argilla dextreit

5/17/2018 argilla dextreit - slidepdf.com

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Raymond Dextreit

manuale di medicina naturale

ACNE • ARTRITE • ASCESSI • BRONCHITE •

CONGESTIQNI • CONTUSIONI • DISTORSIONI •

ECZEMA • EMICRANIA • EMORRAGIE • EMO.RROI'DI •

FEBBRE • FERITE • FORUNCOLI • FRATTURE •

GASTRITE· GRAVIDANZA -INFLUENZA.

IPERTENSIONE • LOMBAGGINE • NEFRITE • HEI •

. PERTOSSE· RAFFREDDORE. REUMATISMI.

SCIATICA • ULCERA • USTJONI • VARICI • VERRUCHiE

D E V EC CH I E DIT OR E



L'ARGILLA CHE GUARISCE

Manuale di medicina nstursle



Ii dall'aJimentazione, cosl come dei prodotti di non

assimilazione e di desquamazione, in sospensione in

liquidi stagnanti a putrefascenti nei vlsceri.

Queste osservazioni riguardano soprattutto i dolori,

a volte intollerabili, provocati da applicazioni d'argil-

[a che seguivano applicazioni di radio.

Sembra che I'argi lla possieda, fra I'altro, la proprie-

ta di stimolare la radioattivita dei corpi sui quali vie-ne applicata se questi ne sana carenti, in caso con-

traria assorbirne ['eccedenza. Su un organismo che

abbia sublto radiazioni di radio 0 di altre fonti inten-

samente radioatt ive, la radloattlvl ta di cui e ancora

impregnato e esaltata e successivamente assorbita.

L'argil la potrebbe essere utilizzata per assicurare la

protezione dell'organismo raggiunto da radiaziani io-

nizzanti.

Pub anche succedere che, applicate su un organi-

smo mai trattato prima al radio 0 ai raggi, l'argiJIa

non venga sopportata e provochi uno stato di sovra-eccitazione. E questo e dovuto aJ fatto che Ie radia-

zioni non sono compatibiJi con quelle del paziente.

~ possibile pen') arrivare ad una assuefaziane pro-

gressiva: ma util izzando un'altra argi lla, si puc) spe-

rare in un'immediata tolleranza.

Radioattivltil

Sarebbe lmpresa ardua voler definire tutto quello

che, nell'argilla, e alia base della sua aztone. La sua

radloattivtta € I dimostrata.

Certamente I'argilla e radioatt iva come tutti i carpi.

Ma questa radioattlvita non la 5i puo scoprire nor-

malmente con gli apparecchi di controllo attualmen-

te utilizzati in laboratorio, salvo per quel che con-

cerne certi fanghi.

Se si usa la radioestesia il rlsultato e molto centro-verso. C'e chi 10 conferma e chi 10 nega. Del resto,

la radlcatttvlta varia da una argil fa al l'altra.

Questa varieta non e specifica dell'argilla e non e

sempre facile trovare una spiegazione scientifica.

r ;: per questa che, secondo alcunl scienziati, Ie ra-

diaziani nociva di certe case che - sembra - pro-

vocana ll cancro, nascerebbero da un gas - il ra-

don - principale responsabile di queste degenera-

zioni biologiche. Per altri invece, proprio il radon

sarebbe al l'origine del le emanazioni benefiche del-

I'isola di Capri, cos] come motte aeque minerali glidovrebbero Ie loro proprieta terapeutiche.

Per temeraria che possa sembrare, non esitiamo a

dare anche noi una spiegazione sui fenomeni di ra-

dioattivita dell'argilla, osservati, senza ombra di dub-

bio, suI corpo umano.

\

J

L'argil la si presta a molte appticazloni del le qual i de-

scrlvtarno le piDcorrenti; ma prlma e indispensabile dare

qualche precisazione sui tipi di terre da adoperare.

Quella che chiamiamo "argifla" e una terra grassaquando e umida e sulla quale non crescs niente. E

la terra argillosa dei rnodeJlatori e del vasai. Puc)

essere verde, rossa, gialla, grigia, blanca, ecc.; ognu-

na ha la sua proprleta e bisogna cereare quella che

si adatta di pill all'affezione da curare a al tempe-

16 17



ramenlo del malate, A volte, I'argilla si trova nel sot-

tosuolo dei giardini, a un metro di profondita circa.

Ma general mente viene estratta dalle cave e da qui

mandata ai le industrie special izzate: industrie di te-

gale, di vasellame, di mattoni, di ceramiche, ecc.

t: facile procurarsene, sia dagli erboristi, a da altri

commercianti in dietetica, sta nelle cave, sia nelle

industrie specializzate gia menzionate. Procurando-

sela da un negoziante di terra da modellare, bisogna

fare attenzione che sia vergine, cioe tale e quale a

quando e stata estratta dalla cava, senza aver subl-

to alcun trattamento (miseugli 0 eotture). Vi sono dei

legami di affinita fra I'argilla e tutto quello che da la

vita, piante, animali 0 uornini, Lo stesso tipo d'ar-

gilla puc determinare un risultato spettaeolare in un

caso ed essere inoperante in un altro. In realta, agi-

see sempre, ma piu 0 meno rapidamente a seconda

del grado di affinita con il paziente. Quando un'ar-

gilla sembra inattlva, e un tipo d'arqilla che non aqi-

see abbastanza e non e colpa dell'argilla in gene-

rale.

Bisogna procurarsene ma da un'altra regione fino a

che la provenienza 0 il calore favorevole sia ben

determinato. Utilizzando gli elementi della natura,

dobbiamo sempre cereare e trovare la "simpatia".

Non e a una sostanza inerte ehe facciamo appello,

ma alia vita.

Deve diventare una specie di piccola rieerca di noi

stessi. Pill I 'argilla e stata esposta al sole, all'aria,

all 'acqua plovana, piu e attiva, gli esperimenti ce 10

insegnano. E anehe quello che perrnette di dare

all'argilla la proprleta di assorbire ed immagazzinare

una notevole parte d'energia dagli altri elernentl. in

particoJare il sale.

E probabile che queste sue particelle infinitamentc

piccols costi tuiscano tanti condensatori capaci di li-

berare I'energia trattenuta, con I'aiuto di un polo

contrario. Tuttavia, vi

emodo di precisare che, an-

che direttamente estratta dal suolo e utilizzata sen-

za ulterior; esposizioni intermediarie prolungate alia

luce, I'argilla possiede gift la maggior parte delle sue

sbalorditive proprlsta. Queste ultime non possono

essere sostituite - per esempio - per il rnanteni-

menta della vita di alcuni animali che vivono nelle

caverne. Fra gli ospiti delle caverne argillose parti-

colarmente certi gamberetti (Niphargus), non posso-

no riprodursi e svilupparsi se non nell'argilla. Questi

animali deperiscono e muoiono se sono privati d'ar-

gilla, mentre possono resistere per malta tempo 58

sono privati di cibo.

18 19



Usa interno dell'argilla quido diventi suff iciente a sciogliere quel cumuli so-

lidi e ad evacuarli.

Per evitare questi plccoli inconvenienti che pero -

dobbiamo dirlo - non sana frequenti, S o preferibile

ali' inizio bere solo acqua argillosa, lasciando il de-

posito nel fondo del bicchiere.Per qualunque irritazione, ulcerazione 0 anche ulce-

re (vedere cancro) degli organi digestivi. I'argilla

costituisce una medieazione, non passiva come i

"gessi" abltuali, rna bensi d'una estrema attivita, eli-

minando Ie cellule distrutte e attivando la lora rico-

stituzione. In pill, Ie proprieta colloidali dell'argilla

agiscono come detersive e tolgono tutte Ie sostanze

nocive.

La stessa azione addolcente, assorbente e cicatriz-

zante si manltestera per quanta riquarda Ie enteriti,

la dissenteria, I'ameba ed altre malatt ie.Questa e I 'azione "diretta", I'azione immediata su

tutto il canale digestivo; rna l'attlvita dell 'argil la per

interessante che possa essere in questa campo, si

spinge oltre.

L'argilla non guarisce soltanto la stltichezza a ta diar-

rea, il che e gia importante, ma agisee 8U tutti gli

organi, in tutto I 'organismo e, continuando il suo la-

voro depurativo, 10prosegue fino al sangue che puri-

fica e arricchisce. Un solo cucchiaino d'argilla pub

guarire una foruncolosi r ibelle e un'anemia tenace.

Per la foruncolosi la guarigione si spiega con il suo

potere assorbente, rna I'anernia? L'argilla potrebbe

contenere una profusione di carpi rninerali, ferro in

partieolare. Non S o probabile perche costituita 80-

prattutto da silicato d'alluminio il cui patere cicatriz-

L'argilla presa per via orale e oggi aecettata e non

suscita pill, come un tempo, una repulsione inqiustl-

frcata. Questa perche i suoi benefici cominciano ad

essere meglio conosciuti; d'altra parte il sapore del-

I'argilla non e affatto sgradevole.

Abbiamo detto che non era possibile spieqare tutte

le azioni benefiche dell'arqilla, tuttavia alcune sono

portate ad esempio perche evidenti. L'argilla e , peresempio, battericida e puc rendere potabile I 'aequa

inquinata. II suo patere assorbente pub contribuire a

togliere all'acqua i cattivi odori chimici di clo-

ro, ecc. Quest'azione non si l imita all 'elimlnazione

degli odori, ma prosegue lungo iI processo digestive

e 10 l ibera, ad esempio, dalla presenza di gas. Tut-

to quello che e maisano, dunque trasmettitore di ra-

diazioni negative. e attirato inevitabilmente verso

l'arqilla, radiando i poti positivi. Poi, avviene l'elimi-

nazione rapida, a meno che... a meno che I' impor-

tanza dei residui cosl drenati verso gli intsstlni nondiano dei disturbi per i quail si rendano necessari dei

lassativi.

E anche possibile curare questi disturbi bevendo

molto fra un pasta e I'altro, affinche il volume di li-

20 21



I Anatlzzando il grano, per esempio, $1 rilrovano i carpi mine-rali identlficali nell'organismo esattamente proporzlonatl.

e I'argilla pUCfarlo. Essa infat1i stimola I'organo me

nomato e contribuisce a riattivarne la funzione.

Come si compie questa riattivazione? Con l'appor!o

di sostanze imponderabill, di catalizzatori che per-

mettona I'assimilazione, poi i l f issaggio di carpi rni-

nerali portati dagli alimenti e che I'organisma di-

sperdeva.Questi catalizzatori agiscono con dosi infinitesimali.

Questa e la raqione per cui e inutile assorbire irn-

portanti quantita d'argilla, essendo un cucchiaino al

giorno in media pil i che sufficien1e.

Una delle particolartta dell 'argi lla risiede nel campo

psico-ehimico. Dal punta di vista termodinamico, si

amrnettera che I'argilla non costituisce I'unica fonte

d'energia dei fenameni ch'essa scatena. L'argilla aqi-

see piu grazie alia sua presenza che per Ie sostanze

che racch iude.

Esistono sostanze che non sl distruggono nella loraazione, sono Ie diastasi 0 enzimi di cui I 'argil la deve

essere eccezionalmente ricca. Certe diastasi, Ie ossi-

dasl, hanno il potere di fissare I'ossigeno libero, e

questo spiegherebbe I'azione purif icatrice e arric-

chente che I'argilla opera sui sangue. La conoscenza

di queste proprleta sarebbe insufficiente per spiegare

la potenza d'azione dell'argilla se non sapessimo an-

che che essa e un potente agente di stimolazione,

di trasformazione e di trasmissione d'energia.

Come ogni limatura proveniente da una calamita

mantiene Ie sue proprleta, cosi ogni particella d'ar-gilla trasporta un'energia considerevale grazie al suo

magnetismo e aile radiazioni ch'essa accumula, ap-

portando COSI atl'orqaniamo una riserva di forza

zante e mediealmenle dimostrato da esperimenti fat-

ti can t'atluminio: contiene ancora, ma in quantita

minima, della calce, del magnesio, del sesquiossido

di ferro, ecc.

Secondo anafisi fatte al Centro Nazionale della Ri-

cerca SCientific a (C.N.R.S.), I'argilla contiene gli os-

sidi, biossidi, triossidi. ecc. seguenti: silice (31,14 a41,38), t itanio(0,47 a 1,89), alluminio (40,27 a 48,13),

ferro (0,11 a 0,78), calcio (0,05 a 0,13), magnesio

(traece a 0,05), sodio e potassio (0,25 a 0,85), Que-

sta composizione tuttavia non basta per spiegare la

sua azione riproducente dei g[obuli rossi del sangue

che e facilmente aecertabile can iI test della nume-

razione globulare. In un mese assistiarno ad un im-

pressionante aumento delle emazie. Ovunque vi sia-

no carenze I'argilla sembra calmarle senza che I'a-

nalisi riveli neU'argilla stessa una eccezionale ric-

chezza di quelle sostanze rnancanti.'

II fatta e che I'argilla ha un'azione ben piu efficace

che non sia quella di depositare passivamente una

delle tante sostanze che la formano e di cui il cor-

po umano e mancante. E forse in questo modo che

agiscono i prodotti rimpiazzanti di sintesi, ma l'ar-

gilla ha ben altro compito che di sopperire a una

eventuale carenza.

Se un organa funziona male 0 se una funzione del-

I'organismo si compie solo in parte, non e introdu-

cendo nell'organismo una sostanza non elaborata

che vi sara guarigione. Bisogna spingersi pill in la,

22 23



straordinaria. Questa azione radioattiva contrlbutscs

alia ricostituzione di un potenziale vltale Iiberando

un'energia latente. Abbiamo in noi straordinarie ri-

sorse energetiche che lasciamo assopite; l 'arqil la Ie

risveglia.

Non bisogna confondere questo tipo d'azione conreffetta delle bevande 0 aliment; eccitanti che non

agiscono sui potenziale energetico ma malta piC!

semplicemente sul l'energia necessar ia ai giomi che

verranno, ipotecando il prossimo avvenire. L'argilla

partecipa alia simbiosi, questa fenomeno di vite ac-

coppiate che permette a un cor po di vivere in unio-

ne can un altro.

Spesso bisogna accontentarsi di semplici ipotesi,

quando si tratta di controllare q uelJo che succede in

un organismo vivente.

Tuttavla, I'azione dell'argilla e i risultati ottenut i, per-

rnettono di farsi un'idea abbastanza giusta sulle sue

proprieta, ~ in questa modo che abbiamo notato iI

suo vatore opoterapico.

L'argilla e il rimedio polivalente per [e ghiandole en-

docrine di cui pen.'>non supplisce II logoramento ma

che contribuisce a stimolare e a calmare. Un rime-

dio che possiede "intelligenza" come gia abbiamo

detto. Regola il metabolismo e tonifica una quantita

di organi (euore compreso).

II suo impiego, associato a quello del Iimone, aqira

su i cap il lar l, l iberandoli , d isso lvendo i cristalli e Hui-

dificandoli. Natura!mente, essa assorbe tutte Ie tossi-

ne e possiarno farle cradito come rimedio contra gli

avvelenamenti da funghi, acidi chlrnici 0 al tr i velen i

che ha il potere di neutralizzare.

La flora microbica SI dilegua grazie all'arqttla, Nel-

I'ambiente da lei create, i microbi 0 i bat teri patoge-

ni, ossia tutti i corpi parassiti, non possano prollfi-

care.

A volte sf osserva, dopo assorbimento d'argilla, la

presenza di vermi nelle feci, che prima non esiste-vano. Non bisogna perc dedurne che I'argilla sia

portatrice di vermi; in rea Ita, non solo non ne porta

• ma espelle quelli alloggiati nelle slnuosita degli in-

testini 0 di altri orqanl,

Dopo aver visto i risultatl di applicazlone d'argilla a

uso esterno, dobbiamo aver fiducia nel suo cornpor-

tamento all'interno del corpo umana.

Quando si e assistito alia disinfezione di una piaga

orribile da vedere e, in sequito, alia ricostituzione dei

tessuti senza che rimanga la minima traceia 0 cica-

trice, si pub credere alia buana azione interna del-

I'argilla.

Quale argilla adoperare

~ preferibile scegliere un'argilla grassa, che non

"scricchioli" sotto j denti, cioe esente da sabbia.

Astenersi dall'adoperare argille preparate, cot te 0 as-

sociate a sostanze non naturafi. Per la loro "inerzla"

queste polverl morte potrebbero costituire un perico-

10 d'occlusione. II colore dell'argilla (pu6 essere ver-

de, verdastra, gialla, rossa, bianca, ecc.) ha la sua

importanza, cos, come la provenienza.

In generale l'ar9illa della regione dove una persona

vive, e piu "compatibile" che Ie argille di prove-

24 25



nienza piu lantana, ma vi possono essere delle ecce-

zionl, Dunque, e malta importante fare qualche pro-

va per ben determinare quale argilla sla la plu attiva.

Come e gia stato detto, la dose media giornaliera e

di un cucchialno per i bambini fino ai 10 anni. Tut-

tavia, per certe infezioni intestinal i (col ibaeil losi , dis-

senteria, ecc.) la dose P U D essere portata da 2 a 3

cuechiaini al giorno, preparati possibi lmente qualehe

ora, 0 una notte prima. Mettere un cucchiaino d'arqll -

la in mezzo bicchiere d'acqua non bollita. Non la-

sciare il cucchiaio di metaJlo a contatto con l'arqilla.

Ut il izzare dei bicchier i abbastanza spessi, perchs I 'ar-

gilla emette a ritrasmette tali radiazioni da "polve-

rizzare ", a volta, j bicchieri sottlli.

Prendere I'argilla alia mattina, appena svegli, oppu-

re alia sera prima di coricarsi 0 ancora da 15 a 30

minuti prima dei pasti (un'ora se e possibile),

Se provoca stitiehezza, diluirla in un po' d'acqua e

prenderla a piu riprese nel corso della giornata, fra

i pasti. Se la stitichezza persiste, rimpiazzare l'arqll-

la con una tisana lassativa. Nel caso in cui I'assor-

bimento provocassa delle nausee, mescolare I'argi l-

la con un po' d'acqua per ottenere una pasta com-

patta, farne delle palline della grandezza di piselli e

lasciarle seecare. Prenderle al posto delJ'argilia in

polvere.

Per i bambini, questa pasta pub essere preparata ag-

giungendo un infuso arornatico (menta. bocciuoli di

plno, euea!iptus, ecc.) e sl danno lora Ie palline da

succhtars come caramelle. Le persone soggette a

stitichezza possono ingerire queste palline con un

decotto di bardana a con polvere di sena.

Ai neonati si tara prendere un cucchiaino di aequa

argillosa prima di tre poppate, ogni giarno.

In caso di raffreddore 0 di mal dl gala I'abitudine di

far succhiare l'arqilla al neonato e ottima.

Se sl soffre di mal di denti a Ie gengive sono infiarn-

mate, suechiare dell'argilla in pezzi 0 in palline, 0,

piu semplicemente, prendere un cucchiaino di argil-

la in polvere.

• Qualche volta I'argilla ha sapore di petrotio, rna tale

particolarlta non sottrae nulla aile sue proprleta, al

contrario, la nafta e un antisettico potente e I 'argil la,

a volte, ne e in stretto contatto nel sottosuolo. Anzi,

questa "contatto" la rende migliore.

La prima cura d'argilla dura tre settimane poi, dopa

una pausa di una settimana, viene ripresa e pub es-

sere proseguita per un mese, sempre altemando una

settimana di cura a una di pausa.

Polcha I'argilla arricchisce il sangue, e preferibile

non prenderne trappa quando la pressione arteriosa

e elevata. Ne basta, in quest; casi, un pizzico 0 due

diluito nell'aequa, 0 un cucchiaino una volta alia set-

timana. Non e sempre salutare prendere grosse dosi

d'argi lla, come abbiamo detto precedentemente; vista

e considerato che la sua azione e dovuta ai le radia-

zioni, non deve essere considerata un rirnedio del

tutto inoffensivo e va utilizzata can infinite cautele,

soprattutto per usa interne.

Sappiamo che certe sostanze come il licopodio, inof-

fensive e inoperanti a dosi elevate, diventano delle

medicine rnolto attive prese in dosi infinitesimali,

anche se cia a noi P U D sembrare strano.

L'argilla pub essere utilizzata in dosi relativamente

26 27



massicce loin dosi omeopatiche, Ie une come Ie

altre determinate dopo qualche giorno di prova.

L'argilla PU Q non adattarsi al ia coesistenza con me-

dicine farmaceutiche (anche omeopatiche); € I dunque

consigl iabile astenersi dal prenderne se si desidera

continuare un trattamento medico gia inlzlato, anche

se questa non e una regola fissa.

Vogliamo ora attirare I'attenzione sui fatto che l 'as-

sorbimento di olio di paraffina, sta in un'epoca ante-

riore all' inizio della cura di argilia, sia contempora-

neamente, e susceUibile di provocare un indurimen-

to dell'argilla stessa (e infatti con I'emulsione di un

derivato del petrolia che si induriscono e si rendono

impermeabili in maniera sorprendente i mattoni di

argilla cruda).

Vedremo piu avanti come utilizzare I'argilla per usa

interno, rna bisogna subito sottolineare che per ot-tenere una guarigione totale, bisogna si fare appello

all'arqllla, rna anche adottare un tipo di alimenta-

zione in armonia con essa, e eros nelle leggi della

natura.

Attenzione: non prendere I'argilla per via orale se:

1. Si ha la tendenza all'occlusione intestinale.

2. Si ha la tendenza allo strozzamento di un'ernia.

3. Se nei quindici giorni che precedono la cura estate preso dell'olio di paraffina.

Uso esterno dell'argilla

Preparazione

1 In particolare nelle affezioni che vengono a contatto direttodell'argilla durante il processo digestivQ (ulcera dello stornaco !it

del duodeno, enterile, ecc.).

Prima dl tutto, bisogna far seccare l 'arqii!a. Se i pezzi

sono grossi e il tempo umido, tagliare questi pezzi

con un coltello inossidabile (non bisogna toecare l'ar-

gilla con un metaJlo suscettibile di ossidarsi 0 di ar-

rugginirsi). Mettere I'argilla ad asciugare preferibil-

mente al sole, oppure vicino ad una fonte di calore(stufa, calorifero, ecc.), mai in eontatto diretto can

il calore. Quando I'argilla eben asciutta, frantumar-

la (con un martello, un peso ecc ...) in pezzettini piu

omena grandi come una noce; se vi sono delle im-

purita (sassi, radiei, f il i di paglia). toglierle.

