1101 notiziario

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Aut. Trib. Pisa n. 2 del 1970 - variaz. del 7/1/1998 - Anno XIX - Spedizione in A.P. - Art 2 Comma 20/c Legge 662/96 - Stampa: Tipografia Moderna - Navacchio - Pisa - n. 1 Gennaio 2011 Notiziario di informazione Commercio, Turismo, Servizi e Professioni della Provincia di Pisa Pisa PMI: “Non siamo Alice nel Paese delle Meraviglie”

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Notiziario confcommerciopisa Gennaio 2011

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Pisa

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011

Notiziario di informazione Commercio, Turismo, Servizi e Professioni della Provincia di Pisa

Pisa

PMI:“Non siamo Alice

nel Paese delle Meraviglie”

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2 www.confcommerciopisa.it

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3www.confcommerciopisa.it

ASCOM-PISA

Abbiamo fiducia, ma non crediamoalle favole. L’ottimismo è il nostro modo diguardare al futuro, ma la vista sul presente èperforzadicoselucidaeconcreta.Unaimpre-sasuduepagaalfiscooltreil50%delproprioutile, mentre l’88% delle imprese in perditaha continuato a pagare imposte. Le piccole emedie imprese costituiscono il 95% del tessu-toproduttivonazionaleetuttaviasonoquelleche in proporzione pagano molte più tasse.Tasse,imposte,prelievifiscalidiognitipo.An-cheintempidicrisieconomica,lafuriadatas-sazionesembranonaveretregua.Eccoallorala sciagurata ipotesi di introdurre una tassadi soggiorno su tutti i turisti, proprio mentreBancad’Italiacertificaledifficoltàdelturismoprovinciale.Riqualificaresipuò,questovoglio-nogliImprenditori,eperquestosispendonoinprima persona, come dimostra il progetto deicommercianti di Marina di Pisa sulle spiaggedi ghiaia, oppure la prossima organizzazionedieventisportivinazionalisul litoralepisano.Riqualificaresideve,quandositrattadiridurrel’insicurezzaelacriminalitàperlestradecitta-

dine,mariqualificarenonsipuò,comenelcasodeisottopassiallastazione,perchèuccidereilcommercioconscelteurbanisticheavventateèun “reato” contro tutta la città. Il 2011 si pre-senta con molte sfide all’orizzonte e obiettiviambiziosi da raggiungere. Difendere a spadatrattagliinteressidegliImprenditorièlanostramissione. Oggi più che mai. Missione semprepiùattuale.Semprepiùnecessaria.Semprepiùvera.

PresidenteLuca Ciappi

DirettoreFederico Pieragnoli

Aut. Trib. Pisa n. 2 del 1970Var. del 7/01/98

Anno XX – N. 1 Gennaio 2011

Direttore ResponsabileElisabetta Ficeli

Redazione e fotoAlessio Giovarruscio

Promozione e marketingAlessio Giovarruscio

[email protected]

Stampa e GraficaTipografia Moderna – Navacchio - Pisa

Redazione, Amministrazione e PubblicitàVia Chiassatello, Galleria Sanac, 67

Tel. 050 25196 / 25197 Fax 050 21332

[email protected]

LE NOSTRE SEDI

PISAVia Chiassatello, Galleria Sanac, 67

Tel 050 25196 / 25197 Fax 050 21332

Pisa – ASCOM PAGHEPalazzo Confcommercio - P.zza Carrara, 10

Pisa – ENASCO – 50 & PIU’ FENACOMViale Gramsci, 3

Tel 050 48371 – Fax 050 45301

PONTEDERAVis Sacco e Vanzetti, 67

Tel. 0587 59459

SAN MINIATOVia Ser Ridolfo, 22

Tel 0571 417047 – Fax 0571 403098

VOLTERRAVia F. Franceschini, 10

Tel 0588 86677

Chiuso in redazione il 11/02/2011

EDITORE

La nostra missione, i Vostri interessi

e d i t o r i a l e

Nuove tasse

Contrari alla tassa di soggiornoNo ad un fisco borbonico e kafkianoTurismo

Maglia nera per Pisa e ProvinciaTurismo sportivo: ora si può!

Pubblici Esercizi

Ingiusta la gogna mediatica

4

e d i t o r i a l e

6

8

Fiva: operatori abbandonatiStazione: no ai sottopassi! Litorale

Riqualificare Piazza BelvederePunti Blu: torniamo a discutere

Centro Fidi Terziario

Bando sulla internazionalizzazione

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12

13

Normative

Fare pace con il FiscoDisposizione sull’impresa familiare

18

17

Sindacati

Figisc: De Bellis nuovo Presidente

Formazione

Tutti i corsi in programma

Page 4: 1101 Notiziario

4 www.confcommerciopisa.it

No all’introduzione di una tassa di scopo da far pagare a turisti e visitatori della nostra città. Diciamolo con chiarezza: la tassa di scopo è un nuovo, pesante bal-zello sulle spalle dei turisti e delle impre-se locali, un sistema molto semplice per spennare i malcapitati visitatori e al con-tempo incassare fresca moneta sonante. Un modo ottuso e brutale di penalizzare il nostro già fragile sistema turistico e la numerosa costellazione di imprese che ne fanno parte. Proprio in un contesto eco-nomico come quello attuale, caratteriz-zato da una serrata concorrenza interna-zionale che si gioca sul filo di uno stretto rapporto prezzo/qualità e sulla competi-zione globale fra territori. E così, mentre le nostre imprese lavorano duramente ad un fortissimo contenimento delle tariffe per restare sul mercato, ad una profonda riorganizzazione aziendale e ad una inci-siva razionalizzazione delle spese, l’ammi-nistrazione comunale pensa di rialzare di colpo l’asticella per proprie necessità di bi-lancio, totalmente indifferente al contesto economico e ai bisogni dei ceti produttivi.

C’è del parossismo di tipo medievale in questo modo di pensare e di agire, in que-sto indefinito moltiplicare tasse e gabelle, tanto più che negli ultimi quattro anni la pressione fiscale locale su cittadini e im-prese è cresciuta del 10%!

Nessuna certezza sulla presunta destina-zione dei nuovi fondi, solo vaghe promes-se su generici miglioramenti dei servizi, ovviamente tutti da dimostrare, mentre nel frattempo le imprese si troverebbero a scontrarsi con la certezza, questa sì, di un nuovo adempimento tra i mille che già oggi debbono ottemperare.

Per concludere, non è possibile che tocchi sempre alle imprese, ai turisti e ai cittadini pagare gli sprechi e le inefficienze di ge-stione di una elefantiaca macchina comu-nale. E’ bene che ciascuno, nei rispettivi ruoli, si assuma le proprie responsabilità, come avviene nel privato, dove quando un imprenditore sbaglia, la sua impresa fallisce.

Consideriamo negativa e sbagliata

l’ipotesi di introduzione di una tassa di

scopo da far pagare ai turisti che visitano

la nostra città. Sarebbe una tassa contro

il turismo della città oltre che contro i

turisti. Turisti che fanno vivere una parte

importante della nostra economia. Tra i

Tassa di scopoUn sistema medievale di penalizzare il turismo

Luca Ciappi(Presidente Confcommercio Pisa):

“Tassa di scopo?Siamocontrari”

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5www.confcommerciopisa.it

Una impresa su due paga al fisco oltre il 50% del proprio utile ante-imposte, mentre nell’anno della peggiore crisi, il 2009, l’88% delle imprese con bilanci in perdita, ha pagato imposte. Questo è possibile, perchè se da un lato l’utile d’esercizio si è notevolmente ridotto, dall’altro, la base imponibile Irap è diminuita molto meno, perchè oltre al reddito, l’Irap viene calcolata sui costi (costi del personale, oneri finanziari, svalutazioni, perdite su crediti...).

