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Taglio ai compensi, ricorso alla cig per i dipendenti e accorpamento di spazi fi sici Studi legali, la crisi da Covid costringe a stringere la cinghia DI ANTONIO RANALLI Che impatto ha avuto e sta avendo l'emergen za Covid19 sugli stu di legali? Il lockdown e il picco di pandemia hanno causato rallentamenti e danni economici a moltissimi setto ri dell'economia. Non se sono esenti gli studi professionali, che si sono dovuto organizzare per garantire i propri servizi. Affari Legali ha chiesto ad al cuni studi che tipo di impatto ha avuto l'emergenza sanitaria sulla loro struttura, in termi ni economici e organizzativi, e cosa si profila per il futuro. Alcuni degli studi contattati hanno preferito glissare e non comunicare le misure adottate per fronteggiare l'emergenza, ma è indubbio che l'impatto del Coronavirus sul settore legale è stato ed sarà molto sensibile. "La crisi del Covid 19 ha avuto ed avrà impatti significativi sulla legal indu stry in Italia", dice ad Affari Legali Roberto A. Jacchia, managing partner di De Ber ti Jacchia. "Tutti gli studi stanno gradualmente uscen do da tre mesi di lockdown con parziali e prudenti aper ture fisiche, in particolare, a Milano. Tutti si sono abituati a lavorare da remoto e le riu nioni virtuali hanno sostituito quelle materiali. Tutti hanno potenziato le capacità IT, sia di equipment che di formazione, e tutti hanno adottato i proto colli di protezione personale, di distanziamento sociale e di diradamento delle presen ze negli uffici per ridurre al minimo i rischi. Sotto il pro filo organizzativo, quasi tutti hanno imparato ad essere più autonomi nella produzione del lavoro. La modalità di lavoro da remoto durerà oltre l'emer genza, e lo studio del domani avrà bisogno di meno spazio fisico e di meno personale se gretariale. Gli studi hanno in realtà avuto accesso alla cassa integrazione straordinaria per i lavoratori dipendenti e consta che abbiano in effetti utilizzato questo ammortizzatore sociale. ti Jacchia. "Tutti gli studi stanno gradualmente uscen do da tre mesi di lockdown con parziali e prudenti aper ture fisiche, in particolare, a Milano. Tutti si sono abituati a lavorare da remoto e le riu nioni virtuali hanno sostituito quelle materiali. Tutti hanno potenziato le capacità IT, sia di equipment che di formazione, e tutti hanno adottato i proto colli di protezione personale, di distanziamento sociale e di diradamento delle presen ze negli uffici per ridurre al minimo i rischi. Sotto il pro filo organizzativo, quasi tutti hanno imparato ad essere più autonomi nella produzione del lavoro. La modalità di lavoro da remoto durerà oltre l'emer genza, e lo studio del domani avrà bisogno di meno spazio fisico e di meno personale se gretariale. Gli studi hanno in realtà avuto accesso alla cassa integrazione straordinaria per i lavoratori dipendenti e consta che abbiano in effetti utilizzato questo ammortizzatore sociale. Le distribuzioni di utili sono state ridotte o rinviate. Le as sunzioni di collaboratori sono ferme come pure aumenti, bo nus e promozioni, ma solo in pochi casi risultano riduzioni del loro numero o riduzioni dei compensi. Il messaggio è con centrarsi sul "chi, cosa, come e dove" del day after. La vera keyissue sarà come arrivare per primi a nuovi contenuti ad alto valore aggiunto specifici del post Covid19". Ci si interroga anche, sulla risposta che gli studi legali daranno in autunno all'even tuale rallentamento dell'ope ratività. "Innanzitutto, molto dipenderà dai tempi e dalla profondità con cui nel Paese si registrerà un recupero, alme no ai livelli pre crisi", spiega Fabrizio Acerbis, managing partner di PwC TLS Avvoca ti e Commercialisti. "Infatti, mentre è scontata l'assenza di una ripresa generalizzata a breve, c'è consenso sul fatto che questa situazione avrà un impatto asimmetrico sia sui diversi settori economici sia sui diversi ambiti di com petenza espressa dagli studi professionali. Per quanto ri guarda PwC TLS, riteniamo, come tutti, che un certo livello di incertezza sia inevitabile e ci prepariamo a non vedere un allentamento di tale incertez za per almeno i due semestri che vanno dal 1° luglio al 30 giugno 2021. Abbiamo attivato un monitoraggio rafforzato di tutte le dinamiche economiche e finanziarie che interessano lo studio e adottato dei piani previsionali multi scenario. In secondo luogo abbiamo mante nuto i programmi relativi alle sedi e al recruitment, anche qui rafforzando i processi e la vali dazione delle decisioni assunte e non ancora attuate. In terzo luogo, abbiamo se possibile ul teriormente accelerato l'ambi to digitale, attraverso processi di upskilling (creazione di nuove competenze) e sviluppo di asset a supporto delle nostre competenze core di legali e tri butaristi. In questo ambito, al Digital Lab TLS abbiamo chie sto di studiare anche piattafor profondità con cui nel Paese si registrerà un recupero, alme no ai livelli pre crisi", spiega Fabrizio Acerbis, managing partner di PwC TLS Avvoca ti e Commercialisti. "Infatti, mentre è scontata l'assenza di una ripresa generalizzata a breve, c'è consenso sul fatto che questa situazione avrà un impatto asimmetrico sia sui diversi settori economici sia sui diversi ambiti di com petenza espressa dagli studi professionali. Per quanto ri guarda PwC TLS, riteniamo, come tutti, che un certo livello di incertezza sia inevitabile e ci prepariamo a non vedere un allentamento di tale incertez za per almeno i due semestri che vanno dal 1° luglio al 30 giugno 2021. Abbiamo attivato un monitoraggio rafforzato di tutte le dinamiche economiche e finanziarie che interessano lo studio e adottato dei piani previsionali multi scenario. In secondo luogo abbiamo mante nuto i programmi relativi alle sedi e al recruitment, anche qui rafforzando i processi e la vali dazione delle decisioni assunte e non ancora attuate. In terzo luogo, abbiamo se possibile ul teriormente accelerato l'ambi to digitale, attraverso processi di upskilling (creazione di nuove competenze) e sviluppo di asset a supporto delle nostre competenze core di legali e tri butaristi. In questo ambito, al Digital Lab TLS abbiamo chie sto di studiare anche piattafor me per accrescere la collabora zione e la condivisione interna nonché l'incrocio di domanda e offerta di competenze tra i diversi gruppi di lavoro inter ni allo studio (la piattaforma prescelta è Worklayer). In ulti mo, abbiamo dato esecuzione a operazioni di lateral hire in aree tematiche che pensiamo siano sovraesposte a partire dall'autunno. Infine, una con siderazione più ampia, di tipo generale. è purtroppo ragione vole attendersi dalla crisi un ulteriore distanziamento tra studi in grado di adattarsi ai profondi cambiamenti in atto (anche pre crisi) e altri studi a rischio stesso di sopravviven za, a prescindere dalla dimen sione. Se così fosse, per questi ultimi e per i loro collaboratori si aprirebbe un tema caratte re sociale, dato che il sistema attuale di tutele è del tutto in sufficiente". Il Covid ha accelerato alcuni processi, fra i quali una sem pre più spinta digitalizzazione, l'utilizzo del lavoro da remoto per i collaboratori e una rifles sione sulla regolamentazione dello smartworking per i di pendenti anche come conse guenza, ma non solo, della rivi sitazione degli spazi all'interno dello studio. "L'emergenza ha inoltre fatto emergere sempre più la necessità di accorpare studi per ragioni economiche ma anche per ragioni di ener gie", spiega Anna Caimmi, partner di Lexant, "Sono possibili, conseguentemente, chiusure di sedi e tagli di costi soprattutto quelli legali agli Data: 13.07.2020 Pag.: 34,35 Size: 1830 cm2 AVE: € 87840.00 Tiratura: 58779 Diffusione: 21671 Lettori: 100000 CBA STAMPA 1