Munir5i di un recipiente cavo (bacinella, insalatiera,

scodella) in srnalto. terra, 1egno,vetro ° maiolica, maiadoperare del metallo (alfuminio, rame, ferro sempli-

ce, stagnato 0 galvanizzato), ne del materiale plasti-

co. Mettere J'argilJa nel recipiente pareggiando la su-

perticie nel modo migliore. Conservare sempre un po'

d'argilla asciutta nel caso che il miscuglio troppo

fluido debba essere reso piu denso. E : preferibile che

ilmtscuqllo sla un po' morbido, percns e piu facile

292 &



Prepererione del/a pasta

erqitte-ecque

natural mente (basso ventre ad esempiol, l'arqil la de-

ve essere tredda. Qualche minute dopo tappicaz!o-

ne del cataplasma. quest'ultimo deve essere tieprdo.

Se una sensazione di treddo persistesse. non 5i do-

vra insistere nell'uso a freddo; invece, se sl applica

il cataplasma molto caldo, occorre rinnovarlo. qual-

che volta dopa solo cinque 0 dieci rninuti d'appll-

cazione.

Uuando I'argil la e adoperata per dei fini rivitalizzanti.

di ricostituzione ossea, sui reni, la vescica, il fegato,

e spesso necessaria scaldarla, ° almena intiepidirla.

Piu avanti sana date maggiori precisazioni in merito.

In ogni caso, bisogna ricordarsl questa legge di me-

dicina naturale, che "tutte Ie azioni devono essere

seguite immediatamente da reazione". Se il cata-

plasma e applicato su una parte infiammata, tebbri-

citante 0 congestionata, deve rinfrescare. Ma se e

applicate alia scopo di tonificare a di rlvltalizzare,

deve riscaldare. Su un organismo 0 un organa de-

bole, e possibile fare delle applicazioni fred de d'ac-

qua, d'aria 0 di terra, ma in questo caso iI riscalda-

mento, che e 10 scopo pri nci pale d i questa appl lea-

zione, deve avvenire rapidamente.

Messi da parte i casi di febbre 0 di congestione, do-

ve il trattamento con II freddo pub essere paraqona-

to al sistema di circolazione d'acqua destinato a rat-

freddare i motori d'automobile e a impedire il 80-

vrariscaldamento che rischierebbe di essere fatale

tanto al motore d' auto quanto al "motore umano".

questo stesso trattamento freddo deve pater deter-

minare un riscaldamento del corpo grazie alia stlrno-

lazione degli scambi organici.

aggiungere dell'argilla per renderlo piu spesso, che

l'acqua per arnmorbidlrlo.

Siccome e possibile preparare I'argilla per l'uso di

parecchi qiorni, non c'e difficolta nel fame grossi

quanti tativi. Aggiungere poi del l'aequa non boll ita fin-

che I'argilla non ne sia completamente ricoperta (al-

I'inizio e possibile sbagliare, perche non tutte Ie ar-

gille assorbono 10 stesso coefficiente d'acqua).

Lasciare riposare qualche ora senza toccare. Ouan-

do I'argilla viene mossa diventa appiccicosa ed e

difficile maneggiarla. Dunque non la si puo toccare

fino aJl'utilizzazione; essa si disgrega da sola.

La pasta pronta deve essere liscia, ben omogenea

e non troppo spessa; al punto giusto per non colare.

Ogni volta che e posslbile, mettere il recipiente al so-

le, coprendolo con una garza per proteggerlo dalle

lrnpurlta.

Temperatura dell'argilla

L'argil la pub essere applicata fredda, tiepida 0 calda.

Ogni volta che viene applicata in un. punto febbrici-

tante, infiammato, congestionato 0 molto sensibile

30 31



Le ossidazioni si aecelerano cos1 come la circora-

zlona, Ie funzioni difensive sono stimolate. La tem-

peratura del corpo deve salire leggermente. E solo

in questa modo che il freddo diventa benetlco.

t. 'esposlzlone al sale, a VICinO a una fonte di calore

(calorifero, stufa, ecc.), permette in certi casi di ot-

tenere un rlscaldarnento dell'argilla sufficiente.

Se I'argilla puo essere preparata in anticipo per pa-

recchi cataplasmi, bisogna perc scaldare solamente

quello che e necessaria per un cataplasma alia voila,

vista che tale materiale non pub essere scaldato due

volte. In questa caso, bisogna mettere il cataplasma

g1 a preparato su un coperchio rivoltato di una pen-

tala piena d'acqua calda.

Come scald are I'argilla

Bisogna evitare all'argil la il contatto diretto can una

fonte di calore troppo viva, II bagnomaria e i l mezzo

piu adatto per conservare intatte Ie sue proprteta.

Mettere ll recipiente contenente I'argilla in pasta in

una bacinella un po' piu grande; assicurarsi che nel-

la bacinelJa ci sia acqua sufficiente per raggiungere

almeno la meta dell'altezza del recipiente can I'argil-

ta, Si scafda il tutto sui fuoco, lasciandolo fino ache

non sia raggiunta la temperatura vot uta.

II cataplasma

Su di un tavolo, posare un pezzo di tela 0 uno stro-

finaccio in cellulosa non colorato, piegato in due 0 in

quattro, considerando che vi e bisogno di una super-

f icie pili grande del cataplasma, e che quest'ult imo

deve essere, a sua volta, pili grande della parte da

curare.

Preparaziol le o'un catapfasma

d'argilJa

Rjscaldam~nto def/'argi/laa bagnomaria

32 33



Con una spatola 0 un cucchiaino di legno (niente me-

tallo 0 materie plastiche) spalmare uno strata ben

regolare darqilla sui 1essuto. La spessore puc varia-

re da 5 a 2 millimetri, a second a dei casi che speci-

ficheremo piu avanti,

Come regola, I 'argil la si applica direttamente sulla

pelle, ma se il cataplasma e destinato ad una partepelosa 0 difficilmente accessibile per una persona

che si cura da sola e senza aiuto, una mussola, una

garza a un altro tessuto malta le9ge(O deve essere

messo tra I'argilla e fa pelle.

- con un cerotto, se la parte si presta ad un ben-

daggio 0 S8 si tratta di una piccola medicazione;

con una benda di tessuto morbido;

con una fascia di flanella 0 altri tessuti caldi se

I'applicazione e sui reni, sui fegato, sui ventre a

sui polmoni;

con una fascia a forma di T (tipo assorbe-nte me-struale) S8 I'applicazione e perineale 0 re1tale.

.. Se il cataplasma e alia nuca, fare una fasciatura

dalla nuca alia fronte, e non dalla nuca al colla.

L'applicazione puc durare da un'ora fino a tutta la

notte, secondo i casi.

Per trattare una piaga purulenta bisogna rinnovare

I'applicazione tutte Ie ore. Finito il periodo di sup-

purazione, la medicazione pub essere tenuta 1 ora

e mezza. Dal momento in cui i tessuti ricominciano a

ricostituirsi, prolungare fino a 2 ore ogni applica-

zione.

Per il trattamento di organi profondi come il 1egato,

i reni, 10 stomaco, ecc., il cataplasma va lasciato da

un minima di 2 ore fino a 3 0 4. Vedere nelle rnoda-

lita di appticaztone In quali casi pub essere tenuta

di pill.

Se I'applicazione d'arqilla e fatta allo scopo di rivi-

talizzare un organo, di ricostituire un tessuto osseo

decalcificato (vertebre, ecc.), pub durare tutta la

notte,

Normalmente, un'appucaztone d'argilla non deve cau-sare fastidio 0 sensazloni penose.

Se, ad esempio, un cataplasma applicato su un

ascesso 0 un foruncolo e molto caldo e asciutto do-

po una rnezz'ora cambiarla senza aspettare. Se surra

La compressa

A volte, come sara precisato piu avanti, J'uso di com-

presss di fango e preferibiJe a quello di cataplasrni.

Ma per questo, bisogna preparare una pasta fluida

nella quale si possa intingere un pezza di tela, che

deve risultare ricoperto da un leggerissimo strato

di argilla.

Questa pasta si prepara come quella dei cataplasmi,

ma mettendo meno argilla e piu acqua. AI momento

dell'uso, scuotere per ottenere un buon impasto.

lntingere il pezzo di tela nel fango, ritlrarlo, farlo

sgocciolare un po: e metterlo sulfa parte da curare;

se e necessaria intercalare una garza.

Come si applica un catapfasma 0 una compresse

Una volta messo il cataplasma a la compressa, rico-

prire con un panno asclutto, poi fissarli nel modo se-

guente:

3435



colonna vertebrale il cataplasma da una sensazione

di freddo, anche se e stato applicate caldo un'ora 0

due prima, ritirarlo immediatamente senza lasciarlo

tutta la norte. Quando I'applicazione e fatta su una

parte febbricitante 0 surriscaldata, bisogna interrorn-

perla prima che I'argilla sia troppo calda, e se l'ac-

plicazione ha 1 0 scopo di rivital izzare, dunqus. di rl-

scaldare, bisogna termarla prima che I'argil la si rat-

freddi.

Generalmente I'argil la, al momento in cui la si ri tira,

e quasi asciutta, se I'azione e stata condotta bene. In

tal caso, i l eataplasma si toglie facilmente lasciando

un minirno d'argilla aderente alia pelle. Se il cata-

plasma non si staeea bene, mettere un po' d'acqua

tiepida tra I'argilla e 1 8 pelle. Raschiare Ie rimanenze

di terra e lavare can aequa fresea 0 tiepida, senza

sapone.

Soprattutto non impiegare mai alcool a acqua di

colonia.

I La durata pub essere anche di 30 rntnuti, anche meno, in

certl casl.

Dopa, questi cataplasmi saranno tasclatl 1 ora e mez-

za, La notte, si metteranno compresse di acqua 1an-

gosa che si cambieranno una 0 due vclte, Infine, si

applicheranno dei cataplasmi ogni 2 ore, con delle

medicazioni asciutte durante la notte.

Per Ie applicazioni importanti (fegato, intestini, reni,

ecc.), bisogna considerare ch'esse determlnano una

reazione piu intensa che I'organismo non potrebbe

.. sostenere a lunge senza rischiare d'indebolirsi, se

fossera rinnovate troppo di frequente, soprattutto

quando il malato continua Ie sue attivlta normali. Un

cataplasma al giorno (tenuto da'2 a 4 are) sara dun-

que sufficiente, e sara anche possibila applicarne due

se Ie attivita sono rldotte. Se questa cataplasma emesso alia sera, prima di corlcarsi, ci si puo addor-

mentare e toglierlo solo I'indomani mattina, 0 nel

corso della natte se infastidisee a se si raffredda.

Due larghi cataplasmi possono essere applicati quo-

tidianamente ad un malate a letto 0 inattivo, se Ii

sopporta bene, senza stanchezza 0 reazioni ecces-

sive.

Vista la potenza d'azione dell'argilla, e Ie reazioni

ehe essa determina e I'energia che libera, bisogna

astenersi dall'applicarla su due organi importanti con-

temporaneamente. Bisogna anche tener conto della

resistenza organica, ed evitare un eccesso di stan-

chezza can delle applicazioni troppo ripetute.

Getter» f'argilla dopo t'ueo. Perche essa e devitaliz-

zata ed impregnata delle tossine che ha assorbito.

Che sia stata applicata su una piaga 0 su un or-

gano, diventa inservibile, ed e consigliabile gettarla

in un luogo dove non possa essere toccata. Lavare i

Ritmo di eppticsztone

Quest'ultimo varia motto a seconda dei cas! da trat-

tare, I 'ampiezza del male, il ternperamento del mala-

to, Ie sue reazioni all'argilla, la supertlcie trattata,

ecc.

Per gli ascessi e tutte Ie eruzlonl purulente, bisogna

cambiare i cataplasmi a tutte Ie ore 1 e se e possibi-

Ie continuare senza arrestarsi giorno e notte fino al-

l'lnlzio della suppurazione.

3637



panni che possono essere ut il izzati una volta asciutti ,

o gettarli insieme all'argilla, se si tratta di strefinacci

In cellulosa 0 di una foglia di cavolo.

Modalita d'applicazione

rio, denota un'azione efficace e benefica dell'argil-

la. Cosi, un'ulcera varicosa. prima s' ingrandisce, tutte

Ie carni morte intorno alia piaga cadono, la superfi-

cie si scava, e del pus 0 del sangue appaiono. II do-

lore pub anche crescere per qualche tempo, poi di-

rninuisce, per scomparire final mente con la chiusura

definitiva dell'ulcera e la ricostituzione di un tessutosano.

S e I'azione e portata avanti con perseveranza, l'ul-

cera scompare per sempre. PiC!a lcun pericolo reci-

divo sussiste. La stessa cosa accade con un'ulcera

intern a, rna in questa caso, come anche per I'attac-

co di un organo profondo (stomaco, utero, ecc.), bi-

sogna iniziare la cura con un'azlone molto dolce, che

comporta un cataplasma motto sottile (mezzo centi-

metre a uno al massimo).

Bisogna dunque:

1": appl icare rigorosamente il trattamento prelimina-re della disintossicazione con un lassativo, poi la

cura di frutta a di limone, infine praticare una

alimentazione vegetariana e un assorbimento di

argilla per via orale.

2": cominciare can delle applicazioni leggere, non

troppo spesse ed estese. Dopa qualche giorno,

ingrandire il formato dei cataplasmi poi aumen-

tare il lora spessore, per arrivare progressiva-

mente a un cataplasma di circa 20 0 30 centime-

tri su 15 0 20 centimetri di parte da trattare, di

2 centimetri di spessore.Aumentare la superficie e 10 spessore solo nella mi-

sura in cui Ie applicazioni precedenti sana state tol-

lerate, senza disturbi, disordini 0 raaztoni brutali.

Attenzione: quando un trattamento all'arqllla e lnl-zlato, bisogna evitare interruzioni anche provvisorie.

L'argilla e un agente estremamente attivo e la sua

applicazione scatena del fenomeni che si rlpercuo-

tono a catena in tutto !'organismo; perclo bisogna

lnlzlare Ie applicazioni solo se si ha la certezza di

poterle portare a termine.

I: : inutile far partire un treno per fermarlo fra due sta-

zionl: blsoqna arrivare sino al capolinea; in questo

caso, il capolinea, e la guarigione totale.

E possibile, anzi probabile, che all'inizio del tratta-

mento, sl registri una recrudescenza del male; que-st 'ul tima non e che apparente e corrisponde alia di-

sinfezione della piaga 0 della parte da trattare. L'ar-

gilla esercita una potente azione di drenaggio e atti-

ra a se tutte Ie sostanze di radiazioni negative. E

dunque comprensibile che tutte Ie tossine del corpo

si raggruppino sui luogo del trattamento.

Percle, e formalmente raccomandato di far precede-

re il trattamento d'argilla da lassativi (tisane), da una

piccola cura di frutta 0 di limone e dall'assorbimen-

to d'argilla per via orale.

Solo dopo una decina di giorni da questa prepara-zione, potra iniziare i l t rattamento esterno.

Ripetiamolo: il fatto che la parte trattata 5i aggravi e

solo apparente, non vi e alcun peri colo; al contra-

38 39



Agendo cosi, sl hanno tutti i vantaggi; si evitano tutti

gli errorl e 5i ha la certezza di una pranta guarigione.

Lavande - Iniezioni

II prezzo di questi unguenti, generalmente abbastan-

za elevato, e giustificato dalla manifattura dell'argil-

la. Qualunque trasformazione 0 aggiunta di sostanze,

contribuisce a lndebolire la potanza d'azione dell'ar-

gi lla che e malto piu attiva allo stata vergine.

Prendere dunque dell'argilla in palvere e farne una

pasta: meta acqua, meta succo di cetrialo, di pomo-doro ° di uva. Con la mana stenderne uno strata sot-

tire e unitorrne su tutto il viso. Lasciare solo per il

tempo in cui l'irnpasto e umido ed elastica senza da-

re una sensaziane di rigidita alia pelle.

Applicazioni d'argilla motto spesse e localizzate (su

una macchla, un foruncolo, una ruga ad esempio),

possono essere messe alia sera e lasciate tutta la

notte. Can I'argil la in polvere. si puo ugualmente pre-

parare una crema emoll iente mesealandala con olio

d'oliva.

Lavare Ie pell i irri tate, macchiate, affette da caupe-rose 0 molta delicate, can dell'acqua argillosa, senza

sapone, poi, massaggiare leggermente can I'interno

di una scorza di limone.

I gonfiori sotto gli acchi saranna malta attenuati a

potranno anche scomparire can delle applicazionl

d'argilla, come complemento al trattamento specifica

del euore 0 de; reni, secondo il tipo di organa.

Trattare con I'argil la tutte Ie escrescenze, verruche,

macchie, rossori, ecc.

L'argilla si presta a molti usi e pub essere utilizzata

per lavande e iniezioni.

Prendere dell'argilla in polvere, metterne 4 euechiai

in un litro d'acqua non boll ita. Intiepidire leggermen-

te e scuotere bene prima dell'impiego.

Polverlzzazione

Finemente polverizzata I'argilla e consiqliata per i

neonati, al posta del talco. al quale sono spesso uni-

te delle sostanze medicamentose e che non ha I'atti-

vita dell 'argil la. Non esitare dunque nell'applicare

questa palvere d'argil la sui piccoli mali dei bambini a

fargliela fiutare se sono afflitti da papilloma.

Su tutte Ie piaghe, l'arqilla esercita un'azione disin-

fettante favorendo la ricostituzione del tessuti lesi.

Cospargeme ugualmente Ie ulcere, i rossori, gli ecze-

mi, eec.

L'utilizzazione di una fine polvere d'argilla per i mas-

saggi ne accresce I'efficacia.

Cure della pelle

Sappiamo che la maggior parte del miscugli utilizza-

ti come" maschere di bellezza" sana a base d'argilla.

40 41



Bagni di fango otturerebbe i tubi di scarico. Dosare il miscuglio d'ar-

gil la e d'acqua per ottenere una pasta molto liquida.

II bagno pub essere utilizzato piu volte. Prima di ogni

uso, aggiungere un po' d'acqua fredda 0 calda se-

condo Ie necessita. lnlziare con dei bagni giornalieri

di 5 0 10 minuti e portarli poi a 15 0 20 minuti. Se

questi bagni stancano trappo, farne a giorni alterni,

o due volte alia settimana. Proseguire la ~cura" per

un mese, poi riposare un mese prima di riprender-

la. Sono consigliati per il trattamento di reumatismi e

artriti, per Ie affezioni ossee, e per certe forme di

paralisi.

Bagni locali sana ugualmente possibili e danno buo-

ni risultati, in particolare dei pediluvi 0 dei bagni

aile mani, in caso di reumatismi.

II r icorso ai fanghi e oggi di dominio pubblico. Biso-

gna esserne soddisfatti, perche la lora azione e mal-

ta potente, ma dovrebbero essere assecondati da un

regime alimentare naturale, e questa succede rara-

mente.

Sebisogna assumersi la spesa di un soggiorno in una

stazione termale dove ci si pub curare can i fanghi,

e indispensabile che questa soggiorno sia precedu-

10 e seguito da un Irattamento naturale di base checomporti in particolar modo delle applicazioni d'ar-

gilla e d'acqua e una alimentazione disintossicante.

Quando non si ha la posstblttta di andare in questi

luoghi di cura, sl possono fare bagni benefici di fan-

go in casa, ottenuti con un miscuglio d'acqua e d'ar-

gilla.

Se 5i dispone di un giardino, scavare una buca ab-

bastanza larga e protonda dove una volta riempita di

fango, patersi immergere con tutto il corpo. I bagni

all'aperta devono essere fatti solo nei periodi caldi

e l'argilla deve stare al sale per non essere trappofredda.

Se fatti in casa, non utilizzare la vasea da bagno,

ma bens1 una tinozza in legno, perche l'argiUa

42 43



Limo Sabbia

(: il deposito argillo-sabbioso laseiato dalle aeque al

loro ritiro. Le sue proprleta sono variabili, rna sicure.

I vecchi depositi di limo costituiscono il "loess" i cui

strati suceessivi sono differenti d'aspetto. II loess in-

feriore, 9iallo ocra, quasi incoltivabile, ha una pre-

dominanza calcarea.

E "I'argilette" di Normandia e la "terra dolce" di

Piccardia.

II livello superiore, rossastro, racchiude un po' di

sabbia, ma e malta ricco d'argilla coltivabile. E la

terra che si usa per i mattoni della regione di Parigi.

Tutte queste terre possono essere utilizzate in man-

canza d'argilla vera, ma solo ad usc esterno.

Quante, fra Ie persone che si sdraiano sulla sabbia

di una spiaggia, per esporsi ai raggi solari, sanna che

la sabbia sulla quale essi nposano e benefica quan-

to il sole e il mare?

Potrebbero approfittarne ancora di pili ricoprendose-

ne, cloe facendo delle sabbiature.

Ora e risaputo che la sabbia, marina soprattutto, puo

racchiudere certe sostanza radioattive, in particolare

l'uranio. Questa spiega, in parte, la sua sbalorditiva

azione sulle affezioni ossee.

II rachitismo, la debolezza, la decalcificazione, tutti

gli squlllbrl del sistema osseo, I'artrite, i reumatismi,

la lombaggine, la nefrite, la SCiatica, e tante altre

malaltie si curano can trattamenti di sabbia. Questi

bagni si fanno al sale, can sabbia asciutta; seavare

un poco, perche il corpo si possa assestare, rieoprir-

1 0 con uno spesso strata lasciando fuori solo la testa,

che sara mantenuta all'ornbra da un'ombrel1one, da

foglie, da una tela, ecc. piazzati ad almeno un metro

dalla testa, affinche non intralcino la circolazione

dell'aria ed evitino la concentrazione di calore.

La sabbiatura non deve essere fatta al momento del-

Ia digestioneperche provoca un'energica reazione, e

44 45



deve essere seguita da un bagno rnolto breve, fred-

do possibilmen1e.

Cominciare can delle sedute di 10 0 15 minuti e pro-

gressivamente prolungarne la durata fino ad 1 ora

al giorno, in due a tre volte.

Se u bagno di sabbia provoca, troopo velocemente,

una viva traspirazione, uscirne rapidamente e rico-

prirsi di nuovo di sabbia asciutta, ripetendo questa

operazione due 0 tre volte, se e necessaria, per esau-

rire Ja traspirazione.

Arrivare al termine del bagno, tenendo eonto della

durata nella quale il bagno e abituarmente ben

sopportato, Non bisogna mai aspettare la sensaziane

di stanchezza a di raffreddamento, che sarebbero no-

cive.

