a. martini il principio di relatività di galileo elelettromagnetismo
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A. MartiniA. Martini
Il principio di relatività di GalileoIl principio di relatività di Galileoee
l’elettromagnetismol’elettromagnetismo
Il principio di relatività di GalileoIl principio di relatività di Galileoee
l’elettromagnetismol’elettromagnetismo
A. MartiniA. Martini
Il principio di relatività di GalileoIl principio di relatività di Galileo
NON ESISTONONON ESISTONO
SISTEMI DI RIFERIMENTO INERZIALI SISTEMI DI RIFERIMENTO INERZIALI (SRI) (SRI) PRIVILEGIATIPRIVILEGIATI
Ma che cosa Ma che cosa vuol dire?vuol dire?
NON ESISTONONON ESISTONO
SISTEMI DI RIFERIMENTO INERZIALI SISTEMI DI RIFERIMENTO INERZIALI (SRI) (SRI) PRIVILEGIATIPRIVILEGIATI
Ora te lo spiego con Ora te lo spiego con un esempioun esempio
Ma che cosa Ma che cosa vuol dire?vuol dire?
Supponi di trovarti da solo, nello spazio intergalattico
Ad un certo punto vedi ...
Ad un certo punto vedi ...
Ad un certo punto vedi ...
Ad un certo punto vedi ...
Ad un certo punto vedi ...
Ad un certo punto vedi ...
Ad un certo punto vedi ...
Ad un certo punto vedi ...
Ad un certo punto vedi ...
Ad un certo punto vedi ...
Ad un certo punto vedi ...
Che cosa hai visto?
Ad un certo punto vedi ...
Tu, Galileo, che sfrecciavi a tutta birra verso chissà
dove!
Che cosa hai visto?
Ma ne sei proprio sicuro?
Io ho visto un’altra cosa!
Io ho visto un’altra cosa!
Io ho visto un’altra cosa!
Io ho visto un’altra cosa!
Io ho visto un’altra cosa!
Io ho visto un’altra cosa!
Io ho visto un’altra cosa!
Io ho visto un’altra cosa!
Io ho visto un’altra cosa!
Io ho visto un’altra cosa!
Chi ha ragione, di noi due?
Probabilmente nessuno, perché sicuramente qualche altro osservatore ha visto ...
Probabilmente nessuno, perché sicuramente qualche altro osservatore ha visto ...
Probabilmente nessuno, perché sicuramente qualche altro osservatore ha visto ...
Probabilmente nessuno, perché sicuramente qualche altro osservatore ha visto ...
Probabilmente nessuno, perché sicuramente qualche altro osservatore ha visto ...
Probabilmente nessuno, perché sicuramente qualche altro osservatore ha visto ...
Probabilmente nessuno, perché sicuramente qualche altro osservatore ha visto ...
Probabilmente nessuno, perché sicuramente qualche altro osservatore ha visto ...
Probabilmente nessuno, perché sicuramente qualche altro osservatore ha visto ...
Probabilmente nessuno, perché sicuramente qualche altro osservatore ha visto ...
Probabilmente nessuno, perché sicuramente qualche altro osservatore ha visto ...
Probabilmente nessuno, perché sicuramente qualche altro osservatore ha visto ...
Chi può dire che cosa è accaduto in realtà?
Chi può dire che cosa è accaduto in realtà?
NESSUNONESSUNO
NON ESISTONONON ESISTONO
SISTEMI DI RIFERIMENTO INERZIALI SISTEMI DI RIFERIMENTO INERZIALI PRIVILEGIATIPRIVILEGIATI
NON ESISTENON ESISTE
IL MOTO ASSOLUTO: UN SRI RIMANE IL MOTO ASSOLUTO: UN SRI RIMANE FERMO O SI MUOVE SOLO FERMO O SI MUOVE SOLO RISPETTORISPETTO
AD UN ALTRO SRIAD UN ALTRO SRI
(è imposibile stabilire se un SRI è fermo o si muove)
Ti faccio un altro Ti faccio un altro esempioesempio
Supponi di trovarti in laboratorio e di voler misurare l’accelerazione di un cursore che si muove di moto rettilineo uniformemente accelerato
Come potresti fare?
Esatto: basta misurare la velocità Va, nel punto A
A
Va
Esatto: basta misurare la velocità Va, nel punto A
poi misurare la velocità Vb, nel punto B
B
Vb
A
Va
Esatto: basta misurare la velocità Va, nel punto A
poi misurare la velocità Vb, nel punto B
infine misurare il tempo t impiegato dal cursore per andare dal punto A al punto B
B
Vb
A
Va
t
Dopo di che si calcola l’accelerazione: a =VaVb-
t
B
Vb
A
Va
t
Ma se io volessi fare Ma se io volessi fare la tua stessa misura, la tua stessa misura,
mentre ti vedo mentre ti vedo correre a velocitàcorrere a velocità WW,,
assieme al tuo assieme al tuo laboratorio, laboratorio,
che cosa otterrei?che cosa otterrei?