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Taglio ai compensi, ricorso alla cig per i dipendenti e accorpamento di spazi fi sici

Studi legali, la crisi da Covidcostringe a stringere la cinghiaDI ANTONIO RANALLI

Che impatto ha avuto esta avendo l'emergen­za Covid­19 sugli stu­di legali? Il lockdown

e il picco di pandemia hannocausato rallentamenti e dannieconomici a moltissimi setto­ri dell'economia. Non se sonoesenti gli studi professionali,che si sono dovuto organizzareper garantire i propri servizi.Affari Legali ha chiesto ad al­cuni studi che tipo di impattoha avuto l'emergenza sanitariasulla loro struttura, in termi­ni economici e organizzativi,e cosa si profila per il futuro.Alcuni degli studi contattatihanno preferito glissare e noncomunicare le misure adottateper fronteggiare l'emergenza,ma è indubbio che l'impattodel Coronavirus sul settorelegale è stato ed sarà moltosensibile. "La crisi del Covid­19 ha avuto ed avrà impattisignificativi sulla legal indu­stry in Italia", dice ad AffariLegali Roberto A. Jacchia,managing partner di De Ber­ti Jacchia. "Tutti gli studistanno gradualmente uscen­do da tre mesi di lockdowncon parziali e prudenti aper­ture fisiche, in particolare, aMilano. Tutti si sono abituatia lavorare da remoto e le riu­nioni virtuali hanno sostituitoquelle materiali. Tutti hannopotenziato le capacità IT, sia diequipment che di formazione,e tutti hanno adottato i proto­colli di protezione personale,di distanziamento sociale edi diradamento delle presen­ze negli uffici per ridurre alminimo i rischi. Sotto il pro­filo organizzativo, quasi tuttihanno imparato ad essere piùautonomi nella produzione dellavoro. La modalità di lavoroda remoto durerà oltre l'emer­genza, e lo studio del domaniavrà bisogno di meno spaziofisico e di meno personale se­gretariale. Gli studi hanno inrealtà avuto accesso alla cassaintegrazione straordinaria peri lavoratori dipendenti e constache abbiano in effetti utilizzatoquesto ammortizzatore sociale.

ti Jacchia. "Tutti gli studistanno gradualmente uscen­do da tre mesi di lockdowncon parziali e prudenti aper­ture fisiche, in particolare, aMilano. Tutti si sono abituatia lavorare da remoto e le riu­nioni virtuali hanno sostituitoquelle materiali. Tutti hannopotenziato le capacità IT, sia diequipment che di formazione,e tutti hanno adottato i proto­colli di protezione personale,di distanziamento sociale edi diradamento delle presen­ze negli uffici per ridurre alminimo i rischi. Sotto il pro­filo organizzativo, quasi tuttihanno imparato ad essere piùautonomi nella produzione dellavoro. La modalità di lavoroda remoto durerà oltre l'emer­genza, e lo studio del domaniavrà bisogno di meno spaziofisico e di meno personale se­gretariale. Gli studi hanno inrealtà avuto accesso alla cassaintegrazione straordinaria peri lavoratori dipendenti e constache abbiano in effetti utilizzatoquesto ammortizzatore sociale.