Prolungare ta durata della seduta solamente se i ri-

sultati dei bagni precedenti sembrano permettere

questo prolungamento.

Appena usciti dalla sabbia, gettarsi nell'acqua, poi ri-

coprirsl e rtposarsl prima di mettersi al sale a di fare

un bagno vera e proprio.

La tecnica del bagno di sabbia non e cambiata attra-

verso i seeoli, ed era gia a punta piu di duemila anni

fa, come testimonia una scritto del greeo Erodote ci-

tato dal dottor Heetar Grasset: "La fomentazione can

I'aiuto della sabbta si add ice ai malati d'asrna, di

congestione polmonare, di malattie celiache, di gat-

ta, di paralisi progressive, ai cachetticl, agJi idropiei

e a tutti quelli che hanna dei dolori cronici, visto chetutti i malati si prestano a questo trattamento, eccet-

to i bambini piccoli.

La stagione pill propizia e I 'estate, purche si scel-

gano i giorni piu caldi. Verso il mattino, si prepare-

ranno sulla riva, nella sabbia spessa. due a tre fosse

della grandezza del malato, si [ascera che il calore

del sole penetri nella sabbta. Bisogna che il malato

abbia ben digerito e che prima abbia fatto una pas-

seqqlata 0 qualehe movimento passivo. Quando I'a-

ria e abbastanza calda e la sabbia sl e sufficiente-

mente riscaldata, st sdraia i l malato nella fossa e 10

$i ricopre di sabbla, quanta ne possa sopportare

senza soffrire. Deve coprirsi la testa ed evitare i rag-

gi del sale mettendosi qualche cosa davanti aqli OC-

chi per proteggerl i; per questa ragione sl tara atten-

zione alia posizione in cui il malal.'tl e sdraiato; 10 si

voltera dunque, per esernp!o, verso II mezzogiorno la

mattina, e verso i l nord al pomeriggio.

Gil si asciuqhera la faccia can una spugna bagna1a

d'acqua fredda e se soffre malta, gli 5i dara dl ehe

sciacquarsi la bocca.

Se il malate si aceorge che il suo corpo nan si seal-

da 0 sl raffredda a causa delle secrezioni delle ghian-

dole sudorifere, bisoqnera che 10 dica; a questa pun-

to gli assistenti toglieranno la sabbia ehe 10 rieopre,

e 1 0 metteranno nella fossa preparata accanto; se e

necessaria si rlpetera I'operazione una terza volta,

comportandosi in ragione delle diverse malatue e

della capaclta di sopportazions del malate.

Seppelliremo in posizione inclinata i rnatati affetti

d'asrna, da congestione polmonare; sui fianchi

quelli affetti da rnalattla della stomaco, quelli chepresentano un brutto aspetto a una idropisia ana-

sarca; sedutl gli ldropici che sono affetti da ascite,

quelll che scilrono al colon, fegato, milza, al l'anca,

46 47



che hanna la gotta 0 una paralisi ai piedi 0 aile gam-

be. Verso la fine del trattamenta, capriremo com-

pletamente i malati porche e meglio ehe il rilassa-

mento s'estenda su tutta iI corpo e che I'effetto

utile di questo trattamento si faccia sentire anche

nelle parti non malate, soprattutto per cotoro che,

dopo, vogliono fare un bagno freddo. Bisoqnera te-

nere nelle vicinanze delle fosse, delle vasche d'ac-

Qua di mare, nelle quali si faranno entrare i malati

quando avranno smesso di sudare; dopa iI bagno,

si faranna loro delle dacce tlepide e delle frizioni

can dell'olio ...

Per Ie malattie intermittenti, il nurnero di giarni del

trattamento non deve essere mena di 14 e superare

i 21; rna per gli idropici, si reqolera il numero del

giomi dalla diminuzione del volume del corpo. Se

dopa ll ventunesirno giorno, 50praggiunge un punta

d'arresto nell'efficacia del trattamento, 5i lntercalera

un riposo di tre giorni; poi 5i rlprendera la cura",

Indipendentemente dai bagni di sabbia che possono,

del resto, essere loeali e, in questo caso, molto piu

lunghi, la sabbia puo essere util izzata come un cata-

plasma, sia per prolungare l 'etfetto del bagni di sab-

bia, una volta terminato il soggiorno al mare, sla per

portare a termine un trattamento separato.

Gli stessi disturbi ed affeziani trattati can ; bagni

possono esserlo con i cataplasm} Fare scaldare del-

Ia sabbia di fiume, a preferibilmente di mare, nel for-

no 0 in una padella. Metterla in un sacchetto pre-

parato in anticipo e abbastanza grande per coprireabbondantemente la parte da trattare, da 2 a 3 cen-

timetri di spessore. Applicare ben catda, fissare e la-

sciare qualche ora. Ripetere I'applicazione tante vol-

te quanto e necessaria.

II sale marino

Non e possibile stabilire una regola fissa concernente

I'impiego del sale nell'alimentaziane, perche e una

questione strettamente individuale secondo la costl-

tuzione pletariea 0 Ie diverse carenze (sodio, rna-

gnesio, iodlo, ecc.).

Normalmente, tutti i bisogni minerali dovrebbero es-

sere soddisfatti dai vegetali, rna e indispensabile che

quelli che entrano nell'al imentazione siano ottenuti

con procedimenti di coltura naturale, e non con l'alu-

to di fertil izzanti chimici. Considerato un coadiuvan-

te terapeutieo, il sale marino, non raffinato, e un pre-

zloso rimedia per numerose carenze generatriei di

squilibri ormonali, ghiandolari 0 nervosi.

II eloruro di sadie del sale marino controbilancia I'ag-

giunta di potasslo aile terre coltivate e iI suo magne-

slo aUenua la nocivita dei fertil izzanti chimici.

Per prevenire i l cancro, iI magnesio "vivo" del sale

marino, emilie volte piu prezioso di tutti i sali inor-

ganici in voga. La iodio marino agisee Iavorevol-mente sulla tlrolde e non presenta i pericoti della

iodio ottenuto da processi chimici. Allo stesso mo-

do il bromuro del sale marino calma i nervi senza

indebolire ll sistema nervoso.

46 49



Indipendentemente da queste sostanze utili, u sale

contiene ancora delle tracce di elementi catalizzatori

(oro, rame, ntchelio, cobalto, ecc.).

II "plasma di Quinton", soluzione fisiologica artificia-

Ie la cui costituzione e pressione osmotica presenta-

no delle analogie can quelle del sangue, e una fu-

sione d'acqua di mare e d'acqua di sorgente ..

Questa similitudine e questa ricchezza minerals delM

I 'aequa di mare si ritrovano, in parte, nel sale marino

ed e a volte necessaria fare prendere ai neonati, che

ne sono carenti, un cucchiaino di acqua di mare 0

d'acqua salata prima di ogni pasto.

Racchiudendo particelle argillose, iI sale marino e

I 'intermediario fra la terra e ;1mare e si unisce molto

bene can I'argil la, la cui azione viene rafforzata.

Del resto, i l sale offre certe simil itudini d'azione con

I'argilla e, come quest'ultima, costituisce un polo di

attrazione delle sostanze morbose, delle irradiazioni

negative; in altri termini, attira e assorbe il male,

Le sue proprleta cicatrizzanti e antisettiche erano gia

adoperate per iI lavaggio delle piaghe, per i garga-

rismi, eec., ma mal can l'ampiezza giustificata.

Non solo it gargarismo d'acqua salata agisee effica-

cemente sui mali e Ie infezioni della gala, ma gli

sciacqui in bocea, plu a meno prolungati, sono la

provvidenza per imalati della cavita orale. Le infiam-

mazioni delle mucose orali, come la piorrea e I'artrite

dentaria, devono essere curate can degli sciacqui di

aequa malta salata, (un cucchiaio di sale marino nonraffinato per un bicchiere d'acqua non bollita).

Spesso sara interessante preparare l'argilla con ac-

qua salata per ampliare l 'attlvita della quale avremo

un'idea, se I'occasione si presenta, esperimentando

I'impasto seguente, per venire a capo di un ascesso,

di un foruncolo 0 di un tumorc: in un recipients che

possa venir posta sui fuoco, e che non sia d'allumi-

nio, mettere due cuechiaini di sale marino non raffi-

nato nella quantita giusta d'acqua, necessaria alia

lora dissoluzione. Mettere sui fuoco, mescolando con

un cucchiaio di legno. Aggiungere dell'argi lla in pol-

vere per ottenere una consistenza d'unquento. Spal-

mare su un panno di tela e applicare ben calda la

pasta sulla parte malata. Mettere I'impiastro il mat-

tino e lasciarlo tutto il giorno, poi un altro alia sera

e tenerlo tutta la notte.

Quando appare it pus, applicare solo cataplasmi fred-

di di sola argilia, per tutta la giornata e continuando

ancora per qualche notte I'impiastro sale-arqilla.

L'azione tonica del bagno d'aequa salata e abbastan-

za conosciuta perche non si debba insistere nel ri-

eordare che per un bambino di dieci anni, ad esem-

pia, vi e bisogno di circa un chilo di sale marino per

un bagno da 15 a 20 minuti. Un bagno alia settimana

6 sufficiente. Ridurre 0 aumentare la dose secondo

r'eta a la taglia. Delle abfuzioni su tutto il corpo con

dell 'acqua fresca, molto salata, esercitano una leg-

gera e benefica eccitazione.

E possibile accentuare iI rimedio agli squilibri ghian-

dolari can dei bagni interi, caldi, d'acqua salata alia

quale si aggiungera un "breda d'alghe", ottenuto fa-

cendo macerare del goemone (alghe vesciolari). Cangli stessi elementi (alghe e sale) si preparano dei ca-

taplasmi dimagranti.

La natura e al servizio della Bellezza e della Salute.

50 51



Modalita per I'impiego dell'argiUaFoglie di piantaggine

Fiori di meli loto

9 10

9 5

I disturbi della vista (debolezza, ecc.) dipendono dal-

10state di salute degli organi (fegato soprattutto) la

cui indisposizione e alia toro origine.

I disturbi risultanti da una malfarmazione {strabisrno,

diplopia, astigmatismo) necessitano una doppla ap-

oucaztone d'argilla: prima di tutto alia nuca, per agi-

re sui centri vitali, e sugli occhi in sequito.

Le infiammazioni e Ie infezioni ,(congiuntivite, bleta-

rite, cheratite, ecc.) giustif icheranno delle applica-

zioni dirette e ripetute sugli occhi.

Le lesioni accidentali possono essere cosl trattate.

Siamo stati testimoni della ricostituzione d'una cor-

nea scopplata can 1 0 spostamento dell'iride, curata

unicamente can dei cataplasmi d'argilla, applicati

freddi.

I cataplasmi abbastanza sottili (1 centimetro) saran-

no applicati con una pezzuola

°una garza suuoc-

chic cmuso.

Se I'affezione e seria, Ie applicazioni devono succe-

dersi con questa miscuglio cansigliato dal dottor

Leclerc:

Fiori di fiordaliso 9 5

Fare un infuso di 15 minuti in 250 grammi d~ acqua

ballente, filtrata attraverso un panno.

Util izzare la stessa preparazione come lozione e per

lavare gli occhi Ira un'applicazione e l'altra d'arqllla.Una volta 0 due alia settimana mettere una goccia

:;.di l imone in ogni occhio.

Per idisturbi leggeri, due 0 tre cataplasmi al giorno

che si possono alternare (da un occhio all 'altro), ba-

stano per rimettere tutto a peste.

Ritorniamo ai dlsturbi che rlsultano da maltormazione.

Applicare ogni giorno un cataplasma 0 due freddo,

di argilla, dl 1 centimetro d r spessore, lsolata da una

garza su ogni occhio 0 su un occhio se ve n'e uno

solo anormale. Lasciare 2 ore (0 pi':' se sana appli-

catl alia sera). NegJi intervalli mettere alia nuca un

altro cataplasma d'argilla calda 0 fredda, se e sop-

portabile, e tenerlo dalle due aile quattro ore.

L'ostruzione del canale lacrimale (occhi lacrirnosi) si

cura con il limone nell'occhio e con dei cataplasm'

d'argilla lungo i latl del naso.

Occh)

N a l o

Tutto queUo che colpisce il nasa (eoriza, raffreddore

da fieno, sinusite, ecc.) deve essere curato con del

lavaggi di acqua argillosa.

Una, due 0 tre volte al giorno, aspirare dell 'acqua ar-

gillosa (un cucchiaino d'argil la in polvere in una taz-

525 3



zina di aequa preparata in anticipo). immergere iI na-

sa nella tazza, mantenendo chiusa una narlce con

un dito. Aspirare rnolto piano per far salire I'aequa

che puo ridiscendere un po' anche nella gola. Ripe-

tere cinque 0 sei volte per ogni narice, alternativa-

mente. Completars mettendo in seguito qualche goc-

cia di limone in ogni narice.

Per curare i foruncoli nel naso, fare dei piccoli tam-

poni d'argilla in pasta tenuta in una garza e intro-

durli nella narice. Lasciarli un'ora ognuno.

Quando si ha la sensazione che Ie pareti della mu-

cosa nasale sono secche, introdurre nel naso un mi-

scuglio d'ouo di ollva a di mandorle dolei 0 d'acqua

e di limone spremuto, rna sempre in parti uguali.

Per i bambini raffreddati 0 che resplrano male, ado-

perare ugualmente questo miscuglio nel quale pero

I'acqua argillosa potra rimpiazzare l'ollo. Completa-

re i lavaggi del nasa con delle fumigazioni di timo

(qualche rametto di t imo in una piccola pentola d'ac-

qua bollente).

Non adoperare apparecchi speclalt, ma ricoprire

semplicemente la testa e la pentola con un asciuga-

mana. Dopa Ie fumigazioni, sciacquarsi il viso con

acqua fredda e asciugare.

Nel caso che il dolore persista, specialmente per la

sinuslte, fare delle applicazioni d'argilla sui lati del

nasa e sulla fronte. Due a tre cataplasmi darqilla

fredda, ogni gioma, da 1 a 2 centimetri di spessore.Eventualmente, si puo provare ad applicare il tratta-

mento dell'emicrania (vedere il capitolo eoncernente

I'emicrania).

Bocce - Denti

Non vi e miglior dentifricio che l'arqilla pura e non

sabbiosa, finemente polverizzata. Si puo anche pro-

fumarla can delle foglie di menta seccate e tritate.

Se i denti si scalzano (artr its dentaria, piorrea, ecc.),

uti lizzare alternando con dell'arqil la in polvere, del-

I'acqua malta salata (un cucchlalo di sale marino

non raffinato in un bicchiere d'acqua non bollita).

Questa stessa preparazione salina da i migliori ri-

sultatl quando la sl uti lizza per gli sciacqui della boc-

ca. Fare questi sciacqui almena una volta al giorno

(per esempio il mattino facendo toeletta).

E raccomandabile succhiare un pezzettino d'argilla,

nella giornata e soprattutto la sera perche Ie gengive

ne siano ben impregnate.

In caso d'ascesso, applicare spessi cataplasmi d'ar-

gilla fredda sulla guancia e nella stesso tempo, met-

tere sulla gengiva infiammata mezzo 1ico seceo cot-

to in un po' di latte. I cataplasmi d'argilla sulla guan-

cia saranna rinnovati ogni due ore e quelli di fico

(applicatl ben caldi) ogni ora.

Orecchie

Per ll trattamento di una forma qualunque di sordita,

mettere i cataplasmi d'argil la alia nuca, facendoli

passare da un orecchio all'altro. Le orecchie devo-no anche essere leggermente ripiegate dal catapla-

sma (vedere il capltolo concernente la "nuca" per Ie

modalita d'applicazione).

54 55



Per infiammazioni e suppurazioni necessitano appli-

cazioni di cataplasmi freddi direttamente sull'orec-

chio, coprenti una superficie piu ampia tutta intorno

(soprattutto dietro).

Nei casi gravi, i cataplasmi freddi devono sussequlr-

5 1 ed essere rinnovati ogni ora e mezza; piu spesso,

se I'argil la diventa rapidamente calda.

Nei periodi che seguono la crisi acuta, come per Ie

affezioni croniche 0 Jeggere, due cataplasmi al gior-

no possono bastare. Tenerli 2 are circa.

Una volta 0 due la settlrnana, mettere mezzo cuc-

chiaio di limone spremuto in ogni orecchio (salvo sa

il timpano e stato perforato); tenerlo per 30 minuti

circa. Se il limone provoca forti dolori, mettere, la

sera prima, un cucchiaino d'olio caldo nell'orecchio,

e il l imone la mattina dopo. Applicare il trattamento

prima ad un orecchio poi alt'attro tre 0 quattro gior-

ni dopo.

can acqua argillosa 0 aequa con forti dosi di l imone.

r disturbi della tiroide (gozzo interne od esterna, iper

o iposecrezione) abbisognano di cataplasmi d'argilla

mediamente spessi (circa 1 centimetre), larghi pres-

sappoco come una mana. Applicarne uno ° due al

giorno e tenerli dalle 2 aile 4 are (tutta la notte, se

ci 5 1 addormenta).

Nues - Colonna vertebrale

Gala

Nei disturbi che colpiscono la testa (slnusttl. raf-

freddori di testa, otltl, emicranie, ecc.), ovunque ri-

siedano, il trattamento pub comprendere, oltre ai ca-

taplasmi locali, delle appllcazionl d'argilla alia nuca.

Se I'affezione determine una sensazione di dolore

alia testa, bisogna applicare dei cataplasmi freddi e

spessi. L'argilla e applicata direttamente sulla nuca,rna la presenza di una garza destlnata a proteggere i

capell i non reca danno alia sua efflcacla,

Se il riscaJdamento non avviene troppo rapidamente,

o se sl provano sensazioni interlori di freddo, cessa-

re Ie applicazioni fredde e riprenderle can dell'argil-

la riscaldata a bagnomaria.

Per il mal d'orecchie, sordlta, ecc., e indispensabile

fare precedere i cataplasmi d'arqilla, dietro il mastoi-

de, da compresse d'acqua calda che, dilatando i pori,

favoriranno I'eliminazione delle tosslne e calmeranno

i dolor].II cataplasma deve essere applicate abbastanza alto,

a capelli tirati suo Bendare la nuca con la fronte e

non con il colla. Lasciare da 2 a 4 ore 0 tutta la not-

Se si tratta di unlnttammazione 0 infezione(angina,

tonsillite, faringite, ecc.) applicare piu cataplasmi di

argilla fredda possibili, spessi 2 centimetri; I'argilla

va messa direttamente sulla pelle e lasciata due ore

circa.

Dopa la fase acuta, riprendere 10 stesso trattamento

delle forme croniche (Iariogiti, ecc.); mettere duecataplasmi d'argilla, quello della sera pun esse-

re tenuto tutta la notte. Completare la cura con dei

gargarismi d'acqua salata (sale marino), allernando

56 57



te, mena se I'argilla asciuga velocemente, si raffred-

da 0 d a Iastidic. Tre 0 quattro cataplasmi al giorna,

nei periodi di crisi, in seguito uno al giorno.

Sulla colonna vertebrale, I'argilla e general mente ap-

plicata tiepida, soprattutto nel trattamento dell'artrite,

della decalcificazione delle ossa 0 del midollo. Si ap-

plica I'argilla, sia in cataplasmi locali, sla su tutta lacolonna vertebrale. Usare la stessa scadenza e tem-

po d'applicazione dei cataplasmi della nuea.

Alia nuea I'argilla esercita una buona azlone delle

ghiandole pineali e ipofisiche. .

In caso di disturbi (sensazlonl di vertigini, eec.) in-

terrompere Ie applicazioni alia nuca e riprenderle so-

Ia dopo aver messo per parecchi giorni, dei cata-

plasrni sui basso ventre.

o non d e . una sensazione di freddo, e possibile to-

nerlo tutta la notte. In 24 ore applicherete quindi un

cataplasma soltanto.

Poichs la cipolla e un tonica per il cuore, tritarne

un po' sui cataplasrna d'arqilla, sulla parte da ap-

plieare sulla pelle, per poterne aumentare I'efficacia.

Nel caso che I'argilla si raffreddasse, intiepidirla pre-liminarmente a bagnomaria.

Polmoni

Generalmente, Ie compresse fresche (16"-18°), sono

ben sopportate dal euore e si provera dunque can

delle compresse d'acqua fresca fangosa.

Le prime compresse saranno lasciate solo una '1 2

ora, in seguito la durata sara portata a 1 ora, poi a 2.

Quando queste compresse saranno ben tollerate per

2 ore, si rimpiazzeranno con del cataplasmi d'argil la

abbastanza sottili C /2 centimetro di spessore) da te-

nere per 10stesso tempo,

Lo spessore dei cataplasmi sara gradualmente au-

mentato, fino a raggiungere 2 centimetri, sempre ta-

sciandoli sulla parte ogni volta 2 ore.

Se ll cataplasma, meSSQalia sera, non si raffredda

Per iI trattamento dei raffreddori e delle bronchiti co-

me per quello di altre affezioni, l'uso dell'argilla calda

e preferibile a quello dell'argilla fredda 0 anche tie-

pida.

A Davos, in Svizzera, imedici specialisti della tuber-

colosi util izzavano I'argilla ben calda. Spalmavano

tutto il toraee dell'ammalato e 10laseiavano COS! per

12 are a piu, ottenendo interessanti risultati.

Siccome, malgrado tutto, I'argil la provoca delle rea-

zioni di una certa entlta, non sarebbe possibile pro-

seguire a lungo cosi vaste applicazioni senza qual-

ehe precauzione per I'organismo che si stanchereb-

be. Trattame nti cosl "pesanti" possono essere ;ntra-

pres; solo sotto la sorveglianza di medici esperti.

Applicando, ogni giorno, due cataplasmi, uno sui pet-

to e uno sulle due parti del dorso, oppure uno su

tutto iI lato sinistro e uno sui lata destro, si otterra,a scadenza plu lunga, un identico risultato.

Prima ancora di passare a questo metoda di due ca-

taplasmi al giorno nel trattamenta della tubercolosi

croniea, e consigliablle oecuparsi in primo luogo del

Cuore

5 8 59



ristabilimento degli organi della nutrizione e di riser-

vare Ie prime applicazioni a! basso ventre e Ie suc-

cessive al fegato. Quelle ai polmoni si faranno in un

secondo momento.

