antologia simone weil

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Simone Weil – amore di un mistero Il giovane amore da “Lettera a un’allieva” La tua lettera mi ha costernata. Se insisti a porti come obiettivo principale quello di conoscere tutte le sensazioni possibili – perché, come stato d’animo passeggero, alla tua et, ! un obiettivo normale – non "arai molta strada. #i pre"erivo quando mi dicevi che volevi prendere con tatto con la vita reale. $orse credi che sia la stesa cosa% in realt, ! proprio il contrario. &’! gente che ! vissuta solo di sen sazi oni e per le sen sazi oni. 'n real t, la vita li ing ann a% e siccome con"usamente lo sentono, cad ono in una tristez za  pro"ond a dove non r esta loro alt ra risorsa che quello di sto rdirsi men tendo mise revolmen te a se stessi. (erc hé la realt d ella vita non ! la sensazione) ! l’attivit, voglio dire l’attivit nel pensiero e nell’azione. &oloro che vivono di sensazioni, sono, materialmen te e moralme nte , solo dei parassiti in con"ron to degli uomini lavoratori e creatori i quali solo sono uomini veri. * poi la ricerca delle sensa zioni implica un ego ismo che, per quel che mi rigu arda, mi "a orrore. +on impedisc e, evidentement e, di amare, ma spinge a considerare gli esseri amati come sole occasioni di godimen to o di so""erenza e a dimentica re completamen te che esistono di per se stessi. Si vive in mezzo a "antasmi. Si sogna, invece di vivere. (er quanto riguard a l’amore, non ho consigli da darti ma piuttosto qualche avvertimento. L’amore ! una cosa seria, dove si rischia spesso di impegna re eternamente la propria vita e quella di un altro essere umano. nzi, lo si rischia sempre, a meno che l’uno dei due non "accia dell’altro il suo oggetto di divertimento% ma in quest’ultimo caso, che ! "requentissimo, l’amore ! qualcosa di odioso. -edi, l’essenziale dell’amore consiste in questo) che un essere umano si trova ad avere un bisogno vitale di un altro essere% bisogno reciproco o no, durevo le o no, secondo i casi. questo punto il problema ! di conciliare ci con la libert e gli uomini si sono dibattuti in questo problema da tempi immemorabili . /uindi l’idea di ricercare l’amore per vedere che cos’!, per mettere un po’ di animazione in una vita troppo monotona, mi pare pericoloso e soprattutto puerile. (osso dirti che quando avev o la tua et e anche pi0 tardi e quando mi ! venuta la tentazione di cercare di conoscere l’amor e, l’ho allontanata da me dicendomi che era meglio non rischiare di impegnare l’intera mia vita in un senso impossibile a prevedersi prima di aver raggiunto un grado tale di maturit da permettermi di sapere esattamente che cosa chiedere alla vita, quel che mi aspetto da essa. +on ti o""r o questo come esempio, ogni vita si svo lge second o leg gi sue propri e, ma puoi trova rci materia di ri"lessio ne. gg iung o che l’amor e sembra portare con sé un risc hio ancora pi0 spav ento so di que llo di impe gna re ciec ame nte la prop ria esistenza% ! il rischio di diventa re arbitro di un’altra esistenza uman a, qualora si sia pro"ond amente amati. La mia conclusione 1che ti o""ro come una indicazione2 non ! che si debba "uggire l’amore, ma che non bisogna cercarlo, soprattu tto quando si ! molto giovani) *’ meglio, allora, credo, non incontrarlo. 3 (enso che tu abbia un carattere che ti condan na a so""rire molto per tutta la vita. nzi, ne sono sicura. 4ai troppo ardore e troppo impeto per poterti mai adattare alla vita sociale della nostra epo ca. +on sei la sola. 5a non ha importanza so""rire, tanto pi0 che  provera i anche gio ie intense. /u el che impo rta ! non mancare la pr opria vita . 6ra, per questo, bisogna disciplinarsi3 Bellezza immagine di Dio /uando si ! compreso "in nel "ondo dell’anima che la necessit ! soltanto uno dei volti della bellezza, che l’altro suo volto ! il bene, allora tutto ci che rende sensibile la necessit 1contrariet, dolori, pene, ostacoli2 diviene una ragione supplementare di amare. 'l  popolo dice, quando un apprend ista si "erisce) “*’ il mestiere che gli rientra nel corpo” . llo stesso modo, quando si ! compres o que sto, si pu pensare di ogni dolo re che ! la bellez za stessa a rientra re nel corpo. La bellez za ! il $iglio di 7io. (erc hé egli ! l’immagine del (adre, e il bello ! l’immagine del bene. La gioia ! una via per la quale la bellezza entra in noi, anche le gioie pi0 grossolane, purch! siano innocenti. La sostan za di questo univ erso in cui viviamo, ! amo re. *sso ! stato creato per amore e la sua bellezza ! il ri"le sso e il segno irre" utab ile di que sto amore divin o% come la bellezz a di una statua per" etta, di un canto per"e tto ! il ri"l esso di un amore soprannaturale che colma l’anima di un artista veramente ispirato. 'noltre, ci che ! un sogno per ogni scultore, il sogno di scolpire una statua che sia "atta d’anima e carne, 7io lo realizza. *gli ha dato un’anima alla sua statua e quest’anima ! identica a lui stesso. /uando si vede un essere umano autenticamente bello, il che ! rarissimo, o quando si ode il canto di una voce veramente bella, non si pu impedire di credere che dietro questa bellezza sen sibile vi sia un’anima "atta per l’amore pi0 puro. 5olto spesso ci ! "also e tali errori sono sovente la causa di grandi sventure. 5a per l’universo ! vero. La bellezza del mondo ci parla dell’more che ne ! l’anima, come potreb bero "are i tratti di un volto umano che "osse per"ettamente bello e che non mentisse. &i sono purtroppo molti momenti e persino lunghi periodi di tempo in cui non siamo sensibili alla bellezza del mondo perch! uno schermo si pone tra essa e noi, siano gli uomini e le loro miserabili "abbricazioni, o le brutture della nostra stessa anima. 5a  possiamo semp re sapere che quella bellezza esiste. * sapere che tutto ci che noi tocchiamo, vediamo e udiamo ! la carne stessa, la voce stessa dell’more assoluto.  +on c’! in questa concezione alc un panteismo perch é quest’anima non ! in questo corpo% essa lo contiene , lo penetra e lo avvilupp a da ogni parte, mentr e resta "uori dello spazio e del tempo ed ! assolu tamente distint a da esso e lo domina. 5a si lascia scorge re attraverso la bellezza sensibile come un bimbo trova in un sorriso di sua madre, in una in"lessione della sua voce, la rivelazione dell’amor e di cui ! oggetto. Sarebbe un errore credere che la sensibilit alla bellezza sia il privilegio di un piccolo numero di persone colte. l contrario, la bellezza ! il solo valore universalmente riconosciuto. /uesto mondo , mentre ! lo specchio dell’more che ! 7io stesso, ! anche il modello che dobbiamo imitare. (erché anch e noi siamo stati originariamente – e dobbiamo ridivenire – immagini di 7io. +on lo possiamo se non mediante l’imitazione dell’immagine  per"etta che ! il $iglio unico di 7io e che pensa l’ordine del mondo . Solo questa idea dell’ordin e del mondo come oggetto di contemplazione e d’imitazione pu "are comprendere qual ! il destino soprannaturale della scienza. +iente di pi0 importante, oggi, dato il prestigio e il posto che essa occupa anche nel pensiero di gente quasi anal"abeta. La scienza in tutti i suoi rami, dalla matematica alla sociologia, ha per oggetto l’ordine del mondo. *ssa non lo vede che sotto l’aspetto della necessit, perché ogni considerazione di convenienza e "inalit deve essere rigorosam ente esclusa ad eccezione della nozione stessa d’ordine universale. (i0 la scienza ! rigo rosa, prec isa, dimostra tiva , stret tame nte scie nti" ica, pi0 risu lta mani"es to il cara tter e essenzialmente  provvid enziale dell’ordine del mondo. &i che chiamiamo il o i disegni, ilo i piani della provvidenza , non sono che immaginazion i "abbrica te da noi. utenticamente provvidenzia le, provvidenza stessa, ! proprio questo ordine del mondo che ! il tessuto, la trama di tutti gli eventi e che, sotto uno dei suoi aspetti, ! il meccani smo spietato e cieco della necess it. (erché una volta per tutte la necessit ! stata vinte dalla saggia persuasione dell’more . /uesta saggia persuasion e ! la (rovvidenza) /uesta sottomission e senza violenza della necessit alla sapienza amante, ! la bellezza.

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7/21/2019 Antologia Simone Weil

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Simone Weil – amore di un mistero

Il giovane amore da “Lettera a un’allieva”

La tua lettera mi ha costernata. Se insisti a porti come obiettivo principale quello di conoscere tutte le sensazioni possibili – perché,come stato d’animo passeggero, alla tua et, ! un obiettivo normale – non "arai molta strada. #i pre"erivo quando mi dicevi che

volevi prendere contatto con la vita reale. $orse credi che sia la stesa cosa% in realt, ! proprio il contrario. &’! gente che ! vissutasolo di sensazioni e per le sensazioni. 'n realt, la vita li inganna% e siccome con"usamente lo sentono, cadono in una tristezza

 pro"onda dove non resta loro altra risorsa che quello di stordirsi mentendo miserevolmente a se stessi. (erché la realt della vita non !

la sensazione) ! l’attivit, voglio dire l’attivit nel pensiero e nell’azione.&oloro che vivono di sensazioni, sono, materialmente e moralmente , solo dei parassiti in con"ronto degli uomini lavoratori e creatorii quali solo sono uomini veri. * poi la ricerca delle sensazioni implica un egoismo che, per quel che mi riguarda, mi "a orrore. +on

impedisce, evidentemente, di amare, ma spinge a considerare gli esseri amati come sole occasioni di godimento o di so""erenza e adimenticare completamente che esistono di per se stessi. Si vive in mezzo a "antasmi. Si sogna, invece di vivere. (er quanto riguarda

l’amore, non ho consigli da darti ma piuttosto qualche avvertimento.L’amore ! una cosa seria, dove si rischia spesso di impegnare eternamente la propria vita e quella di un altro essere umano. nzi, lo

si rischia sempre, a meno che l’uno dei due non "accia dell’altro il suo oggetto di divertimento% ma in quest’ultimo caso, che !"requentissimo, l’amore ! qualcosa di odioso.

-edi, l’essenziale dell’amore consiste in questo) che un essere umano si trova ad avere un bisogno vitale di un altro essere% bisognoreciproco o no, durevole o no, secondo i casi. questo punto il problema ! di conciliare ci con la libert e gli uomini si sono

dibattuti in questo problema da tempi immemorabili. /uindi l’idea di ricercare l’amore per vedere che cos’!, per mettere un po’ dianimazione in una vita troppo monotona, mi pare pericoloso e soprattutto puerile.(osso dirti che quando avevo la tua et e anche pi0 tardi e quando mi ! venuta la tentazione di cercare di conoscere l’amore, l’hoallontanata da me dicendomi che era meglio non rischiare di impegnare l’intera mia vita in un senso impossibile a prevedersi prima

di aver raggiunto un grado tale di maturit da permettermi di sapere esattamente che cosa chiedere alla vita, quel che mi aspetto daessa. +on ti o""ro questo come esempio, ogni vita si svolge secondo leggi sue proprie, ma puoi trovarci materia di ri"lessione.

ggiungo che l’amore sembra portare con sé un rischio ancora pi0 spaventoso di quello di impegnare ciecamente la propriaesistenza% ! il rischio di diventare arbitro di un’altra esistenza umana, qualora si sia pro"ondamente amati. La mia conclusione 1che ti

o""ro come una indicazione2 non ! che si debba "uggire l’amore, ma che non bisogna cercarlo, soprattutto quando si ! molto giovani)*’ meglio, allora, credo, non incontrarlo.

3 (enso che tu abbia un carattere che ti condanna a so""rire molto per tutta la vita. nzi, ne sono sicura. 4ai troppo ardore e troppoimpeto per poterti mai adattare alla vita sociale della nostra epoca. +on sei la sola. 5a non ha importanza so""rire, tanto pi0 che

 proverai anche gioie intense. /uel che importa ! non mancare la propria vita.6ra, per questo, bisogna disciplinarsi3

Bellezza immagine di Dio

/uando si ! compreso "in nel "ondo dell’anima che la necessit ! soltanto uno dei volti della bellezza, che l’altro suo volto ! il bene,allora tutto ci che rende sensibile la necessit 1contrariet, dolori, pene, ostacoli2 diviene una ragione supplementare di amare. 'l

 popolo dice, quando un apprendista si "erisce) “*’ il mestiere che gli rientra nel corpo”. llo stesso modo, quando si ! compresoquesto, si pu pensare di ogni dolore che ! la bellezza stessa a rientrare nel corpo. La bellezza ! il $iglio di 7io. (erché egli !

l’immagine del (adre, e il bello ! l’immagine del bene.La gioia ! una via per la quale la bellezza entra in noi, anche le gioie pi0 grossolane, purch! siano innocenti.La sostanza di questo universo in cui viviamo, ! amore. *sso ! stato creato per amore e la sua bellezza ! il ri"lesso e il segno

irre"utabile di questo amore divino% come la bellezza di una statua per"etta, di un canto per"etto ! il ri"lesso di un amoresoprannaturale che colma l’anima di un artista veramente ispirato.'noltre, ci che ! un sogno per ogni scultore, il sogno di scolpire una statua che sia "atta d’anima e carne, 7io lo realizza. *gli ha dato

un’anima alla sua statua e quest’anima ! identica a lui stesso. /uando si vede un essere umano autenticamente bello, il che !rarissimo, o quando si ode il canto di una voce veramente bella, non si pu impedire di credere che dietro questa bellezza sensibile vi

sia un’anima "atta per l’amore pi0 puro. 5olto spesso ci ! "also e tali errori sono sovente la causa di grandi sventure. 5a perl’universo ! vero. La bellezza del mondo ci parla dell’more che ne ! l’anima, come potrebbero "are i tratti di un volto umano che

"osse per"ettamente bello e che non mentisse.&i sono purtroppo molti momenti e persino lunghi periodi di tempo in cui non siamo sensibili alla bellezza del mondo perch! uno

schermo si pone tra essa e noi, siano gli uomini e le loro miserabili "abbricazioni, o le brutture della nostra stessa anima. 5a possiamo sempre sapere che quella bellezza esiste. * sapere che tutto ci che noi tocchiamo, vediamo e udiamo ! la carne stessa, la

voce stessa dell’more assoluto. +on c’! in questa concezione alcun panteismo perché quest’anima non ! in questo corpo% essa lo contiene, lo penetra e lo avviluppa

da ogni parte, mentre resta "uori dello spazio e del tempo ed ! assolutamente distinta da esso e lo domina. 5a si lascia scorgereattraverso la bellezza sensibile come un bimbo trova in un sorriso di sua madre, in una in"lessione della sua voce, la rivelazione

dell’amore di cui ! oggetto. Sarebbe un errore credere che la sensibilit alla bellezza sia il privilegio di un piccolo numero di personecolte. l contrario, la bellezza ! il solo valore universalmente riconosciuto.

/uesto mondo, mentre ! lo specchio dell’more che ! 7io stesso, ! anche il modello che dobbiamo imitare. (erché anche noi siamostati originariamente – e dobbiamo ridivenire – immagini di 7io. +on lo possiamo se non mediante l’imitazione dell’immagine per"etta che ! il $iglio unico di 7io e che pensa l’ordine del mondo. Solo questa idea dell’ordine del mondo come oggetto di

contemplazione e d’imitazione pu "are comprendere qual ! il destino soprannaturale della scienza. +iente di pi0 importante, oggi,dato il prestigio e il posto che essa occupa anche nel pensiero di gente quasi anal"abeta.La scienza in tutti i suoi rami, dalla matematica alla sociologia, ha per oggetto l’ordine del mondo. *ssa non lo vede che sotto

l’aspetto della necessit, perché ogni considerazione di convenienza e "inalit deve essere rigorosamente esclusa ad eccezione della

nozione stessa d’ordine universale.(i0 la scienza ! rigorosa, precisa, dimostrativa, strettamente scienti"ica, pi0 risulta mani"esto il carattere essenzialmente provvidenziale dell’ordine del mondo. &i che chiamiamo il o i disegni, ilo i piani della provvidenza, non sono che immaginazioni

"abbricate da noi. utenticamente provvidenziale, provvidenza stessa, ! proprio questo ordine del mondo che ! il tessuto, la trama ditutti gli eventi e che, sotto uno dei suoi aspetti, ! il meccanismo spietato e cieco della necessit. (erché una volta per tutte la necessit

! stata vinte dalla saggia persuasione dell’more. /uesta saggia persuasione ! la (rovvidenza) /uesta sottomissione senza violenzadella necessit alla sapienza amante, ! la bellezza.

7/21/2019 Antologia Simone Weil

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La bellezza esclude i "ini particolari. /uando in una poesia ! possibile spiegare che quella tal parola ! stata messa dal poeta l dov’! per produrre tal o tal altro e""etto, per esempio una rima ricca, un’allitterazione, una certa immagine, e via di seguito, la poesia ! disecond’ordine. 7i una poesia per"etta non si pu dire nulla, se non che la parola ! l dov’! e che ! assolutamente necessario che vi

sia.*’ lo stesso per tutti gli esseri, noi compresi, per tutte le cose, per tutti gli eventi che si inseriscono nel corso del tempo. /uando

rivediamo dopo una lunga assenza un essere umano ardentemente amato ed egli ci parla, ogni parola ! in"initamente preziosa, non per il suo signi"icato, ma perché la presenza di colui che amiamo si "a sentire in ogni sillaba. nche se per caso so""riamo in quel

momento di un mal di testa cos8 violento che ogni suono "a male, quella voce che "a male non ! per questo meno in"initamente cara e

 preziosa, poiché racchiude quella presenza. llo stesso modo colui che ama 7io non ha bisogno di rappresentarsi tale o tal altro benesuscettibile di derivare da un evento accaduto.6gni evento che si compie ! una sillaba pronunciata dalla voce dell’more stesso.

Fede nostra salvezza

3 l termine di tali meditazioni, si giunge a una visione estremamente semplice dell’universo, 7io ha creato, il che vale a dire nongi che egli ha prodotto qualcosa "uori di sé, ma che si ! ritirato, consentendo a una parte dell’essere di essere altro da 7io. questa

rinuncia divina risponde la rinuncia della creazione, cio! l’obbedienza. L’universo tutto intero non ! altro che una massa compatta diobbedienza. /uesta massa compatta ! disseminata in punti luminosi. &iascuno di questi punti ! la parte soprannaturale dell’anima di

una creatura ragionevole che ama 7io e acconsente a obbedire. #utto obbedisce a 7io, di conseguenza tutto ! per"ettamente bello.Sapere questo, saperlo realmente, ! essere per"etti come il (adre celeste ! per"etto. /uesto amore universale appartiene alla "acolt

contemplativa dell’anima. &olui che ama veramente 7io lascia ad ogni parte della sua anima la sua "unzione propria.'n coloro che amano 7io, persino in coloro che sono per"etti, la parte naturale dell’anima ! sempre interamente sottomessa allanecessit meccanica. 5a la presenza dell’amore soprannaturale nell’anima costituisce un "attore nuovo del meccanismo e lo.tras"orma.

 +oi siamo come dei nau"raghi aggrappati a delle tavole e sballottati in una maniera intermente passiva da tutti i movimenti delleonde. 7all’alto del cielo 7io lancia ad ognuno una corda. &olui che a""erra la corda e non la lascia pi0 nonostante il dolore e la paura,

resta quanto gli altri soggetto agli urti delle ondate% solamente che quegli urti si combinano con la tensione della corda per "ormare uninsieme meccanico diverso3

3/uando si concepisce l’universo come una immensa massa d’obbedienza cieca disseminata di punti di consenso, si concepisceanche il proprio essere come una piccola massa di obbedienza cieca con al centro un punto di consenso. 'l consenso, ! l’amore

soprannaturale, ! lo Spirito di 7io in noi. L’obbedienza cieca ! l’inerzia della materia che ! per"ettamente rappresentata per la nostraimmaginazione dall’elemento a un tempo, resistente e "luido, vale a dire l’acqua.

'l consenso a obbedire ! mediatore "ra l’obbedienza cieca e 7io. 'l consenso per"etto ! quello di &risto. 'l &risto ! mediatore da unlato "ra 7io e noi, dall’altro "ra 7io e l’universo. * noi pure, nella misura in cui ci ! accordato di imitare &risto, abbiamo questo

straordinario privilegio di essere ad un certo grado mediatori "ra 7io e la sua creazione. 5a i &risto ! la mediazione stessa, l’armoniastessa. La croci"issione di &risto ha quasi aperto la porta, ha quasi separato, da un lato il (adre e il $iglio, dall’altro il &reatore e la

creazione. La porta si ! semiaperta. La risurrezione l’ha richiusa. /uelli che hanno il privilegio immenso di partecipare con tutto illoro essere alla croce del &risto, traversano la porta, passano dal lato dove si trovano i segreti stessi di 7io. 5a pi0 generalmente ogni

specie di dolore e soprattutto ogni specie di sventura ben sopportata "a passare dall’altro lato di una porta, "a vedere un’armonia sottoil suo vero volto, il volto levato verso l’alto lacera uno dei veli che ci separano dalla bellezza del mondo e da quella di 7io. /uesto

rivela la "ine del libro di 9iobbe. 9iobbe, al termine della sua miseria, che malgrado l’apparenza ha per"ettamente ben sopportata,riceve la rivelazione della bellezza del mondo.&’! del resto una specie di equivalenza tra la gioia e il dolore. nche la gioia ! una rivelazione della bellezza.