Le distribuzioni di utili sonostate ridotte o rinviate. Le as­sunzioni di collaboratori sonoferme come pure aumenti, bo­nus e promozioni, ma solo inpochi casi risultano riduzionidel loro numero o riduzioni deicompensi. Il messaggio è con­centrarsi sul "chi, cosa, comee dove" del day after. La verakey­issue sarà come arrivareper primi a nuovi contenuti adalto valore aggiunto specificidel post Covid­19".Ci si interroga anche, sulla

risposta che gli studi legalidaranno in autunno all'even­tuale rallentamento dell'ope­ratività. "Innanzitutto, moltodipenderà dai tempi e dallaprofondità con cui nel Paese siregistrerà un recupero, alme­no ai livelli pre crisi", spiegaFabrizio Acerbis, managingpartner di PwC TLS Avvoca­ti e Commercialisti. "Infatti,mentre è scontata l'assenza diuna ripresa generalizzata abreve, c'è consenso sul fattoche questa situazione avràun impatto asimmetrico siasui diversi settori economicisia sui diversi ambiti di com­petenza espressa dagli studiprofessionali. Per quanto ri­guarda PwC TLS, riteniamo,come tutti, che un certo livellodi incertezza sia inevitabile eci prepariamo a non vedere unallentamento di tale incertez­za per almeno i due semestriche vanno dal 1° luglio al 30giugno 2021. Abbiamo attivatoun monitoraggio rafforzato ditutte le dinamiche economichee finanziarie che interessanolo studio e adottato dei pianiprevisionali multi scenario. Insecondo luogo abbiamo mante­nuto i programmi relativi allesedi e al recruitment, anche quirafforzando i processi e la vali­dazione delle decisioni assuntee non ancora attuate. In terzoluogo, abbiamo se possibile ul­teriormente accelerato l'ambi­to digitale, attraverso processidi upskilling (creazione dinuove competenze) e sviluppodi asset a supporto delle nostrecompetenze core di legali e tri­butaristi. In questo ambito, alDigital Lab TLS abbiamo chie­sto di studiare anche piattafor­

profondità con cui nel Paese siregistrerà un recupero, alme­no ai livelli pre crisi", spiegaFabrizio Acerbis, managingpartner di PwC TLS Avvoca­ti e Commercialisti. "Infatti,mentre è scontata l'assenza diuna ripresa generalizzata abreve, c'è consenso sul fattoche questa situazione avràun impatto asimmetrico siasui diversi settori economicisia sui diversi ambiti di com­petenza espressa dagli studiprofessionali. Per quanto ri­guarda PwC TLS, riteniamo,come tutti, che un certo livellodi incertezza sia inevitabile eci prepariamo a non vedere unallentamento di tale incertez­za per almeno i due semestriche vanno dal 1° luglio al 30giugno 2021. Abbiamo attivatoun monitoraggio rafforzato ditutte le dinamiche economichee finanziarie che interessanolo studio e adottato dei pianiprevisionali multi scenario. Insecondo luogo abbiamo mante­nuto i programmi relativi allesedi e al recruitment, anche quirafforzando i processi e la vali­dazione delle decisioni assuntee non ancora attuate. In terzoluogo, abbiamo se possibile ul­teriormente accelerato l'ambi­to digitale, attraverso processidi upskilling (creazione dinuove competenze) e sviluppodi asset a supporto delle nostrecompetenze core di legali e tri­butaristi. In questo ambito, alDigital Lab TLS abbiamo chie­sto di studiare anche piattafor­me per accrescere la collabora­zione e la condivisione internanonché l'incrocio di domandae offerta di competenze tra idiversi gruppi di lavoro inter­ni allo studio (la piattaformaprescelta è Worklayer). In ulti­mo, abbiamo dato esecuzionea operazioni di lateral hire inaree tematiche che pensiamosiano sovraesposte a partiredall'autunno. Infine, una con­siderazione più ampia, di tipogenerale. è purtroppo ragione­vole attendersi dalla crisi unulteriore distanziamento trastudi in grado di adattarsi aiprofondi cambiamenti in atto(anche pre crisi) e altri studi arischio stesso di sopravviven­za, a prescindere dalla dimen­sione. Se così fosse, per questiultimi e per i loro collaboratorisi aprirebbe un tema caratte­re sociale, dato che il sistemaattuale di tutele è del tutto in­sufficiente".Il Covid ha accelerato alcuni

processi, fra i quali una sem­pre più spinta digitalizzazione,l'utilizzo del lavoro da remotoper i collaboratori e una rifles­sione sulla regolamentazionedello smartworking per i di­pendenti anche come conse­guenza, ma non solo, della rivi­sitazione degli spazi all'internodello studio. "L'emergenza hainoltre fatto emergere semprepiù la necessità di accorparestudi per ragioni economichema anche per ragioni di ener­gie", spiega Anna Caimmi,partner di Lexant, "Sonopossibili, conseguentemente,chiusure di sedi e tagli di costisoprattutto quelli legali agli

Data: 13.07.2020 Pag.: 34,35Size: 1830 cm2 AVE: € 87840.00Tiratura: 58779Diffusione: 21671Lettori: 100000

