13-l22paronetto caporossi replicazione

39
VARIAZIONI NELLA SEQUENZA DEL DNA POSSONO DETERMINARE VARIAZIONI NELLA SEQUENZA DI AMINOACIDI DI UNA PROTEINA ALCUNE VARIAZIONI POSSONO COMUNQUE PORTARE AD UNA PROTEINA FUNZIONALE (POLIMORFISMO GENETICO), ALTRE POSSONO INVECE DETERMINARE PROTEINE ANOMALI

Upload: carlos

Post on 14-Dec-2015

9 views

Category:

Documents


0 download

DESCRIPTION

Paroneja

TRANSCRIPT

VARIAZIONI NELLA SEQUENZA DEL DNA POSSONO DETERMINARE VARIAZIONI NELLA SEQUENZA DI

AMINOACIDI DI UNA PROTEINA

ALCUNE VARIAZIONI POSSONO COMUNQUE PORTARE AD UNA PROTEINA FUNZIONALE (POLIMORFISMO

GENETICO), ALTRE POSSONO INVECE DETERMINARE PROTEINE ANOMALI

Le mutazioni Variazioni nel patrimonio ereditario di un individuo: cambiamenti nella sequenza di nucleotidi del DNA Negli organismi pluricellulari che si riproducono per via sessuale, la mutazione avrà conseguenze differenti a seconda del tipo di cellula interessata. Quindi si distingueranno: Mutazioni ereditabili: riguardano il DNA delle cellule deputate alla riproduzione (cellule germinali). Queste mutazioni saranno ereditate dalla prole. Mutazioni somatiche (a carico del “soma”, corpo): riguardano il DNA delle cellule somatiche, quindi la mutazione si presenterà solo nell’individuo che ne è portatore e non sono quindi ereditabili (es. mutazioni neoplastiche).

Cause delle mutazioni

Alcune mutazioni sono spontanee, altre possono essere causate da agenti mutageni quali: –  raggi X –  radiazioni ionizzanti –  raggi ultravioletti – agenti chimici

Sequenza di DNA normale

Sequenza di RNA normale

Sequenza aminoacidica normale

AUG ACU AGA AAU UGG GAU CCU ACG UGA

3

5

H2N

COO-

Stop

In assenza di mutazioni

MUTAZIONI PER SOSTITUZIONI DI UNA BASE

Mutazione missenso

Mutazione nonsenso

5

5

H2N

H2N COO- Stop

COO- Stop

MUTAZIONI FRAMESHIFT

Causa una mutazione nonsenso

Mutante per delezione(-1)

Mutante per delezione(-2)

H2N

H2N

H2N

(Stop)

...

...

Mutazioni genetiche

Per mutazione  si intende un cambiamento della sequenza o del numero di nucleotidi in una parte del DNA. Se queste mutazioni riguardano l'aggiunta-eliminazione di un nucleotide  o la sostituzione sono chiamate puntiformi. si dividono in 3 tipi: Mutazioni di senso, quando cambia un amminoacido e per cui il nostro corpo produce una proteina diversa; una malattia portata da questo è  l'anemia falciforme. Mutazioni di nonsenso,    il risultato della sostituzione di un nucleotide è un codone d'arresto e per cui quando la ''costruzione'' di un amminoacido conclude prima/dopo la vera terminazione; questa mutazione provoca di solito le malattie più gravi. Mutazioni silenti, quando il risultato del cambiamento del nucleotide è sempre lo stesso amminoacido.

Le mutazioni sono una delle fonti principali della variabilità degli organismi e

dunque dell’evoluzione.

Le funzioni del DNA

Replicazione

Trascrizione

mRNA rRNA tRNA snRNA

Traduzione

Proteine strutturali

Proteine con funzioni

speciali

Enzimi

Controllo delle attività metaboliche

Auto – sintentica Replicazione

del DNA

Allosintetica Sintesi di RNA

Sintesi Proteica Proteina

Il processo biologico fondamentale della riproduzione richiede la fedele trasmissione dell’informazione genetica

dai genitori alla progenie.