-i sono nella vita umana tre misteri di cui tutti gli esseri umani, anche i pi0 mediocri, hanno pi0 o meno conoscenza. :no ! la bellezza. :n altro ! l’operazione dell’intelligenza pura applicata alla contemplazione della necessit teorica nella conoscenza delmondo e l’incarnazione delle concezioni puramente teoriche nella tecnica e nel lavoro. L’ultimo, sono i lampi di giustizia, di

compassione, di gratitudine che risplendono talvolta in mezzo alla durezza e alla "reddezza metallica dei rapporti umani./uesti sono tre misteri soprannaturali costantemente presenti in piena natura umana. Sono tre aperture che hanno accesso

direttamente alla porta centrale che ! il &risto. causa della loro presenza non c’! possibilit per l’uomo, quaggi0, di una vitanaturale o pro"ana che sia innocente. +on c’! che la "ede, implicita o esplicita, oppure il tradimento.

;isogna giungere a non vedere pi0 al di sopra dei cieli e attraverso l’universo altra cosa che la mediazione divina. 7io ! mediazione eogni mediazione ! 7io. 7io ! mediazione tra 7io e 7io, tra 7io e l’uomo, tra l’uomo e l’uomo, tra 7io e le cose, tra le cose e le cose

ed anche "ra ogni anima a sé medesima. +on si pu passare da nulla a nulla senza passare per 7io. 7io ! l’unica strada. *gli ! la via.L’uomo non pu concepire questa operazione divina della mediazione, pu soltanto amarla. (er la sua intelligenza concepisce in

modo per"ettamente chiaro un’immagine degradata che ! il rapporto. +on c’! mai altro, nel pensiero umano, che dei rapporti. &os8 ! anche per gli oggetti sensibili, quando se ne analizzi la percezione in

modo un po’ rigoroso) ci si accorge di dare questo nome a dei semplici "asci di rapporti che si impongono al pensiero attraverso lamediazione dei sensi. ccade lo stesso per i sentimenti, per le idee, per tutto il contenuto psicologica della coscienza umana. +oi non

abbiamo dentro di noi e intorno a noi che rapporti. +ella semitenebra in cui siamo immersi, tutto per noi ! rapporto, cos8 come nellaluce della realt tutto ! in sé mediazione divina. 'l rapporto ! la mediazione divina intravista nelle nostre tenebre.

/uando si sappia questo, si sapr che si vive nella mediazione divina, non come un pesce nel mare, ma come una goccia d’acqua nelmare. 'n noi, "uori di noi, quaggi0, nel regno di 7io, in nessun luogo vi ! altro. * la mediazione ! esattamente lo stesso che l’more.La mediazione suprema ! quella dello Spirito Santo che unisce attraverso una distanza in"inita il (adre divino al $iglio ugualmente

divino, ma svuotato della sua divinit e inchiodato su un punto dello spazio e del tempo.La porzione di spazio intorno a noi, limitata al cerchio dell’orizzonte, la porzione di tempo "ra la nostra nascita e la nostra morte, chenoi viviamo secondo per secondo, che ! il tessuto della nostra vita, ! un "rammento di quella distanza in"inita interamente attraversata

dall’amore divino. L’essere e la vita di ciascuno di noi sono un piccolo segmento di quella linea i cui estremi sono due (ersone e un

solo 7io, quella linea in cui circola l’more che ! anch’egli lo stesso 7io. +oi non siamo altro che un luogo per il quale passal’amore divino di 7io per se stesso. 'n nessun caso siamo un’altra cosa. 5a se lo sappiamo e vi consentiamo, tutto il nostro essere,tutto ci che in noi sembra essere noi stessi, ci diviene in"initamente pi0 estraneo, pi0 indi""erente e pi0 lontano di questo passaggio

ininterrotto dell’more di 7io.

7/21/2019 Antologia Simone Weil

http://slidepdf.com/reader/full/antologia-simone-weil 3/27

Nella condizione operaia

&ara lbertine,

mi ha "atto bene ricevere un rigo da te. &i sono cose, mi pare, che comprendiamo solo tu e io. #u vivi ancora% ecco, non puoi saperecome ne sia "elice 3 La vita li vende cari i progressi che fa compiere. Quasi sempre a prezzo di dolori intollerabili… /uel che

mi scrivi della "abbrica m’! andato dritto al cuore. *’ quel che sentivo io "in da quando ero piccola. (er questo ho dovuto "inire conl’andarci e mi addolorava, prima, che tu non capissi. Ma uando si ! dentro" come ! diverso# 6ra, ! cos8 che sento il problema

sociale) una "abbrica, dev’essere quel che 3 ho sentito tanto spesso, un luogo dove ci si urta dolorosamente, duramente, ma tuttavia

gioiosamente, con la vita vera. +on quel luogo tetro dove non si sa "are altro che ubbidire, spezzare sotto la costrizione tutto quel chec’! di umano in noi, piegarsi, lasciarsi abbassare al di sotto delle macchine.:na volta ho avvertito intensamente, in "abbrica, quel che avevo presentito con te, dal di "uori. *ra la mia prima "abbrica.

'mmaginami davanti a un gran "orno, che sputa "iamme e so""i brucianti che mi arroventano il viso. 'l "uoco esce da cinque o sei "orisituati nella parte in"eriore del "orno. 'o mi metto proprio davanti, per in"ornare una trentina di grosse bobine di rame che un’operaia

italiana, una "accia coraggiosa e aperta, "abbrica accanto a me% quelle bobine sono per il tram e per il metr. 7evo "are ben attenzioneche nessuna delle bobine cada in uno dei buchi, perché vi si "onderebbe% e, per questo, bisogna che mi metta proprio di "ronte al

"uoco senza che il dolore dei so""i roventi sul viso e del "uoco sulle braccia 1ne porto ancora i segni2 mi "acciano mai "are unmovimento sbagliato. bbasso lo sportello del "orno, aspetto qualche minuto, rialzo lo sportello a mezzo di tenaglie, tolgo le bobine

ormai rosse, tirandole verso di me con grande sveltezza 1altrimenti le ultime comincerebbero a "ondere2 e "acendo anche pi0attenzione di prima perché un movimento errato non ne "accia cadere mai una dentro uno dei "ori. * poi si ricomincia. 7i "ronte a me

un saldatore, seduto, con gli occhiali blu e la "accia severa, lavora minuziosamente% ogni volta che il dolore mi contrae il viso, mirivolge un sorriso triste, pieno di simpatia "raterna, che mi "a un bene indicibile.7all’altra parte, lavora una squadra di battilastra, intorno a grandi tavoli% lavoro di squadra, compiuto "raternamente, con cura e senza

"retta. Lavoro molto quali"icato, dove bisogna saper calcolare, leggere disegni complicatissimi,  applicare nozioni di geometriadescrittiva. (i0 lontano, un robusto giovanotto picchia con un maglio su certe sbarre di "erro, "acendo un "racasso da "endere ilcranio. #utto ci avviene in un cantuccio in "ondo all’o""icina, dove ci si sente a casa propria, dove il caposquadra e il capo o""icine,

si pu dire, non vengono mai. 4o passato l < o = ore a quattro riprese 1ci rimediavo da > a ? "ranchi all’ora% e questo conta, sai@2La prima volta, dopo un’ora e mezzo, il caldo, la stanchezza, il dolore, m’han "atto perdere il controllo dei movimenti) non riuscivo

 pi0 ad abbassare lo sportello del "orno. :no dei battilastra 1tutti tipi in gamba2 appena se n’! accorto si ! precipitato a "arlo in vecemia. &i ritornerei subito in quel angolo d’o""icina se potessi 1o almeno appena avessi riacquistato un po’ di "orze2. /uelle sere,

sentivo la giuria di mangiare un pane dolorosamente guadagnato.5a questo ! stato unico, nella mia esperienza di vita di "abbrica. (er me, personalmente, lavorare in "abbrica ha voluto dire,

che tutte le ragioni esterne sulle quali si "ondavano la coscienza della mia dignit e il rispetto di me stessa, sono state radicalmentespezzate, in due o tre settimane, sotto i colpi di una costrizione brutale e quotidiana. * non credere che ne sia conseguito in me

qualche moto di rivolta. +o% anzi, al contrario, quel che meno mi aspettavo da me stessa) la docilit. :na docilit di rassegnata bestiada soma. mi pareva d’essere nata per aspettare, per ricevere, per eseguire ordini – di non aver mai "atto altro che questo – di non

dover mai "ar altro che questo. +on sono "iera di con"essarlo.*’ quel genere di so""erenza di cui nessun operaio parla% "a troppo male solo a pensarci. /uando la malattia mi ha costretto

a smettere, ho assunto piena coscienza dell’abbassamento nel quale stavo cadendo e mi sono giurata di subire questa esistenza "ino algiorno in cui "ossi giunta, mio malgrado, a riprendermi. 4o mantenuto la promessa. Lentamente, so""rendo, ho riconquistato,

attraverso la schiavit0, il senso della mia dignit di essere umano, un senso che questa volta non si "ondava su nulla di esterno,sempre accompagnato dalla coscienza di non aver diritto a nulla e che in ogni istante libero dalle so""erenze e dalle umiliazioni

doveva essere ricevuto come una grazia, come unico risultato di "avorevoli circostanze casuali.7ue "attori essenziali entrano in questa schiavit0) la rapidit e gli ordini.

La rapidit) per “"arcela” bisogna ripetere un movimento dopo l’altro a una cadenza che ! pi0 rapida del pensiero e quindi vieta nonsolo la ri"lessione, ma persino la "antasticheria. 5ettendosi dinnanzi alla macchina, bisogna uccidere la propria anima, i propri pensieri, i sentimenti, tutto per otto ore al giorno. 'rritati, tristi o disgustati che si sia, bisogna inghiottire, respingere in "ondo a sestessi irritazione, tristezza o disgusto) rallenterebbero la cadenza. (er la gioia, ! lo stesso.

9li ordini) dal momento in cui si timbra per l’uscita, si pu ricevere qualsiasi ordine in qualunque momento. * bisogna sempre taceree obbedire. L’ordine pu essere penoso o pericolosa da eseguire, o anche ineseguibile% oppure due capi possono dare ordini

contradditori% non "a nulla) tacere e piegarsi. Aivolgere la parola a un capo, anche per una cosa indispensabile, anche se ! una brava persona 1le brave persone hanno pure i loro momenti di cattivo umore2 vuol dire rischiare di "arsi strapazzare. * quando capita,

 bisogna ancora tacere. (er quanto riguarda i propri impulsi di nervi o di malumore, bisogna tenerseli% non possono tradursi né in parole né in gesti, perché i gesti sono, in ogni momento, determinati dal lavoro. /uesta situazione "a s8 che il pensiero si accartocci, si

ritragga, come la carne si contrae dinnanzi al bisturi. +on si pu essere “coscienti”. #utto questo, beninteso, riguarda il lavoro non quali"icato, soprattutto quello delle donne. * attraverso

tutto ci, un sorriso, una parola di bont, un istante di contatto umano hanno pi0 valore delle pi0 devote amicizie "ra i privilegiatigrandi e piccoli. Solo l si conosce che cos’! la "raternit umana. 5a ce n’! poca, pochissima.

/uasi sempre le relazioni, anche "ra i compagni, ri"lettono la durezza che, l dentro, domina su tutto. .. -olevo dirti anche questo) il passaggio da quella vita cos8 dura alla mia vita attuale, sento mi corrompe. &apisco ora cosa succeda ad un operaio che diventa

"unzionario sindacale. Aeagisco quanto posso. Se mi lasciassi andare, dimenticherei tutto, m’installerei nei miei privilegi senza voler pensare che sono privilegi. Sta tranquilla, non mi lascio andare. parte questo, in quella esistenza ci ho lasciato la mia allegria, ne

serbo in cuore un’amarezza incancellabile. * tuttavia, sono "elice di averla vissuta3

7/21/2019 Antologia Simone Weil

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Simone Weil e la (assione di 7io 1 ngela (utino 2 quaderni di camaldoli BC D *7;

'l ritmo divino nell’uomo

La $reazione

storia del contatto di 7io con il mondo

“Così coloro che posseggono il privilegio della contemplazione mistica, avendo sperimentato la misericordia di Dio

…, suppongono che, poiché Dio è misericordia, il mondo creato è opera di misericordia … . Ma quanto a constatare

direttamente questa misericordia nella natura, bisogna essere ciechi, sordi, empi per credere che sia possibile … !on

credere che dietro il sipario del mondo ci sia una misericordia in"inita, o credere che questa misericordia sia davanti

al sipario, l#uno o l#altro rendono crudeli$ / ''', BB?

(erché possa esistere ci che non !, 7io, come potenza, deve ritirarsi) “gi% come creatore, Dio si svuota della sua

divinit%, prende "orma di uno schiavo, si sottomette alla necessit%, si abbassa ” (S6, BCE

3. senza tale abbandono gli uomini non esisterebbero. “la sua presenza li priverebbe dell#essere come una "iamma

brucia una "ar"alla$ (S6, BCE

3. esiliato perché l’amore in lui ha vinto la potenza.“Dio e la Creazione sono uno, Dio e la Creazione sono in"initamente distanti … sentire la distanza signi"ica lo

 smembramento$ / ''',F?

Il ritmo trinitario

La lacerazione inizia in 7io 3 &i che limita la potenza in 7io ! 7io stesso% ! l’amore che la limita.

3 la &reazione ! il ;ene "atto a pezzi e disperso attraverso il male come l’nima del 5ondo 1/ ''',?F23 'n 7io inizia la contraddizione.

“ &#opposizione tra la potenza e l#amore di Dio è so""erenza suprema in Dio . ' la riuni"icazione di questa potenza e di

questo amore è gioia suprema, e questo dolore e questa gioia sono una cosa sola$ / ''', <G=

3 nel (rometeo incatenato di *schilo un’esemplare narrazione sui due aspetti divini.“ (rometeo è senza riparo, esposto alle intemperie, l#)more anche. … è terribile cacciatore … non pu* trovare rimedi

 per se stesso…. “

3il consentire, l’accondiscendere, l’andare di propria volont, il volentieri. &os8 si rapportano Heus e (rometeo

3 *’ necessario che ci che (rometeo patisce abbia carattere penale. * ci a""inché tocchi l’essenza stessa della

(assione. La (assione non ! racchiudibile nella sola s"era della so""erenza% essa deve contenere in sé una degradazioneincancellabile che ! propria della so""erenza che in"ligge la giustizia penale, trascinando "uori da qualunque prestigio

sociale33 una so""erenza senza prestigio.

“(rometeo non ha disubbidito a +eus, sebbene abbia subito una punizione$ / ''', BC<3Lo stesso Heus lo stringe in una punizione e lo spinge ad essere uomo di dolori. 3(rometeo a""erma di conoscere

 bene ci che "aceva) “io sapeva tutto questo e consentii, consentii ad essere nel torto$  '(, BII .. e si consegna allasventura 3. tutto subisce, tutto sopporta, e, nel "uoco del supplizio, (rometeo conosce.

'l termine pathos traduce la tras"ormazione reale di sé, e quindi del proprio corpo ..la sventura incide e passa nella

carne…. “il potere di passare nella materia inerte è proprio dei sentimenti reali” / '-,=I?'l pathos dice quindi che la tras"ormazione reale ! "isica 3 non vi ! pensiero reale che non incida sulla materia che noi

siamo. La conoscenza indicata da pathos .. comincia quando subiamo ci che non abbiamo cercato e avremmo volutoevitare a ogni costo.

 +ella tragedia di (rometeo, come in tutto il pensiero Jeiliano sulla trinit, compaiono i due contradditori pi0 alti) la

 potenza in 7io e l’amore in 7io. 3 nell’ostilit tra amore e potenza la conciliazione .. consiste nella limitazione di ciche ! illimitato. 3 la potenza ! passata all’impotenza, ! divenuta “l#amore che consiste nell#amare che qualcosa sia,

nel non volere intervenire. Dio ci ama così altrimenti cesseremmo immediatamente di esistere. -aremmo annientati. ”/ ''',<G=

La lacerazione, la lotta dei due contrari divini, l’agonismo trovano l’armonia. 3 #utta la potenza di 7io, rivolta almondo, si sottomette e termina nell’amore. L’amore ! l’armonia della lacerazione in 7io. L’amore del -erbo ! stato

 perci una s"ida al (adre che ha condotto 7io stesso alla (assione. (assione gi nella &reazione, cui corrisponder

quella del $iglio. 7oppia passione quindi) del (adre nella &reazione, del $iglio nella &roce.

Il Mondo

“la Creazione è un atto d#amore ed è perpetua$ / ''', =E>

1pag. =<KEC2.. la materia ! la docilit al ;ene. 3 come la materia si "a persuadere dal ;ene, originando l’ordine del mondo, cos8 ilmovimento discendente di 7io ! il ;ene disperso nel mondo, attraverso il male, il ;ene diviso e "atto a pezzi, l’nima

del mondo. / ''', ?F #ale movimento discendente del -erbo ! ci “per quem omnia "acta sunt” / ''', B<B... la &reazione compare come una trascrizione non tanto di dio, ma della volont di 7io che ! poi il suo consenso

ri"lettente gi la lacerazione 3. la &reazione non contiene la potenza di 7io, ma la sua lacerazione% e l’nima mundi, il

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-erbo, se ! presente nella &reazione, porta il segno della (assione) si "a servo. 3 solo ponendo limite alla "orza possiamo parlare di giustizia.

.. +el mondo, nelle sue leggi, non ! la "orza ci che anima le cose% su di esse si pone un destino che 3 pone termineall’illimitatezza. … “ ale è il punto di partenza della nascita per le cose, e il termine della loro distruzione, che si

 produce con"ormemente alla necessit% poiché esse subiscono un castigo e un#espiazione l#una da parte dell#altra,

causa la loro ingiustizia, secondo l#ordine del tempo$ '(, <BB

3 ogni "orza si spegne e viene "renata da un’altra. #ale ! il modo in cui una "orza trova limite. 3 ordine .. come

riverbero del ritmo divino nelle cose.. necessit separata da amore 3 che rende conto di .. quanto di""erisce l’essenzadel bene dalla necessit.3 La necessit ! questa obbedienza della materia, che la rende silenziosa e innocente . D 3 gravit ..) limite che non

sovrasta la "orza con pi0 "orza, ma .. la contiene, la "erma. D 3 nella bilancia a bracci diseguali, il grammo prevale sulchilo. D 3. il numero, le leggi della geometria, la regola della "isica, consentono di vedere un’armonia tra le cose non

simili 3 in cui la necessit sembra scaturire da una tensione risolta cos8 compiutamente in obbedienza da trascriversi

come bene. “/ualcosa di misterioso in questo universo è complice di quelli che amano solo il bene$ / '-, =?I

3 (oiché non ! possibile pensare all’uomo separandolo da ci di cui vive 3 la materialit umana scende tra le cose delmondo e dichiara che noi apparteniamo loro. La ragione non si orienta se non considerando i propri legami con tutto il

mondo materiale 3$ingere che nel luogo umano cessi la "orza ! una menzogna, ma credere che tutto l’universo sia gestito dalla "orza

signi"ica dar seguito a ci che la scienza moderna, "ondata da 9alileo, ha immesso come sapere del mondo. /uesto postulato, implicito nella scienza moderna, ! "also. &redere invece che il desiderio di giustizia sia incancellabile dal

cuore dell’uomo 1*,<BI2 signi"ica credere che esso ha realt. Sarebbero quindi operanti nel mondo due energie edesisterebbe scontro tra le due3. ancora una volta .. vi ! una lacerazione, una lotta ..

3 'l mondo esiste nella propria potenza, quando crede di essere.7io per"ettamente distante, ma anche 7io compiutamente presente – non c’! panteismo perché il mondo non contiene

7io, ! 7io che lo contiene 1'(, B=I2 (resente, appena sia leggibile quel consenso .. a "ar vuoto, cio! quando la materiasmette con la potenza, ed entra in una dimensione in cui contrasta la sua stessa potenza. 'l vuoto ! lo spazio tra 7io e

7io, ! il luogo della distanza, ma anche dell’obbedienza. .. /uando la materia o""re alla nostra osservazione questointerstizio di obbedienza .. tutto il mondo diviene 7io e rende mani"esta la relazione tra 7io e 7io.

/uando osserviamo nella materia la "orza insieme a ci che la contrasta, rintracciamo allora il gioco divino “come un

bambino si nasconde alla madre, per scherzo, dietro a una poltrona , così Dio gioca a separarsi da Dio mediante la

Creazione. !oi siamo questo gioco di Dio$ / '-, =CC

La guerra di %roia

3 la guerra dei greci e dei troiani mostra, "in in "ondo, l’assenza di 7io. .. L’'liade o il poema della "orza .. sviluppatutti quei meccanismi da cui gli uomini sono presi. ' greci conoscono la "orza, e per tale motivo sono capaci di

astenersene. .. conoscitori, allora, innanzi tutto. La cultura greca non si mente. La distruzione di #roia rimane nella sua

memoria senza essere velata, né scusata, né tras"ormata) /uesto ricordo pesa e solo ci consente una lucidit senzaillusioni.