Così la prima lezione che come Confcommercio Pisa estrapoliamo dall’indagine diffusa in queste ore

principali settori economici, il turismo

è quello con le migliori prospettive di

crescita e occupazione a breve e medio

termine. Tra i punti di forza del nostro

aeroporto Galilei, possiamo senz’altro

annoverare la grande capacità di

coinvogliare visitatori, offrendo loro

viaggi e servizi a prezzi estremamente

convenienti. La direzione intrapresa

negli anni dalla nostra città, istituzioni,

infrastrutture, imprenditori è sempre

stata quella di aumentare e migliorare

l’offerta di servizi d’accoglienza in un

contesto di riduzione delle tariffe.

All’interno di un quadro di concorrenza

internazionale molto agguerrita, tra

territori in forte competizione reciproca.

L’introduzione di una tassa di scopo

smentisce la direzione intrapresa fino

ad ora. Rischia di far perdere a Pisa

quote progessive di mercato turistico,

bloccando la sfida della crescita. Finisce

con il rimandare al mondo intero

l’immagine di una città comunque

votata al “saccheggio” dei turisti. E

questo, come Confcommercio Pisa, noi

non lo vogliamo.

da Unindustria Bologna è semplice e paradossale allo stesso tempo: tanto più il livello di redditività di una impresa si riduce, tanto più la pressione fiscale aumenta.

Esiste tuttavia una seconda lezione, altrettanto drammatica e infida per il tessuto produttivo nazionale: la pressione fiscale è inversamente proporzionale alla dimensione dell’impresa, cioè più l’impresa è piccola più essa si aspetta una pressione fiscale elevata. Così, per il 2009, ben il 58% delle piccole imprese (meno di 50 occupati) ha subito una pressione fiscale superiore al 50%, mentre il dato scende al 53% per le medie imprese (tra 50 e 250 occupati) e solo al 31% per le grandi imprese (oltre 250 occupati). Se pensiamo al semplice fatto che il 95% delle imprese italiane appartiene alla PMI, possiamo capire perfettamente la perversione e l’ingiusta sperequazione attuata dal

“Alice non c’è più,schiacciata da un fisco borbonico e kafkiano”

fisco italiano ai danni dell’intero sistema produttivo.

A meno di non essere “Alice nel paese delle meraviglie”, come è possibile immaginare da parte delle imprese una consistente politica degli investimenti e un rilancio dell’occupazione? A queste condizioni folli, come possiamo sperare di attirare nuovi investimenti e capitali dall’estero?

Alice è morta e le piccole e medie imprese sono schiacciate da un sistema fiscale borbonico e kafkiano, i cui effetti sono moltiplicati da una crisi economica di portata storica.

E’ allora come Confcommercio Pisa riteniamo urgentissima una riforma del sistema fiscale, sia in termini di riduzione delle imposte che in termini di semplificazione. Un fisco maggiormente concorrente alla necessità di rafforzare crescita, produttività, sviluppo e occupazione, attraverso ad esempio, la revisione delle aliquote Irpef, il superamento dell’odiosa Irap, la competitività delle aliquote Iva per il turismo, l’apprezzamento delle scelte di reinvestimento degli utili aziendali.

Page 6: 1101 Notiziario

6 www.confcommerciopisa.it

Federico Pieragnoli (Direttore Confcom-mercio Pisa): “In tempi difficili come que-sti, dove si discute di provvedimenti am-mazza turismo, come l’introduzione di una tassa di scopo sui turisti e il ridimen-sionamento del primo aeroporto toscano, il Galieli, a favore di Firenze, questi dati dei primi dieci mesi del 2010 sulla presenze degli stranieri nella nostra provincia do-vrebbero far riflettere molto attentamente gli amministratori locali. Sono dati preoc-cupanti, che arrivano prima dell’introdu-zione della tassa di scopo e prima dell’ef-fettivo ridimensionamento dell’aeroporto Galilei. Non vogliamo pensare a quello che potrebbe accadere una volta che queste due decisioni saranno definitive e pienamente operative. Due modi comple-mentari e autolesionisti di disincentivare il turismo, di scoraggiare gli arrivi e le pre-

Preoccupano i dati diffusi da Banca d’Italia in merito ai viaggiatori stranieri nella provincia di Pisa. Sia in termini di numero dei viaggiatori, sia in termini di spesa, sia in termini di pernottamenti, i dati emersi sono tutti negativi.

unità rispetto agli stessi mesi del 2009, per un saldo negativo di -11,7%. Si tratta della peggiore prestazione dal 2006 e Pisa emerge come la peggiore provincia tra tutte e dieci le province toscane, almeno in termini di perdita di presenze assolute. Incrementano Pistoia (+ 18 mila visitatori) e Prato (+15 mila), stabile Siena e Lucca. Percentuali negative per Massa Carara (-22%), Grosseto (-7%), Livorno (-6%), Fi-renze (-2%), Arezzo (-1%).

Spese viaggiatori stranieri per provincia visitata

Altrettanto negativo per la provincia di Pisa il dato relativo alle spese dei viaggia-tori stranieri. Tra gennaio e ottobre 2010 i viaggiatori stranieri hanno speso nella provincia di Pisa 247 milioni di euro in tut-to, ben 18 milioni di euro in meno rispetto

Confcommercio Pisa:

“Turismo internazionalemaglia nera per Pisa e Provincia”

senze in provincia di Pisa, di favorire indi-rettamente l’attrattività di altre zone e altri territori. Non vorremmo ritrovarci a breve a commentare dati ancora peggiori. Pisa è una città di provincia, è vero, ma dalle grandi eccellenze intellettuali ed econo-miche, ma provvedimenti come questi rischiano di trasformarla in una modetsa periferia. Noi, come rappresentanti degli imprenditori di questa provincia, siamo contrari a scelte così fortemente negative e penalizzanti per l’intero sistema turistico e per il futuro delle nostre imprese”.

Numero di viaggiatori stranieri a desti-nazione per provincia visitata

Si evidenzia con chiarezza una situazione molto difficile per la Provincia di Pisa, vi-sto che nei primi dieci mesi del 2010 il calo di viaggiatori stranieri è stato di 102.000

Page 7: 1101 Notiziario

7www.confcommerciopisa.it

Incentivare il turismo sportivo sul litorale pisano non solo è auspicabile, ma anche possibile. E punta dritto in questa dire-zione la stipula di un Protocollo d’Intesa tra Confcommercio Pisa e l’associazione sportiva Phisio Sport Lab. Un protocollo già operativo, arricchito dalla certezza di almeno quattro eventi di rilevanza na-zionale di triathlon e duathlon già inse-riti in calendario, che si svolgeranno sul nostro litorale: i prossimi 26 e 27 marzo infatti, Marina di Pisa farà da cornice ai campionati italiani assoluti a squadre di Duathlon, mentre il 22 e 23 ottobre sem-pre Marina di Pisa ospiterà la gara nazio-nale di Triathlon. Solo in Toscana sono quasi 1.500 le persone iscritte alla Fe-derazione Italiana di Triathlon, a dimo-strazione che il bacino di appassionati è tutt’altro che esiguo. Proprio per questo motivo, secondo Luca Ciappi Presidente di Confcommercio Pisa, “questo accor-do, oltre a valorizzare l’area pisana, deve servire a trasformare l’avvenimento gara in un vero e proprio evento aperto alla

Siglato l’accordo tra Confcommercio Pisa e Phisio Sport Lab per un calenda-rio di gare nazionali da svolgere a Ma-rina di Pisa.

Litorale Pisano – Gli eventi sportivi

• 26 marzo – 2ª tappa del Circuito Nazionale di DUATHLON SPRINT (Campionato Italiano di società – 4 uniche tappe) – Località Marina di Pisa;• 27 marzo – Campionato Italiano Assoluto a Squadre di DUATHLON Super Sprint – Località Marina di Pisa;

• 14 maggio 2011 – Duathlon KIDS – Trofeo Massimiliano Bartoletti Gara provinciale in collaborazione con il CONI Territoriale e l’ufficio Sport della Pubblica Istruzioine – Località Marina di Pisa;

• 22 ottobre – Triathlon Sprint gara di Rank Nazionale – Località Marina di Pisa;• 23 ottobre – Triathlon Super Sprint CRONO TT a squadre – Valevole per l’assegna zione del titolo Regionale 2011- Località Marina di Pisa

agli stessi 10 mesi del 2009, che in percen-tuale significa un secco – 7%, ovvero mai così male negli ultimi 5 anni. Hanno fatto peggio solo Massa Carrara con un tonfo del – 32% e Grosseto con -23%. Aumenta-no invece le spese degli stranieri a Pistoia (+31%), Prato (+31%), Siena (+10%), Firen-ze (+4%).

