eta

xperience

ay

Pillola ZED

La #PillolaZED di oggi #Flash per una memoria più veloce e non solo

http://bit.ly/19Wqv06

L’architettura dei mainframe è nata con lo scopo di poter servire migliaia di utenti e far eseguire più programmi contemporaneamente. Per ottenere questo risultato una delle tecniche impiegate è stata la memoria virtuale.

La MEMORIA VIRTUALE è un’illusione che fa credere ai programmi, e dunque ai programmatori, di avere a disposizione la MEMORIA CENTRALE tutta per sé o, adirittura di averne di più.

Per realizzare questa illusione si suddivide la memoria virtuale in tanti blocchi chiamati pagine e si caricano in memoria centrale solo quelle che servono in quel momento. Le altre pagine vengono parcheggiate su dischi che operano come una MEMORIA AUSILIARIA.

Chiaramente più avvengono degli spostamenti tra memoria centrale ed ausiliaria e più intervengono operazioni di I/O che abbassano le prestazioni.

Una di queste è la Flash Memory, ossia la possibilità di aggiungere un livello intermedio di memoria costituito da schede su cui sono montati dei dischi SSD che, essendo completamente elettronici senza dispositivi meccanici, sono di accesso molto più rapido dei dischi.

Quindi il sistema z/OS utilizza la Flash Memory come livello intermedio tra la memoria centrale e la memoria ausiliaria riducendo il numero di istruzioni necessarie per caricare una pagina di almeno 50 volte.

L’architettura zEnterprise utilizza una serie di tecniche per minimizzare gli impatti di questi spostamenti.

Ma questa tecnologia è utilizzata non solo per le attività di paginazione della memoria virtuale, ma anche dal DB2 per lo z/OS V10 e da JAVA SDK7 SR3. IBM sta lavorando con alcune organizzazioni Linux per renderla disponibile anche su questi ambienti.

eta

xperience

ay

Pillole di ZED

Ciao a domani