3.inorgogliti dalla "orza .. avevano il cuor leggero 3. subito il gioco della vanit e dell’orgoglio si dis"a. La guerraappare nella sua esistenza reale) racchiude la morte. * pi0 la morte avanza 3 pi0 si intensi"ica un desiderio di

liberazione 3. D non c’! possibilit di immaginare alcuna liberazione che non ricalchi il volto della violenza cui sivoleva "uggire. L’aggressione della "orza corrode a tal punto che non ! possibile pensare di "arla cessare se non

distruggendo. 3 dall’una e dall’altra parte vi sono gli stessi pensieri, e proprio a causa di questi si continua una guerrache parole ragionevoli, o un uso moderato della "orza, consentirebbero pure di comporre. L’ingranaggio invece appare

inarrestabile 3 la disperazione ..spinge a perire e a uccidere, e ogni uomo, abitato da un “doppio bisogno di morte”,appartiene “a una razza diversa da quella dei viventi” 1',=C2. 3 "ollia, vicina demenza, accecamento provocato da ci

che non s’arresta. 3nell’urto, le "orze si danno "ine, impietosamente, l’una con l’altra. 7ove .. non c’! alcunaconoscenza della "orza si mente, la si nasconde, se ne ignora l’e""etto.

runa, nel racconto della ;hagavad 9ita, si ri"iuta di lanciare la "reccia 3. Mrsna gli ricorda che se non sar lui, sarun altro% gli prospetta la battaglia come un evento irrimediabile secondo la logica delle cause. 3 runa d inizio alla

 battaglia. 3 ma va in battaglia lacerato% egli crede.. sia all’inevitabilit della guerra che alla propria generosit. .. eglinon pu muoversi dalla sua azione prescritta , ma ! necessario che 3 non "accia propria la "orza. .. un’azione senza

azione, un’azione non agente 3 la decreazione.3ri"iutare la "orza non ! astenersi, né andare altrove, rispetto alla necessit, ma ! non mettersi nella prospettiva di servo

e di padrone 3 “che non subisce né usa la "orza” 3 nell’animo del guerriero .. stanno la cieca necessit .. e la

generosit che ! amore 3 un amore che non contende con la "orza, in cui la sua purezza, che nessuna "orza tocca enessun "erro colpisce, si traduce nella realt di un essere totalmente preservato. “:n essere cos8 non esiste” 1',EC2

3 non c’! amore che cancelli la battaglia. .. ci che ! giusto si lega ad ananNe e giustezza e necessit compaiono

insieme% ci che ! giusto ! anche la divina necessit 3.. i due termini non possono sciogliersi, pena l’hObris da una

 parte o il delirio dall’altra. 7elirare ! non scorgere che nella propria anima, nella parte non immortale di questa, tutto !governato dalla "orza% che delira ! in questa insensatezza) ! cieco a se stesso. /uando poi 7io prende il posto dell’io,cio! quando l’anima ! unita al bene 3 ci che accade ! insondabile 3 ! amore che trova limite nella necessit .. 7io e

il mondo vengono avvicinati e si toccano .... il guerriero ! quindi la bilancia .. mantiene raccolte in sé necessit e generosit ..

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 +ell’'liade (atroclo ! l’unico guerriero che ha presenti l’una e l’altra e ..inclina la bilancia verso “l’esser dolce con tutti”1',=B2 3 con le sue lacrime, con la consapevolezza della violenza, dell’orgoglio, della rovina% egli sa che la sventura !

di tutti, per questo non ne prende la distanza, non si ritira in disparte 3 punto d’equilibrio della bilancia da cui sidipartono i bracci. *gli, per equilibrare la realt, combatte la "orza. ..

.. equilibrio estremo .. sbilanciamento. Lo sbilanciamento ! un passo nell’impossibile. 3 verso ci che ! impossibileamare 3. “si ama incondizionatamente. &#)more è una cosa divina. -e entra in un cuore umano lo spezza.$

1/,'-,<<G2

3 questo amore doloroso .. si estende "ino all’avvolgere coloro che s’inorgogliscono della "orza D per nulla amabili 3chi scorge la verit di questo amore ! destinato a spezzarsi a causa della contraddizione che lo prende 3 cos8 vienecondotto oltre se stesso.

$risto

*’ contraddittorio che 7io, essendo tutto, non mancandogli nulla, "accia qualcosa che non ! lui 1/,''',E<2, vada verso il

non essere, dia il mondo a chi non esisteva. 3 da tale contraddizione divina, scaturito direttamente da qui, muove

&risto. 3 reso come il (adre, il -erbo trova nell’'ncarnazione il primo aspetto della sua (assione% 3 &risto dicedell’amore tra sé e il (adre 3 egli si pone nello spazio e nel tempo, obbediente ad entrambi, in"initamente distante dal

(adre, per testimoniare la loro verit.“&a ragione suprema per cui il 0iglio di Dio è stato "atto uomo …è perchè testimoniasse .. che Dio è )more.$

/,12,345 

“Ci* che è in basso è come ci* che è in alto$ /,',<>>

“1l (adre nei cieli, che abbandona suo 0iglio e osserva in silenzio il Cristo abbandonato, inchiodato nel silenzio duedivinit% impersonali che si ri"lettono l#una nell#altra e "anno un solo Dio$ /,'-,BF=

“Dio crea Dio, Dio conosce Dio, Dio ama Dio e comanda a Dio che gli obbedisce$ /,'-, BF=“cerchio. Due punti vicinissimi, si toccano e sono separati da tutta la circon"erenza$ /,''',=CG

3 cos8 &risto ! caduto nel meccanismo cieco e preciso della necessita, dove le intenzioni degli uomini, ilconcatenamento degli eventi, dormano una combinazione implacabile, pur senza causa ragionevole e diretta. 3

“! morto come un criminale di diritto comune, in mezzo ai ladroni, solo un po’ pi0 ridicolo di quelli” (S6, B>C.. il male che passa perennemente da un essere all’altro “ "inchè cade su un essere per"ettamente puro che lo subisce per

intero e lo distrugge$ /,'-,BI=  3 *gli ! maledetto, sente la maledizione, ma non la riceve, n! la trasmette.1/,''',=?=2

3 l’amore del $iglio ! rivolto alla (assione del (adre. &risto sa che il mondo, comprese le violenze dell’uomo, esiste perché il (adre si ! ritratto% l’abdicazione, l’abbandono, persino il male sono per lui segni dell’amore di 7io, e li ama

come tali. *gli obbedisce – e nell’obbedienza va compreso il senso di costrizione e non di o""erta – alla cieca necessit

in cui legge l’amore del (adre. “ mediante la sventura di Cristo 6nei secoli anteriori come nei secoli posteriori7 la sventura di ogni sventurato assume un signi"icato e un valore di espiazione se solo egli lo desidera. &a sventura allora

assume un valore in"inito che pu* venire solo da Dio$  /,'-,BIB 3 6gni creatura umana, a seguito del pentimento, pu

divenire l’innocente della propria parte criminale% pu lacerarsi in un essere duplice, in cui il peccato si tras"orma indolore. 3 ci che ! innocente in se, subisce ci che ! criminale in sé. Senza questo dividersi umano non vi ! né

espiazione, né redenzione) perché il male “l% dove è non è sentito. '# sentito l% dove non è$  /,''',=?=. 'l proprio male,che la propria parte innocente assume, diviene dolore puro.

 +on c’! che questa porta. 'l 5ediatore ha cercato 7io (adre nella sua assenza dal mondo% ha voluto per sé l’estremasventura, per testimoniare dell’amore di 7io per 7io pi0 "orte della distanza. .. noi ci troviamo su questa distanza e

siamo chiamati a questo amore. “ !oi dobbiamo attraversare 8 e Dio per primo per venire "ino a noi, perché egli viene

 per primo 8 l#in"inito spessore del tempo e dello spazio. &#amore è qui, se possibile, pi9 grande. '# grande come la

distanza da superare$ /,'-,BCG

La de&creazioneSi d il limite quando ci che ! in"inito arresta l’illimitato. L’in"inito agisce su un "also in"inito e lo "erma. .. &i che

arresta il pensiero che procede in un unico verso e che risolve, spiega, sintetizza, ed ! pervaso dalla sensazione di una potenza in"inita, ! la contraddizione. La contraddizione ! il limite del pensiero, ci davanti a cui esso smette le "orme

illusorie e incontra la propria realt. 3 (ensare .. muoversi in un’articolazione di equilibrio, bilanciati tra duecontradditori 3. ! soprattutto questione di umilt) i contrari sono nell’anima una lacerazione% sopportarli, riconoscere

che il pensiero ha come compito un andar chino sotto il peso dei contrari, signi"ica tras"ormare le continue “prese” sulmondo, il continuo congetturare discorsivo che raccoglie a""errando, in un movimento sobrio, che si ritira. Si ! umili

quando si coglie che ci che vi ! di essenziale per sé non proviene dal proprio io) *’ il non potere che ci apre all’essere

umili% e non c’! impotenza pi0 grande di quella di subire una lacerazione senza poterne guarire...L’umiliazione nel pensiero consiste nell’accettare l’insolubilit del problema, e contemplarla senza lasciarsene

distogliere 1/,'-,=F=2 3 inamovibilit passiva .. perché la nostra stessa presenza disturba la chiarezza e l’evidenza

della soluzione. 3. attivit inutile 3 pazienza .. "atta dai gesti del provare e del riprovare, che implica il sapere di non

 potere nulla. 1/,'-,B<BD< "ormica2 3 :na pazienza capace di stancare ha un’umilt in"inita, al centro vi ! un po’ divuoto e nessuna immagine dell’io. *’ questa la pazienza che attrae 7io “) "orza di pazienza stancare la pazienza di

 Dio” 1/,'-, <C= #antalo2 3. 

... (azienza signi"ica obbedire al tempo) “premere il tempo sul proprio cuore "ino a stritolare il cuore$  /,'-,B<=(er ricevere quell’umilt che ci d potere su 7io, l’umilt che ci "a per"etti come il (adre celeste, occorre un cuore

completamente stritolato. +iente riesce a congelarci cos8 come il sapere che siamo abbandonati al tempo, e l’umilt !

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 precisamente “un certo rapporto dell#anima col tempo$ /,'-,B>>% ! appunto accettare che ci che ! stato sia stato,accettare che niente pu contro il tempo e che noi siamo la temporalit stessa. 3 accettare il tempo ! sparire3

3.. attenzione “nel sospendere il proprio pensiero, nel lasciarlo disponibile, vuoto e permeabile all#oggetto, nel

mantenere in prossimit% del proprio pensiero, ma a un livello in"eriore e senza contatto con esso, le diverse conoscenze

acquisite che si è costretti a utilizzare$  7,?C….. : tutti gli errori nelle versioni, tutte le assurdit% nella soluzione dei problemi di geometria … tutto dipende dal "atto

che il pensiero si è gettato a""rettatamente su qualcosa … &a causa di ci* sta sempre nell#aver voluto cercare … 'siste,

 per ogni esercizio scolastico, una maniera speci"ica di aspettare la verit%, desiderandola, ma senza permettersi dicercarla. ;na maniera di "are attenzione ai dati del problema di geometria senza cercarne la soluzione …$ 7,?B... 'l primo avvolgimento personale nella necessit ! quello che ci porta dall’idea di un volere e di un potere a quella di

un esercizio impersonale di sé. *’ assomigliare alla pioggia o al sole, immagine della per"ezione del (adre, che sonociechi al crimine e alla virt0 1/,'-,BF<2  …. “1l (rincipio, indi""erente, imparziale, lascia che ogni cosa segua il suo

corso senza in"luenzarla$ D HhuangDzi, opera taoista D /,',=I?, n.B 

“(er questo ! stato detto) D l’uomo per"etto ! senza io, l’uomo ispirato ! senza opera, l’uomo santo non lascia nome – “

HhuangDzi..il guerriero che maneggia la "orza sa che ! necessario che essa raggiunga il culmine .. consapevole di ci .. non vuole

dare inizio alla guerra 3 lasciare il proprio esercito o cominciare la guerra .. nessuna scelta gli consentir di non provare una compassione impotente .. anche verso di sé. 3 non vuole combattere, perché ! male .. l’adempimento del

dharma comporta delle ingiustizie .. non c’! niente di meno certo del "atto che un atto puro non "accia male .. il direevangelico “siate per"etti” ! equivalente al “siate santi” e non al “siate puri”. 'mplica una lacerazione e non la scelta

della via migliore. .. “'gli è dilacerato tra la piet% e la necessit% di combattere ”, e vede -isnu sotto la sua vera "orma“6e, a quanto pare, non l#avrebbe visto se non "osse stato dilacerato7$   /,',<>< 3 se non "osse passato per la

lacerazione non avrebbe capito il suo dharma 3 mi ! permesso non combattereP 3 “considerare il dharma non come

dovere, ma come necessit%, è elevarsi al di sopra$ /,',===  … “se <rsna non "osse intervenuto a illuminare )r=una,

 )r=una si sarebbe battuto ugualmente, ma male$. /,',==G 3il dharma sempre pi0 coincidente con la necessit .. ilminimo male possibile, tenuto conto delle necessit% un male che non si pu evitare di compiere se non compiendone

uno pi0 grande. 1/,',<>=2 .. &i che pone limite al male ! il “so""rire di questo male, so""rire "ino alla dis"atta "isica$

/,',<FF .. il male lo si "a e lo si continua a "are e occorre assumere "ino in "ondo tale dimensione.

..impossibilit di togliersi dalla condizione di male .. il modello della &reazione 3 Solo perch! la &reazione ! stataabdicazione di 7io, ! possibile indicarlo come unico nostro debito% ma perché la &reazione ! la (assione di 7io e nasce

dalla limitazione di 7io per amore, *gli ! anche il nostro unico creditore. 3 l’o""esa a 7io ci "a contrarre un debitoin"inito perché egli ! in"initamente buono% e 7io, consentendo che noi veniamo o""esi, contrae un debito in"inito perché

! in"initamente potente. “ 1 debiti si annullano” /,'-,BB< 3 azioni e scambi che si annullano o che non chiedono per

sé un risultato% movimenti senza accumulo. .. ci che qui si rivela ! il desiderio di cancellazione del potere .. “ Dioquaggi9 è destabilizzante. &#amicizia con lui non d% alcun potere, ma "inchè è presente nella sua verit% ai pensieri

degli uomini nessun potere terrestre raggiunge la stabilit%.” /,'-,<EF 3.. runa perde la sua potenza, l’identit del

suo stato, la "orza come elemento proprio della sua casta, perch! mantiene un legame con Mrsna, e tale legame .. !l’amicizia con &hi ha abdicato al potere, ha rinunciato a esercitarlo . '( uesto l(irrinunciabile a partire da cui

)r*una passa come attraverso una porta stretta e da cui discendono" gli uni sugli altri" i tempi della lacerazione"

della rinunzia ai frutti" della ritorsione verso di s+ del male di una azione.  +on sono slanci promossi da alcuna  parte

dell’anima. Si accetta perché il granello di senapa non scompaia, e l(accettazione , ci- che vi ! di soprannaturale

nell(anima , consente al granello di crescere . La crescita, come quella del lievito .. , pone man mano di "ronte a un

doversi risolvere per una cosa o per l’altra, cos8 come le parole di Mrsna indicano ora l’impossibilit di assentarsi, oral’obbligo, ora l’azione – non agente. 6gnuno di questi punti .. accende sempre la lotta con ci che ! potere, con ci che

si crede sia “la propria parte”. 3. esiste un concatenamento preciso tra le nostre piccole strategie interne di potere e idispositivi sociali di potere .. quando distruggiamo la volont .. stiamo portando direttamente una battaglia a quei

dispositivi. 7isinnescarli ! deDcrearsi) atteggiamento amante per &hi, senza potere, ! nel mondo.

(S6 ) (ensèes sans ordre concernant l#amour de Dieu, tr.it. &#amore di Dio, ;orla, #orino BI>I

'( ) 1ntuitions prè>chrestiennnes, tr. it. &a grecia e le intuizioni prescristiane, ;orla, #orino BI?E*L ) 'crits de &ondres et dernieres lettres, 9allimard, (aris BIG>

* ) &#enracinement. (rèlude % une dèclaration des devoirs envers l#étre humain , tr. it. &a prima radice. (reludio a una

dichiarazione dei doveri verso la persona umanna, S*, 5ilano BIIC 

' ) &#1liade ou le poème de la "orce, tr.it. in &a grecia e le intuizioni precristianeLA ) &ettre % un religieu?, tr. it. &ettera a un religioso, delphi, 5ilano BIIF

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'ntuizioni precristiane S.Weil

Dio in cerca dell(uomo

1+otare che nel -angelo non si parla mai, salvo errore, di una ricerca di 7io da parte dell’uomo. 'n tutte le parabole ! il

&risto che cerca gli uomini, ovvero il (adre se li "a condurre dai suoi servitori. 6 ancora un uomo trova come per caso il

regno di 7io e allora, ma allora soltanto, vende tutto.2 1nno a Demetra 6inni omerici7

 Demetra .. divinit% sacra .. lei e la sua bella "iglia .. che )idoneo ha rapito .. e il narciso suscitato, come un laccio ..

 'gli la rapì contro sua voglia .. così, contro sua voglia, egli la rapiva, per la provvidenza di +eus ….. @il dolore di

 Demetra impedisce al grano di spuntare la specie umana perirebbe e gli dei resterebbero senza onore, se +eus non

ordinasse ad )idoneo di lasciar partire la "anciulla )idoneo ascolta il messaggio sorridendo e obbedisce.@ 2a#,

 (erse"one da tua madre dall#azzurro velo, poiché non hai nel petto che un coraggio ed un cuore di bimbo

..(rontamente si lev* .. ma lui un chicco di melagrana, dolce come il miele, le dette a mangiar di nascosto, per astuzia,

 perché essa non rimanesse per sempre laggi9, presso Demetra ….. @ da allora ella passa due terzi dell#anno presso sua

madre, tra gli dei, un terzo presso )idoneo.@ &ommento. de o idoneo .. vuol dire 'nvisibile, o*terno, o le due cose insieme .. ! presentato ora come "ratello di Heus, ora come Heus stesso 3 7emetra vuol dire

 probabilmente #erra 5adre e ! identica a tutte quelle dee madri di cui il culto ha tante analogie con quello della -erginenella concezione cattolica 3 il narciso ! il "iore che rappresenta +arciso, quella creatura cos8 bella che non poteva

innamorarsi che di se stessa. La sola bellezza che possa essere oggetto d(amore per se stessa .. ! la bellezza divinache appare uaggi sotto forma della bellezza del mondo" come un laccio per l(anima. /razie a uesto laccio" Dio

s(impossessa dell(anima suo malgrado. *’ la stessa concezione del $edro di (latone. 7io deve lasciare che l’animaritorni nella natura% ma prima, di sorpresa, le "a mangiare di nascosto un chicco di melagrana. Se lo mangia, essa ! presa

 per sempre. 'l chicco di melagrana ! il consenso che l’anima accorda a 7io quasi a propria insaputa e senzacon"essarselo, che ! come un in"initesimo tra tutte le inclinazioni carnali dell’anima, e tuttavia decide per sempre del

suo destino. *’ il grano di senape al quale &risto paragona il regno dei cieli, il pi0 piccolo dei grani, ma che pi0 tardidiverr l’albero su cui gli uccelli del cielo si posano.

$i sono un questi miti due violenze successive di Dio sull(anima" una che ! pura violenza" l(altra" invece" per la

uale il consenso dell(anima a Dio ! indispensabile e che decide della salvezza.  /uesti due momenti si ritrovano nel

mito di $edro e in quello della &averna) *ssi corrispondono) Q alla parabola evangelica del banchetto nuziale, per ilquale si va a cercare i convitati a caso, sulle strade, ma nel quale non possono rimanere se non quelli che hanno la veste

nuziale% Qe all’opposizione tra “chiamati” ed “eletti”, Qe alla parabola delle vergini che tutte vanno incontro allo sposo,

ma tra le quali sono accolte solo quelle che hanno l’olio, ecc. – L’idea di un laccio teso da 7io all’uomo ! anche ilsigni"icato del mito del labirinto se se me tolgono le storie aggiunte posteriormente che si ri"anno alle guerre tra &reta

ed tene. 5inasse, "iglio di Heus, giudice dei morti, ! quell’essere unico i cui nomi nell’antichit sono 6siride,

7ioniso, (rometeo, l’more, *rmete, pollo, e molti altri 1la verosimiglianza di queste assimilazioni pu esserestabilita2. 'l labirinto ! quella via nella uale l(uomo" appena vi penetra" perde la sua strada e si ritrova incapace"

dopo ualche tempo" sia di ritornare sui suoi passi come di dirigersi da ualche parte0 egli erra senza saper dove

e finalmente giunge al punto ove Dio l(attende per mangiarlo.

 0iaba scozzese del “Duca di !orvegia$ 6che si ritrova nel "olAlore russo, tedesco, ecc. 7

nche questa "iaba pu rappresentare la ricerca dell’anima da parte di 7io. nch’essa contiene i due momenti dellacattura dell’uomo da parte di 7io. 'l primo si compie nella notte dell’incoscienza, allorché la coscienza dell’uomo !

ancora tutta intera animale e la sua umanit nascosta in lui) appena 7io vuol trarla alla luce, l’uomo "ugge, scomparelontano da 7io, lo dimentica e si prepara ad una unione adultera con la carne. 7io cerca l’uomo con pena e "atica e

arriva a lui come un mendicante. *gli seduce la carne per mezzo della bellezza e ottiene cos8 accesso all’anima, ma latrova addormentata. 1n tempo limitato ! concesso all(anima per risvegliarsi . Se si sveglia un attimo prima che

questo termine spiri, riconosce 7io e lo sceglie, sar salva. 'l "atto che il principe si svegli solo un attimo prima dellaterza e ultima alba, indica che al momento decisivo la di""erenza tra l’anima che si salva e quella che si perde non ! che

un in"initesimo in rapporto a tutto il contenuto psicologico dell’anima. *’ quel che indica, anche nel -angelo, il paragone del regno dei cieli col grano di senape, il lievito, la perla, ecc., come il chicco di melagrana di (roserpina.

