abbandono martinelli 18nov11_b

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Corso di Alta Formazione Progettazione partecipata per lo sviluppo sostenibile dei territori rurali“ Territori rurali in abbandono: Interventi di sviluppo e gestione attraverso progetti partecipati IL FENOMENO DELL’ABBANDONO DELLE CAMPAGNE IN TOSCANA ALESSANDRA MARTINELLI IRTA-LEONARDO UNIVERSITA’ DI PISA

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Disclaimer questo materiale è stato presentato durante il corso di Alta Formazione Progettazione Partecipata per lo Sviluppo Sostenibile dei Territori Rurali svolto presso La Scuola Superiore Santa Anna di Pisa tra novembre 2011 e giugno 2012.Il materiale è stato reso pubblico per gentile concessione dei docenti ma non può essere utilizzato senza il loro specifico consenso.Per maggiori informazioniwww.sssup.it/territorirurali www.territorirurali.wordpress.com

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Corso di Alta FormazioneProgettazione partecipata per lo sviluppo

sostenibile dei territori rurali“

Territori rurali in abbandono: Interventi di sviluppo e gestione attraverso

progetti partecipati

IL FENOMENO DELL’ABBANDONO DELLE CAMPAGNE IN TOSCANA

ALESSANDRA MARTINELLIIRTA-LEONARDO UNIVERSITA’ DI PISA

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MEZZADRIA- sistema agrario caratterizzato dall’abitato sparso- diffuso in Itali centrale e nelle zone collinari o asciutte dell’Italia settentrionale

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Il contratto, di solito annuale e rinnovabile salvo “disdetta”, era stipulato tra un proprietario e un mezzadro e si basava sul binomio

famiglia-podere, sull’insediamento sparso e sulla

divisione a metà dei prodotti

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MEZZADRIAforma di organizzazione dello

spazio rurale.

L’adozione di questo contratto ha infatti segnato profondamente il paesaggio agrario, la tipologia

dell’insediamento, le forme della

famiglia contadina

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Il contratto era stipulato con il capofamiglia, ma

impegnava di fatto tutti i componenti della famiglia

che viveva nella casa situata sul podere

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La mezzadria era caratterizzata da un paesaggio a due dimensioni: quello orizzontale delle colture erbacee e quello verticale degli

alberipresenti entrambi sugli stessi

appezzamenti

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SISTEMAZIONI COLLINARI, CONTROLLO DELLE ACQUE

La collina costituisce quasi la metà del territorio italiano

Anche in collina, prima e dopo la messa a coltura, occorreva una accurata regimentazionedelle acque per impedire che il suolo, spogliato dagli alberi, perdesse lo strato produttivo e si riducesse a una landa desertica.

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L'oggetto della sistemazione collinare è quello di assicurare "la difesa del suolo agrario, una sua più equilibrata economia idrica ed una sua più efficace lavorazione "(Sereni)

Toscana è la terra piùrinomata per le soluzioni trovate all’idraulica in pendio

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TIPI DI SISTEMAZIONE IN PENDIO: RITTOCHINO

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TIPI DI SISTEMAZIONI IN PENDIO: RITTOCHINO

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SISTEMAZIONE A CIGLIONIQui la coltivazione orizzontale era praticata tramite stretti ripiani arginati da muri a secco o da cigli erbosi. Sistema di coltivazione usato soprattutto dove i campi avevano una forte inclinazione

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TIPI DI SISTEMAZIONI IN PENDIO: LUNETTE

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TIPI DI SISTEMAZIONI IN PENDIO: TERRAZZAMENTO

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TIPI DI SISTEMAZIONI IN PENDIO: CAVALCAPOGGIO

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CAVALCAPOGGIO quando si seguiva in parte la naturale curvatura del terreno, come in questo vecchio terrazzamento alle porte di Incisa:

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TIPI DI SISTEMAZIONI IN PENDIO: GIRAPOGGIO

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GIRAPOGGIO quando le terrazze tenevano un andamento perfettamente in piano tagliando la collina, come queste sotto:

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Esempio di aratura a tagliapoggio.

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Lavorazioni a rittochino, a cavalcapoggio, a tagliapoggio, a ciglioni,

Dal Nuovo Dizionario di Agricoltura di Francesco Gera(1838)

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Da Sulle colmate di monte

di Cosimo Ridolfi

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La pratica del TESTAFERRATA consisteva nel costruire delle cavitàin un punto della collina da sistemare, costruendo un argine. Dalle cavità partivano dei fossi che solcavano le pareti della collina. Quando le acque piovane avevano riempito la cavità, si tagliava l'argine e le acque venivano lasciate precipitare nei fossi, che venivano alimentati con terra spalata dai lati.

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Questa terra, unita a quella che l'acqua trascinava nella sua corsa, andava a riempire più in basso le concavità che si volevano colmare, e che erano precedentemente state a loro volta arginate. Così, passo dopo passo, il sistema delle colmate di monte permetteva di creare nuovi campi uniformi, con declivi dolci e facilmente coltivabili.

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SISTEMAZIONE A SPINA:

Così chiamata per l’aspetto che, visto di lontano, presenta il terreno sistemato con linee spezzate e disposte a spina di pesce