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Taglio ai compensi, ricorso alla cig per i dipendenti e accorpamento di spazi fi sici
Studi legali, la crisi da Covidcostringe a stringere la cinghiaDI ANTONIO RANALLI
Che impatto ha avuto esta avendo l'emergenza Covid19 sugli studi legali? Il lockdown
e il picco di pandemia hannocausato rallentamenti e dannieconomici a moltissimi settori dell'economia. Non se sonoesenti gli studi professionali,che si sono dovuto organizzareper garantire i propri servizi.Affari Legali ha chiesto ad alcuni studi che tipo di impattoha avuto l'emergenza sanitariasulla loro struttura, in termini economici e organizzativi,e cosa si profila per il futuro.Alcuni degli studi contattatihanno preferito glissare e noncomunicare le misure adottateper fronteggiare l'emergenza,ma è indubbio che l'impattodel Coronavirus sul settorelegale è stato ed sarà moltosensibile. "La crisi del Covid19 ha avuto ed avrà impattisignificativi sulla legal industry in Italia", dice ad AffariLegali Roberto A. Jacchia,managing partner di De Berti Jacchia. "Tutti gli studistanno gradualmente uscendo da tre mesi di lockdowncon parziali e prudenti aperture fisiche, in particolare, aMilano. Tutti si sono abituatia lavorare da remoto e le riunioni virtuali hanno sostituitoquelle materiali. Tutti hannopotenziato le capacità IT, sia diequipment che di formazione,e tutti hanno adottato i protocolli di protezione personale,di distanziamento sociale edi diradamento delle presenze negli uffici per ridurre alminimo i rischi. Sotto il profilo organizzativo, quasi tuttihanno imparato ad essere piùautonomi nella produzione dellavoro. La modalità di lavoroda remoto durerà oltre l'emergenza, e lo studio del domaniavrà bisogno di meno spaziofisico e di meno personale segretariale. Gli studi hanno inrealtà avuto accesso alla cassaintegrazione straordinaria peri lavoratori dipendenti e constache abbiano in effetti utilizzatoquesto ammortizzatore sociale.
ti Jacchia. "Tutti gli studistanno gradualmente uscendo da tre mesi di lockdowncon parziali e prudenti aperture fisiche, in particolare, aMilano. Tutti si sono abituatia lavorare da remoto e le riunioni virtuali hanno sostituitoquelle materiali. Tutti hannopotenziato le capacità IT, sia diequipment che di formazione,e tutti hanno adottato i protocolli di protezione personale,di distanziamento sociale edi diradamento delle presenze negli uffici per ridurre alminimo i rischi. Sotto il profilo organizzativo, quasi tuttihanno imparato ad essere piùautonomi nella produzione dellavoro. La modalità di lavoroda remoto durerà oltre l'emergenza, e lo studio del domaniavrà bisogno di meno spaziofisico e di meno personale segretariale. Gli studi hanno inrealtà avuto accesso alla cassaintegrazione straordinaria peri lavoratori dipendenti e constache abbiano in effetti utilizzatoquesto ammortizzatore sociale.
Le distribuzioni di utili sonostate ridotte o rinviate. Le assunzioni di collaboratori sonoferme come pure aumenti, bonus e promozioni, ma solo inpochi casi risultano riduzionidel loro numero o riduzioni deicompensi. Il messaggio è concentrarsi sul "chi, cosa, comee dove" del day after. La verakeyissue sarà come arrivareper primi a nuovi contenuti adalto valore aggiunto specificidel post Covid19".Ci si interroga anche, sulla
risposta che gli studi legalidaranno in autunno all'eventuale rallentamento dell'operatività. "Innanzitutto, moltodipenderà dai tempi e dallaprofondità con cui nel Paese siregistrerà un recupero, almeno ai livelli pre crisi", spiegaFabrizio Acerbis, managingpartner di PwC TLS Avvocati e Commercialisti. "Infatti,mentre è scontata l'assenza diuna ripresa generalizzata abreve, c'è consenso sul fattoche questa situazione avràun impatto asimmetrico siasui diversi settori economicisia sui diversi ambiti di competenza espressa dagli studiprofessionali. Per quanto riguarda PwC TLS, riteniamo,come tutti, che un certo livellodi incertezza sia inevitabile eci prepariamo a non vedere unallentamento di tale incertezza per almeno i due semestriche vanno dal 1° luglio al 30giugno 2021. Abbiamo attivatoun monitoraggio rafforzato ditutte le dinamiche economichee finanziarie che interessanolo studio e adottato dei pianiprevisionali multi scenario. Insecondo luogo abbiamo mantenuto i programmi relativi allesedi e al recruitment, anche quirafforzando i processi e la validazione delle decisioni assuntee non ancora attuate. In terzoluogo, abbiamo se possibile ulteriormente accelerato l'ambito digitale, attraverso processidi upskilling (creazione dinuove competenze) e sviluppodi asset a supporto delle nostrecompetenze core di legali e tributaristi. In questo ambito, alDigital Lab TLS abbiamo chiesto di studiare anche piattafor
