Jano intanto prende un vecchio libro, si siede e comincia a leggere a voce alta:

“Che peccato... Brrr!!! Ma fa freddo anche a stare fermi davanti alla finestra” insiste Drilla.

“C’era una volta un lupo affamato che adorava mangiare le bambine capricciose...”

“Leggiamo una storia davanti al fuocherello!” Esclama Jano. “Ma io voglio giocare!”

Protesta la sua piccola amica.

“Smettila Jano! Questa storia mi fa venire i brividi e poi non c’è

scritto così! “

“Guarda come nevica! Usciamo a giocare con le palle di neve?” Chiede Drilla a Jano. “Fossi matto, non voglio mica diventare un pupazzo di ghiaccio!”

“Toh! Hanno bussato, chi può essere con questo tempo?” Si chiede Drilla. “Attenta Drilla, magari è proprio il lupo!”

“Che spiritosone che sei... Vado a vedere...”

Dopo qualche secondo Jano non sente la bimba ritornare. “Allora Drilla, chi è?” Ma Drilla non risponde. “Dove si sarà cacciata quella piccola peste?”

“Bussano di nuovo, vuoi vedere che Drilla è sol-tanto rimasta chiusa fuori?”

Il cagnone apre la porta e... “UZZZZ! SONO IL MOSTROFUNESTO e mangio le palle di ciccia come te!!!” “Lasciami stare, ti prego!

Sono solo un falsomagro!” Grida Jano col cuore in gola.

“Così impari a spaventare una bimba buona come me!” se la

ride Drilla levandosi la maschera.

Cosa c’è di meglio di un meritato riposino sotto un albero, pensa Jano sonnecchiando...

“OH NO! MA QUESTO E’ UN INCUBO!” pensa Jano svegliato di soprassalto da un gran coretto di BAUBAUBAU...

“Va bene, va bene ragazzi, ho capito, seguitemi! Ci penso io a voi e alle vostre pancine!”

“Devo aver mangiato troppi bis-cotti al cioccolato...”

“Evviva, si mangia!” esultano i cuccioli correndo dietro Jano.

“Ma non è un incubo! sono tre cuccioletti affamati! Dove si sarà cacciata la loro mamma?”

“Date un po’ un’occhiatina! è di vostro gusto vero?”

Drilla è ai fornelli. “Pochi secondi e siamo pronte con il te’!

“Principesse, la merenda è servita! Vi è piaciuta la torta di mele?” “UAF! UAF! Torta di mele! Anche a me! Anche a me!”

“Buon pomeriggio signorine, possiamo fare merenda insieme?” Fanno in coro i tre cuccioletti.

“Senti Drilla, anch’io avrei un certo appetito, non è che...”

“La cuoca Drilla è felice di servirvi, signorini! ma mi racco-mando, ognuno lavi la sua ciotola dopo!”

“GNAM GNAM, che delizia, che dolcezza, che bontà!”

“Ehi Jano, perchè ti nascondi? non siamo amici noi?

“La frutta?! Disgustosa! Jano, tu non sei più mio amico...”

“... gli amici non hanno segreti...”

“Aspetta Drilla. Questa è speciale, si chiama MELOGRANESTRO...”

“Nessun segreto, Drilla. ho scoperto questo nuovo e strano frutto e stavo provando

che sapore ha.”

“Si prende un seme alla volta e... hop, si fa canestro!”

“E’ molto difficile, ci vogliono molta concentrazione e una certa abilità...”

“Non so se ci riesci anche tu, prima servirebbe un duro allenamento...”

“Capperini, quanto parli, Jano! Avanti, fammi vedere come si fa canestro!”

“D’accordo Drilla. si prende la mira e... 1, 2, 3...” “Oh oh... bersaglio mancato!”“Dai qui Jano, non sei proprio capace, ti faccio

vedere io come si fa!”

“Prendilo pure Drilla! Ma tu non eri quella che non mangiava frutta???

Eh eh eh...”

“La mamma me l’aveva detto che dovevo ancora crescere...”

“...ma io volevo volare come fanno gli altri, sopra le nuvole!” Piagnucola

il piccoletto piumato.

“Non preoccuparti, ci penso io a rimandarti a casuccia...”

Rassicura Jano.