L’aspetto miserabile della principessa, la sua entrata nel palazzo in vesti di sguattera, indica che Dio viene a noi

completamente spoglio  non solo della sua potenza, ma anche del suo splendore . 2iene a noi mascherato" e la

salvezza consiste nel riconoscerlo.

3iconoscimento di Dio e dell(uomo

 -o"ocle “Biconoscimento di 'lettra e di reste$Si tratta di un riconoscimento, tema "requente nel "olNlore. Si crede di aver dinanzi a sé uno straniero, ed ! l’essere pi0amato. &os8 nella storia di 5aria 5addalena di "ronte al “giardiniere”.

*lettra ! "iglia di un re potente, ma ridotta al pi0 miserabile stato di schiavit0 sotto gli ordini di coloro che hanno traditosuo padre. 4a "ame. *’ vestita di stracci. La sventura non soltanto la schiaccia, ma la degrada e la inasprisce. ma ella

non viene a patti. 6dia quei nemici di suo padre che hanno su di lei ogni potere. Solo suo "ratello, lontano, potrebbe

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liberarla. Si consuma nell’attesa. $inalmente egli arriva, ma lei non ne sa niente. &rede di vedere uno straniero cheannuncia la morte di lui e porta le sue ceneri. &ade in una disperazione senza "ondo, si augura di morire. 5a benché non

speri pi0 nulla, non pensa neanche per un istante di venire a patti. 6dia tanto pi0 intensamente i suoi nemici. 5entretiene l’urna, piangendo, 6reste, che l’aveva presa per una schiava, la riconosce alle sue lacrime. Le annuncia che l’urna

! vuota. Si svela a lei.-i ! qui un doppio riconoscimento. 7io riconosce l’anima dalle sue lacrime, poi si "a riconoscere.

(roprio uando l(anima sfinita ha cessato di attendere Dio" uando la sventura esterna o l(aridit4 interiore le fa

credere che Dio non sia una realt4" se tuttavia essa continua ad amarlo" se ha orrore dei beni di uaggi chepretendono di sostituirlo" proprio allora Dio dopo ualche tempo viene fino a lei" si mostra" le parla" la tocca ./uesto San 9iovanni della &roce lo chiama notte oscura.

L(operazione della grazia

 'schilo Coro dell#$)gamennone$

 +eus, chiunque possa essere, se è così @ che ama esser chiamato, @ con questo nome io lo chiamo @ !ulla ho da

comparare, dopo aver tutto pesato, @ tranne +eus, se il vano peso dell#angoscia @ dev#essere veramente respinto.

………………………………

 +eus chiunque, il pensiero volto a lui, dir% la sua gloria, ricever% la pienezza della saggezza. @ 'gli che ha posto i

mortali sulla via della saggezza. )ttraverso la so""erenza, la conoscenza, è la legge sovrana che egli ha posto. @ 'ssa si

distilla nel sonno, vicino al cuore, @ la pena che è memoria dolorosa e anche a chi non la vuole la saggezza discende.@ '#, da parte della divinit%, una grazia questa violenza, le divinit% assise al sacro timone.

Heus non designa una divinit particolare pi0 che non designi la parola 7io. *’ del resto la stessa radice. +on si sad’altra parte il suo nome, ci che 1secondo le idee degli antichi, per i quali nominare era dominare2 implica che non si

 pu raggiungerlo, contrariamente ai "alsi dei. Si pu soltanto volgere il pensiero verso di lui, e uesto basta per

ottenere la perfezione.

La “pena che ! memoria dolorosa”) questo signi"ica, secondo il vocabolario or"ico, il presentimento della "elicit eterna,della destinazione divina dell’anima. /uesto presentimento si distilla goccia a goccia nel sonno dell’incoscienza% al

momento in cui se ne ha coscienza si ! gi4 presi dalla grazia e non resta che consentire. 1accordo col mito di &ore2

L(amore divino nella creazione

 (latone “imeo$“utto ci* che è prodotto proviene necessariamente da un autore. '# assolutamente impossibile che senza autore vi sia

 produzione. /uando l#artista guarda a ci* che è eternamente identico a se stesso e, applicandosi a quello come a un

modello, ne riproduce l#essenza e la virt9, una misura della bellezza per"etta è così necessariamente compiuta. -e

 guarda a ci* che passa, se il suo modello passa, ci* che "a non è bello$

/ueste poche righe racchiudono una teoria della creazione artistica. Non c(! vera bellezza se l(opera d(arte non

procede da un(ispirazione trascendente 1il modello trascendente signi"ica semplicemente la "onte della vera

ispirazione2. :n’opera d’arte che si ispiri ai "enomeni sensibili o psicologici pu essere di primissimo ordine. /uesto siveri"ica sperimentalmente. Non possiamo rappresentare la creazione se non mediante la trasposizione di

un(attivit4  umana% ma mentre oggi si prende quale punto di partenza un’attivit come quella di un "abbricante diorologi, il che trascina in mille assurdit non appena si tenta una trasposizione, (latone sceglie un’attivit che, per

quanta umana, ha gi qualcosa di soprannaturale. 'noltre, la legittimit di questa analogia ! veri"icabile. +on si riuscirmai a trovare abbastanza "inalit visibile nel mondo per provare che esso ! analogo a un oggetto "abbricato in vista di un

"ine3 *’ addirittura mani"esto il contrario. 5a l(analogia tra il mondo e un5opera d(arte ha la sua verificasperimentale nel sentimento stesso della bellezza del mondo., perché il bello ! la sola "onte del sentimento del bello.

La veri"ica non vale se non per quelli che hanno provato questo sentimento, ma quelli che non l’hanno mai provato, esono senza dubbio rarissimi, non possono "orse essere condotti a 7io per nessuna via. (aragonando il mondo ad

un’opera d’arte, non soltanto l’atto della creazione ma la provvidenza stessa si trova assimilata all’ispirazione artistica.-ale a dire che nel mondo, come nell’opera d’arte, c’! "inalit senza alcun "ine rappresentabile. #utte le "abbricazioni

umane sono adeguamenti di mezzi in vista di "ini determinati, salvo l’opera d’arte ove vi sia adeguamento di mezzi,nella quale c’! evidentemente, "inalit, ma non si pu concepire nessun "ine. 'n un certo senso il "ine non ! altro che

l’insieme stesso dei mezzi impiegati% in un certo senso il "ine ! assolutamente trascendente. ccade esattamente lo

stesso per l’universo e per il corso dell’universo, il cui "ine ! eminentemente trascendente e non rappresentabile, perché! 7io stesso. L(arte  ! dunue l(unico termine di paragone legittimo.   7i pi0) solo uesto paragone conduce

all(amore. &i si serve di un orologio senza amare l’orologiaio, ma non si pu ascoltare con attenzione un canto

 per"ettamente bello senza amare l’autore del canto ed il cantore. Aeciprocamente, l’orologiaio non ha bisogno di amare

 per "are un orologio, mentre la creazione artistica 1quella che non ! demoniaca né semplicemente umana2 non ! altroche amore.

“'# un#impresa trovare il creatore e padre di quest#universo, e colui che l#ha trovato non ha la possibilit% di esporlo a

tutti .  'saminiamo dunque ancora, a suo proposito, quale dei due modelli ha scelto il carpentiere per eseguirlo, se

quello che è identico a se stesso e così com#è, o quello che passa. -e questo mondo è bello, se l#artista è buono,

evidentemente egli ha guardato all#eterno in quel caso invece che neppure è lecito dire, a quello che passa. ra, è del

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tutto mani"esto che egli ha guardato all#eterno. (oiché l#uno è la pi9 bella delle opere, l#altro il pi9 per"etto degli

autori. -icchè questo mondo generato è stato eseguito secondo l#essere identico, a""errato dall#intelligenza e dalla

ragione$

“Diciamo ora per quale ragione il compositore ha composto un divenire e questo universo.  'gli era buono e, in chi è

buono, in nessun caso, in nessun modo, mai si produce l#invidia. 'ssendo senza invidia egli ha voluto che tutte le cose

 siano buone e che nessuna cosa sia privata del valore che le è proprio…$

“isogna dire che questo mondo è un essere vivente, che ha un#anima, che è un essere spirituale, e che in verit% è stato

 generato tale dalla provvidenza di Dio )mmesso questo, ci* che bisogna nominare in seguito è quello tra gli esseri viventi a somiglianza del quale il

compositore ha composto il mondo. !on è alcuno di quelli che sono essenzialmente parziali. -arebbe cosa indegna,

 perché ci* che somiglia all#imper"etto non pu* essere bello. -olo a colui che contiene gli esseri viventi, considerati

individualmente e nelle loro specie, come parti, il mondo è del tutto simile. /uesto essere contiene in sè tutti gli spiriti

viventi allo stesso modo il mondo comprende in sé noi stessi e tutti i viventi visibili. perché  Dio ha voluto che il mondo

somigliasse interamente a quello tra gli esseri spirituali che è assolutamente bello e sotto ogni aspetto assolutamente

 perfetto e ha composto un essere vivente visibile, unico, che ha nel suo interno tutti gli esseri viventi che gli sono

affini per natura.. affinché, per unità, esso fosse simile all’essere assolutamente perfetto, per questa ragione il

creatore non ha creato due mondi o innumerevoli mondi  ma è nato, esiste, esisterà un solo cielo. questo, che è figlio

unico.” 

(latone, quando dice il mondo o il cielo, vuol dire essenzialmente l’nima del 5ondo% cos8 come noi, quandochiamiamo un amico per nome, abbiamo nel pensiero la sua anima e non il suo corpo. Questo essere che 6latone

chiama l()nima del mondo ! il Figlio di Dio % 6latone dice 7monogenes8" come 9an /iovanni. 'l mondo visibile ! ilsuo corpo. &i non implica alcun panteismo) egli non ! nel mondo visibile, cos8 come la nostra anima non ! nel nostro

corpo. (latone lo dice esplicitamente altrove. 7L()nima del mondo ! infinitamente pi vasta della materia" contiene

la  materia e la avvolge da tutte le parti.8 *ssa ! stata generata prima del mondo visibile , prima che vi "osse un

tempo, quindi dall’eternit. &omanda al mondo materiale come il padrone allo schiavo . $ontiene in s+ la sostanza di

Dio unita al principio della materia.

'l Modello a somiglianza del uale l()nima del Mondo ! generata ! un vivente spirituale, o uno spirito vivente. *’dunue una persona. '( lo spirito assolutamente perfetto in ogni senso. '( dunue Dio. 2i sono dunue tre

persone divine" il 6adre" il Figlio unico e il Modello. (er comprendere come la terza persona possa essere chiamata il5odello" bisogna riportarsi al paragone che ! al principio del #imeo, il paragone con la creazione artistica. L’artista di

 primissimo ordine lavora secondo un modello trascendente, che egli non si rappresenta, che per lui ! solo la fonte

soprannaturale dell(ispirazione. Se si sostituisce modello con ispirazione, la giustezza di uesta immagine

applicata allo 9pirito 9anto ! evidente. nche concependo il paragone nella sua "orma pi0 grossolana, per un pittore

che "a un ritratto, il modello ! il legame tra l’artista e il quadro.“&#anima 6cioè l#)nima del Mondo7, egli la pose al centro la estese attraverso tutto e ancora al di "uori dell#universo

corporeo e ve lo ravvolse, e arrotolando in cerchio un cielo circolare, lo stabilì uno, unico, solitario, capace per virt9

 propria di essere il proprio compagno, non avente bisogno di nulla che "osse altro da lui, conosciuto e amato

abbastanza lui stesso da lui stesso. 1n tal modo gener* questo Dio beato.$

“Egli ha stabilito l’nima !del "ondo#, prima in rapporto al corpo, cos$ in an%ianità come in dignità, e l’ha data al

corpo come padrona e sovrana a cui obbedire.” 

“&utta questa composi%ione, egli la tagli' in due nel senso della lunghe%%a( poi applic' le parti l’una sull’altra per il

me%%o, come nella lettera chi( le curv' in cerchio e le sald' l’una all’altra di fronte al punto d’incrocio( poi le

avvolse nel movimento che gira in modo identico nel medesimo luogo”.

/uesta composizione ! la sostanza dell’nima del 5ondo, "atta di una sintesi della sostanza divina stessa e del

 principio della materia.6r ora (latone ha detto che l()nima del Mondo" il Figlio unico" ! un Dio beato , conosciuto e amato lui stesso da lui

stesso. 'n altri termini, egli ha in s+ la vita beata della %rinit4. 5a qui (latone mostra questo stesso 7io lacerato. '( ilrapporto con lo spazio e il tempo a costituire uesta lacerazione" che ! gi4 una sorta di 6assione. )nche 9an

/iovanni nell()pocalisse :;<"=> parla dell()gnello che ! stato sgozzato fin dalla costituzione del mondo.  Le duemet dell’nima del 5ondo sono incrociate l’una sull’altra% la croce obliqua, ma ! pur sempre una croce. 5a di "ronte

al punto d’incrocio esse sono ricongiunte e saldate., e il tutto ! avvolto dal moto circolare, moto che non cambia niente,che si richiude su se stesso% immagine per"etta dell’atto eterno e beato che ! la vita della #rinit.

' due cerchi che servono qui d’immagine a (latone sono quello dell’equatore, che determina il moto diurno del cielodelle stelle "isse, e quello dell’eclittica che determina il moto annuo del sole. 'l punto d’incrocio dei due cerchi ! quello

dell’equinozio di primavera 1il "atto che l’anno presso gli antichi cominciava in molti paesi a primavera,mai, credo, in

autunno, vieta di supporre che si tratti dell’equinozio d’autunno2. 'l punto dell’equinozio di primavera era, ai tempi di(latone, nella costellazione dell’riete% il sole si trova in quel punto al momento della (asqua e la luna al punto

equinoziale opposto. Se si leggesse (latone con le stesse disposizioni di spirito del -ecchio #estamento, "orse si

vedrebbe in queste righe una pro"ezia. /razie a uesta prodigiosa combinazione di simboli 6latone fa scorgere nel

cielo stesso" e nel corso dei giorni e delle stagioni" un(immagine insieme della %rinit4 e della $roce.“/uando il compositore ebbe suscitato secondo il suo pensiero tutta la composizione dell#)nima 6del Mondo7, stese poi

all#interno tutto l#universo corporeo e li adatt* l#un l#altro "acendo coincidere i centri. &#)nima, egli la stese a partire

dal centro, da ogni parte sino ai con"ini del cielo, e ne avvolse tutta la s"era del cielo dall#esterno . )’nima, girando

 su se stessa, comincia il cominciamento divino di una vita inestinguibile e saggia per la totalità dei tempi . ' nacque

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il corpo visibile del cielo e lei, l#anima visibile che partecipa della proporzione e dell#armonia, nata come la

 per"ezione degli spiriti generati dalla per"ezione degli spiriti eterni$

/uesti due plurali non devono trarre in inganno. La loro ragion d’essere ! puramente grammaticale) sono conseguenzadei superlativi. &i non toglie che il (adre e il $iglio sia un essere unico.

/uesto passo dimostra che nel mito di $edro, quando Heus passa dall’altro lato del cielo per cibarsi, egli mangia proprioil suo $iglio unico, e che si tratta di una trasposizione in 7io della comunione. nche le anime beate lo mangiano.

La partecipazione dell’nima del 5ondo alla proporzione e all’armonia non deve intendersi soltanto della "unzione

ordinatrice del -erbo. -a intesa in un senso ben pi0 pro"ondo. (roporzione e armonia sono sinonimi. La proporzione !il rapporto stabilito tra due numeri da una media proporzionale% cos8 = istituisce una proporzione tra B e I, cio! BK=R=KI.L(armonia ! definita dai 6itagorici come l(unit4 dei contrari. La prima coppia di contrari sono dio e la creatura.

Il Figlio ! l(unit4 di uesti contrari" la media geometrica che istituisce tra loro una proporzione" il Mediatore.

“-iccome il Modello ha vita eterna, egli parimenti ha tentato di darla, per quanto è possibile, a questo universo. ra,

la natura del 6Modello7 vivente essendo eterna, non poteva essere assolutamente legata a ci* che è generato. 'bbe

l#idea di creare un#immagine mobile dell#eternit%. !ello stesso momento che stabilisce l#ordine del cielo, egli crea

qualche cosa che, procedendo secondo il numero, è un#immagine eterna dell#eternit% che è "issa nell#unit%. /uesta

immagine è ci* che noi chiamiamo tempo$.

“1l passato e l#avvenire sono apparsi come le "orme del tempo che imita l#eternit% volgendosi secondo il numero$.

“Così per questo ordinamento e questo pensiero di Dio concernente il prodursi del tempo, a""inché il tempo "osse

 prodotto, il sole e la luna e gli altri cinque astri che si chiamano pianeti apparvero, per la determinazione e la custodia

dei numeri del tempo$.

“…a""inchè il cielo si mostrasse il pi9 possibile da ogni parte e i viventi partecipassero del numero, tutti quelli almenoa cui ci* conveniva$.

“Contemplando i moti circolari dello spirito del cielo, noi dobbiamo servircene per le traslazioni circolari del pensiero

in noi, che ad essi si apparentano, ma quelli senza turbamento e queste turbate noi dobbiamo dunque istruirci e

 partecipare della rettitudine essenziale delle proporzioni grazie all#imitazione dei moti circolari di Dio, che sono

assolutamente senza errore, dobbiamo rendere stabili i nostri che sono erranti$.

$os? il 2erbo ! per l(uomo un modello da imitare. Non gi4" ui" il 2erbo incarnato in un essere umano" ma il

2erbo uale ordinatore del mondo" in uanto incarnato nell(universo intero. Noi dobbiamo riprodurre in noi

l(ordine del mondo. /ui ! la "onte dell’idea di microcosmo e macrocosmo che tanto ossession il medioevo. *ssa ! diuna pro"ondit pressoché impenetrabile. Ne ! chiave il simbolo del moto circolare . /uel desiderio insaziabile in noi

che ! sempre volto verso l’esterno e che ha per dominio un avvenire immaginario, noi dobbiamo   costringerlo a "arcerchio su se stesso e a volgere la sua punta sul presente. ' moti dei corpi celesti che ripartiscono la nostra vita in giorni,

in mesi e in anni sono sotto questo aspetto il nostro modello, perché i ritorni vi sono cos8 regolari che per gli astri

l’avvenire non di""erisce in nulla dal passato . 9e contempliamo in essi uesta euivalenza dell(avvenire e delpassato" noi penetriamo attraverso il tempo fin nell(eternit4 e" liberati dal desiderio rivolto verso l(avvenire" lo

siamo anche dall(immaginazione che l(accompagna e che ! l(unica fonte dell(errore e della menzogna.

6artecipiamo della rettitudine delle proporzioni" ove non ! alcun arbitrio" dunue alcun gioco per

l(immaginazione.

 5a uesta parola 7proporzione8 evoca senza dubbio anche l(incarnazione.

“isogna anche aggiungere a questo discorso ci* che si produce per l#azione della necessit%. (erché la nascita di

questo mondo si è operata grazie a una combinazione "ondata sulla necessit% e sullo spirito. Ma lo spirito regna sulla

necessit% per mezzo della persuasione 'sso la persuade a spingere la maggior parte delle cose che si producono,

verso il meglio. '# in questa maniera, secondo questa legge, per mezzo della necessit% vinta da una saggia

 persuasione, che "in dalle origini è stato composto questo universo.$

/ueste righe ricordano la concezione cinese dell’azione non agente di 7io, che si ritrova d’altronde in diversi testicristiani% ed anche in passaggi del Convito  sulla dolcezza dell’more che non "a violenza, che ! obbedito

volontariamente% e anche in questi versi di *schilo) +eus precipita ai piedi delle loro speranze@ alte come torri i mortaliannientati, @ ma non si arma di alcuna violenza. @ &utto ci' che è divino è sen%a sfor%o.   @)ssisa in alto sa la sua

 saggezza@ compier di l% ogni cosa, dalla sua pura sede.@ 

7io non "a violenza alle cause seconde per compiere i suoi "ini. &ompie tutti i suoi "ini attraverso il meccanismo

in"lessibile della necessit, e senza alterarne un solo ingranaggio. La sua saggezza resta in alto 1e quando discende ciavviene – lo sappiamo – con la stessa discrezione2. 6gni "enomeno ha due ragioni d’essere, di cui l’una ! la sua causa

nel meccanismo della natura, l’altra ha il suo posto nell’ordinamento provvidenziale del mondo, e mai ! permesso diusare dell’una come spiegazione sul piano al quale appartiene l’altra.

nche questo aspetto dell’ordine del mondo deve essere imitato da noi. @ltrepassata una certa soglia" la parte

soprannaturale dell(anima domina la parte naturale non con la violenza ma con la persuasione" non per mezzo

della volont4 ma del desiderio.

“(er quanto concerne la parte dell#anima alla quale spetta la sovranit% in noi, bisogna concepire che Dio l#ha donata

a ciascuno come un essere divino. 1o a""ermo che questo essere abita al sommo del nostro corpo, e che per la sua

 parentela col cielo ci solleva al di sopra della terra, perché noi siamo una pianta non gi% terrestre ma celeste. '#corretto parlare in tal modo. (erché da quel luogo, dal quale in origine ha germinato la nascita dell#anima, questo

essere divino tien sospesa la nostra testa, che è la nostra radice, e così mantiene diritto tutto il corpo.$

'ssere sempre al servizio di uesto essere divino0 mantenere al rango che gli conviene l(essere divino che abita in

noi.