Numero di Pernottamenti (cioè il munero di notti trascorse all’estero dai viaggia-tori) viaggiatori stranieri per provincia visitata

Con il segno meno, anche l’ultimo dato dell’indagine, quello relativo al numero di pernottamenti degli stanieri. Pisa passa dai 3 milioni e 472 mila pernottamenti dei primi dieci mesi del 2009 ai 2 milioni e 817 mila del 2010 per un saldo negativo di 655 mila pernottamenti (-19%). Ancora una volta siamo in presenza del peggior risul-tato della Toscana, insieme a Massa Carra-ra (-19%) e a ruota Arezzo (-13%) e Livorno (-9%). Nel resto delle province toscane i pernottamenti sono tutti in aumento, con Pistoia (+38%), Prato (30%), Lucca (+15%), Grosseto (+4%), Firenze (+2%), Siena (sta-bile).

città, capace di coinvolgere in pieno le attività commerciali e ricettive coinvolte. Questo accordo noi lo intendiamo proprio come un primo punto di partenza e non certo di arrivo”. Pone l’accento sugli eventi Marino Pratesi, Presidente Regionale della Federazione Italiana Triathlon il quale ri-corda “che stiamo parlando di eventi spor-tivi di rilevanza quanto meno nazionale, capaci di far giungere nel nostro litorale e soggiornarvi almeno un paio di gior-ni, qualche migliaio di visitatori tra atleti, accompagnatori e familiari”. Soddisfazio-ne per questo accordo è stata espressa da Salvatore Sanzo, Assessore al turismo della Provincia di Pisa: “Questo accordo è qualcosa che auspicavo da tempo, perchè sono fermamente convinto che il turismo sportivo sia il principale elemento di svi-luppo economico della nostra provincia. I dati ufficiali della Camera di Commercio confermano in pieno questo trend in posi-tivo del turismo sportivo, mentre a livello nazionale questa fetta di economia rap-presenta qualcosa come il 10% del Pil”.

“Incentivare il turismo sportivo si può!”

Litorale:

Page 8: 1101 Notiziario

Come categoria degli operatori ambulan-ti del mercato di via Paparelli possiamo affermare in tutta onestà che ci sentiamo completamente abbandonati da questa amministrazione comunale. Davanti a noi stentiamo a riconoscere una controparte affidabile per trattare i molti problemi della nostra categoria. Non stiamo chiedendo so-luzioni miracolistiche ma il rispetto di alcu-ni impegni elementari che riguardano i di-ritti fondamentali del lavoro di quasi 250 di imprenditori ambulanti. Il diktat dell’abusi-

Troviamo inaccettabile questa criminaliz-zazione messa in atto da pseudo comitati di cittadini, contro i pubblici esercizi e le attività commerciali della nostra città. Il metodo è arrogante e arbitrario: ci piace-rebbe sapere chi, a quale titolo, con quale autorità e competenze, si è messo a ispe-zionare una parte delle attività commer-ciali. Ci piacerebbe sapere qualè il fonda-mento giuridico e quello sostanziale alla base di queste ispezioni, francamente più dal sapore poliziesco e intimidatorio che altro. Arbitrarietà, abuso, improvvisazione e forse un pizzico di malafede stanno alla base di simili iniziative. E’ bene chiarirlo una volta per tutte: a passare dalla parte dei cattivi e degli evasori noi non ci stiamo e non ci sottometteremo a questa gogna mediatica! Questi comitati, rappresenta-tivi non si sa di chi, si riempiono la bocca di degrado e del tutto ingiustificatamente puntano il dito contro gli imprenditori. Si rendono conto, questi signori, che i primi a combattere degrado e sporcizia sono proprio i commercianti, impegnati ogni ora del giorno e della notte nella pulizia di marciapiedi e ingressi? Si rendono conto che sono proprio le attività commerciali, con la loro umana presenza, a garantire un baluardo contro i fenomeni di delinquen-za e devastazione? Non è paradossale, in una città palesemente afflitta da un arredo urbano fatiscente, spesso sporco, di sicuro trascurato, puntare il dito contro tavolini e sedie? Sanno questi comitati, che tan-to sbadierano la riqualificazione a parole,

vismo ambulante regna sovrano e incontra-stato per le vie del mercato. Ai nostri clienti è permesso trovare quando possibile, solo parcheggi improvvisati e di fortuna, lungo le strade limitrofe. Il progetto di copertura dotata di pannelli fotovoltaici, a parte al-cune rassicurazioni, sembra insabbiato in qualche ufficio. La condizione dei bagni grida vendetta, l’assistenza in casi di emer-genza, vedi la recente nevicata è pressochè nulla. La crisi soffia pesante, i consumi ri-stagnano e come mercato di via Paparelli,

che molto spesso le azioni di pulizia e di risistemazione degli arredi vengono paga-te direttamente dagli stessi imprenditori? Le responsabilità dei molti problemi di questa città non possono e non devono essere scaricati sulle categorie economi-che, grande risorsa e un indiscusso valore aggiunto, ma vanno cercate altrove.

Confcommercio Pisa:

“Gogna mediatica per i Pubblici Esercizi:Non ci stiamo!”

Mercato PaparelliOperatori abbandonati

al loro destino

Enrico Guardati(Presidente Fipe Confcommercio Pisa):

“Non possianoaccettare questo

modo dicriminalizzare i

Pubblici Esercizi”

Franco Palermo

Page 9: 1101 Notiziario

9www.confcommerciopisa.it

Siamo fortemente contrari al progetto di “riqualificazione” della stazione così come presentato dall’amministrazione comunale. Un progetto che se venisse concretamente realizzato, finirebbe con l’uccidere le attività commerciali regolari ancora presenti in quella zona. Il perchè è semplice da capire, al di là dei graziosi mo-dellini virtuali che ridisegnano una realtà che di fatto non esiste e non può esistere. Con tutta evidenza, creare dei sottopassi in questa zona è un errore da matita blu. Primo, perché si vanno a realizzare delle zone sotterranee in uno dei quartieri a più alta densità di crimine e di degrado. Già oggi le forze dell’ordine faticano molto a garantire condizioni minime di sicurezza, figuriamoci una volta in cui fossero creati

dei passaggi sotterranei. Ci si verrebbe a scontrare con una situazione di estrema pericolosità. In secondo luogo, le attività commerciali sarebbero a tal punto pena-lizzate da rischiare la chiusura completa. Infatti, chi avrà interesse a frequentare quelle attività in superifcie, se per arrivare in piazza Vittorio Emanuele sarà comun-que obbligatorio scendere sottoterra? Non possiamo fingere di non sapere che gran parte di queste attività commerciali vivono oggi soprattutto grazie all’enor-me flusso di persone che attraversano le gallerie, nel doppio senso stazione ferro-viaria/piazza Vittoria Emanuele. Con tutta evidenza, una volta che i passanti saranno incanalati sotto terra, la fruizione dei ser-vizi commerciali subirà un sicuro e quasi certo mortale ridimensionamento. Inoltre, a fronte di questo disagio equivalente per tutti gli esercizi commerciali, si aggiunge una ulteriore penalizzazione per la galle-ria est; infatti, pensiamo ragionevolmen-te che nessuno avrà interesse ad allun-gare il proprio tragitto per raggiungere piazza Vittorio Emanuele. Infine, ultimo punto, la storia recente e “drammatica” dei lavori per il parcheggio di piazza Vit-torio, con i suoi tempi biblici e i disagi in-numerevoli, ha profondamente segnato

dopo un 2010 disastroso e festività al ribas-so, non possiamo più permetterci il lusso di non fornire uno standard minimo di ser-vizi e di accoglienza ai clienti. Viste queste premesse, considerata la stringente neces-sità di rilanciare il mercato di via Paparelli, chiediamo e congintamente all’Anva Con-fesercenti un incontro urgente al sindaco e all’assessore competente per sciogliere insieme almeno i principali nodi che afflig-gono l’area mercatale di via Paparelli. In gioco il destino e il lavoro di tutti noi.