La replicazione accurata del DNA genomico è essenziale per la vita di tutte le cellule e organismi.

Nonostante l’importanza di un’accurata replicazione e del mantenimento del DNA, i genomi cellulari sono

lontani dall’essere statici.

Mutazioni e riarrangiamenti dei geni sono necessari per mantenere la variabilità

genetica tra gli individui.

La ricombinazione tra cromosomi omologhi durante la meiosi gioca un ruolo chiave in tale processo.

Struttura del DNA Il DNA è composto da una doppia elica (due filamenti contrapposti). Una scala a pioli in cui i montanti sono costituiti dal deossiribosio e dai gruppi fosfato e i pioli dalle basi azotate (A,T,C,G) appaiate e unite da legami a H. L appaiamento delle basi non avviene in modo casuale, ma tra basi complementari

La distanza tra le basi è di 0,34 nm

Ciascun filamento compie un giro completo ogni 10 basi = 3,4 nm

1nm=10-9 cm

Il DNA è una doppia elica con le basi all’interno e lo scheletro di zuccheri e fosfati all’esterno della molecola

Le basi di filamenti complementari sono unite da legami H (A--T e G---C).

I due filamenti di DNA corrono in direzioni opposte (5’-3’’ e 3’-5’).

2 nm

0,34 nm

3,4 nm

5’ 3’

5’ 3’

Estremità 3’

Estremità 5’

Estremità 5’

Estremità 3’

Struttura del DNA

Basi Azotate

Puriniche Adenina

Guanina

Timina (solo nel DNA)

Uracile (solo nel RNA)

Citosina

Pirimidiniche

Basi Puriniche (dalla Purina)

Zuccheri

Basi Pirimidiniche (dalla Pirimidina)

Basi Azotate e Zuccheri Pentosi

Adenina (A) Guanina (G)

Citosina (C) Timina (T) Uracile (U)

Ribosio 2 - deossiribosio

La replicazione del DNA è un processo semiconservativo poiché una catena del DNA parentale è conservata in ciascuna molecola figlia, e funziona da

stampo per la sintesi di nuovi filamenti figli complementari

Cooper & Hausman 2012

Dimostrazione sperimentale della replicazione semiconservativa

Cooper & Hausman 2012

Dimostrazione sperimentale della replicazione semiconservativa

LA REAZIONE CATALIZZATA DALLA DNA POLIMERASI

La replicazione avviene in direzione 5’-3’ aggiungendo un dNTP al gruppo idrossilico 3’ della catena in crescita.

Cooper & Hausman 2012

NELLE CELLULE PROCARIOTICHE IL PRINCIPALE ENZIMA DELLA REPLICAZIONE DEL DNA è LA DNA POLIMERASI III

LE CELLULE EUCARIOTICHE POSSEGGONO TRE DNA POLIMERASI: α, δ e ε,

COINVOLTE NELLA REPLICAZIONE DEL DNA NUCLEARE.

UNA DIVERSA DNA POLIMERASI (γ), CHE SI TROVA NEI MITOCONDRI, è RESPONSABILE DELLA

REPLICAZIONE DEL DNA MITOCONDRIALE.

La replicazione del DNA è bidirezionale a partire dall’origine di replicazione

Le forcelle replicative sono zone di attiva sintesi

Se la replicazione avviene in direzione 5’-3’, come può essere sintetizzato l’altro filamento di DNA?

Il filamento leading viene sintetizzato in continuo nella direzione del movimento della forcella di replicazione; il filamento lagging viene sintetizzato in brevi segmenti (frammenti di Okazaki) in direzione opposta rispetto a quella generale di replicazione.