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“!on c#è che un modo di servire un essere ed è di dargli il nutrimento e i movimenti che gli sono propri. 1 moti che

 sono parenti dell#essere divino che è in noi, sono i pensieri e i moti circolari dell#universo . Ciascuno deve applicarsi a

 seguirli, rieducare i moti circolari nella nostra testa relativi alle cose che passano, essi i corrotti, col riapprendere le

armonie e i moti circolari dell#universo. isogna "ar somigliare ci* che contempla, come lo esige la sua essenza

originaria, a ci* che è contemplato. ;na volta raggiunta la somiglianza, si possiede la compiutezza della vita per"etta

 proposta agli uomini dalle divinit% per l#esistenza presente e "utura.$

6arlando dei moti circolari dell(universo" 6latone non pensa soltanto ai cicli del giorno" del mese e dell(anno" ma

anche alle nozioni che associa ad essi nel suo sistema di simboli" vale a dire lo 9tesso e l()ltro" cio! identit4 ediversit4" unit4 e molteplicit4" assoluto e relativo" bene puro e bene mischiato al male" spirituale e sensibile"

soprannaturale e naturale. Le stelle girano solo parallelamente all(euatore" il sole gira allo stesso tempo

parallelamente all(euatore e all(eclittica0 allo stesso modo in ueste coppie di contrari" che non ne formano che

una" il secondo termine non ! simmetrico al primo" ma gli ! sottomesso pur essendogli opposto . #utti gli eventi

 possibili vengono ad inserirsi nella cornice costituita da due moti combinati del cielo e del sole, la cornice dei giorni

distribuiti in stagioni per tutta la durata dell’anno, senza che possano mai in alcun modo turbarla. un tale turbamento

non ! neppure pensabile. llo stesso modo i piaceri e i dolori, le paure e i desideri pi0 violenti debbono collocarsi innoi, senza portarvi alcun turbamento, nella relazione stabilita nella nostra anima "ra la parete volta verso questo mondo

e la parte volta verso l’altro. /uesta relazione deve essere tale da versare perpetuamente sullo scorrere dei minuti unaluce di eternit , quali che siano gli eventi che riempiono i minuti.

L’immagine dell’uomo come pianta la cui radice a""onda nel cielo ! legata nel imeo a una teoria della castit che(latone ha dissimulato spartendola in diversi "rammenti, sicch! non so se vi sia stata scorta. /uesta pianta ! inna""iata

da un’acqua celeste, un seme divino, che entra nella testa. In colui che esercita continuamente la parte spirituale e laparte intellettuale di s+" contemplando e imitando l(ordine del mondo" tutto ci- che ! nella testa" compreso uesto

seme divino" ! trascinato da moti circolari simili a uelli che fanno volgere il cielo" le stelle e il sole. Questo seme

divino ! ci- che 6latone chiama un essere divino che abita con noi" in noi" e che dobbiamo servire. Ma nell(uomo

o nella donna che lasciano inerti le facolt4 pi alte dell(anima" i moti circolari nella testa si alterano" si arrestano.

Il seme divino allora discende lungo la colonna vertebrale e diviene desiderio carnale.  *’ ancora un essere

indipendente nell’interno dell’uomo, ma ora ! un essere demoniaco che non ascolta la ragione e che vuol tutto dominarecon la violenza. &os8 ne parla (latone alla "ine del #imeo.

'n altri termini, invece di considerare l’amor di 7io come una "orma sublimata del desiderio carnale, come "a tantagente nella nostra epoca miserabile, (latone pensava che il desiderio carnale ! una corruzione, una degradazione

dell(amor di Dio. *, per quanto sia molto di""icile interpretare alcune sue immagini, ! certo che concepiva questorapporto come una verit4 non solo spirituale ma anche biologica. (ensava evidentemente che in coloro che amano

7io le ghiandole non "unzionino alla stessa maniera che negli altri, l’amor di 7io essendo, bene inteso, la causa e non

l’e""etto di questa di""erenza.#ale concezione ! ispirata alla religione dei 5isteri% perci il rapporto tra la castit e l’amor di 7io ! l’idea centrale

dell’ 1ppolito di *uripide, tragedia di ispirazione eleusina e or"ica.

(er comprendere tutto ci che (latone associa al simbolo del moto circolare, bisogna notare che questo moto ! l’unione per"etta del numero e del continuo. 'l mobile passa da un punto al punto immediatamente vicino, senza alcuna

discontinuit, come se procedesse lungo una retta. llo stesso tempo, se si "issa l’attenzione su un punto del cerchio, ilmobile vi passa necessariamente un numero intero di volte. &os8 il moto circolare ! l’immagine di quella unione del

limite e dell(illimitato di cui (latone dice, nel 0ilebo, che ! la chiave di ogni conoscenza e il dono di 6rometeo ai

mortali. *’ d’altronde rigorosamente vero che questa unione costituisce il nostro pensiero del tempo, e che il tempo

ri"lette il moto circolare degli astri. 'l tempo ! continuo, ma si contano i giorni e gli anni a numeri interi. (ercomprendere che non si tratta qui di un tema di meditazione per intellettuali, ma di una cosa assolutamente essenziale

 per ogni uomo, basta ricordarsi che uno dei supplizi pi0 atroci consiste nel mettere un uomo in una cella completamente buia, o al contrario in una cella sempre illuminata elettricamente, senza mai dirgli la data né l’ora. Se vi si pensasse a

su""icienza si troverebbe una gioia pro"onda nel semplice succedersi dei giorni. /uesti pensieri erano sicuramente ancorvivi al tempo di san ;enedetto) le regole monastiche hanno tra altri scopi quello di rendere pi0 sensibile il carattere

circolare del tempo. /ui ! anche il segreto della virt0 della musica.' (itagorici dicevano non gi unioni del limite e dell’illimitato ma, ci ! molto pi0 bello, unione di ci- che limita e

dell(illimitato. &i che limita, ! 7io. 7io che dice al mare) “#u non andrai oltre”, ecc. &i che ! illimitato non haesistenza se non ricevendo dall’esterno un limite. #utto ci che esiste quaggi0 ! costituito in tal modo, non solo tutte le

realt materiali ma anche le realt (sicologiche in noi e negli altri. 7i conseguenza non ci sono quaggi0 che beni e mali"initi. ' beni e i mali in"initi di cui supponiamo l’esistenza in questo mondo, e che poniamo d’altronde necessariamente

nel "uturo, sono assolutamente immaginari. 'l desiderio di bene in"inito che abita in ogni momento in ogni uomo, anche

il pi0 degradato, non ha oggetto che "uori di questo mondo, e la privazione di questo bene ! il solo male che non sialimitato. &ollocare la conoscenza di questa verit al centro dell’anima, si che tutti i moti dell’anima si ordinino in

rapporto ad essa, ! imitare l’ordine del mondo. 6oich+ allora" ci- che nell(anima ! illimitato" vale a dire tutto ci- che

la sua parte naturale contiene" riceve un limite impresso dal di fuori da Dio presente in lei. 'ssa rimane piena

delle stesse affezioni naturalmente disordinate" piaceri e dolori" paure e desideri" cos? come ci sono nel mondoestati caldissime e inverni gelidi" tempeste e siccit40 ma tutto uesto continuamente ricondotto e sottoposto a un

ordine assolutamente inalterabile. 

La contemplazione dei rapporti di quantit aritmetica e geometrica ! utilissima a questo scopo, poiché mostra che tuttoci che partecipa in un modo qualsiasi della quantit, cio! non solo la materia, lo spazio, ma anche tutto ci che ! nel

tempo e tutto ci che pu essere graduato, ! implacabilmente sottoposto al limite delle catene della necessit.

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/uesta contemplazione tocca il suo pieno "rutto quando l’ordinamento incomprensibile di questi rapporti e lemeravigliose concordanze che vi si trovano "anno sentire lo stesso concatenamento che ! necessit sul piano

dell’intelligenza ! bellezza sul piano immediatamente al di sopra e obbedienza in rapporto a 7io./uando si ! compreso "in nel "ondo dell’anima che la necessit ! soltanto uno dei volti della bellezza, e che l’altro suo

volto ! il bene, allora tutto ci che rende sensibile la necessit 1contrariet, dolori, pene, ostacoli2 diviene una ragionesupplementare di amare. 'l popolo dice, quando un apprendista si "erisce) ! il mestiere che gli entra nel corpo. llo

stesso modo, quando si ! compreso questo, si pu pensare di ogni dolore che ! la bellezza stessa a rientrare nel corpo.

La bellezza stessa, ! il $iglio di 7io. (erché egli ! l’immagine del (adre, e il bello ! l’immagine del bene.La "ine del libro di 9iobbe e i primi versi pronunciati da (rometeo nella tragedia di *schilo indicano un legamemisterioso tra il dolore e la rivelazione della bellezza del mondo. Cielo divino, rapide ali dei venti,@ o "iumi e loro polle,

o del mare e dei "lutti@ sorriso innumerevole, e tu, madre di tutto, o terra,@ e colui che tutto vede, giro del sole, io vi

invoco@ vedetemi, ci* che gli dei "anno so""rire a un dio.

;eninteso, anche la gioia ! una via per cui la bellezza entra in noi, anche le gioie pi0 grossolane, purch! siano innocenti.

L’idea essenziale del imeo ! che il "ondo, la sostanza di questo universo in cui viviamo, ! amore. *sso ! stato creato

 per amore e la sua bellezza ! il ri"lesso e il segno irre"utabile di questo amore divino, come la bellezza di una statua per"etta, di un canto per"etto ! il ri"lesso dell’amore soprannaturale che colma l’animo di un artista veramente ispirato.

'noltre, ci che ! un sogno per ogni scultore, il sogno di scolpire una statua che sia "atta d’anima e di carne, 7io lorealizza. *gli ha dato un’anima alla sua statua e quest’anima ! identica a lui stesso.

/uando si vede un essere umano autenticamente bello, il che ! rarissimo, o quando si ode il canto di una voceveramente bella, non si pu impedirsi di credere che dietro questa bellezza sensibile vi sia un’anima "atta dell’amore pi0

 puro. 5olto spesso ci ! "also, e tali errori sono spesso la causa di grandi sventure. 5a per l’universo ! vero. La bellezza del mondo ci parla dell’more che ne ! l’anima, come potrebbero "are i tratti di un volto umano che "osse

 per"ettamente bello e che non mentisse.&i sono purtroppo molti momenti, e persino lunghi periodi di tempo, in cui non siamo sensibili alla bellezza del mondo

 perché uno schermo su pone tra essa e noi, siano gli uomini e le loro miserabili "abbricazioni o le brutture della nostrastessa anima. 5a possiamo sempre sapere che quella bellezza esiste. * sapere che tutto ci- che noi tocchiamo"

vediamo e udiamo ! la carne stessa" la voce stessa dell()more assoluto.

7i nuovo, non c(! in uesta concezione alcun panteismo0 perch+ uest(anima non ! in uesto corpoA essa lo

contiene" lo penetra e lo avviluppa da ogni parte" mentre resta fuori dello spazio e del tempo0 ed ! assolutamente

distinta da esso" e lo domina. 5a si lascia scorgere attraverso la bellezza sensibile, come un bimbo trova in un sorriso

di sua madre, in un’in"lessione della sua voce, la rivelazione dell’amore di cui ! oggetto.Sarebbe un errore credere che la sensibilit alla bellezza sia il privilegio di un piccolo numero di persone colte. l

contrario, la bellezza ! il solo valore universalmente riconosciuto. tra il popolo si usa costantemente il termine “bello”, o

termini sinonimi, non solo per lodare una citt, un paese, una regione, ma anche le cose pi0 imprevedibili, per esempiouna macchina. 'l cattivo gusto generale "a si che gli uomini, colti o no, applichino spesso malissimo tali termini% ma

questa ! un’altra questione. L’essenziale ! che la parola bellezza parla a tutti i cuori.

La seconda idea del imeo ! che questo mondo, mentre ! lo specchio di quell’more che ! 7io stesso, ! anche ilmodello che dobbiamo imitare. (erché noi siamo stati originariamente e dobbiamo ridivenire immagini di 7io. +on lo

 possiamo se non mediante l’imitazione dell’immagine per"etta che ! il $iglio unico di 7io e che pensa l’ordine delmondo.

Solo quest’idea dell’ordine del mondo come oggetto di contemplazione e d’imitazione pu "ar comprendere qual ! ildestino soprannaturale della scienza. +iente di pi0 importante oggi, dato il prestigio della scienza e il posto che occupa

nel pensiero di gente quasi anal"abeta. La scienza in tutti i suoi rami, dalla matematica alla sociologia, ha per oggettol’ordine del mondo. *ssa non lo vede sotto l’aspetto della necessit, poiché ogni considerazione di convenienza e

"inalit deve essere rigorosamente esclusa, ad eccezione della nozione stessa d’ordine universale. 6i la scienza !

rigorosa" precisa" dimostrativa" strettamente scientifica" pi risulta manifesto il carattere essenzialmente

provvidenziale dell(ordine del mondo. &i che chiamiamo il o i disegni, il o i piani della provvidenza, non sono cheimmaginazioni "abbricate da noi. )utenticamente provvidenziale" provvidenza stessa" ! proprio uesto ordine del

mondo che ! il tessuto" la trama di tutti gli eventi e che" sotto uno dei suoi aspetti" ! il meccanismo spietato e cieco

della necessit4. (erché una volta per tutte la necessit ! stata  vinta dalla saggia persuasione dell()more . Questa

saggia persuasione ! la provvidenza. Questa sottomissione senza violenza della necessit4 alla sapienza amante" !

la bellezza. La bellezza esclude i "ini particolari. /uando in una poesia ! possibile spiegare che quella tal parola ! stata

messa dal poeta l dov’! per produrre tale o tal altro e""etto, per esempio una rima ricca, un’allitterazione, una certaimmagine, e via di seguito, la poesia ! di second’ordine. 7i una poesia per"etta non si pu dire nulla, se non che la

 parola ! la dov’!, e che ! assolutamente necessario che vi sia. *’ lo stesso per tutti gli esseri, noi compresi, per tutte le

cose, per tutti gli eventi che si inseriscono nel corso del tempo. /uando rivediamo, dopo una lunga assenza, un essereumano ardentemente amato, ed egli ci parla, ogni parola ! in"initamente preziosa, non per il suo signi"icato, ma perché

la presenza di colui che amiamo si "a sentire in ogni sillaba. nche se per caso so""riamo in quel momento di un mal di

testa cos8 violento che ogni suono "a male, quella voce che "a male non per questo ! meno in"initamente cara e preziosa,

 poiché racchiude quella presenza. llo stesso modo colui che ama 7io non ha bisogno di rappresentarsi il tale o tal altro bene suscettibile di derivare da un evento accaduto. @gni evento che si compie ! una sillaba pronunciata dalla voce

dell()more stesso. 

(roprio perché la provvidenza governa il mondo come l’ispirazione governa la materia di un’opera d’arte, essa ! anche per noi "onte di ispirazione. 'l pensiero di un tavolo nell’intelligenza di un "alegname produce un tavolo e nulla pi0. 5a

l’opera d’arte, che ! l’e""etto dell’ispirazione dell’artista, ! "onte di ispirazione in coloro che la contemplano. ttraverso

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di essa l’amore che ! nell’artista genera un amore simile in altre anime. &os8 "a l’more assoluto per mezzodell’universo.

/uesta concezione trascendente della provvidenza ! l’insegnamento essenziale del #imeo. 'nsegnamento di tale pro"ondit che non posso credere sia disceso nel pensiero umano altrimenti che per rivelazione.

Simone Weil D (ensieri

Q La grandezza dell’uomo sta nel ricreare continuamente la propria vita, nel ricreare continuamente ci che gli ! dato.Q La speranza ! la conoscenza che il male che si porta in sé ! "inito, e che il minimo orientamento dell’anima verso il

 bene, "osse pure di un istante, ne abolisce un poco% che nell’ambito spirituale ogni bene, in"allibilmente, produce il

 bene.

Q 9li alberi crescono mediante l’acqua e la luce che scendono dal cielo. llo stesso modo l’albero di senape nella nostraanima.

Q L’eternit si trova al termine di un tempo in"inito. 'l dolore, la "atica, la "ame danno al tempo il colore dell’in"inito.Q mare la verit signi"ica sopportare il vuoto, e di conseguenza accettare la morte. +on ! possibile amare la verit con

tutta l’anima senza strappo.Q 'o desidero, io supplico, che la mia imper"ezione si mani"esti ai miei occhi interamente, totalmente, per quanto ne !

capace lo sguardo del pensiero umano. +on perché essa guarisca, ma perché, anche se non dovesse guarire, io sia nellaverit.

Q ;isogna "ermarsi e bussare, bussare, bussare, instancabilmente, in uno spirito d’attesa insistente e umile) L’umilt ! lavirt0 pi0 essenziale nella ricerca della verit.

Q La verit ! troppo pericolosa da a""errare. *’ come un esplosivo.Q *’ impossibile che la verit nella sua interezza non sia presente in ogni tempo, in ogni luogo, a disposizione di

chiunque la desideri.Q La collettivit ! pi0 "orte dell’individuo in tutto, tranne che per un aspetto) il pensiero.

Q +iente pu guidarci a 7io come l’amicizia con gli amici di 7io.Q Solo con le persone che amiamo sperimentiamo l’esistenza nella sua pienezza e completezza.

Q La "edelt ! il segno del soprannaturale, poiché il soprannaturale ! eterno.Q L’attenzione ! la "orma pi0 rara e pi0 pura di magnanimit. poche anime ! dato di scoprire che le cose e gli esseri

esistono.

Q La pienezza dell’amore per il prossimo consiste semplicemente nella capacit di chiedere all’altro) “/uale dolore titormentaP”

Q /uando si ! a""amati, si mangia non per amore di 7io, ma perché si ha "ame. /uando uno sconosciuto ai margini di

una strada ! a""amato, bisogna dargli da mangiare anche se non si ha abbastanza per se stessi, e non per amore di 7io,ma perché quella persona ha "ame. /uesto signi"ica amare il prossimo come se stessi.

Q ;isogna compiere tutto il possibile per s"iorare l’impossibile.Q 'l sentimento dell’impossibilit ! un sentimento di vuoto. 6sservarla a lungo e prenderne atto signi"ica aprire una via

alla grazia. K L’impossibilit D l’impossibilit radicale chiaramente percepita, l’assurdit D ! la porta verso ilsoprannaturale. Si pu solo bussare) *’ un altro ad aprire.

Q La "ede ! l’esperienza che ci dice che l’intelletto ! illuminato dall’amore.Q 7io attende come un mendicante che se ne sta in piedi, immobile e silenzioso, davanti a qualcuno che "orse gli dar

un pezzo di pane. 'l tempo ! l’attesa di 7io che mendica il nostro amore.Q L’amore non ! consolazione, ! luce.

Q Se perseverando nell’amore si cade "ino al punto in cui l’anima non pu pi0 trattenere il grido) “7io mio, perché mihai abbandonatoP”, se si rimane in quel punto senza cessare di amare, si "inisce con il toccare qualcosa che non ! pi0 la

sventura, che non ! la gioia, ma ! l’essenza centrale, essenziale, pura, non sensibile, comune alla gioia e alla so""erenza,cio! l’amore stesso di 7io.

Q L’amore di 7io ! puro quando gioia e dolore "anno provare gratitudine in egual misura.Q /ualsiasi cosa accada, non importa che dal nostro punto di vista sia "elice, in"elice o indi""erente, ! sempre una

tenerezza di 7io per noi.Q Lavorare la nostra anima come si lavora la terra a""inché riceva il seme. rare noi stessi. rando, chiedere a 7io di

rivoltare e spezzare l’anima come si rivolta e si spezza la terra. &hiedere a 7io di ucciderci e di seppellirci

spiritualmente sin da quaggi0. Seppellire nella rinuncia totale e nel silenzio) :na volta che la terra ! ben preparata, bastache essa accolga il seme, e che si elimini ci che lo distruggerebbe, e il seme cresce da solo. La luce e l’acqua che

cadono dal cielo lo "anno crescere. K ogni colpo del destino, dire a se stessi. “Sono arato”. ogni dolore, piccolo o

grande.

Q 'mpossibile perdonare a chi ci ha "atto del male, se quel male ci abbassa) ;isogna pensare che non ci ha abbassati, mache ha rivelato il nostro reale livello.

Q &i che il male viola, non ! il bene, perché il bene ! inviolabile. Si viola soltanto un bene degradato.Q 'l bene compiuto quasi controvoglia, quasi con vergogna e rimorso, ! puro) 6gni bene assolutamente puro s"ugge

interamente alla volont. 'l bene ! trascendente. 7io ! il ;ene.

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Q +on andare verso il prossimo per 7io, ma essere spinto da 7io verso il prossimo come la "reccia ! spinta dall’arciereverso il bersaglio.

Q 'l giusto rapporto con 7io !) nella contemplazione l’amore, nell’azione la schiavit0. +on con"ondere le due cose.gire da schiavo contemplando con amore3

Q 'l &risto che guarisce gli in"ermi e risuscita i morti, ecc.% ! la parte pi0 umile, umana, quasi bassa della sua missione.La parte sovrannaturale ! il sudore di sangue, il desiderio insoddis"atto di consolazioni umane, la supplica di essere

risparmiato, il senso di essere abbandonato da 7io.

