-dere numerosi percorsi escursionisti-ci, diversi per lunghezza e difficoltà. Ci si può incamminare verso l’adiacente bosco, o più in alto verso i pascoli al-pini, ove si possono ammirare alcuni dei più rari esemplari caratterizzanti la flora e la fauna locale. Percorsi più lunghi possono portare al monte Talm, al monte Tuglia, oppure, con difficoltà leggermente superiori alle imponenti

cime dolomitiche dei monti Pleros e Cimon.

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› DISLIVELLO SALITA: 830 mt› DIFFICOLTÀ: E› TEMPO PERCORSO: 3 ore

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Malga Ielma Sentiero delle malgheSentiero CAI 204-218-206

Parcheggiare l’auto presso la località Cuesta di sotto, circa 3 km da Pesariis. Lungo la pista forestale CAI 204, pren-dendo subito quota, si giunge ad un bi-vio, si mantiene la sinistra, imboccan-do il sent, CAI 218 e si arriva a Casera Palabona. Dopo due tornanti si giunge e Manga Ielma di Sotto (m 1502). Da dietro l’edificio si prosegue, continuan-do a salire, per giungere alla malga Ielma di Sopra (m 1680). Continuando per la strada sterrata si sale fino alla Forcella Ielma, per poi scendere rapi-

damente fino a Malga Pieltinis. Si pro-segue a destra, affiancando il sent. CAI 206 e si raggiunge l’insellatura che si affaccia sulla Conca di Vinadia. Da qui si abbandona il sent. CAI 206 e si pro-cede lungo la strada che taglia le pen-dici del Monte Pieltinis, coperto da una vasta ontaneta, arrivando alla Malga di Vinadia Grande (m 1734). Si riprende quindi il sent. CAI 204, che, tra i pascoli ricoperti di rododendri riporta al punto di partenza in, località Cuesta di Sotto.

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› DISLIVELLO SALITA: 1000 mt› DIFFICOLTÀ: E› TEMPO PERCORSO: 6.30 ore

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Col GentileSentiero naturalisticoSentiero CAI 235-220

La cima del Col Gentile può essere raggiunta percorrendo il lungo sent. CAI 235, che parte da da Socchieve (Feltrone), giunge nei pressi della vetta e ridiscende in Val Pesarina, per una durata complessiva di 7 ore. Di seguito illustriamo la salita alla cima del Colle lungo i due versanti, spezzando il sent. CAI 235 in due itinerari più brevi. DA SOCCCHIEVEDa Feltrone, nella parte alta del paese, si prende il sent. CAI 235, in salita nel bosco fino a raggiungere la Forcella di Pani. Dalla Forca si sale sulla destra nel bosco, per raggiungere Casera Chiarzò. Da qui parte una deviazione (sent. CAI 135a), che abbrevia il per-corso, senza perdere quota e si ricon-giunge al sentiero principale presso la Forcella Colador. Deviando a destra si trova il tratto più esposto e impegnati-

vo, che attraversa una dorsale salendo alternativamente da est e da ovest, fino al versante nord del Col Gentile. A circa quota 2000 m si stacca il sen-tiero che raggiunge la cima (m 2075). Proseguendo oltre il bivio inizia la di-scesa lungo la parte del sent. CAI 235, che sale dalla Val Pesarina. DA PRATO CARNICOCirca 3 ore di cammino. Da Prato Car-nico, si raggiunge il Ponte di Pieria e per pista forestale, mantenendo la sinistra, si sale fino al Rifugio Pilang. Attraversata poi una gola nei pascoli, si supera il bivio con il sent. CAI 220, raggiungendo i pascoli e la Casera For-chia. Proseguendo poi la salita, si rag-giunge quota 2000 m, in prossimità del sentiero che si stacca per raggiunge la cima (m 2075).