Cooper & Hausman 2012

RNA innesco (primer) e frammenti di Okazaki

L’attività della DNA polimerasi richiede un “innesco” di RNA,

catalizzato dall’enzima RNA primasi, e, sull’elica stampo 5’ → 3’, la sintesi di tratti di DNA (frammenti di Okazaki) aventi ognuno

direzione di crescita opposta rispetto al

filamento di DNA finale

Brevi frammenti di RNA costituiscono gli inneschi per la replicazione del DNA

Cooper & Hausman 2012

Gli inneschi a RNA vengono rimossi e la DNA polimerasi riempie con DNA le interruzioni

I frammenti di DNA che ne derivano possono essere uniti dalla DNA ligasi Cooper & Hausman 2012

I ruoli delle DNA polimerasi in E. coli e nelle cellule di mammifero

Cooper & Hausman 2012

Le elicasi svolgono i due filamenti di DNA parentale davanti alla forcella di replicazione

I filamenti svolti di DNA sono poi stabilizzati da proteine che legano il DNA a singolo filamento (SSB proteins) in modo che possano servire da stampo per la sintesi di nuovo DNA.

Cooper & Hausman 2012

Azione delle topoisomerasi durante la replicazione del DNA

Le topoisomerasi catalizzano la rottura e legatura reversibili dei filamenti di DNA. I tagli transienti introdotti da questi enzimi servono da perni che permettono ai due filamenti di DNA di ruotare liberamente l’uno intorno all’altro. Cooper & Hausman 2012

Correzione delle bozze (proofreading) da parte della DNA polimerasi

Cooper & Hausman 2012

Origine della replicazione in E.coli e nei cromosomi eucariotici

Batteri

Eucarioti

Cooper & Hausman 2012

La sintesi di DNA inizia in corrispondenza di una specifica sequenza di basi, chiamata origine di replicazione

I filamenti vengono separati nel punto di origine e svolti dalla DNA elicasi che “cammina” lungo la molecola di DNA precedendo gli enzimi deputati alla sintesi. Proteine destabilizzatrici dell’elica si legano al DNA a singolo filamento, impedendo che possa riappaiarsi. La zona di attiva sintesi del DNA corrisponde alla “forca di replicazione” che si è formata nel punto di congiunzione tra i tratti di DNA a singolo filamento e la regione ancora a doppia elica. La sintesi procede su ciascun filamento singolo della forca in direzione 5’-3’.

Mentre i nuovi filamenti continuano a crescere in questa direzione, lo svolgimento e la replicazione iniziano all’altra estremità dell’origine così che la replicazione procede in entrambe le direzioni.

Al termine della replicazione si ottengono due molecole, identiche tra loro e alla molecola originaria, ognuna delle quali possiede un filamento “stampo” e uno di nuova sintesi.

Complesso enzimatico di duplicazione del DNA Origine di replicazione

Torsione introdotta nell’elica a causa dello svolgimento della molecola RNA primer

RNA primer

DNA elicasi

Proteine destabilizzatrici dell’elica

Complesso enzimatico di duplicazione del DNA

Direzione di replicazione

3’

3’

3’

3’

3’

5’

5’

3’

5’

5’

3’

3’

3’

5’

5’ 3

3’

5’

5’

3’

3’

5’

5’

3’

Visto che le DNA polimerasi estendono gli inneschi di replicazione solamente in direzione

5’-3’, come possono essere replicate le sequenze terminali dei cromosomi lineari eucariotici?

Elizabeth Blackburn e Carol Greider scoprirono che i telomeri sono protetti dal progressivo accorciamento da

un enzima chiamato telomerasi (Nobel Prize 2009)

Azione della telomerasi

La telomerasi possiede il proprio RNA, complementare

al DNA telomerico, come parte del complesso

enzimatico

Cooper & Hausman 2012

I telomeri formano dei cappucci alle estremità dei cromosomi. Essi contengono una sequenza unica di DNA

ripetuta molte volte.