Riassumendo: Ie bronchiti, i raffreddori, Ie laringiti,

la pertosse. ecc., saranno eurati con l'arqilla, con

un'applicazione al giorno sui petto e, in via accesso-

ria, con un'altra sut!e parti laterali del dorso, usandocataplasm] tiepidi di 2 centimetri di spessore. Se c'e

della Iobbra, completare can un impacco ogni gior-

no (intingere una mussola in aequa tiepida; asciu-

garla e stenderla su un tavolo, eospargere di farina

di senape meta della mussola, ripiegare poi I'altra

meta. Mettere sulla parte dolorante e laseiare 10 mi-

nuti dal momento in cui il paziente sente pizzieore}.

Le malattie piu gravi (tubercolosi, ecc.) che causano

I'arresto delle attivita abituali, abbisogneranno di 2

cataplasmi al qiomo: uno freddo, sui basso ventre e

uno caldo, sui polmoni (alternare un giorno il pet-

to, un giorno il dorso). In seguito, cloe dopo una doz-

zina di giorni di cura, si rlmpiazzera il eataplasma

(freddo) sui basso ventre con un cataplasm a (freddo

a caldo a seeonda della tolleranza) sui fegato, men-

tre quello ai polmoni sara usato continuando secon-

do il procedimento iniziale.

Dopo 15 0 20 giorni, si arrivera a un trattamento de-

finitivo: un cataplasma caldo al polmoni (petto): un

cataplasma caldo ai potmoni (oorso). Per tutti i ca-

taplasmi bastano 2 centimetri di spessore circa del-

l'argiJla, a contatto con la pelle. Agire direttamente

sulle parti doloranti 0 lese, se queste sono ben de-

terminate.

Completare il trattamento con delle frizioni di fango

mescolato ad aglio grattugiato.

Stomaco

Le modal ita d'appticazione dell'arqilla sullo stomaco

conispondono quasi esattamente a quelle previsteper iI fegato. Ma, plu ancora che per iI fegato, oiso-

9na applicarle lontano dai pasti, soprattutto dal pe-

riodo della digestione.

Bisoqnsra attendere 2 are circa prima di applicare il

eataplasma freddo, quello caldo pub essere messo

dopo solo 1 ora. L'uno come I'altro devono essere

tolti almeno 1 ora prima dei pasti, perche la rece-

zione dovuta all'argiUa sia terminata al momento del-

l' Inlzlo dei primi fenomeni della digestione.

Ulcere, gastriti e ptosi dello stomaco richiedono 10

stesso trattamento e necessitano I'applicazione molto

regolare di un cataplasma al giorno.

Fegato - Cistifellea

t.'arqilla non e un rimedio "tuttofare", che si appliea

in qualunque modo, in qualunque posto, su qualun-

que persona, e in qualunque caso.

Per avere pienamente effetto, conviene individualiz-

zare il modo d'appllcazions e fare qualche prova,

prima d'iniziare un trattamsnto specifieo.

Anche la slagione, come il clima, giocano un ruolo

importante. Un cataplasma freddo, ehe e tol lerato in

60 61



estate 0 comunque nella stagione calda, pub essere

mal sopportato con il cambiamento di stagione 0 di

clima; un fegato congestionato puo presentare una

buonissima reazione all'argil la fredda, allorche una

cistifellea ingombra richiedera generalmente un'ap-

plicazione calda. Cominciare quindi can un leggero

cataplasma freddo, lasciarlo finche non interviene 'un

sensa di raffreddamento.

L'argilla non deve dare I'impressione dopa pachi mi-

nuti di essere stata applicata fredda, e quest'impres-

sione non deve riprodursi durante I'applicazione.

Alia minima sensazione di freddo, di malessere, d'au-

menta a dl lnlzlo di dolore, togliere it cataplasma,

mettere I'argilla a riscaldare a bagnomaria e appli-

care un cataplasma tiepido. Se questo intiepidimen-

to si rivela insufficiente, non esitare ad applicare un

cataplasma ben caldo che sara tenuto almeno '2 ore.

Quello della sera puo essere lasciato tutta la notte,se non si secca 0 si raffredda. Si puo applicare un

cataplasma al mattino e uno alia sera, lontano cal

pasti, soprattutto se I'argilla e fredda.

Una volta determinato il grado di temperatura del-

I'argilla, preparare dei cataplasmi spessi (2 centime-

tri buoni di spessore). 11trattamento con I'argilla sa-

r a completato can dei massaggi al fegata (circolar-

mente e a senso orarlo) fatti can dell'olio d'oliva,

peratura, l l cataplasma d'argilla sara, sempre, appll-

cato freddo e spesso (2 cenlimetri circa). Mettere

I'argilla direttamente sulla pelle, intercalando una

garza solo sulla parte pelosa.

I cataplasmi devono essere larghi.

Per certe affeziani, in particolare della vescica 0 del-

le ovaie, I'argil la fredda puc'>essere mal sopportatae provocare delle caliche 0 altri disturbi. In questa

caso non esitare ad intiepidirla ° perfino scaldarla.

Generalmente e dal basso ventre che deve essere ini-

ziato un trattamento d'argilla, prima di qualunque at-

tra appJicazione. Due 0 tre cataplasmi al giorno pos-

sono essere applicati e lasciati dalle 2 aile 4 are.

Meno se I'argilla si asciuga, si raffredda 0 determi-

na una sensazione di nervosismo. Di piu, se e sop-

portata senza malesseri.

Proseguire il trattamento can un cataplasma ogni

giorno, applicandolo lantana dai pasti. Non mettereargilla sui ventre nel periodo delle mestruazioni, ec-

cetto quando vi e rialzo della temperatura (febbre).

Reni

Essendo il basso ventre generalmente la sede dl fer-

mentazioni che danno origine a un rialzo della tem-

Che si tratti di lombaggine, di netrite 0 di affezione

della regione lombare, e preferibile applicare I'argil-

la calda, 0 per 10 mena tiepida.

Preparare dei cataplasmi larghi e spessl, mettere pos-

sibilmente I'argilla direttamente sulla pelle, uno 0 due

cataplasmi al giorna. Tenerf dalle 2 aile 4 are 0

anche tutta la notte se non danno noia. Completare

can dei leggeri massaggi di un impasto in parti ugua-

Basso ventre

62 63



Ascessi - ForuncoU - Antraci - Giradito

Applicare dei cataplasmi della grandezza d'un piat-

tina e malta spessi (2 centimetri circa), direttamente

suua parte dolorante, Lasciare 1 ora (1 ora e mezza

al massimo); rna se prima della scadenza dell'ora, la

sensazione di calore diventa intensa, togliere if ca-

taplasma e rimpiazzarlo con uno fresco,

r cataplasmi devono succedersi notte e giomo. Tut-tavla e possibile metterne uno solo durante la giar-

nata, e la notte appllcare un impiastro di sale e ar-

gilla, indicato nel capitolo "sale marino".

Nella giarnata si accelera la ..maturazione" del-

I'ascesso alternando i cataplasmi d'argilla con dei

cataplasm! di cipolla cotta al forno, applieati caldi,

e ugualmente laseiati 1 ora. Quando la suppurazio-

ne e terminata, applicare dei cataplasmi d'srgilla

fredda che si possono lasciare piu a lungo (1 ora e

mezza 0 '2). La notte, mettere una compressa d'ac-

qua fangosa a di un decotto di foglie di basso (unpugno ogni litro; botlire 10-15 minuti) che potra re-

stare fino al rnattino.

Anche quando la piaga 5i e rlchlusa, bisogna prose-

guire Ie applicazioni d'argilla fino alia scomparsa di

quatslasl traccia 0 cicatrice, ma distanziandole e te-

nendole piu a lunga (dalle 2 aile 4 ore),

Fra un eataplasma e I'altro, lavare la parte in cura

can dell'aequa salata {non boll ita}. Per 1 l itro d'ac-

qua mettere un pugno di sale marino,

Parallelamente aJtrattamento esterno, seguire un re~

gime disintassicante per eliminare Ie tossine del

corpo tramite evacuazione naturale (intestino, rent,

vescica) altrimenti I'intossieazione potrebbe prodursi

sulla pelle e questa comporterebbe grossi rischi.

Adottate dunque I'alimentazione piu naturale possl-

bile (vegetariana) che comporti malta trutta e ver-

dura cruda. Mattino e sera, prendere un cucchiaino

d'argilla per via orale, Provvedere che I'evacuazio-

ne sia sufficiente. Se ce n'e bisogno, favorirla can

delle tisane.

Ii d'aqllo fresco grattugiato e di aequa tanqosa.

I cataplasmi darqilla sono il complemento indispen-

sabile per un trattamento della tubercolosi renale e

per idisturbi delle glandole surrenali.

Membra

Affezioni e malformazioni saranna curate sia con dei

bagni di fango, sia con dei cataplasmi d'argilla.

Per i piedi piatti, Ie callos ita e altre malformazioni 0

carenze ossee 0 muscolari, avvolgere interamente il

piede in uno spesso strato d'arqilla, Agire alia stes-

so modo per Ie lesioni deformanti delle mani.

I bagni dovranno durare circa 30 minuti e i cata-

plasmi saranno tenuti 2 ore e anche pill.

Completare can delle frizioni di un impasto in partl

uguali d'olto e aglio grattugiato.

Acne

Intingere una spazzola morbida in una pasta d'ar-

9illa preparata come per i cataplasmi. Spazzolare

65



Prendere un cucchiaino d'argilla ogni mattina e una

tisana lassativa; se e necessario, fare una dieta dl-

sintosslcante. Con la mana, spalmare I'argilla in pa-

sta sulla parte malata. Lo strata d'argilla deve

essere abbastanza compatto e sottile per pater reg-

gere. Lasciare allaria e toqtier!o quando e asciutto.

Lavare con dell'acqua mescolata a un po' di succo

di limone 0 salata (sale marino}. Rinnovare Ie pen-

nellate tante volte quanta e possibile. Se ci sono del

pru riti, applicare una pomata preparata con dell'ar-

gilla in polvere fina e detr'otio di mandorle dolci a

d'oliva.

Nel corso della notte e a volte necessaria camblare

queste compresse che saranno state applicate fred-

de e tiepide.

Se la parte malata si presta, fare nella giornata dei

bagni di 1/2 ora con l'acqua del decotto, che sara

buttato dopo l'uso, Questi bagni tiepidi possono es-

sere rinnovati una 0 due volte nella giornata. Se [eulcere sono malta dolarose, sara piu opportuno al-

ternare i cataplasmi d'argilla con delle applicazioni

di foglie di cavolo crudo, sia allo stato naturale, sla

dopa macerazione di qualche ora in un miscuglio in

parti uguali d'acqua e limone spremuto.

Mettere la foglia di cavolo direttamente sull'ulcara e

aggiungerne altre due sopra. l.asciare sulla zona do-

lorante 10 stesso tempo dell'argilla.

dolcemente la regione malata, lasciare asciugare

questa leggera pennellata d'argilla. Risciacquare, poi

passare sulla parte un po' di limone spremuto.

Per via interna, prendere uno 0due cucchiaini d'ar-

gilla, oqni giarno, la mattina a digiuno, 0 prima dei

pasti.

Eczema - Eruzioni in placche

Stesso trattamento e regime degli ascessi e dei

foruncoli, con Ie sole varianti seguenti: la notte,

applicare una medicazione larga, umida eben

impregnata di un decotto di basso (g 40 di to-

glie secche per 1 litro d'acqua. Bollire fino ad avere

ridotto il liquido alia meta. Lasciare raffreddare e Ill-

trarlo).

Atfenz;one. Nel trattamento delle ulcere e dei turno-

rl, come per 1utte Ie piaghe suppurose 0 suscettibili

di suppurare, il primo effetto che determina I'argilla

e una pulizia radicale delle piaghe e delle parti che

Ie attorniano.

Ne segue dunque un aggravarsi apparente can esten-

sione delle piaghe, tanto in protondlta che in dirnen-

sione. Non bisogna preoccuparsene e proseguire il

trattamento con fiducia; la pelle nuova non tardera

ad apparire.

La piaga prende un aspetto orribile quando e infetta.

II pus stagnante nelle vicinanze da un aspette vio-

laceo alia pelle morta che cadra per Iasciar posto a

cellu Ie nueve e sane.

Seguire scrupolosamente una dieta alimentare disin-

tossicante.

Ulcere

66 67



Sarebbe puerile e anche pericoloso pretendere di

risolvere il problema dei tumori in qualche riga; cer-

to, i fatti hanna chiaramente dirnostrato che nessun

altro rimedio e pru efficace deli'argilla per questi

trattamenti, rna non bisogna dimenticare che s~trat-ta di un male in profondita e che solo la manifesta-

zione esteriore pub essere localizzata.

La disarmonia cellulare che e alia base del tumore

richiede un trattamento completo che cornporta, tra

l'altro e soprattutto, I'adottamento di un regime d'ali-

mentazione veramente fisiologico. E solo dopa 15-30

qlornl d~ preparazione genera Ie, con cura di frutta,

d'argilla per via orale, d'applicaztone d'argilla al bas-

so ventre, che e possibile intraprendere applicazioni

locali.

Se il tumore e esterno, fare te applicazioni esatta-

mente come quelle per gli ascessi.

II trattamento dei tumori interni richiede qualche pre-

cauzione: un centro vitale puo essere rnolto vicino,

bisogna stare attenti che il tumore non si eslenda,

come succede generalmente all'inizio di un tratta-

mento con I'argilla Icataplasmi saranno dunque ab-

bastanza sottili (1 centimetro appena). per essere at-

tivi senza determinare troppo grandi reazioni. Per ini-

ziare, uno af giorno bastera, per una settimana, poi

sl aumentera progressivamente 1 8 frequenza delle ap-

pllcaz ioni e 10 spessore dei cataplasrni, per arrlvare

a due a tre cataplasmi quotidiani, di 2 centimetri di

spessore.

Anche se il tumore colpisce un organa profondo, l'ar-

gilla non sara lasciata plu di tre ore, perche oltre

Ie sue radiazioni diventano negative al contatto del-

I'organismo malato.

l.'arqilla deve essere, nella maggior parte dei casi,

fredda salvo che per i tumori della colonna verte-

brale 0 delle regioni vicine; in questi casi I'argilla

sara intiepidita prima.Per gli altri casi, potra essere ugualmente tiepida,

se causa raffreddamento, rna quando e sopportata

e meglio applicarla fredda.

Riassumendo, il trattamento definitivo cornporta due

o tre cataplasm: di 2 centimetri abbondanti di spes-

sore. Appllcare I'argilla direttamente sulla pelle e la-

sciare da un minima di 2 ore a un massimo di 3.

Tumori benlgnt

Ustioni

Le bruciature curate con I'argilla guariscono meglio,

piu velocemente e lasciando meno clcatrici che con

altri procedimenti. Soprattutto se I'argilla pub essere

applicata immediatamente. Applicare I'argilla fredda,

con dei cataplasmi spessi, e con una garza interca-

lata fra I'argilla e la piaga. Dopo un'ora togliere il

cataplasma lasciando fa garza sulla bruciatura, se

vi ha aderito. Cosi pure in caso di ustioni profonde

ed estese. se i brandelll dei vestiti aderiscono alia

piaga, laseiarli in loco e applicare I'argilla sopra. A

condizione pero che I'argilla abbia abbastanza punti

di contatto con la bruciatura.

L'argilla elimina qualunque rischio d'infezione e as-

sorbe tutte Ie irnpurlta e i corpt estranei che pos-

68 69



sono esserci nella bruciatura. Elimina cellule distrut-

te e favorisce la ricostituzione cellulare.

Proseguire Ie applicazioni giomo e notte, rinnovan-

dole tutte Ie ore, fino all'apparizione di nuovi tessuti.

Allora lasciare i cataplasmi 2 ore, poi rallentare r a

cadenza di appticazionl. rna continuare a mettere

tre a quattro cataplasmi a! giomo finche i less uti

non si saranno completamente ricostltulti.

Se Ie bruciature sana aile mani 0 ai piedi, intingerli

in un recipiente contenente dell'argilla in pasta.

A volte e sufficiente starci 1 ora perche nessuna

traceia di ustione appaia alia fine del bagno di fan-

go. Per Ie bruciature molto estese, I'ideale sarebbe

intingere tutto il corpo in un grande recipiente col-

mo d'argilla; questa indipendentemente da qualun-

que altra misura propizla a sostenere 1 0 stato gene-

rale. Anehe Ie bruciature provocate da acidi 5i cu-

rano con I'argilla. Quelle provocate dagli alealini si

curano con acqua e limone.

Ferile

Tutte Ie sostanze estranee saranno attirate dall'ar-

gilla nella quale Ie ritroveremo. Sono frequenti i casi

dove dei corpi estranei alloggiati vicini e persino den-

tro a organi vitali da dove non possono essere est rat-

ti can un'operazione chirurgica, sono stati invece ti-

ratl fuori dall'argilla.

Appena 1 0 stato della piaga 1 0 permette, e s p o rla a t-

I'aria per accelerare la sua cicatrizzazione.A

volte" s necessarlo applicare una medicazione asciutta per

proteggere la piaga da uno sfregamento Q da un

contatto qualunque. Questa medicazione puc attac-

carsi alia piaga e presentare delle dlfficolta quando

la si deve togliere. Si possono evitare questi incon-

venienti adoperando la medicazione antisettica se-

guente: sbucciare una cipolla, tagliare uno strata can

precauzione e raccogliere la sottile pellieola inter-

mediaria tra gli strati successivi della clpolla.

Questa pellicola va applicata direttamente sulla pia-

ga che protegge e disinfetta. Aggiungere ra medi-

cazione seeca e bendare. Questa procedimento e

molto utile anche per Ie medicazioni a secco delle

ulcera e di tutte Ie piaghe in generale.

Se si tratta di una ferita fresca, mettere I'argilla in

polvere direttamente sulla piaga, poi "colmare" la

piaga con un grosso cataplasma d'argilla fredda ben

applicato e solidamente mantenuto sulla terlta. Dopa

questo eataplasma, che pub rimanere 2 are al mas-

simo, lavare con acqua e limone 0 can aequa salata,poi rimettere una compressa d'acqua fangosa.

Se dei dubbi persistono che dei corpi estranei siano

rimasti nella piaga, continuare i cataplasmi d'argilla.

Aderenze e conseguenze operatorie

Le applicaziani d'argilla danno imigliori risultati per

il riassorbimento delle aderenze, delle cicatrici e al-tre conseguenze operatorie. Non bisogna farle trap-

po presto dopa un'operazione, ma laseiar passare

un mese 0 due.

70 71



Contusioni • Colpi • Distorsioni - Bernoccoli

Non bisogna trascurare nessuna contusione 0 trau-

ma, perche dei legamenti e dei vasi sanguigni pos-

sono essere rotti, e dei nervi lesi.

Per rimediare alia stato di congestione bisogna ap-plicare I'argilla fredda; cataplasrni di 1 0 2 centimetri

di spessore e lasciare 2 ore 0 meno se I'argilla 5'1

scalda ° st asciuga rapidamente.

Non ci sono inconvenienti nella successione dei ca-

taplasmi. Piu se ne applicano piu velocemente si

guarisce. Bisogna proseguire Ie applicazioni fino ana

scomparsa di qualunque traccia 0 dolore.

Tutte Ie sere mettere una compressa di aequa fan-

gosa e lasclarla per I'intera notte.

piu rapido del risultato ad elimina tut1e Ie complica-

zioni che seguono t'uttlizzazione del gesso, soprat-

tutto I'atrofia dei muscoli.

II gesso non fa altro che mantenere immobili Ie parti

che si devono saldare: e passive. L'argilla. invece.

con le sue radiazioni vitalizzanti e Ie sue possiolttta

assorbenti, partecipa effettivamente alia saldaiuradelle ossa: e attiva.

~ importante rimettere Ie ossa al posto giusto e

mantenerle 1ali fissando l'arto su una assiceJla che

terrn inera a squadra se sono la gamba a il piede che

devono essere immobilizzati. Se i diversi monconi

ossei sono spostati, rivolgersi a uno specialista per

rimetterli a posta (riduzione della frattura).

Avvalgere tutto l'arto sotto uno strata uniforme di 2

centimetri d'argilla fredda a intiepidita motto legger-

mente.

Se c'e una piaga, cambiare I'argilla ogni 2 ore; seno, due volte al giorno bastano. Prima tagliare I peli.

oppure intercalare una garza fra I'argilla e Ia perle.

ancha se II contatto diretto e preferibile. Fra un ca-

taplasma e I'altro, lavare la pelle con acqua fresca,

senza sapone ne alcool.

Cominciare con dei cataplasmi, abbastanza sottili (da

1 1 2 centimetro a 1), tenerli almeno due ore. Poi ar-

rivate progressivamente all'uso di cataplasmi di cir-

ca 2 centimetri di spessore.

Se i cataplasmi sono bene sopporta1i, non stanca-

no, non si asciugano trap po velocemente e non si

raffreddano, si possono tasciare tutta la notte.·Utilizzare innanzitutto I'argilla fredda, ma inUepid~da

a bagnomaria se il riscaldamento naturale non av-

venisse rapidamente dopo I'applicazione.

Emorragie

Fratture

L'utilizzazione dell'argilla al posto del ges50, per il

trattamento di fratture, permette un conseguimento

Mettere degli spessi cataplasmi d'argilla fredda uno

do po l'altro e lasciarli da 1 a 2 ore sui Ie parti in-

teressate (nuca, polmoni, stomaca, addame, reni,

ecc.).

73

72



Congestlonl ~ Colp' dl caldo • Disturbi dovutl

all'elevazione della tensione arteriosa

Applicare iI piu velocemente e il piu frequentemente

possibile degli spessi cataplasmt d'argilla fredda alia

nuea. Lasciarli 1 ora, 1 ora e mezza e rinnovarli fino

ache si reinstauri uno stato naturale.

Parallelamente, fare delle applicazioni ugualmente

fredde e spesse al basso ventre, due cataplasmi al

giorno tenuti 2 ore, due pediluvi senapati al giorno

dai 10 ai 20 minuti (un pugno di farina di mostarda

in una bacinella d'acqua tiepida). Se iI malato non

potesse stare seduto per fare il pediluvio, cambiare

quest'ultimo con dei senapismi ai polpacei e dei ca-

taplasmi di clpolla cruda grattugiata sulla pianta dei

piedi. Per prudenza, continuare ancora i cataplasmi

(due alia nuea, un'altro al basso ventre ogni giomo)

per qualche giorno dopo 1 8 fine della crisi.

Mettere allora dell'argilla al mattino e ricominciare

Ie appllcazlon! appena ritornati a casa.