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› DISLIVELLO SALITA: 1300 mt› DIFFICOLTÀ: E› TEMPO PERCORSO: 4.30 ore

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Campanilidei LanderSentiero delle civiltà e dei borghiSentiero CAI 408

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› DISLIVELLO SALITA: 650 mt› DIFFICOLTÀ: E› TEMPO PERCORSO: 2.30 ore

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Anello Caseredella CarniaCentraleSentiero delle malgheVia delle malghe carnicheSentieri CAI 407-454-448-457

Partenza dalla casera Ramaz Bassa (1055 m), raggiungibile in auto su stra-da asfaltata che si imbocca dal centro di Paularo (circa 10 km). In corrispon-denza di casera Ramaz imboccare il sentiero CAI 407, fino ad incrociare sulla destra il sentiero CAI 454. Pro-seguire su quest’ultimo fino a casera Lodin (1433 m). Da casera Lodin mantenere con atten-zione il sentiero CAI 454 (in parte lungo una pista forestale) fino a raggiungere il rifugio Fabiani, ex casera Pecol di Chiaula Alta (1539 m). Il percorso ad anello riparte dal Fabia-ni. Al primo bivio imboccare a sinistra

il sentiero CAI 448 fino a raggiungere casera Lodin Alta, dalla quale si può godere di uno splendido panorama sulle cime della val d’Incarojo e Sella Valle del Gail. Da casera Lodin Alta la-sciare il sentiero CAI 448 e imboccare in discesa il sentiero CAI 457, che si snoda attraverso un fitto bosco fino a aggiungere i ruderi di casera Ramaz Alta (1463 m). Da qui in breve tempo ci si ricongiunge alla casera Ramaz Bas-sa lungo il segnavia CAI 457. Da Casera Ramaz Bassa (1055 m) pro-seguire fino ad incontrare sulla destra la casera Valbertad Bassa (1403 m). In prossimità della casera sorge il cippo

di confine detto “di Maria Teresa”. Scolpito ai tempi in cui la sovrana go-vernava l’impero d’Austria, il cippo rap-presentava il vecchio confine di Stato situato a quota 1403 m.

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› DISLIVELLO SALITA: 630 mt› DIFFICOLTÀ: E› TEMPO PERCORSO: 4.30 ore

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RifugioFratelli De Gasperi Sentiero dei rifugiSentiero CAI 201

In circa 1 ora e 30 si raggiunge il rifu-gio De Gasperi, seguendo il sentiero ben segnalato e molto frequentato, che sale prima nel bosco, attraversa poi al-cune radure e un franoso vallone, con l’aiuto di alcuni corrimano e ponticelli, per rientrare nuovamente nel bosco, che ospita il rifugio.Lasciare l’auto in prossimità del Centro Sci di Fondo Pian di Casa. Dal piazzale ha inizio una pista forestale (indicazio-

ni per il Rifugio De Gasperi) che lascia ben presto il posto ad un ampio sentie-ro (sent. CAI 201). Il sentiero prende quota nel fitto bosco e conduce allo spallone di Clap Piccolo (m 1669), poi si addentra nel vallone del Rio Pradibosco, lo attraversa, e, ri-salita una ripida valletta, conduce allo spallone boscoso di Clap Grande. Verso la parte finale dell’escursione si incontra un breve e comodo passaggio

su sentiero scavato in roccia, dotato di corda metallica. Con un ultimo breve tratto di sentiero si raggiunge il rifugio Fratelli De Ga-speri (m 1767), frequentata meta delle Dolomiti Pesarine, che è stato recen-temente ampliato e costituisce l’ideale punto di appoggio per i numerosi itine-rari, anche ferrati, della zona.

Dal rifugio partono numerosi sentieri, che permettono di effettuare divertenti escursioni, anche piuttosto impegna-tive, come ad esempio l’itinerario che, attraverso i sent. CAI 316-321-230-229 permette di raggiungere l’abitato di Forni Avoltri.