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me per accrescere la collabora­zione e la condivisione internanonché l'incrocio di domandae offerta di competenze tra idiversi gruppi di lavoro inter­ni allo studio (la piattaformaprescelta è Worklayer). In ulti­mo, abbiamo dato esecuzionea operazioni di lateral hire inaree tematiche che pensiamosiano sovraesposte a partiredall'autunno. Infine, una con­siderazione più ampia, di tipogenerale. è purtroppo ragione­vole attendersi dalla crisi unulteriore distanziamento trastudi in grado di adattarsi aiprofondi cambiamenti in atto(anche pre crisi) e altri studi arischio stesso di sopravviven­za, a prescindere dalla dimen­sione. Se così fosse, per questiultimi e per i loro collaboratorisi aprirebbe un tema caratte­re sociale, dato che il sistemaattuale di tutele è del tutto in­sufficiente".Il Covid ha accelerato alcuni

processi, fra i quali una sem­pre più spinta digitalizzazione,l'utilizzo del lavoro da remotoper i collaboratori e una rifles­sione sulla regolamentazionedello smartworking per i di­pendenti anche come conse­guenza, ma non solo, della rivi­sitazione degli spazi all'internodello studio. "L'emergenza hainoltre fatto emergere semprepiù la necessità di accorparestudi per ragioni economichema anche per ragioni di ener­gie", spiega Anna Caimmi,partner di Lexant, "Sonopossibili, conseguentemente,chiusure di sedi e tagli di costisoprattutto quelli legali agli

spazi. È probabile una fles­sione nella distribuzione degliutili, ma più come conseguenzadi investimenti nella rivisita­zione degli spazi e del lavoro.Gli ammortizzatori sociali sonostati utilizzati per i dipendenti,mentre gli studi hanno chiestosacrifici temporanei ai soci eagli associati per poter garan­tire la continuità dei compensidi tutti gli altri collaboratori.Per spirito di squadra e lun­gimiranza questa politica hapremiato. I team che uscirannodalla tempesta ne uscirannopiù compatti e con un maggiorsenso di unità. Inoltre il rispet­to dei protocolli di sicurezzaanti­contagio è fondamentale:si veda "Adozione di protocollidi sicurezza negli studi legali inperiodo di emergenza sanitariada Covid­19" pubblicato dalCnf il 22/5/2020. Il Cnf precisache, in base ai dpcm 26/4/2020e 17/5/2020, le imprese hannol'obbligo di rispettare il pro­tocollo 24/4/2020, mentre aiprofessionisti si raccomandagenericamente l'adozione di"protocolli di sicurezza". I pro­fessionisti parrebbero quindiessere autorizzati ad adottareprotocolli più semplificati".Per TaleaTax Legal Ad­

visory l'emergenza è stata laconferma del cammino già datempo: innovazione e digita­lizzazione. "Questo ci ha per­messo, a studio "fisico" chiuso,di continuare la nostra attivitàsenza soluzione di continuità",spiega il partner GabrieleConsiglio. "Talea è nata sullascelta di concentrarsi su Mila­no, unica sede: continueremoovviamente a operare su Mi­lano dove abbiamo in progetto(da prima dell'emergenza) una

senso di unità. Inoltre il rispet­to dei protocolli di sicurezzaanti­contagio è fondamentale:si veda "Adozione di protocollidi sicurezza negli studi legali inperiodo di emergenza sanitariada Covid­19" pubblicato dalCnf il 22/5/2020. Il Cnf precisache, in base ai dpcm 26/4/2020e 17/5/2020, le imprese hannol'obbligo di rispettare il pro­tocollo 24/4/2020, mentre aiprofessionisti si raccomandagenericamente l'adozione di"protocolli di sicurezza". I pro­fessionisti parrebbero quindiessere autorizzati ad adottareprotocolli più semplificati".Per TaleaTax Legal Ad­

visory l'emergenza è stata laconferma del cammino già datempo: innovazione e digita­lizzazione. "Questo ci ha per­messo, a studio "fisico" chiuso,di continuare la nostra attivitàsenza soluzione di continuità",spiega il partner GabrieleConsiglio. "Talea è nata sullascelta di concentrarsi su Mila­no, unica sede: continueremoovviamente a operare su Mi­lano dove abbiamo in progetto(da prima dell'emergenza) una

ristrutturazione della sede abeneficio dell'area reception/sale riunioni. Pensiamo chel'emergenza Covid non influi­sca più di tanto sulle tendenze amedio lungo periodo, per le qua­li abbiamo in animo semmai diinvestire, in primis nelle risorseumane e secondariamente in si­stemi avanzati di gestione/Km".Lo studio non esclude la distri­buzione di utili visto che "al mo­mento il fatturato in Talea è piùalto di quelli dell'anno scorso, aparità di periodo e perimetro",e nonostante il lockdown "ab­biamo continuato a lavorarea un ritmo abbastanza soste­nuto, il che ci ha consentito dinon toccare le risorse, lasciandoinvariate le retribuzioni. Siamosolo intervenuti con cig su unapiccola parte dello staff le cuiprestazioni ­ legate allo studio"fisico" ­ non erano più possibi­li. Faccio notare che, in pienaemergenza, Talea ha associato,per crescita interna, due nuovisoci (Catalano e Lissi) e unsalary partner (Lanzoni)".Secondo Andrea Marchet­

ti, partner di Tonucci & Part­ners "il lavoro agile su largascala è stata una tendenza per­seguita dagli studi legali meglioorganizzati e più lungimiranti.Nella fase di lockdown è statasperimentata la limitazione aglispostamenti, l'assenza totale diriunioni interne e esterne. Dopoil lockdown, le implicazioni dellavoro agile segneranno uncambiamento culturale che so­pravviverà alla pandemia. Gliinvestimenti in tecnologia e la

ti, partner di Tonucci & Part­ners "il lavoro agile su largascala è stata una tendenza per­seguita dagli studi legali meglioorganizzati e più lungimiranti.Nella fase di lockdown è statasperimentata la limitazione aglispostamenti, l'assenza totale diriunioni interne e esterne. Dopoil lockdown, le implicazioni dellavoro agile segneranno uncambiamento culturale che so­pravviverà alla pandemia. Gliinvestimenti in tecnologia e la

