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Delirium Delirium

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DeliriumDelirium

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Il delirium o stato confusionale

acuto si può definire come uno

stato clinico caratterizzato da

alterazioni delle funzioni

cognitive, dell’umore,

dell’attenzione, della vigilanza e

della coscienza di sé, che insorge

in modo acuto in persone con o

senza disturbi cognitivi.

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Tre forme di Tre forme di delirium:delirium:

IPERCINETICO (15-78%): il paziente diventa irrequieto, agitato a

livello motorio, disorientato nel tempo e

nello spazio, con allucinazioni visive e

uditive, aggressivo e con eloquio alterato.

A queste manifestazioni si aggiungono

labilità dell’umore e opposizione agli

interventi di cura, in particolare se invasivi.

IPOCINETICO(15%-29%): si presenta con letargia, Apatia,

rallentamento psicomotorio, risposta

rallentata alle domande e stimoli di varia

natura e riduzione dei movimenti

spontanei.Questi

MISTO (35%-52%) si manifesta con

caratteristiche di entrambi i

quadri descritti

alto rischio di caduta,

fratture e

comportamenti

auto/etero lesivi

Alto rischio di

malnutrizione,

disidratazione e

ulcere da pressione

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I soggetti con diagnosi di delirium in ospedale

hanno un’alta percentuale di morbilità legata all’alto

rischio di sviluppare disidratazione, malnutrizione,

cadute, problemi di continenza e lesioni da

decubito; hanno inoltre tassi più elevati di mortalità

a un anno (35-40%), di riammissione e di

istituzionalizzazione (rispettivamente del 47 e 18%).

Inoltre la stato confusionale acuto contribuisce ad

aumentare il periodo di degenza, da 9 a 21

giorni, e quindi i costi di assistenza.

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Il delirium è un’esperienza

stressante

Per il Paziente

Per i familiari che lo

assistono

•Maggiore probabilità di sviluppare

Sindrome ansiosa•Rabbia•Impazienza•Sensi di colpa per la necessità

Di limitare l’aggressività del

Proprio caro

Sensazione di paura,

Panico e rabbia

Ambivalenza nell’am-

Bientazione (si rende

Conto di essere in ospedale

Ma ha la sensazione di

Trovarsi in un luogo

diverso

E per l’équipe

Assistenziale….

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Diagnosi di deliriumLa diagnosi viene effettuata in base a criteri

Prestabiliti (es CAM, Confusion Assessment Method Diagnostic Algorithm)

1. Insorgenza acuta e andamento fluttuante

C’è stato un cambiamento acuto nello stato mentale del soggetto rispetto alla sua situazione di base?

Il comportamento varia durante la giornata, per esempio va e viene o si modifica di intensità

No 0No 0

Sì 1Sì 1

2. Perdita dell’attenzione

Il soggetto ha difficoltà nel concentrare la sua attenzione, per esempio è facilmente distraibile, non

riesce a mantenere il filo del discorso?

No 0No 0

Sì 1Sì 13. Disorganizzazione del pensiero3. Disorganizzazione del pensiero

Il pensiero del soggetto è disorganizzato e incoerente, passa da Il pensiero del soggetto è disorganizzato e incoerente, passa da un argomento all’altro senza filo logico,in modo imprevedibile?un argomento all’altro senza filo logico,in modo imprevedibile?

No 0No 0

Sì 1Sì 14- Livello di coscienza alterato4- Livello di coscienza alterato

Vigile 0Vigile 0Iperallerta, letargia, Iperallerta, letargia,

stupor, coma stupor, coma 11La diagnosi di delirium richiede risposta affermativa alle domande 1 e 2 e a uno dei punti 3 e 4

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La valutazione è sia medica sia infermieristica.