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› DISLIVELLO SALITA: 530 mt› DIFFICOLTÀ: E› TEMPO PERCORSO: 1.30 ore

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23 24 25Illegio, Chiesadi San Floriano

Sentiero Religioso

Raveo, Santuario Beata Vergine

Sentiero Religioso

Zuglio, Pievedi San Pietro

Sentiero Religioso

Si sale fino al parcheggio del monte Zoncolan dall’abitato di Sutrio.Con impianto di risalita si giunge in cima al monte Zoncolan, da qui con una breve digressione si scende alla malga agriturismo Pozof.Si risale allo Zoncolan e su strada fore-stale si perviene a casera Tamai (1594 m).Sempre su forestale sentiero CAI 158, si perviene a malga Agareit e Me-leit. Si può ritornare al monte Zoncolan per il monte Tamai e il sentiero CAI 170

in circa due ore, oppure si allunga su strada forestale sino a malga Dauda, splendido belvedere sulla conca tol-mezzina.Dalla cima del monte Zoncolan si gode un poanorama che abbraccia quasi tut-ta la Carnia. Il monte Zoncolan è divenuto recente-mente famoso tra gli appassionati di ciclismo, in quanto le sue salite rap-presentano una delle tappe più dure del Giro d’Italia.

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› DISLIVELLO SALITA: 250 mt› DIFFICOLTÀ: T/E› TEMPO PERCORSO: 3 ore (fino a malga Meleit)

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› DISLIVELLO SALITA: 700 mt› DIFFICOLTÀ: T/E› TEMPO PERCORSO: 5.30 ore

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Malghe di SaurisSentiero delle malgheSentieri CAI 204-206-218

Malghe in ZoncolanSentiero delle malgheSentieri CAI 158-170

Dall’abitato di Sauris di Sopra, il cui nome è da sempre legato a quello del suo squisito prosciutto crudo, dall’in-confondibile sapore, dolce e legger-mente affumicato, si imbocca il sentie-ro CAI 204 fino a Sella Festons in vista della casera omonima.Da qui si prosegue in direzione casera Pieltinis in vista delle casere Vinadia e Ielma per poi proseguire sul sentiero CAI 206 e scendere con il sentiero CAI

218 fino a Sauris di Sotto.

ARTIGIANATOTessuti e sculture in legno: sono que-sti gli oggetti più caratteristici che si possono acquistare a Sauris, dove non è difficile vedere all’opera artigiani che creano, su antichi telai in legno, tap-peti, scialli, arazzi, rustiche biancherie per la casa, o che realizzano sculture in legno e lavori ad intarsio.

Arrivati a Cercivento si seguono le indi-cazioni per il Pian delle Sterghe e Mon-te Tenchia (10 km, percorribili anche in auto). Arrivati al Pian delle Streghe il tratto asfaltato si conclude e, proseguendo sul sentiero CAI 154, si sale verso lo splendido panorama del Monte Ten-chia. Il Pian delle Streghe è un alto-piano inclinato racchiuso tra le vette

del Bivera, del Clapsavon e del monte Zouf. E’ caratterizzato da dossi e val-loncelli che lo rendono unico nel pa-norama alpino friulano e deve il suo nome alle leggende, che trovavano la causa delle tempeste, nella presenza di oscure e malvagie creature che qui si riunivano.

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› DISLIVELLO SALITA: 500 mt› DIFFICOLTÀ: E› TEMPO PERCORSO: 2 ore

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› DISLIVELLO SALITA: 721 mt› DIFFICOLTÀ: E› TEMPO PERCORSO: 2 ore

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Malga PramosioBosco Bandito Sentiero delle malgheSentieri CAI 403

Pian delle Streghedel monte Tenchia Sentiero delle leggende Sentieri CAI 154

Alla Malga Pramosio è possibile giun-gere anche in auto, partendo dalla bor-gata di Laipacco. Il sentiero pedonale si allontana dalla strada asfaltata e sale lungo il bosco di abeti rossi e bianchi, tagliando ripetu-tamente la strada che porta alla mal-ga. Solo nell’ultimo tratto ormai fuori dal bosco, si rientra sulla strada prin-cipale e si raggiunge la casera.Dalla malga partono numerose pas-

seggiate tra gli ampi spazi della foresta secolare e la conca del laghetto di ori-gine glaciale Avostanis, uno dei luoghi più suggestivi della Catena Carnica.

Inoltre, arrivati a Casera Pramosio, è possibile proseguire sul sent. CAI 402 e attraversare il Bosco Bandito, un bo-sco di faggi secolari dalle dimensioni eccezionali, tutelato dai Beni Naturali della Regione.