riorganizzazione degli spazi edelle attività consentiranno pro­babilmente ai professionisti piùaggiornati e attivi digitalmentedi distinguersi nel percorso dicrescita e carriera in seno allevarie organizzazioni. Ciò non si­gnificherà tuttavia, la probabileriduzione del numero di profes­sionisti. Le difficoltà di mercatonon implicano di per sé la per­dita di fatturato anche per glistudi legali poiché, come hannodimostrato i provvedimenti diurgenza del periodo attuale, siassiste al proliferare di rispostenormative, di interventi fiscalie di incentivi per le imprese, dimodifiche agli ammortizzatorisociali e misure sull'occupazio­ne, tutti cambiamenti che ali­mentano la domanda di servizilegali. I clienti seppure inondatidi informazioni tramite il web,continuano a ricercare rispo­ste rapide e affidabili. Gli studidovranno probabilmente ancherimodulare l'impiego di risorseprofessionali e riallocare rapi­damente qualsiasi capacità ineccesso verso lo sviluppo di nuo­vi servizi. La realtà economicapotrebbe peggiorare o comun­que cambiare radicalmentee il post­Covid inciderà sullacapacità e priorità di spesa dialcuni clienti, anche strategici.Alcuni studi dovranno necessa­riamente dimostrarsi capaci dirisparmio e di maggiore flessi­bilità, anche ricorrendo a formedi autofinanziamento".Per Luca Masotti, partner

di Masotti Cassella, l'emer­genza "a livello della nostrastruttura ha impattato piùche altro in termini di cashflow: a fronte di un monte diore fatturabili in crescita, stia­mo subendo forti ritardi negliincassi. Grazie al forte spiritodi squadra che caratterizza lanostra organizzazione e allasnellezza della nostra strut­tura abbiamo trovato accordicon personale e collaboratoriche non li penalizzino e senzafar ricorso ad ammortizzatorisociali. Il ricorso allo smart wor­king non ha impattato minima­mente sulla produttività deicollaboratori essendo lo studiostrutturato da anni per lavora­re da remoto. Col il ritorno allanormalità, crediamo comunquedi mantenere e incentivare for­me di lavoro flessibile e da casaanche per venire incontro alleesigenze di chi ha figli a casa,e contiamo in questo modo dipoter razionalizzare anche lastruttura dei costi dello stu­dio, con utilizzo più efficientesia di risorse umane che deglispazi".Poche cose hanno messo alla

prova la capacità di reagire auna crisi generale, improvvisa einaspettata, qual è stata quelladella pandemia e del lockdown."Il nostro è ormai un Gruppo",spiega Giuseppe La Scala,senior partner di La ScalaSocietà tra Avvocati: "Allasocietà tra avvocati originariasi sono aggiunte una società diservizi "paralegali" (La ScalaService) e due altri studi par­tecipati ("La Scala­Cerved" e"UniqLegal", rispettivamen­te joint venture con Cervede con Unicredit e Nctm) ­ alquale appartengono oggi oltre200 professionisti e più di 120componenti dello staff; tutti col­locati in ben 4 sedi milanesi ein altre 6 sedi nell'Italia centro­settentrionale. La forte infor­matizzazione della strutturae la particolare qualificazionedello staff ci ha consentito diadottare lo smart working perla quasi totalità di avvocati e di­pendenti. Ciò ci ha consentito dimantenere alta la produttività,nonostante la fortissima ridu­zione dell'attività giudiziale e ilsostanziale blocco, soprattuttoa marzo e aprile, dei nuovi in­carichi da parte di clienti chein quelle settimane avevanoaltro a cui pensare. Abbiamoipotizzato che le conseguenzeeconomiche del lockdown com­portino un calo di almeno il20% dei ricavi su base annua,e abbiamo rivisto il budget 2020di conseguenza. Riteniamo inparticolare che ­ tra il rallenta­mento dell'attività giudizialee il previsto impatto sulle suc­cess fee per la gestione di Npl eUtp ­ dobbiamo attenderci unsignificativo rallentamento deiflussi di cassa per il secondo

Data: 13.07.2020 Pag.: 34,35Size: 1830 cm2 AVE: € 87840.00Tiratura: 58779Diffusione: 21671Lettori: 100000

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incassi. Grazie al forte spiritodi squadra che caratterizza lanostra organizzazione e allasnellezza della nostra strut­tura abbiamo trovato accordicon personale e collaboratoriche non li penalizzino e senzafar ricorso ad ammortizzatorisociali. Il ricorso allo smart wor­king non ha impattato minima­mente sulla produttività deicollaboratori essendo lo studiostrutturato da anni per lavora­re da remoto. Col il ritorno allanormalità, crediamo comunquedi mantenere e incentivare for­me di lavoro flessibile e da casaanche per venire incontro alleesigenze di chi ha figli a casa,e contiamo in questo modo dipoter razionalizzare anche lastruttura dei costi dello stu­dio, con utilizzo più efficientesia di risorse umane che deglispazi".Poche cose hanno messo alla

prova la capacità di reagire auna crisi generale, improvvisa einaspettata, qual è stata quelladella pandemia e del lockdown."Il nostro è ormai un Gruppo",spiega Giuseppe La Scala,senior partner di La ScalaSocietà tra Avvocati: "Allasocietà tra avvocati originariasi sono aggiunte una società diservizi "paralegali" (La ScalaService) e due altri studi par­tecipati ("La Scala­Cerved" e"UniqLegal", rispettivamen­te joint venture con Cervede con Unicredit e Nctm) ­ alquale appartengono oggi oltre200 professionisti e più di 120componenti dello staff; tutti col­locati in ben 4 sedi milanesi ein altre 6 sedi nell'Italia centro­settentrionale. La forte infor­matizzazione della strutturae la particolare qualificazionedello staff ci ha consentito diadottare lo smart working perla quasi totalità di avvocati e di­pendenti. Ciò ci ha consentito dimantenere alta la produttività,nonostante la fortissima ridu­zione dell'attività giudiziale e ilsostanziale blocco, soprattuttoa marzo e aprile, dei nuovi in­carichi da parte di clienti chein quelle settimane avevanoaltro a cui pensare. Abbiamoipotizzato che le conseguenzeeconomiche del lockdown com­portino un calo di almeno il20% dei ricavi su base annua,e abbiamo rivisto il budget 2020di conseguenza. Riteniamo inparticolare che ­ tra il rallenta­mento dell'attività giudizialee il previsto impatto sulle suc­cess fee per la gestione di Npl eUtp ­ dobbiamo attenderci unsignificativo rallentamento deiflussi di cassa per il secondo