Q &#amore di Dio è puro quando la gioia e la so""erenza ispirano una gratitudine identica.Q 'l carattere irriducibile della so""erenza, per cui non si pu non provarne orrore nel momento in cui la si subisce, ha per suo "ine quello di arrestare la volont, come l’assurdit arresta l’intelligenza, come l’assenza arresta l’amore,

 perché, giunto alla "ine delle "acolt umane l’uomo tenda le braccia, si "ermi, guardi e attenda.Q Le medesime parole 1per esempio, un uomo dice a una donna) ti amo2 possono essere volgari o straordinarie secondo

il modo in cui sono pronunciate) * quel modo dipende dalla pro"ondit della regione dell’essere da cui procedono, senza

che la volont vi possa nulla. *, per un meraviglioso accordo, in chi le ascolta, esse toccheranno la medesima regione.

&os8 colui che ascolta pu discernere D se ha discernimento D quel che valgono quelle parole.Q +on la colpa costituisce il peccato umano, ma il grado di luce che ! nella colpa quando la colpa, qualunque essa sia, !

compiuta.Q La cattiva umilt porta a credere che si ! nulla in sé, in quanto si ! quel certo essere umano particolare. L’umilt vera

! la conoscenza che si ! nulla in quanto si ! un essere umano e pi0 generalmente, in quanto si ! creature. L’intelligenzavi ha una gran parte. ;isogna concepire l’universale.

Q L’umilt non ! una cattiva opinione sulla propria persona messa a con"ronto con gli altri. *’ una opinioneradicalmente cattiva sulla propria persona rispetto a ci che in sé ! impersonale. /uando l’impersonale si ! radicato

nell’anima e vi cresce, attira a sé tutto il bene. La persona conserva come sua propriet solo il male. llora, quando ci simette a con"ronto con gli altri, ci si riconosce sempre in"eriori a essi, che vengono percepiti come una mescolanza di

 bene e male.Q La compassione e l’umilt sono legate. L’umilt ! la radice di tutte le virt0 autentiche. (er esempio la castit. La

temperanza. La pazienza. La compassione ! naturale per l’uomo se l’ostacolo del sentimento dell’io ! soppresso. &iche ! soprannaturale non ! la compassione, ma questa soppressione. Soltanto l’umilt rende illimitate le virt0.

Q L’umilt ! innanzi tutto una qualit dell’attenzione.Q )ffinch+ un uomo sia realmente abitato dal $risto come l(ostia dopo la consacrazione" bisogna che prima di

tutto la sua carne e il suo sangue siano diventati materia inerte" e inoltre commestibile per i suoi simili. )llora

uesta materia pu- diventare mediante una consacrazione segreta sangue e carne del $risto. La seconda

trasmutazione ! affare unicamente di Dio" ma la prima ! in parte affare nostro.

Q &i che ! intollerabile permette di s"ondare un tetto.Q 'l passaggio al trascendente avviene quando le "acolt umane D intelligenza, volont, amore umano D cozzano contro

un limite, e l’essere umano resta sulla soglia, al di l della quale non pu "are un passo, e questo senza lasciarsene

distogliere, senza sapere ci che desidera e teso nell’attesa.Q Si degradano i misteri della "ede "acendone un oggetto di a""ermazione o di negazione% mentre essi devono essere un

oggetto di contemplazione.Q +on c’! da scegliere "ra le opinioni% bisogna accoglierle tutte, ma comporle verticalmente e situarle a convenienti

livelli.Q 'n tutto quel che suscita in noi il sentimento puro ed autentico del bello, c’! realmente la presenza di 7io. &’! quasi

una specie di incarnazione di 7io nel mondo, di cui la bellezza ! il segno. 'l bello ! la prova sperimentale chel’incarnazione ! possibile. (er questo ogni arte di prim’ordine !, per sua essenza religiosa. 1*cco quello che oggi non si

sa pi0.2 :na melodia gregoriana testimonia quanto la morte di un martire.Q Soltanto l’equilibrio annienta la "orza. Se si sa per quale ragione la societ ! squilibrata, bisogna "are quel che si pu

 per aggiungere peso nel piatto troppo leggero. ;enché il peso sia il male, maneggiandolo con questa intenzione "orsenon ci si macchia. 5a bisogna aver concepito l’equilibrio ed essere pronti a cambiar parte, come la giustizia, “questa

"uggiasca dal campo dei vincitori”.Q *ssenza della "ede) ! impossibile desiderare veramente il bene e non ottenerlo.

Q 'l dolore ci inchioda al tempo, ma l’accettazione del dolore ci trasporta al termine del tempo, nell’eternit. &os8esauriamo la lunghezza inde"inita del tempo, la superiamo.

Q “&hi non ! generato dall’alto non entrer nel regno dei cieli”.19v. ''',=2 ;isogna discendere dal cielo per potervirisalire.

Q ;isogna nascere dall’alto mediante un incontro del cielo e della terra.

Q ;isognerebbe "are l’elenco delle cose che bisogna ottenere con mezzi umani e non chiedere a 7io – e di quelle che bisogna chiedere a 7io, e non tentare mai di ottenere con mezzi umani.

Q 7onare in modo puro, per puro amore, implica che si accetti di ricevere. $inch! l’orgoglio impedisce di acconsentire a

ricevere, non si ha il diritto di donare.

Il criterio delle cose che vengono da Dio ! che esse presentano tutti i caratteri della follia" eccetto la perditadell(attitudine a discernere la verit4 e ad amare la giustizia.

Q /ualcosa di misterioso in questo universo ! complice di quelli che amano soltanto il bene.

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$)9@

' Q percepire l’essere amato in tutta la sua super"icie sensibile, come un nuotatore il mare. -ivere all’interno di un

universo che ! lui. *’ per caso 1un caso provvidenziale2 che questa aspirazione pro"onda, che ha le sue radicinell’in"anzia 1gestazione2, coincide con l’istinto detto sessuale – il quale ! estraneo all’amore, se non per il pensiero dei

"igli. (er questo la castit ! indispensabile all’amore. * l’in"edelt lo macchia. ppena c’! bisogno, desiderio, anche

reciproco, c’! oltraggio.Q K”percepire3oltraggio”) cancellato a matitaK

=?I &redenze a diversi livelli. *s. credenza nell’esistenza di 7io, in me, a tale – tale – e tale livello% che egli non

esiste, a tale – e tale livello, ecc. +on si deve scegliere tra le opinioni 1salvo in certi casi2, accoglierle tutte, ma comporle verticalmente e

collocarle ai livelli opportuni.

&os8 caso, destino, (rovvidenza.

'' FG &attivo modo di cercare. ttenzione aggrappata a un problema. ncora un "enomeno di orrore del vuoto.

 +on si vuole che il proprio s"orzo vada perduto. ccanimento nella caccia. +on ! necessario voler trovare. &ome nelcaso della dedizione eccessiva, si viene a dipendere dall’oggetto dello s"orzo. Si ha bisogno di una ricompensa esteriore,

che a volte il caso "ornisce, e che si ! pronti a ricevere a prezzo di una de"ormazione della verit.Solo lo s"orzo senza desiderio 1non attaccato a un oggetto2 contiene in"allibilmente una ricompensa. “'l (adre

nel segreto 3 “ K5atteo -',B?K'ndietreggiare davanti all’oggetto perseguito. Solo ci che ! indiretto ! e""icace. +on si "a nulla se non si !

dapprima indietreggiato. Leva. +ave. 6gni lavoro.

DDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDBC? S. 9iacomo

“Se un "ratello o una sorella sono nudi e mancano del cibo quotidiano, e uno di voi dice loro.”andate in pace,riscaldatevi e nutritevi” senza dar loro il necessario per il corpo, a che giovaP &os8 ! della "ede, se non ha le opere, essa !

del tutto morta” K9iacomo '',BGDB>K“ La "ede agiva insieme alle opere” K'',<<K.

“Se uno non manca nel parlare, ! un uomo per"etto, capace di tenere a "reno anche tutto il corpo. /uando noimettiamo il morso in bocca ai cavalli perché ci obbediscano, noi guidiamo tutto il loro corpo” K''',<D=K. 1questi due

versetti sono sottolineati2.

$A*+6“6sservate anche le navi, le quali, pur cos8 grandi e spinte da venti impetuosi, sono dirette da un piccolissimo

timone, a volont del timoniere% cos8 la lingua ! un piccolo membro e si vanta di grandi cose. 6sservate come un piccolo

"uoco incendia una immensa "oresta% anche la lingua ! un "uoco, il mondo dell’ingiustizia, questa lingua posta nellenostre membra macchia tutto il corpo e in"iamma il ciclo della creazione, quando ! in"iammata dalla 9eenna” K''',EDFK.

”adulteri”, coloro che tradiscono lo Sposo per il mondoT.“La lingua nessun uomo pu domarla” K''',?K

$reno, timone.:na piccola "orza diretta ha il sopravvento su una grande "orza cieca. 5a perché vi sia direzione, ! necessario

che ci che dirige disponga di una piccola "orza.Se non c’! in noi qualcosa capace di dirigere e che disponga di una piccola "orza, il nostro stesso pensiero !

interamente caso% ma non pu esserlo.DDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDD

BIC La ricompensa per aver pensato a 7io con attenzione e amore su""icienti ! l’essere costretti a "are la sua volont.* reciprocamente, la volont di 7io ! ci che non si pu non "are quando si ! pensato a lui con attenzione e amore

su""icienti. Stoici) il bene ! ci che "a il saggio.Libert e peccato. 'l possesso di un tesoro implica la possibilit di perderlo% nondimeno perdere una perla non

signi"ica avere una perla. 'l peccato ! uno sperpero della libert.:na necessit rigorosa, che esclude ogni arbitrio, ogni caso, regola i "enomeni materiali. +elle cose spirituali,

 benché libere, vi ! se possibile ancor meno arbitrio e caso.

'dea cattolica 1c"r.santa &aterina da Siena2 secondo la quale 7io 1o il &risto2 non pu "are una certa cosa da luidesiderata se non lo si prega con su""iciente intensit 1immagine mitica2.

BI? Se pensassi che 7io m’invia il dolore con un atto della sua volont e per il mio bene, crederei di essere

qualcosa, e trascurerei l’uso principale del dolore, che ! d’insegnarmi che sono niente. +on si deve dunque pensare nulladi simile. 5a ! necessario amare 7io attraverso il dolore 1sentire la sua presenza e la sua realt con l’organo dell’amoresoprannaturale, l’unico che ne sia capace, cos8 come si sente al consistenza della carta attraverso la matita2.

llo stesso modo lo spettacolo della miseria degli uomini m’insegna che essi sono niente,e, a condizione che iom’identi"ichi con loro, che io sono niente. +on ! solo in quanto essere umano determinato, ! in quanto essere umano che

io sono niente. 'n quanto creatura.

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7ebbo amare di essere niente. &ome sarebbe orribile se io "ossi qualche cosa. mare il mio nulla, amare d’essere nulla. mare con la parte dell’anima che si trova dietro il sipario, perché la parte dell’anima che ! percettibile alla

coscienza non pu amare il nulla, ne ha orrore. Se essa crede di amarlo, vuol dire che ama altra cosa che il nulla.La sventura estrema che colpisce gli esseri umani non crea la miseria umana, la rivela soltanto.

7obbiamo alleviarla, quando possiamo, unicamente per questa ragione. 7obbiamo evitare di cadere in essaovvero di uscirne quando possiamo, perché essa deve venire dal di "uori, essere subita. * dobbiamo amare come noi

stessi, nello stesso modo con cui amiamo noi stessi, l’essere umano che il caso mette in nostro potere di aiutare.

<CE La nozione di &6+7'H'6+* 7' *S'S#*+H ! (*A +6' L’:+'&6 L*95* #A 'L bene e la +*&*SS'#’.

La bellezza ! l’armonia del caso e del bene.'l reale 1per l’uomo2 ! ci che ! sentito e pensato allo stesso tempo.

La gioia ! il sentimento della realt.

(i0 l’opposizione del caso e del bene ! sensibile, pi0 la bellezza e la gioia sono pro"onde.

La tristezza ! l’indebolimento del sentimento della realt. *’ una cattiva deDcreazione, a livellodell’immaginazione.

*’ un crimine rendere gli uomini tristi.damo ed *va, cacciati dal (aradiso terrestre, erano tristi.

nche il &risto. “La mia anima ! triste "ino alla morte”. K5c U'-,=E% 5t UU-',=?KSe l’uomo non potesse subire del male da parte della natura e soprattutto da parte degli uomoni, la parte umana

dell’anima non sarebbe dunque sottomessa alla necessit. L’uomo che non ! radicato in 7io con l’amore soprannaturale! interamente abbandonato al caso. 5a ogni essere umano, per quanto in basso sia nato, ha in un periodo della sua vita la

 possibilit di radicarsi in 7io. Se non ne appro"itta, e se in seguito ! abbandonato alla sventura "ino al punto di non avere pi0 questa possibilit, allora si ha un "enomeno non diverso da quello per il quale alcuni esseri umani muoiono

 prematuramente.7io vuole tutto ci che si produce allo stesso titolo, non alcune cose come mezzi ed altre come "ini.

&os8 pure vuole allo stesso titolo l’insieme e le parti, ogni porzione, ogni traccia che ! possibile operare nella realtcontinua.

/uesto ! rappresentabile per l’intelligenza umana solo nei termini seguenti) egli vuole la necessit.La volont di 7io non pu essere per noi un oggetto d’ipotesi. (er conoscerla noi dobbiamo solo

constatare ci che accade) ci che accade ! la sua volont.'l -erbo ! il silenzio di 7io.

 +on si deve dire che 7io vuole la so""erenza di un santo in vista del suo progresso verso la per"ezione,

ma) egli vuole la sua so""erenza, e vuole il suo progresso, e vuole il legame tra i due – e un’in"init di altri legami ancora. +on devo amare la mia so""erenza perché mi ! utile, ma perché essa *’.

La necessit ! il velo di 7io.

Letture sovrapposte) leggere la necessit dietro la sensazione, leggere l’ordine dietro la necessit, leggere 7iodietro l’ordine.

*’ necessario amare tutti i "atti, non per le loro conseguenze, ma perché in ogni "atto 7io ! presente. 5a questo! tautologico. mare tutti i "atti ! lo stesso che leggere 7io in essi.

*’ necessario amare i propri nemici perché esistono. *’ necessario 1se se ne presenta l’occasione e se non vi sioppone alcun inconveniente grave2 "ar loro del bene per amarli.

' precetti non sono dati per essere praticati, ma la pratica ! prescritta per l’intelligenza dei precetti. Sono dellescale. +on si suona ;ach senza aver "atto delle scale. 5a non si "anno neppure le scale per le scale. &"r):panisad% Lao

#zu.L’idea della (rovvidenza diminuisce la purezza dell’amore di 7io.

 +on c’! che una prova della bont di 7io) che noi l’amiamo. L’amore che noi abbiamo per lui ! l’unico bene"icio degno della nostra riconoscenza, e di conseguenza quest’amore racchiude in se stesso la prova della sua

legittimit. /uando esso non ha altro movente che se stesso, niente pu colpirlo% perché anche nel momento del ) “(erchémi hai abbandonatoP” l’amore non viene meno, ma assume la "orma dell’assenza invece della "orma del contatto. *sso

 perviene cos8 al punto estremo di purezza.Siate per"etti com’! per"etto il (adre vostro celeste. Signi"ica amare ogni cosa in egual misura% come il (adre !

allo stesso titolo il creatore di ogni cosa.5a, a un altro titolo, ! il creatore dell’ordine del mondo.

'l -erbo, silenzio in 7io, parola nella creazione.

L’essenza di 7io non ! né soggetto né oggetto, ma pensiero 1“L’attributo pensiero”2.Kespressione di SpinosaK 

<BB Le teorie sul genio che "a di continuo scoperte, sul progresso, ecc. derivano dal "atto che ! intollerabile

rappresentarsi ci che vi ! di pi0 prezioso al mondo come abbandonato al caso. 5a proprio perché ! intollerabile deve

essere contemplato.La creazione ! proprio questo.L’unico bene che non sia soggetto al caso ! quello che ! "uori del mondo.

<GG 7ue cose necessariamente legate. *sempio. :na bilancia ! vuota. :n pezzo di gesso cade su uno dei piatti. *sso

si abbassa.

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7io vuole una di queste cose in se stessa. -uole l’altra in se stessa. -uole l’insieme "ormato dalle due. -uole illegame tra le due. -uole il carattere necessario di questo legame. &iascuna di queste cose singolarmente, tutto ci

insieme, e non c’! coincidenza né caso.-i ! identit tra) 7io vuole questo, e) questo !. essa corrisponde in noi l’identit tra l’amore

soprannaturale e la credenza. L’amore soprannaturale, che ! obbedienza, ! ci che corrisponde in noi alla volont di 7io.7obbiamo essere indi""erenti al bene e al male, ma essendo indi""erenti, cio! proiettando in modo uguale

sull’uno e sull’altro la luce dell’attenzione, il bene vince per un "enomeno automatico. *’ questa la grazia essenziale. 5a

! anche la de"inizione, il criterio del bene.:n’ispirazione divina opera in"allibilmente, irresistibilmente, se non si distoglie l’attenzione da essa, se non la siri"iuta. +on si tratta di "are una scelta in suo "avore, ! su""iciente non ri"iutare di riconoscere che essa !.

6bbedienza, unico passaggio dal tempo all’eternit.=C? +.;. &i sono tre cose da non "are. 7omandare a 7io il pane naturale. 7ipende dalla cieca necessit "ornirlo o

ri"iutarlo in con"ormit al caso. &hiedergli d’intervenire nell’ambito riservato alla volont della creatura. * desiderare il

 prestigio sociale, che appartiene al diavoloT.

''' <= 5atematiche. +iente caso, e tuttavia delle coincidenze.

>? La danza ! il ritorno dal movimento retto al movimento circolare. 1&os8 pure la corsa a piedi, quando ! bella)

Ladoum!gue. *’ lo stile2. *’ un movimento non diretto, senza intenzione, e che tuttavia non si produce a caso, ma !sottomesso a una necessit rigorosa pi0 di un movimento che procede da un’intenzione.

L’equilibrio ! la virt0 suprema 1che (latone chiama giustiziaP2% ! l’unione di virt0 incompatibili. +egli esseri ispirati dal male c’! unione di vizi incompatibiliP +on credo. ' vizi sono sottomessi alla gravit, per

questo nel male non c’! pro"ondit, trascendenza.

?? &’! una so""erenza che ! il contraccolpo del male che si "a. So""erenza espiatrice. &’! una so""erenza che !l’ombra del bene puro che si desidera. So""erenza redentrice. &’! anche quella che ! legata al gioco cieco della necessit%

anche la so""erenza espiatrice e la so""erenza redentrice sono prodotte da questo gioco cieco, poiché il caso "a parte delcarattere irriducibile della so""erenza.

B=I +oi vorremmo che tutto ci che ha un valore "osse eterno. 6ra tutto ci che ha un valore ! il prodotto di un

incontro 1innanzitutto me stessa% il caso ha "atto a suo tempo incontrare mio padre e mia madre@... e tutti quelli che amo,e tutti gli uomini, e tutto quanto ! stato "atto dagli uomini2, dura nell’incontro, e "inisce quando ci che si era incontrato

si separa. *’ il pensiero centrale del buddismo 1pensiero eracliteo2. *sso conduce dritto a 7io.

La meditazione sul caso che ha "atto incontrare mio padre e mia madre ! ancora pi0 salutare di quella sullamorte.

&’! una sola cosa in me che non abbia la sua origine in questo incontroP Solamente 7io. 5a anche il pio

 pensiero di 7io ha la sua origine in questo incontro.:n’amicizia reale ! essenzialmente qualcosa di eterno. 'l pensiero che possa "inire ! insopportabile. * tuttavia si

sa bene che essa ha avuto un inizio.:n caso ha posto (latone alla presenza di Socrate.

* se il "iglio di 5aria "osse morto di crupP&ercare di de"inire l’uso legittimo della parolina se.

L’uso della nozione di possibilit ! la ricerca degli invarianti.

B>? +on si ! mai se stessi. Si ! sempre qualco’altro. +on c’! egoismo. 5a quest’altra cosa deve essere 7io. Soltantocos8 si ! se stessi.

6ccorre rinunciare a se stessi in quanto esseri limitati, e a questo scopo bisogna solo riconoscere tutte le coselimitate in quanto tali. Se io pensassi tutto ci che ! limitato come limitato, nel mio pensiero niente procederebbe pi0

dall’io. ttraverso me 7io e la creazione sarebbero in contatto.9li esseri che amo sono creature. sono nati dall’incontro casuale tra il loro padre e la loro madre. nche il mio

incontro con essi e casuale. *ssi moriranno. /uel che pensano, che sentono, che "anno ! limitato e commisto di bene e dimale.

Sapere questo con tutta l’anima, e non amarli meno.&ontemplare la di""erenza tra sapere e sapere con tutta la propria anima. /uando si ! sorpresi da qualche cosa

che si era previsto 1e in questo periodo tempestoso mi capita spesso2, non lo si era previsto con tutta l’anima.

&onoscere le cose e gli esseri limitati come limitati, con tutta la propria anima, e portar loro un amore in"inito./uesto signi"ica veramente lasciare in sé un passaggio per il contatto tra 7io e la creazione.

7io ama in"initamente le cose "inite in quanto "inite.