profondità con cui nel Paese siregistrerà un recupero, almeno ai livelli pre crisi", spiegaFabrizio Acerbis, managingpartner di PwC TLS Avvocati e Commercialisti. "Infatti,mentre è scontata l'assenza diuna ripresa generalizzata abreve, c'è consenso sul fattoche questa situazione avràun impatto asimmetrico siasui diversi settori economicisia sui diversi ambiti di competenza espressa dagli studiprofessionali. Per quanto riguarda PwC TLS, riteniamo,come tutti, che un certo livellodi incertezza sia inevitabile eci prepariamo a non vedere unallentamento di tale incertezza per almeno i due semestriche vanno dal 1° luglio al 30giugno 2021. Abbiamo attivatoun monitoraggio rafforzato ditutte le dinamiche economichee finanziarie che interessanolo studio e adottato dei pianiprevisionali multi scenario. Insecondo luogo abbiamo mantenuto i programmi relativi allesedi e al recruitment, anche quirafforzando i processi e la validazione delle decisioni assuntee non ancora attuate. In terzoluogo, abbiamo se possibile ulteriormente accelerato l'ambito digitale, attraverso processidi upskilling (creazione dinuove competenze) e sviluppodi asset a supporto delle nostrecompetenze core di legali e tributaristi. In questo ambito, alDigital Lab TLS abbiamo chiesto di studiare anche piattaforme per accrescere la collaborazione e la condivisione internanonché l'incrocio di domandae offerta di competenze tra idiversi gruppi di lavoro interni allo studio (la piattaformaprescelta è Worklayer). In ultimo, abbiamo dato esecuzionea operazioni di lateral hire inaree tematiche che pensiamosiano sovraesposte a partiredall'autunno. Infine, una considerazione più ampia, di tipogenerale. è purtroppo ragionevole attendersi dalla crisi unulteriore distanziamento trastudi in grado di adattarsi aiprofondi cambiamenti in atto(anche pre crisi) e altri studi arischio stesso di sopravvivenza, a prescindere dalla dimensione. Se così fosse, per questiultimi e per i loro collaboratorisi aprirebbe un tema carattere sociale, dato che il sistemaattuale di tutele è del tutto insufficiente".Il Covid ha accelerato alcuni
processi, fra i quali una sempre più spinta digitalizzazione,l'utilizzo del lavoro da remotoper i collaboratori e una riflessione sulla regolamentazionedello smartworking per i dipendenti anche come conseguenza, ma non solo, della rivisitazione degli spazi all'internodello studio. "L'emergenza hainoltre fatto emergere semprepiù la necessità di accorparestudi per ragioni economichema anche per ragioni di energie", spiega Anna Caimmi,partner di Lexant, "Sonopossibili, conseguentemente,chiusure di sedi e tagli di costisoprattutto quelli legali agli
Data: 13.07.2020 Pag.: 34,35Size: 1830 cm2 AVE: € 87840.00Tiratura: 58779Diffusione: 21671Lettori: 100000
CBA STAMPA 1
me per accrescere la collaborazione e la condivisione internanonché l'incrocio di domandae offerta di competenze tra idiversi gruppi di lavoro interni allo studio (la piattaformaprescelta è Worklayer). In ultimo, abbiamo dato esecuzionea operazioni di lateral hire inaree tematiche che pensiamosiano sovraesposte a partiredall'autunno. Infine, una considerazione più ampia, di tipogenerale. è purtroppo ragionevole attendersi dalla crisi unulteriore distanziamento trastudi in grado di adattarsi aiprofondi cambiamenti in atto(anche pre crisi) e altri studi arischio stesso di sopravvivenza, a prescindere dalla dimensione. Se così fosse, per questiultimi e per i loro collaboratorisi aprirebbe un tema carattere sociale, dato che il sistemaattuale di tutele è del tutto insufficiente".Il Covid ha accelerato alcuni
processi, fra i quali una sempre più spinta digitalizzazione,l'utilizzo del lavoro da remotoper i collaboratori e una riflessione sulla regolamentazionedello smartworking per i dipendenti anche come conseguenza, ma non solo, della rivisitazione degli spazi all'internodello studio. "L'emergenza hainoltre fatto emergere semprepiù la necessità di accorparestudi per ragioni economichema anche per ragioni di energie", spiega Anna Caimmi,partner di Lexant, "Sonopossibili, conseguentemente,chiusure di sedi e tagli di costisoprattutto quelli legali agli