incassi. Grazie al forte spiritodi squadra che caratterizza lanostra organizzazione e allasnellezza della nostra strut­tura abbiamo trovato accordicon personale e collaboratoriche non li penalizzino e senzafar ricorso ad ammortizzatorisociali. Il ricorso allo smart wor­king non ha impattato minima­mente sulla produttività deicollaboratori essendo lo studiostrutturato da anni per lavora­re da remoto. Col il ritorno allanormalità, crediamo comunquedi mantenere e incentivare for­me di lavoro flessibile e da casaanche per venire incontro alleesigenze di chi ha figli a casa,e contiamo in questo modo dipoter razionalizzare anche lastruttura dei costi dello stu­dio, con utilizzo più efficientesia di risorse umane che deglispazi".Poche cose hanno messo alla

prova la capacità di reagire auna crisi generale, improvvisa einaspettata, qual è stata quelladella pandemia e del lockdown."Il nostro è ormai un Gruppo",spiega Giuseppe La Scala,senior partner di La ScalaSocietà tra Avvocati: "Allasocietà tra avvocati originariasi sono aggiunte una società diservizi "paralegali" (La ScalaService) e due altri studi par­tecipati ("La Scala­Cerved" e"UniqLegal", rispettivamen­te joint venture con Cervede con Unicredit e Nctm) ­ alquale appartengono oggi oltre200 professionisti e più di 120componenti dello staff; tutti col­locati in ben 4 sedi milanesi ein altre 6 sedi nell'Italia centro­settentrionale. La forte infor­matizzazione della strutturae la particolare qualificazionedello staff ci ha consentito diadottare lo smart working perla quasi totalità di avvocati e di­pendenti. Ciò ci ha consentito dimantenere alta la produttività,nonostante la fortissima ridu­zione dell'attività giudiziale e ilsostanziale blocco, soprattuttoa marzo e aprile, dei nuovi in­carichi da parte di clienti chein quelle settimane avevanoaltro a cui pensare. Abbiamoipotizzato che le conseguenzeeconomiche del lockdown com­portino un calo di almeno il20% dei ricavi su base annua,e abbiamo rivisto il budget 2020di conseguenza. Riteniamo inparticolare che ­ tra il rallenta­mento dell'attività giudizialee il previsto impatto sulle suc­cess fee per la gestione di Npl eUtp ­ dobbiamo attenderci unsignificativo rallentamento deiflussi di cassa per il secondo

semestre di quest'anno e peralmeno il primo trimestre 2021.I primi provvedimenti sonostati, dunque, il taglio del 30%dei compensi ai soci, del 20%ai professionisti, e l'adozionedella cassa integrazione per idipendenti (per il 50% delle oredi lavoro, in media). L'accelera­zione nell'adozione dello smartworking ci ha indotto a ripensa­re gli spazi interni delle nostresedi e a prevedere che, ancheper il futuro, tutti i professioni­sti possano operare a distanzaper almeno un giorno alla setti­mana. Abbiamo così disdettatola più piccola delle nostre sedimilanesi e abbiamo concentratogli spazi per i nostri professio­nisti che operano nel capoluogolombardo".Dal 24 febbraio, prima Mila­

no, poi a seguire le sedi di Ca­staldiPartner a Parigi, Lione,Londra e Bruxelles sono stati insmart working volontario, perpoi essere chiusi, per poi tor­nare all'apertura con presenzevolontarie. "Per noi il lavoroda remoto è una modalità cheapplichiamo da anni", spiegaEnrico Castaldi. "Di diversosicuramente c'è che negli ulti­mi mesi non è stata una liberascelta. Ora, dobbiamo ritrovarequell'equilibrio di lavoro da re­moto con momenti di presenzanegli uffici e non solo per neces­sità di coordinamento o per riu­nioni, ma anche per svilupparesocialità. Non chiuderanno sedie neanche ci saranno riduzionidi personale. Anzi, contiamo diproseguire con il nostro pro­gramma di sviluppo. Nei gior­ni scorsi abbiamo comunicatol'inizio della nostra attività nelsettore IP, con la costituzione diuna alleanza globale con Kern& Weil, boutique parigina spe­cializzata in proprietà intellet­tuale, marchi e brevetti. Per ilmomento abbiamo solo rivistoi budget per i costi di traspor­ti, spese di rappresentanza e

moto con momenti di presenzanegli uffici e non solo per neces­sità di coordinamento o per riu­nioni, ma anche per svilupparesocialità. Non chiuderanno sedie neanche ci saranno riduzionidi personale. Anzi, contiamo diproseguire con il nostro pro­gramma di sviluppo. Nei gior­ni scorsi abbiamo comunicatol'inizio della nostra attività nelsettore IP, con la costituzione diuna alleanza globale con Kern& Weil, boutique parigina spe­cializzata in proprietà intellet­tuale, marchi e brevetti. Per ilmomento abbiamo solo rivistoi budget per i costi di traspor­ti, spese di rappresentanza e