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Il Lagodi BordagliaSentiero delle acqueTraversata CarnicaSentieri CAI 140-142-141

Partendo da Pierabech di Forni Avoltri: imboccare il sentiero CAI 140; supera-to il rio Bordaglia, sempre ricco d’ac-qua, su una passerella si raggiunge il piazzale di una cava di marmo. Risalire lungo il sentiero CAI 140 la riva destra dell’alto corso del torrente Degano. Si raggiunge così, in poco più di mezz’ora, la stretta di Fleons, una forra scavata dal torrente dopo un’impetuosa casca-ta. Da queste rocce nasce l’acqua Goc-cia di Carnia. Sulle pareti è possibile scorgere postazioni difensive utilizzate durante la Prima Guerra Mondiale.

Superata la stretta, imboccare il sen-tiero CAI 142 che costeggia il Rio di Sis-sanis e attraversa l’omonima casera salendo poi a casera Bordaglia di So-pra nelle cui vicinanze si può ammirare il lago Bordaglia. Dalla casera prose-guire il cammino in discesa per il sen-tiero CAI 142 fino a Casera Bordaglia di Sotto; da qui ricongiungersi al sentiero CAI 141, che fiancheggia il Rio Borda-glia ritornando in direzione Pierabech.L’OASI FAUNISTICA DI BORDAGLIAIl lago di Bordaglia, posto sul fondo di una conca di origine glaciale, tra i pa-

scoli sottostanti il versante del monte Volàia, si trova nell’Oasi di Bordaglia, vasta oasi di rifugio faunistico.

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› DISLIVELLO SALITA: 900 mt› DIFFICOLTÀ: T/E› TEMPO PERCORSO: 6 ore

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A monte della conca di Paularo, il tor-rente Chiarsò scorre sul fondo di una gola profonda, detta forra de Las Cal-las, visibile da un sentiero scavato nella roccia soprastante. Un tempo i boscaioli del luogo usavano questa impervia via fluviale per il trasporto a valle del legna-me. Da Paularo si prosegue su strada asfaltata in direzione Passo Lanza, fino a raggiungere Pian di Zermula (1.082 m), per parcheggiare l’auto nei pressi del Ristoro Nelut. Si segue ancora per un tratto la strada asfaltata e poi si prende a sinistra una stradina che attraverso il bosco prosegue fino all’imbocco supe-

riore della forra. Si segue poi il sentiero scavato sulla parete di sinistra per l’inte-ra lunghezza della forra. Al termine del-la gola si costeggia sulla sinistra il greto del torrente e, poco prima che la valle si richiuda in una forra, si abbandona il fondovalle per il sentiero che sale ripido e si raccorda con un’ampia mulattiera, per rientrare al Zermula (1.082 m).

ABETE LA PALMAA breve distanza dal Ristoro Nelut, vi è un esemplare di abete bianco censito tra i monumenti naturali della regione. E’ raggiungibile dal Pian di Zermula,

lungo la strada asfaltata in direzione Paularo per 10 minuti, seguendo le in-dicazioni che dalla strada conducono al monte.

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Forra las Callase “la Palma”Sentiero delle acque

Sentiero deicontrabbandieriSentiero delle leggende Sentieri CAI 451-449

Dal Passo Cason di Lanza (1552 m) si scende fino ad imboccare il sentiero CAI 451 che conduce a casera Cordin Grande (1689 m). Proseguendo oltre Sella Cordin, si scende rapidamen-te lungo il sentiero austriaco 403 che conduce alla Straniger Alm, in ore 2.30. Da qui si rientra a Cason di Lanza su sentiero CAI 449 sino all’agriturismo

“Al Cippo” e poi lungo la rotabile per circa due chilometri.Il sentiero, proprio per le sue carat-teristiche morfologiche, offriva tra i suoi anfratti facili nascondigli ai con-trabbandieri, che nei secoli scorsi, lo percorrevano per trasportare spezie, sale, tabacco lungo tutto il confine con la Carinzia.