spazi. È probabile una flessione nella distribuzione degliutili, ma più come conseguenzadi investimenti nella rivisitazione degli spazi e del lavoro.Gli ammortizzatori sociali sonostati utilizzati per i dipendenti,mentre gli studi hanno chiestosacrifici temporanei ai soci eagli associati per poter garantire la continuità dei compensidi tutti gli altri collaboratori.Per spirito di squadra e lungimiranza questa politica hapremiato. I team che uscirannodalla tempesta ne uscirannopiù compatti e con un maggiorsenso di unità. Inoltre il rispetto dei protocolli di sicurezzaanticontagio è fondamentale:si veda "Adozione di protocollidi sicurezza negli studi legali inperiodo di emergenza sanitariada Covid19" pubblicato dalCnf il 22/5/2020. Il Cnf precisache, in base ai dpcm 26/4/2020e 17/5/2020, le imprese hannol'obbligo di rispettare il protocollo 24/4/2020, mentre aiprofessionisti si raccomandagenericamente l'adozione di"protocolli di sicurezza". I professionisti parrebbero quindiessere autorizzati ad adottareprotocolli più semplificati".Per TaleaTax Legal Ad
visory l'emergenza è stata laconferma del cammino già datempo: innovazione e digitalizzazione. "Questo ci ha permesso, a studio "fisico" chiuso,di continuare la nostra attivitàsenza soluzione di continuità",spiega il partner GabrieleConsiglio. "Talea è nata sullascelta di concentrarsi su Milano, unica sede: continueremoovviamente a operare su Milano dove abbiamo in progetto(da prima dell'emergenza) una
senso di unità. Inoltre il rispetto dei protocolli di sicurezzaanticontagio è fondamentale:si veda "Adozione di protocollidi sicurezza negli studi legali inperiodo di emergenza sanitariada Covid19" pubblicato dalCnf il 22/5/2020. Il Cnf precisache, in base ai dpcm 26/4/2020e 17/5/2020, le imprese hannol'obbligo di rispettare il protocollo 24/4/2020, mentre aiprofessionisti si raccomandagenericamente l'adozione di"protocolli di sicurezza". I professionisti parrebbero quindiessere autorizzati ad adottareprotocolli più semplificati".Per TaleaTax Legal Ad
visory l'emergenza è stata laconferma del cammino già datempo: innovazione e digitalizzazione. "Questo ci ha permesso, a studio "fisico" chiuso,di continuare la nostra attivitàsenza soluzione di continuità",spiega il partner GabrieleConsiglio. "Talea è nata sullascelta di concentrarsi su Milano, unica sede: continueremoovviamente a operare su Milano dove abbiamo in progetto(da prima dell'emergenza) una
ristrutturazione della sede abeneficio dell'area reception/sale riunioni. Pensiamo chel'emergenza Covid non influisca più di tanto sulle tendenze amedio lungo periodo, per le quali abbiamo in animo semmai diinvestire, in primis nelle risorseumane e secondariamente in sistemi avanzati di gestione/Km".Lo studio non esclude la distribuzione di utili visto che "al momento il fatturato in Talea è piùalto di quelli dell'anno scorso, aparità di periodo e perimetro",e nonostante il lockdown "abbiamo continuato a lavorarea un ritmo abbastanza sostenuto, il che ci ha consentito dinon toccare le risorse, lasciandoinvariate le retribuzioni. Siamosolo intervenuti con cig su unapiccola parte dello staff le cuiprestazioni legate allo studio"fisico" non erano più possibili. Faccio notare che, in pienaemergenza, Talea ha associato,per crescita interna, due nuovisoci (Catalano e Lissi) e unsalary partner (Lanzoni)".Secondo Andrea Marchet
ti, partner di Tonucci & Partners "il lavoro agile su largascala è stata una tendenza perseguita dagli studi legali meglioorganizzati e più lungimiranti.Nella fase di lockdown è statasperimentata la limitazione aglispostamenti, l'assenza totale diriunioni interne e esterne. Dopoil lockdown, le implicazioni dellavoro agile segneranno uncambiamento culturale che sopravviverà alla pandemia. Gliinvestimenti in tecnologia e la
ti, partner di Tonucci & Partners "il lavoro agile su largascala è stata una tendenza perseguita dagli studi legali meglioorganizzati e più lungimiranti.Nella fase di lockdown è statasperimentata la limitazione aglispostamenti, l'assenza totale diriunioni interne e esterne. Dopoil lockdown, le implicazioni dellavoro agile segneranno uncambiamento culturale che sopravviverà alla pandemia. Gliinvestimenti in tecnologia e la