Il personale infermieristico deve rilevare cambiamenti

nello stato cognitivo del paziente, nell’agire quotidiano,

nel comportamento e nell’umore basandosi

sulle proprie osservazioni e sulle preoccupazioni

espresse dal malato o dalla famiglia

Diagnosi di delirium

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L’incidenza di delirium è ancora oggi sottostimata in

quanto molti casi di delirium (dal 66 all’84%) non

vengono

riconosciuti.

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Fattori di rischio

1 - Predisponenti

2 - Ambientali

3- Precipitanti

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Età > 65 anni

Sesso maschile

Demenza, declino cognitivo

Polipatologie: renali, neurologiche, metaboliche, respiratorie

Ridotta capacità funzionale/immobilità

Depressione

Abuso di alcol e/o sostanze stupefacenti

Disidratazione

Squilibri elettrolitici

Deficit sensoriali

Polifarmacoterapia: anticolinergici, narcotici, sedativi,

antiparkinsoniani

Malnutrizione

Dolore sottotrattato

Alterazione del ritmo sonno-veglia

Fattori predisponenti

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Fattori di rischio correlatiFattori di rischio correlati all’ambiente all’ambiente

OspedalizzazioneOspedalizzazione

IlluminazioneIlluminazione

Iperstimolazione sensorialeIperstimolazione sensoriale

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Fattori di rischio precipitantiFattori di rischio precipitanti

Anestesia

Infezioni, sepsi

Sindrome da astinenza

Stipsi

Cateterizzazione vescicale

Ritenzione urinaria

Contenzione fisica, restrizioni fisiche

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Campanelli di allarmeCampanelli di allarme

cambiamenti della funzione cognitiva (attenzione, rallentamento risposta, disorientamento);

cambiamenti della percezione (allucinazioni visive-uditive);

cambiamenti delle funzioni fisiologiche (ridotta mobilità, irrequietezza, agitazione, cambio nell’appetito, disturbi del sonno);

cambiamenti del comportamento sociale (mancanza di cooperazione alle richieste, alterazioni nella comunicazione, alterazioni dell’umore o dell’atteggiamento) riscontrate nel paziente o riportate da chi lo

assiste.

Inoltre occorre prestare particolare attenzione alle manifestazioni del delirium ipocinetico

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Cosa possiamo

fare?

Evitare la

contenzione

Rivolgersi al pz

in modo chiaro

Ridurre rumore/

Favorire riposo

NOTTURNO

Incoraggiare uso

Di occhiali e

Protesi acustiche

Favorire la

mobilizzazione

Orientare il pz nel

tempo e nello spazio

Creare ambiente

confortevole

Coinvolgere la

famiglia

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Prevenzione:Interventi assistenzialiPrevenzione:Interventi assistenziali

evitare, quando possibile, procedure

invasive, come l’inserimento di un catetere

vescicale, o ridurle al minimo perché

possono creare sensazioni e reazioni di

tipo aggressivo;

pianificare se possibile la rimozione

precoce dei presidi invasivi, quali

drenaggi, catetere vescicale, cannula

orotracheale;

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Prevenzione:Interventi assistenzialiPrevenzione:Interventi assistenziali

prevenire l’ipossiemia attraverso la

somministrazione di ossigeno nel periodo post

operatorio, in particolare durante la

mobilizzazione, i pasti e la fisioterapia

respiratoria in cui vi è un aumento del

fabbisogno di ossigeno. Si deve comunque

considerare che il periodo post operatorio è un

momento di stress,di conseguenza le richieste di

ossigeno sono aumentate già in partenza

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Prevenzione:Interventi assistenzialiPrevenzione:Interventi assistenziali

favorire un corretto ritmo sonno-veglia,

organizzare l’assistenza infermieristica notturna

in modo tale da non disturbare inutilmente i

pazienti riducendo al minimo le fonti di disturbo.