il tessuto commerciale della stazione e la memoria storica dei suoi commercianti. Da l’inizio di quei lavori, almeno due terzi delle attività commerciali sono già scom-parse e le attuali rassicurazioni sui tempi di realizzazione di questo nuovo progetto urbanistico non ci convincono affatto né ci rassicurano.Per concludere, non capiamo la fretta con la quale l’amministrazione comunale sembra voler chiudere la discussione su questa importante vicenda. Come Con-fcommercio Pisa e coordinamento dei commercianti intendiamo lanciare al Sin-daco di Pisa e alla sua Giunta un appello pubblico affinché si proceda ad una più approfondita discussione capace di tene-re in considerazione e salvaguardare gli interessi di tutti, secondo le giuste e ap-propriate dinamiche di partecipazione e di condivisione reciproca”.

Confcommercio Pisa:

“Sottopassi alla stazione?Un errore da matita blu!”

Nicola Renda

Page 10: 1101 Notiziario

10 www.confcommerciopisa.it

E’ bastata la prima domenica di bel tempo, per trasformare di colpo Tirrenia in un vero e proprio suk a cielo aperto. La denuncia viene direttamente dal Coordinamento dei commercianti Confcommercio Pisa di Tirrenia: “Vogliamo lanciare per tempo un monito e un avvertimento a chi ha la responsabilità e la gestione dell’ordine pubblico in questa città. Ci sembra franca-mente inaccettabile che, alla prima dome-nica di sole, Piazza Belvedere e vie limitrofe siano letteralmente prese d’assalto da uno stuolo di venditori abusivi e di vu cumprà, che dopo aver trascorso la stagione fred-da altrove, adesso vengono a svernare e a fare la stagione sui marciapiedi di Tirre-nia. Vendita abusiva, smercio di oggetti contraffatti e di prodotti non conformi,

sono soltanto alcune delle gravi infrazioni al centro di questi comportamenti illega-li. Non possiamo accettare passivamente questa spavalda, reiterata, ingiustificata e palese violazione di ogni più elementare regola di rispetto e di convivenza civile. In gioco gli interessi dei commercianti e degli imprenditori in regola, il rispetto dei citta-dini, ma ancora di più la dignità e l’immagi-ne complessiva del nostro litorale, che da solo produce un terzo dell’economia turi-stica dell’intera provincia. Tutto questo in una città come Pisa, dove pseudo comitati di cittadini, si sentono liberi di dedicarsi allo spionaggio commerciale, compilano liste di proscrizione e vanno a verificare al millimetro l’occupazione di suolo pubblico di bar e ristoranti regolari. Sono trascor-

si almeno due mesi dal giorno in cui ab-biamo chiesto un incontro con Sindaco e Questore, ma ad oggi non abbiamo avuto risposta alcuna. I problemi sono tutti sul tappeto, drammaticamente davanti agli occhi di ognuno di noi e mentre i commer-cianti sono lasciati ad attendere indefinita-mente fuori della porta, l’ingresso di massa in città a vu cumpra e abusivi è sempre e comunque garantito”.

Coordinamento Commercianti Confcommercio Pisa di Tirrenia:

“Piazza Belvedere.Mettiamo fine a questo suk a cielo aperto”

“Pisa, ancora una rapina in pieno centro - Siamo al Far West!”

Donatella Fontanelli(Responsabile Coordinamento Commer-

cianti Tirrenia)

Page 11: 1101 Notiziario

11www.confcommerciopisa.it

“La violenza inaudita dell’ul-tima rapina a mano armata, avvenuta in pieno centro cittadino ci sconcerta pro-fondamente, ma putroppo non ci sorprende. Sono mesi che richiamiamo con ogni mezzo l’attenzione su que-sto gravissimo fenomeno: a Pisa viviamo in una sorta di far west cittadino, la cui fu-ria sembra non risparmiare più nessuno. Chi può dirsi ragionevolmente tranquillo, garantito, tutelato? Nessu-no, né i cittadini, sempre più spesso costretti ad un volon-

Tramontato definitivamente il disastroso progetto dei Punti blu, assolutamente con-trari all’ipotesi di realizzare pennelli a mare su palafitte, che riprorrebbero le medesime, negative dinamiche dei punti blu appena accantonati, gli operatori di Marina di Pisa tornano invece a riproporre con forza la ge-stione delle spiagge di ghiaia. L’estate non è lontana, ben presto turisti e bagnanti af-folleranno le nostra spiagge e non si potrà certo ignorare le loro legittime richieste di servizi essenziali, di igiene, di sicurezza. Stentiamo a comprendere in questa vicen-da l’atteggiamento dell’amministrazione comunale, impegnata da una parte nella ricerca di soluzioni impraticabili e cervello-tiche, dall’altra caparbiamente ferma in un

perdurante ostracismo nei confronti della proposta, piena di buon senso e vantaggio-sa per tutti, degli imprenditori locali. Cioè, di coloro che tengono vivo il litorale pisano e che offrono servizi per 365 giorni l’anno. Di coloro che con la semplice presenza garan-tiscono un costante punto di riferimento, un concreto disincentivo al crimine. Di coloro che, in ultima analisi, hanno ripetutamen-te dichiarato la propria fattiva disponibilità a garantire servizi essenziali ai bagnanti in cambio della facoltà di affitto di piccole at-trezzatture. Possibile che la soluzione più semplice, più efficace, più condivisa, imme-diatamente realizzabile, debba essere siste-maticamente scartata, senza neanche esse-re presa in seria considerazione? Possibile

che si preferisca lasciare incustodite queste spiagge di ghiaia, abbandonarle al degrado e all’insicurezza, piuttosto che concordare con gli imprenditori, un semplice e traspa-rente piano di gestione, con obblighi e fa-coltà chiaramente espresse? Possibile che si preferisca lasciare i bagnanti a loro stessi, totalmente deprivati di servizi, di sicurezza, di condizioni elementari di igiene? Come Confcommercio Pisa riteniamo che l’appello degli imprenditori all’amministrazione co-munale sia chiaro e pensiamo altresì neces-sario tornare a discutere insieme la gestione di queste spiagge di ghiaia, stabilendo di concerto un protocollo comune. In gioco, il bene e l’mmagine dell’intero litorale.

tario coprifuoco, né i turisti, frequentemen-te derubati, tantomeno gli imprenditori e i commercianti, avversati da azioni criminose sempre più numerose e sempre più brutali. Su questo punto essenziale, il silenzio delle istituzioni e dei tutori dell’ordine è scon-certante. L’insicurezza e la paura minano la tranquillità dei gesti più elementari: portare i guadagni di una giornata al più vicino spor-tello di cassa continua è fonte di massima ansia e tensione. Rimanere soli in negozio, soprattutto se donne e anziani, è un rischio che non vale più il caso di correre. I più fortu-nati, subiscono rapine e danni ingenti in loro assenza. Che fare, per arginare questa marea di montante violenza? Come ottenere quel-le garanzie elementari di sicurezza previste

espressamente dalla nostra costituzione? Chi ha responsabilità isitituzionali non può più accampare scuse di alcun tipo: in gio-co c’è l’essenziale, c’è la tenuta di un intero tessuto sociale, la sua salvaguardia e la sua sicurezza e fingere che non sia così è atteg-giamento controproducente. E’ possibile che si continui a dire che tutto va bene, che Pisa è una città sicura e tranquilla? Non è no-stra intenzione dare suggerimenti su come risolvere il problema, perchè non ci compe-te e non siamo in grado di farlo, ma questa emergenza criminalità va affrontata in ma-niera seria e decisa. Cassandre inascoltate, lo diciamo da mesi e continueremo a dirlo. Prima che sia troppo tardi”.