riorganizzazione degli spazi edelle attività consentiranno probabilmente ai professionisti piùaggiornati e attivi digitalmentedi distinguersi nel percorso dicrescita e carriera in seno allevarie organizzazioni. Ciò non significherà tuttavia, la probabileriduzione del numero di professionisti. Le difficoltà di mercatonon implicano di per sé la perdita di fatturato anche per glistudi legali poiché, come hannodimostrato i provvedimenti diurgenza del periodo attuale, siassiste al proliferare di rispostenormative, di interventi fiscalie di incentivi per le imprese, dimodifiche agli ammortizzatorisociali e misure sull'occupazione, tutti cambiamenti che alimentano la domanda di servizilegali. I clienti seppure inondatidi informazioni tramite il web,continuano a ricercare risposte rapide e affidabili. Gli studidovranno probabilmente ancherimodulare l'impiego di risorseprofessionali e riallocare rapidamente qualsiasi capacità ineccesso verso lo sviluppo di nuovi servizi. La realtà economicapotrebbe peggiorare o comunque cambiare radicalmentee il postCovid inciderà sullacapacità e priorità di spesa dialcuni clienti, anche strategici.Alcuni studi dovranno necessariamente dimostrarsi capaci dirisparmio e di maggiore flessibilità, anche ricorrendo a formedi autofinanziamento".Per Luca Masotti, partner
di Masotti Cassella, l'emergenza "a livello della nostrastruttura ha impattato piùche altro in termini di cashflow: a fronte di un monte diore fatturabili in crescita, stiamo subendo forti ritardi negliincassi. Grazie al forte spiritodi squadra che caratterizza lanostra organizzazione e allasnellezza della nostra struttura abbiamo trovato accordicon personale e collaboratoriche non li penalizzino e senzafar ricorso ad ammortizzatorisociali. Il ricorso allo smart working non ha impattato minimamente sulla produttività deicollaboratori essendo lo studiostrutturato da anni per lavorare da remoto. Col il ritorno allanormalità, crediamo comunquedi mantenere e incentivare forme di lavoro flessibile e da casaanche per venire incontro alleesigenze di chi ha figli a casa,e contiamo in questo modo dipoter razionalizzare anche lastruttura dei costi dello studio, con utilizzo più efficientesia di risorse umane che deglispazi".Poche cose hanno messo alla
prova la capacità di reagire auna crisi generale, improvvisa einaspettata, qual è stata quelladella pandemia e del lockdown."Il nostro è ormai un Gruppo",spiega Giuseppe La Scala,senior partner di La ScalaSocietà tra Avvocati: "Allasocietà tra avvocati originariasi sono aggiunte una società diservizi "paralegali" (La ScalaService) e due altri studi partecipati ("La ScalaCerved" e"UniqLegal", rispettivamente joint venture con Cervede con Unicredit e Nctm) alquale appartengono oggi oltre200 professionisti e più di 120componenti dello staff; tutti collocati in ben 4 sedi milanesi ein altre 6 sedi nell'Italia centrosettentrionale. La forte informatizzazione della strutturae la particolare qualificazionedello staff ci ha consentito diadottare lo smart working perla quasi totalità di avvocati e dipendenti. Ciò ci ha consentito dimantenere alta la produttività,nonostante la fortissima riduzione dell'attività giudiziale e ilsostanziale blocco, soprattuttoa marzo e aprile, dei nuovi incarichi da parte di clienti chein quelle settimane avevanoaltro a cui pensare. Abbiamoipotizzato che le conseguenzeeconomiche del lockdown comportino un calo di almeno il20% dei ricavi su base annua,e abbiamo rivisto il budget 2020di conseguenza. Riteniamo inparticolare che tra il rallentamento dell'attività giudizialee il previsto impatto sulle success fee per la gestione di Npl eUtp dobbiamo attenderci unsignificativo rallentamento deiflussi di cassa per il secondo
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incassi. Grazie al forte spiritodi squadra che caratterizza lanostra organizzazione e allasnellezza della nostra struttura abbiamo trovato accordicon personale e collaboratoriche non li penalizzino e senzafar ricorso ad ammortizzatorisociali. Il ricorso allo smart working non ha impattato minimamente sulla produttività deicollaboratori essendo lo studiostrutturato da anni per lavorare da remoto. Col il ritorno allanormalità, crediamo comunquedi mantenere e incentivare forme di lavoro flessibile e da casaanche per venire incontro alleesigenze di chi ha figli a casa,e contiamo in questo modo dipoter razionalizzare anche lastruttura dei costi dello studio, con utilizzo più efficientesia di risorse umane che deglispazi".Poche cose hanno messo alla