'- BI> Se si subordina ogni cosa all’obbedienza a 7io, senza restrizione alcuna, con il pensiero) Se 7io ! reale, siguadagna cos8 tutto – anche se l’istante della morte portasse tutto il nulla% anche se queste parole non corrispondessero adaltro che a delle illusioni, non si ! perso niente, perché in questo caso non c’! assolutamente alcun bene, e quindi niente

da perdere% piuttosto si ! guadagnato di essere nella verit, perché si sono abbandonati alcuni beni illusori, che esistonoma che non sono beni, per una cosa che 1in questa ipotesi2 non esiste, ma che, se esistesse, sarebbe anche l’unico bene3.

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Se si governa cos8 la propria vita, nessuna rivelazione nel momento della morte pu causare rimpianto% perchéanche quando il caso o il demonio governasse tutti i mondi, non ci sarebbe da rimpiangere di aver vissuto cos8.

<=< &he la casualit degli eventi mi privi di tutto ci a cui gli esseri umani hanno rinunciato per amore di 7io, senza

che vi sia partecipazione da parte mia, e in modo tale che in quel momento io abbia dimenticato di averlo desiderato in precedenza.

D'9%IN@

' BFB 7ue "orme di destino) la guerra 1epopea) 6mero, inoltre So"ocle, *schilo2 – la passione 1*uripede, Aacine2

ShaNespeare) ambedue. 4istories. #ragediesT. $6LL' in ambedue i casi 1c"r. gamennone2.

L’idea centrale di *schilo 1gi presente in 6mero2 ! che il successo ! per la sua stessa essenza una dismisura.

(latone.'l destino si con"igura come passione non appena la vita sociale raggiunge una certa stabilit – puramente

 provvisoria – grazie a un potere "orte. 5a l’amore 1quando non si innalza al sublime2 ! sempre dominio o servit0 – e, ciche pi0 conta, sempre tutte e due insieme.

BF= So"ocle. L’uomo ! sempre 1come in *schilo2 in preda al destino, ma esteriormente. 'nteriormente, no. 1lo stesso

iace32 *dipo. ntigone. 6reste, a di""erenza delle "urie) “#i tengo tra le mie bracciaP – &os8 tu possa tenermisempre”. K*lettra,B<<FK $ilottete 1“6 parola amata@”2. K$ilottete, <=EK -i sono gioie pure in So"ocle 1in *schilo, mai2. La

 piet cancella la maledizione degli dei. La ragione sopravvive nella sventura 1in *schilo vi ! sempre un’atmos"era di"ollia2. *’ una tragedia contemporanea alla geometria. L’ordine regna nella citt 3 un e""imero istante d’equilibrio3 1lo

stesso iace non ! pazzo) “'ndegno 3”. Kiace, =IIDECCKSo"ocle ha scelto le leggende pi0 orribili 1*dipo, 6reste2 per portarvi la serenit. La lezione delle sue

tragedie !) non esistono rapitori della libert interiore. ' suoi eroi conoscono la sventura, non l’ossessione. *’ pi0 gioiosodi una "antasmagoria di ShaNespeare3

 +essuno dei suoi personaggi ha il pi0 piccolo granello di pazzia, benché tutti si trovino in situazioni tali darendere pazzi) $ilottete,*dippo, ntigone 1tra suo padre e i suoi "ratelli@ la sua nascita ! impura, ma la sua piet ! pura2,

6reste. Lo stesso iace, dopo il suo delirio incosciente, ! meravigliosamente lucido. 5ai viene in"ranta la "orma umana.*lettra) la vittoria della purezza sull’impurit3 /uesta lettura mi consoler sempre3

'' B>G La croci"issione ! il termine ultimo, il compimento d’un destino umano. un essere la cui essenza ! di amare7io e che si trova nello spazio e nel tempo, come potrebbe avere altra vocazione che la croceP damo prima del peccato

non ! concepibile% si pu concepire solo un’anteriorit causale, non temporale, tra la sua creazione, il suo peccato e la

sua punizione. L’umanit intera ha peccato atemporalmente nel possesso della propria volont. *ssa ! stat creata con unavolont propria e la vocazione a rinunciarvi. 5a questa vocazione non pu essere realizzata che con il tempo e lo s"orzo.

1'l &risto stesso 32.

''' <<B 5ito platonico della nascita dell’more, "iglio di (oros e della 5iseria. K(latone,Simposio <C=K (rometeo,in *schilo, chiama il "uoco “9rande (oros 1grande risorsa2” 1e “maestro delle arti, istitutore”2. 9ioca sui termini Aisorsa

e &he procura che deriva da Aisorsa, cio! "ornire, procurare, dare, e al passivo impersonale, “dato a qualcuno in sorte”,“assegnato” 1idea di predestinazione2. “La volont degli dei ! che”. (oco prima (rometeo dice)”bisogna sopportare il

destino che ! stato assegnato”. 7unque doppio gioco di parole, tra “&i che ! destinato” e “&he procura”, tra “&he procura” e “Aisorsa”. 'l (oros che si ! unito alla 5iseria ! quindi il $uoco divino, lo Spirito.

=GC L’idea del caos originario corrisponde alla duplice causalit di 7io. 7io ! causa di tutto, ma doppiamente causa

del bene, e per la causalit che "a procedere il bene da lui non ! causa del resto. Lo stesso per il mondo e l’ordine delmondo. *gli ! causa di tutto e ispiratore del bene% causa del mondo e ispiratore dell’ordine del mondo.

=IB 'l bello oltrepassa l’intelligenza, e tuttavia ogni cosa bella ci o""re qualcosa da comprendere, non solo in lei

stessa, ma nel nostro destino.

'- BE< La (assione ! per il destino dell’umanit 1che ha patito il supplizio nel &risto2 ci che la morte ! per

l’individuo. 1+ello stato d’animo premillenaristico2.L’innocente deve sempre so""rire per il colpevole in una vita individuale% perché il castigo ! espiazione solo se

 preceduto dal pentimento. 'l pentito, diventato innocente, so""re per il colpevole, che ! stato cancellato mediante il

 pentimento.

L’umanit considerata come un solo essere ha peccato in damo e ha espiato nel &risto.Kved. Aomani -,B< sg.K

=G> 'l "rutto proibito ! "orse lo spettacolo dell’amore carnale per le anime non incarnate. *’ loro vietato discendere –

esse discendono – si incarnano. *’ "orse questa la scelta trascendentale.$orse lo stato d’animo degli amanti nel momento dell’accoppiamento ! in "orma istantanea il destino che si

dispiegher per una vita intera.

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$orse questo stato d’animo dipende in parte dalla con"igurazione degli astri in quell’istante 1raggi cosmici2.1Se 7io ! tra gli sposi, come una spada dal doppio taglio, nell’istante stesso dell’unione, il bambino ! santo sin

dalla sua nascita. *’ possibileP2.Se noi nasciamo nel peccato, ! evidente che la nascita costituisce un peccato.

L’anima discende e s’incarna per conoscere il bene e il male. 'n alto essa conosce soltanto il bene 1tradizionecatara2.

=G? 7io non pu rendere questo mondo migliore. (otrebbe solo distruggerlo. Sceglie di lasciarlo sussistere in vistradella pienezza del bene.* perché noP 'n e""etti il male non "a male al bene. 'l male "a male solo ai mediocri.

La croce "a del male al cattivo ladrone, non al buono, né al &risto.

=>E La ripartizione stabilita all’inizio del 9enesi K',<ID=CK, con cui agli animali vengono riservati l’erba, gli steli, le

"oglie, e agli uomini i semi e i "rutti – cio! i germi, le sementi D, ! l’immagine dell’opposizione tra i due destini) quello

degli animali, che ! carnale% quello degli uomini, che ! spirituale.

63@22ID'NC)

' <F? 5i ! permesso compere un’azione se posso compierla senza abbassarmi. Si, ma se "accio del male aglialtriP

5a, per l’appunto, la cosa pi0 preziosa e desiderabile ! sapere 1sapere con tutta l’anima@2 che gli altri esistonorealmente.

&i si chiude nella bottiglia limitando lo s"orzo alla lotta contro i "antasmi interiori o accordandogli la preminenza. /uesti "antasmi non sono che veli.

Livelli di lettura, letture sovrapposte.(er quale e""etto della (rovvidenza si suppone che quelle tra le mie azioni che "anno del male agli altri 1in

quanto sventura2 ne "anno anche a me 1in quanto peccato2PLe mia azioni aumentano o diminuiscono lo spessore del velo che mi separa dall’universo e dagli altri. &ome i

gesti con i quali maneggio uno strumento.

#radurre in atti, appena se ne presenta l’occasione, il pi0 sovente possibile 1ma con dei limiti2 quei barlumi chegiungono allo spirito dell’esistenza reale del mondo e degli uomini. /ueste azioni, uso del bastone da cieco.

QSe possibile, astenersi da ogni azione nei momenti in cui un velo spesso circonda la bottiglia% attendere un

momento migliore, come per guardare una statua greca. 6 anche – seconda risorsa – se possibile, agire con"ormementeai pensieri avuti in momenti migliori, sebbene essi non siano pi0 presenti e si cammini nelle tenebre, contro il proprio

sentimento, contro l’evidenza. +ella misura in cui nessuna delle due ! possibile, agire sapendo di agire male, e pronti a pentirsene.Q

'' II La carit e l’ingiustizia si de"iniscono solo mediante letture – e cos8 s"uggono a ogni de"inizione. 'l miracolo

del buon ladrone non "u che abbia pensato a 7io, ma che riconobbe 7io nel suo vicino. (ietro, prima del canto del gallo,non riconosceva pi0 7io nel &risto, altrimenti non l’avrebbe rinnegato.

ltri si "anno uccidere per dei "alsi pro"eti, dei "alsi autori di miracoli – "orse, "alsi autori di veri miracoliP – neiquali leggono 7io a torto. 'l loro sacri"icio non li conduce al regno di 7io.

&hi pu vantarsi di leggere giustoP(erci ! necessario implorare la verit.

1Se la (rovvidenza desse a ciascuno ci che merita, si sarebbe certi di leggere sempre giustoP +on ! cos82.Si pu essere ingiusti per volont di o""endere la giustizia oppure per cattiva lettura della giustizia. 5a ! quasi

sempre 1o sempreP2 il secondo caso.

B<B &oncezione ind0% si toglie uno stimolo alla carit, se si dice) nel caso in cui non gli "ar questo bene, o non lomerita, o lo ricever da altra parte. 1nche la credenza nella (rovvidenza, peraltro2. 5entre se ci si dice) nel caso in cui

non "ar questo, nessuno al mondo 3

B?> (rovvidenza% la migliore de"inizione si trova nel #imeo) la causa buona ha persuaso la causa necessaria 3

&omposizione su due piani. 5a in un senso la necessit limita il bene. 'n un altro senso no, perché ! bene che vi sia

necessit.

<CF 9li uomini nei quali la ragione eccede sulla sensibilit sono in"eriori all’uomo per"etto. &os8 pure il dio cheintervenisse provvidenzialmente nel mondo sarebbe qualcosa d’in"eriore a 7io.

<GE 'nsieme e parti. 7io non dispone delle parti in vista di un insieme. +on ne ha bisogno. /uando vuole un

insieme, egli pone l’insieme. 5a ponendolo, pone necessariamente anche le parti. 5a egli vuole anche le parti, ogni

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 parte in se stessa, e nella stessa misura dell’insieme. 5iracolo della composizione su molteplici piani. 5iracolo imitatonell’arte suprema. 5istero senza "ondo. /uesta imitazione costituisce l’arte.

'l disegno della (rovvidenza, il piano della (rovvidenza. 6gni piano, ogni disegno colto negli eventi ! precisamente quello della (rovvidenza, uno dei piani, dei disegni della (rovvidenza, tra un’in"init 1e ancora, un’in"init

che si ri"erisce a un in"inito di quale potenzaP2. 7io vuole ciascun atomo, ciascun avvenimento, e tutte le innumerevolicombinazioni che essi "ormano tra loro, tutte le prospettive che essi "orniscono, senza eccezione alcuna.

=B= ccade all’umanit attuale quello che accade a un uomo la cui sventura ha in parte ucciso, dal di "uori, l’io. 9lieventi presenti distruggono nell’insieme dell’umanit, una parte dell’energia disponibile per la trasmutazione in energiaspirituale, e questa perdita non ! riparabile. 9li eventi presenti sono una sventura, e questo ! irriducibile. *’ necessario

contemplare senza consolazione tutta l’amarezza di tale sventura, e amare 7io come autore di tutte le cose tra le qualiquesta sventura, e autore esclusivamente del bene.

Aiguardo al bene e al male, si pu "orse rimproverare ai 5anichei di aver diminuito l’impenetrabilit del

mistero col loro modo d’enunciarlo. 5a i cattolici, salvo quelli che hanno raggiunto i vertici, con la loro concezione della

(rovvidenza, e molto pi0 in basso con la loro rappresentazione del “buon 7io”, l’hanno diminuita ancor di pi0.1L’idea che il &risto non aveva un corpo di carne ! l’unico errore grave dei 5anichei% ma ! stata comune a

tuttiP2La sete di bene non va mai perduta, non solo rispetto a un uomo, ma rispetto all’insieme. 'l bene che si produce

 per l’umanit in un dato periodo 1il termine periodo ! di""icile da determinare2 ! matematicamente uguale alla somma diogni sete di bene esistente in ciascuno degli esseri umani che vivono sul globo terrestre nel corso di questo periodo.

Si tratta di una semplice credenza, che va rispettata, ma a cui non ci si deve attaccare in alcun modo. Sarebbe pericoloso. 5eglio ri"iutarla. Svuotarsi del bene spirituale.

“+on ha considerato l’uguaglianza con 7io come un bottino”. K$ilippesi '',FK1&reazione, incarnazione, ispirazione sono rispetto alle tre persone della #rinit lo stesso atto analogo a ci che

 per l’uomo ! il distacco. 5a simili idee sono molto avventate2.

''' B=F Aiconoscere l’opera della (rovvidenza nel mondo in rapporto all’uomo equivale a riconoscere, se s’intende pensare questo chiaramente, che, come di "atto noi esistiamo in quanto uomini, cos8 le condizioni della nostra esistenza

in quanto uomini esistono a loro volta di "atto% ed equivale a riconoscere quali sono.La nozione vaga di (rovvidenza ! il velo che copre la nozione chiara di condizione di esistenza.

BGE L’6rdine del 5ondo ! l’oggetto della scienza, non la materia% e l’ordine del mondo deve essere interamente

concepito sotto la categoria di condizione di esistenza di una creatura pensante.

La (rovvidenza ! l’oggetto proprio della scienza, e viceversa non ne esiste altro studio che la scienza – lascienza pi0 esatta, precisa e rigorosa.

BFC La credenza nell’immortalit dissolve la pura amarezza e la realt stessa della morte, che ! per noi il dono pi0

 prezioso della (rovvidenza divina.

B>G L’applicazione alla "isica di una teoria matematica completa prima di qualsiasi applicazione ! una testimonianzadella (rovvidenza ben pi0 clamorosa di un miracolo.

5a la matematica stessa, studio a priori della natura, ! gi un miracolo.

<=B (er noi ! reale ci che non possiamo negare e che tuttavia ci s"ugge. #utto ci che a""erriamo ! irreale.La (rovvidenza divina la si coglie meglio nella matematica che nel mondo sensibile.

=?> 6gni piano colto negli eventi, qualunque esso sia, ! proprio un piano della (rovvidenza – tra un’in"init d’altri.

=IB 'l bello e la (rovvidenza. 'l bello e il problema del male.

'l bello e il dolore 1dolore "isico2. (rometeo. 9iobbe.“rmonia”, “proporzione”, unione dei contrari.

Aitmo. Lento e rapido. lto e basso. &anto gregoriano.rchitettura. lto e basso. (esante e leggero. *quilibrio.

Scultura. State liquide. (latone.(ittura. Spazio. 7istanza. “/uale sia la larghezza 3”. K9iovanni ''',GK

'- =FG (er e""etto di una disposizione provvidenziale, la verit e la sventura sono entrambe mute. causa di questo mutismo la verit ! sventurata. (erché soltanto l’eloquenza ! "elice quaggi0.

causa di questo mutismo, la sventura ! vera. +on mente.

(er e""etto di un’altra disposizione provvidenziale, la verit e la sventura hanno entrambe una bellezza.

7i conseguenza, malgrado il loro mutismo, l’attenzione pu "issarsi su di esse.*’ vero, letteralmente vero, come (latone "a dire a Socrate nel $edone, che la (rovvidenza, non la necessit, !

l’unica spiegazione di questo universo. La necessit ! una delle disposizione eterne della (rovvidenza.

7/21/2019 Antologia Simone Weil

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=?E #ra i problemi politici, il principale ! il modo in cui gli uomini investiti di potere trascorrono le loro giornate. Sele trascorrono in condizioni tali da rendere materialmente impossibile uno s"orzo di attenzione lungamente mantenuto ad

un livello alto, ! impossibile che vi sia giustizia.Si ! cercato di a""idare la giustizia a dei meccanismi per "are a mano dell’attenzione umana. +on si pu. La

(rovvidenza di 7io vi si oppone.Soltanto l’attenzione umana esercita legittimamente la "unzione giudiziaria.

2@L@N%)( DI2IN)

' <GB La retta ! ci che io traccio pensando la retta pura. La verit ! ci che io penso – ci che leggo nelle

apparenze – desiderando la verit. /uesto desiderio ! “che sia "atta la tua volont e non la mia”. KLc,UU'',E<K +on si

vuol cambiare ci che !. +on leggere ci che si teme o ci che si desidera.

<GE (er le cose che non sono in nostro potere, il detto “sia "atta la tua volont e non la mia” ! chiaro. 5a per le cose

che sono in nostro potereP +on considerale come tali. Leggere l’obbligo come una necessit.

=?= “(adre nostro nei &ieli, K sia santi"icato il tuo nome% K venga il tuo regno% K sia "atta la tua volont, K come nei

cieli cos8 sulla terra. K 7acci oggi il nostro pane trascendente K e rimetti a noi i nostri debiti come noi li abbiamo rimessiai nostri debitori, K e non gettarci nella prova, ma preservaci dal male”.

K:n’altra versione integrale di questa preghiera, con sensibili varianti si trova in 7,BF> sgg. Seguono nel testoaltre tre copie del (ater in greco.K

'' B=E “'l mio giudizio ! giusto, perché io non "accio la mia volont, ma la volont di colui che mi invia”.K9v,-,=CK

&he cosa mi permette di distinguere la sua volont dalla miaPLa vista della necessit.

BGI &ome conoscere la volont di 7ioP Se si "a silenzio in sé, se vengono "atti tacere tutti i desideri, tutte leopinioni, e si pensa con amore, con tutta l’anima e senza parole “Sia "atta la tua volont”, K5t.-',IK ci che in seguito si

sente senza incertezza di dover "are 1anche se per certi aspetti potrebbe trattarsi di un errore2 ! la volont di 7io. (erché

se gli si domanda del pane, egli non d delle pietre.

BF> +on "are un passo, +&4* verso il bene, al di l di ci a cui si ! spinti irresistibilmente da 7io, e questonell’azione, nella parola e nel pensiero. 5a essere disposti ad andare sotto la sua spinta ovunque, "ino al limite, se ce n’!

uno. 1La croce 32. *ssere disposti in massimo grado signi"ica pregare di essere spinti, ma senza sapere dove.

BIC La ricompensa per aver pensato a 7io con attenzione e amore su""icienti ! l’essere costretti a "are la sua volont.* reciprocamente, la volont di 7io ! ci che non si pu non "are quando si ! pensato a lui con attenzione e amore

su""icienti. Stoici) il bene ! ci che "a il saggio.

BIE &on"ormarsi alla volont di 7io, che cosa vuol direP#re ambiti) K/uesta triplice distinzione si ritrova in "orma pi0 ampia all’inizio della lettera a (.(errin 17,B=D

BE2KBV &i che non dipende in alcun modo da noi 1cio! tutti i "atti compiuti2. mare tutto questo, nell’ineme e in

dettaglio, assolutamente. Sentirvi 1leggervi2 la presenza di ci che si ama.L’amore diventa trascendente quando l’oggetto amato ! letto attraverso le cose orribili 1orribili per tutta

l’anima2. 7io non ! mai oggetto, e in questo senso egli ! amante prima di essere amato. Lo si ama per"ettamente solo

quando egli si ama attraverso noi.

<V &i che appartiene all’ambito della volont, vale a dire le cose che possiamo rappresentarci chiaramente conl’intelligenza e l’immaginazione, e quando possiamo disporre dal di "uori e combinare mezzi particolari in vista di "ini

 particolari. 'n questo caso bisogna eseguire senza debolezze né rinvii ci che ci appare mani"estamente il dovere, oppure,

qualora non appaia alcun dovere mani"esto, eseguire delle regole arbitrarie, ma "isse, scelte in modo da non urtare la

coscienza.Si evita cos8 di avere una volont propria. -anno anche scelte delle regole oggettive, regole che contengono la

virt0 di limitare, poiché si tratta di un ambito limitato.

D oppure seguire l’inclinazione, ma a condizione che ci avvenga in misura limitata.=V #utto ci che senza appartenere all’ambito della volont non ! del tutto indipendente da noi.

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/uando si pensa a 7io con attenzione e amore, egli ricompensa esercitando sull’anima una costrizioneesattamente proporzionale all’attenzione e all’amore. 1&’! qui l’equivalente spirituale di un automatismo2. +ello stato di

 per"ezione questa costrizione ! totale. l di sotto, parziale.Si deve compiere solo ci a cui si ! irresistibilmente spinti da questa costrizione. tutto il rsto appartiene al male,

e qualunque cosa si "accia non si pu "are che male% occorre dunque lasciarsi portare dal corso degli avvenimenti1"acendo uso di regole limitative) perseveranza in una linea di condotta una volta adottata, con"ormit alle convenienze

sociali, ecc., quando ! necessario scegliere2, e per quanto ! possibile astenersi da ogni azione, "inch! un’attenzione e un

amore pi0 grandi determino, come ricompensa, una pi0 grande costrizione.<CG La volont di 7io non pu essere per noi un oggetto d’ipotesi. (er conoscerla noi dobbiamo solo constatare ciche accade) ci che accade ! la sua volont

<== +on accettare un avvenimento perché ! la volont di 7io. 'l cammino inverso ! pi0 puro. 1$orse 32. ccettare

un avvenimento perché !, e con l’accettazione amare 7io attraverso di esso.

