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La #PillolaZED di oggi #Cloud La testa verso le nuvole? Lo

zeta te lo permette mantenendo i piedi per terra

http://bit.ly/1diY6Ug

Il Cloud è un tipo di Computing Model con cui tutti si stanno confrontando. I più avanzati, già usano dei servizi o si appoggian ad infrastrutture in Cloud; alcuni si sono realizzati dei piccoli Cloud per valutarne le potenzialitò; ed altri sono in cerca di informazioni, notizie, esperienze per capire se possono adottarlo.

Cloud non è un’etichetta che mostra delle peculiarità di un prodotto rispetto ad un altro. Anzi è un qualcosa di cui tutti ne parlano, ma non esiste, anzi io non ho trovato, un definizione chiara e formale. Wikipedia in Inglese ne parla come di “un’espressione colloquiale usata per esprimere diversi concetti del modno dei computer”

In realtà nel mondo del business quasi tutti si rifanno alla definizione del National Institute of Standard and Technology (NIST) che è stata pubblicata nella sua forma definitiva solo nel Settembre del 2011. Mi cimento in un tentativo di traduzione:

Il cloud computing è un modello per l'accesso su richiesta dalla rete, da qualsiasi luogo, in modo comodo, di un pool condiviso di risorse di elaborazione configurabili (ad esempio, reti, server, storage, applicazioni e servizi) che può essere rapidamente allestito e fornito con il minimo sforzo gestionale o di interazioni con il provider di servizi.

Capisco che anche il mio punto di vista possa suonare come “una canzone cantata per amor di stipendio”, ma fin’ora ne sono profondamente convinto e ve lo offro come spunto.

Io vedo che il Cloud è “cavalcato” da molti che, per dogma o amor di stipendio, vedono la piattafroma x86 come la panacea per tutte le situazioni. Poi nel Cloud, la facilità nella scalabilità orizzontale appare come una legge fondamentale da cui non si può prescindere; e che la piattaforma x86 appare, o viene facilmente fatta apparire, come l’unica in grado di rispettare questa legge.

Parlo di Private Cloud ossia per chi pensa ad una architetture erogatore di servizi “a se stesso”. In queste situazioni vedo lo zEnterprise come un’ottima piattaforma che si presta, sia per effettuare dei progetti pilota, sia per sostenere un tale tipo di architettura in produzione.

Per la sua struttura ibrida si presta ad ospitare numerosi ambienti su tutte le piattaforme disponibili. Quindi, lo zEnterprise, è ottimo per avviare un pilot, sia per chi già ne possiede uno, sia per chi si voglia indirizzare su uno zEnterprise Linux-based

Con lo zManager fornisce un layer comune per la gestione di Hw, delle configurazioni e del firmware, tenendo traccia dei consumi di tutti i sistemi. quindi è adatto per tenere sotto controllo ambienti in rapida crescita.

In alternativa all'utilizzo come piattaforma Cloud, per le sue caratteristiche, può assumere il ruolo di "centrale di sicurezza” del Cloud a cui affidare tutte le incombenze di attuazione e gestione della sicurezza.

Ma l’aspetto più singolare è che lo zEnterprise trasforma la scalabilità orizzontale in verticale nel layer fisico dell’Hw, mantenendo la possibilità di scalabilità orizzontale nel layer logico dei sistemi. Questo perché è semplice aumentare le risorse al virtualizzatore quando questo deve crescere per ospitare un maggior numero di ambienti.

Non ultimo, ma troppo trascurato, permette un realizzazzione e manutenzione di una soluzione di Business Continuity con livelli di complessità ridotti.

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Ciao a domani

Info sull'evento ZED del 17 Settembre qui http://ibm.co/18ONfMtPer ascoltare le Pillole andate a questo link http://bit.ly/16JlZNh