Vedrei il cursore nel punto A viaggiare ad una velocità (Va +W)
Va +W
W
A
Va
e lo vedrei nel punto B viaggiare ad una velocità (Vb +W)
Va +W
W
A
VaVb +W
B
Calcolerei allora l’accelerazione così:
Va +W
W
A
VaVb +W
B
Calcolerei allora l’accelerazione così:
Va +W
W
A
VaVb +W
B
a =- (Va +W)(Vb+W)
t
Calcolerei allora l’accelerazione così:
Va +W
W
A
VaVb +W
B
a =- Va - WVb+ W
t
Calcolerei allora l’accelerazione così:
Va +W
W
A
VaVb +W
B
a =- Va - WVb+ W
t
Calcolerei allora l’accelerazione così:
Va +W
W
A
VaVb +W
B
a =- Va - WVb+ W
t =VaVb-
t
Quindi nessuna Quindi nessuna differenza con quello differenza con quello
che avresti ottenuto tu:che avresti ottenuto tu:
nessuna misura nessuna misura oggettiva per stabilire oggettiva per stabilire
chi di noi due si sta chi di noi due si sta muovendomuovendo
NON ESISTONONON ESISTONO
SISTEMI DI RIFERIMENTO INERZIALI SISTEMI DI RIFERIMENTO INERZIALI (SRI) (SRI) PRIVILEGIATIPRIVILEGIATI
Il principio di relatività di GalileoIl principio di relatività di Galileoee
l’elettromagnetismol’elettromagnetismo
Tutto andò bene fino a che qualcuno non scoprì le forze fra fili percorsi da corrente e cariche in moto...
Supponi infatti che un lunghissimo filo rettilineo sia carico con densità di carica
Supponi infatti che un lunghissimo filo rettilineo sia carico con densità di carica
e che accanto al filo ci sia una carica
q
q
Immagina poi che le cariche abbiano lo stesso segno, per esempio positivo
q++
Immagina ora che un osservatore solidale con il SRI del filo e della carica voglia determinare la forza agente sulla
carica q
q++
CHE FORMULA UTILIZZEREBBE?
q++
CHE FORMULA UTILIZZEREBBE?
q++
F = Eq
CHE FORMULA UTILIZZEREBBE?
q++
F = Eq
E =2r
r
CHE FORMULA UTILIZZEREBBE?
q++
F = Eq
E =2r
r
F
F = 2qr
q++r
F
F = 2qr
Ma farebbe lo stesso un altro osservatore che si trovasse in un SRI in moto a
velocità u rispetto a quello del filo e della carica?
q++r
F = 2qr
F
q++r
F = 2qr
F
q++r
F = 2qr
F
q++r
F = 2qr
F
q++r
F = 2qr
F
q++r
F = 2qr
F
q++r
F = 2qr
F
q++r
F = 2qr
F
q++r
F = 2qr
F
q++r
F = 2qr
F
Questo osservatore vedrebbe tutto il filo spostarsi verso l’alto a velocità u, quindi
in pratica vedrebbe un filo infinito percorso da una corrente I
q++r
q++r
q++r
q++r
q++r
q++r
q++r
q++r
q++r
q++r
q++r
q++r
q++r
q++r
q++r
E contemporaneamente vedrebbe anche la carica q viaggiare verso l’alto alla
stessa velocità
q++r
q++r
q++r
q++r
q++r
q++r
q++r
q++r
q++r
q++r
q++r
q++r
q++r
q++r
q++r
q++r
Dunque, per questo osservatore sulla carica q agirebbero due forze:
q++r
Dunque, per questo osservatore sulla carica q agirebbero due forze:
q++r
F’ = 2q
rforza elettrostatica
(repulsiva)
Dunque, per questo osservatore sulla carica q agirebbero due forze:
q++r
F’ = 2q
r
F’’ = 2cr
quc
forza elettrostatica(repulsiva)
forza magnetica(attrattiva)
Dunque, per questo osservatore sulla carica q agirebbero due forze:
q++r
F’ = 2q
r
F’’ = 2cr
quc
u
uforza elettrostatica
(repulsiva)
forza magnetica(attrattiva)
Dunque, per questo osservatore sulla carica q agirebbero due forze:
q++r
F’ = 2q
r
F’’ = 2cr
quc
u
u
u
forza elettrostatica(repulsiva)
forza magnetica(attrattiva)
Dunque, per questo osservatore sulla carica q agirebbero due forze:
q++r
F’ = 2q
r
F’’ = 2uqu
cforza magnetica
(attrattiva)
u
u
u
cr
forza elettrostatica(repulsiva)
Dunque, per questo osservatore sulla carica q agirebbero due forze:
q++r
F’ = 2q
r
F’’ = 2uqu
c
u
u
cr
F = F’ - F’’
Dunque, per questo osservatore sulla carica q agirebbero due forze:
q++r
F’ = 2q
r
F’’ =
u
u
2uquc cr
F = 2q
r -2uqu
c cr
Dunque, per questo osservatore sulla carica q agirebbero due forze:
q++r
u
u
F = 2q
r -2uqu
c cr
F = 2q
r (1-u2
c2 )
Dunque, per questo osservatore sulla carica q agirebbero due forze:
q++r
u
u
F = 2q
r (1-u2
c2 )
q++r
u
u
F = 2q
r (1-u2
c2 )
F = 2qr
q++r
u
u
F = 2q
r (1-u2
c2 )
F = 2qr
Dunque andrebbe in crisi il principio di relatività di Galileo per cui entrambi gli osservatori dovrebbero
ottenere la stessa formula per F
fine