Coordinamento Commercianti Confcommercio Pisa di Tirrenia:

“Piazza Belvedere.Mettiamo fine a questo suk a cielo aperto” Confcommercio Pisa:

“Punti Blu - L’Amministrazione Comunaletorni a discutere con gli Imprenditori locali”.

“Pisa, ancora una rapina in pieno centro - Siamo al Far West!”

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12 www.confcommerciopisa.it

Una volta che il caffè tostato ègiunto nei locali per essere consu-mato, entrano in gioco le famose4M. Prima M Il perfetto equilibrio di una miscela

è forse il pregio più difficile da ri-scontrare poiché richiede impiego diqualità pregiate, giusto dosaggiodelle stesse, perfetto grado di tosta-tura. La fase della miscelazione, èdunque quella in cui nasce il carat-

tere, il valore di una marca di caffè,quella che ne determina l'immaginee che influisce direttamente sulla"fama" di una bar: armonia sofisti-cata del gusto, aroma generoso,corso nobile, costituiscono la strate-gia vincente per una miscela desti-nata ad imporsi. Seconda Mé l'esperienza che il barista si fadopo anni di lavoro dietro la mac-china. Normalmente è preferibileche alla macchina da caffè lavorisempre una stessa persona, o co-munque persone che lavorano nellostesso modo, così da non avere pro-blemi nella macinatura del caffè. In-fatti la macinatura e la macchinadovrebbero essere regolate in basealle abitudini di lavoro dell'opera-tore. Terza M Avere una macinatura sempre per-fetta in tutte le condizioni ambien-tali è una delle cose più importantiper ottenere un ottimo caffè! Quindi,utilizzate un buon macinadosatore,constatate che le macine siano sem-pre ben affilate, eseguite la puliziaquotidiana per evitare che dei resi-dui di caffè irrancidiscano, e varinoil gusto finale del prodotto. Quarta MUtilizzate una macchina di unabuona marca, che riesca ad esaltarele qualità del Vostro caffè. Teneteconto che un buon espresso devescendere il 25- 28 secondi, di cui 5/6di infusione. I principali elementi datenere sempre sotto occhio sono: - manometro pressione caldaia: in-dica la pressione esistente in caldaia.La pressione ottimale deve esserecirca tra 0,9 e 1 atmosfera, al di fuoridi questi valori il caffè sarà o troppofreddo o troppo caldo. - manometro di pressione dellapompa volumetrica, che deve esseresempre tra le 8 e le 10 atmosfere, aldi fuori di questi valori il caffè nonviene sfruttato nella maniera ade-guata, e risulterà con crema inconsi-stente o troppo corposa.

LA STORIA DI UN CAFFE’ PERFETTO

Tutto cominciò nel 1930 con il Bar di Corso fon-dato dal "Sor" Ugo Incerpi, in quella MontecatiniTerme di stile Liberty, vero punto d'incontro di

fama internazionale. Il titolare del Bar New York, compròuna macchina per "torrefare" il caffè, così da proporreun prodotto particolare alla sua raffinata clientela, chefrequentava la città termale per riposarsi e "passare leacque" il suo caffè era talmente buono che in pocotempo si sparse la voce, e la domenica si veniva persinoda Firenze per gustarlo. Dopo la II Guerra Mondiale, Lo-retta, la figlia del "sor" Ugo, sposò Oscar Onori che, giàesperto agronomo, trasformò negli anni 50/60 l'attivitàartigianale in una torrefazione capace di distribuire ilcaffè in tutta la Toscana. Caffè New York va ancoraavanti grazie al consolidamento e lo sviluppo sapiente-mente tramandato ai figli e, oggi, ai nipoti. Non solo inToscana, ma anche in Francia, Germania (dove ab-biamo ricevuto uno speciale riconoscimento superandouna concorrenza molto più famosa di noi) , Sud Africa,Canada e Giappone. Questa è la nostra storia, fatta dipassione per il nostro lavoro e di rispetto per il consu-matore. Così ogni volta che assaporate una tazzina diCaffè New York, chiudete gli occhi e pensate che lì den-tro ci sono 80 anni di storia.

IL CAFFE’Ma è con la torrefazione che il caffècambia completamente aspetto equalità. è l'operazione di trasformazioneche dà ai chicchi l'aspetto che siamoabituati a vedere. Durante la tostatura ilchicco si apre, e dilata la tipica fessuracentrale, perde in peso circa il 18- 20 %,mentre aumenta in volume del 60 %.Cambia gradatamente il suo colore, masopratutto è sottoposto a reazionifisico- chimiche assai complesse. Ilgrado di torrefazione viene regolatotenendo conto: dei gusti delconsumatore e della zona didestinazione: tostare al sud Italia è cosadiversa che tostare per il nord. Nessunamacchina, nessun computer puòsostituire l'occhio e la mentedell'esperto tostatore. Il grado ditorrefazione è la base di ogni miscela:gli Arabica richiedono sempre unatostatura più chiara affinché nonvengano alterati gli aromi delicati che lidistinguono, mentre per i Robusta èindispensabile una tostaturaleggermente più scura per coprire leloro caratteristiche di legnosità. Natanell'altopiano di Kaffa, in Etiopia, lapiantina del caffè, si è diffusa primanello Yemen, e poi nella maggior partedei paesi a clima caldo- umido, tra i duetropici. In questa zona del globoterrestre viene dunque prodotto il caffèverde, che secondo le provenienze(Brasile, Costarica, Jamaica, Etiopia, ecc.) avranno qualità diverse. Le speciebotaniche di caffè che hanno valorecommerciale e vengono coltivate, sonodue: la Coffea Arabica e la CoffeaRobusta. Esse hanno non solo aspettidiversi, ma anche gusti, aromi, ecaratteristiche organolettichecompletamente differenti.

COME OTTENERE UN OTTIMO ESPRESSO

E’ quello che milioni di persone incon-trano ogni giorno, per celebrare il lororito quotidiano. Chi lo preferisce ri-stretto, chi forte, chi soave, chi dolce.Per ognuno di questi il requisito prin-cipale è che sia di qualità. Insomma unvero e proprio corroborante, un pre-zioso rimedio contro la fatica fisica e

mentale, un insostituibile compagnodelle nostre giornate lavorative, e deinostri momenti di relax. Ecco il nostromondo, il mondo della torrefazioneNew York: Viale Adua, 5/7 – Pistoiatel. 0573 24281-2 – Fax. 0573 364562www.caffenewyork.it [email protected]

ECCO IL NOSTRO MONDO

Favorire i processi di internazionalizzazio-ne delle imprese, incentivando, attraverso il sostegno finanziario, la partecipazione a fiere e mostre estere ora è possibile grazie al nuovo bando della Camera di Commer-cio di Pisa.

Al contributo sono ammesse le piccole e medie imprese, loro cooperative e consor-zi, ad eccezione delle imprese del settore servizi, che abbiano una serie di requisiti: sede legale in provincia di Pisa, iscritte al Registro Imprese, in regola con la denun-cia di inizio attività Rea, in regola con il pagamento del diritto annuale, non siano in regime di amministrazione controllata, concordato preventivo, fallimento o liqui-dazione.

Le spese ammesse a contributo sono quelle relative all’acquisizione dello spa-zio espositivo e del relativo allestimento, la partecipazione ad iniziative promozio-nali nell’ambito della fiera. La domanda deve essere presentata entro 60 giorni dal termine della manifestazione cui si è partecipato.Per le fiere svoltesi nei mesi di novembre, dicembre dell’anno prece-dente e nei mesi di gennaio e febbraio del corrente anno il termine per la presenta-zione della domanda è fissato al 30 aprile. Per compilare la domanda è possibile rivolgersi al Centro Fidi Terziario, in Via Chiassatello 67 a Pisa, oppure telefona-re allo 05025196.