Per Ie escrescenze verrucose (porri), si puo rendere

piu attivo il trattamento strofinandole piu volte at

giorno con uno spicchio d'aglio taqliuzzato.

Ernie

Verruche - Nel - Escrescenze diverse

Applicate dell'argHla, grossa come una nocciolina 0

una noce secondo l'importanza della parte da trat-

tare. Questi irnpacchi freddi saranno lasciati 1 ora e

mezza e rinnovati l l pi ll spesso possibi le.

A volte bisogna continuare il trattamento per parec-

chi mesi, ma grazie a cio abbiamo visto dei nel va-

scolari, inoperabili a operabili solamente con grossirischi, assorbiti naturalmente; i l trattamento puo pero

comportare delle interruzioni nelle applicazioni d'ar-

gilla, in particolare per Ie necessita del compl-

menta del lavoro professionale.

Le poselbtnta di guanglOne variano a seconda del-

l 'anzjanita dell'ernla, La totale guarigione d'un'ernia

che dati di uno 0 due anni e quasi assicurata. Per

Ie ernie plu vecchie Ie "chance" di riassorbimento

sana plu ridotte,

II prime elemento del trattamento e il bendaggio che

dovra sopportare i cataplasmi d'arqilla. Bisogna quln-

di confezionarlo solidamente atfinche tenga ben fer-

mi i cataplasmi e possa sopportare parecchi mesi

d'utlllzzazione.

La parte affetla e generalmente infiammata, percio

I'argilla fredda sara ben tollerata. Applicare del ca-

taplasml abbastanza spessi (1 centimetro abbondan-

tel e piu larghi della superficie del rilassamento.

Mantenere I'impacco can dei bendaggi e tenerlo dal-

Ie 2 aile 4 - ore. Se non e sempre possibile rinnovare

it cataplasma ogni quattro ore almena, toqlierlo e

sostituirlo can un cuscinetto di catone della stesso

volume del cataplasma e preparato in anticipo. Fin-che I'ernia non sia assorbita completamente, non

lasciarla mal senza sostegno.

Mattino e sera massaggiare leggermente la parte trat-

tata con un impasto d'olio d'oliva e d'aglio pestato.

74 75



Questa massaggio deve essere fatto da una seconda

persona, perche il paziente deve stare complete-

mente disteso e rilassato.

Nessuno storzo 0 movimento devono essere fattl nel-

I'assenza del bendaggio. E qui tutto il segreto della

riuscita del trattamento. Man mana che l'ernia si rlas-

sorbe, i cataplasm! e i cuscinetti dovranno diminui-

re progressivamente di volume, fino alia sparizione

finale.

II trattamanto can I'argilla pub essere cornpletato

con delle cornpresse di corteccia di quereia (g 100

09ni litro dacqua: fare bollire per 30 minuti circa),

tenute tutta la notte da un bendaggio.

gilla, sulla superficie del quale saranno messe

delle loglie fresche di piantaggine 0 di siqillo di Sa-

lomone. SuUe emorraidi applicare piccoli cataptasmi

d'argilla fredda e lasciarli da 1 ora e mezza a 2 ore

Meno, se le emorroidi sono fluenti. Fissare con una

benda a forma di T il cataplasma. Completare con

dei semicupi 0 degli enteroclismi di un decotto di

corteccia di querela (g 200 di corteccia per 2 litri

d'acqua).

Per Ie varici, come per Ie emorroidi, la pasta d'arqll-

la puo essere preparata eon un decotto di piantag-

gine, di corteccia di quereia 0 di fogJie d'arqentina

al posto dell'acqua.

Varici - Emorroidi Emicrania

Procedere semplicemente can delle spennellate d'ar-

gilla, ctoe prendere dell'argilla fredda in pasta con

la mana e spalmare un buono strata uniforme su

una grossa parte della qamba. E inutile prevedere

un bendaggio, I'argilla deve tenere da sola. Dopa 1

ora, 1 ora e mezza, quando I'argilla e asciutta, la-

vare la gamba e ricominciare la spennellata. Se Ie

circostanze 10 permettono, evitare i cataplasmi trop-

po spessi, suscettibili di determinare un 1roppo lrn-

portante drenaggio di sostanze tossiche verso il pun-

to d'applicazione. Applicazioni leggere e ripetute il

piu spesso possibile daranno buoni risultati, soprat-tutto se si prosegue con molta perseveranza. La not-

te, mettere delle compresse umide con un decotto

di piantaggine 0 di corteccia di querela (g 100 ogni

litro; boll ire per liz ora) 0 un fine cataplasma di ar-

Alternare i cataplasmi sulfa fronte e sulla nuca. Sulla

fronte, lasciare 2 ore un leggero cataplasma d'ar-

gilla fredda. Si pub spruzzare di lirnone la superficte

dell'argilla destinata al contatto con la pelle,

Sulla nuea, tenere 2 ore a anche di piu, spessi ca-

taplasmi d'argilla tiepida 0 fresca.

Rispettando quest'alternanza, applicarne tanti quan1i

ne sono necessari per la sparizlone del malessere.

Completare can dei pediluvi caldl, salvo in caso di

varici (sostituire con bagni caldi aile mani).

Erpete zoster

Questi dolori, a volte intollerabili, cedeno general-

mente dopo if terzo 0 quarto cataplasma. Le appli-

7677



Artrite - Reumatismi - Sciatica - Nefrite

tre e semicupi freddi. Questi cataplasm], spessi e

freddi, saranno tenuti 2 are ognuno.

Fare ugua!mente delle applicazioni locali (petto, nu-

ca, frante, ecc.) a seconda dei casi: sospendere qua-

lunque alimentazione solida, bere molto (tisane, ac~

qua e limone e acqua arqillosa).

caztonl devono succedersi, tenendo ogni cataplasma

2 or e circa.

Nelle crlsl acute can febbre, Ie articolazioni ° per-

corsi nervosi sono intiammati, congestionati, biso-gna dunque rinfrescarli applicando larghi e spessi

cataplasmi d'argilla fredda. Invece il trattamento de-

gli stati cronici, necessita spesso delle applicazjoni

calde, ma non ci sana regale generali.

t: : dunque necessaria procedere con prudenza, ap-

plicando dell'argilla fredda all'Inlzlo, per scaldarla in

seguito, se la sua applicazione e sgradevole 0 non

e seguita da un riscaldamento naturale necessaria.

Bisogna applicare I'argilla direttamente sulla parte

dolorante, completando con delle frizioni di un mi-

scuglio in parti eguali di fango e aglio grattugiato.

AI momenta culminante della crisi, applicare due 0

tre cataplasmi al giorno, lasciati datle 2 aile 4 ore.

Quello della sera pU G essere tenuto tutta la notte.

Nel trattamento corrente, un cataplasma giornaliero

puo bastare se e il complemento d'un traHamento

naturale integrale (alimentazione vegetariana, ecc.);

ma e indispensabile che la sua applicazione venga

proseguita con tutta l 'assldulta posslbile.

Gravidanza

L'argilla, associata ad un regime vegetariano, eser-

cita ottimi effetti sulla formazione del feto e la pre-

parazione al parto. Prenderne dunque un cucchiaino

ogni giorno, una settimana su due.

Se il bambino fosse messo male, non bisognerebbe

esitare nell'applicare cataplasmi d'argilla sui ventre.

~ fra I'altro preferibile, per prudenza, farlo siste_:

maticamente negli ultimi mesi di gravidanza. Mettere

ugualmente dei cataplasmi di argilla tiepida sulla re-

gione lornbare se dei dolori si manifestano.

Dei cataplasmi freddi applicati sui ventre irnrnedlata-

mente dopa il parto prevengono qualunque disturbo

(rischi d'infezione in particolare) e rimediano a una

pulizla non perfetta dell'utero.

Bere dell'argilla favorisce I'allattamento.

Traspirazione eccesslva

lnfluenza - Febbre

Quando sl ha 1a febbre molto alta, fare alternare,

senza interruzioni, cataplasmi d'argilla a! basso ven-

Questa disturbo si attenua e finisee con 1 0 scornpa-

rire con una buona alimentazione naturale. Net frat-

tempo, e possibile sopperire a queste noie cospar-

7879



gendo d'argilla in polvere Ie parti plu portate a su-

dare.

Se sana i piedi che sono affetti da questo distur-

bo immergerli tutti i giorni da 1 1 2 ora a 1 ora dentro

della spesso fango darqilla. Completate il trattamen-

to con delle lozioni di limone spremuto.

L'argilla nell'uso veterinario

Gli animali capiscono rnolto bene I'utilita del eontat-

to con I'argilla quando sono malati a feriti. Quelli

che vivo no in libarta non esitano a immergere la par-

te malata nel fango.

II gatto ferito 0 sofferente per colpi ricevuti andra

volentieri a sdraiarsi sull'arqilla secca rieaperta da

un panno. Spesso preferira questa specie di letto a

gobbe ad un altro piu eonfortevole.

Nel caso di animali, fare delle applicazioni esatta-

mente come 59 si procedesse su se stessi, Gli ani-

mali da fattoria possono essere immersi in un bagno

di fango: ottenuto scavando una fossa che sara riem-

pita d'arqil la e dacqua.

Delle mucche sono state guarite da afta epizootica

con delle applicazioni aile zampe e delle pennella-

ture alia bocca.

In certe campagne, si salvano degli animali grave-

mente malati pennellandoli interamente con un mi-scuglio di argilla e aceto. Si ottengono anche buoni

risultati sostituendo I'aceto can dell 'acqua marina.

Naturalmente. a~beveraggio degfi animali si puo scm-

pre aggiungere dell'argilla (4 cucchiai per 1 li1ro di

acqua non boll ita).

8081



Per usa agricolo Conclusioni

L'argilla pub essere sostituita a tutti i prodotti chi-

mici impiegati come impiaslri , pennellature, mastici,

nebulizzazione, ecc. E la miglior medicazione per Ie

ferite degl i albert.

Fare delle appl icazloni motto spesse che devono "te-

nere" da sale se l'argil1a e abbastanza compatta.

Flnche I'argilla resta attaccata e inutile applicarne

della nuova.

Prima di trapiantare a di ripiantare, intingere Ie ra-

did di piccole pianle in un bagno di fango e pen-

nellare Ie radici degli alberi, degli arbusti, e gros-

se piante con la stessa preparazione.

Per 5 Iitri di argilla fangasa aggiungere una taz-

zina di un decotto di camomilla preparato can 9 25

di fiori in 1 litre d'acqua (non oltrepassare questa

dose).

L'aggiunta d'argilla migliora una terra aeida e I n-

sultati sl riconoscono velocemente, poiche appaiono

margheritine, muschio 0 ranuncoli.

Aggiunta al letame, I'argilla aumenta la produzlone

di humus e accresce la quantita dl carbonic lratte-

nuta nel suolo.

In questa esposto, abbiamo condensato i dati e Ie

istruzioni pratiche astenendoci da riflessioni treppe

improntate dell'entusiasmo che ci ispira la terra.

Cl sarebbe piaciuto celebrare la terra" rimedio divi-

no", ma sarernrno usciti dal quadro che ci siarno

prefissi.

Queste manitestazioru d'entusiasmo, d'ammirazione e

di riconoscenza non devono suscitare termini diti-

rambici, ma venire spontanee di fronte ai successi

otten uti.

Vorremmo comunque lasciare un istante il tono neu-

tro per esartare i lettari di questa trattato a non ac-

contentarsi della sola Jettura ma a sperimentare gli

effetti dell'argilla non appena ne avranno la possi-

blllta 0 ['occasione.

Sappiamo che dovranno vincere molti pregiudizi e

talvalta dogmi scienti1ici. Pero I'esperienza scientifica

non disdegna I'utilizzazione di sostanze spregevali

quali i fanghi paludosi (melme). Quest; "stimolatori

biogeni" impiantati sotto la pelle 0 anche nella cor-

nea dell'occhio secondo il metoda terapeutico dei

tessuti dl Filatov, sono talvolta prooctti partendo dai

fanghi paludosi.

8283



Questi fanghi racchiuderebbero dei principi estrerna-

mente attivi, propri a stimolare ~a ricostltuzione delle

cellule e ad accelerare tutti 1 process: orqaruci Toc-

chiamo cosi il problema del nnqrovanirnento che pub

essere risotto solo ricorrendo aile sorgenti della vita,

alia natura e ai SUO! elementi e non ai prodotti di

sintesl.

Aupuriarm.ci che un giorno Ie ricerche scientifichesi orientino verso 10 studio delle argHle, rna utilizzan-

dole senza violare la natura e le sue leqqi.

Qualunque sia il comportamento scientiflco davanti

all'arqilla e aile sue meravigliose possibilita. non

abbiamb il dirltto di professare disprezzo Iniziamo

i nostri esperimenti su dei mal i minimi poi allarghia-

moli nella misura in cui abbiamo fiducia nella cura.

Se, per nostra fortuna, questa fiducia non manca,

tutto ci sara permesso, poiche insieme all'umilta non

c'o che un solo comportamento verso madre natura:

la f iducia.

Solo allora possiamo sperare

PARTE SECONDA

ALCUNI RISULTATI

84



Di tutte Ie relazioni di guanglOne che abbiamo po-

tuto controllare, ecco qualche case tipico dove l'ar-

9i11aha costituito il principale trattamento insieme

all'alimentazione naturale.

tntossicezione da gas ai benzolo e aotori lancinanti

sotto una mammella

In un mese, il risultato e stato oHenuto con 1 cue-

chiaino di argilla ogni giorno e 2 cataplasmi alia

mammella.

Artrite ad una gamba (if ma/ato ha 64 anni)

II trattamento per via orale e con cataplasmi locan

e proseguito fino alia guarigione che sopraggiunge

dopa un anno.

Infiammazione del colon e del doticoton (colon

troppo fungo che forma aette anse)

Ci vuole un anna di trattamento con assorbimento

d'arqilla e applicazioni all'addome perche 1a guari-

gione avvenga.

87



La cura si e basata sull'inqestione di argilla e cata-

plasmi allo stomaco e al basso ventre. Riconquista-

ta la salute, essa non e pill stata intaccata nemme-

no dopa Ie due maternlta che la paziente ha avuto

dopo la guarigione.

Infezione al naso, aJ seno e alte oreccnle (gi8 ope-

rate)

Gia dall'inizio del trattamento naturale con cata-

plasmi d'argilla alia nuca e un cucchiaino per via

orale ai giorno, importanti fuoruscite di pus avven-

gono, emesse prima dal nasa e in seguito dalle

orecchie.

Dimagrimento di 11 chili in un anno. Ptosi allo 8tO-

maca e al/'intestino. Utero de/ormato

Fratture vertebrali

Gotte, ecido urico

Buoni risultati do po quattro mesi di trattamento,

prendendo 1 cucchiaino d'arqilia al giorno.Una celebre cantante avenda sublto un \ncidente

stradale, ebbe due vertebre fratturate fra cui una di

esse in sette punti. Sei mesi d'applicazione d'argilla

sulla colonna vertebrale sana bastati per arrivare a

un consolidamento sorprendente,

Gambe gonfle, nere, numerose verici. dovute a un

lavoro teticoso, eseguito costantemente in piedi

In due mesi si e ottenuto un miglioramento beven-

do dell'argilla e applicando dei cataplasmi sulle

gambe.

Jgroma al ginocchio

Dichiarazione del medico: "Ho paura che questo

ci porters lontano ". Dopa la guarigione, grazie ad

applicazioni d'argilla, senza fare intervenire nessun

altro trattamento, 1 0 stesso dottore manifesta II suo

stupore: "Non credevo che si sarebbe rimesso co-

s]",

Ernia

Guarita in qualche mese d'appHcazloni giornaliere

d'argilia.

Azotemia, urea nel sangue

Asma ed etuzioni alla faccia

II malate ha bevuto dell'argilla ogni giorno e appli-

cato dei cataplasmi sui reni. Sono stati raggiunti i

primi risultati dopa sei mesi, rna si prosegue il trat-

tamento per consolidare la guarig ione.

Un mese di trattamento naturale con 1 cucchiaino

d'argilla al giorno basta per ottenere un grande mi-

gHoramento.

8988



Utero fibromatoso che determina una serie di emor-

rag;e al momento delle mestruazioni

d'argilla per via orale e con i cataplasmi che ven-

gono applicati sulla colonna vertebrale. Dopo quat-

tro mesi di questa trattamento la paziente incomin-

cia a fare a meno del suo busto per un'ora al giorno.

Alia fine del settimo mese il busto e definitivamen-

te abbandonato e I'ex-ammalata pUG riprendere la

sua attivita di contadina.

La paziente beve dell'argilla e ne appliea sui basso

ventre. Dopa tre mesi di trattamento, subisce esame

medico. Conclusione: "Utero nello stato di una per-

sona di 20 anni" (I'ammalata ne ha 50).

Sofferente d'eczema da diciotto anni, in mana a spe-

cieiist! da tre anni, senza etcun risultato Ulcera dello stomaco (dopa due interventi)

Viene iniziato il trattamento naturale; I'argilla e pre-

sa per via orale. In due mesi si ottiene un grande mi-

glioramento, e dope cinque mesi la guarigione.

Nel 1938. all'eta di 35 anni, un prete viene operato

per la perforazione dello stomaco provocata da una

ulcera al piloro, con complicazione di polrnonite. Due

anni dopo I'ulcera riappare, con due emorragie e

del dolori piu forti che obbligano a una seconda ope-

razione nel 1942.

Dolori ed emorragie riappaiono alia fine di novem-

bre del 1952, I'appetito diminuisce, Ie forze decli-

nano, il sonno e sempre piu disturbato. Una terza

operazione e presa in consioeraztone. Fu allora che

I'ammalato venne a conoscenza del trattamento con

argilla leggendo un libra sull'argomento.

Alia fine del settembre 1953 comincia a prendere

I'argilla. Fine gennaio 1954, un miglioramento si fa

sentire. Fine febbraio, i dolori sono spariti, I'u!cera

e cicatrizzata, la guarigione e completa e definitiva.

A 38 anni si trova incinte, ettorcne 10 state generale

e dei peggiori (intossicazione del sangue)

Segue il traUamento naturale, assorbimento d'argil-

la e applicazioni al basso ventre. II parto avviene

normalmente; il neonate (una bambina) e splendido

e la mamma si ristabilisce rapidamente.

Affezione della colonna vertebrale

La rnalata portava un busto che Ie imprigionava tut-

to il torace, e divers: trattamenti erano stati presi in

considerazione (innesti, immobilizzazione su un as-se, busto di ges50, ecc.) rna I'attuazione di questi

interventi era stata ritardata dall'apparire di ascessi

aile ascelle.

Gli ascessi retrocedono velocemente con la cura

Luesezkme defl 'anca

Una giovane donna (30 anni) soffre, senza tregua,

dall'eta di quattro anni. Comincia Ie applicazioni di

90 91



argilla nella sola speranza di sedare i dolori, i quali

in effetti si attenuano poi spariscono. Ma che Jieta

sorpresa ebbe ta paziente constatando che la sua

gamba atrofizzata aveva ritrovato 18 sua muscolatura

fino a ridiventare quasi simile all 'altra!

Adenife cervicete in un bambino di 11 enni, con de-

calcificazlone della cotonns verteorele

Dei cataplasrni d'argilla sono appticati alia milza e

sui gangli linfatici. II bambino beve argilla. Un gan-

glio scoppia. poi un altro, 1 0 stato generale miglio-

ra e la primavera successiva (i l trattamento era ini-

ziato 8 fine aqosto) i genitori possono considerare

iI lora figl io guarlto.

Obestt«, disturb; circotetort, tnestruezioni che dura-no 20 qiorni a! mese

Beve dell'argilla e applica dei cataplasmi al basso

ventre. Dtmagrisce di 8 chil i, con migliorarnento del-

lo stato generale e normalizzazione delle mestrua-

zion! dopa tre mesi di trattamento.

Giste ovar ica

Gli spsclallsti prendono in considerazione un inter-

vento, divenuto inevitabile su una ragazza.

Dopo quattro mesi d'appllcazione d'argllla, gli stes-

si dottori constatano un calo assai sensibile della

ciste, inizialmente della misura di un uovo di struz-

ZO, di modo che I'operazione viene evitata. I cata-plasmi continuano ad essere applicati ogni giorno,

sui basso ventre, fino alia scomparsa totale della

eiste.

Eczema psoriasico

Dopo quattra mesi di trattamento a base d'argilla

per via orale e di cataplasmi at basso ventre la gua-

rigione si pUD considerare come acquisita.

Ipertensione d'origine nervosa

I disturbi guariseono eompletamente dopo quattro

mesi di una cura all'argUia.

Piaga incancrenita af tallona

Si estende sensibilmente all'lntzio del trattamento

can l'ar9i11a (per via orale e con cataplasmi). La sup-

purazione continua durante parecchi mesi. La car-

ne intorno alia piaga e violacea, 18 piaga stessa emolta protonda.

Sei rnesl di trattamento sana necessari per ottenere

('eliminazione del pus, delle carni incancrenite, cosi

come ta rtcostttuzlone dei tessuti.

Guarigione totale in otto mesi.

Ulcera allo stomaco

Curata da otto anni senza suecesso, if male non re-

siste a due mesi di cura d'argilla. Guarigione assi-

curata in un anno.

92

93



Gravi emorragie neset! conseguenti ett'opereztone

di una ciste tscciete subita seaici enni prima

La frequenza delle emorragie diminuisce fin dai pri-

rni mesi per poi sparire 1etalmente in tre anni.

suti cominciano a ricostituirsi cosicche, dopa otto

mesi di trattamento, ta piaga e quasi chiusa. Due

anni circa, dopa la condanna senza appello, it pa-

ziente era ancora vivo, il male retracedenda sem-

pre plu.,

Psorlesi. Perdita delle unghie

Grossi migliaramenti dope un mese di cura. La gua-

rigiane avviene nei mesi seguenti.

Adenite tubercolare

Infermiera di professione, la malata ha subito i trat-

tamenti classici senza trarne beneficia. Solo l'arqil-

la, associata ad un cambiamento di dieta ha per-

rnesso una guarigione definitiva.Stati febbrili permanenti

Questa febbre aveva resistito due anni ai trattamenti

medici. Sparisce dopa quattra mesi di trattamento

per assorbimento di argilla e cataplasmi al basso

ventre. Nessuna ricaduta nei mesi seguenti.