marketing; tutte attività im­pattate da tre mesi di fermo".Per sopperire alla carenza diammortizzatori sociali Castal­diPartners ha creato un fondosolidaristico "al quale abbiamodestinato una frazione di sti­pendi e compensi, con ritenutemensili che vanno dal 35% al5%, applicando un principio diprogressività. Questo fondo co­stituisce una riserva finanzia­ria. Poi, se non ce ne sarà piùbisogno, ad emergenza finita, lorestituiremo".Dal punto di vista interna­

zionale l'impatto è stato forte.Come testimonia FrancescoSciaudone, managing partnerdi Grimaldi Studio Legale,presente con la Grimaldi Al­liance in oltre 40 giurisdizioni."Ci sarà un ripensamento del­le sedi e una maggiore spin­ta all'home working", spiegaSciaudone, "per ridurre i costidei collaboratori e delle sedi.Più in generale, ci sarà unariduzione dei costi fissi per uf­fici, staff, convegni, marketinge avvocati. In generale è statofatto ricorso alla cig in deroga,mediante il Fis, per il personale.Molti studi hanno già sospeso ledistribuzioni degli utili, tagliatii draws e i compensi e chiestocapital contribution ai soci.Solo le strutture più efficienti,capaci di operare senza ricorsoall'indebitamento, con una pro­fitability elevata e costi "sottocontrollo" potranno superarecon tranquillità le turbolenzeche riserverà il mercato. Nonsono esclusi fenomeni di m&a,di consolidamento degli studi,molti si accorgeranno di averestrutture non sostenibili conun mercato in calo strutturalee con un peggioramento dellawillingness to pay dei clienti.Come Grimaldi siamo inter­venuti molto presto e abbiamouna struttura perfettamente inequilibrio, pronta per surfare leonde della crisi".Gli studi legali internaziona­

li hanno di fatto messo in attodelle iniziative basate su duediversi approcci, uno conser­vativo, e uno proattivo. "L'ap­proccio conservativo ha privile­giato la continuità aziendale",afferma Francesco Marconi,partner di Andersen Tax &Legal. "introducendo politichedi riduzione immediata deicompensi professionali e delnumero dei collaboratori, oltreal congelamento di tutti queicosti non ritenuti strettamen­te necessari al funzionamentodella struttura. L'approcciocosiddetto "proattivo", scelto

Data: 13.07.2020 Pag.: 34,35Size: 1830 cm2 AVE: € 87840.00Tiratura: 58779Diffusione: 21671Lettori: 100000

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Sciaudone, "per ridurre i costidei collaboratori e delle sedi.Più in generale, ci sarà unariduzione dei costi fissi per uf­fici, staff, convegni, marketinge avvocati. In generale è statofatto ricorso alla cig in deroga,mediante il Fis, per il personale.Molti studi hanno già sospeso ledistribuzioni degli utili, tagliatii draws e i compensi e chiestocapital contribution ai soci.Solo le strutture più efficienti,capaci di operare senza ricorsoall'indebitamento, con una pro­fitability elevata e costi "sottocontrollo" potranno superarecon tranquillità le turbolenzeche riserverà il mercato. Nonsono esclusi fenomeni di m&a,di consolidamento degli studi,molti si accorgeranno di averestrutture non sostenibili conun mercato in calo strutturalee con un peggioramento dellawillingness to pay dei clienti.Come Grimaldi siamo inter­venuti molto presto e abbiamouna struttura perfettamente inequilibrio, pronta per surfare leonde della crisi".Gli studi legali internaziona­

li hanno di fatto messo in attodelle iniziative basate su duediversi approcci, uno conser­vativo, e uno proattivo. "L'ap­proccio conservativo ha privile­giato la continuità aziendale",afferma Francesco Marconi,partner di Andersen Tax &Legal. "introducendo politichedi riduzione immediata deicompensi professionali e delnumero dei collaboratori, oltreal congelamento di tutti queicosti non ritenuti strettamen­te necessari al funzionamentodella struttura. L'approcciocosiddetto "proattivo", scelto

pure da Andersen in Italia, hanaturalmente richiesto un'im­portante analisi dei costi, dellasostenibilità economica e delleprospettive di sviluppo del bu­siness, introducendo tuttaviaanche valori di resilienza, diattenzione al mantenimentodell'occupazione e di tutela deisingoli individui. In una fase diincertezza economica e socialecome quella che stiamo viven­do, tutti gli studi stanno rispar­miando e raccogliendo risorsefinanziarie per affrontare almeglio la situazione. L'obietti­vo non è più la distribuzione diun dividendo ai partner, quan­to piuttosto contenere al megliopossibile i danni derivanti dal­la crisi economica. Si dovrannonecessariamente riconsiderarele modalità di utilizzo degli spa­zi "fisici" aziendali, andando aprediligere soluzioni che nemigliorino l'occupazione, ridu­cendone magari al contempo lemetrature utilizzate. Ritengopoi che questa emergenza ac­celererà ulteriormente nuoviprocessi aggregativi in ambitolegale, seguendo un trend già inatto negli ultimi anni. Sarebbeauspicabile anche un processodi ridefinizione e di semplifica­zione per facilitare la costitu­zione di società tra professioni­sti, anche multidisciplinari. Ilvero tema sarà tuttavia quellolegato all'attenzione che i ma­nagement avranno rivolto allepersone, alla salvaguardia del­la loro salute e del loro posto dilavoro, durante questo periododi navigazione in acque agitate.A mio avviso saranno infatti lepersone l'elemento fondanteper la futura ripartenza, ancheper le organizzazioni legali".Per Angelo Bonissoni,