Internazionalizzazione PMI 2011.Aperto il Bando

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13www.confcommerciopisa.it

Il sindacato Figisc Confcommercio Pisa comunica a tutti gli associati, che il termine di pagamento del contributo SISTRI è stato rinviato al 30 aprile 2011. Inoltre, in base al Decreto del 9 luglio 2010, sono stati definiti contributi economici ridotti per le micro imprese con un numero di addetti inferiore alle 10 unità e di modesta produzione di rifiuti (Vedi tabella a sotto).

Addetti per unità locale Quantitativi annui Contributo

Fino a 5 Fino a 200 Kg € 50,00 Fino a 5 Da 201 a 400 Kg €60,00Da 6 a 10 Fino a 400 Kg €60,00

I soggetti che, alla data di entrata in vigo-re del presente decreto, hanno già prov-veduto al pagamento dei contributi, ed i soggetti che per errore hanno versato somme maggiori rispetto al dovuto, han-no diritto al conguaglio di quanto versato a valere sui contributi dovuti per gli anni successivi. A tal fine basterà inoltrare l’ap-posita domanda al Sistri, mediante posta elettronica ([email protected]) o via fax (al numero verde 800 05 08 63), utiliz-zando il modello allegato o scaricato dal sito www.sistri.it. La segreteria Figisc resta a disposizione per tutti i chiarimenti del caso.

Internazionalizzazione PMI 2011.Aperto il Bando

Sistri:Pagamentiprorogatial30Aprile2011

Figisc Confcommercio Pisa:

“Luisa De Bellis è il nuovo Presidente Provinciale”I distributori di carburante di Pisa e Pro-vincia associati Confcommercio hanno da oggi un nuovo Presidente Provincia-le, Luisa De Bellis, eletta dal Consiglio all’unanimità. La De Bellis gestisce da 26 anni un impianto Agip a Pontedera e da sempre lotta per la salvaguardia dei di-ritti dei gestori di carburante. Le prime parole del neo eletto presidente sono di piena soddisfazione: “Accetto questo incarico con estremo entusiasmo e po-sitività, profondamente convinta delle potenzialità del nostro sindacato. Il mio impegno sarà quello di rafforzare sin da subito l’unione tra tutti i colleghi, per affrontare con più forza le sfide che ci attendono. Lavorerò in direzione di un

miglioramento del potere contrattuale della nostra categoria, che le compagnie petrolifere cercano di delimitare e ridur-re ogni giorno di più. Consolidare tutti i comitati di colore già esistenti e creare quelli che ancora non ci sono è uno dei miei primi obiettivi da presidente, pre-messa indispensabile per affrontare al meglio le prossime e difficili sfide con-trattuali. La scadenza del contratto Agip/Ip è il primo degli accordi economici da rinnovare, e il mio impegno, insieme ai quello dei colleghi, sarà cercare di mi-gliorare il rapporto tra costi troppo ele-vati delle promozioni e i ridotti margini di guadagno”.

Congratulazioni alla De Bellis sono espresse da Luca Ciappi, Presidente di Confcommercio Pisa: “Esprimo i più sinceri auguri al nuovo presidente dei gestori di carburante, convinto della bontà e dell’importanza del alvoro che si appresta a compiere. Come Confcom-mercio Pisa mettiamo a disposizione la garanza, la qualità e la professionalità di una struttura forte, efficiente, al servizio delle imprese”.

Luisa De Bellis

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14 www.confcommerciopisa.it

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15www.confcommerciopisa.it

L’innovazione oggi è la chiave decisiva per restare competitivi in un mercato diventato all’improvviso più affollato e più aggressivo, ma occorre il coraggio di credere e investire in idee nuove, capaci di migliorare il servizio e/o l’efficienza aziendale.Per questo la Regione Toscana, insieme all’Unione Europea, offre importanti opportunità di finanziamento alle Piccole e Medie Imprese del commercio e turismo ed alle loro forme aggregate, con due interessanti misure: una finalizzata a cofinanziare l’acquisto di consulenze (servizi qualificati di professionisti); l’altra, finalizzata a cofinanziare progetti che innovano servizi o processi della tua azienda.

Consulenze per l’acquisizione di certificazioni ambientali (Emas o Ecolabel), sociale (SA 8000) e di qualità (ISO 9000). Inoltre consulenze in materia di innovazione e supporto. La Regione cofinanzia le spese di progettazione e consulenza.

Innovazione organizzativa nelle attività delle imprese. Per intervento innovativo si intende quello che dota l’impresa di un sistema di gestione e/o organizzazione di natura avanzata. Tale sistema comprende sia l’acquisizione di strumentazioni tecnologiche di elevata specializzazione e complessità utili allo sviluppo ed evoluzione dell’azienda, che l’attuazione di specifici progetti innovativi, in ogni caso espressamente legati alle attività turistiche e commerciali svolte dall’azienda.

Per le consulenze:

Le spese per l’acquisizione di servizi qualificati, ammissibili al finanziamento sono riconducibili a:a - servizi di consulenza in materia di innovazione e di certificazione avanzata (allegato A “1. Servizi di supporto all’innovazione organizzativa e all’introduzione di tecnologie dell’informazione e della comunicazione”) ed in particolare ai seguenti costi:

consulenza gestionale; assistenza tecnologica; servizi di trasferimento di tecnologie; consulenza in materia di acquisizione, protezione e commercializzazione dei diritti di proprietà intellettuale e di accordi di licenza; consulenza sull’uso delle norme.

b - servizi di supporto all’innovazione (allegato A “2. Servizi qualificati specifici a domanda collettiva”) ed in particolare ai seguenti costi: banche dati; biblioteche tecniche; ricerche di mercato; utilizzazione di laboratori; etichettatura di qualità; test e certificazione.

Per l’innovazione:

a - le spese di personale (ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario purché impiegati per il progetto). Si precisa che l’importo di questa spesa non può superare il 30% del costo totale ammissibile dell’intero progetto;

b - i costi degli strumenti e delle attrezzature, incluso software, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto. Se gli strumenti e le attrezzature non sono utilizzati per tutto il loro ciclo di vita per il progetto, sono considerati ammissibili unicamente i costi di ammortamento corrispondenti alla durata del progetto, calcolati secondo i principi della buona prassi contabile. Si tratta esclusivamente di costi di strumenti e attrezzature TIC, come indicato al punto 5.5 della disciplina comunitaria 2006/C323/01;

c - i costi dei fabbricati e dei terreni nella misura e per la durata in cui sono utilizzati per il progetto. Per quanto riguarda i fabbricati, sono considerati ammissibili unicamente i costi di ammortamento corrispondenti alla durata del progetto, calcolati secondo i principi della buona prassi contabile. Per quanto riguarda i terreni, sono ammissibili i costi delle cessioni a condizioni commerciali o le spese di capitale effettivamente sostenute;

d - i costi dell’innovazione contrattuale, delle competenze tecniche e dei brevetti, acquisiti o ottenuti inlicenza da fonti esterne a prezzi di mercato, nell’ambito di un’operazione effettuata alle normalicondizioni di mercato e che non comporti elementi di collusione, così come i costi dei servizi diconsulenza e di servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini dell’attività di ricerca;

e - spese generali supplementari derivanti direttamente dal progetto, per un importo massimo del 10% del costo totale ammissibile del progetto;

f - altri costi di esercizio, inclusi costi di materiali, forniture e prodotti analoghi, sostenuti direttamenteper effetto dell’attività prevista dal progetto.

ESEMPI DI INTERVENTI FINANZIABILI

SPESE AMMISSIBILI

www.confcommercio.toscana.it

FINANZIAMENTI ALLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE DEL COMMERCIO E TURISMO.

Nel caso delle consulenze ... il valore ammissibile va dai 15.000,00 ai 20.000,00 Euro ed il cofinanziamento è pari al 50%!Nel caso di progetti innovativi... non possono essere ammesse all’agevolazione investimenti inferiori ad Euro 50.000,00 e superiori ad Euro 1.000.000,00.Gli investimenti usufruiscono di un contributo in conto impianti nella misura massima del 25% della spesa ritenuta ammissibile per le medie imprese, massima del 35% per le piccole e micro imprese e massima del 50% per i Centri Commerciali Naturali.

LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE VA DAL 1 APRILE AL 30 GIUGNO 2011 E A PARTIRE DAL 2012 DAL 1 FEBBRAIO AL 30 APRILE.VERSIONE INTEGRALE DEL BANDO E INFO ON LINE SUI SITI DELLE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA

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16 www.confcommerciopisa.it

TIENITIFOR.TE.

LA FORMAZIONE, UN’OPPORTUNITÀ DI CRESCITA A COSTO ZERO For.Te. eroga finanziamenti alle aziende per la formazione dei lavoratori. La formazione è lo strumento giusto per essere sempre competitivi e professionali nel mondo del lavoro.For.Te. è il Fondo Interprofessionale per la forma-zione continua delle imprese di tutti i settori economici. Autorizzato dal Ministero del Lavoro, è promosso da CONFCOMMERCIO, CONFETRA, CGIL, CISL e UIL.

La formazione finanziata da FOR.TE. è davve-ro gratuita, le imprese e i lavoratori non devono anticipare alcun costo!

For.Te. presta la massima attenzione all’ampliamento e al miglioramento dell’offerta di servizi, al fine di rispondere in modo sempre più adeguato ai fabbisogni delle aziende aderenti e potenziali aderenti. In particolare, accanto alla

tradizionale formula degli Avvisi, sono state attivate due nuove modalità di finanziamento:il Conto Individuale Aziendale e la Formazione a Catalogo per le piccole e medie imprese.

A For.Te. aderiscono aziende di ogni dimensio-ne, ogni settore economico e localizzate su tutto il territorio Nazionale. Il principale risultato dell’attività svolta viene proprio dalle adesioni, in costante aumento: 105.500 imprese aderenti con 1.200.000 lavoratori, 350 mln di euro stanziati, oltre 19 mln di ore di formazione finanziate per formare 900.000 lavoratori.

Le imprese possono aderire in qualsiasi mese dell’anno e utilizzare da subito una delle opportu-nità offerte da For.Te. Aderire non ha alcun costo per l’azienda ed il lavoratore ed è semplice; è sufficiente indicare nella denuncia UNIEMENS (ex DM10) il codice adesione FITE. Nel caso in cui l’azienda sia aderente ad altro Fondo occorre indicare prima il codice di revoca REVO e quindi il codice di adesione FITE.

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FOR.TE. Via Nazionale 89/a - 00184 Roma • Tel. 06 468451 • [email protected]

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FORMAZIONE A COSTO ZERO

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I corsi a PisaCORSI HAACP:

FEBBRAIO: 15 -17 -22 -24 dalle ore 9.00 alle ore 13.00

MARZO: 15 – 17 – 22 – 24 dalle ore 14.00 alle ore 18.00

APRILE: 12 – 14 – 19 – 21 dalle ore 9.00 alle ore 13.00

CORSI ACCESSO AL SETTORE ALIMENTARE: 25 GENNAIO – 24 FEBBRAIO 16 MARZO – 16 APRILE

SICUREZZA SUI .LUOGHI DI LAVORO. - D. Lgs 81/08 RSPP: 9, 16, 23 FEBBARIO 02 marzo dalle 9.00 alle 13.00

ANTINCENDIO: 04 Marzo dalle 9.00 alle 13.00 (attività d’aula)

PRIMO SOCCORSO:

9 -14 16 21 MARZO dalle 9.00 alle 13.00

AGENTI DI AFFARI IN MEDIAZIONE: 15 FEBBRAIO - 15 APRILE

BARMAN: 21 – 22 – 23 FEBBRAIO dalle 9 alle ore 14

1 – 2 – 3 MARZO dalle 9 alle ore 14

I corsi a PontederaCORSO HACCP: 14-17-21-24 Marzo dalle 14.00 alle 18.00 14-6-11-13 Maggio dalle 9.00 alle 13.00

CORSO ACCESSO SETTORE ALIMENTA-RE:

inizio 22 Marzo 2011 martedì e venerdì dalle 9.00 alle 13.00

CORSO SICUREZZA inizio lunedì 4 aprile lunedì e mercoledì dalle 14.00 alle 18.00

Altricorsiprevistialraggiungimentodeipartecipanti:CORSO MEDIATORI IMMOBILIARI Inizio Aprile 2011 corsi serali orario 17.00 - 20.00

CORSO AGENTI DI COMMERCIOInizio maggio 2011 corsi serali orario 18.00 - 21.00

CORSO BUTTAFUORI

Inizio Aprile 2011 corsi serali orario 19.00-22.00

I corsi a VolterraCORSO ADDETTI E TITOLARI ATTIVITÀ ALIMENTARI E AGGIORNAMENTO: Marzo-aprile 2011

FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER AC-CESSO SETTORE ALIMENTARE (EX-REC): Marzo-aprile 2011 CORSO HACCP: Periodo di svolgimento Marzo-aprile 2011

I corsi saranno attivati al raggiungimento di un numero minimo di partecipanti.

Confcommercio Pisa ricorda che il 28 febbraio 2011 scadrà il termine per effettuare il pagamento dei diritti Siae e che una volta decorso tale termine, non si avrà più diritto allo sconto previsto per i Soci, i quali una volta in regola con il pagamento della quota associativa 2011, potranno richiedere, fin da ora, i certificati per ottenere le riduzioni. Rivolgersi presso la nostra sede, in via Chiassatello 67, tel. 050/25196.

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Una nuova stagionedi corsi per tutti

Siae:La scadenza

Organizzata dalla Pubblica Assistenza del litorale pisano, la raccolta fondi per il progetto “Litorale Solidale” è finalizzata all’acquisto di nuovi e più attrezzati mezzi di emergenza. Le attività della Palp sono al servizio dell’intera cittadinanza, ma in particolare nel settore estivo, anche delle migliaia di turisti che frequantano la costa pisana. Da questo punto di vista, grazie all’impegno dei volontari, la Palp contribuisce in maniera importante ad aumentare l’offerta globale dei servizi offerti ai turisti. Oltre a ciò, l’impegno della Palp si misura anche in altri importantissimi settori, quali il trasporto ordinario con ambulanze e mezzi attrezzati, il sociale, la formazione sanitaria, la protezione civile, l’assistenza alle onoranze funebri. Per maggiori dettagli e informazioni, contattare il numero di telefono 05036750 oppure visitare il sito internet www.palitoralepisano.it

PALP:Litorale solidale

Denise Baggiani Cecilia Pellegrinettii

Page 18: 1101 Notiziario

18 www.confcommerciopisa.it

fiscale Il D.L. “anticrisi’’ del 2008 aveva ab-battuto le aliquote sanzionato-rie del ravvedimento operoso. La legge di stabilità per il 2011 interviene nuovamente su tali aliquote prevedendo tut-tavia, con decorrenza dal 1º febbraio 2011, l’aumento della misura delle sanzioni ridot-te in caso di utilizzo dell’istituto del ravvedi-mento operoso. Risultano inoltre aumentate anche le sanzio-ni contenute negli atti da emettersi dal 1º feb-braio 2011, in caso di accertamento con ade-sione, acquiescenza, definizione agevolata delle sanzioni, conciliazione giudiziale, ade-sione agli inviti al contraddittorio ed ai pvc.In particolare:

il comma 18

della legge di stabilità

modifica gli artt. 2, co.5, 3, co.3 e 15, co.1, del D.Lgs. n. 218/97, in materia di accertamento con adesione;

il comma 19interviene sull’art. 48, co 6, del D.Lgs. n. 546/92, in materia di conciliazione giudiziale;

il comma 20modifica gli artt. 13, 16 e 17 del D.Lgs. n. 472/97, in materia di ravvedimento operoso.

In tutte e tre le casistiche viene modificato l’ammontare delle sanzioni pecuniarie appli-cabili, riducendo di conseguenza i benefici derivanti dal ricorso agli istituti dell’accer-tamento con adesione, della conciliazione giudiziale, ovvero del ravvedimento operoso.