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› DISLIVELLO SALITA: 400 mt› DIFFICOLTÀ: E› TEMPO PERCORSO: 5 ore

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› DISLIVELLO SALITA: 230 mt› DIFFICOLTÀ: E› TEMPO PERCORSO: 2.30 ore

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Partenza dal rifugio Tolazzi (1350 m) in prossimità della frazione Collina di Forni Avoltri. Imboccare il sentiero CAI 143. Raggiunta casera Morareet pro-seguire lungo il sentiero CAI 143 per raggiungere dopo una breve salita il ri-fugio Marinelli (2813 m), da dove si può godere di uno spettacolare panorama a 360 gradi sulle vette delle Alpi Car-niche circostanti. Dal rifugio Marinelli, salire al monte Floriz e scendere lungo

il sentiero CAI 174. In prossimità della forcella Plumbs imboccare il sentiero CAI 150 che conduce a casera Plumbs e successivamente al bar Edelweiss sulla comunale che riconduce al rifu-gio Tolazzi.

MONTE COGLIANSIl monte Coglians, con i suoi 2.780 me-tri, è la vetta più alta del Friuli Venezia Giulia e delle intere Alpi Carniche.

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Il rifugio Marinelli Sentiero della storiaTraversata carnicaSentieri CAI 143-174-150

Il Lago Volaia Sentiero delle acqueSentieri CAI 143-144

Dal rifugio Tolazzi, Plan di Val di Bos (1350 m) si inizia a salire. Nei pressi dell’Area di sosta, si intravede la segna-letica per il rifugio Marinelli (sent. CAI 143) che si segue fino al terzo tornante. Qui si svolta a sinistra, proseguendo per il sent. CAI 144. Si prosegue all’ombra del bosco lungo questa traccia avente buon fondo, fino ad incontrare una serie di tornanti. In corrispondenza dell’ultima curva a gomito compare un nuovo bivio: è indifferente quale itinerario si sceglie, in quanto entrambe le tracce si ricongiun-

gono a quota più elevata. L’ascesa non risulta mai eccessivamente ripida o trop-po esposta. Continuando si incrocia sulla destra i sentiero Spinotti, che congiun-gendosi al sent. CAI 145 porterebbe al rifugio Marinelli. Proseguendo invece sul sentiero 144, si raggiunge il Rifigio Lam-bertenghi – Romanini in circa un’ora. Dal rifugio, si giunge al laghetto alpino in pochi minuti. La meravigliosa vallata interna, cinta da splendidi pendii erbosi, incanta a prima vista. La discesa al rifu-gio Tolazzi avviene in circa 50 minuti.

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› DISLIVELLO SALITA: 605 mt› DIFFICOLTÀ: E› TEMPO PERCORSO: circa 2 ore

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› DISLIVELLO SALITA: 750 mt› DIFFICOLTÀ: E› TEMPO PERCORSO: 6 ore totali

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Pal PiccoloPal GrandeI sentieri della memoria

Sentiero della StoriaTraversata carnicaSentiero CAI 401

Partendo da Passo Monte Croce Carnico (1360 m) imboccare il sentiero CAI 401 mantenendo sulla sinistra la palestra di roccia. Proseguire sullo stesso sentiero fino alle trincee di vetta del Pal Piccolo (1866 m). Il Pal Piccolo deve la sua im-portanza ai combattimenti qui avvenuti nella Prima Guerra Mondiale. Oggi sulla cima del monte è allestito un museo all’aperto, dove è possibile visitare i resti delle trincee e dei baraccamenti usati dai soldati durante il conflitto. Da qui si discende brevemente lungo il sentiero di salita per imboc-care un sentiero militare che, passando attraverso trincee e strutture militari in disuso, riconduce ai piedi della palestra di roccia e quindi al Passo di Monte Croce.

Una volta raggiunta la vetta del Pal Piccolo (1866 m), una serie di sentieri militari in disuso consentono di raggiungere la cima del Freikofel e del Pal Grande.

MUSEO STORICO A TIMAUA Timau si trova il Museo Storico della Grande Guerra, dove potrete trovare centinaia di reperti, documenti inediti, foto-grafie. Ripercorrerete le drammatiche vicende che videro la Carnia fronte della Prima Guerra Mondiale. Potrete fare delle escursioni guidate sui campi di guerra.

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› DISLIVELLO SALITA: 500 mt› DIFFICOLTÀ: E› TEMPO PERCORSO: 4.30 ore

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