prova la capacità di reagire auna crisi generale, improvvisa einaspettata, qual è stata quelladella pandemia e del lockdown."Il nostro è ormai un Gruppo",spiega Giuseppe La Scala,senior partner di La ScalaSocietà tra Avvocati: "Allasocietà tra avvocati originariasi sono aggiunte una società diservizi "paralegali" (La ScalaService) e due altri studi partecipati ("La ScalaCerved" e"UniqLegal", rispettivamente joint venture con Cervede con Unicredit e Nctm) alquale appartengono oggi oltre200 professionisti e più di 120componenti dello staff; tutti collocati in ben 4 sedi milanesi ein altre 6 sedi nell'Italia centrosettentrionale. La forte informatizzazione della strutturae la particolare qualificazionedello staff ci ha consentito diadottare lo smart working perla quasi totalità di avvocati e dipendenti. Ciò ci ha consentito dimantenere alta la produttività,nonostante la fortissima riduzione dell'attività giudiziale e ilsostanziale blocco, soprattuttoa marzo e aprile, dei nuovi incarichi da parte di clienti chein quelle settimane avevanoaltro a cui pensare. Abbiamoipotizzato che le conseguenzeeconomiche del lockdown comportino un calo di almeno il20% dei ricavi su base annua,e abbiamo rivisto il budget 2020di conseguenza. Riteniamo inparticolare che tra il rallentamento dell'attività giudizialee il previsto impatto sulle success fee per la gestione di Npl eUtp dobbiamo attenderci unsignificativo rallentamento deiflussi di cassa per il secondo
incassi. Grazie al forte spiritodi squadra che caratterizza lanostra organizzazione e allasnellezza della nostra struttura abbiamo trovato accordicon personale e collaboratoriche non li penalizzino e senzafar ricorso ad ammortizzatorisociali. Il ricorso allo smart working non ha impattato minimamente sulla produttività deicollaboratori essendo lo studiostrutturato da anni per lavorare da remoto. Col il ritorno allanormalità, crediamo comunquedi mantenere e incentivare forme di lavoro flessibile e da casaanche per venire incontro alleesigenze di chi ha figli a casa,e contiamo in questo modo dipoter razionalizzare anche lastruttura dei costi dello studio, con utilizzo più efficientesia di risorse umane che deglispazi".Poche cose hanno messo alla
prova la capacità di reagire auna crisi generale, improvvisa einaspettata, qual è stata quelladella pandemia e del lockdown."Il nostro è ormai un Gruppo",spiega Giuseppe La Scala,senior partner di La ScalaSocietà tra Avvocati: "Allasocietà tra avvocati originariasi sono aggiunte una società diservizi "paralegali" (La ScalaService) e due altri studi partecipati ("La ScalaCerved" e"UniqLegal", rispettivamente joint venture con Cervede con Unicredit e Nctm) alquale appartengono oggi oltre200 professionisti e più di 120componenti dello staff; tutti collocati in ben 4 sedi milanesi ein altre 6 sedi nell'Italia centrosettentrionale. La forte informatizzazione della strutturae la particolare qualificazionedello staff ci ha consentito diadottare lo smart working perla quasi totalità di avvocati e dipendenti. Ciò ci ha consentito dimantenere alta la produttività,nonostante la fortissima riduzione dell'attività giudiziale e ilsostanziale blocco, soprattuttoa marzo e aprile, dei nuovi incarichi da parte di clienti chein quelle settimane avevanoaltro a cui pensare. Abbiamoipotizzato che le conseguenzeeconomiche del lockdown comportino un calo di almeno il20% dei ricavi su base annua,e abbiamo rivisto il budget 2020di conseguenza. Riteniamo inparticolare che tra il rallentamento dell'attività giudizialee il previsto impatto sulle success fee per la gestione di Npl eUtp dobbiamo attenderci unsignificativo rallentamento deiflussi di cassa per il secondo