GalcaJi renali con pus e albumina neue urine

Quattro mesi di trattamento can I'impiego d'argilla

per via orale sana sufficienti per ottenere l'arresto

totale delle reazioni dolorose e la guarigione. con-

trol lata da esami di laboratorio.Ulcera alia stomsco

Fase recidiva che gli specialist; consultati conside-

rano come un segno premonitore della fine prossi-

rna ed ineluUabi Ie, essendo votato al fal limento, ogni

nuovo trattamento medico 0 chirurgico.

Le applicazioni ripetute d'argilla sui tumore provoca-

no la eliminazione del pus e del sangue nero. I tes~

Tumore erettlle face/ale (neva vasco/are)

Le prime applicazionl d'argil la deterrninano piccole

emorragie che spaventano malta I'ammalata di 66

anni, gia molto depressa moralmente.

II trattamento e tuttavia proseguito e il tumore si

riassorbe completamente in sei mesi senza lasciare

traceia.

Dopa un mese e mezzo di cura d'argilla il malato si

considera come quaritc.

Cancro all'orecchio, gia. operato O J paziente ha 78

anni)

Reumatismi. Eczema. Cataratta doppia

Dopo un anno di trattamento a base d'argilla per

via orale e di applicazioni, si pub constatare la gua-

9495



rigione dei reumatismi e dell'eczema e un grande

miglioramento agli occhi (il malato ha 70 anni).

in seguito can una suppurazione che trascina can se

delle schegge.

Cura d'arqitta per via orale contemporaneamente ad

applicazioni di cataplasmt. La guarigione e acquisita

dopo un anna di trattamento.ars; d! cane

Un morso profondo di un cane alia gamba d~ un

bambino guadsce comple1amente in dodici ore.

Conseguenze operatorie di tumor; e cisti aile oveiee eit'utero. Albumina. Metrite

Disturb; veso-motori sopraggiunti a 61 ann; e che

determinano delle vertiqini

II paziente beve dell'argilla e ne applica alia nuca,

in catapiasmi, per nove mesi alia fine dei quali si

pub considerate come total mente guarito.

II ritorno alia salute e assicurato in qualche mese

dal trattamento d'arqilla (vie orali e cataplasmi). Nes-

suna ricaduta negli anni seguenti.

Lussezione aperta del piede destro

Epitelioma alia base delle tonsille

II malato guarisce da solo con I'argilla assoroitaper via orale e con i cataplasmi al collo.

Verruche maligne

L'amputazione dell'alluce, sotto l'unghia del quale

si e annidata la verruca, e presa in conslderazlone.

La guarigione e ottenuta invece dopa qualche mese

grazie aile applicazlonl d'argilla, salvando COS! rat-

Iuce.

Dope I'operazione. la piaga non si richiude e suppu-

ra continuamente, l' infezione ha raggiunto e lntac-cato I'osso, I'amputazione e presa in considerazione.

Appena il trattamento con I'argilla viene iniziato, il

piede raddoppia il suo volume abituale, e viola, qua-

si nero, il pus cola abbondantemente.

I cataplasmi d'argilla sono appllcati per parecchi

mesi alia fine dei quali I'osso e ricostituito e la pia-

ga si e richiusa.

Mestruazioni motto doiorose

Osteomiefite recidive dopa parecchie ooerezlon!

Gia dalle prime applicazioni d'argilla un migliora-

mente si fa sentire. Delle reazioni sopraggiungono

II dolore scompare completamente dopa qualche

giorno d'applicazlone d'argilla prima delle mestrua-

zioni.

9697



Risipo/a con enormi rigonfiamenU al visa e avam-

brace; interamente spellati. /ntestini bloccati. Infiam-

mazione della perotide. Paralisi tacciale

II trattamento con antibiotici risulta senza effetti e

provoca una terribi Ie sensazione d i scoppio dello

stomaco.

Gia dai primi cucchiai d'argilla, gJi intestini si sbloc-cano e un miglioramento avviene nello stata gen,,;-

rale del paziente, poi la guarigione della risipola e

assicura1a rapidamente. La paralisi facciale scom-

pare dopa sei mesi di trattament-o.

AII'inizio, il malato pigliava un cucchiaio d'argilla

la ma1tina e ne beveva nella g iornata.

Ogni mese il naso sanguina. Sviluppo esagerato del

sistema peloso.

If trattamento intrapreso comprende dall'arqilla per

via orale e cataplasmi a t basso ventre.

Le mestruazioni riappaiono dopo un anna dal trat-

tamento e si regolarizzano dopa due, can I'arresta

dello sviluppo peloso.

Scoppio della cornea

l.'occhio era stato colpito dalla manovella di un poz-

zo lanciata con malta violenza. La cornea era scop-

piata, I'iride spostata e dei pezzettini di vetro degli

occhiali aggravavano la ferita.

I cataplasmi d'argilla vennero applicati senza trs-

gua e rinnovati ogni sera. Gia il giomo dopa roc-

chio, che aveva I'aspetto di una poltiglia sanguino-

lenta, prese un miglior aspetto, Dopo tre settirnane, ,

la cornea era ricostituita e la vista si e ristabili ta in

tre mesi senza che nessun altro intervento sia stato

necessario.

IndebaUmento della volta plantare

II corretnvo dei supporti plantari diventa insufficien-

te e Ie scarpe or1opediche diventano necessarie.

Furono praticati spessi avvolgimenti dei piedi con

I'argilla per parecchi mesi. La scarpa ortopedica fu

abbandonata. poi il supporto plantare. If passe e ri-

diventato normale usando scarpe di modelli cor-

renti.

Ernia dello scrota

II bambino ha un 1esticolo grossa come il pugna

d'un uomo. La si lascia a letto, e I'argilla e applica-

ta per due settirnane, alia fine delle quali la guari-

giane e raggiunta. Le applicazioni sono tuttavia con-

tinuate per consolidare il risultato.

Ulcera varicosa

Insufficienza ovarica totale

Accenno di mestruazioni a 1B anni, poi arresto to-

tale.

La malata, di 72 anni, soffre molto, si decide a cu-

rars: dopo motte esitazioni e applica dei cataplasmi

che rinnova, senza tregua, ogni tre ore.

L'ulcera si richiude completamente e la gamba ri-

98

9 9



prende il suo aspetto norrnale, con grande stupore

della paziente che aveva intrapreso il trattamento

senza eonvinzione, unieamente perche soffriva trop-

po e non sapeva piu che cosa tentare

sana state altre e nien1e lase ia prevedere che ce

ne possano essere ancora.

Avvelenamento del sangue con steiitococchi

Foruncotos, ree/diva

Guarita da parecchi annt senza ricadute con l'aiuto

d'argilla per vie orali e cataplasmi. '

, sulfamidici, la penici llina e altre medicine restano

inaperanti. Dopa quattro mesi di cura darqilla per

via orale la guarigione e asslcurata Bambino srecno. che manca di vitalita e che digeri-see motto male

L'argilla data da bere e applicata al ventre contri-

buisce a trasformare II bambino in due mesi.Rinite CDn seguito di disturb; nervosi

Dopa un mese di lavaggi del naso con acqua argil-

losa e applicazioni alia nuca, un sensibile migliora-

mento e constatato.

La favorevole valutazione continua nei mesi succes-

sivi, senza ricadute nellanno che segue.

Linfagite a; seni nelJ'aflattamento

Trat1amenti con raggi erana stati applicati senza sue-

cesso; si t~nta con delle iniezioni, poi viene presa in

conslderazlone un'operazione. I raggi hanno brucia-

to la pelle. La malata comillcia delle applicazioni di

cataplasmi di fog lie d'altea selvatica, poi d'argilla_

~n un mese, il seno ha ripreso un VOlume normale,

In due la guarigione e totale, la pelle SI rinnova,

Sciatica per schiacciamento di vertebre

Dopo due anni, Ie crisi (terribili) si fanno sempre piu

frequenti e sempre piu doiorose. II malato e immo-

bilizzato a letto quando inizia il trattamento d'arqilta

e cataplasmi sulla regione lambare.

Appena puc alzarsi. rimette il carsetto ortopedico

che portava prima, per rimpiazzarlo ben presto can

una cintura pill Jeggera.

Questa cintura fu sostitutta in seguito con un sem-

plice bendaggio di tela, quest' ultimo pure rapida-

mente abbandonato.

Due anni dopo la fIne detl'ulttma crisi, non ce ne

Gravi disturtst nervosi ereditari

Scomparsa totale dopa un anna e mezzo d'applica-

zione d'argilla alia nuca.

Emorragie uter ine

Diminuzione progressiva delle perdite sanguigne can

100101



guar\gione totale in 14 rnesi di trattamento {argilla

da bere e cataplasmi al basso ventre}.

Mal di stomaco

Raffreddore da tieno

Guarigione dopo qualehe mese d'utilizzazione d'ar-gilla, per vie orali, con cataplasmi alia nuca e ta-

vaggi del nasa con acqua argillosa.

II malate applies quattro cataplasm! d'arq ilia al gior-

no. I dolori si attenuano, senza pero scomparire. Do-

po qualche giorno, appare del pus sulle cornpresse.

Da quel momenta, i dolori scompaiono.

Cancro at seno

Cancro del rene

II malate {SOanni) messo al corrente del suo stato

di salute dai medici che consigliano I'intervento, .de-

cide di provare prima del mezzi curativl naturali e,

in partlcolare, Ie applicazioni d'argilla. ,

Le emorragie non si sana piu prodotte. Progresslva-

mente Ie iorze rrtomano senza che ci sia stata ne-

cesslta dl abbandcnare la vita normale.

La gente che gli sta vicino pub constatare una netta

tendenza al ringiovanimento.

Dopo I'ablazione d'un seno, poi raggi e applicazio-

ni di radio, del noduli appaiono all'altro seno. L'ope-

razione e presa in consideraztone, la prospettiva di

sopravvivere e molto l irnitata. l.'amrnalata si rivolge

alia medicina naturale, cambia la sua alimentazione,

prende delle tisane per il fegato e applica dell'argil-

la sui noduli e sui gangli.

II suo stato migliora progressivamente. quando av-

viene un incidente e la paziente deve essere inqes-sata per una frattura vertebrale. II chirurgo taglia una

finestrella nel ge5so, per pater fare Ie applicazioni

d'argil la sulla parte fratturata.

S0(10 piu di vent'anni che questa persona ha ini-

ziato iI trattamento d'argilla, e iI suo stato appa-

rirebbe invidiabile a molti.

A 45 enni non ne mei avuto Ie mesttuezioni

Appaiono dopa dieci giorni di eura d'argilla per via

orale.

Reni ttuttuenti

Guariti in sette qiorni d'applicazioni continuate di

sacchi di sabbla calda.

10310 2



Tisane che s'armonizzino conI'argilla per completarne I'azione

Un buon cuccruato per ogni tazza. Fare bollire ? mi·

nun. POI aggiungere un cucchiaino di sena. 0 d(l ;)

a 10 tollicoli dl sena (se I'intestino e fragile 0 su

st ~ratta di un bambino). Lasciare il tutta in infusione

PP; 10 minuti. Bere una tazza prima di coricarsi. t :

posslbile aggiungere del rnlele.

Corteccia di ramno 9 20

Radice di angelica 9 25

Foglie di salvia 9 25

Fiori di malva 9 25

Grani di llno 9 25

Mescolare molto bene Ie piante. Mettere un cucchiaio

abbondante di questa mlscuqlio in una tazza d'ac-qua. Bollire per 3 minuti e lasciare in infusione 10

mlnuti. Bere una 0 due tazze al glorno, a digiuno

Insufficienza epetice

Cime fiorite d'asperula 9 30

Cime fiorite di rosrnarino 9 30

Cime fiorite di caglio g 30

Radiei dl liquerizia . 9 30

Cime florite di calendola 9 20

Foglie di menta g 20

Due cucchiai per ogni tazza, lasciare il tutto in intu-

sione per 10 minuti. Prendere una tazza dopa i pasti.

Addolcire con del miele.

Imbarazzo gastfieo

o prima di cortcarsi.

Stitichezza

Radice di ortiea pungente 9 20

Gambi di dulcamarag 20

Fiori dl malva 9 so

Foglie di ribes nero. 9 20Fiori di tiqlio 9 20

Corteccia di ramno . 9 25

Foglia di cicoria selvaggia 9 20

Rizoma di rabarbaro 9 10

Reumatismi - cetcou

Mettere 9 30 di alburno di tiglio selvatico in 1 Jitro

d'acqua. Far boll ire finche non st sara ridotto a 3/4.

Berne per uno 0 due giomi, al momento delle crisi.

per 10 giorni. La cura si pub ripetere per 10 g~orni

nel mese successivo.

Nervosismo - tnsonnte

Clrne di asperula odorosa

Calaminta

Foglie di menta piperita

9 20

9 20

9 20

105104



Diebete ~ Dimagrimento

Fare bollire, a fUDCOlento, un buon cucchiaio di se-

menza di fiengreco in 2 tazze d'acqua, Lasciare ri-_

durre il liquido fino a una tazza. Prenderne al matti-

no a digiuno per 9 giorni poi smettere per 7 giorni

e r iprendere per altri 9 giorni e eosi via per un me-

se 0 due.

Depurazione del sangue

Corteecia di ramno 9 30

Cirna dell'iperico (0 erba di S. Giovanni) 9 20

Saponaria g 20

Radici di robbia 9 15

Radici di liquerizia 9 15

Salsapariglia 9 10Brusca g 10

Clme di serpillo 9 10

Foglioline di sena 9 10

Foglie di borrana 9 10

Mescolare bene il tutto. Mettere 1 0 2 cucchiai per

ogni tazza. Fare boll ire per 5 minuti e lasciare in in-

fusione 15 rninuti. Berne una tazza un quarto d'ora

prima dei pasti.

Foglie di melissa 9 20

Serpillo . 9 20

Radici di valeriana 9 20

Fiori di biancospino . g 10

Foglie di passiflora . 9 10

Due cucchiai per ogni tazza d'aequa. Bollire due. rni-

nuti e lasciare in infusione 5 minuti.

Berne due tazze nella giornata fra i pasti e la sera

prima di coricarsi, per 8 giorni consecutivi, 0per 16

giorni alterni.

Disturbi ghiandolari

Circolazione del sangue

Foglie di vigna rossa 9 60

Radiei tagliate di sedano 9 10

Radiei tagliate di aeoro 9 10

Semenze d'angelica 9 10

Foglie d'asssnzlo 9 10

Artemisia 9 30

Ramno frantumato 9 30

Clrne di balsamina profumata 9 20

Clme fiorite di cataria . 9 20

Cime fiarite di millefoglie 9 30Fiori di ealendola 9 10

Due cucchiai per ogni tazza d'acqua. lasciare in in-

fusione nell'acqua bollente per 15 minuti. Berne "2

tazze da te al giorno, tra i pasti.

Brusca 9 10

Foglie di noei 9 10

Radiei di liquerizia 9 15

Corteccia dl ramno 9 25

Rizoma di gramigna 9 15Clrne fiorite di issopo 9 10

Mettere 2 03 cucchiai in '1 2 litro d'acqua. Fare bol-

lire per qualche minuto. Bere a volonta nel corso

della giornata e ai pasti.

106 107

Reni - Vescica



Foglie di carcroto 20

Fiori di ca!endola gin

F9

iori di ribes nero 9 10

Brusca 9 10

Foglie di corbezzolo 9 10

Cime fiorite di rosmarino W

C9

ime fiorite di centaurea 9 10

Cime tiorite di caglio 9 10

Mescolare bene il tutto. La dose e di 2 cucchiai per

ogni tazza. Fare bollire per 2 minuti e lasciare in

infusione 10 minuti. Berne una tazza un quarto d'ora

prima dei pastl, Fredda questa tisana e un po' arna-

ra, rna gradevole.

Foglie di corbezzolo . 9 40

Brusca 9 20

Parietaria 9 20

Foglie di frassino 9 2:0

Foglie di ribes nero 9 ·20

Radici di liquerizia9

20

Foglie di menta 9 20

Corteccia di ramno 9 10

Mescolare il tutto; metterne 5 cucchiai in 1 litro

d'acqua. Fare bollire per qualche minuto e lasciare

in infusione. Bere ai pasti 0 a volonta nel corso del-

la giornata.

Digestione ditticlte - Gontiori

Finocchio 9 15Carvi 9 10

Coriandolo 9 15

Angelica 9 15

Anice verde. 9 15

Cumina . 9 70

Mescolare il tutto; usarne 1 cucchiaino per ogni taz-

za. Fare bollire 2 minuti e lasciare in infusione 10

minuti. Berne una tazza dopa i pasti. Addolcire con

del miele.

Fegato imbarazzato

Asperula odorosa

Radici di liquerizia

g 30

9 30

106109



Dalla rnessa in circolazione dei primi esemplari del-

Ia presente opera, decine di migliaia di utilizzatori

d'argilla hanno avuto tutto il tempo di apprezzare Ie

sue sbalorditive proprieta,

Se i risultati non corrispondono all'attesa, vuol dire

che il caso e troppo grave o trappe avanzato, che

si sono trascurate delle condizioni di vita plu igle~

niche, infine che non si e utilizzata I'argilla come si

sarebbe dovuto.L'osservazione, malta spesso ripetuta. di certe ano-

rnalie ha consigliata la pubblicaziane di alcune pre-

cisazioni gia pubb\icate sulla rivista Vivere in er-

mania ...

Eccovi queste precisazioni:

Can larqilla nan si puo dare risposta a tutta, una

volta per tutte, tant'e 10 stupore che si prova ogni

volta davanti ad un nuovo risultato, il quale sembra

sempre far retrocedere il limite di quello che si im-

maginava possibile.

Ci sara dunque sempre qualcosa da dire e da scri-

vere su!l'argilla.

Cominciando can quella che si utilizza per "via ora-

le", ci si puo domandare perche essa provoca a

volte la vibrazione del bicchiere nel quale viene prn-

parata prima di berla; bencher stranamente, questo

si noti soprattutto nel vetro molto spesso, il quato

non dovrebbe poter "vibrare " al contatto, nel mo-

menta in cui II miscuglio d'argilla e d'acqua aurnen-

ta l'intenslta delle onde emesse da questl due corpi

isolati.

Secondo certi, il contatore Geiger non registra alcu-

na radloattlvlta davantt all'arqilla asciutta, ma in pre-

senza d'argilla e aequa i risultati sana diversi.

Siccome I'acqua evapora sempre e I'argi Iia ridi-

venta asciutta, senza dubbio a questa punta tale ra-

dioattlvlta sfuma. Rllornando al fenomeno di vibra-

zione del biechiere (spesso constatato, e a volte su

parecchi bicehieri alia volta), e dunque possibile ri-

portarsi a questa ipotesi di manifestaziane passegge-

ra di radioattivita,

L'argilla si modifiea; la sua azlone 51 traduce diver-samente secondo il modo di preparazione (se si met-

te I'argilla nell'acqua 0 se si versa quest' ultima su

dell'arqllla asclutta, ecc.), secondo il modo di ap-

plicarla 0 di berla e il momenta.

Cosi posslarno notare una tendenza alia" stringimen-

to" degli intestini (per eerte persone solamente), S8

viene presa al rnattino a digiuno, mentre, se si pren-

de la sera, prima di coricarsi, si ottiene general men-

te I'effetto contrario.

Questo e lnsornrna, I'etfetto "diretto", rapido, allo

stesso modo di quando si ricerca un calmante per i

dolori della stomaco. Se tali doiori sopraggiungono

dopa i pastl, e immediatamente prima di questi che

I'argilla deve essere presa.

Supplemento

110 111

La quantrta assorbita imports relativamente. Ci sono Quelli che hanna dei gaUi e una cassa d'nrqillu, pOS



persone che sopportano male il tatto di ingurgitare

argilla e aequa e si accontentano della sola aequa,

dopo che il grosse dell'argilla si e depositato sui fon-

da del bicchiere, ottenendo dei risultati soddisfacen-

tl. Naturalmente, quando I'argilla e cosl mal accet-

tata di pnmo acchito, bisogna provare ad abltuare

I'organismo, senza precipitare. Corninciando col pren-

dere solo aequa, si arriva progressivamente ad in-

cludervi sempre pio argilla, tinche la dose quotidia-

na - un cucchiaino - che e la media abituale per

adulto, st a tollerata.

Visto e considerato quello che e stato rilevato pre-

cedentemente per cia che riguarda la radioattivita

transitoria che sopraggiunge al momento deu'accop-

piamento argilla-acqua, si arnmettera che e preterl-

bile preparare I'argilla prima.

I bicchieri possono venire incrinati dal rniscuqlio ac-

qua-argilla immediatamente 0 poco tempo dopo, rna

clo non avviene pill quando I'argilla e l'acqua coa-

bitano da parecehie are.

~ possibile quindi fare 10stesso ragianamento a pro-

pasito dell'arqilla preparata per i cataplasmi. Pre-

parata prima, perde la sua radioattivita.

Per malta tempo questo effetto radioattivo estate

ricercato poi, ai nostri tempi, quando ognuno di noi

deve sottostare a molteplici aggressioni di radloat-

tlvlta provocate artificial mente, 5i evita general mente

tutto quello che sembrerebbe accrescere questa pe-ricolo. Ora, da esperienze fatte can if contatore Gei-

ger, sembra che I'argilla (asciutta) assorba una par-

te della radioatttvtta che la circonda.

i

tutto se sono feriti a malati ~ .. sl sdraino su quosl"

argilla.

Questo sembrerebbe confermare quanta abbiamo

detto sopra.

Preparata prima, I'argilla si presta, tra ialtro, aSSHI

meglio alia omogeneizzazione. Si constatera velocn-

mente cne una buona arqilla, regolarmente impro-

gnata dacqua. e p iu facilmente utilizzabile.

Certi a volte pensano di far bene rimuovendo iar-

gilla prima della sua utilizzazione per cataplasmi. Co-

sl trattata. e S S B perde la sua porosita, diventa uscra

e anche impermeabile. Le sue proprleta di assorbi-

mento sono allora considerabilmente ridotte. Biso-

gna toccarla il minima necessaria per metterla sulla

tela di supporto. Non bisogna neanche lisciarne 1C'l

superficie, il livellamento si fa naturalmente.

C'e chi per "sporcare" di meno, 0 per toqliere piu

facilmente il cataplasma alia fine di una appllcazio

ne, mette I'argilla in una garza. come si fa per un

cataplasrna con della crusca a della farina di lino.

Non solo questo non e necessario nella maniera piu

assoluta perche l'argiUa eben cornpatta e Ie tracce

che lascia sl tolgono facilmente, rna in piu questa

pratica e nattamente sconsigliabile perche si oppo-

ne, in parte, all'effetto sempre benefico oell'arqilla.