managing partner dello studioCba, "la nostra reazione è stataquella di affrontarla seguendoapprocci tipicamente azienda­listici su varie direttrici. In­nanzitutto attraverso il cashmanagement. Inoltre operandosul cost management e quindiintervenendo sulle diverse na­ture di costo con l'obbiettivo diabbassare il livello della levaoperativa e da ultimo con dellevalutazioni di business oppor­tunity e quindi formulandodelle previsioni sul post Covid.Abbiamo provveduto a una ri­duzione non operando in modoverticale ma piuttosto in modoselettivo avendo riguardo allaloro natura. Non prevediamo lachiusura o il ridimensionamen­to di alcune sedi ma ci faremoguidare da scelte di opportunitàlegate al territorio e alle previ­

dell'occupazione e di tutela deisingoli individui. In una fase diincertezza economica e socialecome quella che stiamo viven­do, tutti gli studi stanno rispar­miando e raccogliendo risorsefinanziarie per affrontare almeglio la situazione. L'obietti­vo non è più la distribuzione diun dividendo ai partner, quan­to piuttosto contenere al megliopossibile i danni derivanti dal­la crisi economica. Si dovrannonecessariamente riconsiderarele modalità di utilizzo degli spa­zi "fisici" aziendali, andando aprediligere soluzioni che nemigliorino l'occupazione, ridu­cendone magari al contempo lemetrature utilizzate. Ritengopoi che questa emergenza ac­celererà ulteriormente nuoviprocessi aggregativi in ambitolegale, seguendo un trend già inatto negli ultimi anni. Sarebbeauspicabile anche un processodi ridefinizione e di semplifica­zione per facilitare la costitu­zione di società tra professioni­sti, anche multidisciplinari. Ilvero tema sarà tuttavia quellolegato all'attenzione che i ma­nagement avranno rivolto allepersone, alla salvaguardia del­la loro salute e del loro posto dilavoro, durante questo periododi navigazione in acque agitate.A mio avviso saranno infatti lepersone l'elemento fondanteper la futura ripartenza, ancheper le organizzazioni legali".Per Angelo Bonissoni,

managing partner dello studioCba, "la nostra reazione è stataquella di affrontarla seguendoapprocci tipicamente azienda­listici su varie direttrici. In­nanzitutto attraverso il cashmanagement. Inoltre operandosul cost management e quindiintervenendo sulle diverse na­ture di costo con l'obbiettivo diabbassare il livello della levaoperativa e da ultimo con dellevalutazioni di business oppor­tunity e quindi formulandodelle previsioni sul post Covid.Abbiamo provveduto a una ri­duzione non operando in modoverticale ma piuttosto in modoselettivo avendo riguardo allaloro natura. Non prevediamo lachiusura o il ridimensionamen­to di alcune sedi ma ci faremoguidare da scelte di opportunitàlegate al territorio e alle previ­sioni post Covid. Potremmo an­che assistere al potenziamentodi sedi utilizzando modelli di­versi da quelli del passato: piùinnovativi e più partecipativi.Gli interventi sullo staff pro­fessionale e di supporto vannopresi in considerazione ma nonritengo sia la prima azione daintraprendere. La formazione,la crescita interna e organicadei di team, la loro armonizza­zione, il clima sociale, la condi­visione dei valori dello studiosono elementi intangibili cherappresentano la vera aspira­zione degli studi professionali,la cui costruzione avviene coltempo. Quindi prima di mettermano al "perimetro", prima dipensare a ridimensionamenti

sioni post Covid. Potremmo an­che assistere al potenziamentodi sedi utilizzando modelli di­versi da quelli del passato: piùinnovativi e più partecipativi.Gli interventi sullo staff pro­fessionale e di supporto vannopresi in considerazione ma nonritengo sia la prima azione daintraprendere. La formazione,la crescita interna e organicadei di team, la loro armonizza­zione, il clima sociale, la condi­visione dei valori dello studiosono elementi intangibili cherappresentano la vera aspira­zione degli studi professionali,la cui costruzione avviene coltempo. Quindi prima di mettermano al "perimetro", prima dipensare a ridimensionamenti

sono indispensabili riflessioniche non attengono al breveperiodo ma al medio/lungo. Daqui il ruolo dei soci, coloro chedefiniscono le strategie deglistudi e ne danno esecuzione:sono loro che si faranno caricodegli investimenti legati al Co­vid e quindi anche quelli legatialla struttura dello studio, as­sumendosene i rischi. Potreb­be esserci un impatto sui lorodividendi nel breve periodoma occorrerà anche analizzarecome e cosa i soci intravedonoper il futuro. Ritengo che alcunemodalità che abbiamo vissutocome straordinarie divente­ranno ordinarie. Infine, quantoai sussidi o agli interventi daparte dello Stato ho una visionemolto critica. Attendersi degliinterventi da parte dello Statoavrebbe significato illudersi:questi interventi sono sostan­zialmente assenti per tuttal'economia e quindi anche pergli studi professionali. Peresempio gran parte degli stu­di che hanno fatto ricorso allaFIS hanno anticipato la cassaintegrazione ai propri dipen­denti per evitare loro problemieconomici e finanziari. Ritengoche sarebbero bastate pocheprevisioni quali, ad esempio, lariduzione delle ritenute d'ac­conto così da evitare di vederei professionisti diventare credi­tori cioè finanziatori dello Stato.In questo modo gli studi profes­sionali sono nella posizione didover finanziare lo Stato, oltreche il proprio business".

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Enrico Castaldi

Francesco Sciaudone

Francesco Marconi

Angelo Bonissoni

Giuseppe La Scala

Luca Masotti

Roberto A. Jacchia

Il contenimento dei costi necessario per ripartire

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Andrea Marchetti

Gabriele Consiglio

Anna Caimmi

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