semestre di quest'anno e peralmeno il primo trimestre 2021.I primi provvedimenti sonostati, dunque, il taglio del 30%dei compensi ai soci, del 20%ai professionisti, e l'adozionedella cassa integrazione per idipendenti (per il 50% delle oredi lavoro, in media). L'accelerazione nell'adozione dello smartworking ci ha indotto a ripensare gli spazi interni delle nostresedi e a prevedere che, ancheper il futuro, tutti i professionisti possano operare a distanzaper almeno un giorno alla settimana. Abbiamo così disdettatola più piccola delle nostre sedimilanesi e abbiamo concentratogli spazi per i nostri professionisti che operano nel capoluogolombardo".Dal 24 febbraio, prima Mila
no, poi a seguire le sedi di CastaldiPartner a Parigi, Lione,Londra e Bruxelles sono stati insmart working volontario, perpoi essere chiusi, per poi tornare all'apertura con presenzevolontarie. "Per noi il lavoroda remoto è una modalità cheapplichiamo da anni", spiegaEnrico Castaldi. "Di diversosicuramente c'è che negli ultimi mesi non è stata una liberascelta. Ora, dobbiamo ritrovarequell'equilibrio di lavoro da remoto con momenti di presenzanegli uffici e non solo per necessità di coordinamento o per riunioni, ma anche per svilupparesocialità. Non chiuderanno sedie neanche ci saranno riduzionidi personale. Anzi, contiamo diproseguire con il nostro programma di sviluppo. Nei giorni scorsi abbiamo comunicatol'inizio della nostra attività nelsettore IP, con la costituzione diuna alleanza globale con Kern& Weil, boutique parigina specializzata in proprietà intellettuale, marchi e brevetti. Per ilmomento abbiamo solo rivistoi budget per i costi di trasporti, spese di rappresentanza e
moto con momenti di presenzanegli uffici e non solo per necessità di coordinamento o per riunioni, ma anche per svilupparesocialità. Non chiuderanno sedie neanche ci saranno riduzionidi personale. Anzi, contiamo diproseguire con il nostro programma di sviluppo. Nei giorni scorsi abbiamo comunicatol'inizio della nostra attività nelsettore IP, con la costituzione diuna alleanza globale con Kern& Weil, boutique parigina specializzata in proprietà intellettuale, marchi e brevetti. Per ilmomento abbiamo solo rivistoi budget per i costi di trasporti, spese di rappresentanza e
marketing; tutte attività impattate da tre mesi di fermo".Per sopperire alla carenza diammortizzatori sociali CastaldiPartners ha creato un fondosolidaristico "al quale abbiamodestinato una frazione di stipendi e compensi, con ritenutemensili che vanno dal 35% al5%, applicando un principio diprogressività. Questo fondo costituisce una riserva finanziaria. Poi, se non ce ne sarà piùbisogno, ad emergenza finita, lorestituiremo".Dal punto di vista interna
zionale l'impatto è stato forte.Come testimonia FrancescoSciaudone, managing partnerdi Grimaldi Studio Legale,presente con la Grimaldi Alliance in oltre 40 giurisdizioni."Ci sarà un ripensamento delle sedi e una maggiore spinta all'home working", spiegaSciaudone, "per ridurre i costidei collaboratori e delle sedi.Più in generale, ci sarà unariduzione dei costi fissi per uffici, staff, convegni, marketinge avvocati. In generale è statofatto ricorso alla cig in deroga,mediante il Fis, per il personale.Molti studi hanno già sospeso ledistribuzioni degli utili, tagliatii draws e i compensi e chiestocapital contribution ai soci.Solo le strutture più efficienti,capaci di operare senza ricorsoall'indebitamento, con una profitability elevata e costi "sottocontrollo" potranno superarecon tranquillità le turbolenzeche riserverà il mercato. Nonsono esclusi fenomeni di m&a,di consolidamento degli studi,molti si accorgeranno di averestrutture non sostenibili conun mercato in calo strutturalee con un peggioramento dellawillingness to pay dei clienti.Come Grimaldi siamo intervenuti molto presto e abbiamouna struttura perfettamente inequilibrio, pronta per surfare leonde della crisi".Gli studi legali internaziona
li hanno di fatto messo in attodelle iniziative basate su duediversi approcci, uno conservativo, e uno proattivo. "L'approccio conservativo ha privilegiato la continuità aziendale",afferma Francesco Marconi,partner di Andersen Tax &Legal. "introducendo politichedi riduzione immediata deicompensi professionali e delnumero dei collaboratori, oltreal congelamento di tutti queicosti non ritenuti strettamente necessari al funzionamentodella struttura. L'approcciocosiddetto "proattivo", scelto
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CBA STAMPA 3