Accertamento con adesioneIn particolare, con riferimento all’istitu-to dell’accertamento con adesione, la Legge di stabilità 2011 prevede l’appli-cazione delle sanzioni nella misura di un terzo del minimo previsto per legge. Nel caso in cui il contribuente, entro il ter-mine di 60 giorni per la proposizione del ri-

La disciplina dell’impresa familiare e` conte-nuta nell’art. 230 bis c.c., introdotto dalla leg-ge n. 151/1975 recante la riforma del diritto di famiglia. La disposizione chiarisce quali sono i collaboratori familiari del titolare - impren-ditore con i quali è possibile costruire un’im-presa familiare. Sono tali: il coniuge, i parenti (intesi in linea retta e collaterale) entro il terzo grado, gli affini entro il secondo grado. Per essere considerati collaboratori familiari dell’impresa, i familiari devono partecipare all’attività della stessa in maniera continua, anche se non esclusiva, e prevalente. Pertan-to, l’attività saltuaria non è sufficiente, anche se non è necessario che l’attività familiare costituisca la sola attività è sufficiente che si rilevi principale. La disciplina civilistica prevede che l’attività debba essere prestata in «modo continuati-vo», anche se la disciplina fiscale aggiunge il requisito della prevalenza. La norma, inoltre, dispone che, «salvo quando sia configurabile un diverso rapporto(ad es. rapporto di lavo-ro subordinato, collaborazione coordinata e continuativa, natura societaria), la partecipa-

zione all’impresa familiare dà diritto al mante-nimento secondo la condizione patrimoniale della famiglia ed alla partecipazione agli utili ed ai beni acquistati con essi, nonché agli in-crementi dell’azienda, anche in ordine all’av-viamento (art.230 bis, comma 1, c.c.) in rela-zione alla quantità e qualità del lavoro svolto. La gestione ordinaria compete all’imprendi-tore. Le decisioni concernenti l’impiego degli utili e degli incrementi devono essere adotta-te a maggioranza dai familiari compartecipi; analogamente dicasi per le decisioni inerenti la gestione straordinaria, agli indirizzi produt-tivi, alla cessazione dell’impresa. Il diritto alla partecipazione dell’impresa è in-trasferibile, salvo che il trasferimento avven-ga, con il consenso di tutti i compartecipi, a favore di un familiare che ha titolo a parteci-

pare all’impresa. In caso di divisione eredita-ria, o di trasferimento dell’azienda, i familiari hanno diritto di prelazione. L’impresa familiare si estingue in seguito alla morte dell’imprenditore, al venir meno della

Fabio Galletti(Resp. Fiscale Confcommercio Pisa):

“Il nuovo sistemasanzionario per fare

pace con il Fisco

Elisabetta Ficeli(Vice Direttore Confcommercio Pisa):

Normative sull’Impresa Familiare nel settore Commercio.

Fabio Galletti

Elisabetta Ficeli

Page 19: 1101 Notiziario

19www.confcommerciopisa.it

corso, paghi all’Amministrazione Finanziaria, il dovuto senza quindi impugnare l’avviso di accertamento ovvero rinunci a presenta-re istanza di accertamento con adesione, la riduzione delle sanzioni prevista originaria-mente nella misura di un quarto dei minimi edittali verrà erogata nella misura di un terzo. Tali nuove sanzioni trovano applicazione con riguardo agli atti definibili emessi dall’Agen-zia delle Entrate a decorrere dal 1° febbraio 2011.

Conciliazione giudizialeQuanto alla conciliazione giudiziale, la Legge di stabilità 2011 ha previsto un aumento delle sanzioni con riferimento ai ricorsi presentati (intesa come notifica) dal 1° febbraio 2011.In particolare le sanzioni amministrative si applicano nella misura del 40% delle som-me irrogabili in rapporto all’ammontare del tributo risultante dalla conciliazione medesi-ma, in ogni caso la misura delle sanzioni non può essere inferiore al 40% dei minimi editta-li previsti per le violazioni più gravi relative a ciascun tributo.

Ravvedimento operosoEd in ultimo, anche in relazione all’istituto del ravvedimento operoso la Legge di stabilità 2011 ha aumentato le sanzioni pecuniarie previste:

se la regolarizzazione dell’omesso o parziale pagamento di imposta viene eseguita entro 30 giorni dalla violazione

la sanzione viene ridotta ad un decimo del minimo (ritorna, quindi, la vecchia misura del 3% in sostituzione del 2,5% attuale);

se la regolarizzazione è compiuta entro il termine più lungo di presentazione della dichiarazione relativa all’anno in cui la violazione è stata commessa

la sanzione è aumentata ad un ottavo del minimo (si passa, quindi, alla misura del 3,75% in sostituzione del 3% attuale);

se trattasi di presentazione di una dichiarazione entro 90 giorni dal termine di scadenza

la sanzione sarà pari ad un decimo del minimo (pari, quindi, al 10%).

Sconteranno le nuove sanzioni le violazioni commesse a decorrere dal 1° febbraio 2011.Va infine ricordato che con apposito decreto il Ministero dell’Economia ha modificato, ad un anno di distanza dalla riduzione all’1%, il

tasso di interesse legale che è divenuto pari all’1,5% con un aumento di 0,5 punti percen-tuali. Nelle scelte di opportunità al ricorso a forme deflattive tale aumento, decorrente dal 1° gennaio 2011, va tenuto in debito conto.

pluralità dei familiari, alla deliberazione del-la maggioranza dei partecipanti; altre cause d’estinzione sono il fallimento e l’impossibili-tà di prosecuzione dell’attività. L’impresa familiare rimane sempre un’impre-sa individuale. Allo scopo di conseguire il riconoscimento dei diritti di cui all’art. 230-bis c.c., la norma non detta condizioni di forma particolare es-sendo sufficiente lo svolgimento di un’attività lavorativa in comune la quale di per sè idonea a esprimere la volontà negoziale. La forma scritta è invece necessaria ai fini dell’applicazione delle disposizioni fiscali. L’iscrizione del collaboratore non implica la

comunicazione preventiva d’assunzione al competente Centro per l’impiego (nota del Ministero del lavoro e della previdenza sociale del 14 febbraio 2007). Il legislatore ha comun-que previsto una forma di comunicazione semplificata, attraverso l’obbligo di denuncia preventiva all’Inail (DNA), prima dell’inizio dell’attività lavorativa in via telematica, nella quale va indicato nominativamente, anche il trattamento retributivo ove previsto. L’omes-sa comunicazione preventiva all’Inail compe-tente comporta, per gli organi di vigilanza in sede di accesso ispettivo, che il collaboratore familiare sia considerato ‘‘in nero’’ e, pertanto, incluso nel computo ai fini della sospensione

dell’attività lavorativa (art. 14, comma 3 e 4, D.Lgs. n. 81/ 2008, come modificato dal D.Lgs. n. 106/2009). Inoltre, sarà applicabile la maxi-sanzione prevista per il lavoro irregolare (art. 3, c. 3, D.L. n. 12/2002 convertito con modif. in legge n. 73/2002 e successive modifiche). Circa l’iscrizione dei dati dei collaboratori fa-miliari nel Libro unico del lavoro, ai sensi della circolare n. 20 del 21 agosto 2008 del Ministe-ro del lavoro, questi non sono più oggetto di registrazione, salvo che non siano dipenden-ti, collaboratori a progetto o associati in par-tecipazione con apporto lavorativo). Il Legislatore ha anche varato provvedimenti finalizzati a favorire l’occupazione nelle im-prese familiari del settore commercio, attra-verso rapporti ‘‘particolari’’, come il lavoro oc-casionale ed accessorio, previsto dagli articoli 70 e ss. del D.Lgs n. 276/2003. In particolare è stato elevato da 5.000 a 10.000 euro annui il limite di reddito per incarichi di lavoro occa-sionale ed accessorio conferiti a collaboratori. In caso di conferimento di incarichi di lavoro occasionale ed accessorio verrà applicata in favore dei collaboratori una contribuzione previdenziale analoga a quella dei lavoratori subordinati.

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