<F= &omposizione del (ater. Kc"r. il commento al (ater, 7,BF>DB>FKL’invocazione. 'l passaggio nel soprannaturale 1nei cieli2.

L’eterno. #rinit. 'l -erbo 1+ome2, lo Spirito 1 Aegno2, il (adre 1-olont2.'l tempo. (resente 16ggi2, passato 1' nostri debiti, ai nostri debitori2, "uturo 1lla prova2.

-i ! compreso tutto.

<F? /uando i cattolici dicono che un certo sacramento produce un certo e""etto soprannaturale perché 7io ha cos8voluto, questo ! vero, ma come ! vero, né pi0 né meno, dire che una pietra lasciata andare nell’aria cade perché 7io l’ha

voluto. La volont di 7io non ! la causa di alcun avvenimento. *’ l’essere stesso di tutto ci che !. La causalit ! unrapporto tra un "enomeno e un altro.

La ripulitura "iloso"ica della religione cattolica non ! mai stata "atta. (er "arla ! necessario essere dentro e"uori

L’acqua del battesimo, il pane dell’ostia hanno e""etti soprannaturali perché sono carichi di soprannaturale. 5amediante quale meccanismoP (erché avviene mediante un meccanismo.

<FI (er principio – si potrebbe dire per ipotesi – non ammettere nulla che sia in contraddizione con la concezione

scienti"ica del mondo. +on che essa abbia un valore molto grande. 5a ! del tutto legittima nel suo ambito, cio! per i"enomeni naturali% in altri termini per tutto ci che si produce, senza eccezione alcuna, in rapporto al divenire naturale. *

se non ! interamente legittima, ! interamente illegittima% allora la sua esistenza sarebbe pi0 inesplicabile di Lourdes per

un medico medio.' medici dicono che i "enomeni che si producono a Lourdes sono l’e""etto della suggestione% i cattolici, che sono

l’e""etto della "ede. 7ov’! la di""erenzaP :nicamente nel valore accordato allo stato d’animo di per sé. 5a la concezione

del meccanismo psicoDbiologico ! la stessa.'o non so se il &risto abbia o no resuscitato Lazzaro. 5a se l’ha "atto, BV ! un’azione che egli ha compiuto in

quanto uomo, come tutte quelle che ha compiuto quaggi0, <V quest’azione si ! realizzata per e""etto di un meccanismo per"ettamente intelligibile a chi "osse in grado di smontare gli ingranaggi.

=<< 'l &risto non ha so""erto per suo (adre. 4a so""erto per gli uomini a causa della volont del (adre.

 +on si pu dire dello schiavo che soccorre che egli lo "a per il suo padrone. *gli non "a niente. /uand’anche perarrivare "ino allo sventurato camminasse sui chiodi, a piedi nudi% in questo caso so""re, ma non "a niente. (erché ! uno

schiavo.“Siamo schiavi inutili”, KLc.U-'',BCK cio!) non abbiamo "atto niente.

(er essere soltanto uno schiavo, si deve soccorrere il prossimo solo quando vi si ! "orzati dalla visione chiara diuna necessit, cio! di un obbligo del tutto rigoroso, oppure quando vi si ! irresistibilmente costretti da un impulso

trascendente. (u anche capitare che nell’anima nasca una inclinazione naturale a soccorrere% allora si deve esaminarecon cura se non c’! da prevedere come conseguenza alcun inconveniente grave, e in tal caso abbandonarvisi. l di "uori

di questi tre casi non si deve "are niente.Se D ci ! da temere soprattutto per il primo caso, "orse soltanto per esso, dal momento che si tratta

semplicemente di debolezza se lo schiavo non corre al primo cenno del padrone, "osse pure sui chiodi, deve essereaddestrato con la "rusta e le zollette di zucchero, ma in modo particolare con la "rusta.

9li ordini del padrone sono dati, sia come consegna generale stabilita una volta per tutte, sia a viva voce. Sono i

 primi due casi enumerati.Lo schiavo non deve addestrarsi, ma essere addestrato. &’! qui una di""icolt da esaminare attentamente, una

"onte di conoscenze nuove su questo punto. *gli deve solo lasciarsi addestrare.

=<= La presenza di 7io nell’universo ! di tre specie corrispondenti alle tre persone. (resenza di creazione. (resenzaall’uomo come oggetto) ordine del mondo 1anima del mondo2, incarnazione. (resenza nell’anima) ispirazione. La presenza di creazione ! una densit uguale in tutti i "enomeni e in tutti i rapporti possibili di "enomeni. La presenza

d’ispirazione ! unicamente nella parte silenziosa dell’anima. +on riesco a vedere alcun posto per una presenzad’intenzione in cose particolari.

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La presenza d’ispirazione in"luisce su tutte le parti dell’essere, anima e corpo, in con"ormit alla natura e alleleggi proprie a ciascuna% ma in"luisce e non discende.

5iracoli, stigmate, ecc. -i ! contatto con 7io con la parte soprannaturale dell’anima. Si sasperimentalmente che questo contatto ! accompagnato da "enomeni psicologici. si sa pure sperimentalmente che questi

"enomeni psicologici sono accompagnati da "enomeni nervosi. /uesti "enomeni nervosi producono talvolta, per il lorostesso meccanismo, "enomeni psicologiciP 6 si pre"erisce pensare che 7io ha bisogno di un’altra azione, distinta, per

operare allo stesso tempo degli e""etti sul corpo, indipendentemente da quelli sull’animaP &he senso potrebbe avere

quest’assurditPL’apparenza miracolosa di simili "atti spinge taluni a credere. *’ certamente la volont di 7io. Se ne pu esseresicuri, non perché questo sia bene, cosa assai dubbia% ma per il solo "atto che !. 5a quest’e""etto suasorio ! prodotto

dall’apparenza miracolosa e non ha a""atto bisogno della realt del miracolo.7io ha consegnato tutti i "enomeni senza eccezione ai meccanismi del mondo.

* l’ispirazione in quanto "enomenoP /ui ! il grande mistero.

;ello, presenza mani"esta del reale. 7i una realt trascendente. 5a questo ! implicito. La realt non !

che trascendente. (erché ci ! data solo l’apparenza. &i che !.1&ubo in senso trascendente. * vi sono cubi di cubi2

'l giusto rapporto con 7io ! l’amore nella contemplazione, la schiavit0 nell’azione. +on mescolare.gire da schiavo contemplando con amore, ma non agire per ci che si ama.

 

''' <C +ella nozione di scelta vi ! questo di misterioso% rappresentarsi due cose possibili, dunque comeeventualmente reali, equivale a rappresentarsele come eventualmente con"ormi alla volont di 7io, dunque come

eventualmente buone% mentre d’altra parte la mozione di scelta implica che l’una sia buona e l’altra no. &os8 la nozionedi scelta ! contraddittoria. 7el resto ! una nozione di basso rango.

La causalit in storia. 7a contemplare. $atalit e causalit. &ausa e condizione. &ondizione e possibilit. (ossibilit e scelta.

6gni colpa conosciuta come tale, sia pure un pensiero "ugace, ! un po’ di imper"ezione che se ne va% ela somma totale dell’imper"ezione ! "inita.

BBB 7iscorso di 'van nei Maramazov. K' "ratelli Maramazov, 7ostoevsNi, -,E. &"r./uaderni '', <=<D<==K nche sequesta immensa "abbrica o""risse le pi0 straordinarie meraviglie e non costasse che una sola lacrima di un solo bambino,

io non l’accetterei.

derisco completamente a questo sentimento. +essun motivo, di qualsivoglia genere, che mi venga o""erto percompensare una lacrima di un bambino, pu "armi accettare questa lacrima. +essuno, assolutamente nessuno che

l’intelligenza possa concepire. :no solo, ma intelligibile unicamente all’amore soprannaturale) 7io l’ha voluto. * perquesto motivo, accetterei un mondo che "osse solo male e le cui conseguenze "ossero solo cattive cos8 come una lacrima

di un bambino.

B<I 'l &risto ha o""erto la propria vita, ma nel momento in cui si ! trovato vicino alla morte, la sua so""erenza nongli ! apparsa come un’o""erta% ne ha avuto orrore e l’ha accettata solo in quanto volont di 7io. +on lo si imita

con"ormandosi ai costumi attuali.

<CE L’attenzione rivolta con amore a 7io 1o, a un livello in"eriore, a ogni cosa autenticamente bella2 rendeimpossibili certe cose. #ale ! l’azione non agente della preghiera nell’anima. &i sono comportamenti che se si

veri"icassero velerebbero questa attenzione, e che viceversa questa attenzione e rende impossibili.Servire il "also 7io 1la ;estia sociale sotto qualsiasi incarnazione2 puri"ica il male eliminandone

l’orrore. chi lo serve niente sembra male, o almeno niente deve pi0 sembrare male, salvo le inadempienze nel servizio.Servire il vero 7io lascia sussistere e rende persino pi0 intenso l’orrore del male. /uesto male di cui si ha orrore ! al

tempo stesso amato in quanto emana dalla volont di 7io.L’idolatria ! dovuta al "atto che pur avendo sete del bene assoluto non si possiede l’attenzione soprannaturale% e

non si ha la pazienza di lasciarla nascere.

=E> La creazione ! un atto d’amore, ed ! perpetua. 'n ogni istante la nostra esistenza ! amore di 7io per noi. 5a 7io

non pu amare che se stesso. 'l suo amore per noi ! amore per sé attraverso noi. &os8, lui che ci d l’essere ama in noi il

consenso a non essere. Se questo consenso ! virtuale, ci ama virtualmente.

La nostra esistenza non ! altro che la sua volont che noi acconsentiamo a non esistere.*gli mendica eternamente presso di noi l’esistenza che ci d. &e la d per mendicarla.

 

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'- GF /uando si "a una cosa che si ritiene contraria alla volont di 7io, ! certo che si ! colpevoli di disobbedienza,anche se in realt si tratta di una cosa innocente.

B<F 'l mio nutrimento ! "are la sua volont K9v. '-,=EK

B<> Se qualcuno vuol "are la sua volont, conoscer, riguardo alla dottrina, se essa ! quella di 7io o se io parlo da

me stesso.

&olui che cerca la gloria di chi lo ha inviato, questi ! vero e non c’! ingiustizia in lui. K9v. -'',B>DB?K

BGC &i sono assurdit che ! utile supporre. *s.) nel caso 7io volesse la mia dannazione3 ssurdo, la volont di 7io

su di me e la mia salvezza sono identiche in 7io. 5a utile perché dirigere il mio desiderio verso la volont di 7io o versola mia salvezza sono in me due cose molto diverse.

&i sono verit che non bisogna sapere, quanto meno non sapere troppo. *s.)che il "ine dell’obbedienza a 7io !

senza dubbio la beatitudine.

&i sono cose che sono buone se pensate in un certo modo e non in un altro. L’accettazione dell’in"erno perrispetto alla volont di 7io ! buona quando un’anima si sente sull’orlo della dannazione% cattiva quando si sente

 prossima alla salvezza, perché allora si accetta l’in"erno per gli altri.

BGF /uando si distingue in 7io 1e non a titolo di ipotesi assurda "acendo ri"erimento unicamente al pensierodell’uomo2 misericordia e giustizia, volere e potere, si commette un’assurdit illegittima di primaria gravit.

*s.) 7io pu tutto. *gli avrebbe potuto 3 5a di "atto ha voluto3ssurdo. ' limiti del volere e del potere sono gli stessi in 7io. *gli vuole solo ci che pu, e se non pu di pi0 !

 perché non lo vuole. * cos8 di seguito all’in"inito, in cerchio. 'l cerchio ! la proiezione della verit divina.

B>F +oi dobbiamo prediligere, in tutto il passato, l’adempimento della volont di 7io. +el "uturo, la speranza del bene puro inviato da 7io sotto "orma d’ispirazione alle sue creature pensanti. 'l presente ! intermediario. *sso ! oggetto

non di accettazione né di speranza, ma di contemplazione. &ontemplazione della Saggezza divina nella bellezza delmondo in cui si uniscono i due contrari, la necessit e il bene. ' "atti compiuti erano necessari, si attende il bene "uturo.

“Sia "atta la tua volont”, accettazione% “-enga il tuo regno”, speranza% “sia santi"icato il tuo nome”, !unicamente contemplazione amorosa, ammirazione.

B>> 'n questo stesso momento, 7io con la sua volont creatrice mi mantiene nell’esistenza perché io vi rinunci.

7io attende con pazienza che io voglia in"ine acconsentire ad amarlo.

B?> Se si dice a se stessi) quand’anche il momento della morte non dovesse portar niente di nuovo, ma "osse solo il

termine della vita quaggi0 e non il preludio di unXaltra vita% quand’anche la morte portasse solo il nulla% e quand’anche

questo mondo "osse completamente abbandonato da 7io% e quand’anche a questa parola, 7io, non corrispondesse nientedi reale, ma solo delle illusioni puerili – ammesso che sia cos8, tuttavia, anche in questo caso, pre"erisco eseguire ci che

mi sembra comandato da 7io, ne conseguissero pure le pi0 orribili sventure, piuttosto che compiere qualsiasi altra cosa.Solo un "olle pu pensare cos8.

5a se si ! contratta questa "ollia, si pu essere del tutto certi di non rimpiangere mai nessuna azione compiuta incon"ormit a questo pensiero.

L’unica di""icolt ! che questo pensiero "ornisce ben poca energia, un’energia insu""iciente per il compimentodelle azioni.

&ome accrescere questa energiaPLa preghiera deve accrescerla.

La pratica stessa dell’obbedienza deve accrescerla, perché ogni azione compiuta per un movente aumental’energia del movente.

6ppure l’esaurisce, ! vero. Si tratta di due meccanismi possibili, del tutto distinti.*’ di primaria importanza discernerli.

&i che esaurisce un movente sono le azioni compiute al di l di ci a cui esso spinge.7unque la proporzione dell’energia messa al servizio di 7io aumenter in un’anima se presta molta cura a non

andare mai al di l di ci a cui si sente quasi irresistibilmente spinti dall’obbedienza.ltrimenti l’amore di 7io si esaurisce, oppure ! rimpiazzato, sotto lo stesso nome, da un altro amore.

/uesto ! importantissimo – perché tanti amori carnali possono insinuarsi sotto questo nome3

La preghiera ! rivolta a 7io solo se ! incondizionata. (regare incondizionatamente signi"ica chiedere nel nome

di &risto. *’ questa la preghiera che non viene mai respinta.

Sia "atta la tua volont – qualunque essa sia.

Scendi in me per compiere attraverso di me la tua volont – qualunque essa sia.La "ede ! credere che le azioni compiute dopo una simile preghiera saranno meno distanti dall’obbedienza a 7io

di quelle compiute prima.

Se un’azione sembra essere stata ordinata da 7io, si pu supplicare 7io di aiutare a compierla.5a solo con questa restrizione sottointesa) ti chiedo il tuo aiuto per questa azione solo perché credo che essa !

con"orme alla tua volont e solo nel caso in cui lo "osse.

7/21/2019 Antologia Simone Weil

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llo stesso tempo bisogna desiderare il successo di tale azione con la stessa violenza con cui un avaro desideral’oro o un a""amato il pane.

'n"atti possiamo sbagliarci sulla volont di 7io – ma possiamo essere certi che 7io vuole che noi eseguiamotutto ci che crediamo con"orme alla sua volont.

San $rancesco credeva di aver ricevuto l’ordine di portare delle pietre a san 7amiano, e "inch! era in questaillusione 7io voleva che egli portasse delle pietre.

&ome ! possibile che sorga in un’anima umana il sentimento che 7io vuole una cosa in particolareP *’ un

 prodigio altrettanto miracoloso dell’'ncarnazione.6 meglio ! il prodigio stesso dell’'ncarnazione. :n’anima perennemente governata da questo sentimento, dallanascita alla morte, ! 7io diventato uomo.

L’arte ! una meraviglia della stessa specie, perché l’ispirazione artistica, nell’arte di primissimo ordine 1che !molto rara2, ! di questa natura. &os8 pure ogni illuminazione dell’intelligenza.

#utti questi prodigi consistono nella presenza dell’incondizionato nella condizione, nella direzione impressa al

 pensiero dall’immobile.

Senza questo prodigio, noi saremmo esseri puramente terrestri.#utti quelli – e sono "orse di gran lunga la maggioranza – che non hanno mai provato tale prodigio in se stessi

sono esseri puramente terrestri.&om’! che alcuni lo provanoP

5a c’! un secondo prodigio) gli atti e le parole prodotti da un’ispirazione di questo genere possiedonoun’irradiazione che porta i cuori pi0 terrestri ad amarli.

Se li si ama senza mescolarvi l’odio, senza invidia, senza ripiegamento su se stessi, e tuttavia con il desiderio di possederne un giorno a propria volta la "onte, solo perché il bene ! l e senza alcun altro movente – vi si perverr.

/uesta irradiazione delle cose ispirate e sante di quaggi0 ! ci che giudica le anime terrestri e in"ine le costringea darsi a 7io o al diavolo.

(er questo il &risto, nel -angelo di 9iovanni, parla continuamente dell’atteggiamento verso di lui. Si tratta dilui, come uomo, non di una chiesa o di una teologia.

<>C 'l "igliol prodigo ha speso i suoi ultimi soldi.

;isogna non aver pi0 niente per volgersi al (adre./uando si ha ancora qualcosa, e ci si volge verso il (adre, si tratta di qualcun altro sotto il suo nome.

&he io sia come i tuoi mercenari. -ale a dire che io sia, al pare delle cose inerti, interamente sottomesso alla tuavolont.

“#u non mi hai dato niente”. “(erché tutto ci che io ho ! tuo”. KLc.U-,<I e =BK *’ su""iciente essere senza

libero arbitrio per essere uguali a 7io.

<?C *sempio di preghiera.

7ire a 7io)(adre, nel nome di &risto, accordami questo.

&he io sia nell’impossibilit di "ar corrispondere ad alcuna delle mie volont alcun movimento del corpo,neppure un abbozzo di movimento, come un paralitico totale. &he io sia incapace di ricevere una qualsiasi sensazione,

come uno che "osse del tutto cieco, sordo e privo degli altri tre sensi. &he io sia nell’impossibilit di concatenare con ilminimo legame due pensieri, anche i pi0 semplici, come uno di quegli idioti totali che non sanno contare né leggere, ma

che non hanno mai neppure potuto imparare a parlare. &he io sia insensibile a ogni specie di dolore e di gioia, e incapacedi amore per ogni essere, per ogni cosa, cos8 pure per me stessa, come i vecchi completamente rimbambiti.

(adre, nel nome di &risto, accordami realmente tutto questo.&he questo corpo si muova o s’immobilizzi, con una scioltezza o una rigidit per"ette, in con"ormit ininterrotta

con la tua volont. &he questo udito, questa vista, questo gusto, questo odorato, questo tatto, ricevano l’impronta per"ettamente esatta della tua creazione. &he questa intelligenza, nella pienezza della lucidit, concateni tutte le idee in

con"ormit per"etta con la tua verit. &he questa sensibilit provi nella loro massima intensit possibile e in tutta la loro purezza tutte le s"umature del dolore e della gioia. &he questo amore sia una "iamma assolutamente divorante di amore di

7io per 7io. &he tutto questo mi sia strappato, divorato da 7io, tras"ormato in sostanza del &risto, e dato in pasto a deglisventurati il cui corpo e la cui anima mancano di ogni sorta di nutrimento. * che io sia un paralitico, cieco, sordo, idiotae

rimbambito.(adre, opera questa tras"ormazione ora, nel nome del &risto% e benché io la chieda con "ede imper"etta, esaudisci

questa domanda come se "osse pronunciata con "ede per"etta.

(adre, poiché tu sei il ;ene e io sono il mediocre, strappa da me questo corpo e questa anima pere "arne cosetue, e di me non lasciare sussistere, in eterno, altro che lo strappo stesso, oppure il nulla.

(arole simili hanno una virt0 e""icace solo se dettate dallo Spirito. +on ! volontariamente che si possono

chiedere simili cose. questo punto si arriva malgrado sé. 5algrado sé, ma vi si acconsente. +on vi si acconsente con

abbandono. -i si acconsente con una violenza operata dall’anima intera sull’anima intera. 5a il consenso ! intero esenza riserva, dato con un movimento unico di tutto l’essere.

=>I 'l &risto ha de"inito la virt0 di obbedienza) “io non cerco la mia volont, ma la volont di colui che mi hainviato”. K9v. -,=CK

7/21/2019 Antologia Simone Weil

http://slidepdf.com/reader/full/antologia-simone-weil 27/27

=IB /uando 7io vuole darci una certa cosa in particolare, ci ordina di domandargliela, e anche in modo importuno.Se acconsentiamo a "arlo, ce l’accorda. +oi lo costringiamo con le nostre suppliche a "are uso di noi in con"ormit con la

sua volont. *gli "a di noi ci che vuole soltanto se lo supplichiamo. K'n margine Simone Weil ha scritto) “manoscritto)aggiungere bisogno di verit”.