Sciaudone, "per ridurre i costidei collaboratori e delle sedi.Più in generale, ci sarà unariduzione dei costi fissi per uffici, staff, convegni, marketinge avvocati. In generale è statofatto ricorso alla cig in deroga,mediante il Fis, per il personale.Molti studi hanno già sospeso ledistribuzioni degli utili, tagliatii draws e i compensi e chiestocapital contribution ai soci.Solo le strutture più efficienti,capaci di operare senza ricorsoall'indebitamento, con una profitability elevata e costi "sottocontrollo" potranno superarecon tranquillità le turbolenzeche riserverà il mercato. Nonsono esclusi fenomeni di m&a,di consolidamento degli studi,molti si accorgeranno di averestrutture non sostenibili conun mercato in calo strutturalee con un peggioramento dellawillingness to pay dei clienti.Come Grimaldi siamo intervenuti molto presto e abbiamouna struttura perfettamente inequilibrio, pronta per surfare leonde della crisi".Gli studi legali internaziona
li hanno di fatto messo in attodelle iniziative basate su duediversi approcci, uno conservativo, e uno proattivo. "L'approccio conservativo ha privilegiato la continuità aziendale",afferma Francesco Marconi,partner di Andersen Tax &Legal. "introducendo politichedi riduzione immediata deicompensi professionali e delnumero dei collaboratori, oltreal congelamento di tutti queicosti non ritenuti strettamente necessari al funzionamentodella struttura. L'approcciocosiddetto "proattivo", scelto
pure da Andersen in Italia, hanaturalmente richiesto un'importante analisi dei costi, dellasostenibilità economica e delleprospettive di sviluppo del business, introducendo tuttaviaanche valori di resilienza, diattenzione al mantenimentodell'occupazione e di tutela deisingoli individui. In una fase diincertezza economica e socialecome quella che stiamo vivendo, tutti gli studi stanno risparmiando e raccogliendo risorsefinanziarie per affrontare almeglio la situazione. L'obiettivo non è più la distribuzione diun dividendo ai partner, quanto piuttosto contenere al megliopossibile i danni derivanti dalla crisi economica. Si dovrannonecessariamente riconsiderarele modalità di utilizzo degli spazi "fisici" aziendali, andando aprediligere soluzioni che nemigliorino l'occupazione, riducendone magari al contempo lemetrature utilizzate. Ritengopoi che questa emergenza accelererà ulteriormente nuoviprocessi aggregativi in ambitolegale, seguendo un trend già inatto negli ultimi anni. Sarebbeauspicabile anche un processodi ridefinizione e di semplificazione per facilitare la costituzione di società tra professionisti, anche multidisciplinari. Ilvero tema sarà tuttavia quellolegato all'attenzione che i management avranno rivolto allepersone, alla salvaguardia della loro salute e del loro posto dilavoro, durante questo periododi navigazione in acque agitate.A mio avviso saranno infatti lepersone l'elemento fondanteper la futura ripartenza, ancheper le organizzazioni legali".Per Angelo Bonissoni,
managing partner dello studioCba, "la nostra reazione è stataquella di affrontarla seguendoapprocci tipicamente aziendalistici su varie direttrici. Innanzitutto attraverso il cashmanagement. Inoltre operandosul cost management e quindiintervenendo sulle diverse nature di costo con l'obbiettivo diabbassare il livello della levaoperativa e da ultimo con dellevalutazioni di business opportunity e quindi formulandodelle previsioni sul post Covid.Abbiamo provveduto a una riduzione non operando in modoverticale ma piuttosto in modoselettivo avendo riguardo allaloro natura. Non prevediamo lachiusura o il ridimensionamento di alcune sedi ma ci faremoguidare da scelte di opportunitàlegate al territorio e alle previ
dell'occupazione e di tutela deisingoli individui. In una fase diincertezza economica e socialecome quella che stiamo vivendo, tutti gli studi stanno risparmiando e raccogliendo risorsefinanziarie per affrontare almeglio la situazione. L'obiettivo non è più la distribuzione diun dividendo ai partner, quanto piuttosto contenere al megliopossibile i danni derivanti dalla crisi economica. Si dovrannonecessariamente riconsiderarele modalità di utilizzo degli spazi "fisici" aziendali, andando aprediligere soluzioni che nemigliorino l'occupazione, riducendone magari al contempo lemetrature utilizzate. Ritengopoi che questa emergenza accelererà ulteriormente nuoviprocessi aggregativi in ambitolegale, seguendo un trend già inatto negli ultimi anni. Sarebbeauspicabile anche un processodi ridefinizione e di semplificazione per facilitare la costituzione di società tra professionisti, anche multidisciplinari. Ilvero tema sarà tuttavia quellolegato all'attenzione che i management avranno rivolto allepersone, alla salvaguardia della loro salute e del loro posto dilavoro, durante questo periododi navigazione in acque agitate.A mio avviso saranno infatti lepersone l'elemento fondanteper la futura ripartenza, ancheper le organizzazioni legali".Per Angelo Bonissoni,