Anche sulle ulcere 0 su una piaga aperta, btso-

gna mettere I'argilla direttamente sulla carne. Se ri-mangono delle particelle d'argil la aderenti alia piaqa

quando si loglie il cataplasma, il prossimo Ie assor-

blra. Quando una garza 0 un tessuto leggero e in-

112 113

tercalato fra I'argilla e la pelle, il cataplasma aderi-

see mena bene e 5i infiltra dell'aria che pub provo-

cataplasma e il malato in un letto gia ben riscaldalo

Non ci possono essere buone difese senza culoru.



care il raffreddamento degli effetti benefici dell'ar-

gil la. Per un'ottlrna azione, e importante che I'argll-

la aderisca bene al corpo. Percle, e bene assicurarsi

del reale contatto facendo pressione sui cataplasma

per farlo ben aderire dappertutto,

Del resto, questo modo di utllizzare I'argilla diretta-

mente sulla pelle presenta anche la posslbltlta di aiu-

tare a determinare il tempo di applicazione. L'argil-

la, COSI applicata in contatto diretto, ci precisa quale

deve essere la durata d'applicazione perche, dopa

I'effetto, il cataplasma cade da solo, come cadono

dall'albero i frutti maturi. Quando si e constatato

che I'argilla si scalia da sola dal corpo, la sua azio-

ne e pressappoco terminata. Non importa che sia

tolta immediatamente (non e il caso di svegliarsi di-

verse valte nella notte per controllare il fenomeno di

staccamento spantanea). rna bisogna tener conto del-

I'indicazione per il tempo minima di una applica-

zione.

Su un ascesso, un foruncolo, ecc., e solamente do-

pa 20 030 minuti che il cataplasma si stacca, an-

che se era stata preparato con dell'argilla non mol-

to compatta.

Come in tutte Ie regole, ci sono delle eccezioni e chi

e debole, devitalizzato, potrebbe tenere mofto a lun-

go il cataplasrna. senza che quast'ultlmo si stacchi

e senza che f'argilla sl asciughi. In questa case, co-me quando I'argilla provoca sensazione noiosa di

raffreddamento 0 non si scalda al contatto del corpo,

e importante mettere una borsa d'acqua calda sui

Per favorire un buon riscaldamento naturale (II cal;~

plasma, un metoda eccellente e di scaldaro prima 1 < 1

regione dell'applicazione con delle fomentnzioui

(cornpresse umide molto calde) 0 semplicemente COil

una borsa d'acqua caida (tuttavia quest 'ultimu non

e efficace come Ie fomentazioni).

E possibile anche scafdare prima il cataplasma: rna

cio nan impedisce sempre if raffreddamento. sorn-

plicemente permette talvolta di evltare una sensazio-

ne di disagia al contatto dell'argilia fredda sulla

pelle.

Ci sono parecchi modi di scaldare I'argilla: si puo

mettere la bacinella dov'e contenuta in un recipien-

te plu grande, contenente aequa malta calda; e jl

principia del bagnomaria.

8i puo anche mettere it cataplasma bell'e pronto su

di un termosifone 0 sui coperchio d'una pentala d'ac-

qua calda.

L'argilla in realta non raffredda il corpo ma snerva

Non e una cosa insoppartabile e dopo un periodo

piu 0 meno lungo di adattamento la cura diventa

piC! sopportabile.

In realta, si produce un fenomeno di rlvitalizzazlono.

e I'energia cosi trasfusa porta alia superficie I'ener

gia rimasta fin qui alia stato latente.

Non bisogna precipitare le case rna provare ad ap-

plicare del piccoli cataplasmi d'argilla su diversi pun-ti del corpo finche si sia trovato il punta favorevale,

quello dave !'argilla e normal mente sopportata. In

quel punto, applicare cataplasmi sempre piu irnpor-

114 115



tanti e lasciarli sernpre plu a lungo. Sara cost pos-

sibile avvicinarl i progressivamente alia regione pre-

scelta come luogo per I'applicazione.

In og'"'; case, non cessare bruscamente Ie aoptica-

zioni d'argilla, ma spaziarle progressivamente (tutti

i giorni, poi due volte alia settimana, ecc.). Bisogna

continuare Ie appllcazlont con pili 0 mena intensita

finche sussistono i minirni postumi, la pill piccola cl-

catrice. Cessare solo quando tutto e guarito.

Un appunto importante e quello che riguarda l'uti ti ta

del cataplasma. Non si deve preparare I'argilla in

una razza, rna in una insalatiera, in una grande sco-

della, polche ci vuole sempre una grande quantita

d'arqilla. Quelli che la adoperano come una pamata

non possono aspettarsi risultati sensaztonali. 1\ me-

no che non sia destinato a curare un toruncolo 0

qualcosa del genere, il cataplasma deve capri re una

superficie di 20 centimetri per 10, e deve essere dialmeno 2 centimetri di spessore.

Sono gia state date spiegazianl per quello che ri-

guarda la natura. de; recipienti che devono contenere

I'argilla, ma e spesso stato chiesto se Ia. plastica

puo servire,

Non sembra presentl inconvenienti per il trasferimen-

to della argilla asciutta, poicne si fabbricano ora del-

le plastiche idonee a contenere prodotti alimentari

Perc, quando si mescola !'argilla con l 'acqua rimane

sempre un'incognita per cui € I meglio uti!izzare rna-

teriali tradizionali (terracotta, vetro, maiolica, porcel-

lana).

Con I'argilla mal niente e deiinitivamente stabilito e

nessuno pub fare loracolo.

Sara utile informarsi da "veteran;", per evitare di

andare a tentoni.

Man mano che SI va avanti nell'esperimento appalo-

no del dettaqli d'util izzazione di grande importanza.

Per un osservatore superficiale potrebbero essere

sfumature senza interesse.

Per 10 sperimentatore convinto, eben diverse.

E piu che possibi le che malgrado Ie precisazioni che

dimno tutto non sara mai detto e il tema non sara

rna; esaurito.

Una precauzione da tenere in considerazione: tenere

sempre I'argilla pronta per I'impiego.

Se ne trova in commercio {negozi di dietetica 0 er-

boristerie) gia pronta in un grosso tuba, interessante

per il camping, a in viaggio, ecc.

In casa e meglio avers, in permanenza, una scodella

piena di argilla, pronta per i cataplasmi. Per conser-

varia basta aggiungere un po' d'acqua ogni giorno,rna a patto di non avera mai toccata I'argilla, altri-

menti I'acqua non penetrerebbe pil l. Quando "argil-

la prevista per i cataplasmi indurisce prima dell'uso,

basta lasciarla indurire del tutto, per poi, quando e

ben asciutta, pestarla prima di una nuova prepara-

zione.

II risultato che si ottiene con I'argilla puc essere

subordinato alia rapidita dell'intervento. Si e potuto

constatare che delle gravi bruciature 0 ferite sono

state guarite in un tempo record, e spesso senza la-

sclare la minima traccia (bruciature senza bolle ne

piaghe, schiacciamento delle dita senza perdita del-

I'unghia) quando I'argilla e stata applicata immedia-

tamente dopa I'lncldente. Percio e d'estrema lmpor-

11() 117

tanza avere I'argilla sempre pronta e a portata di Ritorniamo all'argilla per usa esterno. Si consiqua di



mano.

Se e raccomandato di esporre l'argilla al sole cia

e in vista di una improvvisa utllizzazione. In realta,

e ancora plu utile una espasizione alia luce. lnvece,

per conservare I'argilla, meglio il buio che e la sua

condizione oriqinaria. Cosi la si pUG tenere' all'infi-

nrto, Non invecchia in un cassette piu di quanto in-vecchierebbe nella cava da dove e stata estratta.

Essendo I'azione rivitalizzante dell'argilla un dato di

fatto, si puc pensare che possieda fa pro prieta di

captare iI magnetismo solare al momenta della sua

esposizione alia luce e che restituisca queste radia-

zioni quando viene utilizzata.

Puo darsi che questa azione rivitalizzante avvenga

in quanta I'argilla favorisce la fissazione dell'ossige-

no contenuto nell'aequa, quando se ne aggiunge.

Data che niente nella composizione dell'argilla spie-

ga la sua aziono sull'organismo, esistono pochi cri-

teri ai quali riferirsi per la scelta della piu efficaee.

Cosi che bisogna sempre procedere a tentoni.

In generale, pare che I'argilla verdastra sia ia pill

attiva.

~ anche quella che In caso di ipersenslbilita emeno sopportata. Si pub dunque uti l izzarla per pri-

ma, per poi sceglierne un'altra in caso di effetti po-

co simpatici (imtablllta, raffreddamento, ecc.),

Per berla, e importante che I'argilla non taccla qra-

nelfi, il che indica la presenza di sabbia, sempre

inopportuna. Mettere un po' d'argilla asciutta nella

bocca ed aspettare che si mescoli alia saliva. Alia

fine, non si deve piu sentire 1 8 sua presenza in bocca.

utilizzare una foglia di cavolo al posta dl un panna

per coprire I'argilla messa su un punto infiammato,

un ascesso 0 piaga purulenta. Con la tela l'arqilla

si secchera malto presto; con la foglia del cavolo.

invece, il processo sara plu lento, visto che jl ca-

volo mantiene plu a lungo l'umidlta.

Si puo usare 10 stesso procedirnento per un grossocataplasma da tenere tutta la not1e (SU un ulcera va-

ricosa, per esempio). Ogni tanto, nel trattamento d'ar-

gilla, sopravvione un ostacolo che puo impedire il

suo proseguimento. E if caso, per esempio, dell'ap-

parizlone di arrossamenti e di eruzioni, accompagna-

ti sia gli uni come Ie altre da pruriti insopportabili. La

spiegazione puo essere che delle sostanze acide.

provenienti da materiale interno, passino attraverso

i tessuti nella loro migrazione verso l'arqilla che Ie

attira.A confermare questa ipotesi sta il fatto che questi

pruriti cessano di soli to con I'interruzione delle ap-

plicazioni. P U Q darsi che si tratti di un altro feno-

mena, rna non ha lrnportanza se il trattamento non

pub proseguire. Costcche, bisogna cereare di ridur-

re queste eruzioni e calmare questi prurit i applicando

la misceta fatta di 1 cucchiaio d'acqua tiepida. al

quale si mescola e si aggiunge poco a poco argilla

in polvere, fino ad ottenere la consistenza di una

pornata, Mettere questa unguento dopo il cataplasrna.

coperto da un panno.

Se il cataplasma viene messo di sera, questa un-

guento sl applica al mattino seguente. La sera dopa,

provare ad applicare di nuovo un cataplasma d'ar-

116 119

gilla. Nel caso in cui i fenomeni spiacevoli si faces-

sero persistenti mettere I'unguento al posto del cata-

usare definitivamente ed esclusivamente il mulndl/

naturale.



plasma. Riprendere Ie applicazioni d'argilla quando

tutto e tornato norrnale. Prendere anche una tisana

epatica.

Molti profani che si avvicinano at metodi natural' si

chiedono: "Come agi ra I'argi lIa?". Nessuno e in gra-

do di rispondere. Comunque la domanda e di un'irn-

portanza relativa. L'essenziale non e che contribui-

sea alia guarigione, qualunque siano i fenomeni? 1

risultati solo, dunque, contano.

Come spiegare, per esempio, I 'azione del cataplasrna

su un punta assai lontano dalla sua appllcaztone ?

t stato constatato spesso. L'argilla agisee su tutta

I'economia dell'organismo. Delle applicazioni giorna-

liere sui fegato, per esempio, possono avere delle

ottime ripercussioni Sullo stato nervoso e anche

sulla psiche.

Non e dunque sempre necessaria che il cataplasma

d'argilla sia in eontatto diretto con la parte amma-

lata. Si puo fare l'esperirnento durante un mal di

denti (ascesso 0altro).

t; : possibile mettere deU'argilia direttamente sulla

gengiva, ma spesso e plu efficace un grosso cata-

plasma applicato all'esterno, sulla guancia.

Talvolta, certi malati, ancora sotto trattamento me-

dico, sl preoccupano di sapere se possono comin-

ciare ad usare I'argilla prima della fine del tratta-

mento. Non e da consigl iare per via interna poicheI'argilfa aqisce generalmente all'inverso della medi-

cina, che neutralizzerebbe in parte. t" dunque meglio

aspettare per ingoiare I'argilla fin quando si potra

All'esterno invece, e sempre possibile conclliaro 1('

applicazionl con un trattamento medico. Ben intuso

tutto questa naturalmente riguarda i neofiti cho non

hanno ancora preso la pratica.

Ci sono anche delle utilizzazioni che non necessita-

no nessuna precauzione particolare e dunque sono

applicabili a tutti.

E iI caso, in particolare, delle cure di bellezza. Lc

maschere d'argilta sono gia utilizzate da nurnerosi

istituti di bellezza, non abbinate perc a nessunaltra

pratica naturale.

Ben inteso, queste cure di bellezza sana nettamente

piu efficaci nel quadro dei metodi naturali. Essendo

I'argilla un sorprendente assorbente e tlltrante, che

attira Ie particelle in sospensione nei liquidi, essa

pulisce e sgrassa i tessuti (non solo quelli del cor-

po, ma anche quelli dei vestiti e de; rnobili, ecc.}, ed

e da raccomandare ogni volta che il cuoia capel-

lute e grasso. Preparare una pasta flu\da con del-

I'acqua, adoperarla come se fosse uno sciampo, la-

sclarla COSI almena 30 minuti, poi risclacquare. An-

che can la pelle secca l'arqilla puc. essere utilizzat a

come masehera, perc h e pur assorbendo, non vue!

dire che asciughi. Come tutti i prodotti natural; e

un equil ibrante e un rivital izzante.

Evidentemente, per chi e a digiuno dell'argomento,

queste affermazioni possono sembrare eccessive. Co-me puo un rimedio naturale, semplice e poco co-

St050 come I'argilla, risolvere positivamente delle a-

zioni cosi apparentemente differenti come essiccare

120 121

gli eczemi, cicatrizzare delle piaghe, consolidare unadel paziente in un metodo di vita coerente. Un C,U,l



colonna vertebrale, riassorbire una ciste (anche in-

terna), far voltare un feto messo male, aiutare dei

tess uti distrutti a ricostituirsi, ecc.? Come?

Nessuno )0 sa, rna sempre plu numerosi sana quel-

Ii che 1 0 constatano. None questa I'essenziale?

~ poi vera che I'argilla non e compatibile con i cor-

pi grassi?

Sappiamo che I'indurimento dell'argilla puc essere

attenuto industrial mente con I'emulsione d'un deri-

vato del petrolia.

Psrcio e bene non fidarsi dell'olio di paraffina. Oi

questo abbiamo gia parlato.

Per estensione, rna soprattutto per eccesso di pru-

denza, e anche stato consiqtiato di consumare il me-

no possibile l 'olio alimentare se quest'ultimo era

usato abbondantemente.

In realta questa e un eccesso di precauzioni prese

al momento della stesura del libro, porche mai nes-

sun incidente e stato segnalato in conseguenza del-

I'utilizzazione deJl'argilla e dell'olio vegetale lnslerne.

Basta I'argilla per il trattamento della maggior parte

delle marattie? Sarebbe un mostruoso errore pensare

che I'argilla sia sufficiente a guarire ogni male. ln-

nanzitutto, essa non sopprime Ie cause della malat-

tia (alimenta:z:ione disordinata, eccessi diversi, alco-

lismo, tabagismo, ecc.). Senza I'eliminazione delle

cause, non c'e guarigione possibi le. Vere guarigion~si intende.

Come rimedio In aggiunta al cambiamento di condi-

zioni di vita, spesso I'argilla e suttlclente: ma per un

risultato veramente posltlvo. richiede l'insarimento

biamento nell 'al imentazione, la soppressione dl al

cool. di tabacco, l'intervento dell'argilla. e~c. ~,{}1l0

gH elementi per questa sintesi, e I'effetto di ognuno

e reso dinamico dall'intervento degli altri.

!: difficlle conceotre ll ricorso all'argilla senza quello

delle piante, perche spesso il ruolo di queste ultimo

e di completare quello dell'argi lla 0 di correggernegil etfetti apparentemente sfavorevoli (possibile stiti-

chezza a seguito di assorbimento d'arqilla, per esem-

pio).Pub I'argilla servire piu volte? Un cataplasma pub

essere util\zzato una volta solo, visto che si stacca

dalla pelle quando la sua azione e terrninata. Aven-

do questa argilla assorbito Ie lmpurlta. eS$B si trova

alia saturazione delle sue posalbllita. La sua azione

rivitalizzante si spegne e nella stesso tempo si esau-

risce iI potenziale di radiazioni.Si pub pensare che, sottomessa a nuovi elementi.

I'argi lla si l ibererebbe dei suoi carichi e ritroverebbe

una grande parte delle sue possibilita.

Questo e ancora da dimostrare, ma comunque ne-

cessiterebbe senza dubbio di un lunga riposo.

II prezzo d'acquisto dell'argilla non e affatto elevato

perche si lesini suI ricambio dl quella gia usata.

Eventualmente, per un trattamento lungo e irnpor-

tante, e possibile cereare una fonte d'arqilla a buon

mercato {cave, fabbriche di mattoni 0 di vasellarne,

ece.}, ma il trasporto di quell'argilla, spesso in bloc-

chi umidi, non e comodo.

11recupero dell'argilla utilizzata per icataplasmi puc

essere lncorporato at suolo coltivato.

122123

Cuando una terra e troppo leggera, trappo sabbiosa,

un apporto di argilla pub migliorarla. Bisagna. in que-

sara normalmente sopportato. Molto spes so an71



sto caso, lasciare ben asciugare I'argilla, pol frantu-

marla, meglio polverizzarla, prima di spargerla sui

suolo.

L'argilla pub provocars delle reazioni?

Tutti i rimedi naturali cantribuiscono tanto alia ri-

costruzione dell'orqanlsrno quanta alia sua liberazio-ne per eilminaziane di tutte Ie tossine che I'ingom-

brano, percio e sernprs possibile che questa inter-

vente cornporti qualche perturbazione piu 0 meno

apparente, pill 0 meno sgradevole.

Queste manifestazioni possano avvenire parecchio

tempo dopo I'inizio del trattamento con agenti natu-

rali. Non solo queste reazioni non devono essere te-

mute ma, al contrario, auspicate. E questa I'indizio

che I'organismo reagisce bene a questi interventi.

Ecco percne non e consigl iabile cominciare un trat-

tamento naturale prima d'aver avuto buone informa-

zioni sulle sue possiblltta e sui suo sviluppo.

Quando una reazione e attesa, sorprende evidente-

mente meno.

La violenza e raramente augurabile, quindi non bi ..

sogna esitare nelJ'attutire Ie reazioni che si presen-

tano troppo brutali. Eventualmente, se il dolore fos-

se troppo violento, cambiare il cataplasma d'argilla

con un altro di crusca e di f091ie d'edsra.

Togliere il cataplasma d'argilfa anche S8 e all'oriql-

ne di manifestazioni sgradevoli (nervosismo, dima-

gramento, sensazione di bruciore, raffreddamento.

ecc.).

Poi ricominciare dopo essersi calmati, tlnche non

spessissimo - accade il contrario: I'argilla cnlm.:

i do'ori a volte motto intensi.

Non e dunque rnai possibile prevedere quello cho

succedera dopa un' applicazione d' arqilla: almeno,

nell'immediato futuro, perche, alia fine non si e mai

data iI caso che non siano stati otten uti guarigioni

a miglioramenti. Porche non vi e nessun pericolo datemere, niente si oppone al fatto che una prova (pro-

lungata) venga tentata.

Si possono curare anche gli anirnali con l'arqilla.

Sono poche Ie differenze fra i trattamenti delle rna-

lattie umane e quelle animali. Solamente, la difficol-

ta e di fare accettare aile bestie questo trattamento.

Quando I'animale e abbastanza docile, nulla vieta di

fargl i delle applicazioni d'arqil la. Anche i cani si la-

solano facilmente curare.

Per i gatti e piu cornplesso, rna sono state segna-

late guarigioni di gatte e anche di gatti.

Relativamente facile l'uso interno. L'argilla viene

messa nell'acqua 0, al massirno, negli alimenti. even-

tualmente sui pelo, soprattutto per i gatti. che si

leccano spesso, assorbendo COS! l'arqilia.

Articot! apparsi nella riviste ..VIVERE IN ARMONIA··

L'aglio

t un rlmedio economico e portentoso ed e . anche,

un etficace preventivo.

124125

Contiene fra l'altro dell'allile (essenza solforosa vo-

latil izzan1e). della zolfo, dello iodio, del silice: I'aglio

Per l'uso interna, la cosa piu sernplice e metterno

in lutte Ie preparazioni. Bisogna utl llzzar!o crude per-



e un antisettico naturale e un meraviglioso disinfet-

tante, in particolare per i polmoni. L'associazione na-

turale di queste sostanze costituisee un insieme di

protezione dell'organismo contra Ie malattie, 10 squi-

librio ghiandolare e molti altri disturbi.

Attivando la secrezione gastriea e la motrlclta delle

pareti dello stomaco, I 'aglio e aperitivo e digestivo

alia stesso tempo. Se non e sempre tol lerato dalla

stomaco, e solo perche non e sufficien1emente rnasti-

cato e insalivata, appure la mucosa dell'apparato di-

gestivoe molto irritata 0 ulcerata. Nel prime caso,

bisogna sorvegliare la masticazione, nel secondo, bi-

sogna prendere dell'acqua can dell'argi lla un mornen-

to prima dei pasti.

Sarebbe veramente spiacevole daversi privare d'a-

glio, del quale posslamo avere ugualmente fiducia

per sciogliere Ie calcificazioni parassitarie (cristal lid'acido urico. ecc.) degli arteriosclerotici.

Stfmalando il euore e depurando il sangue, I'aglio

facilita la circolazione e fa abbassare I'eccessiva

pressione. Quelli che hanna la pressione normale 0

troppo bassa non devono preoccuparsi perche tutto

quello che e naturale partscipa nel ristabilire I 'equi-

l ibrio e se, per un'lpotesl, e pericoloso prendere una

medicina ipotensiva, dall'aglia e dalle sue virtu ci si

deve aspettare solo del beneficia.

Non dfmentichiamo che e anche un potente vermifu-

go e che a valte basta fame una collana e met-

terla in un sacchettino al colla dei bambini per far

sparire i parassiti dal corpo.

cbe la cottura gli fa perdere la maggior parte dcllo

sue proprieta attive.