“Giovane amico, dovevi stare attento! vediamo un po’ dov’è il tuo nido...”

“...tra qualche secondo sarai di nuovo con la tua mamma, ti fidi di me?”

“MMM... lassù in alto... e quella deve essere la tua mamma...”

“...è tutta una questione di mira, di gomito e di leve,io non sbaglio mai!”

“FERMATI, FERMATI! Così gli farai del male, non è mica una pallina!” Urla Drilla a Jano.

“Povero piccino, in che mani sei finito!” “Ce l’ho io la soluzione, avvicinati Jano e vedi di non inventarne un’altra delle tue, testone!”

“Bravo così, non ti muovere, è quasi fatta... alza il muso un po’ per favore...”

“Torna dalla mamma piccino, e stai più attento la prossima volta!”

“Jano! Drilla! Guardatemi!!! ho imparato a volare, grazie alla mamma, e anche a voi!”

“Adoro alla mattina fare una bella colazione...”

“Jano, ma dove hai infilato il tuo bel musone? Sei proprio un ingordo!”

“Ci sto, ma sai come funziona una bici Drilla? Magari prima facciamo una piccola lezione... ecco, ci sono le

ruote, che girano perchè gira...”

“Ma Drilla, l’hai detto tu che ci vuole una bella colazione, no?”

“...una catena, che a sua volta gira perchè girano i pedali. E sai chi fa girare i pedali?”

“Sì ma non si può solo pensare a mangiare, Jano. perchè non facciamo un giro in bici, c’è il sole oggi!”

“I tuoi piedini... Preparati, è una bella faticaccia!”

“Sembra fantastico, Jano, che dici, andiamo?”“Aspetta Drilla, non è finita: per stare comodi

ci si siede sul sellino...”

“...ma ricorda quello che sto per dirti! le mani stanno sempre...”

“...sul manubrio, dove ci sono anche i freni per non andare a sbattere.” “Dai jano - protesta l’impaziente scolaretta - ora

basta, voglio fare un giro!”

“Siamo sicuri che è tutto chiaro?” Si assicura Jano.“Sì capo!”

“Bene! allora andiamo!”

“Finalmente! Forza, comincia a pedalare, professorone mio!”

“Tu ti diverti ma io mi annoio!” Protesta Drilla

“Io divertirmi? ma stai scherzando! e’ un lavoro pericolosissimo!”

“Non lo sai che in mezzo all’erba fitta si nascondono i terribili mostri da giardino?” “Guarda che non mi fai paura! non ci casco! E poi sono una bimba coraggiosa.”

“Fai provare me, sono bravissima!”

“UAU! guarda come fila!” “SOB! finiremo col cacciarci nei pas-ticci!” Trema Jano.

“DRILLAAA! STOOOP! non si corre con quel...”

“Ti prego, fermati subito!”

“Meno male, non ce la facevo più! PANT! PANT!”“Shhh, zitto Jano, hai sentito? C’è qualcosa tra l’erba...”

“Forse è il mostro del giardino... ci penso io Drilla, niente paura!”

“TATAAAM! Non voglio essere sbranato,

sono ancora giovane...”

“AAARRGGHH!” “Ihih, tranquillo Jano, è davvero un mostro, ma di coccole!

“Ah la primavera... sole, aria fresca, ossicini profumati!”

“Ahhh la primavera... il sole, l’aria fresca, i fiorellini profumati!”

“La natura e’ proprio rinata, guarda un po’ che abbondanza!” Pensa Jano scovando sui prati certe primizie di cui va ghiotto...

In una bella mattinata di aprile tutti si danno da fare, a modo loro, inebriati dal dolce tepore che madre natura regala dopo un lungo inverno...

“Questo è per te!” Esclamano in coro i due amici scambiandosi un dono... “Io invece di là, ho visto un mare di margherite!”

Gli fa eco Drilla.

“Io corro di qua, ho visto certe cosine buonissime!”

Grida Jano a Drilla.

E come capita a volte, quando si è troppo inebriati

per badare al resto...

“Ohi che botta!” si lamenta Jano toccandosi la zucca.“Forse abbiamo esagerato un po’ - dice Drilla - che ne dici se ci godiamo

un meritato riposino sull’erba?”