managing partner dello studioCba, "la nostra reazione è stataquella di affrontarla seguendoapprocci tipicamente aziendalistici su varie direttrici. Innanzitutto attraverso il cashmanagement. Inoltre operandosul cost management e quindiintervenendo sulle diverse nature di costo con l'obbiettivo diabbassare il livello della levaoperativa e da ultimo con dellevalutazioni di business opportunity e quindi formulandodelle previsioni sul post Covid.Abbiamo provveduto a una riduzione non operando in modoverticale ma piuttosto in modoselettivo avendo riguardo allaloro natura. Non prevediamo lachiusura o il ridimensionamento di alcune sedi ma ci faremoguidare da scelte di opportunitàlegate al territorio e alle previsioni post Covid. Potremmo anche assistere al potenziamentodi sedi utilizzando modelli diversi da quelli del passato: piùinnovativi e più partecipativi.Gli interventi sullo staff professionale e di supporto vannopresi in considerazione ma nonritengo sia la prima azione daintraprendere. La formazione,la crescita interna e organicadei di team, la loro armonizzazione, il clima sociale, la condivisione dei valori dello studiosono elementi intangibili cherappresentano la vera aspirazione degli studi professionali,la cui costruzione avviene coltempo. Quindi prima di mettermano al "perimetro", prima dipensare a ridimensionamenti
sioni post Covid. Potremmo anche assistere al potenziamentodi sedi utilizzando modelli diversi da quelli del passato: piùinnovativi e più partecipativi.Gli interventi sullo staff professionale e di supporto vannopresi in considerazione ma nonritengo sia la prima azione daintraprendere. La formazione,la crescita interna e organicadei di team, la loro armonizzazione, il clima sociale, la condivisione dei valori dello studiosono elementi intangibili cherappresentano la vera aspirazione degli studi professionali,la cui costruzione avviene coltempo. Quindi prima di mettermano al "perimetro", prima dipensare a ridimensionamenti
sono indispensabili riflessioniche non attengono al breveperiodo ma al medio/lungo. Daqui il ruolo dei soci, coloro chedefiniscono le strategie deglistudi e ne danno esecuzione:sono loro che si faranno caricodegli investimenti legati al Covid e quindi anche quelli legatialla struttura dello studio, assumendosene i rischi. Potrebbe esserci un impatto sui lorodividendi nel breve periodoma occorrerà anche analizzarecome e cosa i soci intravedonoper il futuro. Ritengo che alcunemodalità che abbiamo vissutocome straordinarie diventeranno ordinarie. Infine, quantoai sussidi o agli interventi daparte dello Stato ho una visionemolto critica. Attendersi degliinterventi da parte dello Statoavrebbe significato illudersi:questi interventi sono sostanzialmente assenti per tuttal'economia e quindi anche pergli studi professionali. Peresempio gran parte degli studi che hanno fatto ricorso allaFIS hanno anticipato la cassaintegrazione ai propri dipendenti per evitare loro problemieconomici e finanziari. Ritengoche sarebbero bastate pocheprevisioni quali, ad esempio, lariduzione delle ritenute d'acconto così da evitare di vederei professionisti diventare creditori cioè finanziatori dello Stato.In questo modo gli studi professionali sono nella posizione didover finanziare lo Stato, oltreche il proprio business".
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Data: 13.07.2020 Pag.: 34,35Size: 1830 cm2 AVE: € 87840.00Tiratura: 58779Diffusione: 21671Lettori: 100000
CBA STAMPA 4
Enrico Castaldi
Francesco Sciaudone
Francesco Marconi
Angelo Bonissoni
Giuseppe La Scala
Luca Masotti
Roberto A. Jacchia
Il contenimento dei costi necessario per ripartire
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CBA STAMPA 5
Andrea Marchetti
Gabriele Consiglio
Anna Caimmi
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CBA STAMPA 6