Per un'azione pill efficace si pub grattugiarne da 2

a 4 splcchi (cominciare con 1 spicchio) in un bic-

chiere d'acqua calda, Si fascia macerare tutta la not-

te. si flltra la mattina e si beve l'acqua buttando

I'aglio.

Nel suo libro La verdura e fa fruita che queriscono

Leonce Carlier da questa interessante riceHa:

tritare dell'aglio, 1 a 2 spicchi, con del prezzernolo,

aggiungere dell'olio d'oliva, II giomo dopo, spalmar-

10 sui pane per la prima colazione.

Aggiungeremo questa precisazione: e meglio schiac-

ciare I'aglio con una forchetta, nell'olio, per evitare

l'evaporazione delle essenze solforose, malta volatl-

l izzanti. Un modo piacevole d'accompagnare un piat-

to di verdure crude e di spalmare su una fet1a to-stata un impasto di burro e aglio grattugiata.

L'aglio si presta comunque anche per usi esterni e

benefici.

Per curare e far scomparire delle verruche (plantari

a d'altro tipo) e delle piccole cisti, strofinare que-

ste escrescenze con un pezzo d'aglio. Ripetere piu

volte al giorno. Verso Ja fine del trattamerHo, com-

-pletare can un piccolo impasto d'argilla.

Per i calli e i duroni, tagliare un tondina d'aglio

delle dimensioni della parte dolorante. Mantenere

fermo con un cerotto. Ripetere mattino e sera.

Quelli che si lamentano del mal di denti 0 d'orecchi

possono introdurre uno spicchio d'aglio nell'orec-

126 127

chio, ma bisogna prima metterlo in una garza motto

fine che esca dall'orecchio, per togliere poi il tutto.

zione ci e troppo familiars. Troppo spesso, un ri-

media visne considerato prezioso perche 1 3 raro e



Se si tratta di un dente cariato, mettere dell'aglio

tntato nel dente. Tutto questa nan vi dispensa pero

dal ricorrere al dentista.

L'agJio cura anche i reumatici e gli artritici, che si

frizioneranno 0 sl faranno frizionare Ie parti doloranti

con un miscuglia d'agHo eolia canforato (2 partid'ollo per una d'aqlio). I massaggi alia colonna

vertebrale can questa miscuglio ridanno forza e vi-

gore atl'orqanismo malate.

Anche la rogna si cura con questo miseuglio a t qua-

Ie si possono alternare I'acqua argillosa e I'olio.

In certi casi d'artrite 0 di reumatismi articolari re-

calcitranti bisogna ricorrere a quel rimedia eraieo che

e la fllctena.

Per ottenere la pustola si grattugia qualche spicchlo

di aqllo erudo ehe si appliea direttamente sulla pel-

le, Dopa qualche ora, una sacca d'acqua SI forma,

poi scoppia. Togliere allora il cataplasma d'aglio e

rimpiazzarla con dell'argilla in pasta. Poiche provoca

una piaga da bruciatura (da curare poi can I'argilla)

si ricarre a questa sistema solo eccezionalmente

Terminiamo segnalandovi che nel Mezzogiorno (del-

I'ltalia e della Francia) Sl fortificano i bambini utlliz-

zando I'aglio come supposte,

Le p-oprieta terapeutiche dei vegetali sana general-

mente trascurate nella misura in cui la lora utilizza-

costoso.Gli antichi non avevano prevenzioni per quanta ri-

guarda il cavolo che era tenuto in grande considers-

zione. Alcuni autori 1 0 menzion ana in ricette pitto-

resche: "L'acqua nella quale avranno cotto i cavoli

aiuta meravigliosamente i nervi e Ie giunture. Se slvogliono sterilizzare piaghe vecchie e nuove e ulce-

re che non sono mai guarite can nessuna altra me-

dicina, bisagna prima di tutto ben sterilizzarle con

aequa calda, poi - due volte al giorno - applicar-

vi sopra del cavolo ben tritato. Guarisce Ie caliche,

se cotto due volte, aggiungendovi la seconda volta

olio, sale, com ina e farina d'orzo cotta.

Se 1 0 8 1 mangia cosl condito, senza pane, sara an-

cora piC! benefico".

Ippocrate raccomandava a quell! che soffrivano di

malattia al euore, di dissenteria, di stimoli (voglia

continua e quasi inutile di evacuare) di mangiare

cavoli cotti due volte con un po' di sale.

I Celti e i Germanici apprezzavano molto il cavolo,

ugualmente stimato dai Romani, tanto per il suo va-

lore alimentare che curativo, e ll dottor H. Leclerc

ci ha ricordato che "J'uso del cavolo come tonlco

non e una novita: Catone, il Vecchio, che dlchlara-

va che i Romani avevano fatto a meno di medici per

plu di sei secoli, ne consigliava I'applicazione per Ie

eruzioni impetiginase, Ie ferite, Ie ulcere, Ie artriti".

L'origine del cavolo (Brassica oleracea) sarebbe

dunque malto lontana, ma sembra che un grande

cavolo selvaggio crescesse nelle regioni costiere

II cavolo

128 129

dell'Europa (in Normandia principalmente) e che

sia l'avo delle diverse varieta coltivate.Notiamo, en passant. che 10 zolfo e un rimedia in

terno per la seborrea grassa della pelle e per cern



Specialmente utilizzato per I'alimentazione, II cavolo

manifesta gia in questa campo delle qualita certe,

Ricco in zolfo e contenente arsenico, calee e iodio,

e aperitivo, portatore di minerali e ricostituente.

Quelli che temono che una eventuale astinenza di

carne Ii privi di az010, potranno consolarsi nel sa-

pere che il cavolo ne contiene molto. Straordinaria-

mente vitaminico, e antiscorbutico e rivitalizzante.

Imbellisce la carnagione. Contrariamente aile appa-

renze e ai pregiudizi, e prezioso per l'intestino dove

la sua mucillagine, 1 0 zolfo e i suoi sali di potassic

fanno miracoli, solo a condizione che queste sostan-

ze non siano diluite in una pentola d'acqua.

II cavolo sopporta male la cottura nell'acqua che gJi

togfie tutte Ie sue proprieta pill preziose e provoca,

a volte, dolori di ventre che non sono dovuti alia

sua natura Intrinseca.

Invece, mangiato cotto in stufato, 0 meglio, tagliato

a pezzettini, crudo e condito can dell'olio d'oliva,

un po' di sale e di limone, Ie sue proprieta riman-

gono intatte. inoffensive e benefiche.

A volte bisogna farlo bollire per usarne il decotto

(brodo) per fini terapeutici. II brodo concentrato e

non salata, ottenuto con 60 gramml di cavolo cotto

lungamente in 1 litro d'acqua e al quale st aggiun-

qono 70 9 rammi di miele, toniflchera i bronchi e

contribuira a combattere Ie affezioni polmonari, eec.Per la debolezza del polmoni, bisogna rnanqiarlo

crudo per pater approfittare delle sue essenze sut-

furee, ovviamente volatilizzanti.

eczemi.

La clorofilla del cavolo, che favorisce la produzionc

dell'emoglobina, non e trascurabile quando bisoqna

curare un'anemia. Ora e provato che la clorofilla di

cui il cavolo e ricco pub essere prescritta con sue-

cesso per if trattamento di traspirazioni sgradevoli.Se deve essere raccomandato per la nefrite, non bi-

sogna dimenticarlo quando gli intestini subiscono la

presenza di ospiti indesiderati, ascaridi e ossiuri.

II suo potere vermifugo e soprat1utto localizzato nel

succo crudo che bisogna estrarre con uno spremia-

grumi e prendere a dosi di 20-30 grammi al giorno.

Dopo esserci cosl abbondanternente dilungati SUI be~

nefici cantenuti nel cavolo, ritorniamo aile citazioni

del dottar H. Leclerc che ccncretizzano le speranze

sollevate dagli scritti di Catone il Vecchio. Questa

venerabile e lontana nonno preconizzava I'applica-

zione di foglie di cavolo sulle eruzioni impetiqinose,

Ie ferite. Ie ulcera, Ie artrltl, Dopo esperienze tatte,

possiamo affermare che il consiglio e ancora buono.

II cavolo si rivela un'eccezionale tonico epiteliogeno

suscettibile di risolvere, riassorbire e richiudere cer-

te piaghe e Ie ulcere varicose. Dunque non bisogna

esitare: applichiamo delle foglie di cavolo crude,

macerate in precedenza qualche ora nell'acqua for-

lemente limonata. Tenere ben fisso con una benda

moderatamente stretta, e rinnovare la medicazione

due volte nella giornata e la sera prima di corlcarsl.

Qtlesto trattamento e consigliato non solo per Ie ul~

cere e per Ie piaghe infiammate ma anchs per i Io-

130 131

runcoli, Ie bruciature, i giradita, gli ascessi, Ie ra-

gadi dei seni, la crosta lattea (mettere Ie fog lie solo

Ii che I'hanna duro". Si dice anche, che con dol

miele, fa ritarnare la voce perduta.



sulla testa, anche se il visa e stato colpita; tutto si

assorbira).

Per Ie artriti, dolari reumatici, nevralgie, sciatica,

pleurite secca, paralisi parzial i, gatta a intasamento

dei gangli, ci sono due modi di operare. .

Dopo aver tolto con un grosso coltello a schiacciatocon mattarello Ie grosse venature delle foglie del

cavolo:

1. Intingere Ie foglie nell 'acqua bollente (Ia pentola

dovra essere tolta dal tuoco) lasciarvele 1 a 2

minuti, toglierle e scolarle. ...

2. Porre le foglie davanti 0 al disopra di una fonte

di calore (stuta, fornellino a gas, ecc.).

In ambedue i casi, applicare Ie foglie ben calde,

ricoprire con una pezza di lana e fissare can una

benda. Per ottenere un risultata piu efficace sovrap-

perre tre 0 quattro foglie.

Leones earlier preconizzava di farne un casco in

caso di meningite e di curare Ie nevralgie facciali

appllcando delle foglie di cavolo cotto nel latte.

Si puc anche utllizzare il cavolo crude, applicando

Ie foglie direHamente sulla pelle per curare nu-

merose affezioni.

Certamente peccheremo per omissione e ci ricorde-

rerno, una volta seritte queste righe, che il cavolo

puc ugualmente servire per altri casi: nella risipola,

per esernplo, dove si fanno delle lozioni con il SUC-

co, gia consigliato per scacciare i vermi.

Questo stesso sugo, mescolato can una quantita

uguale di limone, puc" intenerire l'orecchio di quel-

II professor L . Binet sottotinea "il curiosa ruolo avu..

to dal cavolo nell 'alimentazione d'un soggetto porta-

tore d'ascite, ruolo che abbiamo studiato can i no-

stri assistenti P. Tamet e H. Bour. Un malato. sot-

tomesso a un regime largamente arricchito da ca-

voll di tutte Ie specie, dimostra un forte aurnento

della sua diuresi. In queste condizioni, dopa qual-

che giorno di trattamento, abbiamo potuto leggere

una forte elevazione nel diagramma urinario e ab-

biamo visto il paziente migliorare in modo sorpren-

dente, grazie a questa metodo".

Per gli asmatici, far cuocere a lungo midollo di bue

e delle rnandorts con il gambo del cavolo. Dopo eva-

porazione, aggiungere della zucchero di canna e ri-

mettere sui fuoco per fame uno sciroppo del quale

si prendera un bicchierino mattino e sera.

Per ogni usc, utilizzare preferibifmente il cavolo ros-

so 0 il ricciottno verde.

n I Imone

Le virtu del limone sembrano sempre conosciute e

sempre, invece, bisogna riparlarne.

Negli ambienti medici, l 'evoluzione e netta e Ie pre-

venzioni cacono: sara presto passato il tempo in cUI

H Hmone veniva considerato il solo colpevole di tutteIe malefatte.

I pregiudizi erano tuttavia tenaci e largamente sparsi:

"iI limone decalcif ica, il limone rende tubercolotici.

132 133

~I limone mangia il sangue, il limone disturbs 10 sto-

maco".

po spesso, che circola male, Ie arteria lndurite, obli-

terate, Ie vene gonfie, tutto questo trova il suo rime-



La nostra insistenza e Ie nostre esperienze personal!

avranno contribuito alia riforma di queste opinioni to-

talrnente ingiustlficate.

Non ci stupiamo neanche piu davanti ai meravigliosi

risultati dovuti al limone, tanto questi sono d-iventati

abituali. Quanti decalcificati, tubercolotici, anemici,

dispeptici, perfino ulcerosi debbono il lora ritorno

alia salute al llrnonl, aile pratiche abituali della me-

dicina naturale.

Rari sana i casi d'intolleranza assoluta, e ancora,

questa intolleranza e, malta spesso, solo paura, pre-

giudizio, riminescenza. Certo non bisogna cadere

nell'eccesso contrario e voler assorbire 6, 8, 10 limo-

ni, ° anche pill, per principio. senza tener canto del-

Ia costituzione 0 de! temperamento di ognuno.

Se un'ulcera allo stomaco e raramente un ostacolo

all'assorbimento progressivo d'una importante quan-tlta di !imoni, al contrario, certi disturbi neurovegeta-

tivi costituiscono una controindicazione, almena

prow isor ia.

II principia diretto del metoda naturale e la non vio-

lenza, I'applicazione del precetto d'Ippocrate: "Innan-

zitutto, non nuocere". t preferibile non inseguire un

risultato spettacolare rna effimero, e incamminarsi

piu lentamente su un terrene piu solido.

Agenda con prudenza e moderazione, avremo solo

di che lodarci nel ricorrere al limone, le virtu del qua-

Ie sono preziose e svariate, Quante case SI fan-

no con il limone!

La tensione arteriosa troppo elevata, il sangue trop-

dio in una buona cura di limone.

Una cura deve essere progressiva e decrescente e

ridotta senza urti inutili. Cominciare can un limone ,

o anche can un mezzo limone a t giorno. Continua-

re ogni giorno fino ache il corpo sla ben abituato:

in seguito, aumentare d'uno 0 di mezzo limone ogni

due 0 tre giomi.

La quantlta giornaliera da raggiungere varia secon-

do i cast, il temperamento. il clima, e la distanza dal

luogo di produzione del limone. Per curare i reuma-

1ismi 0 I'artrite, e possibile assorbire 8, 10 0 an-

che 12 limoni al glorno. Dove matura il limone.

consumazioni giornaliere di 20 0 30 l imoni causano

mena disturbi nell'organismo che 6 0 7 limoni, col1i

prima della lora maturlta 0 maturati mentre veniva-

no trasportati, come succede nelle nostre regioni.

Quando si e arrivati al limite di tolleranza dell'orga-nismo, bisogna ridurre la raztone, osservando 10

stesso ritrno. In seguito, si possono utilizzare gior-

nalmente da 2 a 4 lirnonl, sia presi can dsll'acqua,

sia in un po' d'acqua calda dopa i pasti.

Bisogna evitare di aggiungere della zucchero, ma

si pub mettere del miele. Limone e miele costitul-

scone un miscuglio gradevole e nutritivo che pub

curare afta e irritazioni orali. Per tonificare ll fe9a-

to, aggiungere alia verdura cruda un po' di scorza

di limone tritata. Questo e ugualmente efficace nel-

I'atonia delle stomaco. Chi mangia un limone inte-

ro, buccia, polpa e semi, fa un buon attare per il

suo organismo.

134 135

11decotto di tutto II frutto aiuta a scaeciare i vermi.

A volta basta far prendere i semi con del rniele per

sbarazzare un bambino dagli ossiurl.

modo. Non uccidono, impediscono la nascita a la

proliferazione di corpi noeivi, allo stesso modo ta-

nificano I'organismo.



Altre utilizzazloni ancora. Per esernpio: qualche goc-

cia di limone nel naso in caso di raffreddore di testa.

Strofinare il dietro della pelle del lirnone suue gen-

give per tonificarle. Strofinare un limone tagliato In

due sulle morsicature di zanzare, pulci, ecc. II suo

potere antisettico non viene meno neppure quando

curiamo una piaga con iI succo. Pizzica un po', ma

corn's benefico!

Pensiamo al limone anche per Ie cure dette "di bel-

lezza", non fosse altro che per curare la pelle delle

mani e de! visa utiiizzando la buccia dalla parte in-

terna.

II succo di limone e un preventivo per i geloni e puo

rinforzare la pelle dei piedi sensibili.

Lo spettacolo e 10 studio della natura e delle sue

manifestazioni sana sernpre ragione di meraviglia.

Perche gli uomini 5i affaticano tanto nell'imitare,

male, cia che esiste gia nello stato plu perfetto pos-

sibile?

Gli uomini di scienza hanna" inventato" del prodotti

cosiddetti "antisettlci" allo SCOpo di distruggere

quello che considerano come nocivo al corpo urna-

no. Solamente, questi prodotti di sintesi sana prividi vita, dunque d'inte!ligenza 0 di memoria e di-

struggono sconsideratamente il noeivo e l'uti le,

Invece, i veri "antisettici" naturali agiscono in attro

II timo e una di quelle meraviglie naturali troppo po-

co conosciute. Le sue virtu sono molteplici e il suo

uso piacevole. II suo potere antisettico e, del resto,

largamente utilizzato in farmaeia, ma sotto forma

d'''estratti ", d'" essenze ", ecc, tutti pili 0 meno de-

vitalizzati,

Perche, per esempio, in caso di raffreddore di te-

sta 0 di tosse, non fare semplicemente una tisana

di timo con 5 0 6 rarnetti infusi 10 minuti in una

tazza d'acqua bollente? Se ne possono prendere

fino a 5 0 6 tazze al giorno, aggiungendo del miele.

Un raffreddore di testa non resiste due giorni al ti-

mo. Se iI naso e "p reso" fare un decotto con 10

rametti di timo per tazza; bollire qualche minuto:

mettere il naso in quel decotto tiepido e respirare,

una narice per volta 5 0 6 volte ognuna, 2 0 3 volteal qiorno. II raffreddore da fieno. la rino-faringite, Ie

riniti, ecc. possono essere trattate in questo modo,

alternando con respirazioni d'acqua argillosa 0 di

lirnone,

L'infuso di timo e anche un buon tonico delle vie

d!gestive (stomaco. intestlno), ne elimina i gas e ne

impedisce la fermentazione, soprattutto se si ag-

giunge un pizzico di aniee verde in ogni tazza. Si

puc anche aggiungere, per tazza, un pizzico di

agar-agar, fatto prima boIIIre, che da alia tisana dati

emollienti preziose per i bronchi e gli intestini.

Nei mali di gola, angine, tonsilliti e ancha quando

10 stomaco e debole, disteso, atonico, bisogna rna-

II limo

136137

sticare il timo. I suoi principi si scioglieranno nella

saliva senza perdere niente delle sue preziose es-

senze come capita, in parte, negli infusi e nei de-

Indice



cottl.

Per i reumatismi, torclcolli, lornbaqqinl, ecc. tritare

del timo (meglio se fresco), cuocere a secco in un

recipente qualslasi, rnettere in una mussola da ap-

plicare malta calda. II timo tritato, mescolato con

della crusea e can un po' di acqua, poi scatdato, da

un cataplasma molto attivo. II timo pub anche esse-

re utilizzato per bagni, per il trattamento dei reuma-

tismi, gatta, artrite, debolezza di origine nervosa 0

generale. Per un bagno completo di 15 minuti oc-

corrono 9 500 di timo; farlo bollire in 1 litro d'acqua

e aggiungerlo all'acqua del bagno calda. Per i ba-

gni locali (piedi. mani) 0 compresse locali, far bol-

lire per 10 minuti una manciata di timo in 4 a 6

litri d'acqua,

Un decotto molto concentrato (una abbondante man-

ciata di timo in 1 litro d'acqua; cuocendo farlo ri-

durre della meta) costituisce un eccellente tonico

per il cuoio capelluto, ferma 0 impedisce la cadu-

ta dei capelli e attiva la ricreseita. II timo secco,

macinato 0 polverizzato, e un buon dentifricio, for-

tifiea Ie gengive, si pub utilizzare da solo 0 in parti

uguali can argilla in polvere.

L'aggiunta di timo in piatti cucinati, contribuisce a

dare un sapore gradito e a facilitare ra digestione.

Parte prima - La terra

Argilla - Fanghi - Sabbia

Un rimedio polivalente

L'argilla nell'industria

Proprleta dell'argilla

Patere assorbente

Potere fi Itrante

Radioattivita

Usa interno dell'argilla

Quale argilla adoperare

pag. 7

7

" 11

» 12

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15

16

., 20

25

29

29

" 30

32

33

34

~so esterno delJ'argilla

Preparazione

Temperatura dell'argilla

Come scaldare I'argilla

II cataplasma

La compressa

138139

Come si applica un cataplasma a una

compffissa pag. 34Reni

Membra

pag. 63

64



Hitmo di applicaziane

Modalita d'applicazione Ascessi - Foruncoli ~ Antraci - Giradito

Acne

Eczema - Eruzioni in placche

Ulcere

Tumori benigni

Ustioni

Ferite

Aderenze e conseguenze operatorie

Contusioni - Colpi - Dislorsioni - Ber-

noecoli

Fratture

Emorragie

Congestioni - Colpi di caldo - Disturbi

dovuti all'elevazione della pressione ar-

leriosa

Verruche - Nei - Escrescenze diverse

. Ernie

Variei - Emorroidi

» 36

» 38

Lavande - Iniezioni

Polve rizzazion e

Cura della pelle

» 40

" 40

" 40

Bagni di fango

Limo

Sabbia

II sale marino

Modalita per I'impiego dell'argilla

" 42

" 44

» 45

" 49

" 5 2

Occhi »

52Naso

Bocca - Denti

Orecchie

Gola

Nuca - Colonna vertebrale

Cuore

Polmoni

Stomaco

Fegato - Cistifel lea

Basso ventre

» 53

" 55

55

56

57

58Emicrania

Erpete zoster

Artrite - Reumatismi - Sciatica - Nefrite

Influenza - Febbre

Gravidanza

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Traspi ratione eccessiva pag. 79

L'argilla nell'uso veterinario " 81



Per uso agricolo » 8 2'

Concl usioni " 83

Parte seconda ~ Alcuni risultati Finito di stamparenet mese di ouobre 1985

presso t'Istituto Grafico Ber/el/o

Tisane che s'arrnonlzzlno con I'argil la perd i B or ge S an D ul mazz o ( Cu ne o)

completarne I'azione " 10 4

Supplemento . . 110

Articoli apparsi nella rivista Vivere in

Armonia » 125

L'aglio » 125

II cavolo

"

128

II limone . . 13 3

"timo II 136

1 4 2

argilla dextreit

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