Soprattutto nell’immediato post operatorio è

importante equilibrare il bisogno fisiologico di

sonno del paziente con la necessità del

frequente controllo dei parametri vitali e del sito

chirurgico;

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Prevenzione:Interventi assistenzialiPrevenzione:Interventi assistenziali

favorire la mobilizzazione precoce nel periodo post operatorio;

correggere eventuali deficit sensoriali riposizionando le protesi dentarie e le protesi acustiche;

creare un ambiente tranquillo, confortevole, se possibile con oggetti familiari al paziente. Evitare eccessi

di rumore ma anche troppo silenzio, garantire una buona illuminazione non eccessiva che eviti

possibilmente le ombre (causano illusioni);

incoraggiare la presenza di familiari e amici.

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Gestione : ObiettiviGestione : Obiettivi

Favorire la ripresa del contatto con

la realtà Il soggetto deve essere aiutato a

riprendere il contatto con la realtà

mediante conversazioni o attività che sono

orientate al “qui e ora” e a mantenere il

rapporto spazio-tempo. Può essere utile

sistemare nelle stanze del reparto orologi

e calendari.

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Interventi farmacologici

E’ importante ricordare che ogni farmaco psicoattivo può peggiorare la confusione mentale.

Il farmaco di scelta è l’aloperidolo che offre il vantaggio di avere una rapidità d’azione, un basso rischio di sedazione e un basso rischio di ipotensione ed effetti anticolinergici. In alternativa si somministrano antipsicotici atipici quali risperidone e

olanzapina. Le benzodiazepine vanno invece utilizzate solamente nei pazienti

affetti da morbo di Parkinson o con delirium da astinenza

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3 – Mezzi di contenzione 3 – Mezzi di contenzione

ambientale ambientale (attuazione(attuazione di cambiamenti di cambiamenti

apportati all’ambiente in cui vive la persona apportati all’ambiente in cui vive la persona

per limitare o controllare i suoi movimentiper limitare o controllare i suoi movimenti

Es. occultamento di porte

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Conseguenze dell’uso dei mezzi di

contenzione

Dirette:

Derivanti dalla

Pressione esercitata

Dal mezzo di contenzione

Indirette: conseguenze dell’im-

Mobilità forzata (UdP,cadute,

Prolungamento dell’ospe-

Dalizzazione)

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Codice deontologico dell’Infermiere,

Art. 30:La contenzione deve essere limitata

Solo a eventi straordinari e deve

Essere sostenuta da prescrizione

Medica o da documentate

Valutazioni assistenziali

Art. 33

L'infermiere che rilevi maltrattamenti o privazioni a carico

dell’assistito mette in opera tutti i mezzi per proteggerlo,

segnalando le circostanze, ove necessario, all'autorità competente.

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Art. 571 C.P.Art. 571 C.P.

Articolo 571. Abuso dei mezzi di correzione o di Articolo 571. Abuso dei mezzi di correzione o di disciplina. Chiunque abusa dei mezzi di correzione o di disciplina. Chiunque abusa dei mezzi di correzione o di disciplina in danno di una persona sottoposta alla sua disciplina in danno di una persona sottoposta alla sua autorità, o a lui affidata per ragione di educazione, autorità, o a lui affidata per ragione di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia, ovvero per istruzione, cura, vigilanza o custodia, ovvero per l’esercizio di una professione o di un’arte, è punito, se l’esercizio di una professione o di un’arte, è punito, se dal fatto deriva il pericolo di una malattia nel corpo o dal fatto deriva il pericolo di una malattia nel corpo o nella mente, con la reclusione fino a sei mesi.nella mente, con la reclusione fino a sei mesi.

Se dal fatto deriva una lesione personale, si applicano le Se dal fatto deriva una lesione personale, si applicano le pene stabilite negli articoli 582 e 583, ridotte a un terzo; pene stabilite negli articoli 582 e 583, ridotte a un terzo; se ne deriva la morte, si applica la reclusione da tre a se ne deriva la morte, si applica la reclusione da tre a otto anni.otto anni.

Page 25:  · 00 0 12 3 14 1 13 0 0 " 6 2 6 2 ) $ 6

Grazie

Per l’attenzione